23.10.04

Senza titolo 337


 


Sulla pelle…





















 


 


 


 


 


 


 


 


Dopo tanto ho incontrato un pezzo di passato che non avrei mai creduto potessi rivivere …


E invece…


Eccoci dopo 5anni a ristare insieme…


Ieri


Serata con le vecchie amiche di scuola…


(sempre sembrate un po’ tristi queste rimpatriate)


Tutte così cambiate


Eppure uguali…


Tutte un po’ più donne…


Tutte con qualcosa da raccontare…


E una col pancione…


Serata che non mi aspettavo mettesse tanta felicità….


 

Senza titolo 336


IL tema che avevo in mente era un altro ( che sarà ripreso la prossima volta ) , ma dopo aver visto la puntata del programma report ( venerdì 22\10\2004 ) sulla vivisezione intitolata UOMINI E TOPI , di cui riporto uno stralcio tratto dal loro libro , a cura dei bravissimi giornalisti freelance ( come tutti gli altri della redazione Chiara Baldassari, Giovanna Boursier Scienza , ho deciso di affrontare tali tematiche .


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


















  << C'è chi sostiene che la sperimentazione sugli animali è essenziale per il progresso scientifico, e chi invece spiega che la scientificità dei test sugli animali non è mai stata provata e che, in molti casi, se ne potrebbe fare a meno, perché gli animali sono così diversi tra loro e soprattutto così diversi dall'uomo che è sbagliato usarli come modello per la ricerca.


Nel nostro paese circa un milione di animali vengono usati come cavie ogni anno: servono per la ricerca di base (ovvero lo studio delle malattie), per la didattica (per esercitarsi e imparare a fare i medici) e per testare la tossicità di farmaci o sostanze che usiamo ogni giorno al fine di evitare che vengano immessi sul mercato prodotti dannosi alla salute. Entrare nei laboratori è difficile. A volte impossibile. Vedere gli esperimenti ancora di più. E, se si riesce, capita di trovare ricercatori che curano la sclerosi multipla sui topi e altri che spiegano che per la paralisi progressiva il topo non serve. Alcuni farmaci introdotti nel mercato dopo esse stati testati sugli animali, sono stati in seguito ritirati perché dannosi sull'uomo. Oggi la sperimentazione animale è, in molti casi, l'unico metodo esistente per non sperimentare direttamente sull'uomo. Ma non bisogna abusarne ed è essenziale rispettare la legge che dice che gli animali vanno usati solo quando non esiste una "valida alternativa". Le alternative esistono da molti anni, perché non si usano? La legge dice anche che l'animale deve essere trattato con rispetto. Dove le telecamere sono riuscite ad entrare, mostrano un'altra realtà. […] >> per chi fosse interessato .>> http://www.report.rai.it/2liv.asp?e=2005 per chi fosse interessato al resto della puntata con interviste pro e contro continua sui su http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=208 .


Unn’ottima definizione di vivisezione la si può trovare sul sito della Lav (Lega Anti Vivisezione) http://www.infolav.org/lenostrecampagne/vivisezione/presentazione oppure ,ma con delle immagini scioccanti ( da cui ho tratto questa foto , ed è sconsigliabile ai deboli di stomaco J ) http://www.novivisezione.org/mostra/pan1.htm : << Per vivisezione, o sperimentazione "in vivo", si intende qualsiasi esperimento eseguito su animali. Non tutti gli esperimenti prevedono la dissezione dal vivo, ma sono ugualmente cruenti ed invasivi nei confronti degli animali, per questo, ed anche per ragioni giuridiche, il termine vivisezione è usato come sinonimo del più generico "sperimentazione animale".Ogni anno, solo in Italia, più di 900.000 animali (G.U. n. 279 del 30-11-2001), circa 3.000 al giorno, vengono utilizzati sia nella ricerca di base che applicata. I test a cui vengono sottoposti sono spesso richiesti da leggi antiquate e forniscono risultati inapplicabili all'uomo e di conseguenza, oltre ad essere inutili, hanno di frequente frenato l'impiego di sostanze e tecniche valide, così come hanno causato molti danni, dai meno gravi e diffusi ai peggiori. Le stesse prove vengono ripetute successivamente, con altre forme e tempi, sul destinatario ultimo: l'uomo. Questo avviene dopo i risultati aleatori ottenuti su animali e frequentemente senza fornire alle persone che subiscono la sperimentazione una corretta ed approfondita informazione sui possibili rischi e benefici.Nella vivisezione vengono usati questi animali : Gatti, cani, primati, cavalli, ratti, topi, mucche, maiali, pecore, piccioni, furetti, rettili, pesci, uccelli e ora anche le scimmie , provenienti da allevamenti o, per alcune specie, da catture in natura. Ma non vi è una sola specie che possa essere modello sperimentale per un'altra. Ognuna è differente da un’altra per struttura fisica e biochimica; e poi gli animali “da laboratorio”, spesso selezionati o manipolati geneticamente, sono esseri viventi che nulla più hanno a che fare persino con i loro simili in libertà, così come le malattie che vengono indotte sperimentalmente nulla hanno a che fare con quelle che si manifestano naturalmente. Da un punto di vista etico non può esserci alcuna giustificazione a questo massacro legalizzato. Chi sostiene la vivisezione, per porre in difficoltà l'avversario, che accusa di "sentimentalismo" nei confronti degli animali, non trova di meglio che far leva, lui stesso, sul sentimentalismo e sulle emozioni, ma di verso opposto, quelle dettate dall'egoismo, dal "morte tua, vita mia". Chiedono dunque:"Ma preferite salvare un topo o un bambino?" Ma è qui che sbagliano: perché noi vogliamo salvare sia il topo che il bambino, perché non bisogna mai mettersi nelle condizioni di dover scegliere tra due mali. Al di là delle considerazioni scientifiche, secondo cui con la vivisezione non si salva né l'uno né l'altro, ocorre capire che una scienza che faccia sua la massima "il fine giustifica i mezzi" è una scienza malata, che potrà così giustificare qualsiasi atrocità, sia sugli animali non umani che sull'uomo, pur di trovare un fine abbastanza elevato per il quale abbassarsi a mezzi meschini. Citiamo una frase, molto vera e molto nota del filosofo JEREMY BENTHAM egli disse : Il problema non è possono ragionare?, né"possono parlare?, ma "possono soffrire ?. “ Perché, possiamo aggiungere, se anche un essere umano fosse sottoposto a quelle torture, non è certo il suo saper parlare o il suo saper risolvere equazioni differenziali, né il suo quoziente di intelligenza a farlo soffrire di più, o di meno. Einstein o un cerebroleso soffrirebbero allo stesso modo. E allo stesso modo soffrono gli animali, e chi è colpevole di queste sofferenze commette un orrendo crimine, in qualsiasi modo voglia giustificarsi, davanti agli altri o di fronte alla sua coscienza, sia che lo faccia credendo di "far del bene all'umanità" sia che lo faccia (come molto spesso avviene) solo per motivi di carriera e di prestigio. >> .Ora come la penso io . Se esistono come dicono alcuni scienziati intervistati nel programma report fra cui : CLAUDE REISS un biologo del Cnr(Centre National Recherches ) di Parigi :<< È dimostrato in modo assolutamente rigoroso che i cromosomi sono caratteristici di ogni specie tanto che non si possono sposare con quelli di un’altra. Allora se testiamo un prodotto su due specie differenti il risultato può essere lo stesso, ma anche opposto. Perciò è inutile fare un esperimento su una specie presa a modello, come un topo o un ratto, perché non è detto che il risultato si possa trasferire sull’uomo. Farlo è un po’ come giocare alla roulette russa con la salute. Il che non è accettabile.>> e il IAN ROBERTS - epidemiologo Università di Londra :<< Quando noi abbiamo fatto una revisione sistematica degli esperimenti sugli uomini e di quelli sugli animali abbiamo visto che, mettendo insieme tutti i dati, non c’era alcuna prova che i test sugli animali fossero efficaci ma si è comunque passati alla fase clinica, cioè all’uomo .>> ( sempre dalla stessa puntata di report ) sono contrario se invece e impossibile non usare gli animali che almeno essi siano trattati senza sofferenza , e che sia applicata ma seriamente con controlli severi e ben fatti il Decreto Legislativo n°116\1992 pongono dei limiti all'impiego degli animali nella ricerca, da un altro sanciscono anche le relative deroghe. Così si scopre che si può non usare l'anestesia, si possono impiegare tutte le specie animali comprese quelle in via di estinzione e la Legge n°413 del 16 ottobre 1993 che sancisce il riconoscimento del diritto di obiezione di coscienza alla vivisezione da parte di studenti universitari, ma anche dei lavoratori di industrie private.


Adesso a voi la parola





Riferimenti


Anti vivisezione


http://www.infolav.org/


http://www.infolav.org/link/link/2458.htm


http://www.infolav.org/link/link/770.htm


www.novivisezione.org/


http://www.geocities.com/umbrianimalista/vivisezione.htm



non sono riuscito a trovare siti a favore delal vivisezione quindi chiedo scusa se il mio articolo dovesse risultare poco obiettivo e fazioso



fumetti



Dylan Dog


n. 23 L’isola misteriosa ; n . 45 Goblin













Senza titolo 335

22.10.04

Senza titolo 334

Lasciami Così.


 


Lasciami così


muta di parole.


Non sempre ho labbra


pronte.


Lasciami così


con gli occhi chiusi


e il corpo inerme


al buio mio mentale,


non sempre ho voglia


di  capire la luce.


Lasciami così e


aspettami,


 -dopo-


avrò lingua sciolta.


20.10.04

Senza titolo 331

Nel mio paese c'è gente che approva l'uccisione programmata di milioni di bambini ma che considera "eticamente scorretta" l'unione fra esseri dello stesso sesso.
E pensate che il mio paese non fa parte di qualche "barbaro" posto mediorientale... anzi!

Ora faccio un televoto (visto che vanno di moda):
E' immorale cosa accade al ragazzo con i capelli chiari nella foto 1 o è immorale cosa accade (o è accaduto) alla bambina nella foto 2?
La risposta, purtroppo, non è così banale!



SOBRIETÀ.

 


da  “Giorni nonviolenti 2004”






Edizioni Qualevita


Via Buonconsiglio n.2  67030 Torre dei Nolfi (AQ)  conto corrente postale n.10750677  Tel. 0864.46448 - Cell. 349.5843946


 


Il biografo latino Svetonio racconta che Diogene stava lavando delle lenticchie per farsi la minestra. Il filosofo Aristippo, che se la passava bene perché si era messo a corteggiare il re, gli disse sprezzante: “Se tu imparassi ad adulare il re, non dovresti contentarti di un piatto di lenticchie”. “E se tu avessi imparato a vivere di lenticchie” ribatté Diogene con altrettanto sprezzo “non avresti bisogno di adulare il re”.Un piatto di lenticchie o la svendita della propria dignità. Una vita vissuta nella sobrietà non solo come scelta singola o intimistica ma come coinvolgimento di popolo contro l’arroganza degli imperatori di turno.Meno siamo sobri come comunità, come popolo, oltre che come persone, e meno siamo interessati alla dimensione pubblica (partecipazione, attività politica, senso di appartenenza a una collettività). E meno persone coltivano questi interessi, meglio è per la struttura di potere.È solo imboccando la strada di un diverso stile di vita, ispirato agli antichi valori della SOBRIETÀ che possiamo prendere davvero coscienza dei diritti umani e civili calpestati sempre di più presso larghe fette di umanità. È solo così che si può reagire alle contraddizioni della globalizzazione, uscendo una volta per tutte dalla sterilità degli slogans.Il filo che unisce i giorni e i mesi dell'agenda di quest'anno non è un vago, inconcludente e moralistico appello alla sobrietà dei comportamenti quotidiani. È un invito, a noi e a voi, a far diventare la SOBRIETÀ un atto politico, un mezzo genuinamente nonviolento che impensierisca finalmente i potenti.

Senza titolo 330

FABRIZIO DE ANDRE'
Maria nella botteaga d'un
falegname (1970)


Maria:
"Falegname col martello
perché fai den den?
Con la pialla su quel legno
perché fai fren fren?
Costruisci le stampelle
per chi in guerra andò?
Dalla Nubia sulle mani
a casa ritornò?"

Il falegname:
"Mio martello non colpisce,
pialla mia non taglia
per foggiare gambe nuove
a chi le offrì in battaglia,
ma tre croci, due per chi
disertò per rubare,
la più grande per chi guerra
insegnò a disertare".

La gente:
"Alle tempie addormentate
di questa città
pulsa il cuore di un martello,
quando smetterà?
Falegname, su quel legno,
quanti corpi ormai,
quanto ancora con la pialla
lo assottiglierai?"

Maria:
"Alle piaghe, alle ferite
che sul legno fai,
falegname su quei tagli
manca il sangue, ormai,
perché spieghino da soli,
con le loro voci,
quali volti sbiancheranno
sopra le tue croci".

Il falegname:
"Questi ceppi che han portato
perché il mio sudore
li trasformi nell'immagine
di tre dolori,
vedran lacrime di Dimaco
e di Tito al ciglio
il più grande che tu guardi
abbraccerà tuo figlio".

La gente:
"Dalla strada alla montagna
sale il tuo den den
ogni valle di Giordania
impara il tuo fren fren;
qualche gruppo di dolore
muove il passo inquieto,
altri aspettan di far bere
a quelle seti aceto".

Senza titolo 329

Io


 



Io prima argilla del mondo


come bambina inizio


a formulare parole


andando lenta nel


passo con te che non


ci sei per arrivare ferma


e sicura al richiamo


del batticuore.


Con la forza dell’amore


piena mi sento di te,


ubriaca del sapore


che ora è  però


volato altrove.


a greysky

 Modena City Ramblers > La Grande Famiglia (1996) > La Strada


Di tutti i poeti e i pazzi
che abbiamo incontrato per strada
ho tenuto una faccia o un nome
una lacrima o qualche risata
abbiamo bevuto a Galway
fatto tardi nei bar di Lisbona
riscoperto le storie d'Italia
sulle note di qualche canzone.

Abbiamo girato insieme
e ascoltato le voci dei matti
incontrato la gente più strana
e imbarcato compagni di viaggio
qualcuno è rimasto
qualcuno è andato e non s'è più sentito
un giorno anche tu hai deciso
un abbraccio e poi sei partito.

Buon viaggio hermano querido
e buon cammino ovunque tu vada
forse un giorno potremo incontrarci
di nuovo lungo la strada.

Di tutti i paesi e le piazze
dove abbiamo fermato il furgone
abbiamo perso un minuto ad ascoltare
un partigiano o qualche ubriacone
le strane storie dei vecchi al bar
e dei bambini col tè del deserto
sono state lezioni di vita
che ho imparato e ancora conservo.

Buon viaggio...

Non sto piangendo sui tempi andati
o sul passato e le solite storie
perché è stupido fare casino
su un ricordo o su qualche canzone
non voltarti ti prego
nessun rimpianto per quello che è stato
che le stelle ti guidino sempre
e la strada ti porti lontano

Buon viaggio...


Tributo a Rimbaud

Il 20 Ottobre 1854, esattamente 150 anni fa, nasceva a Charleville un Genio poetico destinato a rivoluzionare la poesia. Costui era Arthur Rimbaud: Profeta, Ladro di Fuoco, l'Uomo dalle suole di vento…

Per ricordarlo il maniera degna riporto di seguito alcuni dei brani più famosi della nota “Lettera del Veggente”:


“[...]

Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato disordine di tutti i sensi. Tutte le forme d'amore, di sofferenza, di pazzia; egli cerca se stesso, esaurisce in sé tutti i veleni, per non conservarne che la quintessenza. Ineffabile tortura nella quale ha bisogno di tutta la fede, di tutta la forza sovrumana, nella quale diventa il grande infermo, il grande criminale, il grande maledetto, - e il sommo Sapiente! - Egli giunge infatti all'ignoto! Poiché ha coltivato la sua anima, già ricca, più di qualsiasi altro! Egli giunge all'ignoto, e quand'anche, smarrito, finisse col perdere l'intelligenza delle proprie visioni, le avrà pur viste! Che crepi nel suo balzo attraverso le cose inaudite e innominabili: verranno altri orribili lavoratori; cominceranno dagli orizzonti sui quali l'altro si è abbattuto!

[...]

Dunque il poeta è veramente un ladro di fuoco.

Ha l'incarico dell'umanità, degli animali addirittura; dovrà far sentire, palpare, ascoltare le sue invenzioni; se ciò che riporta di laggiù ha forma, egli dà forma; se è informe, egli dà l'informe, Trovare una lingua; - Del resto, dato che ogni parola è idea, verrà il tempo di un linguaggio universale! [...]

Questa lingua sarà dell'anima per l'anima, riassumerà tutto: profumi, suoni, colori; pensiero che uncina il pensiero e che tira. Il poeta definirebbe la quantità di ignoto che nel suo tempo si desta nell'anima universale: egli darebbe di più - della formula del suo pensiero, della notazione della sua marcia verso il Progresso! Enormità che si fa norma, assorbita da tutti, egli sarebbe veramente un moltiplicatore di progresso!

Quest'avvenire sarà materialista, come lei vede; - Sempre piene di Numeri e di Armonia, queste poesie saranno fatte per restare.

[...]”

Senza titolo 328


                                                                                   


                                                                                                                                



La magia dell'Aurora Boreale Photo by Patricia Cowern

19.10.04

Senza titolo 327

CAPRICCI


Papà, mi compri un SAM-650?
Dai, ti lavo la macchina... Anche i vetri... Ti trovo una ragazza della mia età...
No, eh? Umpf...


PS: ma è il mio browser che visualizza questo blog in maniera orribile o c'è effettivamente qualche problema? Linea allo studio...

Senza titolo 326

I DOGMI DELLA VITA…



 




 



Certe cose vanno prese così come vengono senza chiedersi troppi perché … nella mia vita ci sono molte cose di cui ho rinunciato a chiedermi i perché. Come la briscola, la briscola a 5, la chitarra e la matematica…basta, non le capisco, le prendo così come sono…ho imparato a conviverci, girandogli attentamente alla larga. Sono i grandi misteri della vita, quasi dogmi, che vanno presi a scatola chiusa, presi x buoni anche se incomprensibili; come quello racchiuso nella canzone di Marco Ferradini, teorema: “prendi una donna (ma io oserei dire che valga anche x l’uomo) trattala male, lascia che ti aspetti x ore, non farti vivo e quando la chiami fallo come se fosse un favore… e allora si vedrai che ti amerà, chi meno ama e’ più forte si sa…” parole sante di quel gran guru. Hanno provato in molti a dare una spiegazione razionale a questa cosa ma non c’è… no, non c’è una spiegazione, è un dogma, non c’è un perché che ci spinge a fuggire davanti ad una persona che ci ama e a rincorrere una persona che non ci vuole, è anche contro la natura dell’uomo quale animale sociale. Fermiamoci su questo punto. Ma se sappiamo che è così, “se sappiamo che il banco vince sempre, perché continuiamo a giocare?” (giustissima osservazione sollevata da Carrie nell’ultima puntata di Sex and the City), la sfida, la rincorsa costante, il mettersi in gioco, il rischio… la risposta provo a darla io, con un sms di risposta che ho mandato al mio amico Andrea proprio ieri sera : “Nella vita non c’è gusto senza rischio…ma attenzione, il rischio deve valere la candela altrimenti si rischia solo di farsi del male”. Lui mi ha chiesto quando una persona si accorge che non ne vale più la pena, qual è la soglia oltrepassata la quale non si può più tornare indietro? Non lo so, quello è affidato al buon senso o forse alle capacità valutative delle persone e le mie si sono dimostrate, in questi ultimi tempi, estremamente inefficaci. Avendo questo gravissimo deficit devo comunque sopperire in qualche modo. La mia filosofia? Lavorare piano, ma lavorare sodo per i propri obiettivi, pur essendo estremamente pigra sono molto testarda, proprio Goethe diceva: “Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta.”  Quando mi metto in testa io una cosa è difficile farmi tornare indietro e il più delle volte ho la meglio, incostante sì, ma implacabile nel raggiungimento di ciò che realmente mi interessa, a volte ben al di là del normale buon senso, lo so, lo riconosco (la mia pazienza è proverbiale). E poi come dice lo spot della nissan terrano (mica ferraglia eh?) i “confini sono un’invenzione fastidiosa…non ti rimane che superarli.” Testarda sì, ferma sui miei obiettivi certo…Cogliona e ottusa no. Quando e' il caso di lasciar perdere? Allora mi ritorna in mente una frase che ho letto: “Se ciò che state facendo non funziona, qualsiasi altro comportamento rischia di farvi ottenere ciò che volete.” Ecco allora la risposta alla domanda di Andrea, perché secondo me la vita tocca prenderla a mozzichi, altrimenti te se magna, con una riserva di "commodus discessus" che, attenzione attenzione, non e' fuga... e' solo pararsi il culo cautamente prima di sbatterlo per terra.


Senza titolo 325

Giuseppe, continua sempre a volare e non permettere a nessuno di ostacolare il tuo volo verso la libertà!
Un saluto


Senza titolo 324

La Notte



La notte ha stelle chiare stasera.
Seduta contemplo l’infinito e ne assorbo l’attimo
partecipe di questa verità/realtà.
Ogni stella è una dimora dove rifugiati in sordina, stanno
I desideri espressi.
Sono piccoli cassetti a mia disposizione
dove immersa con la mente
frugo fra le mille cianfrusaglie.
Alcune luccicano , altre sono piene di polvere
posatasi nel tempo passato.
Pochi sono pieni, di visi d’amare,
mani da stringere e speranze cercate.
Altri sono ancora da riempire di sogni da far rivivere.
Lunga è la notte , ho tempo di sognare e di riporre con
cura nella stella del mio cuore, l’ ardente
desiderio e spolverarlo per farlo brillare sempre
nel lento ma continuo mio mutare.

TROVA IL TEMPO

Trova il tempo per essere affettuoso:
è quella la strada per la felicità.
Trova il tempo per sognare
è quello il modo per attaccare il tuo carro a una stella.
Trova il tempo per amare ed essere amato:
è il privilegio degli dei.
Trova il tempo per guardarti intorno:
la vita è troppo breve per essere egoisti.
Trova il tempo per ridere: è la musica dell'anima.

Antica preghiera inglese

faq 2


 


 


In questi giorni  fra  le tante  email , ne  ricevo una   in cui mi si  chiede : 1)  come mai continuo a scrivere    e non chiudo il  blog,visto che   la maggior parte dei post   non sono commentati  da nessuno\a  ?


2)  come mai  ho  fatto  un blog  collettivo \  aperto e non singolo\  chiuso   ?


3)   come scelgo  i “ miei  collaboratori “   per la  mia web  comunity  ?  4) da dove traggo ispirazione per  le mie tematiche  ?


Vediamo di risponde  alle domande  : 1)  perché    a me  mi   piace  scrivere  mi fa sentitre  vivo,   cartarchico  , e d  alcuni miei cdv  sia interneauti  che non  internjauti  fra  cui il mio analista  e   docaweb ( www.docaweb.it  )  co-fondatore del  blog  lo  sanno e  m’incoraggiano ad  andare  avanti  . Inoltre  non importa   se  una persona  non vuole  rispondere  o perché  non ha   tali esperienze  o si  vergogna  od  è ancora  legata  a  tali tabù ed  prigioniera delle sue paure  ,perchè è una  sua scelta  , mica  posso  costringerla   o scrivere controvoglia  ; e poi   come   chi legge  e  chi scrive   nel mio blog   si sarà accorto   della mia   punteggiatura  e  dei miei errori di gramamtica  e  di  battitura dovutoi sia  ala fretta  sia  a problemi  ala vista  e anche    che    scrivo per me   e per  chi  mi vuole  seguire  o  lotta  per mantenersi vivo . Insomma    è \  s'identifica nella   canzone  La  corazzata  potemkin    di  Roberto  Vecchioni   nel cd   :  El banderkìo stanco del (1997 )  di cui  ho di cui  riporto  in parte  il testo  che  potrete trovarlo  nella versione  completa  qui  :


<<
Siamo i poeti, i nani sui giganti,
non si direbbe, eppure siam viventi;
metaforiamo, metaforiamo tutto,
da non capirci più se c'era un senso sotto.
Abbiamo in testa idee meravigliose,
che raramente coincidono con le cose:
voliamo alto, se non capite niente
peggio per voi, mica scriviamo per la gente...
e parte la corazzata Potemkin
in un tripudio di bandiere festanti,
e si consegnano premi,
e si proclamono geni
e gli altri tutti dietro
in barca a remi...
qua e là sul ponte gira un verso d'amore
un po' spaesato in mezzo a tanto splendore:
sinestesie fulminanti,
allitterati non sensi,


[---]


tira l'ancora, gira l'elica,
com'è bello andar
liberi sul mar!


[---]


che bella la corazzata Potemkin!
La ciurma impavida non teme confronti:
in mezzo stanno i veggenti,
a prua le nuove correnti,
a poppa le correnti ricorrenti;
ti ruba gli occhi mentre fila sul mare,
se andasse a sbattere sarebbe immortale


[---]


>>                                                                                                                                                                                         2)  perché  esiste  anche  un “  viaggio collettivo     che  mi    da  più  forza d’andare avanti in detterminati momenti   ed  a volte  è  più  fecondo  e  proficuo per la costruzione  della mia  opera  d’arte  (   le mie esperienze  , il mio lascito interiore    ai  miei successori  o  ai miei compagnidiviaggio  ) ; 3 )  Scelgo\   invito   ( e  ho scelto  fin qua  , sia  quelli chen hanno accettato  sia  anche  quelli  che non  hanno  aderito  )  per la mia   comunituy : A)  con i criteri   già elencati nel   post  Faq  ., B)  dalla  loro    forza  d’essere vento  , parafrasando  Khorakhanè (a forza d'essere vento) dio Fabrizio  de AndrÈ, una delle ultime canzoni  (  una delle mie preferite, che  è anche  una  top  ten  della  colonna sonora del mio \ nostro  blog ) . Essa  si trova su "Anime Salve", l'ultimo album di Fabrizioscritto a quattro mani con Fossati , dallla  loro  radio baccano  riferimento  all’omonima canzone di Gianna nanni (www.giannananni.com sito  ufficiale) , dal  non essere   e dal  rifiutarsi   d’essereper  parafrasare una canzone  anarchica   fiori non appassiti nel lezzo dei lezzo dei tuguri  dalla  loro  guerriglia   contro culturale,canzoni del canzoniere italiano,ed inffine dalla  loro resistenza   alla  omologazione  e  globalizzazione   del pensiero  (  pensiero  unico  )  .  cazzeggiando in internet  ( Blog ,  Forum , Ng , Nw, ML )   siti che mi vengono  inviati in email  sia  a quella del blog  , sia   a quella   di www.censurati.it   ; sui siti   cheleggo o in cui scrivo  e da gli  iscritti alla comumnity   ( attivi e passivi  )e altri siti    memorizzati nel mio blog  e  altri  di cui non ricordo  l’url  preciso  ; 4)  dai siti  citati prima , dal cazzeggio in  internet  (  chat  , irc , icq ,  ng  , mw , ml , yahoo e  msn groups , ecc )  , dallle mie vicende  personali  e d alla  messa indiscussione   e uccisione  o trasformazione  .


18.10.04

Senza titolo 323


 

 



…ciò che lascerai sarà sempre ciò che vorrai…



 


…voglia di cercare ciò che non c’è…


 



...e se c’è?...


Senza titolo 322





























Sebastiao Salgado, grande fotografo dei disagi portati dalla guerra, in uno dei suoi capolavori... dalla mostra "exodes"

Senza titolo 321

Che sarà.


Che sarà dei miei pensieri
nell’intento di vagare leggeri
e liberi, superando monti
e sorvolando mari?
Accolti forse in altri lidi,
cullati e rinvigoriti da nuova luce
torneranno a me,
per non farmi sentire più sola.
L’immagine riflessa urla nella speranza,
divorata da una cronica inquietudine
a risolvere enigmi.
E la vita ricomincia la sua
danza, mentre parole mute
e sogni accartocciati
nel labirinto mentale bussano in cerca
di nuove emozioni.

Senza titolo 320

Sunset


Senza titolo 319


Due bellissimi Ted Neeley e Yvonne Elliman nel mitico film del 1973
"Jesus Christ Superstar"

17.10.04

Senza titolo 318

Oggi inaugurerò una nuova categoria , siti internet , con recensione di tali siti e se capita interviste con i responsabili .







Inizio con un sito \ portale di alcuni\e miei compaesani studenti liceali e non . Il sito è www.contro-mano.net . Sito fondato nel maggio di quest’anno e quindi ibn n continuo agiornamento tecnico e grafico . Dotato di una chat Irc e di un guestbook ( per chi volesse commentare il sito o lasciare un messaggio . Come definire questo calderone \ fucina d’idee ? semplincemente lasciando parlare la loro introduzione del loro sito : << Andare contro-mano non sarà sempre una cosa igienica, ma qualche volta può anche essere la soluzione giusta. Una soluzione insperata e temeraria, che può richiedere – potrà pensare qualcuno – una buona dose di irresponsabilità. Noi preferiamo parlare di slancio e di tenacia. Doti che cercheremo di mettere in luce tutte le volte che ci occuperemo di temi particolarmente tosti. Lavoreremo con lena, da bravi contro-manovali. Cercheremo di cementare la nostra scrittura con l’esame del quotidiano e del fatto di cronaca. Faremo valere i nostri interessi e proporremo, aperti al confronto e disponibili alla correzione, le nostre opinioni. Musica, scuola, vegetarianesimo, attualità, letteratura e sport: di questo e di mille altre cose ancora si troveranno articoli e approfondimenti nelle nostre pagine. [---] >> per chi volesse aproffondire continua all’interno del sito più precisamente http://www.contro-mano.net/pagine/redazione.htm . Nel sito troverete le seguenti rubriche\sezioni : Tempo reale ( una finestra su mondo d’oggi ) ; soud check ( sezione dedicata al panorame , in particolare quello emergente , italiano e non , con recensioni , interviste e concerti ) ; Books Eaters \divoratori di libri ( dalla loro sezione : << Troppo spesso ci si dimentica che la cultura, la conoscenza e la libertà non viaggiano via cavo, o, onde evitare battute a sfondo pubblicitario, tramite satellite, troppo spesso controllate da questo o quello schieramento politico. La forza della carta sta in questo. Dai giornali clandestini della Liberazione ai classici filosofici, dalla cruda realtà disillusa di Bukowski alle Fanzine come Sniffin' Glue, ecco la nostra rubrica dedita alla carta stampata.>> ); telegratti ( sui film : cito dall’introduzione a tale sezione : << Qualche volta una pulce nell'orecchio può essere una risorsa da sfruttare.Grattarsi,sentire prudere una parte di se stessi e non saper resistere agli effetti della solleticazione può essere davvero un vantaggio.Questo è quello che vorremmo iniziassero a provareilettoridiTelegratti,rubrica in cui recensiremo tanto cinema e in cui tenteremo di non dire sempre le cose scontate che tanti altri già dicono.>> ) ; la gazzella dello sport (In questa rubrica potrete trovare articoli critici, avvenimenti e ricorrenze riguardo ogni tipo di sport, non solo calcio. In quanto al nome... un minimo d'ironia è d'obbligo ) ; credo che basta cosi , altrimenti vi rovino il gusto di visitarlo personalemente . Concludo faccio i miie auguiri ai curatori del sito i miei cdv e vi auguro buona visione



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16.10.04

Senza titolo 315

ma la mentalità di certe persone è ferma all'inizio del secolo scorso ? «Per fare i bambini ci vogliono un padre e una madre. E i bambini che non hanno un padre sono figli di una madre non molto buona.  I bambini che hanno solo un padre non sono bambini, perché un uomo può costruire solo robot, nemmeno bambini sfortunati come quelli che non hanno un padre».Le offese che avete letto sono di Rocco Buttiglione, dette il 15 ottobre 2004 . Scusate lo sfogo , ma mi danno fastidio certe affermazioni . Capisco e comprendo che ciò è una tua scelta di vista e quindi come tale la rispetto , ma ( come si nota dai miei e dai bvostri post\ scritti in particolare dalle FAQ del blog  http://edit.splinder.com/myblog/post/3134094/yes ) la combatto e non la condivido come tutte  le  affermazioni  intolleranti e  fondamentaliste  (  politiche  e religiose  )  . Ora mi chiedo ( e chiedo  a Buttiglione  e ai cattolici  sia italiani che   intransigenti \  fondamentalisti ----  ciò non vuol dire   che  tutti i cattolici lo siano ----   sia Italiani , sia  Americani  )  come  si fà ad essere cattolici  e  allo stesso  tempo ?  . Considero   queste affermazioni uin vero insulto   sia  ai valori cattolici  e quindi  a quelli che  io considero  cattolici  puri  ( vedere  miei link  )  ; sia   alle ragazze madri o  ai padri  soli . Cosa ne a Buttiglione  (  o se lo sa  fa finita di non vedere  )   delle scelte   e degli avvenimenti  (  dovuti anche  a causa   del nostro maschilismo  )   molto spesso dolorosi e  laceranti  , resi ancora  più duri   dalla becera  e fondamenalista   morale (  per  fortuna      sempre più ridotta negli ultimi  60 anni  , anche  se   ci sono  ancora      molte  " sacche  "   molti  forti nel  nord -est  come i cattolici  pre  conciliari   e  filo  lateranensi   vicini a  forza nuova   e  gruppi affini  )   di quelle persone di cui Buttiglione   ne  è il rapressentante politico   che spingono una  ragazza    a diventare una  ragazza madre  o un padre  solo ?  Essi  ( o per scelta o  per destino )   posso  anche essere  , e  parlo per esperienza  personale  e conoscenza diretta   degli ottimi padri o delle ottime madri   come quelli " normali  " o  adirittura  anche  meglio  .


Se  c'è  qualcuno pro Buttiglione  si faccia  pure  avanti  , sono curioso di sentire   e di capire il perchè  delle sue  scelte  in modo da confrontarle  con le mie 


 


 

Senza titolo 314

Brividi


 


Ho colto i brividi sulla tua pelle,


esploratrice di ogni tuo dove.


La mia nudità ho


lasciato svestita


profumata


d’essenza d’amore


per farti


mia coltre calda e passionale.


Silenzio e respiro,


silenzio e respiro


nient’ altro


questo è il  punto.


Inizio e fine.


Senza titolo 313

"non capire nulla degli uomini ci permette di amarli..."

Senza titolo 312


 


Stamane la giornata è iniziata male…


Tra treni che non partivano…


Diluvio universale…


E una datrice di lavoro


Che a volte ammazzeresti…


 


MA


Domani si parte


con lui


e


Si ritorna dai miei amici!!!!


 


Buon weeky a tutti!!!!