23.6.08

Senza titolo 635

ADERISCI ALL'APPELLO

PER UNA GIORNATA DELLA GIUSTIZIA



Appello da spedire a

veltroni_w@camera.it

dipietro_a@camera.it

redazione@micromega.net


Aderisco all'appello di Furio Colombo, Giuseppe Giulietti e Pancho Pardi pubblicato su MicroMega per una giornata della giustizia, che vi chiedo di convocare al piu' presto per affermare con rinnovata energia la necessita' che l'informazione e la giustizia siano svincolate dal controllo del potere politico.

Il tuo nome e cognome

 

da Paolo Flores d'Arcais
Vedo che Walter Veltroni si è deciso a dare una risposta chiara alla proposta di scendere in piazza contro le ennesime leggi-vergogna di Berlusconi (che avevo ripreso sulla prima pagina dell’Unità di oggi). Appuntamento a settembre. Peccato che l’approvazione delle vergogne sia in calendario in Parlamento tra un paio di settimane. Veltroni insomma propone una forma di protesta decisamente innovativa: non più “sit-in”, non più “meet-up” ma “close-after”. Nel senso di scendere tutti in piazza, a chiudere le stalle, dopo che i buoi sono scappati. Avrà tanti difetti, il segretario del Partito democratico, ma certo non gli manca il senso della comicità.

 

Di seguito la lettera di Paolo Flores d'Arcais a Walter Veltroni, pubblicata il 20/06 in prima pagina su l'Unità:

Caro Walter,
le ultime mosse legislative del governo Berlusconi in tema di giustizia costituiscono o no un vulnus gravissimo alle fondamenta liberaldemocratiche di una convivenza civile? La risposta che si fornisce è decisiva per il tipo di opposizione che di conseguenza si sceglierà.
A me sembra che il disegno di legge sulle intercettazioni, e il decreto sulla sicurezza (con l’emendamento ad personam blocca-processi) costringa ormai a parlare di fascismo strisciante. Non credo proprio si tratti di esagerazioni polemiche. Perfino una personalità di proverbiale saggezza e prudenza, che non ha mai amato la politica girotondina e ha sempre aperto generosissimi crediti alla credibilità dei partiti di centro-sinistra, dai tempi di Berlinguer e passando per tutte le metamorfosi del Pci fino a Veltroni (senza dimenticare l’appoggio a De Mita) - sto parlando di Eugenio Scalfari - è arrivato a dire che se quello di Berlusconi non è già fascismo è qualcosa che sempre più pericolosamente gli si avvicina e gli assomiglia.
Già da molti giorni, consapevoli della gravità della situazione, tre parlamentari dell’opposizione (che prendono il termine nell’accezione del vocabolario della lingua italiana, nel quale si menziona “un’azione di contrasto e di critica” – Devoto-Oli – ma mai di dialogo), l’on. Furio Colombo, l’on. Giuseppe Giulietti e il sen. Francesco Pardi detto Pancho, hanno reso pubblica attraverso il sito www.micromega.net una lettera (vedi sotto) a te e Antonio Di Pietro, nella vostra qualità di capi del Partito democratico e dell’Italia dei valori, nella quale vi invitavano ad indire una manifestazione pubblica (a scendere in piazza, insomma) che vedesse insieme opposizione parlamentare e società civile (quella definita “giustizialista”, sottolineavano i tre parlamentari, a scanso di equivoci). Lettera sostenuta da personalità come Margherita Hack, Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi, e da migliaia di cittadini che stanno firmando sul sito www.micromega.net.
Antonio Di Pietro ha risposto positivamente, a nome del suo intero partito. Di una tua risposta, invece, sui due principali quotidiani di giovedì 19 giugno, non c’è ancora traccia alcuna. Forse perché la nota che hai diramato alle agenzia costituisce un perfetto esempio di risposta-non-risposta. In essa infatti si legge che “il leader del Partito democratico condivide le ragioni che hanno spinto a promuovere l'appello. Rispetto all'iniziativa di piazza, tuttavia, almeno per il momento Veltroni non aderisce”. Almeno per il momento. Che vuol dire? Che in futuro potresti? E quando, se non ora?
Oggi che tutti fanno a gare per dichiararsi cristiani, credo che un tratto squisitamente evangelico dovremmo assumerlo tutti, politici in primis: “il tuo dire sia sì sì no no, perché il di più viene dal maligno” (Matteo, 5,37). Oltretutto, in politica la scelta dei tempi è cruciale, e rispetto al disegno di legge sulle intercettazioni, che fa strame del principio secondo cui “la legge è eguale per tutti”, e rende di fatto impossibile ogni indagine per tutti i crimini di establishment, la scadenza per una manifestazione è dettata dal calendario parlamentare.
Questa legge-canaglia va in discussione tra due settimane, o si scende in piazza un minuto prima che la discussione inizi oppure vuol dire che alle manifestazioni si vuole rinunciare. E per manifestare tra due settimane, e in modo unitario, opposizione parlamentare accanto a società civile “giustizialista”, bisogna cominciare a lavorare subito, a organizzare subito, a mobilitarsi subito. Altrimenti è preferibile un chiaro e rotondo no, in cui ciascuno si assume le sue responsabilità (per atti od omissioni) di fronte al baratro morale e costituzionale in cui Berlusconi sta trascinando il paese.
I cittadini democratici, per i quali “la legge uguale per tutti” non costituisce un optional, troveranno comunque i modi per testimoniare pubblicamente, anche da soli, contro questo strame di legalità. Ma le forze politiche che questa protesta lasceranno senza rappresentanza in parlamento perderanno per sempre ogni credibilità di fronte ai tanti, tantissimi elettori (sempre più ex-elettori), che non capiscono l’ossimoro di una “opposizione che non esclude il dialogo”.
Un caro saluto,
tuo Paolo Flores d’Arcais

(20 giugno 2008)

 Lettera di Colombo, Giulietti e Pardi

Caro Walter Veltroni, Caro Antonio Di Pietro,
lo spirito con cui scriviamo a Voi questa lettera è di allarme per la promessa fatta solennemente sabato scorso dal Presidente del Consiglio Berlusconi al convegno dei giovani industriali.
Se ci saranno ancora intercettazioni nelle indagini contro la criminalità saranno puniti con cinque anni di carcere i magistrati che hanno richiesto le intercettazioni, con cinque anni di carcere chiunque si presterà a eseguire l’ordine e a renderlo disponibile, nei modi e tempi previsti attualmente dalle leggi in vigore (e non cancellate) e cinque anni di carcere ai giornalisti che, sulla carta stampata, in televisione o in rete rendano possibile la divulgazione di atti altrimenti consentiti dalle leggi.
Ricorderete che come nella sequenza di un film deliberatamente pensato per denigrare gli imprenditori italiani (nel caso i più nuovi e più giovani) i tre impegni del Presidente del Consiglio, contro i giudici, contro i giornalisti, contro chiunque voglia restare nella lettera e nello spirito della Costituzione combattendo il crimine, sono stati accolti da uno scroscio di applausi entusiastici.
Anzi ci sono stati tre scrosci, come per ringraziare il premier per la pietra tombale che si appresta a gettare sulla giustizia e per la protezione offerta alla criminalità, soprattutto la criminalità dei colletti bianchi, degli affari, delle banche, delle aste truccate, dello insider trading, del passaggio indebito e riservato di notizie che arricchiscono immensamente e scardinano la concorrenza se conosciute solo da alcuni prima del tempo. E la criminalità delle cliniche.
Ma le tre aree indicate come sole permesse per le intercettazioni sono solo una parte di tutta la criminalità che tormenta il paese e contro cui si battono magistrati e forze dell’ordine. E non solo: interi rami di attività criminosa di mafia, camorra e ndrangheta si esercitano e si attuano lungo percorsi che adesso diventano area proibita alle intercettazioni, come gli affari di finanza.
Nello scrivervi questa lettera noi siamo certi che condividete il nostro allarme. Però nelle grandi questioni pubbliche che riguardano soprattutto la protezione dei cittadini (che sono coloro che pagano i grandi imbrogli, le grandi truffe, i grandi silenzi) è importante che l’allarme diventi pubblico, proclamato, comune.
Siamo convinti che il Partito Democratico e l’Italia dei Valori debbano – con urgenza – farsi testimoni di un allarme che vuole avvertire il Paese contro questi tre solenni impegni liberticidi. Viene denunciato il normale percorso della giustizia, viene deformato il fondamento della democrazia che esige la separazione dei poteri, si mette in atto un attacco del potere esecutivo contro il potere giudiziario ma anche contro le prerogative del Parlamento. Infatti il nuovo applaudito editto contro i giudici di Silvio Berlusconi corrisponde, nella forma stentorea e definitiva dell’annuncio, a un potere che un primo ministro democratico non ha. E scavalca con la disinvoltura delle nascenti dittature la voce del Parlamento.
L'editto presidenziale è una minaccia intimidatoria contro i giornalisti italiani che osassero disubbidire e rendere pubbliche notizie di crimini.
Noi siamo convinti che il Partito democratico e l’Italia dei Valori siano i naturali difensori della giustizia e della libera informazione nel paese di un vasto conflitto di interessi mediatico in cui gran parte delle fonti di informazione sono già nelle mani di una sola persona, in veste di proprietario e capo del Governo. Perciò contiamo di ritrovarci uniti con i cittadini che ci hanno votato in una “giornata della giustizia” che vi chiediamo di convocare al più presto. Una grande manifestazione in piazza del protagonismo civile, a torto definito giustizialista, per affermare con rinnovata energia la necessità che l’informazione e la giustizia siano svincolate dal controllo del potere politico.
Abbiamo di fronte un governo prepotente e deciso a tutelare gli interessi particolari che incarna e rappresenta, e a gestire il Parlamento come un parco a tema a cui, di volta in volta, si impongono immagini e rituali di Berlusconi e di Bossi, in un alternarsi di protezionismi, interessi speciali e paure ingigantite fino alla caccia all’uomo. In questa situazione preoccupante e grave, noi pensiamo che il silenzio sia il vero pericolo che dobbiamo respingere con la massima energia.

Roma, 12 giugno 2008

On. Furio Colombo
On. Giuseppe Giulietti
Sen. Francesco Pardi

MitoMania

Se tu avessi il coraggio di tornare, ricordati di restituirmi la vita.

Per favore, riportami la stessa che mi hai rubato anni fa.

 

Ti sei presentata ai piedi del mio letto azzurro.

Ti ho accolta senza stupore.

Sarebbe stato normale, vent’anni ignorandosi.

 

Ti ho fatto entrare nella mia nuova famiglia.

In quella vecchia già ci stavi.

 

Ho sospinto la flebo fino alla vetrina.

Ti ho mostrato la testolina calva.

Lui ti ha salutata puntandosi sui gomiti.

 

Mi hai chiesto quale regalo mi avrebbe fatto piacere.

Un ferro da stiro.

Davvero.

 

Ti ho ascoltata a lungo

Raccontare dei tuoi successi

Dalla tua laurea

Del tuo lavoro

Dei tuoi capelli

Che cambiavano colore ogni settimana.

 

Hai parlato per ore

Mentre cullavo il bimbo

Mentre gli davo il seno

Mentre leggevo le favole

Mentre intrecciavo i lunghi ricci neri

Sempre uguali.

 

Hai infilato nel mio armadio

Un cappotto firmato

Nella sua camera costose futilità.

 

Ti ho preparato il pranzo

A Natale.

Hai svuotato le borse dei miei amici

A Capodanno.

 

Che io non abbia capito mai nulla

È difficile da credere.

Lo ripeteva senza tregua il commissario della polizia.

 

Ti sedevi accanto a borse costose.

fingendo si aspettare il tuo turno.

Sfogliavi lo stesso loro libro.

Se ne andavano serene, lasciando ogni cosa nelle tue mani:

“ci dai un occhio tu?”.

Sottraevi portafogli, assegni, carte di credito e contanti.

 

Cosa c’entravo io?

Ricettazione.

Occultamento di prove.

Favoreggiamento.

 

Ninnavo il mio unico tesoro.

E cercavo le parole.

Non ho mai chiesto nulla.

Certo non avevo niente.

Ma non mi serviva altro.

Tranne un ferro da stiro.

 

Su un tavolo giacevano

Gli oggetti comprati con assegni rubati.

Persino a me pareva impossibile

Credere che ti fossi infilata nella mia vita

Fino a farmi venire a prendere dalla volante.

 

Ninnavo il mio unico tesoro

E cercavo le parole

Non ho mai chiesto nulla

Certo non avevo niente

Ma non mi serviva altro

Tranne un ferro da stiro.

 

L’infermità mentale ti ha fatto rinascere.

Nessuno ha più detto nulla della laurea che non hai mai preso

Degli anni in cui hai vissuto di furti ed espedienti

Raccontando una vita che non avevi.

Cose che non facevi.

Gente che non incontravi.

Clienti con cui non parlavi.

Giornate che non passavi.

 

Difficile credere che non sapessi nulla

Ma ancora più difficile credere che io fossi la mandante.

Perciò lo pensarono.

La dichiarata povertà in cui vivevo non era certo un buon alibi.

 

Vennero in mio soccorso solo gli angeli.

Ogni giorno in quel commissariato ripetevo con diligenza la stessa storia.

Quella vera:

“Non ci vedevamo da anni.

Si presentò in ospedale.

Perché non avrei dovuto crederle?

Credo sempre a tutto, a priori.

Era pur sempre mia cugina…

Cosa avrebbe fatto lei?”

 

Uscirne pulita non fu sufficiente.

L’aria si fece pesante nella cittadina universitaria.

Me ne andai.

Nel bel mezzo di una vita che prendeva forma.

Nel buio di una nazione nuova che forse mi avrebbe accolto.

Nel dubbio di non potermi mai più fidare, di nessuno.

Nel boato del solitudine dei rifugiati e dei rinnegati.

Nel vortice del silenzio, quando la lingua materna non parla più.

Me ne andai.

Costruii un’altra vita.

Però, quella che mi hai rubato tu,

Certi giorni mi manca.





Sbarco tra voi con questa partenza per un viaggio lungo, cari compagni...

per evitare un altra figuraccia come quella contro la spagna caro Donadoni o ....

....  chi  ti sostituirà a llenate  di più  i   giocatori   come   questo prima  manga  e poi anime  cartone animato  in Europa   sul gioco del calcio  non dico il  titolo perchè   è stato replicato tante di quelle  volte  l'ultima  , se non erro  nel 2004\5  sul canale  satellittare boing    e poi vedendo il video   anche  chi non è dela mia generazione  (  sono del '76 ) o l'ha cosa  che non credo  visto  il successo che ha  riscosso  e riscuote    capirà da  sè il titolo  del cartone

Infatti   << ( .... ) ha riscosso molto successo sia in Giappone che nel resto del mondo. In Italia è tuttora oggi una delle serie più amate . Capitan Tsubasa ha contribuito a diffondere il calcio in Giappone e molti ritengono che sia stato uno dei fattori che hanno contribuito al miglioramento di prestazioni della nazionale nipponica che nel 1998 si è qualificata per la prima volta ai mondiali e nel 2002 è riuscita persino a raggiungere gli ottavi di finale. Inoltre molti calciatori famosi come Hidetoshi Nakata, Alessandro Del Piero, Francesco Coco, Zinedine Zidane e Yoshikatsu Kawaguchiche lo guardavano quando erano piccoli, hanno dichiarato che se sono diventati calciatori professionisti è anche merito di questa serie che ha contribuito a far nascere e crescere in loro la passione per il gioco del calcio. In Italia il manga è edito dalla Star Comics.>>  (  da  wikipedia
  )  .
concludo   , mi è venurta  in mente  mentre  guardavo ilo video in  questione   questa  canzone di de  gregori adatta    alla situazione 


La Leva Calcistica Della Classe '68 ( Titanic (1982) )

Sole sul tetto dei palazzi in costruzione,
sole che batte sul campo di pallone e terra
e polvere che tira vento e poi magari piove.
Nino cammina che sembra un uomo,
con le scarpette di gomma dura,
dodici anni e il cuore pieno di paura.
Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia.
E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai di giocatori
che non hanno vinto mai
ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro
e adesso ridono dentro a un bar,
e sono innamorati da dieci anni
con una donna che non hanno amato mai.
Chissà quanti ne hai veduti, chissà quanti ne vedrai.
Nino capì fin dal primo momento,
l'allenatore sembrava contento
e allora mise il cuore dentro alle scarpe
e corse più veloce del vento.
Prese un pallone che sembrava stregato,
accanto al piede rimaneva incollato,
entrò nell'area, tirò senza guardare
ed il portiere lo fece passare.
Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia.
Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette,
questo altro anno giocherà con la maglia numero sette.


con questo  è tutto sempre  voster   cdv

schiavitù sentimentale o schiavitù sentimentaler questo è il problema parte 2

visto  che   splinder non capisco il perchè  non permette di modificarlo , faccio   qui dele  aggiunbte  che volevo fare alla  parte  1

...  oppure  come  dico  dei mie carissimi cdv  internauti   contattati via  sms   alla mia domanda  : <<  cosa  è meglio una schiavitù \  dipendenza   pornografia   o  un a sentimentrale  ? >>  maschio il primo     : << credo che siano due argomenti  distiniti .. credo che la pornografia e la prostituzione  siano più fiotrenti   di un tempo  perchè l'uomo oggi ha un ruolo  mediamente  difficile  .. è diventato  ancora più sesso debole di prima  e tutto questo  fa  crollare l'amore  sentimentale >> : donne le altre  due  : 1) <<  nessuna delle  due  la  Priam può portarti  ad  acvere problemi   fisici  a. la seconda  al suicidio . quindi  ... >> : 2)  << in questi casi il meglio è relativo  : credo che sia meglio  quello che ti  fa stare meno  male  >>  ...    riprende al  frase  dela prima parte   .


Dal web


Un clandestino in carrozza

Per due giorni sono rimasta chiusa in una villa a Formello. Mio figlio  si era dimenticato di lasciarmi le chiavi, e mi ha chiuso dentro. Al suo rientro mi ha detto: "L' ho fatto apposta, così ti decidi a prendere un telefonino", non fa nulla, io sto bene senza, anche se sono rimasta chiusa per due giorni,  senza contatti. Vediamo cosa può succedere in due giorni: ho preso il sole, mi sono girata intorno, ho cucinato, la tv non m'interessa, il pc era a Roma. La natura nel 'Parco di Veio' è molto bella,  gli uccellini, le lucciole e le cicale, mi hanno fatto un bel concerto sotto le stelle. Vi chiederete: ma a noi del blog cosa c'interessa se la Principessa orchidea Cegliese è rimasta chiusà in un castello?
Vengo a raccontarvi il seguito. Al rientro alla capitale nella la mia carrozza (premessa, quando guido non bevo mai), inizio a sentire una vocina, credo nella mia testa, che diceva: -"finalmente! sono due giorni che aspetto, dove eri finita?"Mi  domando, forse è il sole che ho preso? la corrozza silenziosa, con le luci illumina i bordi della stada, e ancora la vocina.
-Principessa, ma cosa ti è successo?
Pensavo che stavo impazzendo, anche se spesso  parlo con gli alberi antichi di Ceglie, e con le bellissime orchidee, ma nella carrozza non mi era mai capitato.
-Principessa, ti devo ringraziare per le belle cose che insieme a te ho potuto vedere, fontane, ville, boschi, montagne. Anzi, questa notte, quando tu non arrivavi, ho curiosato intorno alla carrozza, fino al torrente, c'era una bellissima ragazza con le vesti ricamate con fili d'oro, parlava con l'acqua,  diceva di essere una fanciulla Etrusca, che aspettava ancora il suo uomo che era partito per una battaglia e non era più tornato, piangeva tanto, tu sai chi sono?
-Qui siamo nel parco di Veio, è una zona dove nei tempi antichi viveva un grande popolo, gli 'Etruschi'. Poi mi riprendo,  mi comincio a spaventare, ma con chi sto a parlare?
Ancora sulla strada, poi fermo la carrozza, mi tocco la fronte, pensando di stare male, resto ancora un po' di tempo dentro la carrozza, poi di nuovo la vocina. Appoggio la schiena al sedile, mi guardo intorno, nessuno, solo tanto profumo nella carrozza, di frutta fresca raccolta nei campi.
-Perdonami Principessa, non volevo spaventarti, e dovevo chiederti il permesso  prima di fare il clandestino, sono due mesi che mi scarrozzi gratis, per questo ti ringrazio, però devo chiederti ancora un favore?
-Dimmi? anche se non ti vedo, e sento solo la tua voce.
-Se mi puoi portare alla mia  Ceglie?
-Cosa?
-Si, al trullo fatato.
Mi tocco di nuovo la fronte, e continuo a non capire.
-Mi mancano tanto, le pietre fresche del tuo trullo, i miei amici, la bellissima terra rossa.
Mi abbandono sul sedile, mi  rilasso, pensando di stare veramente male, poi mi sento accarezzare le ginocchia, penso, oddio sto morendo, mi blocco, cosa succede? con la mano tocco il ginocchio, e un piccolo animaletto, sale sul dorso della mia  mano, fino all' avambraccio, un piccolo bellissimo Geco.
Scusatemi, se ho modificato la realtà, ma il Geco, nella mia carrozza,  c'è veramente, a me sembra quello di Ceglie, che la notte gira indisturbato dentro il mio trullo.




Franca Bassi

Senza titolo 634

  VE LA RICORDATE L'AUTO FILOGUIDATA ?  :-)


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Senza titolo 633

E si fa nuvola


 


Come mi lasci


amore


colpevole


svuotato


la notte a pensarti


colpevole


per quello che avrei potuto darti


svuotato


a guardare impotente


quello che avrei potuto darti


dalla realtà


scivolare nel sogno


sono terra umida e fertile


che evapora in cielo


e si fa nuvola


 


Pietro Atzeni

22.6.08

Roma - Me che storia è questa?




























Rea Silvia                        oggi sarebbe un uomo                        
Cesare conquistò i Galli  e poi ne trasse il dado
Ponzio Pilato diede origine a Mani Pulite
Costantino prese la croce come simbolo  perché i sondaggi gli avevano garantito: "Con questo segno vincerai"

- Sacco di Roma -


410 d.C: i Visigoti


455 d.C.: Vandali


 2008 d.C.: l’Alemanno
 Discendiamo dagli antichi Romani  e da allora in poi è stata una continua discesa

 


G. Vanella

Come Penelope!

 





 
dipinto by Jacqueline Schulte





L’amarti fa parte del cammino
tortuoso, quasi ossessivo.
Giungi ad ogni mio impulso,
rabbia sprigiona l’anima
verso ogni fuoco nemico.
Tenerezza verso i tuoi pensieri più contorti
sofferti.
Ascolta la lontananza dei tempi.
L’uomo tenace sa giungere alla meta
ascoltando il cuor unito.
Come Penelope
attese il suo Ulisse !




by  donatella  camatta

Blog contro ogni forma di razzismo!


 




No_razzismoIl clima venutosi a creare in Italia è sempre più irrespirabile. Le forze conservatrici stanno attuando una involuzione culturale e sociale che sta portando il Paese verso derive fasciste, illiberali e razziste. Basta osservare la caccia alle streghe contro gli stranieri, le aggressioni squadriste contro compagne/i e ragazze/i, la discriminazione contro gli omosessuali, il bavaglio imposto a giornalisti “scomodi”, ecc... Di episodi ultimamente ce ne sono stati molti. Troppi. Dall’uccisione di Nicola al raid al Pigneto a Roma. La notizia riguardante le aggressioni fasciste alla Sapienza di Roma è quindi solo l’ultima di una lunga serie di accadimenti violenti, di cui la matrice fascista è la drammatica costante. Tutto questo é inaccettabile per chiunque ha a cuore la libertà, l'eguaglianza e la tolleranza. Perciò abbiamo deciso di indire peril 2 giugno una giornata di lotta contro l'intolleranza: ogni blog che si riconosce nei valori elencati parteciperà esponendo sul suo blog il logo speciale che vedete in questo articolo per dimostrare la sua volontà di non cedere all'avanzata dell'intolleranza che ha investito questo paese.
L’invito a chi legge è quello di riportare questo comunicato sul proprio blog quanto prima nel tentativo di rendere più visibile possibile questa iniziativa, e di riproporre in un secondo momento il logo nella data indicata.
Diamo un segnale: combattiamo il razzismo e il fascismo.

Iniziativa promossa dai blogger


Adesioni: 



schiavitù della pornografia o schiavitù del sentimentalismo questo è il problema








(...)
Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.


(....)


fabrizio de andre nella mia ora di liberta'






A chi mi chiede qualcosa di personale come facevo un tempo eccovi un altro post che riguarda il mio problema con il 5 peccato capitale a cui avevo già accennato ( non ricordo dove purtroppo ) durante i 4 anni d'esistenza del blog , in un post in cui parlavo dei miei 7 peccati capitali .


Ora secondo i miei genitori e secondo le amiche \ compagne di strada più care quando smetterò , facile a dirsi difficile per chi dall'età di 8\9 anni ha iniziato ad usare la pornografia , di : 1) vedere e leggere : 2 ) comprare , scambiare , rivendere , regalare oltre che ad usare , sarò un uomo migliore . Infatti mi dico che se seguirò e cerca di attuare la mia voglia di smettere per sempre , salirò un gradino della scala del paradiso per  parafrasare la  famossima  Stairway_to_Heaven  dei Leds Zeppelin  o farò un passo sempre più forte verso le porte della percezione  quelle di cui parlava  Aldous Huxley del 1954 nella sua opera  intitolata The Doors of Perception  ( le  porte della percezione   Paradiso e Inferno è il titolo italiano di   e sarò più libero e non più schiavo della pornografia o erotismo estremo visto la sottile linea di confine tra erotismo ed essa
che mercifica una cosa bella e a volte anche profonda come il sesso e quindi anche l'amore .


Ma cosi facendo mi chiuuserò in altra schiavitù quella dell'amore sentimentale ( di cui parla la cdv tisbe in questo  suo  post   ) da cui sono stato schiavo fino ale scuole medie visto che scrivevo lettere d'amore o dediche in libri alle ragazze e alle amiche o la cotta mi dura sempre iun bel po' ed ancora adesso ,anche se di meno m'innamoro , di tutte come un'adolescente e quando vedo una bella ragazza\ina dico : << belina quella peccato che sia troppo piccola .
Vale la pena liberarsi da una schiavitù ( quella della pornografia ) per rinchiudersi in altra schiavitù quella di cui ha parlato tisbe ) oppure è peggio ? questo è il dilemma , ma adesso pensiamo a liberarci dala prima , per la seconda ci penserò quando sarà il tempo .



Senza titolo 632

negozietti allegri

Sembra una tranquillissima zona residenziale appena costruita, una tranquilla zona pedonale friulana.


Invece non è altro che un agglomerato di negozi vuoti e spenti.


 


 


 


 


 


Non mi è facile raccontare la mia vita in ambito lavorativo o in ambito sindacale, dove il percorso che si sta effettuando viene spesso e volentieri messo in sordina dai mass-media: si tratta del terziario, della Grande Distribuzione (aggiungo: perchè l'economia deve girare, i soldi che gli italiani *non* possiedono devono spenderli in "oasi commerciali", perche solo con lo shopping si è felici e ci si sente appagati -compreso lo shopping alimentare!-).



Si parla di trattative, di impegno ad una rieducazione storica non solo di pensiero a livello sindacale, ma anche di conoscenza storica del ramo e del suo attivismo, e con questo bisogna “registrarsi” da quando, anni fa,  venne applicata la legge 30 (cosiddetta Biagi).


Il precariato ha iniziato ad insediarsi sommessamente, senza tener conto delle conseguenze che avrebbero portato nei giorni nostri.


Gli italiani, i lavoratori in genere, non pensavano di dover affrontare tagli profondi, spaccati di sottomissioni, “disamoramento” del proprio lavoro. La globalizzazione, al posto di unire il pensiero o le vicissitudini dei lavoratori ha portato ad una divisione sempre più profonda nel mondo del lavoro. Ha incentivato l’individualismo egoistico creando comportamenti spesse volte disgustosi... mentre i GRANDI conoscendo la logica psicologia dei lavoratori ha iniziato a “tagliarli”...


Non so esprimere bene alcuni concetti, ma ciò che m’inorridisce è il fatto che più si va avanti, più sarà difficile ri-conquistare ciò che dal 1968 in poi ha resistito per un buon trentennio.... quando la dignità aveva un valore.


 
Passino le "domeniche lavorative"; diventerebbero gioni lavorativi normali, senza la maggiorazione della festività.


Giusto per fare un favore a chi le domeniche può passarle con le"chiappe" al sole... e magari su qualche "misera barchetta"....


Foto0056


 


 







P.S.


son perfettamente cosciente che ci son anche altri problemi da affrontare... intanto qui metto in evidenza una categoria che non viene MAI menzionata.... dove il malcontento regna sovrano: tra noi che lavoriamo in questa ambito si respira IMPOTENZA.



E I GRANDI IMPRENDITORI GODONO.

Roma, 24 giugno

Tra pochi giorni ci sara' l' annuale festa delle streghe di s. Giovanni.
Non sapevo molto su questa festa, cosi' mi sono messa al pc e ho digitato un po' in cerca di informazioni. Secondo un sito, il 24 giugno si celebra, secondo le tradizioni italiane, la notte in cui le streghe si recano, in volo, verso il "Grande Noce di Benevento"; l'albero sul quale una dea lunare avrebbe sconfitto il diavolo, rimandandolo negli inferi.(Beh..mandare all'Inferno il Diavolo non e' effettivamente roba da poco..) Naturalmente la Chiesa ha messo lo zampino pure su questa credenza popolare, sopprimendo la festa durante la quale, tra le tante, vi era d'abitudine appendere alle finestre un rametto di rosmarino per evitare che le streghe in viaggio si fermassero a ristorarsi in casa.




Le tradizioni su questa festa sono tantissime!  Provate a dare uno sguardo su internet a caccia di info sulla festa delle streghr di san Giovanni e ne leggerete delle belle. Se siete di Roma, spero di trovarvi intorno al falo'.




METROPOLI MULTIETNICA

 

NEGOZI: Iniziamo, per stupirvi, dalla lontana Taipei (Taiwan)segnalando Eslite, una catena di librerie con ben 41 negozi, alcuni aperti 24h su 24: 300mila titoli di tutti i generi, la maggior parte in inglese.


Di fronte alla grande moschea della Mecca, all’esterno c’è il grande centro commerciale Abraj Al Bait Shopping Center di 4 piani, dove poter non solo consumare dei pasti, anche acquistare cose utili per la casa ecc, attenti ai prezzi!


http://www.abrajalbait.com/


Più in là c’è un’altra catena il Bin Dawood.


http://www.bindawood.com/


La noche de Cuba è un negozio on line specializzato in abbigliamento, scarpe da ballo e musicalatinoamericana.www.lanochedecuba.it Artorient sorge nel palazzo omonimo, è un grande magazzino in Via Pogliaghi,1 dove trovare una vastissima gamma di tappeti orientali.


La Libreria Iman in Via Varanini 12 a Milano è aperta da diversi anni, ma solo ora abbiamo l’opportunità di consigliarvela per il fatto che è una tra le rarissime librerie islamiche in Italia. Il negozio è grande, ha due piani, si possono acquistare anche abiti islamici, soprattutto per donna. Troverete libri sull’Islam in italiano, ma quelli che riteniamo più interessanti sono proprio in lingua araba –numerosissimi nel negozio- francese ed inglese. Le uniche librerie nel genere in Italia di solito sono quelle nelle moschee.


Ricorda molto i numerosi negozi e librerie che trovate nei paesi arabi.


Macelleria Al Mulk Viale Tibaldi, 8, una delle tante macellerie arabe.


Prodotti Alimentari: nome ultrasemplice per questo negozio in V.le Romagna, 12 con cibi africani, indiani,asiatici,filippini, ecc. Millennium Grossary è un negozio di alimentari etnici in Via Imbonati, 89; stessa cosa per E.B Euroasia in Via A.Doria, 20. Pasticceria Faji in Via Canonica, 38, è gestita e frequentata dai cinesi: molti i dolci che sforna; all’ingresso campeggia un’enorme torta nuziale (finta) a più strati.



LEGGI IL RESTO QUI':


http://etnomondi1.splinder.com/post/17130199/METROPOLI+MULTIETNICA

La riconciliazione.

 



IMGP1050



La riconciliazione
unica  via d'uscita.
La  riconciliazione non è una specie di favore o concessione
verso qualcuno,
che  non si merita  tale gesto
e riconciliarsi non significa nemmeno
diventare amici di chi ci ha fatto
il danno.
La  riconciliazione non implica di diventare il passato,
bensì di evitare che il passato
 ci si imponga come  se  fosse il presente
oscurando e condizionando il futuro.
E'  sopratutto
 un atto positivo verso se stessi
aldila che  possa avere anche conseguenze
per gli altri.

Convito



 





Nel giallo dei miei pensieri
sei apparsa tu,
rassettando idee e affetti,
nell'incalzare perenne della vita.
E apparecchiasti per me
una tovaglia di coccole rosse,
ci sedemmo
e pranzammo insieme.
Non scialacquavi il tuo sorriso,
parca e devota
come l'accorta formica.
Mi richiamavi
al senso del cuore
offrendomi schegge
di fulgidi nasturzi.
Colsi l'attimo: poi, soave,
tornasti nel segreto incantatore,
a me arcano e fuggitivo,
in attesa, ridente,
d'una nuova primavera di gioia.


Daniela Tuscano

Senza titolo 631

  VE LO RICORDATE L'AEREO DI LATTA ?  :-)


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21.6.08

e noi giudichiamo illegale l'immigrazione clandestina

.. invece  di punire  chi permette e sfrutta   tale  cosa   e senza  sapere quali pericoli  devono affrontare




Cuatro refugiadas caminan en medio de una tormenta de arena


da www.elpais.com/fotografia/internacional/

- Vento -


Vento freddo che spettinasti i cuori


 di chi ne consumò Amore


librati all'orizzonte adesso che


 il glicine schiude le sue ali


portaci consiglio


tenendoci per mano...


 dacci un figlio sotto


 questo cielo stellato.


attraverso il fiume dei ricordi


soffiasti via la saggezza


e creasti un ponte di sentimenti,


a noi prezioso e grato...


Adesso. . .


soffiaci ancora se lo vuoi...


 Celticopoesia2008

qualcuno nelò l 1835 lo aveva prevvisto ed è ..

... un filosofo   molto amato e citato  dal centro destra

«Può accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. Non è raro allora vedere delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all’universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando le leggi, tiranneggiando a loro piacimento; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo » Alexis de Tocqueville, «La democrazia in America», 1835

Senza titolo 630

  22 / 06 / 2008 / S. PAOLINO !  SINCERI AUGURI DALL'ESPLORATORE !  :-)


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Il fascio comunista vita scriteriata di Accio Benassi .






Essendoci molte  canzoni italiane  e internazionali adatte per  fare da  colonna sonora  \ sopttofondo musicale  a tale post   ho scelto a  malincuore  : 1) mio frate4lo è figlio unico   di rino gateano   ( ne trovate sopra un video e qui il testo  )   di rino Gaetrano ;  2) la colonna sonora del film tratto dal romanzo ; 3) vagabondo dei nomadi  qui un bellissimo video  ., 3) l'avvelenata di Guccini  qui il testo
nel regno del nulla televisivo e adesso anche radiofonico , salvo che per i sonnambuli , un libro ( bello , brutto , mediocre, pessimo , ecc ) costituisce una valida alternativa insieme ad una bella camminata .
Ultimamente ho letto , anzi divorato ( ero da era da Romanzo criminale di De Cataldo che non mettevo in moto un simile ambaradàn
) essendo appassionato oltre che ai triller e hard bollet alle biografie ( anche se romanzate ) , ai romanzi a sfondo storico o politico , oltre che incuriosito ( è questo è uno dei casi ) di vedere come un regista ha reso un romanzo o qualche altra opera letteraria come il romanzo di formazione   “ il fasciocomunista vita scriteriata di Accio Benassi “ di Antonio pennacchi da cui è tratto il film daniele lucchetti  “mio fratello è figlio unico” titolo isiprato all'omonima canzone  (  trovate sopra il video )  di rino gaetano 
Il libro è uscito nel 2003, ma oggi è tornato alla ribalta dopo che dal romanzo è nato il film di Daniele Luchetti "Mio fratello è figlio unico", che vede come interpreti Elio Germano
e Riccardo Scamarcio.
Un libro toccante ( molto più del film le cui differenze nonostante siano poche sono abbastanza notevoli ma che hanno in comune il un confronto senza fine una stagione fatta di fughe , ritorni , botte , ma soprattutto di grandi passioni ) , allegro , triste , allo stesso tempo .
<< La lingua di Pennacchi è >> come dice l'ottimo sito  http://www.wumingfoundation.com/ <<
efficacissima, piena di prestiti dialettali e stratagemmi reiterati fino a diventare tormentoni, come quel "Dice:" a cui seguono domanda retorica e risposta auto-assolutoria. L'effetto è indicibile. Esilaranti le descrizioni delle scazzottate, con l'immancabile incipit: "Gliene misi due in faccia". Sapete come la penso: se riesci a rendere viva una rissa o una scazzottata, allora sei un bravo scrittore.Il fasciocomunista contiene alcune perle, come la storia della partecipazione dei giovani fascisti alle prime occupazioni del '68 romano. Stando a Benassi/Pennacchi, non solo i militanti di Avanguardia Nazionale, guidati da Stefano Delle Chiaie, presero parte agli scontri di Valle Giulia, ma addirittura li cominciarono: furono i primi a controcaricare la polizia . In seguito, il celebre intervento squadristico alla Sapienza voluto da Almirante e Michelini (che stavano facendo il maquillage al MSI per trasformarlo in " partito d'ordine " anti-estremisti ) impedì la "fraternizzazione" e costrinse i giovani di destra a schierarsi "di qua" o "di là". Benassi si schiera "di là", coi rossi. << (....) E' lo stesso giorno in cui Oreste Scalzone rimase ferito alla spina dorsale. Nel suo libro autobiografico Biennio rosso (a cura di Ugo Maria Tassinari, edizioni SugarCo, 1988), sempre secondo Wm1 , lo stesso Scalzone è molto evasivo sulla presenza dei giovani di destra a Valle Giulia: solitamente tanto logorroico da provocare edemi cerebrali in chi lo ascolta, in quel passaggio se la cava in due righe, dicendo più o meno: "Boh, può darsi, c'era un tale casino..." (...) >>                                                                                           Altro passaggio bellissimo è una lite con Pasolini sulla questione della "degenerazione antropologica" dei giovani italiani. Oppure il finale tutt'altra cosa  rispetto a quello sdolcinato del film .Si puo' quindi dire che il romanzo è la storia di una generazione o almeno una parte d'essa che in un periodo ancora aperto 19601980 passo' dalla destra alla sinistra extra parlamentare e ala sinistra parlamentare o che come è il caso del sindaco di Roma Alemanno e è rimasto a destra .Erta da tempo , almeno dai libri che ho letto direttamente o di cui ho sentito parlare o letto recensioni , che -- come dice la quarta di copertina del libro-- Accio Benassi è un personaggio come da tempo non se ne vedevano nella letteratura italiana: ribelle, attaccabrighe, goffo, innamorato, illuso, ingenuo, disubbidiente, sentimentale, arruffapopoli.La cosa che più mi ha colpito, fin dall'inizio, in questo romanzo, è la capacità dell'autore di mantenere un ritmo elevatissimo, incalzante, che incolla il lettore alla pagina, senza ricorrere alla scrittura secca, mitragliata, telegrafica, che abbiamo imparato ad amare sulle pagine di Ellroy.Ciò che risulta torrenziale, ne Il fasciocomunista,è l'affabulazione, la miriade di aneddoti, di personaggi, di situazioni assurde e strampalate. Una lingua che imita o usa abbondantemente il parlato, anzi, il "raccontato", proprio del cantastorie, che spesso dialoga col suo pubblico, altre volte si fa prendere dall'emozione perché , in fondo, è della sua stessa vita che si sta parlando. Un anarchico di costituzione e di DNA alle prese con le grandi istituzioni totali del recente passato: la famiglia - dominata da una madre anaffettiva e del tutto fuori di testa; la Chiesa - cioè il seminario e la crisi di vocazione; il neofascismo pecoreccio della provincia di Latina, e quello più violento ed eversivo della capitale; quindi i "preti rossi" di Servire il Popolo; la Droga - ma solo di sfuggita, come passaggio dal farsi le pippe al farsi le pere; la Fabbrica.Un vero pugno in faccia a tante scritture autobiografiche che non raccontano nulla, non trasmettono alcuna emozione, non coinvolgono nessuno.Pennacchi, fondamentalmente, mette in scena sé stesso: a volte, forse, si lascia scappare qualche indulgenza su aspetti più personali, ma sono momenti brevi, comunque gustosi.
Inoltre secondo Wm2
Quello che spicca - e che salva, rendendo il libro uno dei migliori italiani della stagione - è la voglia di raccontare che straborda da ogni parola, e con essa il desiderio di fare letteratura corale, un vero affresco dell'Italia di ieri l'altro, filtrato attraverso lo spirito incontenibile di un grandissimo rompicoglioni.>> e  come dimostra la stessa  biografia dell'autore ( foto  a destra     e qui la  sua biografia ) . Un buon romanzo anche se  troppo affrettato nel  finale  , dato  non si parla  deil  funerale   del fratello ,   dele reazioni  dei geniitori  alla sua sbandata verso la droga  . Ha avuto  iol pregio e qui facciom complimenti all'autore   d'eviutare  un finale strappa lacrine   ovvero vogliamoci bene  e\o  ciò che è bene   finisce  bene . Sulla stessa linea  del  il voltafgabbana  di lajolo  ( vedere righe  successive  )  ma  con parti più romanzate   che  autobiografiche  , ma  abilmente fuse insieme   dall'ottima scrittura creativa  .
Concludo che è un libro molto polemico ma purtroppo nel clima culturale d'oggi , le polemiche si sono spente subito , cosa che invece non sarebbe successo se il libro fosse stato scritto prima del 1989-1992 e avrebbe provocato specie a sinistra polemiche a non finire come quelle che si succedevano con Davide lajolo ( in particolare "Classe 1912" (1945) (ristampato nel 1975 e nel 1995 con il titolo A conquistare la rossa primavera) e ne Il voltagabbana (1963) ristampato  nel 2005 , in cui l'autore analizza le ragioni che lo portarono a schierarsi, dopo una giovinezza fascista, dalla parte della Resistenza. Finestre aperte a Botteghe Oscure (1975), che suscita notevoli polemiche a sionistra ) Pier paolo pasolini ( con le  sue opere in  particolare i saggi )  e Beppe fenoglio ( con i suoi romanzi sulla resistenza anti predominio del Pci  )


contesto storico e culturale




I misteri!

 



grafia


                                                 Grafia Di Pietro Chiabra



 



I misteri di ogni credo ci vengono


ad  insegnarci la salvezza.


Che  ne rimane di noi,


se ci richiudiamo nell’angustia terrena?


L’anima non trema,


cuor senza dolore,


unico  problema può essere


la  mente: oscilla, vaga


riduci la  debolezza


la  forza  prenda  il sopravvento


dando pace! 




by   donatella camatta



 

Libertà sul web. Sentenza oscurantista in Italia.







Condannato penalmente da un tribunale della Repubblica per il reato di "stampa clandestina", reo di aver curato il sito internet di documentazione storica e sociale "accadeinsicilia", già oscurato d'autorità.
E' avvenuto un fatto gravissimo, che potrà avere effetti devastanti per la libertà di espressione sul web in Italia. Carlo Ruta è stato condannato a una pena pecuniaria, per "stampa clandestina", solo per aver gestito un sito di documentazione storica e sociale, in sostanza un normalissimo blog, di cui peraltro era stata comprovata, dalla polizia postale di Catania, cui era stato conferito l'incarico degli accertamenti, la non periodicità regolare.
L'incredibile sentenza penale è stata emessa dal giudice Patricia Di Marco, presso il tribunale di Modica, dietro denuncia presentata dal magistrato Agostino Fera, noto alle cronache per le censure di cui è stato fatto oggetto da diversi parlamentari della Repubblica, da Giuseppe Di Lello al presidente dell'Antimafia Francesco Forgione, in relazione alla gestione dell'inchiesta giudiziaria sul caso del giornalista Spampinato.
Una sentenza del genere, che reca riscontri soltanto in Cina e in qualche nazione a regime dittatoriale, per le leggi che vigono nel nostro paese è un'assurdità. Costituisce un attacco frontale al mondo del web, alla democrazia, ai diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. E' quindi importante che le realtà delle reti, le sedi dell'informazione, le espressioni del paese civile rispondano con la massima determinazione.
Firma la petizione, potresti essere tu il prossimo condannato!




La pagina della petizione è raggiungibile a questo indirizzo

Tigri romantiche, trapianti suini, bestemmiatori fatali, smemorati fedeli, babbi Natale atletici, docenti truffaldini e omicidi su Google

Il prof di Economia si laurea in Fisica sfruttando un errore e gli esami di un omonimo L’accademico dell’anno è il prof. Sergio Barile, doce...