5.12.17

. come sopravvivere alle feste natilizie III Come Sopravvivere ai Pranzi di Natale da Vegetariano e vegano




Dopo a  prima puntata  ho ricevuto   la lettera  da  alcuni   miei contatti   vegeatariani ed  vegani  .  in cui   mi si dice  : <<  vediamo se parli delle  nostre sofferenze   oltre  che  le  ricette  vegane  >> . 

Mi hanno anticipato  . Infatti    volevo  e  faccio   fare  un post   che parlasse   delle soffferenze    dei vegani (   sia  che lo siano  per scelta o per  moda )   merita  rispetto     basta  che nesuno : ne  noi carnivori  o mangiatori  consapevoli (  come nel mio caso )   o  vegetariani e\o vegani impongono   a  gli altri la loro scelta  o si isolano come **** un mio amico  che  a natale e  pasqua  preferisce passarle da   solo perchè  non viene accettato e perchè  gli  altri  mangiano  la  carne .  Secondo me  un po'  di ripasso   di questo vecchio  cartone non gli farebbe  male  , soprattutto   gli ultimi minuti  . Perchè entrambe " le  divergenze   alimentari  " posso convivere l'importante  è  il rispetto  reciproco  



 da  http://laverabestia.org/play.php?vid=5237

Ora   ecco la  mia  "  guida   ( per  ricette     rimando alle  mie guide degli scorsi natali  vedere  archivio   blog  )  tratta  con modifiche    , visto che qui affronta il  punto vegetariano , da https://www.wikihow.it/Sopravvivere-ai-Pranzi-di-Natale-da-Vegetariano



Metodo
1
Prepararsi in Anticipo

  1. 1
    Se sei deciso a non consumare alcun prodotto di origine animale, parlane con chi ti ospita a pranzo o  a cena  . Dovrai sapere con esattezza cosa finirà nel piatto. C'è carne anche nei contorni? E nelle salse? Sono disposti a venire incontro ai tuoi desideri? Sei tu a conoscerli bene -- come ti risponderebbero ? Renditi disponibile a un compromesso. Puoi offrirti di ospitare tu il pranzo (facendoti carico dell'impegno e delle difficoltà di gestire i gusti di tutti), offrirti di aiutare a cucinare (in modo da poter influire sugli ingredienti o metterti da parte le porzioni prima che vi finisca della carne), oppure offrirti di portare dei contorni. Dovrete stabilire insieme il menu ! Magari o  facendo  solo  vegetariano   o piatti  misti    delle due " correnti " alimentari  
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    Se sei disponibile a barare un po', valuta se non dire proprio nulla. Molti vegetariani e  vegani  pensano che se non ne fanno una grande questione, allora non la faranno nemmeno gli altri. Quindi se ti va bene usare logica, ragione e un po' di adulazione ("Mmm, nonna, sembra buonissimo! Che c'è dentro?"), potresti sopravvivere al Natale senza che lo zio Gianni ti agiti una bistecca sotto il naso. Mangiare un po' di pollo o maiale  una volta all'anno (  salvo  che  tu  non sia  completamente  vegano  o vegetarianmo   e   non mangi  carne  da tempo  e  quindi  il tuo metabolismo  si  è adeguato ed  allora  mangiare  un  solo pezzo di carne    fa male  ) o partecipare   ad  una  cena  non vegnann   rispettando o trattando  con indifferenza    chi non è  vegano   non ti metterà in cattiva luce con gli dèi del vegetarianesimo  e del  veganismo  .
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    Conosci chi ti circonda. Sai come reagirà la tua famiglia. Se la zia Maria non la prenderà bene quando le dirai, "Ho qui un documentario disturbante da farti vedere sugli orrori dell'industria agricola," allora non perderci tempo. Invece, potresti dire, "Sto cercando di essere più sano possibile. I vegetariani vivono più a lungo, sono meno esposti a patologie cardiache e al cancro, e sai quanti problemi al cuore ci siano nella nostra famiglia." In altre parole, parla la loro lingua. Se ti vedono ragionevole, potrebbero essere più disponibili al compromesso.Sappi che quel tuo zio fastidioso vuole solo farti ridere. Quando ti ritrovi sottoposto a un fuoco di fila di battute sulla carne, non metterti sulle tue. I tuoi parenti stanno solo cercando di gestire le tue idee nell'unico modo che conoscono. Quello e, probabilmente, il fatto che proprio non ci arrivano.Sorridi comunquee  fai  se   sei coraggioso    , si tratta    se   sei    sposato o vivi per  conto tuo di  una due  volte  all' anno .Oppure se sono talmente ottusi non ci andare
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    Offri dei suggerimenti a chi ti ospita. Andare a un pranzo di Natale chiedendo alla tua nonnina di 94 anni di cambiare il menu che cucina da quasi mezzo secolo lasciandola nelle peste è semplicemente crudele! Se non ti vuole in cucina con lei (o che ti porti in tavola il piatto da solo), magari puoi darle delle idee. sbizzarritisci con verdure e legumi (ricchissima fonte di proteine). Anche in questo caso le ricette della tradizione italiana non mancano: basti pensare alla caponata siciliana o ai carciofi alla romana, solo per fare un paio di esempi. E ancora: zucca al forno, patate arrosto, melanzane stufate, carote prezzemolate, fagiolini al pomodoro. Ma anche: cannellini al fiasco o in padella (con abbondante olio d’oliva, aglio e salvia), lenticchie stufate, purea di fave o di ceci. E per chi vuole osare con qualche ricetta mediorientale: cavolfiore arrostito, tajine di verdure alla marocchina,  – come secondo - i falafel . Comunque non temete. Se vi sentite poco preparati, siete diventati veg solo recentemente, o volete semplicemente preparare un pranzo \ cena senza carne per qualcuno, non perdetevi d’animo. Un giro nel web e troverete decine e decine di ricette da seguire. Se poi volete fare un piccolo acquisto (anche da regalare) sono sempre più numerosi i libri dedicati alla cucine veg (a questo link ne trovate una selezione).  Oppure se ---   sempre  seguendo  anchese  con modifiche  ed  aggiubte    la  la guida "sorridete,cucinate,ecco come sopravvivere al natale , per vegetariani e vegani "    di        http://cucina.corriere.it/ ----   se  sei  un esperto vegan  Sai cosa fare. Salsa di funghi. Usare l'olio invece del burro. Latte di soia invece che di vacca. Carne di soia invece che animale.  sta   a te decidere    se  essere  vegano  integrale   ed   innovativo  cioè senza  compromessi  con i  vegetariani     : sappiate che il seitan è un ottimo sostituto della carne (ma è vietato agli intolleranti al glutine). Può essere cucinato come un classico spezzatino oppure tagliato a fettine sottili, infarinato e poi sfumato con vino bianco o limone. Il tofu si può usare per i ripieni: nei carciofi o nella patate, sia in teglia che al forno, mescolandolo con aglio e prezzemolo (e altri ingredienti a vostro piacere). Ma anche nelle torte salate al posto della ricotta. Sappiate però che i sostituti della carne e la «veganizzazione» di ricette classiche potrebbe far storcere il naso a qualcuno. «Beh non chiamarlo spezzatino se non c’è la carne». «Il ragù di seitan? Quella roba io non la mangio».Oppure   non volete correre rischi, affidatevi ai grandi classici. La cucina italiana –per nostra fortuna – è ricchissima di piatti naturalmente vegetali. Prepararli per amici e parenti è un modo per dimostrare – nei fatti - che anche un pranzo veg può essere appagante e gustoso. Dalle semplici - ma sempre apprezzate - penne al sugo «finto» (abbondante soffritto di verdure, un bicchiere di vino rosso e una bella spolverata di pepe) alle lasagne ai carciofi (per chi è vegan: la besciamella si fa anche senza latte), alle toscane ribollita e farinata con cavolo nero: preparare un primo «meat free» è sempre fonte di grande soddisfazioni e non ha controindicazioni  e   si evitano contrasti  .  Opure   se  non vuoi  o non puoi  cucinare   puoi sempre    chiedere   di farti mettere da parte una porzione prima che vi vengano aggiunti prodotti di origine animale. In questo modo tutti sono contenti ! E sarai nell'eventualità   ovviamente disponibile  a condividere la tua salsa di funghi e carne di soia.






Metodo
2
Affrontare il Grande Giorno

  1. 1
    Preparati i tuoi piatti. Se al tuo ospite non secca, ovviamente. Anzi, dovrebbe esserti grato di toglierlo da problemi  . E i piatti vegetariani sono davvero deliziosi -- li mangeranno anche gli altri ! Si possono fare meraviglie con zucca, patate, fagioli e piatti di pasta, riso .    si possono passare giornate intere su internet a cercare ricette prima di incappare due volte nella stessa. Inizia la tua di tradizione. Hai una ricetta vegetariana che adori? Potrebbe diventare parte della tradizione natalizia della tua famiglia. Sempre più persone si preoccupano per la propria salute -- o almeno provano a non prendere peso durante le feste !
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    Compra piatti già pronti. Molti negozi di alimentari bio preparano piatti per Natale (e pasti interi) che si rivolgono a vegetariani e vegani. Quindi, se non ti va di passare ore su internet a cercare ricette o  di prepare   sappi che altri hanno già fatto il lavoro per te .Certi negozi , ormai il vegan e  il vegetariano  sta prendendo sempre  più piede  ,ormai  offrono anche lezioni di cucina vegetariana apposta per i pranzi di Natale. Sai come trattare il cavolo? Come fare una crema di anacardi? Molto utile!
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    Avventati su quei piatti vegetariani. Dato che puoi mangiare solo una parte di quello che c'è a tavola, hai tutto il diritto di divorarti i piatti vegetariani. Se sei a una tavolata di 10 persone e le patate girano verso sinistra, potresti trovarti con una preda smilza ora che il piatto arrivi da te. Non è maleducazione -- hai bisogno di mangiare!
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    Non mangiarti solo insalata! Solo perché sei vegetariano non vuol dire che tu ti debba accontentare. Mangiarti un chilo di insalata a Natale e ritenerti soddisfatto così non è una buona idea. Assicurati di mangiare variegato (se possibile) e di assumere vitamine e nutrienti. Pensa anche alle altre verdure, non solo insalata e dolce!
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    Non stressarti. La verità è che si tratta di un pasto solo. Se ci sono   elementi di carne  e derivati   animali   è un pasto sui mille che hai mangiato quest'anno. È solo lo 0.1%. Il settore alimentare non ne trarrà beneficio, gli animali non ti odieranno, e i tuoi amici vegani non ti condanneranno. Anche se sei fermo nel rispettare i tuoi principi, non permettere al  tuo orgoglio   ideologico   di rovinare  e rovinarti  le feste ! È un momento di gioia e condivisione, ricordi ? Se il pranzo natalizio sarà un successo, siate orgogliosi di voi stessi e dei vostri parenti e amici che hanno appoggiato le vostre sperimentazioni. Se i vostri sforzi invece non saranno stati apprezzati e il Natale veg si rivelerà solo fonte di stress e ansia, brindate al nuovo anno con un bel bicchiere di spumante.

4.12.17

come spravvivere alle feste II puntata i pasti luculliani ( abbuffate )



Feste di natale. Consigli per non ingrassare





come già dicevo nel post precedente ( vedere sopra per l'url ) ormai , già da metà novembre e con un ritmo crescenteSi comincia con il Ponte dell'Immacolata e si finisce il 6 Gennaio: un lungo periodo di aria di festa che arriva anche in tavola e poi direttamente sui nostri fianchi. Sì, perchè tra aperitivi, happy hour, pranzi e cenoni le calorie che assumeremo sono senz'altro troppe e l'ago della bilancia è destinato a salire. in rete e in tv o su i giornali non si parla d'altro , e tale tematica del natale viene usata come arma di distraazione di massa o avere qualcosa di cui parlare . Infatti siamo già entrati nel mese di dicembre ( il video sotto  uno dei tanti   inviatomi  via  wathzap  e      che sicuramente  arriveranno anhe  a voi  in questo mese  lo testimonia   ) 



1469866_261901703967318_731047657_n-TWINKLE.gif (704×516)ed  E feste vuol dire mega abbuffate e pranzi luculliani. Ma, attenzione. Per evitare di mandare in frantumi i sacrifici fatti dopo l'estate e le sudate in palestra, l'Osservatorio Nutrizionale Grana Padano svolge un’indagine permanente sugli errori di alimentazione e gli stili di vita cui partecipano 2300 esperti tra dietisti, medici di base, medici specialisti e pediatri.Stando alle cifre, gli italiani sarebbero poco affezionati alla dieta mediterranea, assumendo in media il 30% di grassi saturi in più del limite consentito. E nel periodo natalizio tale cifra è destinata inesorabilmente a salire. Per questo motivo l'Osservatorio ha fornito in decalogo per l'alimentazione responsabile durante le feste. [.... continua  qui  ] 
Evito   di  metterle  ed  mettere  ricette  alternative   ( se  volete  post   e  url  con  tali argomenti   oltre  i post  citati potete : 1)    consultare   le mie guide  precedentialla voce  abbuffate  ., 2) i siti  citati nell'articolo   di     .,  cercare i soliti articoli     che si ripetono ciclicamente  sia  in cartaceo sia  in  rete  ad ogni festività  . Ma  poichè siamo a natale  trovate  sopra  alcuni url  ,   che  come  al  solito  (  parlo anche    del sottoscritto   non si seguono o lo ski fanno difficilmente  )  


  eccone  esemnpio  uni del  2013

E Babbo Natale disse : “Per te nulla…sei a dieta!”


Potrà sembrare eccessiva e paradossale ma questa è, in genere, la percezione di chi seguendo una dieta si avvicina al Natale; questo è il vissuto legato prevalentemente a luoghi comuni che si tramandano da sempre di bocca in bocca. Al di là di una trita aneddotica che potete ritrovare in moltissimi articoli e in qualsivoglia trasmissione culturalculinaria, insieme al dottor Carlo Bertoli, del centro Medico Visconti di Modrone di Milano vorrei provare a fare un sintetico punto della situazione partendo da alcune affermazioni basilari:
1)      Non esistono per definizione alimenti che fanno male (in tal caso parleremmo di tossici o veleni);
2)      Il rapporto con l’alimentazione assume a Natale un’evidente connotazione sociale;
3)      Il periodo natalizio si ripete ogni anno

Risultati immagini


Mi pare quindi evidente  --- continua  il Dott. Carlo Bertoli ---  sulla base di questi tre semplici assunti che il Natale deve essere affrontato, sotto il profilo nutrizionale, mediante una strategia semplice ma al tempo stesso efficace e comunque almeno di medio termine.Il periodo natalizio è infatti per molti appunto un “periodo” di cui possiamo stimare l’inizio ai primi del mese di Dicembre ed il termine non prima dell’Epifania. Il cambiamento dei comportamenti sociali di questi anni, rende infatti di più complessa gestione il periodo immediatamente precedente il Natale piuttosto che le giornate canoniche tradizionali. Nel mese di Dicembre infatti si susseguono cene di lavoro in previsione della fine dell’anno, cene aziendali, ricorrenze associative e magari anche ripetute occasioni di incontro prenatalizie con coloro che non si potranno frequentare nei giorni delle festività.L’unico obiettivo credibile a portata di mano, è quello di riuscire a superare questo periodo nel suo complesso senza aumenti di peso: è quindi inutile fare a sé stessi promesse che già in partenza, si sa, non potranno essere mantenute. Conviene quindi limitarsi a controllare la situazione senza sottoporsi ad inutili ed eccessive restrizioni che non possono che influire negativamente sulla strategia complessiva.Poche le regole chiave:  continua  qui 

NON SO CHE   ALTRO   DIRE  SE  NON BUONA  ABBUFFATA  A TUTTI\E . 


3.12.17

Costruire verità di comodo è un vizio antico. le fake news fenomeno storico

 i media  in questi giorni  hanno scoperto   un fenomeno vecchio come le  mutande  di mio nonno  , quello delle fake  news  . Esse   non sono  una novità   , sono sempre  esistite  e sempre  esisteranno  . E  una lotta  continua  in quanto  , come  dico  già nel titolo ,  costruire le  verità  di comodo è  un vizio antico   come  quello del complottismo  . Ecco  un interessante articolo  di Enrico Carta   , preso  dalle pagine  culturali  da quotidiano sardo   del nord  sardegna  www.lanuovasardegna .it   del  2  \12\2017



Sogni e menzogne Le fake news nate in Sardegna

Le false Carte d’Arborea: medioevo sardo inventato Costruire verità di comodo è un vizio antico

la  giudicessa Eleonora  d'Arborea  
Fake news, notizie false. In tempi d’inglese imperante dominano soprattutto il mondo dei social network. Appaiono come il nuovo Satana della società contemporanea, portatrici di valori antistorici e accreditatori d’ignoranza. Eppure nient’altro sono che un vizio antico dell’umanità che, a più riprese, ha tentato di costruire storie inventate di sana pianta o di accomodarne altre a seconda del proprio tornaconto politico. La loro fabbricazione è un male antico quanto l’uomo che un tempo mitizzava in poemi epici e rime l’origine dei propri regnanti, i quali erano ben disposti a pagare cantori e aedi per vedere il proprio nome accanto a quelli degli dei, millantando così parentele tutt’altro che terrene.
ALLA RICERCA DI UN’IDENTITÀ Quello delle notizie false non è però solo un male lontano temporalmente e geograficamente. Anche la Sardegna ha un passato non troppo remoto in cui tentò di accreditare come vere alcune carte fabbricate ad arte forse un po’ per scherzo, forse per fama personale, forse perché all’epoca gli ideali romantici trionfavano e i popoli cercavano per le proprie origini un passato glorioso. Questo pezzo di storia falsa inizia nella città per eccellenza dell’epopea giudicale: Oristano, terra degli Arborea; terra dei giudici e della più famosa regnante della storia sarda. Eleonora. Intorno alla sua figura e alla sua casata doveva compiersi il disegno d’identità culturale e per questo nacquero nel 1845 i “Falsi d’Arborea”, una serie di carte maldestramente confezionate attraverso le quali si tentò di colmare il vuoto storico della Sardegna medievale e di far prevalere la tesi che i giudicati avessero avuto il loro germoglio nell’isola e non in terre lontane d’oltremare – la stessa Eleonora nacque nel 1847 a Molins de Rei in Catalogna –
FALSI RE CHE SOPRAVVIVONO Ci provarono, più o meno consapevolmente, lo storico cagliaritano Pietro Martini, il frate Cosimo Manca, l’archivista paleografo cagliaritano Ignazio Pillito e il notabile oristanese Salvatorangelo De Castro. È nei “Falsi d’Arborea” miracolosamente ritrovati – in realtà erano pergamene contraffatte in quegli anni e fatte risalire al medioevo – che si ritrova il nome di Gialeto, mitico e mai esistito Giudice di Cagliari che spartì i giudicati di Arborea, Gallura e Torres.
Accanto al suo nome si trovano quelli di altri mitici discendenti di Mariano ed Eleonora d’Arborea. Così, passeggiando per le vie di Oristano ci si imbatte nella toponomastica che riporta i nomi dello stesso Gialeto, di Serneste, di Torbeno Falliti il cantore inventato di quelle vite mai vissute. C’è persino, tra le strade più importanti, quella dedicata ad Aristana. Chi era? La moglie di tal giudice Gonario nonché mitica fondatrice della città. Mai esistiti, non hanno certo calcato il suolo oristanese.
I Codici d’Arborea durarono lo spazio di un mattino perché nel 1870 l’Accademia delle Scienze di Berlino chiuse il caso bollando per sempre come false quelle carte. Gli oristanesi e i sardi non parvero vergognarsi e anzi, per anni sulla scorta di quei documenti artefatti si continuò a rivendicare un certo orgoglio identitario. Del resto quello non fu mica un unicum. Prima che la propaganda diventasse uno degli elementi fondanti del potere totalitario del ’900 – i regimi nazista, fascista e comunista, ma non solo, furono abilissimi manipolatori della realtà anche utilizzando notizie false, mascherate o appunto fabbricate ad arte – il potere consolidò se stesso non solo con le armi, ma anche con l’utilizzo di fake news ante litteram.
IL FALSO DEL PAPA RE
Gli esempi si sprecano e a utilizzarli non furono soltanto regnanti e politici, visto che la Chiesa vi fece ampio ricorso. L’esempio più lampante in ambito ecclesiastico fu quello della Donazione di Costantino, smascherata nel 1517 dall’umanista Lorenzo Valla. Solo che quella notizia falsa confezionata sotto forma di documento aveva resistito per quasi cinque secoli e su di essa la Chiesa romana cattolica aveva fondato la propria vocazione di carattere temporale e universalistica che trasformava il Papa in un sovrano al pari di tutti gli altri.
Ma tutto il medioevo è impregnato di falsi. Durante quei secoli di mutamenti continui, di guerre, di popoli che migrano, di nuovi regni che nascono c’è bisogno di prove materiali. E allora saltano fuori a ripetizione pezzi del legno della Croce di Gesù e i chiodi usati per la condanna. Ma non mancavano le reliquie e i corpi di santi, senza però alcuna conferma storica. Bastava l’autorevolezza di chi imponeva come vero quel che era falso. Della vita di San Francesco, ad esempio, si conosce solo la vulgata approvata dalle gerarchie e scritta da Bonaventura da Bagnoregio.
Nemmeno la letteratura fu immune da questa tentazione. Nel 1760 lo scrittore scozzese James Macpherson pubblicò in forma anonima i Canti di Ossian. La raccolta di atavici versi gaelici, scritta in realtà dallo stesso Macpherson, fu attribuita al bardo Ossian, colui che doveva diventare l’Omero dei popoli nordici e celtici. Su di essi, per quanto fasulli, poggiarono le basi i sentimenti che ispirarono il romanticismo con le sue implicazioni filosofiche e politiche.




LE TRAME DEGLI EBREI
Se i Canti di Ossian possono tutto sommato essere considerati innocui, non altrettanto si può dire dei tristemente famosi Protocolli dei Savi di Sion che, per quanto falsi, diventarono il principale manifesto dell’antisemitismo nell’Europa in fermento. In quel documento 
fabbricato in Russia all’inizio del XX secolo, si attribuiva al popolo ebraico la paternità di quella che passerà alla storia come la Cospirazione giudaico
massonica che aveva come obiettivo la conquista del potere mondiale. Fu il germe da cui scaturirono le terribili campagne d’odio e col quale furono giustificate le successive operazioni di sterminio di massa perpetrate dal nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale.




Ora  è vero che   con il  web  soprattutto   con i siti  acchiappalike    e  i social   si moltiplicano    tanto  da rendere   sempe  più difficile  (  infatti non  è rado che anche  i  giornali  ufficiali ci caschino  e ne  siano portatori   o  vittime  inconsapevoli visto  che  i   diffusori  di fake  news  stanno  ,  visto i  controlli di google  e  e dei  social    sempre  più  abili  nea  diffusione  mescolandole   ed  insrendole  in articoli veri ed  ufficiali  )   distinguerle   dal  vero eo dal vero simile .
Risultati immagini per paraocchi di pawel kuczynski
paraocchi  di Paweł Kuczyński 1976 - vivente
Ma  esistono  metodi      per  cercare  di  cntrastarle  o  qualto  meno ridurre   ad  un livello fisiologico  , visto che la certezza  assoluta  non esisterà mai  . Infatti Internet   esponde  a  tanti pericoli  ma  fornisce   anche  molte  soluzioni , basta  saperlo usare, ma  soprattuttovolerlo   e  saperlo fare   ,  per  verificare   ed  incrociare  i fatti   ed  informazioni  


 ecco un articolo interessante  sempre  dala stessa  fonte  di   Roberto Petretto 




Immagine correlata
una    delle tante  c... di bufale    xenofobe  
Abbandonando per una volta anglicismi modaioli, si potrebbe tranquillamente sostituire l’espressione fact checking con la più tradizionale “verifica dei fatti”. Una cosa che nel giornalismo si è sempre fatta, o sempre si sarebbe dovuta fare. Sono cambiati i tempi e l’inondazione di informazioni investe utenti finali e operatori professionali. Per gli uni e per gli altri è diventato difficile distinguere le notizie affidabili, ma se per i primi non esiste un obbligo di verifica, per i secondi invece c’è ed è tassativo. Oltre a sempre più pressante, perché in futuro la vera distinzione si farà tra chi fornisce un’informazione affidabile e certificata e chi non lo fa. Anche se di questi tempi non si direbbe. Ecco quindi la necessità di attrezzarsi con gli strumenti adatti, ma anche con buone pratiche. «Si può fare se sai come fare», dice qualcuno. Allora bisognerebbe dotarsi, prima di trovarsi in condizioni di emergenza o anche semplicemente per l’esercizio quotidiano della professione, di routine che ottimizzino i tempi e consentano di seguire un percorso alla fine del quale ci deve essere una notizia attendibile. L’imperativo è: rallentare. La fretta imposta dalla necessità di essere sul web con tempestività, rapidità e prima della concorrenza è spesso frutto di malintesi e imprecisioni. È necessario prendersi il tempo per le verifiche indispensabili. Perché oggi, nel mondo del giornalismo, il vero “buco”, quello che sino a ieri era rappresentato dal non avere una notizia data dalla concorrenza, è il dare una notizia falsa.

Internet espone a molti e consistenti rischi, ma fornisce anche un buon arsenale di strumenti con cui difendersi. Il secondo imperativo diventa quindi: tutto è falso sino a prova contraria. Bisogna mettere sotto esame anche le notizie che sembrano affidabili. Un tweet di un personaggio famoso è uno spunto per una notizia? Accertarsi che si tratti della persona a cui quella dichiarazione è attribuita. I maggiori social network certificano l’autenticità di alcuni profili, ma a volte ci possono essere dei falsi ben congegnati. Su lemmetweetthatforyou o Simitator, ad esempio, si può produrre un falso tweet attribuendolo a chiunque. Mai fidarsi di semplici screenshot, dunque: meglio risalire al profilo autentico. Se si ha incertezza su una foto spacciata per recente si può fare la ricerca inversa su “Google Immagini” e scoprire se è già stata pubblicata in passato. Lo stesso, ma per i filmati, fa Youtube DataviewerGeoserch Tool fornisce informazioni e condivisioni da determinate aree geografiche. Wolfram Alpha è un “motore computazionale di conoscenza” che interpreta le parole chiave inserite e propone una risposta invece di fornire una lista di collegamenti ad altri siti. Se si cercano informazioni su qualcuno è preferibile rivolgersi a Linkedin, dove di solito sono più affidabili. Si

ha il dubbio che una immagine possa essere stata fotoshoppata? Si può fare una prova con Fotoforensics. Graph aiuta a testare l’autenticità dei profili Facebook. Insomma, gli strumenti non mancano per verificare tutto, ma proprio tutto. Perché tutto è falso, sino a prova contraria.

1.12.17

iniiza ad ammorbarsi l'aria siamo entrati nell'atmosfera natalizia . come sopravvivere al natale e alle feste I puntata i regali ( come non farsi truffare, evitare banalità , come vincere l'ansia e lo stress da regalo )

 Ecco che novembre  è finito , ed inizia dicembre ed l'aria incomincia ad ammorbarsi di buonismo sdolcinato e di melassa . Infatti s'inizia a parlare in rete di regali , cenoni , diete , pre e post natalizie , riciclo dei regali , ecc . Infatti il lancio dell’argomento polemico nelle conversazioni tra conoscenti fosse una disciplina olimpica, molti sarebbero medaglia d’oro di oratoria. Lamentarsi è uno sport nazionale, e ci sono occasioni che, volente o nolente, scatenano il Carlo Freccero che è in noi: tutto ciò che che riguarda il Natale è tra queste.
Il risultato è che, a oltre 30 giorni dalla data, siamo già stufi come se fosse l’Antivigilia. All’elenco di argomenti boderline tipici del periodo natalizio, sempre pronto a rinnovarsi, ci sono da aggiungere tutta una serie di rottureche rendono la  festività dell’Avvento – letteralmente – un inferno in terra.

Ecco lo  speciale  , che  riporto   integralmente   (  salvo l'introduzione   delle  righe  precedenti  ) ,  elenco di quelle che proprio non reggiamo più  di https://www.wired.it/lol/2017/11/10/novembre-5-motivi-natale/
1. Le luminarie del centro 
È la declinazione delle feste del “Si stava meglio quando si stava peggio“. 
Quando a novembre cominciano a montarle, di una cosa sola potete stare certi: nell’opinione comune saranno sempre meglio quelle dell’anno prima.
2. Il Natale vietato 


Forse quest’anno non è ancora successo, ma state certi che ci sarà qualche istituto comprensivo del
basso lodigiano o del Cilento che vieterà il Presepea scuola. Il titolo indignato di Libero è dato 10 a 1, la discussione alle macchinette dell’ufficio con i colleghi è invece assicurata.
La versione monster di questa bufala da salotto è La cancellazione del Natale.
Chi ci penserà quest’anno a togliere il Natale dalle nostre scuole, Boldrini o Elsa Fornero
Magia delle Feste

 ?
3. Il toto-feste di Natale 
Quando in ufficio parte il topic festa di Natale è davvero l’inizio della fine.
Apericena o drink a casa di un collega? Tutti si prodigano per incastrare i calendari, voi pensate già ai pacchi… che tirerete.

4. “Cosa fai a Capodanno?“
La madre di tutte le ansie. La domanda più temuta, ma anche il destino certo a cui ciascuno di noi va incontro.

5. La newsletter degli e-commerce
Iniziano 10 minuti dopo la mezzanotte di Halloween, e da lì non c’è più scampo. Un bombardamento giornaliero di newsletter è il reminder quotidiano al nostro fallimento: prima ancora di iniziare,             siamo già in ritardo con i regali.

Facciamoci forza, manca poco.



 Ed  ecco ,  infatti   ,    a grande     richiesta   i mie  post   consueti  .  Quest'anno  proverò  a  differenza   degli altri  anni ,   in cui (      cercatele   nell'archivio  del blog   )  facevo    le  guide    su come  sopravvivere alle feste  di natale  ,   ad  essere    originale  e non motono , quest'anno   farò dei  post  a  tema    ma  i tag  e lo spirito  rimaranno  l stesso  . 


Iniziamo   dal classico tema   i regali  .

post  deliberatamente tratto  da   http://d.repubblica.it/dossier/speciale/natale_2017-3761260/?p=3  articolo in  continuo  aggiornamenbtoi da   qui al 24\25  dicembre 
regali natale 2017 meno 25 euro
La corsa ai regali è iniziata ma il modo migliore per non farsi stressare dalla ricerca del dono perfetto è quella di organizzarsi o  per  tempo o improvvisare  dipende   da  quanti  €  volete  spendere   , da  quanti regali dovete fare   ,    se siete  alergici  al natale   e  al consumismo  .  Qualkunque  metodo  si scelga   ci si  può  preparare    con una lista  o  delle persone o  del tipo  di regalo   o magari entrambe   nipoti      ad  x  e  y    li piace la musica  , ecc     per  questo  che  il sito  in questione ha  preparato uno speciale cheaiuta   a trovare l'idea giusta per la persona del cuore. E lo abbiamo diviso seguendo le 26 lettere dell'alfabeto: dalla A di Abiti alla Z di Zoo (i regali per i vostri pet). Passando dalla F di Fragranze, I di Intimo, O di Occhiali... Un modo veloce e divertente, facilmente consultabile dal vostro smartphone, per trovare tutto il meglio da regalare in fatto di moda, bellezza, tecnologia, design, libri, giocattoli, food e molto molto altro. E con gallery in continuo aggiornamento.

   ecco    cmq  un elenco di  siti   per  non svenarci  e  svenarvi 

ecco come accontentare  chi  ha  fatto per  scelta   di  vita  o per  moda  , il veganesimo  

da  https://www.greenme.it/spazi-verdi/animal-instinct/424-regali-vegan-natale


Lo sono forse un po’ meno le persone a me care, che sono piombate in crisi sul regalo da farmi quest’anno. “Difficile fare regali a una vegana...”, mi sono sentita ripetere spesso in questi ultimi giorni, anche perché sanno che sono pure contraria al consumismo e all’inutile sperpero di risorse.
Forse per paura di sbagliare o per peccato di ignoranza, gli amici non vegan di chi ha fatto questa scelta etica non sanno dove sbattere la testa quando si tratta di eliminare prodotti non cruelty free. Se anche voi avete di queste difficoltà, ecco una lista di 10 regali con cui farete di certo un figurone ( e che mi piacerebbe ricevere, “Chi ha orecchie per intendere intenda”!):
1) VegAgenda 2012
La VegAgenda è perfetta per vegetariani, vegani e per coloro che amano gli animali e sono sensibili alle tematiche animaliste, con i suoi 365 giorni nel rispetto della natura, degli animali e del Sud del mondo, arricchiti con un inserto tutto a colori dedicato alle ricette regionali italiane rivisitate in chiave vegan. Con una guida aggiornata e a colori dei migliori ristoranti e gastronomie vegani, vegetariani e macrobiotici d’Italia, regione per regione e le principali ricorrenze del mondo veg e animalista, tante ricette vegan, le fasi lunari e l’elenco di frutta e verdura di stagione, questa agenda è un’ottima idea regalo, per invitare a riflettere su una scelta che non riguarda solo la difesa degli animali, ma anche i rapporti fra il Nord e il Sud del mondo e la salvaguardia delle biodiversità.
  ecc   . continua  sul   sito  citato  


Il Natale si avvicina sempre più e qualcuno si è già organizzato per acquistare i primi regali da mettere sotto l'albero in tempo per la notte del 24 dicembre.
Diapositiva 1 di 10 C'è invece chi aspetta sempre l'ultimo momento e si fa prendere dall'ansia  come   era  per  il  sottoscrtitto   che fino  all'anmno  scorso   iniziava  già a fare  acquisti  a  ottobre   \  novembre  .
Infati il periodo  natalizio dovrebbe corrispondere a un periodo di relax e riposo da trascorrere in compagnia dei propri cari. 
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Per la maggior parte delle persone invece si trasforma in stress e preoccupazioni, specialmente per quanto riguarda i regali da fare.
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Tanto è vero che per moltissime persone i giorni che precedono il 25 dicembre sono un vero e proprio incubo. Non solo per il delirio da corsa all'ultima regalo, ma anche per i cenoni con i parenti e lo spauracchio della bilancia dopo aver esagerato col cibo. Ma  soprattutto    scervellarsio  ,  questo andrà bene  per  X o per  Y  ? 
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Diapositiva 6 di 10Diapositiva 5 di 10Inoltre  Andare in giro per negozi a ridosso del Natale può essere da un lato stimolante e divertente, dall'altro fonte di grande stress tra ricerche non andate a buon fine, tanto tempo trascorso nel traffico per raggiungere un determinato negozio e centri commerciali affollati.La ricerca frenetica e sconsiderata del regalo perfetto non fa altro che aumentare lo stress di una persona. ma gli piacerà questo? E se invece scelgo quest'altro? La paura di deludere il destinatario del regalo è sempre dietro l'angolo.Ci si dimentica    che  IL REGALO È UN PIACERE, NON UN DOVERE
Spesso il regalo diventa un obbligo o un dovere da compiere, facendo perdere così anche il minimo piacere di idearlo e confezionarlo a chi lo fa.
Un consiglio per risolvere il problema dell'ansia accumulata per fare i regali è quello di provare a fare shopping senza una meta precisa. Uscire e andare dove si desidera, magari facendosi guidare dall'istinto più che dalla testa.E  fregarsene    delle paure  e dele ansie    e  se  poi  i giorni   dopo natale i media  parlaeranno di regali  sbagliati  , pronti per il riclo  , ecc  .
OCCHIO AL PORTAFOGLIO
Certo non va trascurato, se possibile, il dettaglio economico. Spendere cifre sconsiderate spesso non risolve i problemi: si rischia di impacchettare un regalo freddo e senza emozioni.
NO FRENESIA, SÌ SEMPLICITÀ

Per farsi trovare pronti e arrivare rilassati alla notte che tutti i bambini, e non solo, aspettano non è quindi un'impresa impossibile: basta non farsi prendere dalla frenesia e fare le cose con semplicità.Per farsi trovare pronti e arrivare rilassati alla notte che tutti i bambini, e non solo, aspettano non è quindi un'impresa impossibile: basta non farsi prendere dalla frenesia e fare le cose con semplicità.

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E infine, qualsiasi regalo o pacchetto inserirete nel vostro carrello, purché sia stato fatto con piacere e gioia, farà la felicità vostra e di chi lo riceverà.

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comnque per    evitare  figuracce   e  fare sempre  cilecca  eccovi oltre   all'istinto un sito interessantre    sui tale  argomento
 https://www.msn.com/it-it/lifestyle/shop-guides/shopping-di-natale-tante-idee-per-il-regalo-perfetto/ar-BBEZfRd?li=BBoyz19



  e per  finire   Come prevenire i rischi dello shopping online

Nella corsa al regalo perfetto bisogna fare attenzione a ciò che viene acquistato. Nei periodi caldi per gli acquisti si concentrano infatti le frodi più comuni e le merci contraffatte sono più difficili da individuare perché hanno spesso un prezzo simile all’articolo originale. Quando si effettuano acquisti online bisogna seguire qualche consiglio fondamentale:
1. Prezzo: è necessario verificare il prezzo raccomandato di vendita e, anche se il prodotto ha un piccolo sconto, come il 20%, vale la pena verificare altri elementi del sito web.
2. Il sito stesso: anche se alcuni siti web sembrano professionali a un primo sguardo, i contraffattori non sempre prestano molta attenzione alle pagine come “About” e “FAQ”. È necessario controllare queste sezioni, come anche i dettagli di consegna e le opzioni di consegna.© Catalyst Images Shopping Chart

3. Reso e Privacy Policy: se il sito è affidabile, queste informazioni sono espresse chiaramente. Un venditore in buona fede deve prevedere un’opzione per cancellare l’ordine e la possibilità di effettuare il reso del prodotto.
4. Controllare l’indirizzo web: quando si effettua una ricerca preliminare su un dato brand, è importante verificare che nell’indirizzo URL e nel sito stesso non vi siano errori di battitura o ortografia. Se l’indirizzo comincia con https://, la ‘s’ indica che il sito è sicuro.
5. Marketplace online: anche se il marketplace stesso è un brand a noi noto, può sempre essere utile controllare le recensioni dei rivenditori.

buon regalo   . ed occhio alle fesserie   http://www.finedininglovers.it/blog/news-tendenze/regali-natale-brutti/

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