La prime due sono poeti
Fanny satta morta l'anno scorso a 104 anni ma solo a 100 anni a deciso di pubblicare . Il suo libro ( foto al lato ) raccoglie un centinaio di poesie di un'autrice "esordiente ", Fanny Satta, scritte a partire dagli anni Cinquanta e mai prima presentate al pubblico.
Il suo libro ( foto al lato ) raccoglie un centinaio di poesie di un'autrice "esordiente ", Fanny Satta, scritte a partire dagli anni Cinquanta e mai prima presentate al pubblico.
Eccone una
Vorrei
Vorrei la buona terra
per poter rifiorire
per non dover morire
senza lasciare traccia.
Vorrei una buca fonda
sotto un albero ombroso
dov’è il canto festoso
di uccelli e di cicale,
o presso una gran roccia
dove le felci e i cisti
preparino, non visti,
un recinto fiorito.
Vorrei che dalla morte
germogliasse la vita
che una storia finita
potesse alimentare
storie d’erbe e d’insetti
di pascoli e di agnelli
di fieni e di arboscelli
rifiorenti in aprile.
Vorrei sentir il fiato
della notte e del giorno
e i profumi che intorno
esala la campagna.
Vorrei sentire le zolle
leggere inturgidire
lievitare e fiorire
ad ogni primavera.
Non darmi sepoltura
dentro una cassa-forte:
se possibile, o sorte,
rendimi alla natura
che mi tenga abbracciata
mi sottragga alla morte
mi leghi alla sua sorte
alla sua eternità.
L'altro è morto recentemente è
Muore a 108 anni tziu Gaspare, il poeta
OROTELLI.
Piccolo di statura ma una vera roccia, robusta e granitica come quelle che circondano la sua Orotelli. Negli ultimi mesi il vate appariva più affaticato e meno brillante del solito. Superato qualche passaggio a vuoto, dovuto anche a un ricovero ospedaliero, si era mostrato ancora tenace e incredibilmente attaccato alla vita. Ieri, tziu Gaspare Mele, il patriarca di Barbagia con i suoi 108 anni e 9 mesi, è morto nella sua casa che si affaccia nella via principale di Orotelli, dove l’ultracentenario viveva da sempre accudito con amore dai familiari. L’uomo, una vita dedicata al lavoro e alla sua grande passione, la poesia, si è spento poco dopo le 13, in una giornata cupa e piovosa.
Un trapasso lieve senza traumi e sofferenze. Tziu Gasparru si è addormentato nel tepore della dimora dove amava nelle giornate d’inverno stare seduto in una poltrona davanti al camino acceso e scoppiettante. Con lo sguardo sempre rivolto alla fiamma che disegnava strane figure e traiettorie. Probabilmente la sua mente scavava nella memoria ancora fertile alla ricerca di qualche poesia, delle centinaia composte in questi anni, sugli argomenti più svariati. Quando la giornata era propizia e l’interlocutore quello giusto, ripeteva i suoi componimenti con precisione. La sua voce nel rievocare quelle rime e quelle storie di vita vissuta diventava musica. Una cadenza regolare che aveva i suoi picchi quando si trattava di esaltare un concetto o una sfumatura.
Altre volte rispolverava i suoi quaderni e i tanti appunti. Comporre odi era una passione vera. Così come la sua memoria un mistero che nemmeno le neuroscienze riuscivano a indagare. Una mattina si svegliò con i versi di una poesia che aveva recitato solo una volta 90 anni prima. Per sicurezza quei versi furono fermati con l’inchiostro sulla carta.
Gaspare Mele era nato a Orotelli il 29 aprile 1911. Dalla moglie Rosalia Ortu (deceduta nel 2007 a 93 anni), ha avuto 8 figli. Aveva sedici nipoti e sei pronipoti. Poter condividere con lui anche pochi minuti rimaneva un’esperienza particolare e un esempio di una tempra d’acciaio. Fotografi e documentaristi sono venuti da varie parti del mondo per catturare il suo sguardo fiero e registrare quelle storie così lontane che raccontavano una Sardegna arcaica e la vita dei campi, poi l’inizio di un percorso nella modernità, ma soprattutto per cercare di carpire l'elisir di lunga vita.
Il bel gesto di Antonio Piras, reduce della Seconda guerra mondiale. Il sindaco ringrazia Tziu Tonni e i suoi familiari
ISILI. Apprezzato ed encomiabile gesto di Antonio Piras, tziu Tonni, l’uomo più anziano di Isili, che il 18 novembre ha raggiunto il traguardo del secolo di vita. Il centenario con i soldi che ha ricevuto per la festa di compleanno ha acquistato un’altalena e due dondoli, uno dei quali riservato ai bambini diversamente abili, che ha donato al Comune e sono stati sistemati nel parco Asusa.
I nuovi giochi sono stati ufficialmente inaugurati nel pomeriggio di sabato 18 gennaio nel corso di una festicciola organizzata dall’arzillo nonnino e dalle tre figlie Emanuela, Rossana e Patrizia alla quale hanno partecipato oltre cento persone tra cui diverse decine di bambini.
Luca Pilia, il sindaco del paese del Sarcidano, ha ringraziato Tziu Tonni e i suoi familiari. Nel parco Asusa il Comune ha affisso una targa ricordo nella quale è stata incisa oltre alla seguente frase del filosofo greco Eraclito di Efeso: “Il tempo è un gioco, giocato splendidamente dai bambini “- anche “Al caro zio Tonni Piras, con gratitudine e affetto sincero. I fanciulli di Isili”.
Il neo centenario, l’ultimo isilese reduce della seconda guerra mondiale, componente della “Brigata paracadutisti Nemo”, ferito nel corso della battaglia di Montecassino, è uno degli ospiti del centro anziani di Isili “Casa Antonia di Almar” di via Is Coronas, dove viene amorevolmente assistito oltre che dal personale anche dalle tre figlie.
I nuovi giochi sono stati ufficialmente inaugurati nel pomeriggio di sabato 18 gennaio nel corso di una festicciola organizzata dall’arzillo nonnino e dalle tre figlie Emanuela, Rossana e Patrizia alla quale hanno partecipato oltre cento persone tra cui diverse decine di bambini.
Luca Pilia, il sindaco del paese del Sarcidano, ha ringraziato Tziu Tonni e i suoi familiari. Nel parco Asusa il Comune ha affisso una targa ricordo nella quale è stata incisa oltre alla seguente frase del filosofo greco Eraclito di Efeso: “Il tempo è un gioco, giocato splendidamente dai bambini “- anche “Al caro zio Tonni Piras, con gratitudine e affetto sincero. I fanciulli di Isili”.
persone quindi ricche nella loro umiltà ed semplicità che hanno condotto una vita spartana ( almeno la maggior parte d'essi ) per permetterci d'arrivare dove siamo anzi meglio eravamo visto che stiamo distruggendo tutto )