Senza titolo 195

lettera aperta di www.bloggersperlapace.org ( ex bloggersperlapace.splindr.it ) e della telestreeet disco volante a Pippo Baudo

Disco Volante lettera aperta a Pippo Baudo!!!

Ai Colleghi e ai Capi Redattori,

trasmetto la lettera aperta a Pippo Baudo, a lui indirizzata dalla redazione della Telestreet Disco Volante in questo peculiare e spiacevole momento, che idealmente li accomuna. La redazione della Telestreet di Senigallia ha appena ricevuto l'avviso di garanzia dopo il sequestro dell'emittente nel settembre 2003. I colleghi, diversamente abili e vincitori del Premio Ilaria Alpi, non si arrendono al "bavaglio" giudiziario e proseguono, con grande saggezza, la funzione educativa e morale del movimento nazionale delle Telestreet, con il loro operato.
Ringraziando anticipatamente per la pubblicazione di questo comunicato stampa, porgo a Voi tutti i miei più cordiali saluti. Segue il testo della lettera...
per Disco Volante Telestreet
Loredana Morandi
Membro onorario della redazione di Disco Volante e propietaria di http://www.bloggersperlapace.org ex bloggersperlapace.splinder.com


**************

Caro Pippo Baudo,

Siamo i redattori di Disco Volante Tv, una tv di strada che ha subito circa un anno fa un provvedimento di chiusura forzata e che pochi giorni fa ha ricevuto la comunicazione ufficiale di un processo penale istruito contro di noi, per il grave reato di occupazione abusiva dell'etere (un raggio di trasmissione, il nostro, di poche centinaia di metri).
Il nostro caso è stato ed è discusso ampiamente sulle pagine di questo sito oltre che in altri ambiti informativi, e approfittiamo dello spazio di dibattito che il sito mette a disposizione per intervenire sulla questione da lei sollevata a proposito dell'occupazione abusiva della RAI, e fare alcune considerazioni e proposte.dobbiamo per correttezza ed onestà dire che lei in quanto volto storico inossidabile della RAI ha per noi sempre rappresentato simbolicamente la tv peggiore, quella da criticare a fondo, quel modello di comunicazione televisiva unidirezionale e imbonitoria che abbiamo sempre considerato un nemico della libertà delle coscienze.
Ma ultimamente questa immagine consolidata ha subito un significativo mutamento di tono: è stato da quando nella recente serie di sue trasmissioni lei si è rifiutato di cancellare dalla memoria storica della RAI il lavoro di persone come Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi, rifiutando così di allinearsi, come hanno fatto tanti altri, alla linea bulgara di epurazione dettata dal Padrone dell'Etere.La posizione che lei ha assunto, di difesa integrale della memoria storica della RAI in quanto servizio pubblico, non ci vede del tutto d'accordo ma ne apprezziamo comunque il richiamo ad una fase storica del medium televisivo nella quale la qualitˆ dei programmi dipendeva da un bagaglio culturale molto diverso da quello che governa gli attuali palinsesti: come in tutte le fasi iniziali dei nuovi media, chi faceva allora televisione si basava sulla cultura precedente, letteraria e cinematografica ad esempio, e questo si vedeva; ora la televisione è fatta dai figli della televisione, è il frutto di una sorta di incesto nel quale la tv non sembra essere in rapporto con niente altro che sè stessa.
L'oggetto di questa nuova televisione, evolutasi in Italia soprattutto per merito dell'attuale Padrone dell'Etere, non è più nè la cultura di massa nè l'informazione pubblica ma un tipo particolare di merce che è l'audience stessa, i pacchetti di spettatori che vengono monetizzati direttamente e comprati e venduti: per questo dal movimento delle Telestreet è uscita anche la proposta provocatoria di un salario al telespettatore.In questo scenario è ovvio che ogni prospettiva di funzione pubblica viene cancellata e di qui proviene anche il suo intervento caro Baudo: ma la funzione pubblica del medium televisivo non è oggi più soltanto quella della RAI, che appunto come lei dice appartiene alla memoria storica e non più alla orrenda situazione presente: c'è oggi una diversa prospettiva presente e futura nella quale la funzione pubblica delle comunicazioni audiovisive viene ereditata da tutta un serie di nuovi soggetti come le tv di strada, le tv comunitarie ad accesso pubblico o open channels, i mediattivisti, nuovi operatori che cercano di ricostruire uno spazio della comunicazione pubblica partendo dal basso, dalla società civile, dalle persone reali, alle quali va data direttamente voce perchè si possa davvero parlare di una funzione pubblica della tv: ma nel fare questo tali nuovi operatori vengono anche colpiti, come è accaduto a noi di Disco Volante Tv, per il reato di aver tentato di violare il recinto del Padrone dell'Etere.
Perciò le proponiamo di celebrare la giornata della libertà e della qualità televisiva nella nostra città, Senigallia, che è tuttora teatro di un episodio significativo di repressione nei confronti di nuovi soggetti non omologati di comunicazione.

Cordialmente

Enea Discepoli, Fabrizio Manizza, Franco Civelli e Sandro Sebastianelli della redazione di Disco Volante Tv

P. S.:

Per far conoscere noi e il nostro lavoro, dopo la chiusura e la notifica del processo penale abbiamo deciso di rendere disponibile il nostro archivio sul web ed i filmati della nostra telestreet sono ora visibili sul sito del quotidiano online www.viveresenigallia.it.
L'amministrazione comunale di Senigallia dopo aver manifestato pubblicamente solidarietà a Disco Volante (www.comune.senigallia.an.it/htm/ufficiostampa/290704-1.asp?refld1=699), si è già detta disponibile ad ospitare un evento come quello della giornata della qualità televisiva.


 SITI DI RIFERIMENTO


www.articolo21liberidi.org                                                                                                  www.censurati.it



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