14.5.06

Senza titolo 1282

speriamo che questa news  si concretizzi  e costtringa   i legislatori nostrani  a rivedere lalegge sulla procreazione  assista

 da http://blogfriends.splinder.com/



La speranza


Londra: embrione selezionato, non avrà il tumore  Primo caso in Gran Bretagna di diagnosi pre-impianto per scongiurare lo sviluppo del retinoblastoma, un cancro ereditario. Per i portatori del gene responsabile c'è il 90% di probabilità. I lacci italiani di G. Remuzzi



 se nel cao il link   dell'editoriale del cor sera sdulla situazione italiana dovesse essere modificato o cancellato  , eccovi  qui  l'intera news 










   




Embrioni e diagnosi per-impianto


I lacci italiani



di

Giuseppe Remuzzi








Mamma e papà in Inghilterra hanno deciso  per la fertilizzazione in vitro e hanno chiesto ai medici di selezionare l'embrione sano, e trasferirlo nell'utero della mamma. Non avevano problemi di sterilità, ma avrebbero potuto trasmettere al bambino il cancro della retina di cui soffre la mamma. Se non l'avessero fatto, il bambino avrebbe avuto il 50 per cento di probabilità di avere il tumore. Si fa chemioterapia, qualche volta va bene, se no si perde un occhio o tutti e due. E la predisposizione al tumore si trasmette ai figli. Così invece nascerà un bambino normale.

Un giorno avrà dei figli, anche lui, sani. S'è fatto per il retinoblastoma, ma ce ne sono tanti di tumori ereditari, potrebbero sparire come la poliomielite e il vaiolo. Ed è lo stesso per altre malattie, del sistema nervoso. Una si chiama neurofibromatosi, un'altra Corea di Hungtington. Altri ereditano una malattia del sangue, si chiama talassemia, devono fare trasfusioni per tutta la vita.
Altri ereditano certe malattie dei reni, vivono legati ad una macchina di dialisi. Quello che è successo in Inghilterra, succede negli Stati Uniti da tempo per tante malattie, e perfino in certi Paesi dell'Asia. Ma da noi no. Da noi i medici (che hanno scelto di curare le malattie) devono rinunciare a una della cure più efficaci. La legge in Italia non vieta la fecondazione in vitro. Vieta, però, qualunque forma di selezione degli embrioni. Gli embrioni (tre soltanto, e questo riduce di molto le probabilità che la tecnica abbia successo) vanno trasferiti nell'utero della mamma così come sono. Se hanno ereditato il gene del retinoblastoma o della neurofibromatosi, della talassemia o della malattia renale policistica, si abortirà dopo. Sì, perché la,legge in Italia consente l'aborto ai genitori che non vogliono un figlio malato, o anche solo che non vogliono un figlio.
Legge fatta contro i principi della medicina e in contrasto con un'altra legge dello Stato. Selezionare gli embrioni no, abortire sì. E adesso? Non c'è legge che tenga. Chi è malato vuole guarire. Per un po' chi sa di poter trasmettere una malattia ai figli andrà all'estero, dove ci si potrà curare, ma sarà per i ricchi.
Chi non ha abbastanza soldi per andare in Inghilterra o negli Stati Uniti, continuerà ad avere figli malati. Molti moriranno, inutilmente.
Dopo un po', selezionare gli embrioni, per non trasmettere ai figli e ai figli dei figli tumori e altre malattie, si potrà, anche da noi.







14 maggio 2006