30.9.07

Senza titolo 2042

CASERTA - Venerdì per me è stato davvero un brutto venerdì all'influenza si è aggiunta una brutta notizia: il Quotidiano di Caserta, l'ultimo quotidiano con cui ho lavorato prima di trasferirmi in Toscana ha chiuso. La notizia mi è stata data da un ex collega Marco Malaspina, divenuto giornalista da poco e che ora è vicwe direttore di un mensile casertano nato da poco. La notizia per me è stata un pugno in un occhio. Premetto che ho una causa di lavoro in atto per ingiusto licenziamento e sotto pagamento delle prestazioni giornalistiche effettuate contro i proprietari del giornale. Ma la di là degli individui che  hanno finanziato economicamente il giornale: si tratta dell'allora assessore presso il comune di Caserta Donatella Andrisani in seno al Nuovo PSI di Craxi (si tratta dell'anno 2004/2005)  e dal figlio (di cui non ricordo il nome) del consigliere comuale del comune di Caserta sempre in seno al Nuovo PSI  Luigi del Rosso. Di sicuro chi aveva pensato che l'apertura del quotidiano è stata finalizzata solo a dare più spazio alla candidatura regionale di Luigi Del Rosso forse non si era tanto sbagliato. Il gruppo che si era creato ci credeva in questo piccolo giornale. Ci credeva perchè amavamo il mestiere di giornalista (ed io lo amo ancora). Il giornale andava avanti con gli attacchi alla mala politica da parte del mio ex marito Mario Tudisco (lui è stato il mio pigmaleone), la cronaca sindacale senza "peli sulla lingua" di Maria grazia Manna, lei ha detto tutta la verità sul caso Finmek (una fabbrica di Santa Maria Capua Vetere che ha messo in cassa integrazione tutti i suoi dipendenti), il direttore Carmine Riola ed io con la nostra passione per la cronanca nera e per la cronaca giudiziaria. Ma un quotidiano che mette nero su bianco tutto, senza censure e senza pressioni economiche, che non vuole ascoltare neanche i "ricatti" degli amministratori non poteva durare in provincia di Caserta. Lì anche la cronaca giudiziaria è filtrata dagli avvocati dei camorristi e và avanti il cronista che omette di scrivere ciò che gli viene "comandato" di non pubblicare. Eppure, i piccoli "scrivani fiorentini", come ci avevano definito alcuni colleghi, sono riusciti il 31 gennaio del 2005 a puntare i riflettori nazionali sul problema camorra in provincia di Caserta. I cenerentoli dell'informazione casertana hanno fatto venire le telecamere di "Chi lo ha visto?"  a Caserta per indagare sul caso di un ragazzo sparito perchè avrebbe fatto debiti di gioco e si sarebbe trovato coinvolto anche in un giro di droga leggera.  Ed il regista Dean Buletti ha fatto un'intervista in quella piccola redazione fatiscente da dove è emerso la realtà della camorra casertana. Una realtà che tende a negare l'istruzione ai minori residenti nelle periferie cittadine perchè devono entrare a far parte dell'esercito della camorra. Un realtà fatta di riciclaggio di denaro sporco grazie al ciclo del cemento e dei rifiuti. Lo stesso piccola quotidiano ha poi collaborato con l'inviata Filomena Ruollo e con il regista Fiore Di Renzo sempre della redazione di "Chi lo ha visto?". Ma non sempre il piccolo davide può vincere contro il gigante Golia. In questi giorni che sono stata a letto con la febbre mi sono ricordata di tanti bei episodi vissuti nella redazione del quotidiano che era divenuta la mia casa. Mi ricodo di quando feci visita per farmi conoscere come cronista di nera al capitano dei carabinieri di Teverola. Mi regalò un calendario dell'arma. Appena lo portai in redazione il direttore lo affisse al muro, per noi due - fanatici dell'arma - si trattò di un evento sacro quasi quanto assistere all'alza bandiera con sottofondo l'inno nazionale. Mi ricordo quando telefonai al capo della Digos di Caserta, Arturo Compagnone, e feci finta di essere un altra giornalista per avere delle notizie di approfondiemento su di una velina della polizia che ci era pervenuta in redazione. Questi si accorse subito che stavo fincendo e ................dopo un pò mi presentai ma non finì lì. Fui convocato di urgenza in Questura, presso la sede della Digos, che paura e che emozione di gioia provai allo stesso tempo. Il mio ex marito disse"E' la votla buona buona che ti arrestano". mariagrazia Manna, però, conosceva il dottor Compagnone e lo chiamò dicendogli che ero una brava ragazza. Allora avevo 28 anni. Indossavo un jenas a vita bassa largo, una maglietta sportiva larga e per rilassarmi entrai in Questura con il lettore cd nelle orecchie ascoltando i 99Posse (Un gruppo musicale di estrema sinistra). Appena vidi il capo della Digos però capii che anche se sembrava burbero alla fine era un uomo buono come come il pane. Infatti riuscii a fargli tenerezza per la mia buona volontà. Bei ricordi. Peccato che la censura politica e camorristica della provincia di Caserta o, come direbbe lo scrittore Saviano, "Terra di Camorra" ha fatto chiudere il Quotidiano di Caserta.


Romilda Marzari


Senza titolo 2041

San Nicola La Strada - Il luogotenente Pio Marino è il nuovo reggente della stazione dei Carabinieri di San Nicola la Strada. Riconosciuto esperto della lotta alla criminalità organizzata, è già stato, per alcuni anni, “semplice” cittadino sannicolese: una garanzia per la sicurezza e la legalità di uno dei comprensori più monitorati della provincia.
Il luogotenente Pio Francesco MARINO è il nuovo comandante della stazione dei Carabinieri di San Nicola la Strada. Succede al M.llo Salvatore Bifano, che dagli inizi di settembre aveva annunciato il suo trasferimento per la Calabria dopo quattordici anni di permanenza nel casertano.
Marino è un esperto investigatore, grande professionista e profondo conoscitore della realtà camorristica di Terra di Lavoro, dove vi opera  dal 1982. Nato a Lucera, in provincia di Foggia, quarantacinque anni fa, sino a ieri ha prestato servizio presso la 1.a Sezione (omicidi e criminalità organizzata) del Nucleo Operativo del mitico Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta, guidato dal Colonnello Carmelo Burgio, assurto alla cronaca negli ultimi tempi per l’eccezionale impennata negli arresti “eccellenti” che hanno determinato una netta diminuzione dei reati rilevati nella provincia. Pio Marino, che è “uso obbedir tacendo e tacendo morir”, come recita il motto dell’Arma dei Carabinieri, lo scorso 27 luglio 2007 ha compiuto 28 anni di servizio, essendosi arruolato all’età di diciassette anni, il 27 luglio del 1979, in qualità di Allievo Carabiniere. Dunque, una carriera iniziata dalla base, cosa che lo rende molto vicino ai suoi collaboratori, dai quali è particolarmente stimato ed apprezzato per le sue notevoli qualità umane.
Per sei mesi, da gennaio a settembre del 1980, è stato in servizio presso il 13.mo BTG Friuli Venezia Giulia, prima di vincere il concorso interno per sottufficiale che lo ha portato, per due anni, a frequentare la Scuola Sottufficiali di Velletri e di Firenze.
Nel giugno del 1982 viene assegnato, sino all’ottobre dello stesso anno, alla Stazione Carabinieri di San Cipriano d’Aversa, dove ha iniziato a maturare la sua profonda esperienza nel campo della lotta alla criminalità organizzata. Dal 1982 al 1984 è addetto al Nucleo Anticrimine di Caserta, poi, per altri tre anni, presta servizio al Nucleo Operativo del Comando Provinciale.
Tra l’87 e l’88 presta servizio al NORM (Nucleo Operativo e Radiomobile) della Compagnia di Maddaloni per essere poi riassegnato, sino al 1990, al Nucleo Anticrimine di Caserta.
Dal ‘90 al ‘95 l’importante salto che lo proietta in una dimensione nuova che lo porterà, in seguito, ad operare anche all’estero. Viene, infatti, assegnato al ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) - Sezione Anticrimine di Napoli, che gli varrà, il 9 settembre 1995, l’elogio concessogli dal Generale di Brigata Mario Nunzella.
Dal ’95 al 2000 è assegnato alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria C.V., dove approfondisce “sul campo” una già ricca ed apprezzata esperienza. Dal 2000 a tutt’oggi è addetto alla 1.a Sezione del Nucleo Operativo del Comando Provinciale di Caserta, servizio svolto con eccezionale abnegazione e totale dedizione alla causa, al punto da valergli importanti riconoscimenti ufficiali, tra i quali l’Encomio “Semplice” (29 settembre 2003) e l’Encomio “Solenne” (16 giugno 2005) concessigli dai Generali di Corpo d’Armata Comandanti del Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden”, Sabato Palazzo e Massimo Cetola.
Inoltre, in tale periodo ha anche partecipato, dal gennaio al luglio del 2004, alla missione di peacekeeping  dell’MSU in Kosovo.
San Nicola la Strada non poteva avere un professionista alla lotta contro il crimine organizzato (e non) migliore del Luogotenente Marino. Tributargli un caloroso benvenuto è il minimo che si possa fare. Ma Pio Marino è già stato, per diversi anni, cittadino sannicolese. Allora: bentornato, Comandante!


Carabinieri in marcia


Fonte "CORRIERE DI SAN NICOLA ON LINE"


Senza titolo 2040



by Tomasz Rut


Sensi Danzanti


 


Annodo il mio corpo al tuo

danzano i sensi,

raccattati silenzi di commozioni fresche ed interminabili,

dolci bisbigli di tenere e calde parole.

Sfumate carezze s’insinuano negli anfratti

 delle membra mai appagate d’amore.

Sul ventre addolcito da  arruffate lusinghe,

 danzano le tue mani la festa del piacere.

Brividi attraversano il dorso mio bianco,

oscillano labbra di trepidi baci tenaci.

Gli occhi si socchiudono deliranti,

la lingua arruffata genera calda saliva di desiderio,

lievi si odono respiri d’amore,

mentre morbide dita

 sfiorano le sinuosità del folle desiderio.

Sosta il mio corpo:

magma fiammeggiante in un alcova d’amore


Silvana Bilardi

29.9.07

forza romano prodi

qualcuno magari rimasto all'estero al ritorno potrebbe credere che Walter Veltroni sia stato assunto dalla Rai come commentatore light e puntuale, ha uno spazio ogni cinque minuti nella fascia serale, con scarso appeal....lo crederebbe chiunque visto che per anni il clan di D'Alema lo aveva premiato e relegato a Roma e lui contento aveva gridato per anni ai quattro venti << sono un africano vero.. dopo la politica solo Africa; chiamatemi Walter L'Africano!!!>>


La vita cambia, raccoglie il soggetto più reietto e ne fa un sovrano, se poi il sovrano per tutta la vita ha consumato vendette e tradimenti non fa niente, è sepre africano, è buono, è il buonismo.


Ora vedremo come sarà la bontà di Walter l'Africano con Romano Prodi che resiste alle spallate fasciste, agli scherzi da prete di Rutelli, ai purganti di D'alema, ai discorsi da lavandaia di Fassino.


Forza Romano Prodi

Senza titolo 2039

 La guerra va incontro a tutte le esigenze,anche a quelle pacifiche
                                       Bertolt Brecht

ecco perchè sto con De magistris

a chi mi dice   1)  che  mi schiero epr le cause perse  , 2)  che  mastella ha ragione , 3) che  te frega  tu sei sardo mica Calabrese  .  Rispondo  prima  ascoltatatevi questo video 




 ringrazio  per  avermi fornito il codice per  poterlo emttere  sul nostro blog

Bruce Springsteen - Mrs McGrath

Sminchionando  su  youtube ho trovato questa Struggente ballata ripresa  da  Bruce Springsteen




contro la guerra ( ispirata ai moti irlandesi del 1916 ): è il canto di dolore di una madre irlandese.Questa canzone, cantata da Bruce Springsteen, nell’attuale situazione internazionale assume anche connotati politici. Il testo, intriso di humour nero, sottolinea la tragicità della guerra attraverso la storia di una madre che rimprovera il proprio figlio per essere tornato dal fronte dimenticandosi le gambe (che sono state, ovviamente, amputate).
Ecco il testo


”O Mrs. McGrath”, the sergeant said / “Would you like a soldier of your son, Ted? / With a scarlet coat and a big cocked hat / Now Mrs. McGrath would you like that?” / Now Mrs. McGrath lived on the shore / And after seven years or more / She spied a ship come into the bay / With her son from far away / ”O Captain dear where have ye been ? / You been sailing the Mediterranean? / Have you news of my son Ted? / Is he living or is he dead?” / Then came Ted without any legs / And in their place two wooden pegs / She kissed him a dozen times or two /And said “My God Ted is it you? / Now were ye drunk or were ye blind / When ye left yer two fine legs behind? / Or was it walking upon the sea / That wore your two fine legs away?” / Now I wasn’t drunk and I wasn’t blind / When I left my two fine legs behind / A cannonball on the fifth of May / Tore my two fine legs away / ”My, Teddy boy,” the widow cried / ”Yer two fine legs were yer mother’s pride / Stumps of a tree won’t do at all / Why didn’t ye run from the cannonball?” / ”All foreign wars I do proclaim / Live on blood and a mother’s pain / I’d rather have my son as he used to be / Than the King of America / And his whole Navy!”
 Traduzione: “Signora McGrath”,disse il sergente / “vuole fare un soldato di suo figlio, Ted ? / Con una giubba rossa e un gran capello / Signora. McGrath non le piacerebbe?” / La signora. McGrath visse lungo la costa / E dopo sette lunghi anni o forse più / Vide una nave che entrava nella baia / Con suo figlio da tanto lontano / “Oh, caro Capitano, dove sei stato? / Hai navigato per il mediterraneo ? / Hai notizie di mio figlio Ted? / È vivo o è morto” / Poi venne Ted senza gambe / Al loro posto due protesi di legno / Lo baciò una o due dozzine di volte / Dicendo “Dio mio Ted sei tu?” / Eri ubriaco o eri cieco / Quando hai lasciato le tue due gambe? / O forse era quando camminavi sopra il mare / Che ha consumato le tue due belle gambe?” / No non ero nè ubriaco nè cieco / Quando ho perso le mie due gambe / Una palla di cannone il cinque maggio / Portò via le mie due belle gambe / “Teddy figlio mio” pianse la vecchia vedova / “Le due belle gambe erano l’orgoglio di tua mamma / Quei pezzi d’albero non vanno bene / Perché non sei corso via da quella grossa palla di cannone?” / “Ogni guerra in terra straniera, io proclamo / Vive sul sangue e sul dolore di una madre / Preferirei avere mio figlio come era / Piuttosto che il Re d’America / E tutta la sua flotta!”

primarie per le tv

quando una persona non sa di far parte di un'organizzazione politica vuol dire che è vittima della disinformazione; se gruppi di persone parlano di novità dinanzi a cose vecchie e non sanno di far parte di una spa politica si tratta sicuramente di una scelta virtuale della partecipazione.


cari elettori ed elettrici,


nonostante le chiacchiere e l'ansia giacobina di Grillo le cose non sembrano cambiare; enti, segretari regionali e nazionali, cda, controllate e gestite, fondi, rai ecc...ecc.. non hanno cambiato le basse procedure di accesso, nemmeno negli intenti futuri!!


se vi parlano di politica attraverso i video, youtube e qualche blog copia e invia vuol dire che vi stanno rifilando una "sola", siete usati, siete roba da mettere in fila per far vedere alle tv chi comanda...

28.9.07

Senza titolo 2038

Alberto Stasi: colpevole o innocente??

ricariche gratuite per cellulare

Non è spam, ma un sito molto interessante...


Ho trovato un forum dove periodicamente si possono ottenere ricariche gratuite per il cellulare in modo semplicissimo.
Credetemi, non è una fregatura, ho già partecipato due volte ed ora è in corso un'altra edizione.. funziona davvero!!!!
www.smanettonidelweb.it
Vi iscrivete al forum, leggete le istruzioni e incominciate a guadagnare dindini per il cellu...

Operai

Autunno

grappolo                       Immagine Franca Bassi mentre beve un calice di buon vino


Per i vicoli, si sente il profumo delle castagne, l'odore del vino ribolle nei tini. Lo scoppiettio della legna secca, piano piano riscalda la piccola stanza, lo spazio s'illumina, le ombre, si muovono lente sulle pareti in silenzio ti fanno compagnia. Le foglie ingiallite danzano nell'aria per te,  delicatamente si posano morte, sulla terra bruna. Franca Bassi

27.9.07

Senza titolo 2037

sul più bello qualcuno con le scarpe invernali, l'auto pulita e il biglietto per il teatro in tasca griderà: qui ci vuole il presidenzialismo forte come lo sciroppo!!


penosi quelli che sfilano al family day e poi maledicono il v day, a ciascuno la sua dose di insignificanza, a me l'assenza......


vivo nuda nella teologia degli oggetti, tu votami

questo non è vero islam

facendo un giuro  in rete su www.dissacration.com/

niziamo oggi un nuovo genere di rubriche. Parleremo di personaggi storici, sportivi, ma anche di eventi, di oggetti, di programmi televisivi, di stranezze, di tutto insomma. Attendo consigli e insulti tra i commenti.
A cadenza settimanale vedrete gli altri “crudeli” del mondo, quindi iscrivetevi al feed (a destra) e alla mailing list (in basso a destra), per non perdervene neanche uno!

Prima di iniziare questa rubrica vorrei specificare alcune cose:
-questa è solo la prima puntata, ma, come potete intuire dal #1, ne seguiranno delle altre.
-#1 non vuol dire che Ayatollah Khomeini sia stato l’uomo più crudele della storia, ma solo che è il primo ad essere approfondito.



khomeini





Ayatollah Khomeini è stato il capo religioso in Iran dal 1979 al 1989. Egli implementò la Sharia, la legge religiosa islamica, con le regole di abbigliamento sia maschili che femminili, tramite la Guardia rivoluzionaria islamica ed altri gruppi islamici. L’opposizione a tali regole veniva, e spesso viene ancora punita con regole molto severe .
In un suo intervento alla scuola Fayzieah a Qom, il 30 agosto 1979, Khomeini disse: <<
Coloro che cercheranno di portare corruzione e distruzione nel nostro paese, verranno oppressi in nome della democrazia. Sono peggio degli ebrei Bani-Ghorizeh, e vanno uccisi.         Opprimeremo loro secondo l’ordine di Dio e la chiamata di Dio al fedele >>
Nel massacro dei prigionieri iraniani del 1988, Khomeini comando agli ufficiali giudiziari di giudicare ogni prigioniero iraniano e uccidere tutti quelli che avevano intrapreso delle iniziative contro il regime. Molti riportano che in migliaia furono uccisi nelle prigioni. Le soppresse memorie del Grande Ayatollah Hossein-Ali Montazeri riportavano i dettagli dell’esecuzione di 30mila attivisti politici.
Dopo unidici giorni di ospedale per un’operazione che avrebbe dovuto fermare una emorragia interna, Khomeini morì di cancro il sabato del 4 giugno 1989, all’età di 86 anni.



C’è anche chi ha il coraggio di dedicargli un tributo:







Questo  , almeno dall'esperienza  che  ho è  che ho avuto sia  con amici  in rete o  non  di religione  mussulmana o  convertiti o simpatizzanti   non  è  il vero islam ,  che  si è vero a volte  è fondamentalista \  integralista   ma  non  è mai arrivato nè  ad imporre forzatamente  a  tutti  tali precedetti  come  avviene in alcuni paesi arabi  e in  alcune famiglie  qui in Italia  .

percorsi




aspetto le vere opinioni in merito  .alla prossima

26.9.07

Politica, fanatismo e confusione

Ritengo di pubblicare questo articolo perchè lo condivido in pieno. Grazie. Giovanna Nigris


QUANDO LA POLITICA DIVENTA FANATISMO FA PRECIPITARE IL SUO VALORE E GENERA CONFUSIONE E VIOLENZA
Giacomo Montana

Se prima constatiamo e poi consideriamo che tutto va di male in peggio, risulta inutile credere a tizio o a caio che si improvvisano sedicenti supervisori. Di fronte a tutto il caos che viene generato dai nostri politicanti, si può benissimo vedere che c’è chi focalizza solo gli aspetti negativi, distruttivi, dolorosi e terrificanti e chi invece si blocca, soffermandosi a cercare gli aspetti positivi per trovare la carica di sperare e di credere, persino al buontempone di turno. Pare che oggi la delinquenza, il terrorismo e le guerre non siano più sufficienti a colmare la cronaca nera dei giornali ed allora ci si aggiunge un’altra vasta rubrica: quella del fanatismo politico, della confusione ad oltranza, della discriminazione, del disprezzo, degli insulti e delle minacce. L’imperfezione del modo di concepire la politica, l’irregolarità della competizione in tale ambito, può certamente suscitare nella gente proteste legittime, tanto che c’è già chi persino ne approfitta con volgarità per aggravare il malumore, accogliere per sé tutte le opportunità di stima e di fama. Stando così le cose nella nostra civiltà, il fanatismo politico tende a proliferare, vincente come è nel non fare salvaguardare la pace e la libertà di tutti. Una sorta di fanatismo si è così insinuata nel dominio dell’attuale politica, mettendo in azione l’antipolitica. E’ così accaduto e accade che una competizione politica degeneri in un putiferio, tendendo a trasformarlo in nuove occasioni di conflitto e in altri numerosi scontri tra fazioni opposte, così come accadeva parecchi secoli fa. Nella nostra storia ci sono stati uomini che hanno dedicato una intera vita per il proprio paese, oggi invece viene dedicata a criticare e denigrare e manca un punto di riferimento. Chi volesse governare con saggezza, sceglierebbe indispensabilmente fidati e imparziali consiglieri, con i quali ovviare la trasformazione e la ricostruzione profonda del Paese. Viene fatto di tutto per impedire di dare all’Italia un volto democratico e moderno: per fare questo con più facilità, verosimilmente solo per interessi personali, si rincara la dose sulla confusione e la degradazione: altri pregiudizi messi in voga da certe forme estreme di fanatismo politico, che vengono presentate , udite, udite, come antipolitica. Oggi chi esercita la politica in questo modo e chi si presenta alla gente protestando su tutto e su tutti, di fatto dimostra di predicare bene e razzolare male, in quanto anche nel caso di torture psico-fisiche, ognuno sceglie di fare orecchie da mercante, pur essendo stato più volte informato dei fatti.

A riprova di ciò è possibile visitare il Blog http://sisu.leonardo.it

e il sito http://www.mobbing-sisu.com  




vibrante protesta verso gli busi del potere

dedicato a mastella  e  a  tutti i politici che  abusano del  loro potere da noi concessogli  pr   fare i cicero pro domo sua  .



"

Mentre il cuore d'Italia da Palermo ad Aosta si gonfiava in un coro di VIBRANTE PROTESTA" 

mastella a ballaro

condivido quanto a  scritto un anonimo su www.wikio.it in risposta   al mio intervento di solidarietòà  a de  magistris  ( vedere post  precedenti )









QUANDO LA GIUSTIZIA NON ESISTE...



Cioe'...mi pare di capire che solo perche' venga fatta giustizia...solo per aver compiuto in fondo il proprio dovere...quest'uomo viene condannato??e' una vergogna... Questo a far dedurre che il magistrato era scomodo a piu' di qualcuno se non proprio al nostro "caro ministro" al quale consiglio vivamente,per rendere onore alla carica pubblica di cui si fregia di sostenere almeno un concorso come tutti i comuni mortali,per uditore giudiziario...perche' non e' possibile che un ministro non sia neanche un cancelliere... e semmai di iniziare a giustificare e a motivare la sua insensata decisione di trasferire il magistrato DeMagistris.Ma io mi chiedo:in Italia,anziche premiare le persone di buona volonta',le condanniamo??oppure si definisce buona solo una persona che ipocritamente va in chiesa tutte le domeniche?? Spero che il Csm possa decidere seriamente e serenamente delle sorti di questo pover uomo,a mio avviso,vittima di giochi sporchi e abusi di poteri...e mi auguro che tutti prendano il suo esempio,dato dal coraggio di far uscire quelle verita' e quelle assurdita',che loscamente si decide di tacere.Ti ammiro DeMagistris!!!

Kuklos

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            Immagini eseguite dal bambino Andrea Rosati -Riserva naturale di Carbonara Bagnoregio-



Gli antichi Greci mi chiamavano "Kuklos". Sono un piccolo fiore, dai colori delicati. Vivo nel sottobosco, all'ombra dei grandi alberi. Mi si attribuivano dei poteri speciali, ma non è vero. Secondo loro, potevo eccitare l'amore, la sensualità e rendere la donna feconda. Quanta importanza  mi si dà. Scusate, sono solo un piccolo Ciclamino, dalla foglia a cuoricino. franca Bassi 

Senza titolo 2036


 


un omaggio al terzo occhio sperando si riapra presto ..


 

l'autunno sta arrivando




ringrazio per  la bellissima  foto  la  curatrice del  bellissimo   e a volte catartico  blog fotografico   ilterzoochio.splinder.com






uno dei periodi  più tristi  ma  allo stesso  suggestivi  dell'anno  come descrive perfettamente il video sopra riportato  .


Infatti Il topos letterario della foglia morta, che cade ed è fragile, è affrontato da Leopardi nella sua poesia Imitazione
 

Lungi dal proprio ramo,


Povera foglia frale,


Dove vai tu? — Dal faggio


Là dov'io nacqui, mi divise il vento.


Esso, tornando, a volo


Dal bosco alla campagna,


Dalla valle mi porta alla montagna.


Seco perpetuamente


Vo pellegrina, e tutto l'altro ignoro.


Vo dove ogni altra cosa,


Dove naturalmente


Va la foglia di rosa,


E la foglia d'alloro.





 da Carducci sia  in  San Martino  un bozzetto naturalistico in cui i ritmi agresti autunnali mostrano una umanità semplice e serena.Ma  anche in Alla stazione in una mattina d’autunno sopratutto nei  vv.53-56

(...)
Oh qual caduta di foglie, gelida,
continua, muta, greve, su l'anima !
Io credo che solo, che eterno,
che per tutto nel mondo è novembre
(...)

poesia  tratta dalla  raccolta  Odi barbare qui il testo integrale 
Da Giovanni Pascoli in Novembre dobe  nonostante  la  sua  pedantezza  che  sfocia  talvolta  in stuchevolezza   l’autunno invece rappresenta la delusione  di una primavera che non c’è più. Il sole così chiaro e gli albicocchi in fiore non fanno che perpetuare l’inganno: in realtà è “l’estate, fredda, dei morti”. Anche l’attività tipica autunnale dell’aratura dà spunto per un altro affresco sincero di carattere naturale nella poesia Arano, simile a San Martino di Carducci, ma con in più procedimenti tipici pascoliani dell’onomatopea (suo sottil tintinno) e della precisione lessicale (roggio,,, marra, e infine nel senso di gelso). Analoga la poesia Sera d’ottobre in cui ricompaiono i campi arati e le foglie stridule. Importante anche la poesia Nella nebbia moro fratte porche più descrittiva.
Sul tema della nebbia ritorna anche Corrado Covoni,  sopratutto  nele sue  poesie del periodo crepuscolare .
 Ma  quella  ,  che secondo me è la più  pessimistica ed  è quella  che  ha contribuito  a  farmi passare    da  un cultura  bellicistica  \  guerradondaia a  una   cultura non violenta   (  vedere  l'archivio dei mie  scritti )  è
  come  appunto dice il sito atuttascuola  : << (...) Soldati di Ungaretti instaura una immediata, esclusiva, e per questo ancora più toccante, similitudine fra le foglie che cadono e gli uomini, i soldati, che durante la guerra morivano a migliaia. Si noti l’utilizzo del settenario, primo sentore di un ritorno del poeta ai metri classici della letteratura italiana  >> :



Si sta come d’autunno
Sugli alberi le foglie
  



Infatti ....



.... ci sono  dei posti   come L'Irlanda  o
Quèbec  dove  l'autunno  è suggestivo Per vedere questi video dovete scaricarvi almeno  che  non lo  avete  già nei vostri pc  gratuitamente Flash Player.L'articolo  e le  foto del Quebec  sono  del sito tutistico www.bonjourquebec.com
L'autunno arriva in un tripudio di colori, profumi e sapori. Gli alberi, sovrani incontrastati dei nostri spazi sterminati, si tingono delle sfumature più calde e accese del rosso, del giallo e dell'arancio. A questa festa cromatica si uniscono i meli carichi di rossi frutti maturi e gli stormi di oche delle nevi che solcano il cielo a migliaia... uno spettacolo da non perdere!

L'autunno in Québec è…


Una sinfonia di colori


 
In settembre i monti delle Laurenziane e degli Appalachi sfoggiano la loro veste più sfavillante e gli aceri, in particolare, si producono in effetti spettacolari, raggiungendo il massimo fulgore dalla fine di settembre a metà ottobre.


Un arrivo spettacolare





Per vedere questo video scarica gratuitamente Flash Player


Tra la fine di settembre e la metà di ottobre centinaia di migliaia di oche delle nevi si fermano lungo il fiume San Lorenzo, in una breve sosta nel loro lungo viaggio dal Grande Nord alle coste degli Stati Uniti, dove sverneranno. Punti d'osservazione privilegiati per ammirare stormi a distesa di questi superbi volatili sono Montmagny e l'Isle aux Grues (Chaudière-Appalaches), la Réserve nationale de faune du cap Tourmente (nei pressi della città di Québec) e Baie-du-Febvre, sulle sponde del lago Saint-Pierre.


Vivaci avventure



Molte delle attività all'aria aperta risultano ancora più piacevoli se praticate nei boschi accesi dai colori dell'autunno. Si può salire in seggiovia da una stazione sciistica e godere il panorama a perdita d'occhio; partire per un' escursione a piedi in uno dei tanti parchi nazionali, fare equitazione o percorrere in bicicletta i sentieri ricoperti da un tappeto frusciante di foglie. E, ancora, giocare a golf [   che  aboorro  no  come  sport   in se  ma perchè  per  la manutenzion e  dei cammpi  si utilizza una emnorem quantita  d'acqua  quando c'è gente che non ne  ha    oltre pesticidi e  altri farmaci che inquinano  le falde  )  su di un prato ancora verde con le chiome fiammanti degli alberi sullo sfondo.


Il tempo delle mele

Dunham, Cantons-de-l'Est
Il sud del Quebec è rinomato per i suoi meleti, e l'autunno è la stagione consacrata alla raccolta e alle attività correlate (come il popolare pick-your-own, ossia la raccolta diretta da parte del cliente) in Montérégie e nei Cantons-de-l'Est, fra Montréal e la frontiera con gli Stati Uniti. Spesso le case del sidro e le cantine vinicole offrono degustazioni della loro produzione, come i deliziosi cidres de glace e vins de glace(meglio noti coi nomi inglesi di ice ciders e ice wines), sidri e vini prodotti con mele e uve gelate!


La stagione della caccia [sic ]

I
Immagine
I vasti territori selvaggi del Québec costituiscono un vero paradiso per i cacciatori. E l'autunno sembra fatto apposta per loro! Questa è la stagione della caccia all'alce, al cervo virginiano e alla piccola selvaggina nelle numerose riserve faunistiche e pourvoiries (tenute attrezzate in mezzo ai boschi) del Québec. Ad Anticosti, isola dai tratti selvaggi incastonata nel golfo del San Lorenzo, la presenza di 120.000 cervi virginiani richiama ogni anno migliaia di cacciatori. L'immenso territorio del Nunavik, inaccessibile in auto, è invece meta d'eccezione per chi predilige la caccia al caribù - i branchi che vivono da queste parti sono i più numerosi al mondo, con quasi un milione di esemplari !

 concludo con una canzone
Il cielo d'Irlanda
di  Fiorella Mannoia ,  della mia  infanzia  ritornatami alla mente  mentre  dopo aver  scritto  con alcuni  copia e incolla questo  post  chiudevo gli occhi e mi  mettevo a  canticchiarla  ecco sperando  di  farvi cosa  gradita il testo

il cielo d'irlanda e' un oceano di
nuvole e luce
il cielo d'irlanda e' un tappeto che
corre veloce
il cielo d'irlanda
e' un oceano
di nuvole e luce
il cielo d'irlanda
e' un tappeto che
corre veloce
il cielo d'irlanda ha i tuoi occhi se
il cielo d'irlanda
e' i tuoi occhi se
guardi lassu'
ti annega di verde e ti copre di blu
ti copre di verde e ti annega di blu
ti annega di verde
e ti copre di blu
ti copre di verde
e ti annega di blu
il cielo d'irlanda si sfama di
muschio e di lana
il cielo d'irlanda si spulcia i capelli
alla luna
il cielo d'irlanda
si sfama di
muschio e di lana
il cielo d'irlanda
si spulcia
i capelli alla luna
il cielo d'irlanda e' un gregge che
pascola in cielo si ubriaca di stelle
il cielo d'irlanda
e' un gregge
che pascola in cielo
si ubriaca di stelle
e il mattino e' leggero
si ubriaca di stelle
e il mattino e' leggero
si ubriaca di stelle
e il mattino e' leggero
dal donegal alle isole aran
e da dublino fino al connemara
dal donegal alle isole aran
che da dublino
fino al conne ... mara
dovunque tu sia viaggiando con
zingari o re
il cielo d'irlanda si muove con te
dovunque tu sia
viaggiando con
zingari o re
il cielo d'irlanda
si muove con te
il cielo d'irlanda e' dentro di te
il cielo d'irlanda
e' dentro di te


  alla  prossima 

Senza titolo 2035

Se Marco Biagi fosse vivo ora lavorerebbe al miglioramento della legge 30. Questa legge ha prodotto un processo non previsto che va corretto:


la flessibilità da opportunità di ingresso nel mondo del lavoro è diventata modello contrattuale prevalente.


Questo modello di lavoro rovina la vita quotidiana dei giovani, dei lavoratori, di certo non contribuisce al miglioramento delle professionalità. Esiste un partito che senza false demagogie, senza slogan sappia davvero entrare nel cuore del problema? I cattolici d'Italia cosa dicono e cosa fanno per la vita quotidiana dei lavoratori? é possibile che l'rea politica cattolica si muova solamente per l'embrione?


 


alle primarie vota la Fatanuda

25.9.07

Senza titolo 2034

al Teatro Smeraldo di Sassari, il 27 ottobre 2007, con gli HumaniorA organizzeremo la manifestazione “Ponti non muri”.Pur proseguendo con la nostra attività di aiuto alla Creche di Betlemme (presso l’orfanotrofio grazie al finanziamento della Fondazione Banco di Sardegna, stiamo allestendo un Laboratorio musicale con l’acquisto di strumenti musicale e il reperimento di una maestra di musica) quest’anno apriremo un’altra finestra, che si affaccia sull’America Latina, in particolare nella zona del Chaco (Argentina).

ecco il depliant  dell'iniziativa











Teatro Smeraldo, 27 ottobre 2007




HumaniorA




Manifestazione “Ponti non muri”






per




L’Hogar de chicos “San Roque”


(Chaco – Argentina)




La località di Presidencia Roque Sáenz Peña si trova nel Chaco (la Regione più povera e dimenticata dell’Argentina). Nel Chaco il 58% degli abitanti è povera, il 30% indigenti. I bambini denutriti sono 9.000. La fame colpisce il 17% della popolazione infantile. La denutrizione abbassa le difese immunitarie e sono molti i minori che contraggono malattie infettive quali tubercolosi, lebbra, meningite. Soltanto nell’Ospedale “4 de Junio” di Roque Sáenz Peña i casi di tubercolosi sono aumentati quasi del 100% negli anni dal 1999 al 2002 (del 72% nel 1999-2000 e del 134% nel 2001-2002).
Origini dell’Hogar de chicos “San Roque”
Le origini del “Focolare” risalgono alla fine del 1982 quando, grazie all’iniziativa del Vescovo, preoccupato per la presenza in città di bambini abbandonati a se stessi, propone la creazione di un Focolare e offre il vecchio arcivescovado come luogo di incontro. Inizia una forte azione sociale che si esprime nel dare tutti i giorni la colazione ai bambini, aiutarli nella pulizia personale ed offrirgli un pasto. Nel 2004 la Congregazione Benedettina della Divina Provvidenza, con la presenza di tre suore, forma la sua prima Comunità religiosa con la missione e l’impegno di farsi carico dell’amministrazione del Hogar de Chicos “San Roque”.
L’Hogar de chicos “San Roque” oggi

Nel 2004 i bambini che si riunivano giornalmente nell’Hogar erano 80-100; oggi sono più di 270. Ha avuto iniziato l’appoggio scolastico: i bambini che vanno a scuola la sera arrivano all’Hogar alle 7.30 del mattino, fanno colazione e si fermano per svolgere i compiti e disegnare fino alle 10.30. Fanno una piccola ricreazione e si occupano della pulizia personale. Alle 11 pranzano e si preparano per andare a scuola. I bambini che vanno a scuola di mattina arrivano all’Hogar alle 12.30, pranzano, e fino alle 13.30 fanno la ricreazione, i compiti, disegni, giochi didattici fino alle 15.30. Dopo una merenda arricchita con latte e frutta tornano alle loro case. I bambini dell’Hogar fanno lezioni di calcolo, coro, sport, catechesi, manualità, teatro e letteratura, orientamento per la pulizia personale Le suore stanno cercano di formare una rete di azioni complementari tra le famiglie dei bambini, l’Hogar e le scuole frequentate dai piccoli, dando inizio così alla “Pastorale dei bambini” che si occupa di aiutare mamme incinte e bambini dai 0 ai 6 anni. In questi colloqui ricevono orientamenti di alimentazione e nutrizione, pulizia personale, controllo di peso e si insegnano le buone abitudini. Li si istruisce sull’educazione familiare e le relazioni umane, evidenziando la valorizzazione dell’essere umano e il suo sviluppo armonico. Si fanno visite periodiche alle famiglie dei bambini per conoscere le loro realtà e necessità e si visitano le scuole frequentate dai bambini, per stabilire mete comuni e vedere lo sviluppo educativo di ognuno di loro.
Sono molti i volontari che si avvicinano a questo Hogar che si sta ingrandendo, raggiungendo i suoi obiettivi iniziali. L’età per partecipare alle attività dell’Hogar è dai 5 ai 13 anni inclusi, anche se ci sono delle eccezioni e si è aperti ad eventuali casi che si possano presentare.
La Sardegna e l’Hogar de chicos “San Roque”
Presidencia Roque Sáenz Peña è nata nel 1912 con l’occupazione del territorio indio per mano dei bianchi e del potere politico e militare, con relativa uccisione degli indios che vi abitavano. Nella fondazione di Presidencia Roque Sáenz Peña ha un ruolo importante un emigrato sardo che da semplice manovale diventa il vice sindaco del paese (divenuta ormai seconda città del Chaco). Quel sardo si chiamava Juan Piras ed è il padre delle signore che hanno fatto da tramite in Argentina contattando il vescovo, creando così un ponte tra noi e L’Hogar de chicos “San Roque”. Sono Irene Olga e Lidia Piras, due donne speciali che hanno superato gli 80 anni, e sono ancora molto attive nel volontariato a vantaggio dei nostri e loro bambini ... Questa collaborazione permette alle Signore Piras, figlie di un sardo, di sentirsi parte integrante di un progetto tra Sardegna e Argentina a cui partecipa anche la dottoressa Giovanna Porcu, autrice del libro “Uomini in viaggio” che narra appunto le vicissitudini di quella Regione e la storia di Juan Piras.
La Sardegna è presente nel Chaco anche attraverso i suoi discendenti sardi, tutti attivi nel volontariato sociale e l'Argentina è qui, in mezzo a noi, grazie a questo Progetto. Vogliamo che questo “ponte solidale” tra Donne Sarde di Sassari, Buenos Aires, Oristano e Chaco, iniziato lo scorso anno da Teresa Fantasia, Giovanna Porcu e le signore Piras, giunto al vescovo della città e a noi e a voi tutti, prosegua in una lunga catena di solidarietà.




Senza titolo 2033


ABBIAMO GIA' PIU' DI 4000 FIRME


Quello che sta succedendo qui in Calabria ha dell'incredibile: non si tratta di un semplice movimento d'opinione. Neanche il tempo di partire con i banchetti assieme alle altre associazioni ed abbiamo già superato quota 4.000 firme in meno di 24 ore.
Ma non c'è solo la Calabria che non si arrende a reagire, ora anche gli amici lucani si stanno mobilitando nella raccolta di firme a sostegno del giudice De Magistris.
Non ci fermiamo, in vista della seconda mobilitazione straordinaria per venerdì 28 settembre in piazza Matteotti a Catanzaro sono in programma raccolte di firme nelle piazze di tutta la regione da parte di tante, tantissime associazioni e gruppi spontanei di cittadini, soprattutto giovani.
La Calabria non si arrende: trasferiteci tutti!

Sono disponibili on-line i moduli per la raccolta delle firme:
www.perlacalabria.it.


PROSSIMO APPUNTAMENTO: COSENZA - Mercoledì 26 Settembre
Piazza XI Settembre, ore 18.00


DAL BLOG DI www.ammazzatecitutti.org


Senza titolo 2032



immagine reperita in rete


VIVERTI


La mia pelle…

 Telo vermiglio all’ abbraccio vivo delle tue mani.

Fissavi lo sguardo e nei tuoi occhi  intravedevo l’amore.

Assaporavi la mia passione e trovavi l’impazienza

di viverti senza attesa.

Stringevi i miei fianchi e assaporavi

l’ esaltazione diffusa di un impaziente desiderio.

Selvaggi fragori di armonie fuggenti.

Lo zefiro sospirava fresche e accennate carezze,

 dando gioia alla calura.

Rapita sussurravo un nome

il tuo nome

e….

straripava di delizia l’anima mia.

Silvana Bilardi

la legge sulla fecondazione assistita fa acqua da tutte le parti

Leggo  sui  giornali  locali ( la  nuova  , l'unione  e  il sardegna  -- nord  e sud  ---  ) e nqazionali  che  a Cagliari  è stato  accolto il ricorso di una microcitemica  rappresentata dall’avvocato Luigi Concas con la  motivazione  : << è giusto sapere se il bimbo nascerà talassemico,una procedura non prevista nella procreazione assistita. >> .  Infatti sull'articolo 13 della legge 40 del 2004. c'era  una  questione      di legittimità  che ne  ha poermesso  il  ricorso  dato  che  potrebbe essere leso il diritto alla salute della madre, sancito dalla Costituzione.
Cosa che  però non è sdtata  riconosciuta  nell'ottobre  del 2006  dalla  consulta  che  aveva  rigettato  il ricorso  ,ma la  questione   è stata portastya  avanti da  un tribunale  normale  dove  il l giudice Maria Grazia Cabitza andando  contro l’interpretazione finora corrente della controversa legge 40 ha riconosciuto il diritto della donna a sapere se il feto è malato .  ora  (  almeno per  il momento salvo colpi  di scena imprevvisti  ) l’Asl dovrà consentire l’esame  dato che Il giudice dice sì alla diagnosi preimpianto  sull'embrione   .
Tale  Sentenza del tribunale che  supera i divieti della legge sulla fecondazione  fa  gustizia  nei confronti di  tale  donna (  e quindi  di chi  deve andare all'estero )  
che  è   andata in Turchia per avere quanto le è stato negato in Italia  dalla  vergogna   e  poco dignitosa legge 
Cagliari  è l’unica città d’Italia  ( peccato che  tale  sentenza  non  costituisca  come nei dalll un porecedente  legislativo ) dove una donna può ottenere la diagnosi sull’embrione fecondato in vitro prima che questo venga impiantato nell’utero materno. E’ la conseguenza della sentenza del tribunale di Cagliari sull’istanza presentata da una donna (rappresentata dall’avvocato Luigi Concas). Il giudice Maria Grazia Cabitza ha riconosciuto il diritto della donna a sapere se il feto è malato, contro l’interpretazione finora corrente della controversa legge 40. La possibilità per ora riguarda soltanto le coppie infertili e non quelle fertili portatrici di talassemia. Ma la porta è stata aperta dalla sentenza di Cagliari che ricalca anche la richiesta del pubblico ministero Mario Marchetti : nelle motivazioni della sentenza si affaccia il principio dell’uguglianza fra le donne le quali, tutte, infertili e no, devono poter sapere se potranno avere un figlio sano. La considerazione non nasce da ispirazioni eugenetiche, bensì dal diritto alla salute fisica e mentale.
Per  ora  tale
possibilità riguarda soltanto le coppie infertili e non quelle fertili portatrici di talassemia. Ma  la porta è stata aperta dalla sentenza di Cagliari (che ricalca anche la richiesta del pubblico ministero Mario Marchetti): nelle motivazioni del dispositivo si affaccia un principio destinato a suggerire nuove azioni alle donne decise a difendersi da una legge molto discussa. E’ il principio dell’uguaglianza fra le donne le quali tutte, infertili e no, devono essere messe nelle condizioni di sapere se potranno avere un figlio sano. Per sgombrare il campo dagli equivoci: la considerazione non nasce da ispirazioni eugenetiche, bensì dal diritto alla salute fisica e mentale della donna ribadito dalla Corte Costituzionale e che deve prevalere sul diritto di colui che non è ancora persona, vale a dire il feto.
IL«condannato» Giovanni Monni direttore della diagnosi prenatale dell’ospedale Microcitemico plaude alla decisione del tribunale di Cagliari e si dice pronto a eseguire la sentenza. Il suo pensiero va alla donna che ha promosso l’azione legale: adesso è in attesa di un bambino (sano) perché in seguito alla polemica sollevata dal suo caso, attraverso un giornale nazionale è stata fatta una colletta e lei (disoccupata, il marito lavora saltuariamente) è potuta andare a Istanbul dove le hanno praticato la fecondazione assistita e quindi anche la diagnosi preimpianto laggiù consentita. Monni sta seguendo la gravidanza che è all’ottavo mese e ha già raccolto la volontà della futura mamma di dare un fratellino al nascituro: ora che sull’embrione congelato si può stabilire se è sano oppure no, la paziente intende dare corso a una nuova gestazione appena le sue condizioni lo consentiranno.
 La vicenda esplose due anni fa: la coppia infertile portatrice di talassemia aveva potuto accedere alla fecondazione assistita, ma la legge 40 secondo l’interpretazione data nelle linee guida dell’allora ministro Sirchia vietava la diagnosi preimpianto. Una contraddizione messa in luce con toni accesi dai ginecologi di tutta Italia, Monni in testa: «Perché la diagnosi prenatale si poteva e si può fare e quella preimpianto no? La signora l’aveva chiesta con forza perché voleva evitare che le accadesse quel che aveva dovuto soffrire in occasione di una precedente gravidanza conclusa con l’aborto terapeutico perché prostrata psicologicamente dall’idea di partorire un bambino malato di talassemia. Io - ricorda Monni - non le feci la diagnosi preimpianto perché rischiavo, tra le altre cose, la chiusura del reparto. L’embrione fu congelato». A Cagliari, di fatto, sono state cancellate le linee guida di Sirchia e c’è una tendenza nazionale a rivedere l’intera questione: Monni spiega che per le nuove linee guida si sta valutando se dare ai malati di Aids la possibilità di avere un figlio sano attraverso la diagnosi preimpianto. La legge 40 sulla fecondazione medica assistita, secondo i detrattori aveva molti difetti scaturiti dai compromessi politici che l’avevano generata. Per esempio: nonostante la decisione del tribunale di Cagliari, la diagnosi preimpianto può essere fatta solo sulle coppie che non possono avere figli per le vie naturali perché la fecondazione in vitro è concessa soltanto a queste. Una coppia portatrice di talassemia che sia fertile, secondo la legge 40 deve concepire un figlio e poi eventualmente abortirlo.
Vaste le reazioni alla sentenza del tribunale cagliaritano . La senatrice dell’Ulivo Vittoria Franco parte proprio dalle coppie fertili portatrici di malattie ereditario: «Mi impegno a presentare un disegno di legge nelle prossime settimane». Daniela Poretti di Rosa nel Pugno commenta: «Ora la responsabilità della politica è quella di modificare la legge 40 nella traccia segnata dal tribunale di Cagliari». Filomena Gallo e Rocco Berardo di Amica Cicogna Onlus e Associazione Coscioni chiedono al ministro Turco di cancellare le linee guida del predecessore Sirchia varate tre anni fa. Andrea Borini presidente di Cecos (che raduna tutti i centri italiani di fecondazione assistita) giudica «molto positiva» la sentenza di Cagliari e chiede che si stabilisca se la diagnosi preimpianto si possa fare solo su embrioni congelati. Unica nota negativa dall’Udc. La responsabile per la famiglia Luisa Capitanio Santolini definisce ideologica la sentenza e ribadisce che la diagnosi preimpianto è proibita dalla legge 40. Chissà se cambierà idea se farà quello annuncia: «...leggere il testo nella sua interezza ».
Speriamo  che  questa sentenza  permetta di mettere indiscussione la  porcata ( per  parafrasare un noto politico,se si può chiamare tale,del centro destra  )   di tale  legge  che  costringe  anche per " semplici  "  casi come  questo ad andare all'estero .

La tutela dei dati personali è una questione di democrazia


Umanità alla deriva fa proprio e rilancia l'appello di Stefano Rodotà, Fiorello Cortiana, Carlo Formenti e Arturo Di Corinto contro alcuni emendamenti alla cosiddetta "lenzuolata" Bersani che, se approvati dal Parlamento, farebbero venire meno le norme a tutela della privacy dei lavoratori nelle aziende, segnando un gravissimo vulnus ai diritti fondamentali della persona in nome del profitto delle imprese. Tutto ciò in spregio all'articolo 41 della Costituzione Repubblicana, secondo cui l'iniziativa economica privata "non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana." In questa direzione i segnali che già arrivano dalle iniziative legislative sulla Banca Dati del DNA non sono per niente buoni.
Di seguito il testo dell'appello, firmiamolo e facciamolo girare.

20 settembre 2007
E' in corso al Senato un nuovo tentativo di svuotare la legge sulla protezione dei dati personali, a danno dei cittadini e dei lavoratori e a favore delle imprese. La Commissione Industria sta esaminando gli emendamenti alla cosiddetta "lenzuolata Bersani". In seguito alle pressioni di forti organizzazioni imprenditoriali, alcuni parlamentari di entrambi gli schieramenti hanno proposto che tutte le imprese siano esonerate dal predisporre le misure minime di sicurezza a tutela dei dati personali.
Prima dell'estate la Camera aveva già introdotto questo esonero per le imprese con meno di 15 dipendenti. Ora si vorrebbe estendere la cosa a tutte le aziende, violando così la normativa comunitaria, che non consente di sottrarre intere categorie di titolari del trattamento dall'ambito applicativo della disciplina della sicurezza dei dati personali.
Secondo la nostra legge ciascun titolare del trattamento ha l'obbligo di adottare misure di sicurezza "idonee" a ridurre "al minimo" i rischi di distruzione o di perdita, anche accidentale dei dati o di accesso non autorizzato ai dati stessi, ed è esposto a responsabilità per risarcimento del danno ove non riesca a provare di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il pregiudizio eventualmente verificatosi. Tutto ciò verrebbe ora cancellato per le imprese. Già era grave l'esclusione delle piccole imprese. L'estensione a tutte le aziende è addirittura paradossale, oltre che gravemente lesiva dei diritti dei cittadini. Basti pensare ai dati, anche sensibili, dei lavoratori dipendenti da queste imprese. Un esempio? Le notizie riguardanti la salute. E' un micidiale attacco ai diritti fondamentali. Ma se tale approccio si rivela come un indizio preoccupante di una deriva sociale che antepone i profitti ai diritti dei cittadini, può trasformarsi in un boomerang per le stesse aziende.
Infatti, se tale esonero può apparire nell'immediato come un "risparmio" per le aziende, avrà l'effetto di ingenerare perplessità e sfiducia nei lavoratori e nei clienti, che non si sentiranno più adeguatamente tutelati, sollecitando i consumatori a preferire quelle imprese che la privacy la considerano un valore da tutelare e un asset della propria attività. Tale esonero determinerà anche un freno alla spinta innovativa di quelle aziende che nella tutela e nel corretto trattamento dei dati personali hanno trovato uno stimolo per innovare procedure e professionalità e ampliare la propria offerta di servizi.
Ancora più grave è però che gli stessi emendamenti prevedono l'eliminazione delle tutele per le persone giuridiche, gli enti e le associazioni. Si dà il via libera alla schedatura delle associazioni con l'effetto di limitare grandemente il diritto alla libertà di associazione, critica e libera manifestazione del pensiero che sono il sale di ogni democrazia. Per questo chiediamo al Parlamento di intervenire subito per impedire un attacco tanto micidiale alla libertà dei cittadini.

Stefano Rodotà, Fiorello Cortiana, Carlo Formenti, Arturo Di Corinto





Coloro che sono disposti a cedere una parte della loro libertà per un po' di sicurezza temporanea non meritano né libertà né sicurezza.
Benjamin Franklin 1759



Felicità

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24.9.07

Garlasco la verità si logora sull'onda dell'audience








Fra  gli  articoli più interessanti  sul caso Garlasco  ho letto sul  il nord sardegna  di oggi 24\9\2007 questo articolo   di Gianpiero Gamaleri ( Professore ordinario di sociologia della comunicazione università degli studi di Roma 3 )




garlascoAgenzia Ansa, 13 agosto 2007, ore 16.05: «Una ragazza di 26 anni è stata trovata morta intorno alle 15 nella sua abitazione di Garlasco, in via Pascoli. Secondo i primi rilievi sarebbe stata uccisa con un colpo alla testa. A trovare il corpo della giovane è stato il fidanzato. La ragazza, che stava svolgendo uno stage in un'azienda di Milano, era sola in casa, una villetta monofamiliare ». Sono passati 42 giorni. Sul fronte delle indagini non si è verificato nulla di decisivo. Eppure Garlasco entra quotidianamente nelle nostre case. Negli spazi attigui alla villetta hanno stazionato per settimane i pulmini con la parabola per i collegamenti satellitari delle principali tv. L’inviata Flavia Lorenzoni del Tg1 si è trasferita là in pianta stabile per ripetere ogni giorno quel poco che c’era da dire,mai decisivo. Perché tanto accanimento mediatico su una notizia che sinora si è rivelata una non-notizia? Questa insistenza quali riflessi negativi ha sull’opinione ne pubblica? Il primo interrogativo merita una risposta un po’ approfondita. I media, specie la tv, privilegiano quella che Umberto Eco, con grande preveggenza,ha chiamato l’“opera aperta”:tipi di evento incompiuti, non conclusi, possibilmente angoscianti, che rinviano al giorno dopo, alla “puntata successiva”. Eventi da tenere in vita anche quando languono, come il vulcano che borbotta senza ancora eruttare. Fanno leva,questi eventi, sulla curiosità umana, ma ancor più su una certa morbosità, sull’incompiutezza che attende una qualche soluzione. “Giallo Garlasco: è il momento del turismo del macabro”, titolava un’altra Ansa di sabato 25 agosto. Un “turismo” certamente indotto dalla tv. E veniamo al secondo interrogativo: quali sono gli  effetti sull’opinione pubblica di queste “opere aperte” o meglio scoop inconclusi (Cogne ne è il prototipo)? Non c’è dubbio che si crea nella gente un certo “logorio della verità”,un sentimento collettivo di frustrazione che nasce anche dall’assenza di quella prova regina che è la confessione, che ogni giorno in più si allontana, convincendosi il colpevole della sostenibilità della propria innocenza. Gli abissi della menzogna sono infiniti, come ha dimostrato l’assassino di Tommy, Mario Alessi ancora una volta con una forse incauta intervista televisiva. Ma c’è di più. L’insieme di queste notizie gestite secondo la logica dell’auditel ha come effetto quello di favorire la paura. Nel solo biennio 2005/07 (fonte Demos-Eurisko) il bisogno di sicurezza è cresciuto di 11.5punti, al 33.7 %, balzando al primo posto nella graduatoria delle istanze sociali.


 


Questo articolo assume  validità maggiore  ora  che 



da today.reuters.it/news/  lunedì, 24 settembre 2007 5.01 148


Delitto di Garlasco, disposto fermo per Alberto Stasi

MILANO (Reuters) - La procura di Vigevano ha disposto il fermo per Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara Poggi, la 26enne trovata morta lo scorso 13 agosto nella sua villetta a Garlasco in provincia di Pavia.
"Confermo che Alberto Stasi è stato fermato perchè ora abbiamo delle prove e non più solo degli indizi", ha dichiarato Alfonso Lauro, procuratore capo di Vigevano.
Secondo quanto appreso da fonti investigative, per il fermo disposto dalla Procura sarebbero stati decisivi gli esiti di alcuni esami compiuti dai Ris (Reparti investigazioni scientifiche ) dei carabinieri sulla scena del delitto.Secondo quanto appreso da fonti investigative, per il fermo disposto dalla Procura sarebbero stati decisivi gli esiti di alcuni esami compiuti dai Ris (Reparti investigazioni scientifiche) dei carabinieri sulla scena del delitto.
Secondo questi accertamenti, dicono gli inquirenti, un indizio in soprattutto si sarebbe trasformato in una prova contro il giovane. In particolare, le tracce di sangue della vittima rinvenute sulla bicicletta dell'indagato, cosa che contrasta con la sua versione, poiché il giovane ha sempre dichiarato di essere andato in auto a casa di Chiara.
Informata dall'avvocato di famiglia Gianluigi Tizzoni, la madre di Chiara, Rita Preda, ha dichiarato: "Accettiamo quello che la procura ha deciso. E' la soluzione peggiore perchè amplifica il nostro dolore. E' quanto di più doloroso potesse accadere".
Il delitto ha attirato l'attenzione di molti media e che ha sconvolto la cittadina in provincia di Pavia quest'estate.
La vittima, Chiara Poggi, era stata trovata morta nella sua abitazione dal fidanzato 24enne, anch'egli di Garlasco e laureando in Economia e commercio, che aveva dato l'allarme. Ma diversi aspetti della sua versione dei fatti non avevano convinto gli inquirenti, che sinora non avevano però raccolto elementi di prova consistenti contro di lui.
Stasi al momento è l'unico indagato per il delitto.

Luigi Mariano e La Banda di Tom Joad ai Glory Days di Rimini

Finalmente La Banda di Tom Joad ha debuttato ai Glory Days di Rimini, il 21 settembre.
E' stato un bel modo di cominciare questa avventura di diffusione delle liriche springsteeniane in italiano, intrapresa da tempo da Luigi Mariano, che ha deciso farsi accompagnare dalla Banda in giro per l'Italia. Questo è il video dell'evento.
A presto,
Donnigio.




Senza titolo 2031

la domanda che la società civile dovrebbe farsi è la seguente: Veltroni cosa dice?


Boohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh


E allora divertiamoci e restiamo liberi, se volete scrivete il mio nome sui vetri. Fatanuda

Non ho mai...

Colline azzurre



Immagine reperita in rete


Non ho mai detto, ti amo, le mie carezze, i miei baci, ti devono bastare. Le parole, sono solo, parole. Non dirmi mai ti amo, le tue carezze, i tuoi baci, mi devono bastare. Franca Bassi 

per una questione etica

come dicevo dal titolo ho  , per una questione    etico morale  oltre che su  richiestaa cui  per  esperienza  personale  simile  è impossibile  non  esere concordi    e per il garbo  e la  gentilezza  con cui mi è stata  chiesta  << Un saluto a tutti quanti i convenuti in questo blog. Mi devo scusare per l'anonimato ma vorrei restare anonimo. Sono un parente di uno dei ragazzi accusati. Le chiedo gentilmente, per pura pietà nei confronti di noi parenti, di celare i nomi e tutte le informazioni personali dei ragazzi accusati. Nessuno ha voluto pensare a noi anzi la divulgazione dei dati personali è avvenuta con voluto accanimento. Quando ci sarà l'esito della sentenza allora i giochi saranno fatti. Ma se lei è una persona corretta potrebbe venire incontro alla mia richiesta. Perché non lede i diritti di nessuno. E per noi è un tormento, grazie >>  di un parente  ( vero o presunto , secondo me ,  magari  dietro si nasconde  uno degli indagati  che   stufo  che  su internet  ci sia  in maniera  cosi evidente  il suo nome   ) degli indagati   ho  sostituito  dal post  dove  parlavo dei fatti di Bologna (intitolato   cultura maschilista  ) i nomi  e cognomi  con le iniziali ed  eliminando  altri dati sensibili che i  giornali   hanno pubblicato  senza  tener  conto che  con internet  basta un piccolo amo  e   si riesce  ad  arrivare  a chi lo getta  .   .
Non  si tratta ripetop  di un'auto censura  o  accettae le pressioni  e  suggeriementi  ( poi  voi  credete pure quel  che  vi pare  ) ma  di  buon senso  . Quello  che però  non capisco  è perchè  la cosa  viene chiesta solo  a me  e non  1) alla  nuova sardegna dove siua  in cartaceo  e quindi pubblico  , basta  andare  nelle biblioteche  dove  si conservano per un ano  o due i  cartacei  per  anni  il  i microfilm    con  le  edizioni giornaliere  .,  in abbonamento  online  lo stresso con l'archivio . E sempre  dello   gruppo editoriale   e  il settimanale  l'espresso    online  senza  abbonamento  disponibile per  un tempo variabile  dipende  da  quanto si decide di tenerlo online  ma   con i ,  sempre
più  avanzati ,  motori di ricerca   si  può cercare nella copia  cahe   digitando o i nomi  o  altri  elementi  che riguardano il fatto in questione    2)  a questo blog   contenuto anche all'interno dei commenti al mio post che riporta  anche se " coperto " ma   basta  evidenziarlo e  si leggono tranquillamente le  generalità    ovvero   i nomi  degli indagati  e  della madre della  ragazza  3)  il portale  web www.wikio.it che riporta  oltre i miei articoli sia  l'articolo di romagnaoggi sull'accaduto con tanto di nome  e cognomi  dei due .

Adesso  fartemi pure il crucifige  e datemi dell'incoerente  è contraddditorio  , ma  prima di guardare la pagliuzza  nelll'occhio del vostro vicino  guardate  la  trave nel vostro 

a  presto 


confronto le opinioni sull'

Dopo aver messo  su http://www.wikio.it/ l'articolo di ammazzatecitutti.org    su  il giudice  de Magistris  , trovo  un  commento .



avete letto panorama 33


Vi sembra giusto quello che ha fatto pubblicare De Magistris ? Una denuncia  denuncia  originale fatta per denunciare dei mafiosi con nomi e cognomi...io sono felicissima di questo trasferimento perche' si deve tutelare chi ha il coraggio di denunciare la mafia ,non si sbatte sui giornali...


  ed ecco la mia risposta 
Caro\a anonimo\a 

quando citi le fonti citale bene  e correttamente  non tanto per  citarle  .
Infatti  sono andato (  essendo  registrato su  www.panorama.it )  incuriosito dal vedere cosa  sui dicesse nel  numero da te citato . Cercando   nell'archivio   ho scoperto che   non è il n 33 ma sono i numeri 28-29-30-31 .
Dopo  questa precisazione  . veniamo  alle  tue affermazioni  .
Molto spesso i giornalisti di qualunque giornale ( quotidiano, settimanale , online , ecc ) pubblicano le news vengono dagli atti ufficiali \ pubblici  quindi è loro responsabilità primaria ( salvo eccezzioni ) se   per uno scoop o perchè la linea editoriale del giornale ha deciso cosi se   sul  giornali  ed  internet  fionioscono  nonoi e  cognomi  , in quanto ( anche  qui  senza  generalizzare  \  fare  di tutta  un erba un fascio  )   non sanno discernere se mettere gli ommiss o pubblicarli integralmente, cosa  è  importante o  meno al  fine della  notizia  vedi il caso di Vallettopoli ( rtriccatopoli come preferisco chiamarla io )   finendo come  è sucesso  con  il caso di Moggiopoli che  fu  pubblicato  su un  dossier  dell'espresso  il  numero  di uno degli interccettati  .
 Il giudice è vero è responsabile quando è lui che passa tali atti alla stampa con tutti i dati sia quelli insignificanti che quelli utili o sesibili    .
Ma generalmente -- conoscendo  direttamente  come  funziona  un troibunale    avendo amici  e parenti  che  fanno gli avvocatoi o il praticanti   e amici degli amici  che lavorano come custodi , segretari  , uscieri, ecc  --- non è responsabile in quanto il giornalisti pur di bruciare la concorrenza ed avere anteprime fanno ricorso a coloro i quali i giudici danno le fda  fotocopiare  gli atti ( i quali se ne fanno una copia per se e per gli amici , una da dare ai giornali in modo d'avere qualche guadagno o per amicizia ) e una per le cancelleriee  gli avvocati della difesa  , oppure  e il caso che  siano   quest'i ultimi a passarli a  loro   .
Ora Puoi avere ragione se è  nel caso  viene dimostrato  che  è lui --- cosa a cui non credo dopo che ho sentito l'intervista sui fatti di reggio e l'omicidio fortugno all'italia in diretta di iacona quest'estate --  ad aver dato alla stampa tali documenti completi . Allora Mastella potrebbe anche aver fatto bene , ma però guarda caso perchè non  lo ha fatto  prima , ma solo quando hanno toccato lui  ? Ecco perchè , nonostante  non sia  clabrese ma  sardo  difendo De magistris e appoggio i ragazzi di Locri .

Soprattutto   condivido quanto  dice rotolandoversosud in un commneto  sul tale avenimento sul blog  comunity  blogfriends  : << Mastella afferma di essersi limitato ad applicare la legge. Un Ministro però non è un semplice burocrate che  silimita ad applicare la legge, un Ministro è un rappresentante delle Istituzioni e dei cittadini e quindi oltre ad applicare la legge dovrebbe anche applicare il buon senso e capire qual'è la vera volontà dei cittadini che rappresenta. Io credo che in questo caso l''On. Mastella più che applicare la regola generale del buon senso ha applicato quella particolare dell'opportunismo ! >> insomma  Cicero pro domo sua Cicero pro domo sua: la frase, tradotta letteralmente, significa Cicerone in difesa della sua casa qui  il  significato metaforico





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