1.11.10

intervista Laura Laghi autrice di Eyes

Premetto  che  a causa   sono sbadato  avevo perso il titolo  che m'ero segnato da qualche parte   ( poi ritrovato in giro per la rete ) , e  poi ho fra lavoro , fisioterapia , e studio ( mi dovrei laureare a maggio )  , facebook e  il doppio blog  ho poco tempo. Ma e qui mi ricollego  alla  mia  esperienza personale ,  che  parlare \ chiaccherare e\o intervistare come nel caso di vari autori (  trovate le interviste  su blog gemello http://cdv.splinder.com/)  carolina cutolo pornoromantica   , Emiliano Morone la società sparente di  da me intervistati per il mio blog , o altri\ea autori " intervistati "  - subbissati  di  domande a pubbliche presentazioni o una domanda lapidaria sia i senso buono   sorprendendo ed  entusiasmando  l'autore  come   Sepulvera e  Travaglio   sia facendo o incazzare \ scocciare   come   come nel caso  cento colpi di spazzola di prima d'andare a dormire  di Melissa p  , solo per citare  i principali \quelli che mi vengono a mente , per  conoscere  meglio un libro e o un autore è non averlo mai letto ( o letto tardi  dopo che l'autore      di un libro che si leggerà se va bene successivamente  dopo averne parlato con l'autore con  a mici  o averne visto  opere derivate   ( come film , opere teatrali , fumetti  , ecc )    se lo conoscessi . Questa è la mia esperienza personale  che applico a qusto linro di Laura  laghi ( foto a destra  e sotto al centro dell'autrice  ) . Dopo le buone  recensioni della sua opera precedente Life in Paris fra cui quella del roberto , .<< c'è voglia di vita. di crescere. di essere capiti quando si sbaglia. di amare.
questo mi rimane dalla lettura del primo dei libri degli autori emergenti di cui farò incetta, che ne ho le palle piene di perdermi il mondo solo perchè le librerie sono piene dei Bruni Vespa e dei soliti noti che non hanno più nulla da dire e lo dicono pure male.
Laura Laghi ( Laurawriter http://frammentidilucieombre.splinder.com/ ) e il suo "Life in Paris" si legge d'un fiato. come il suo blog. ci si innamora dei suoi personaggi, ancora veri data la giovane erà, si tifa per loro, si spera trovino conforto nelle tribolazioni l'uno fra le braccia dell'altro. belli ed emozionanti, semplici e complicati, affannati nel tentativo di capire la vita cercando di non perderne il meglio.(....) CONTINUA QUI   >> lo si puo' acquistare qui ecco il suo secondo romanzo Eyes .
Ma facciamocelo raccontare dalla stessa Laura

1) corrisponde al vero quanto affermato da http://zebuk.it/2010/06/eyes-laura-laghi/ :<< un romanzo che nasce in un giorno particolarmente negativo, in cui, appena laureata in scienze della mediazione linguistica con il massimo dei voti, mi vedo rifiutare all’ennesimo colloquio di lavoro perché troppo giovane e soprattutto perché donna. Quindi potenziale persona che prima o poi abbandonerà la scrivania per occuparsi della famiglia.Quel pomeriggio, dopo una ventina di sigarette fumate con il nodo alla gola e la bile gonfia, ho acceso il Mac e senza uno schema preciso ho iniziato a buttare giù le prime idee che mi passavano per la testa. Ed è così che è nato il personaggio di Elvira Rosberg, per tutti Eyes nel libro .>> oppure la nascita del personaggio è un altra ?
 No, la nascita del personaggio in sé è proprio questa: Eyes, l'eroina dell'omonimo romanzo, è di primo acchito lo stereotipo della giovane in carriera, avvocato rampante e apparentemente senza scrupoli, né interesse nel voler avere legami, una famiglia, dei figli. Di primo acchito però, poiché questa era proprio l'idea di donna che volevo fare a pezzi, raccontando di Eyes e del suo percorso: a mio avviso è detestabile il fatto che nel 2010 una ragazza debba ancora fare LA SCELTA per eccellenza, ossia che sia costretta a scegliere o la famiglia o la realizzazione professionale, senza poter nemmeno provare a conciliare le due cose.
2) come mai esso è ambientato negli Usa e non Italia , c'è forse paura di non riuscire a concentrarsi o avicinarti troppo alla realtà del nostro paese vista sia la trama che non sveliamo per non togliere suspence sia il clima sociale e culturale in questo periodo è strano particolare visto che i politici vengono scambiati per comici e i comici ma anchje tutti gli intellettuali per politici ?
No, in realtà ho scelto di ambientarlo negli USA perché, essendoci di mezzo un processo, se l'avessi ambientato nel nostro paese avrei dovuto scrivere un tomo di mille pagine, facendo durare la narrazione decenni interi, vista la "velocità" della giustizia italiana!
3 ) ti riconosci in Eyes una di quelle donne che si dice spaventino gli uomini di oggi: è una che porta i pantaloni, che raramente crolla e che sa sempre da che parte andare, quando la strada si biforca in un bivio, ma che mantiene sempre quella fragilità e quella insicurezza quasi infantili, quando si parla d’amore. Quindi potenziale persona che prima o poi abbandonerà la scrivania per occuparsi della famiglia. ?
aimé si, lo ammetto, c'è molto di me in Eyes. Anche se personalmente non credo che siano donne come lei a spaventare gli uomini di oggi: è vero che molte di noi portano i pantaloni, ma questo non significa necessariamente che non abbiamo bisogno di una figura maschile di riferimento, di una spalla, di un compagno di vita e di viaggio. Ci sono dinamiche, nei rapporti umani, che non penso riusciranno mai ad essere sovvertite: ogni donna cova dentro di sé quella voglia di tenerezza e abbandono quasi infantili, come le hai giustamente definite tu, che solo un uomo può appagare.

4) ogni scrittore ha dovuto leggere dei libri prima d'iniziae a scivere e ue opere , quali sono stati i tuoi ?
Tanti, io sono prima di tutto una lettrice accanita! I due da cui ho sempre tratto più ispirazione sono Margaret Mazzantini e Ian McEwan.
5) nei tuoi libri in particolare questo c'è qualcosa di quello che scrivi nel tuo blog ?  
No, nel blog tendenzialmente parlo di me, del mio vissuto, mentre nei miei libri ho sempre inventato situazioni di sana pianta. Per ogni libro che ho scritto a monte c'era sempre una voglia di evasione da quella che era la mia realtà in quel momento.

6) cuore & mente o solo uno dei due e quale ?
Cerco di metterci entrambi, sia nella vita che quando scrivo. Ma a farla da padrone è sempre il cuore.
7) nicchia , salotto oppure compromesso ?
Un salotto con una nicchia nella quale appartarsi per i momenti migliori non sarebbe male... scherzi a parte, i compromessi non mi sono mai piaciuti, fondamentalmente scrivo per soddisfare un'esigenza personale.
7) libro nel cassetto ?
 Scrivere della mia stramba, complessa e bellissima famiglia. Prima o poi mi sono promessa di farlo, chissà come la prenderanno...
8) oltre a quello di fare la mamma altri progetti in ambito letterario per il futuro ?
 per ora il mio bellissimo nanetto occupa il 99 % dei miei pensieri e il 110% delle mie energie... ma non si sa mai, la vita è sempre piena di sorprese e imprevisti!
9) qualcosa d'aggiungere , retificare ?
No.
10) c'è qualcosa che vorresti chiedermi ?
Per il momento no (causa figlioletto sono un po' stravolta), però vorrei farti i miei complimenti per il blog !!! Mi piacciono le persone piene di interessi !! E grazie per avermi dato la possibilità di esprimermi!

Nessun commento:

non so chi è peggio tra trap e neomelodici ( ovviamente senza generalizzare ) "Frat'mio", "Lione", "Amo'": i post che esaltano gli omicidi, a Napoli, e le armi «facili» nelle mani dei ragazzi

Dice: «Gli zingari». Dove hai preso la pistola? «Dagli zingari». E sarà pure vero. E se è vero, certo non lo ha scoperto guardando Gomorra, ...