ho finito di vedere su netflix Il Mostro di Firenze, miniserie in quattro episodi diretta da Stefano Sollima e dedicata a uno dei casi di cronaca più raccapriccianti in Italia potesse conquistare il mondo. Invece, è finita in testa alla classifica globale di Netflix con 9,6 milioni di visualizzazioni nella settimana dal 20 al
26 ottobre. la serie il mostro di firenze di Stefano Sollima . Bella ed intrigante con una clonna sonora perfetta a tale racconto e angosciante al punto giusto ed inevitabilmente davanti a talik fatti purtropppo realmente avvenuti
. Devo riconoscere che lo stesso Sollima si è superato . Infatti questo mio giudizio trova conferma in quest articolo : « Su Netflix un racconto agghiacciante: una storia vera svelata come mai prima fin nei minimi dettagli » di https://www.libero.it/magazine
. Devo riconoscere che lo stesso Sollima si è superato . Infatti questo mio giudizio trova conferma in quest articolo : « Su Netflix un racconto agghiacciante: una storia vera svelata come mai prima fin nei minimi dettagli » di https://www.libero.it/magazine
[.... ] Il Mostro, le parole dell’avvocato Vieri Adriani sulla serie NetflixSu Netflix il 22 ottobre 2025 arriva Il Mostro, la nuova serie di Stefano Sollima, creata insieme a Leonardo Fasoli. Racconta gli otto duplici omicidi compiuti tra il 1968 e il 1985 nelle colline toscane, attribuiti al Mostro di Firenze. Sedici vittime, un’unica arma mai ritrovata (un calibro 22 con proiettili Winchester), e un clima di terrore che ha attraversato generazioni. Sollima, noto per Romanzo Criminale e Suburra, si concentra sul lato umano epsicologico della vicenda, partendo dal primo delitto del 1968 visto dagli occhi di Natalino Mele, unico testimone bambino. La serie racconta un’Italia rurale degli anni Sessanta, segnata da patriarcato, gelosie e silenzi, in cui si consumano omicidi come quello di Barbara Locci e Antonio Lo Bianco. Sollima sceglie un approccio realistico e documentato, evitando la mera ricostruzione processuale, con attori non famosi e dialoghi curati. L’avvocato Vieri Adriani, legale dei familiari delle vittime, commenta ai microfoni di Adnkronos : "La ricostruzione storica appare accurata fin nei dettagli, i dialoghi sono verosimili e ben scritti".
Racconta inoltre la prospettiva plurale della serie: "Da un progetto di questo tipo non ci si può aspettare – né sarebbe auspicabile – una ricostruzione processuale pedissequa, che risulterebbe probabilmente anche piuttosto noiosa. La ricostruzione storica della serie Netflix appare accurata fin nei dettagli; i dialoghi sono verosimili e ben scritti; efficace l’adozione di un punto di vista plurale, che consente più interpretazioni senza costringere lo spettatore a parteggiare per una in particolare.La narrazione si modella sull’aspetto umano e psicologico dei personaggi, evidentemente ispirata agli atti processuali, letti e ponderati con attenzione. Chi è in cerca di ‘verità’ farebbe bene a rivolgere le proprie domande ai magistrati, che finora l’hanno distribuita col contagocce Dieci e lode a Sollima per la sceneggiatura, la fotografia, la cura delle ambientazioni e la scelta delle auto d’epoca". La miniserie sarà composta da quattro episodi e mira a ripristinare autenticità e realismo, raccontando la storia dalle prime vittime fino agli ultimi delitti, senza offrire certezze ma mostrando le ombre, gli errori investigativi e le ipotesi rimaste aperte. [...]
Infatti il suo non è un punto di vista che ha l’obiettivo di offrire un colpevole, quanto più di presentare il clima di sospetto e paura che avvolse l’Italia di quegli anni. come conferma la recensione ( che poi è quella insieme ad anteprime lette sui giornali locali nuova sardegna ed unione sarda a vedermi la serie ) di : « Il Mostro, la recensione della serie tv di Sollima sul Mostro di Firenze presentata a Venezia » di Sky TG24 . La serie ruota attorno alla figura di Silvia Della Monica (interpretata da Liliana Bottone), magistrato che si occupò in prima persona delle indagini. Una figura quasi unica in questa vicenda, poiché all’epoca fu la sola donna in una squadra investigativa dominata da uomini, e la sua presenza diventa simbolo di un cambiamento sociale lento ma necessario.
Sollima riesce nel difficile compito di creare un’atmosfera cupa e densa, fatta di sguardi sospettosi e verità taciute. In ogni episodio, il confine tra vittima e carnefice si fa sottile e confuso, ma per chi crede che egli tratti solo una parte delle vicende, purtroppo la ridotta durata degli episodi finisce inevitabilmente per limitare la profondità del racconto. In sole quattro puntate, effettivamente, molte sfumature del caso vengono solo accennate o, in alcuni casi, del tutto omesse. Per questo Esso ha ricevuto numerose critiche alcune secondo me un po' frettolose . Infatti molti non devono aver visto la serie completa o si aspettavano che la serie avrebbe abbracciato i un unica stagione tutti gli aspetti e le numerose piste dell’indagine, mentre invece ci si concentra quasi esclusivamente sulla cosiddetta Pista Sarda. Quel filone che vide coinvolti alcuni uomini originari della Sardegna trasferitisi in Toscana, tra cui Stefano Mele (marito di una delle due prime vittime) e i fratelli Vinci, Salvatore e Francesco.. Ma, quello che chi come me lo visto tutto fine alla fine ha notato che
Infatti è nutile negarlo, negli ultimi giorni in molti si sono chiesti (e continuano a chiedersi) se ci sarà una seconda stagione de Il Mostro, su Netflix, o se la serie sul Mostro di Firenze si conclude qui. La storia ripercorre diciassette anni di terrore e indagini sugli otto duplici omicidi tra il 1968 e il 1985, concentrandosi sulle giovani coppie uccise nelle campagne intorno a Firenze. La serie parte dal duplice omicidio del 1982 di Paolo Mainardi e Antonella Minervini e torna poi al caso del 1968 di Antonio Lo Bianco e Barbara Locci; esplora la pista sarda e mostra i primi sospetti su Francesco Vinci, Salvatore Vinci e Giovanni Mele., ciene quindi analizzata e tratta solo fra le tante piste solo quella sarda poiché al momento, non ci sono come ho detto nelle righe precedenti conferme ufficiali su una nuova stagione. La produzione, infatti, non ha né annunciato né smentito il progetto, e il pubblico che come me ha seguito la vicenda non attende altro che nuovi aggiornamenti.
Nonostante il dubbio se continuerà o meno e le critiche tipo : la serie non accenna minimamente ad altre piste o sospettati che hanno occupato le cronache per decenni, rendendo il tutto abbastanza parziale e frammentario. "Sì ma non mi potete lasciare così sul finale e non parlare dei compagni di merende" , ecc la serie garantisce compattezza narrativa, anche se dall’altro lato esclude per forza di cose numerosi aspetti decisamente interessanti della vicenda e che per numerosi spettatori sarebbero stati meritevoli di menzione.Comunque un buon risultato . Aspetto con ansia il seguito che sicuramente visti i precedenti di Sollima sarà un altro probabile successo . Ma soprattutto sono curioso i vedere come , come credo anche voi , di vedere come S affronterà la pista dei compagni di merende e le altre piste se , secondo il mio intuito \ sesto senso , decide di fare un lavoro seriale di più stagioni . Che altro dire ? se non buona visione se non lo aveste ancora visto .
approfondimenti


Nessun commento:
Posta un commento