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1.11.25

Nudo e violenza: Salomè a Sassari vietata ai minori. È polemica e uno studente del liceo atzuni apre il dibattito su tale decisone . voi cosa ne pesate ?

Leggo  su la nuova sardegna del 1\11\2025 cher il teatro di Sassari vuole vietare ai minori la rappresentazione dell'opera lirica Salomè di Richard Strauss, ,ma uno studente del liceo musicale su la rubrica della nuova sardegna LaNuova@scuola apre il dibattito voi cosa ne pensante ? Vistom che si parla da più parti di avvicinare i giovani ai classici della lirica e della musica . Ecco  dal giornale   entrambe  le  campane    a  voi decidere  chi seguire  

Ora     ci si chiede  Perché la Salomè è vietata ai minori di 18 anni? Perché porre un limite di età alla visione di uno spettacolo artistico? 

A porre il quesito è Luca Foddai - Liceo musicale Azuni a Sassari che fa parte del progetto LaNuova@scuola.

«L’Ente Concerti “Marialisa De Carolis” recentemente ha deciso di vietare la visione della Salomè di Richard Strauss ai minori di 18 anni, il cui motivo risiede negli argomenti trattati e nella presenza di scene di nudo. Ciò mette in discussione il rapporto tra arte e censura, presumibilmente giustificato dalla protezione della “sensibilità” dei giovani, ma che va a ledere il diritto all’accesso alla cultura e all’espressione artistica. È realmente lecito escludere una parte di pubblico impedendo la riflessione su temi provocatori e forti? Chi decide cosa far vedere ai giovani? La Salomè è un’opera di Oscar Wilde musicata da Richard Strauss ed è considerata uno dei capolavori della tradizione operistica tedesca per la tensione drammatica che esplora profondamente la psicologia dei personaggi. Essa porta agli estremi tematiche come la sensualità, la moralità, il potere e la morte, suscitando emozioni forti con la capacità di sconvolgere gli spettatori e gli ascoltatori. Nel corso della storia umana, l’arte ha sempre avuto il ruolo di provocare e di mettere alla luce realtà scomode: essa non è nata per accontentare tutti, ma per affrontare il lato oscuro dell’umanità senza filtri. Purtroppo, la censura smussa questo aspetto, solitamente riducendo le opere a un semplice prodotto di consumo senza avere un reale valore espressivo alle spalle. Vietare ai minori di 18 anni Salomè per i motivi citati in precedenza rivela che si ha una persistente paura nel mostrare sensualità e intensità emotiva che essa può trasmettere nonostante essi siano strettamente legati alla trama del melodramma e siano essenziali per un risultato coerente ed efficace. Sono proprio quelli i momenti in cui si trasmette al pubblico la tensione tra il desiderio carnale e la tragedia che ne consegue. Inoltre, chi ha deciso di applicare la censura non ha tenuto conto della maturità intellettuale dei giovani, in quanto non è il nudo a generare scandalo, ma la paura di affrontare le tematiche della manipolazione e del conflitto tra potere e libertà individuale presenti nell’opera: evidentemente esse sono considerate un tabù per i ragazzi, e non un’occasione per riflettere su argomenti che non hanno età. La società contemporanea davanti a queste problematiche agisce con ipocrisia: se da una parte si chiede maggior libertà di espressione, dall’altra si applicano restrizioni che vanno a limitare le potenzialità di un'opera o il pubblico a cui è rivolto. Non si avrà mai un progresso culturale se si agisce in modo da non permettere un confronto aperto, e col passare del tempo, rischia di mettere il paraocchi alla società, disprezzando completamente ciò che non è conforme a dei canoni standard: d’altronde le più grandi opere artistiche sono sempre quelle che mettono in discussione il gusto e le idee delle masse. Davvero vogliamo che l’arte sia un linguaggio universale, aperto a tutti e che dia una visione totale del mondo? Dobbiamo lasciarla libera di fare il suo lavoro senza piegarla alle convenzioni, per permetterle sempre di stupire e destare meraviglia?»


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