Orgoglio e pregiudizio
IL tema d'oggi prende spunto dall'omonimo romanzo di Jane Austen ( ecco un link per chi vuole saperne di più sull'autrice,sulla trama del romanzo,sul suo contesto storico culturale,biografia e sulle opere dell’autrice ed altre curiosità ed analisi su questo romanzo http://www.skuola.net/libri/orgoglio_e_pregiudizio.asp ; dal libro la quattrordicesima commensale di Gianni marilotti ( trovate qui la recensione ) ; e per finire dalle delle stucchevoli anticipazioni dell’ultimo libro ( è solo un giudizio sommario,dovrei leggerne il libro intero per dare un giudizio sommario e globale ),almeno da quel poco che è stato anticipato dal corriere di sabato 3\4\2004, di Oriana Fallaci “la Forza della Ragione“ e dal settimanale panorama del di questa settimana ( 18\4\2004 ) di Oriana Fallaci ; e dall’editoriale di Vasco rossi lo trovate su www.vascorossi.net sezione editoriali l’editoriale in questione è quello del 25\3\2004 .La distinzione fra l'orgoglio e il pregiudizio non è cosi semplice,infatti un altro romanzo ," Cecilia" , della scrittrice contemporanea di J.A che nel finale ripete in tre righe la coppia di sostantivi , e dice :<< se dovete le vostre disgrazie a Orgoglio e Pregiudizio,il bene e il male sono cosi meravigliosamente equilibrati che a Orgoglio e Pregiudizio dovrete la vostra conclusione >> .Tali categorie sono collegate , ma allo stesso differenti , ad un'altra categoria che è quella che si chiama prima impressione esse sono un fatto personale ( i cosiddetti precordi) che noi abbiamo di un evento , di una situazione , di una persona ,ecc. infatti essa è un fatto personale e hanno un qualcosa di ingenuo e di spontaneo , di fresco che manca al pregiudizio,possono ( e lo fanno, a volte più di quanto crediamo o immaginiamo ) ma allo stesso tempo possono indurre \ portare essere cambiate da un'altra impressione successiva. IL pregiudizio invece è una tara che affonda le sue radici nel passato e nel convento e non si lascia impressionare ( anzi meglio modificare ) da una nuova impressione . IL pregiudizio sotto tutte le sue forme ( culturali , antropologici , politici ) dev'essere sradicato , tale processo psico- antropologico è un operazione durissima ,penosa e faticosa , e umiliante perché significa mettere in discussione quello in cui credevi , e ammettere di aver sbagliato e tutto quello in cui si aveva creduto si rileva privo di fondamento inutile e frivolo , insomma ad "uccidere \ far morire “ una parte di te " , però alla fine ne vale la pena . Infatti Quando i tuoi occhi saranno liberi si potrà riconoscere che la differenza non passa solo attraverso la fortuna o la ricchezza ( magari entrambe , perché no ) , ma attraverso la famiglia sia quella naturale sia quella “ collettiva “ ( ascoltate la canzone “grande famiglia” dei Modena City Ramblers ) o gli amici . E’ una differenza prima di tutto etica e poi estetica , un comportamento e non una condizione . Per quanto riguarda invece l’orgoglio riporto qui due delle risposte più significative che ho avuto sul newsgroups it.cultura.filosofia.moderato o it.cultura.filosofia ( non ricordo più quale fosse dei due , se uno o l’altro oppure entrambi ) alla mia domanda : << cosa sono la dignità e l'orgoglio ? e quando essi sono Inutili o Utili per costruire l'opera d'arte che la vita ? . Ecco la prima : Dignità e' rispetto per cio' che sei. Orgoglio e' rispetto per cio' che credi di essere. Sono essenzialmente qualita' riconoscibili dall'uomo razionale ed entrambe sono utili all'opera (altrimenti non esisterebbero). Delle due la piu' "pericolosa" e' l'orgoglio, da non intendersi sempre come "negativo", e' la consapevolezza del proprio valore, non in relazione all'esterno ma da attenta maturazione interna. In una visione duale i due vanno a braccetto, ovvero si tende a *dare* dignita' a chi esterna orgoglio, ma in realta' se non si ha dignita' non si ha vero orgoglio, chi sviluppa solo "orgoglio" costruisce una vuota facciata, niente di piu'. La dignita' e' essenza, l'orgoglio e' forma. Se in te realizzi la dignita', l'orgoglio traspare naturalmente,altrimenti l'orgoglio e' artificioso e "puzza"
e la seconda : sono solo strumenti che Non dimentichiamo che il potere spesso non crea ma capovolge.Dove non puo' oscurare gli aspetti della vera vita li confonde. Nel caso di dignita' e orgoglio fa' esattamente cosi' ,da "dignità" solo a chi mostra i muscoli (orgoglio dopato).La grande invenzione del "potere", sia in ambito "sociale" che egoico (dal quale si proietta il sociale), e' il senso di colpa, li' si annida la leva . il potere per spingere le masse contro gli errori di cui il potere stesso(di nascosto) si macchia . >> Spesso per poter andare d’accordo occorre rinunciare o meglio smussare i confini ed abbattere le pareti che impediscono di riconoscere nella somiglianza culturale ( cioè cercare uguaglianza nella diversità ) una parità sociale . Niente più del pregiudizio e dell’orgoglio eleva muri barriere e frontiere che impediscono a coloro che si trovano ai due lati di esse di vedersi e di parlarsi , e di scoprire alla fine che parlano la stessa lingua , es. dei palestinesi e degli israeliani . L’orgoglio e pregiudizio li s’incontrano , più di quanto lo pensiamo , nella vita quotidiana .Infatti << I cambiamenti del nostro caro vecchio mondo non si registrano solo con gli indici statistici o con l'aumento delle bollette del gas . Ci sono delle mutazioni apparentemente insignificanti e sfuggevoli che rappresentano, ad un orecchio attento, una nota nuova - più o meno intonata - nei soliti spartiti. Sono i neologismi: quelle parole nuove inventate per significare un evento, un fatto, un prodotto prima inesistenti >> http://www.h81.org/Orgoglio.htm per chi volesse leggersi il testo integrale. Ecco quindi che dobbiamo per sradicarlo in quanto Denis Diderot,in "Lettera sui sordomuti" :<< L'ignoranza è meno lontana dalla verità del pregiudizio >> ci si rende disponibili e solleciti ( e parlo per esperienze personali , tutte le volte che lotto , anche se non sempre ci riesco , contro il pregiudizio mi sento meglio ) verso tutte quelle persone che guardavamo dall’alto verso il basso o consideriamo solo perché vestono o si pettinano i capelli diversamente da noi , a volte in maniera strampalata , o che giudichiamo : << tale padre tale figlio >> perché magari qualcuno della sua famiglia è “ disgraziato o un pezzo di galera “ lo sia anche lui , ecc . IL pregiudizio finisce per assumere nei fatti una forma di discriminazione , in alcuni casi personale come quella che c’è in rete nei miei confronti che si basa su una mia “ pseudo scheda “ sul portale di bynoi ( www.bynoi.com/ulisse.html ) dove la gente prende per verità assoluta e inconfutabile ne sono un esempio lampante http://mentelucente.splinder.it oppure http://tangoi.splinder.it il mio sito clone(che scherzava pesantemente ) quando invece il 90% delle cose che ci sono riportate\scritte sono false o vengono ingigantite , e rifiuta anche davanti all’evidenza dei fatti ( leggendo questo blog esempio ) che esiste anche unn’altro aspetto di me e non solo quello descritto da quella mia scheda . Se con l’orgoglio si può “ convivere “ cioè trovare un equilibrio fra l’aspetto positivo e quello negativo ( da cui se “ estremizzato” si arriva al pregiudizio ) , in quanto è necessario , soprattutto il primo . Mentre per il pregiudizio invece ---- come dicevo prima --- và estirpato combattuto, perché dannoso alla costruzione dell’opera d’arte ( la nostra vita ) e ai rapporti fra le culture . Infatti è da esso deriva la tendenza all’ identificazione come causa dei nostri problemi ovvero la tendenza a farne un "capro espiatorio di quelli che noi chiamiamo, a volte ipocritamente diversi il passo è breve.
Ecco quindi che di volta in volta la vittima sacrificale cambia, ma raramente esce dalla ristretta cerchia che comprende : zingari, barboni, tossicodipendenti,malati di AIDS, extracomunitari\immigrati,gay-lesbiche,ecc.
Agli occhi dell'intollerante essi rappresentano gli agenti patogeni che, col loro modo di essere, potrebbero contagiare la società. E siccome la loro stessa presenza fisica è vissuta come una provocazione, diventano periodicamente il facile bersaglio di bande organizzate, che contro di loro sfogano le frustrazioni represse . Le trasformazioni in atto nella società italiana hanno portato a casi di intolleranza e di razzismo prima sconosciuti. In questa sezione vengono raccolti alcuni testi che analizzano il razzismo, l’antirazzismo e i conflitti etnici da diversi punti di vista, dall’antropologia all’indagine sociologica. Alcuni studi ( vedere le note finali ) hanno accompagnato e documentato le trasformazioni nell’atteggiamento degli italiani verso altri gruppi etnici. A partire dal 1987, i due autori hanno indagato su come la comunità reagiva all’impatto con i nuovi arrivati. Hanno seguito i primi casi di intolleranza e le prime reazioni di solidarietà, la crescita della Lega Nord e dei gruppi come Fronte veneto Skinead o Forza Nuova solo per citare i più noti e il suo ruolo di mobilitazione contro gli immigrati l’attività degli skinhead ( suddivisi secondo alcuni in red Skin e nazi Skin ) e lo sviluppo di nuove forme di antisemitismo e xenofobia ,vedere nei dossier di quello sulla destra romana ( quella fascista e neo fascista che non hanno niente a che vedere con quella liberale . Per chi volesse avere un ulteriore approfondimento potete andare a questo sito qua da cui ho tratto alcune frasi http://www.manitese.it/cres/stru1196/pregiud.html . Tale “ Lotta “ va condotta non solo come hanno fatto i “ Grandi della storia ( Gandhi , Martin Luter King ) ma anche nel nostro piccolo,sia da soli che collettivamente ,attraverso le associazioni non governative o di semplici cittadini ( che io chiamo , in tempi come questi , spiriti liberi o pensanti ) come esempio www.testedatagliare.it fans della trasmissione Jack(diego cuggia ) oppure la sezione italiana del sito internazionale di www.indymedia.org o www.ecn.org anche se con dei limiti ; oppure dal punto di vista spirituale e religioso ( aperto al dialogo delle diverse confessioni religiose ) come www.confronti.net ( solo per citare la più nota fra quelle religiose , ne trovate altre nei link del blog ) associazione che organizza incontri (come quello che è avvenuto il 4-5 marzo 2004 nel mio paese ) fra israeliani e palestinesi e fa conoscere l’attività delle organizzazioni come Windos che educano i bambini \ ragazzi di entrambe le popolazioni , alla convivenza e al dialogo che curano il progetto Sharing History Booklet" ( per una storiacomune)per chi volesse saperne di più o avere maggiori informazioni http://unimondo.oneworld.net/article/view/79434/1/ oppure quello dell’associazione Israeliana-Palestinese open house (in inglese http://www.openhouse.org.il Email: contacts@openhouse.org.il ) progetto nato nel 1988 da una lettera di una Israeliana ( Dalia Landau ) a un palestinese ( Bashir Khayri ) di cui trovate il testo in inglese cercando con un po' di pazienza per la versione italiana , dui cui non ho trovato il testo su internet , e che mi hanno procurato alcuni amici dela bottega del commercio equo dela mia città --- non posto perché troppo lunga e non so se con splinder si posso usare dei collegamenti ai propri documenti ---- mi scriva in privato e gli la mando ---- , se invece si accontenta di una parte la può trovare qui ( anche se io consiglio , di leggervi , sempre che non siate troppo sensibili
, a me sono venute le lacrime a gli occhi ) per citare le più note . Mi scuso se mi sono soffermato , quando esempi se potrebbero fare a centinaia su tutte le guerre che ancora si combattono e si stanno combattendo nel mondo , solo sul conflitto arabo-israeliano , ma è quello più attuale , insieme a quello in Iraq , e a cui è legata direttamente o indirettamente tutta la situazione del medioriente ed il terrorismo fondamentalista ( vedere madrid ) come dimostra la vile uccisione ( perché quando si combatte il nemico , alla sua stessa maniera , si passa da vittima a carnefice ) del leader fondamentalista di hamas Yassin per informazioni e aggiornamenti potete visualizzatela prima pagina dela categoria guerre globali di indymedia italia eccovi l'url per chio volesse arrivarci direttamente http://italy.indymedia.org/features/guerreglobali/-1404 , per chi è pigro
o ha poco tempo per cercare all’interno del sito .Per concludere L’orgoglio e il pregiudizio sono elementi e quindi vanno usati con cautela in quanto essi si scambiano spesso le parti rilevando una certa parentela . infatti hanno in comune la capacità di offuscare lo sguardo sulla realtà che ci circonda , l’orgoglio vela se stesso diventando invisibile , mentre il pregiudizio getta un velo sul proprio oggetto e ci rende incapaci di vederlo obbiettivamente . Viene spontanea una domanda Come fare ? la risposta è semplice in teoria , ma difficile metterla in pratica , ma l’uso del buon senso , che ci permette di volare liberi dalle armature \prigioni che ci costruiamo ( e che derivano tutte dal pregiudizio o orgoglio negativo ) come : il giudizio aprioristico , l’abitudine pensare continuamente e fissarsi sulle piccole cose ( le cosiddette seghe mentali ) ed ad avventurarsi da soli ( vedere la bellissima poesia “ Limite “ postata dal Viviana postata su questo blog il 17 marzo 2004 ), a difendere strenuamente le proprie convinzioni quando vengono smentite inequivocabilmente dagli eventi . ecc .Inoltre il troppo orgoglio ( il prevalere di quello negativo su quello buono od usare solo esso ) ci fa chiudere in noi stessi e ci fa respingere , molto spesso , gli altri ( vedere per capire il film “ Genio ribelle[will huting]trasmesso di recente sui rai3 qui http://www.cinefile.biz/wilhunt.htm ne trovate una recensione in merito ) e quindi ci causa una estrema insicurezza non facendoci andare avanti e facendoci accettare che siano gli altri a decidere per noi .Infatti è solo dopo che ci siamo spogliati delle nostre armature sociali e dei nostri tabù ( dovuti generalmente a preconcetti e a pregiudizi ) scopriremo cosa siamo realmente .Ed è su questa base più sicura ed incerta che io vedo il mondo e mi confronto con gli altri \ e , voi compresi .
P.s
alcuni dei Punti di riferimento sono incompleti ( ho avuto poco tempo per cercare ) in particolare i film e le le opere di letteratura se qualcuno\a di voi ne dovesse conoscere qualcuno può aggiungerne nei commenti . Inoltre vista l’impossibilità dio trovare fonti che trattino contemporaneamente ( come il romanzo ) ho separato le due tematiche separatamente .
- Film , documentari , cartoni, video , dvd per chi vuole sapere i dettagli per quelli di cui non ricordavo altro e le trame può cercatrle su http://www.filmup.com/
STAND BY ME" (1986) di R. Reiner
(*) stessa fonte sezione libri
La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek
le fate ignoranti "
il bagno turco “
Fragola & ciocolato
di Tomas Gutierrez Alea, con Vladimir Cruz, Jorge Perugorria (Cuba - Messico, 1993)
il video "Streghe", di Razo Gamentoré, Burkina Faso, e Alessandro Soetje (1998)per trovarlo Il video è disponibile presso il COE (Centro Orientamento Educativo) Via Lazzaroni, 8 – 20124 Milano – tel 02/66712077 fax 66714338 coe@iol.it ; www.peacelink.it/users/coe
LO SCHERMO VELATO
(The Celluloid Closet)
USA 1995
REGIA: Robert Epstein; Jeffrey Friedman
GENERE: Documentario DURATA: 102'
UNA GIORNATA PARTICOLARE
(Una giornata particolare)
Italia – Canada . 1977
REGIA: Ettore Scola
GENERE: Dramm. DURATA: 105'
SPLENDORI E MISERIE DI MADAME ROYALE
(Splendori e miserie di Madame Royale)
Italia - Francia. 1970
REGIA: Vittorio Caprioli
GENERE: Comm. DURATA: 103'
BEAUTIFUL THING
(Beautiful Thing)
GB 1996
REGIA: Hettie McDonald
GENERE: Comm. DURATA: 89'
FIRE India - Canada. 1997
REGIA: Deepa Mehta
GENERE: Dramm. DURATA: 94'
AMICI, COMPLICI, AMANTI
(torch song trilogy)
USA 1988
REGIA: Paul Bogart
GENERE: commedia, DURATA: 115'
- Libri ( storia giornalismo , letteratura , fumetti antropologia , psicologia , ecc )
la rabbia e l’orgoglio Loriana Fallaci ( anche se secondo me si tratta più di un caso clinico )
Laura Balbo, Luigi Manconi, I razzismi possibili, Feltrinelli 1990
Laura Balbo, Luigi Manconi, I razzismi reali, Feltrinelli 1992
Laura Balbo, Luigi Manconi, Razzismi. Un vocabolario Feltrinelli 1993 .
e l’Elenco della sezione PAURA E RIFIUTO DELL’ALTRO. RAZZISMO E XENOFOBI e quello della sezione diversità eccovi gli url
http://www.comune.modena.it/biblioteche.cosivicini/paura.htm http://comune.modena/biblioteche.cosivicini/diversita.htm
Sulla discriminazione \ pregiudizio verso i gay e le lesbiche
Fiore finto Vita di un transessuale borghese
di Katia Valli Bentivoglio
collana Eretica Speciale
pp. 224, euro 14
Donne col pisello Racconti
di Katia Valli Bentivoglio
collana Eretica
pp. 160, euro 8,26
MACHI DI CARTA Confessioni di un omosessuale cubano
di Alejandro T. Ruiz
collana Eretica
pp.128, euro 8,00
OMOFOBIA Il pregiudizio anti-omosessuale dalla Bibbia
ai giorni nostri
di Paolo Pedote
e Giuseppe Lo Presti
collana Eretica Speciale
pp. 232, euro 12,00
OMOCIDI Gli omosessuali uccisi in Italia
di Andrea Pini
collana Eretica
pp. 246, euro 9,50
Uomini su uomini Nuova letteratura
gay americana
a cura di Matteo B. Bianchi
collana Eretica
pp. 192, euro 7,75
Non provate a definirci
Nuove voci gay( non ricordo i dettagli )
Stalvolta è la presentazione del libro ad anticipare questa mia recensione su questo blog . Il romanzo che oggi presento è un romanzo intenso e profondo per essere un autore esordiente.Esso è scorrevole ( almeno per me che sono appassionato di noir e triller ) e allo stesso tempo di una lettura complessa ( ma ne vale la pena, per chi ama oltre il noir e i romazi psicologici \ introspettivi ) per chi non conosce la storia del nostro paese in particolare gli anni '68-'90 o l'identità della Sardegna ( ma ha solo le immaqini stereotipate che vengo da molti media , o dei luoghi di massa come al costa smeralda per il nord e i vilaggi vacanze per il sud o il rapido tour per il centro \ l'interno ) . Qui faccio come sono solito fare nei newsgroups ( in particolare quelli di fumetti , arte , cultura , cinema , letteratura ) quando c'è qualcuno\a che odia che gli si sveli ll trama o particolari d'essa." SPOLLER "IL romanzo è la storia ( il percorso ) del cammino intellettuale e psicologico di una terrorista. Franca Bellisai e' una donna difficile, una donna "fuori" figlia del 1968\88, anaffettiva, che emigrata a Torino dala Sardegna per studiare a scienze politiche , e poi per evitare di finire in carcere da Parigi alla Bosnia e che per anni vive con un'identita' inventata per evitare l'arresto. Una vita in fuga dagli altri e anche da se stessa. Sullo sfondo la desolazione delle macerie degli ideali rivoluzionari della lotta armata ( " lo stato borghese s'abbatte non si cambia , uno slogan , fra i meno truculenti di quel periodo di belezzze , ma sic , anche di brutture come lo stragismo di stato , la lotta armata sia , e soprattutto all'estrema Sinistra ma anche all'estrema Destra ) l'odore del sangue, il gelo della solitudine. Chi e' veramente Franca? E questo suo sguardo da "fuori" le fa vedere di piu' o la condanna inesorabilmente ad essere una "nuova vinta" difficile, una donna "fuori" figlia della cosntestazione , della lotta a rmata e del riflusso ( definizione con cui storici e sociologi chiamano gli anni 80 ) , anaffettiva, che viaggia dalla francia alla Bosnia e all'Angola , ptrima in fuga e poi in missione umanitarie , e che per anni vive con un'identita' inventata per i motivi che già sappiamo . . Chi e' veramente Franca? E questo suo sguardo da "fuori" le fa vedere di piu' o la condanna inesorabilmente ad essere una "nuova vinta"e si rifà una nuova vita , cambiando , ma rimanendo fedele ai suoi ideali di giustiuzia e libertà dei popoli e facendo autocritica della lotta armata .Soprattutto , la protagonista ( franca ) , ma anche in misura minore gli altri protagonisti il suo compagno di letta e di vita ( che sarà ucciso in uno scontro a fuoco , nel tentativo di fuggire insieme a Parigi ) e gli altri ( di cui adesso non mi vengono in mente i nomi ) Provava una curiosa sensazione, le sembrava di galleggiare in un nido caldo e luminoso mentre fuori infuriava la guerra.”
Se è possibile un essere fuori più del tredicesimo commensale (il reietto), da qui il titolo del romanzo , la «quattordicesima commensale» è il compendio vero di una vita ‘fuori’. La vita è quella di Franca Bellisai, figura di esclusioni e inappartenenze ma in costante ricerca di appartenenze e inclusioni: ideologiche e affettive. Dentro la lotta armata vorrebbe stare la giovane studentessa sarda emigrata a Torino negli anni Settanta, e in prima linea, come il compagno di vita Vittorio Rullo dei Nuclei Comunisti Combattenti. Dentro la riorganizzazione del movimento in cui crede vorrebbe stare la fuggiasca in Francia, dopo la palpitazione e le attese per due borsoni pesanti di contante, proibita eredità di Vittorio morto in uno scontro a fuoco con la polizia. Poi dentro il dramma e la desolazione dei campi profughi in Bosnia. E soprattutto, fiduciosa, dentro l’Isola ( la sardegna ) ritrovata. E ripensata: perché l’altra parte del sentirsi ‘fuori’ è lo sguardo privilegiato, anche se vedere di più può voler dire soffrire di più. Romanzo di movimento La quattordicesima commensale è la storia di una passione ideologica in continua ricerca di senso, di linguaggi. Tra avanzamenti e ritorni si muove la doppia vita di Franca, nelle faglie di luce e ombra, clandestinità e ufficialità, bugia e verità. Oltre alal trama voglio darvi un UN ASSAGGIO DAL ROMANZO :<<<< .... Non pensava a niente di preciso, non elaborava piani per il futuro. Qualche volta le capitava di pensare a Gesuino, alla Sardegna da lui tanto amata e tanto odiata. Si era imposta di non vivere, quasi volesse espiare la colpa di aver fatto morire l’amico per il proprio attaccamento alla vita, all’impegno militante, alle lotte ... >> che mi ha colpito molto individuando nella protagonista un io di un detterminato epriodo : " SPOLLER " L'autore descrive benissimo le tematiche del mio blog ( scusate lo spam indiretto e involontario ) credo che lo metterò anche li e di quest'altro qui , visto che la maggior parte del romanzo viene vissuto in giro per l'europa per concludersi da dove tutto è incominciato in Sardegna , 



IL tema d’oggi prende spunto dall'evento, da me citato in un precedente trend in cui parlavo dell’evento culturale organizzato dal
collettiva o di un popolo ) la si costruisce ( o ricostruisce ), ma soprattutto la si manrtine lottando giorno per giorno con questo sistema ( sociale , politico ed economico )chè è rapressentato dal motto ( citazione implicita agli ex Cccp
ostinati per la pace
prendendo spunto , in modo da aprire un dibattito ,dallo slogna pubblicitario del libretto Manuale della non violenza di Piero Sansonetti allegato a partire dal 10\4\2004 al quotidiano l'unità , che afferma : la non violenza e è un metodo di lotta politica [ da interdersi politica e politika ] , un un modo di vivere , un pensiero , un sistema filosofico [ io preferisco l'espressione filosofia ] , una rivoluzione per il futuro o forse la riforma delle riforme ? Per spronarvi inizio io . Per me sono entrambe le cose insieme spiego il perchè analizzando singolarmente tutte le opzioni della domada contenute nello slogan pubblicitario.Politica[ più politica che politika ] = perchè la non violenza dovrebbe dentro di noi e nella nostra opera d'arte ; Modo di vivere = nel rispetto degli altri e delle ideee( convenzioni , credenze ,e cc ) e della loro diversità ; un sistema filosofico [ filosofia ] = vedere le figure di Gandhi ,M.Luter:king , l'ultimo Malcom X , e per l'italia Aldo capitini ( trovate qui la foto e dei link su di lui nei riferimenti alla fine del trend ) fondatoe della marcia Perugia-Assisi ; una rivoluzione = un'alternativa a quelle rivoluzioni ideologiche [ politika ] del 1900 che si sono trasformate in dittature terribili tradendo le idee ( alcune delle quali sono ancora oggi valide ) reprimendo quelle non violente come quella di gandhi o la primavera di praga ; riforma = un metodo diverso la globalizzazione neo - liberista ( imperialista ) perchè si rifiuta uno dei mezzi principali di tale sistema sia la violenza vera e propria , sia quella economica , che psicologica .

stessi a portarlo al potere e lo hano finanziato . Anticipo tutti\e coloro che diranno che dico fesserie o che faccio disinformazioni o che sono comunista o ant americano andando a leggersi ( lo consiglio anche a voi ) il libro :" guerra all'Iraq " di william rivers pitt un americano dove s'intervista Scott Ritter ex ispettire onu in Iraq nel 1998 e si svelano molti retroscena e si spiega perchè le armi di massa sono una bufala per giustificare la guerra e della misteriosa ispezione onu del 1998. Lo potete trovare