19.4.04

Una mia ...







Una mia carissima amica mi ha inviato questa email che qui riporto


Lettere a amiche e a amici

Carissimi\e

ho ricevuto diverse email di adesione, di incoraggiamento e alcuni contributi, che qui ho "ripreso". Chi mi conosce sa che, insieme alla determinazione a fare, a esprimermi per quello che penso per quello che sono, c'è anche il timore di invadere la libertà altrui, non richiesto. Per questo se ...

Per il resto: non è che l'inizio ...

***



Quanto mi sono vergognata ieri sera


Quanto mi sono vergognata ieri sera nell'essere cittadina di questo paese, mentre la politica estera precipitava il suo ministro fa salotto in un talk show e il presidente del consiglio se ne sta nella sua villa dorata in Sardegna. Io sono un'insegnante, come potrò spiegare ai miei giovani, ma non stupidi studenti che anche questa è la politica? Ho sempre combattuto contro i loro caustici giudizi che la vivono come una cosa sporca, fatta per fregare chi non se ne intende. Oggi mi domando se troverò ancora la forza e le parole giuste per guardarli negli occhi, per dialogare con loro, per riaffermare gli ideali di uguaglianza, libertà, tolleranza nei quali credo.

Ciao Gianni, un saluto,

enza

email: 15 aprile 2004



" Nella democrazia di "Porta a Porta"

il Presidente del Consiglio

è in vacanza a Porto Rotondo

mentre il vicepresidente del Consiglio

fa il sub nel Mar Rosso.

Il ministro degli Esteri è reduce da una mattinata soddisfacente.

Gli è bastato richiamarsi a una ipotetica risoluzione delle Nazioni Unite

per riscuotere il plauso delle opposizioni ".

Antonio Padellaro da l'Unità del 16 aprile 2004



***


Ecco che arriva

quel senso insopportabile di impotenza

a sfiorare soltanto la TV

che pochissimo guardo,

a leggere giornali

che invece non sfioro...


Ed il senso di impotenza nasce

non solo da Berlusconi, Bush, Sharon,

ma anche e forse soprattutto dal centro sinistra.


Perchè di fronte alla tragedia in atto

- Iraq, Palestina, Africa .... -

è normale (purtroppo)

che si risponda con mitragliate di spot

costruiti secondo una telenolevas patriottica

che oscura e rende indistinta la tragedia e le cause

delle tragedie stesse.

E' normale,

perchè corrisponde all'ideologia del cavaliere (diciamo così)

di fare politica avendo presente

quel grande ventre molle del paese,

che può essere preso per il culo facilmente.

[Questo proposito e speranza del berluscone,

almeno per le europee verrà deluso,

così la penso,

perchè parte di questo ventre molle del paese

è stato ed è colpito nel portafoglio e/o nel lavoro

e soprattutto vede minacciato il proprio futuro]


L'impotenza nasce -dicevo- soprattutto dal centro sinistra

perchè non ci arma, non risponde con tutto il suo popolo

al disegno complessivo che anche la questione ostaggi pone.

Il centro sinistra mette al primo posto gli ostaggi

senza collocarli nel contesto della guerra come dovrebbe,

facendo opera di chiarezza nel paese

e rendendo confuse idee, slanci, desideri di verità,

che viviamo spasmodicamente

in questo talk show pieno di nebbia


Cioè?

Fare di tutto per liberare gli ostaggi vuol dire anche

uscire subito da questa guerra

e poichè questo governo non ci vuole assolutamente uscire

fare un discorso di verità su questa sporca guerra.

guerra unilaterale in violazione della carta dell'Onu ecc, ecc.

guerra di bugie

occupazione militare (la democrazia come imposizione)

occupazione economica (le imprese e le truppe mercenarie che gli ostaggi hanno clamorosamente rivelato)

occupazione strategica, con idee forza: guerra preventiva, guerra globale, controllo globale con l'America come gestore centrale e indiscutibile. (La forza delle armi)


Questi obiettivi stanno fallendo o rischiano fortemente di fallire, ma Bush non lo può ammettere, perchè sarebbe il fallimento di tutte le spaventose forze militari ed economiche che lo sostengono.

Si andrà avanti tra chissà quali tragedie: in Medio Oriente e però anche in Europa.

Richiamarsi all'ONU è semplicemente cercare di salvarsi la faccia,

se non si pone con la stessa forza il ritiro dei paesi occupanti.

Ma anche l'ONU oggi che cosa è?

Ha la forza politica ed anche militare per poter gestire con l'autorità e la credibilità necessaria ....

Oppure questo è anche data dalla forza di una vera autonomida dell' Europa,

ma anche dalla visibilità di quella che dovrebbe essere la seconda forza mondiale

(non è ancora così, ma può essere un proposito che lo sia)

che è il popolo mondiale della pace?


E' in questo contesto

che il centro sinistra

è debole,

[per esempio "unità nazionale contro il terrorismo",

ma non è semplicistico parlare di terrorismo

quando è in atto una guerra,

la maggioranza della popolazione irachena

è d'accordo con questi rapimenti

eccetera, eccetera? .....]

che mi (ci) fa sentire impotente...


E la sinistra diffusa?

Ha poco spazio mediale.

Grandiose manifestazioni

emarginazione mediale,

finisce per dare l'impressione

di essere un grillo parlante.

Non è così nella realtà del paese.

E' così su Tv e stampa.

Di essere il corpo vivo, più vitale

nelle strade e nelle piazze

e di non avere un'adeguata

rappresentazione virtuale.

Da qui una costante, continua

frustrazione ed anche un intermittente

senso di impotenza,

ma

***

25 aprile

Che il 25 Aprile in Italia si celebri all'insegna della richiesta

del ritiro immediato delle truppe italiane dall'Iraq

è un atto doveroso

di fedeltà alla memoria e ai valori della Liberazione,

che nel dire "mai più" è andata oltre se stessa,

ha manifestato il proprio impegno per il futuro,

ha espresso il proprio significato destinato a durare.

Emergency

***

La cosa migliore

che un uomo possa fare

per se stesso e per il prossimo è,

a mio parere,

quella di svolgere una costante autocritica

verso i propri pensieri

e le proprie azioni.

Moni Ovadia

***


Caro Gianni,

mi sembra una buona cosa la tua idea di una rivista pasoliniana in internet.
Ti mando una lettera, non solo per te, ma anche in forma di amicizia, antica, che ho avuto con Pasolini e, come credo tu sappia, gli ho dedicato anche un libro. Ti abbraccio fraternamente,

Pino Bertelli

Lettera sulla pace

Lettera a ogni uomo e ogni donna che parlano in bocca di cuore.

Vorrei ricordare a chi lo vuole — che ogni creatura della terra
ha eguale diritto all’esistenza e merita rispetto e dignità soltanto perché è viva.
Ciascuno è straniero a se stesso e non c’è esilio o erranza che non porti
a quel tempo dell’innocenza, quando i fiori di campo accompagnavano
il passaggio dei viandanti delle stelle e la diversità delle idee rendeva la vita più bella.
La storia celebrata degli uomini è legata alla sciocchezza degli eroi, alla leggerezza
dei profeti, alla ragione del più armato e non alla saggezza delle piccole cose
che fanno di ciascun’uomo un re senza regno o un angelo azzurrato di amorosi sorrisi...
chi semina pace raccoglie la pace

Vorrei ricordare a chi lo desidera — che la felicità, come la verità,
appartiene al futuro e quando gli uomini cominceranno a capire
l’importanza del rispetto e il senso di accoglienza con l’amore per le genti,
le culture, i saperi, le danze, gli stupori di aurore selvatiche,
allora e solo allora l’umanità potrà uscire dalla propria infanzia.
L’uomo non ha né poteri né privilegi... ha solamente responsabilità e genocidi,
disuguaglianze e morti per fame, sul suo cammino verso il dominio.
È così che l’uomo è andato alla fine delle acque, alla fine delle terre,
alla fine del cielo, alla fine del vento, alla fine delle piogge
e ha sgozzato la libertà nel fanatismo e nell’idolatria...
chi semina pace raccoglie la pace

Vorrei ricordare a chi vuol vedere — che l’uomo malato di potere,
non ha trovato nessuno che gli fosse amico e gli regalasse un tamburo di latta,
non ha trovato nessuno che gli leccasse le lacrime e gli gettasse fiori di zucca,
non ha trovato nessuno che gli donasse l’amore, una manciata di ciliege rosse
e un cesto delle proprie radici... basta piantare un chicco di mais ovunque è possibile
per dire mai più! a ogni guerra, a ogni terrore, a ogni tradimento
dei diritti più elementari dell’esistenza, perché non ci sono né guerre sante né guerre giuste...
il sangue chiama altro sangue e tutto muore negli occhi dei bambini che ci guardano
e tremano di paura per la nostra stupidità...
chi semina pace raccoglie la pace

Vorrei ricordare a chi trabocca di fraterna vitalità — che basta aiutare un solo uomo,
una sola donna in difficoltà e questo vuol dire aiutare il mondo,
ribellarsi contro le “buone intenzioni” e i pianti che da secoli abitano gli esclusi.
Nessuno vuole figli che siano schiavi e con le pance gonfie di vermi,
nessuno vuole che la fanciullezza sia deflorata e umiliata sui marciapiedi delle città,
nessuno vuole che le donne siano oggetto di violenza e di dolore...
anche se il dolore è fertile quanto la gioia...
L’amore rivela ciascuno a se stesso e riscopre il respiro del cuore.
L’amore divampa, rimane e cresce nel rispetto e nella stima di noi e tra noi.
Chi tocca l’amore riconosce la felicità e le carezze dell’anima.
Nulla è stato scritto in cielo, tutto è invece nell’amore che riusciamo a darci.
L’amore viola i limiti della sofferenza, per fiorire sui sorrisi della libertà.
L’amore afferra ciò che ci sfugge e insegna a lottare per la trasparenza dei sogni.
Il coraggio di amare significa vivere le differenze, accettare la solitudine di noi e tra noi
che si fa vita. L’amore si mostra solo all’amore. Non devi temere di perdere l’amore,
devi aver paura di non averlo conosciuto mai...
chi semina pace raccoglie la pace

Vorrei ricordare a chi sogna di conoscere la virtù della disobbedienza — che la libertà
nasce sotto le unghie di ogni colore e fiorisce in terre abitate dalla bellezza,
dove gli uomini giocano a “mosca cieca” con i bambini e le donne insegnano
a non fare domande ma ad osservare, aspettare, per aiutarli a crescere
e trovare la risposta ad ogni cosa... proprio là, in quella terra della libertà
dove le farfalle portano la voce a chi non ce l’ha
e ciascuno è degno di ammirazione e amorevolezza.
È la tenerezza dei popoli che sposta le montagne, è la nudità della fratellanza
e della sorellanza tra i semplici che porta a desiderare ad occhi aperti
quella comunità dell’amore che è già qui... tutte le cose hanno una vita...
gli animali, gli alberi, l’uomo... la saggezza nasce nei sogni,
perché ogni uomo e ogni donna, quando lo vogliono, portano in se stessi
le ferite di tutti i tempi e la vera essenza della civiltà dell’amore...

...sui campi di grano sporcati di sangue di antichi Paesi, mi sono seduto e ho pianto...
chi semina pace raccoglie la pace.
Pino Bertelli


***


A un anno dalla sua scomparsa

"Non ho auguri per il futuro,

figuriamoci per un 2000,

mera apparenza di tempo.

Ho auguri per il prossimo attimo:

che sia lieve come un battito d'ali(...)"

Luciano Della Mea



*****



Invio queste email anche a chi conosco poco o pochissimo,
o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente
è entrato nella (mia) posta elettronica.
Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi
me lo faccia, per favore, sapere: gianniq@protocol.it
Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,
aggiunga, proponga, faccia le sue critiche, o anche faccia circolare ....




18.4.04

Benvenuta Poppi...

Benvenuta Poppi91                                                             http://angolodellamiticapoppi.splinder.it ,futura compagna di viaggiom . Ecco alcune sue frasi del suo blog . dalle emozioni che dannoqueste frasi sembra più grande di quel che è in realtà


Volevo sapere cos'è l'amicizia: nel dizionario ho trovato solo delle parole complicate...nel cuore ho trovato te... * * Dimenticarsi di una persona penso sia impossibile. E' come lasciare una conchiglia sulla spiaggia...le onde la porteranno via, ma nel mare ci sarà sempre * * Non ti prometto che ti vorrò bene per l'eternità perchè l'eternita è infinita ma ti prometto che ti vorrò bene fino a un attimo prima che l'eternità finisca * *Sorridi anche se il tuo sorriso è triste perchè più triste di un sorriso triste c'è la tristezza di non poter sorridere * * E' bello avere una meta verso la quale viaggiare, ma alla fine è il viaggio che conta * * Se ti senti male e vorresti morire pensa a chi sta morendo e vorrebbe vivere * * Darei la vita pur di sentirti dire che mi ami...pensa...la mia vita per una bugia * * L'unica persona di cui hai bisogno è te stesso * * Tutti abbiamo delle ali ma solo chi sogna impara a volare * * Chi ti critica lo fa solo perchè vede in te ciò che lei in sarà mai * * Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, perchè sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo * * Morire: Il coraggio di un attimo; Vivere: Il coraggio di sempre * Le speranze sono voci che giocano con il nostro cuore, luci di stelle che non si spengono mai * * L'amore è la sorpresa di scoprirti, di scoprire la dolcezza di una carezza, la gioia di starti vicino * * Non smettere di amare per paura di soffrire, sarebbe come smettere di vivere per paura di morire * * Anche i fiori piangono, ma la gente pensa che sia rugiada...* * Ho fermato una goccia e le ho detto di te ma lei, piccola e indiscreta, non ha saputo mantenere il segreto ed ora la pioggia ripete il tuo nome * * Le pagine della vita non si possono strappare, bisogna sempre voltarle e ricominciare * * Amore è vedere il tuo ragazzo con un'altra sperando che sia sua sorella quando sai perfettamente che è figlio unico *

La vita è quell'imme...

La vita è quell'immenso teatro dove ognuno recita piccole parti. Ogni uomo, ogni donna sono attori inconsapevoli di un grande dramma. Ognuno recita a perfezione una parte: la madre, l'assassino, il ricercatore, la cameriera.

Recitano alla perfezione poichè non sanno di stare recitando. Un grande attore è infatti quello che si immedesima così tanto nella sua parte da non distinguere più fra palco e platea.

E così, tutti insieme, questi piccoli attori creano quella importante tragedia che è la vita.

Ma ogni tanto, in qualche posto sul palco, accade qualcosa di inspiegabile.

Un attore capisce. Un attore prende consapevolezza.

E questa piccola figura diventa qualcosa di tremendamente grande. Egli riesce a vedere prima la grande finzione, poi la sua piccola parte. All'inizio veramente è un po' scombussolato. Non sa, ma sa. Attraversa una fase di dolore intenso: all'inizio comprende come gli altri stiano semplicemente recitando; poi capisce l'illusione della realtà.

A poco a poco prenderà piena consapevolezza e diverrà regista della propria vita.


Mi auguro che il peso della verità non riesca a schiacciarci definitivamente per cancellare dal mondo il mistero e la magia della consapevolezza che, in quel giorno, è venuta a bussare proprio alla nostra porta.

Perchè proprio a noi?! Non saprei rispondere...

Ma cerchiamo di vedere con occhi nuovi a questa tragedia e impariamo a prenderne le opportune distanze.


Poichè il mio bl...



Poichè il mio blog , vuole essere anche un punto di rifemento a 360 gradi suil mondo e sulle arti , ma sopratttutto sulla memoria e sulal storia ( non solo quella deglie venti , ma quella fatta anche da noi , vedere la canzone la storia di Degregori e il romanzo dallo stesso titolo di Elsa morante , ovvero storie singole all'interno della grande storia , riporto e potete riportare anche voi , varie iniziative culturali . Ecco come : Tolleranza ( ecceto contro il razzismo , xenofobia , pedofilia ) , rispetto , di versità , imprevvedibilità . Essi possono essere espressi scrivendo ( quando vuoi e se puoi ) quello che ti và : racconti , poersie , ,dialoghi interiori ( io li chiamo cuoremente ) , recensioni di libri ,di film , di cd musicali , di siti , attualità oppure ispirandoti a http://voloobliquo.splinder.it : << Assenza di pensieri lineari.. poeti.. sognatori scalzi che volano.. in punta di piedi.. sull'anima >> insomma tutto quello che ti vi salta in mente , unico limite il rispetto e la volgarità gratuita . Potete , come ho fatto e faccio io ,il mezzo \sistema della contaminazione delel atrti , dei generi e dei linguaggi . Ecco questa iniziativa


MILANO


 Il lavoro tra storiografia  e memoria


In occasione dell’uscita del terzo numero di Zapruder, rivista di storia della conflittualità sociale, il 20 aprile alle ore 18.00 presso la Casa della cultura di via Borgogna 3, si svolgerà un incontro sul tema del lavoro, tra storiografia e memoria. L’incontro è organizzato da Casa della cultura, Storie in movimento e Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, che presenterà materiali inediti sulle vicende sindacali e politiche del movimento operaio milanese.



Per informazioni: http://www.storieinmovimento.org


17.4.04

Riporto una bellissi...

Riporto una bellissima poesia , trovata sul newsgropus it.cultura.antagonista dedicata ai 43 italiani di Emergency ( www.emergency.it da cui ho preso al foto , che è anche quella che apre la pagina )ancora oggi in Irak.Perche' di loro mai nessuno parla, tantomeno i mass media.:<< Ma questi sono " i miei ragazzi" e percio' ne scrivo io. >> rossana . L'autrice Rossana C scrive sul newsgroups it.culttura.antagonista,sulla ML pace di www.peacelink.it e sul sito www.20marzo.org ha anche un bel sito\homepage www.anassor.com la si può contattare in Icq 59466709

































 


 


 


 


I MIEI RAGAZZI




I miei ragazzi
non hanno elmetti
non fan ferite
stracci bianchi
per bandiera
garze e bende
per curare.
I miei ragazzi
hanno arti
da raccogliere
ricostruire
piccoli dei artefici
di pace
non di guerra.
I miei ragazzi
in terre lontane
portano liberta'
di camminare ancora
giustizia, quella vera
il prossimo tuo
come te stesso.
I miei ragazzi
seminano amore
si pagano in baci
sorrisi di povera gente
madri padri bambini
nell'immenso dolore
li sentono amici, vicini.
I miei ragazzi
a volte son tristi
piangono le vite perse
uccise dilaniate
che non possono
non riescono a salvare
e insieme, salvarsi.
I miei ragazzi
sono sereni
sanno che il bene
non alimenta l'odio
il verbo per farsi
capire dal mondo
e' averne cura






Orgo...









Orgoglio e pregiudizio









IL tema d'oggi prende spunto dall'omonimo romanzo di Jane Austen ( ecco un link per chi vuole saperne di più sull'autrice,sulla trama del romanzo,sul suo contesto storico culturale,biografia e sulle opere dell’autrice ed altre curiosità ed analisi su questo romanzo http://www.skuola.net/libri/orgoglio_e_pregiudizio.asp ; dal libro la quattrordicesima commensale di Gianni marilotti ( trovate qui la recensione ) ; e per finire dalle delle stucchevoli anticipazioni dell’ultimo libro ( è solo un giudizio sommario,dovrei leggerne il libro intero per dare un giudizio sommario e globale ),almeno da quel poco che è stato anticipato dal corriere di sabato 3\4\2004, di Oriana Fallaci “la Forza della Ragione“ e dal settimanale panorama del di questa settimana ( 18\4\2004 ) di Oriana Fallaci ; e dall’editoriale di Vasco rossi lo trovate su www.vascorossi.net sezione editoriali l’editoriale in questione è quello del 25\3\2004 .La distinzione fra l'orgoglio e il pregiudizio non è cosi semplice,infatti un altro romanzo ," Cecilia" , della scrittrice contemporanea di J.A che nel finale ripete in tre righe la coppia di sostantivi , e dice :<< se dovete le vostre disgrazie a Orgoglio e Pregiudizio,il bene e il male sono cosi meravigliosamente equilibrati che a Orgoglio e Pregiudizio dovrete la vostra conclusione >> .Tali categorie sono collegate , ma allo stesso differenti , ad un'altra categoria che è quella che si chiama prima impressione esse sono un fatto personale ( i cosiddetti precordi) che noi abbiamo di un evento , di una situazione , di una persona ,ecc. infatti essa è un fatto personale e hanno un qualcosa di ingenuo e di spontaneo , di fresco che manca al pregiudizio,possono ( e lo fanno, a volte più di quanto crediamo o immaginiamo ) ma allo stesso tempo possono indurre \ portare essere cambiate da un'altra impressione successiva. IL pregiudizio invece è una tara che affonda le sue radici nel passato e nel convento e non si lascia impressionare ( anzi meglio modificare ) da una nuova impressione . IL pregiudizio sotto tutte le sue forme ( culturali , antropologici , politici ) dev'essere sradicato , tale processo psico- antropologico è un operazione durissima ,penosa e faticosa , e umiliante perché significa mettere in discussione quello in cui credevi , e ammettere di aver sbagliato e tutto quello in cui si aveva creduto si rileva privo di fondamento inutile e frivolo , insomma ad "uccidere \ far morire “ una parte di te " , però alla fine ne vale la pena . Infatti Quando i tuoi occhi saranno liberi si potrà riconoscere che la differenza non passa solo attraverso la fortuna o la ricchezza ( magari entrambe , perché no ) , ma attraverso la famiglia sia quella naturale sia quella “ collettiva “ ( ascoltate la canzone “grande famiglia” dei Modena City Ramblers ) o gli amici . E’ una differenza prima di tutto etica e poi estetica , un comportamento e non una condizione . Per quanto riguarda invece l’orgoglio riporto qui due delle risposte più significative che ho avuto sul newsgroups it.cultura.filosofia.moderato o it.cultura.filosofia ( non ricordo più quale fosse dei due , se uno o l’altro oppure entrambi ) alla mia domanda : << cosa sono la dignità e l'orgoglio ? e quando essi sono Inutili o Utili per costruire l'opera d'arte che la vita ? . Ecco la prima : Dignità e' rispetto per cio' che sei. Orgoglio e' rispetto per cio' che credi di essere. Sono essenzialmente qualita' riconoscibili dall'uomo razionale ed entrambe sono utili all'opera (altrimenti non esisterebbero). Delle due la piu' "pericolosa" e' l'orgoglio, da non intendersi sempre come "negativo", e' la consapevolezza del proprio valore, non in relazione all'esterno ma da attenta maturazione interna. In una visione duale i due vanno a braccetto, ovvero si tende a *dare* dignita' a chi esterna orgoglio, ma in realta' se non si ha dignita' non si ha vero orgoglio, chi sviluppa solo "orgoglio" costruisce una vuota facciata, niente di piu'. La dignita' e' essenza, l'orgoglio e' forma. Se in te realizzi la dignita', l'orgoglio traspare naturalmente,altrimenti l'orgoglio e' artificioso e "puzza" e la seconda : sono solo strumenti che Non dimentichiamo che il potere spesso non crea ma capovolge.Dove non puo' oscurare gli aspetti della vera vita li confonde. Nel caso di dignita' e orgoglio fa' esattamente cosi' ,da "dignità" solo a chi mostra i muscoli (orgoglio dopato).La grande invenzione del "potere", sia in ambito "sociale" che egoico (dal quale si proietta il sociale), e' il senso di colpa, li' si annida la leva . il potere per spingere le masse contro gli errori di cui il potere stesso(di nascosto) si macchia . >> Spesso per poter andare d’accordo occorre rinunciare o meglio smussare i confini ed abbattere le pareti che impediscono di riconoscere nella somiglianza culturale ( cioè cercare uguaglianza nella diversità ) una parità sociale . Niente più del pregiudizio e dell’orgoglio eleva muri barriere e frontiere che impediscono a coloro che si trovano ai due lati di esse di vedersi e di parlarsi , e di scoprire alla fine che parlano la stessa lingua , es. dei palestinesi e degli israeliani . L’orgoglio e pregiudizio li s’incontrano , più di quanto lo pensiamo , nella vita quotidiana .Infatti << I cambiamenti del nostro caro vecchio mondo non si registrano solo con gli indici statistici o con l'aumento delle bollette del gas . Ci sono delle mutazioni apparentemente insignificanti e sfuggevoli che rappresentano, ad un orecchio attento, una nota nuova - più o meno intonata - nei soliti spartiti. Sono i neologismi: quelle parole nuove inventate per significare un evento, un fatto, un prodotto prima inesistenti >> http://www.h81.org/Orgoglio.htm per chi volesse leggersi il testo integrale. Ecco quindi che dobbiamo per sradicarlo in quanto Denis Diderot,in "Lettera sui sordomuti" :<< L'ignoranza è meno lontana dalla verità del pregiudizio >> ci si rende disponibili e solleciti ( e parlo per esperienze personali , tutte le volte che lotto , anche se non sempre ci riesco , contro il pregiudizio mi sento meglio ) verso tutte quelle persone che guardavamo dall’alto verso il basso o consideriamo solo perché vestono o si pettinano i capelli diversamente da noi , a volte in maniera strampalata , o che giudichiamo : << tale padre tale figlio >> perché magari qualcuno della sua famiglia è “ disgraziato o un pezzo di galera “ lo sia anche lui , ecc . IL pregiudizio finisce per assumere nei fatti una forma di discriminazione , in alcuni casi personale come quella che c’è in rete nei miei confronti che si basa su una mia “ pseudo scheda “ sul portale di bynoi ( www.bynoi.com/ulisse.html ) dove la gente prende per verità assoluta e inconfutabile ne sono un esempio lampante http://mentelucente.splinder.it oppure http://tangoi.splinder.it il mio sito clone(che scherzava pesantemente ) quando invece il 90% delle cose che ci sono riportate\scritte sono false o vengono ingigantite , e rifiuta anche davanti all’evidenza dei fatti ( leggendo questo blog esempio ) che esiste anche unn’altro aspetto di me e non solo quello descritto da quella mia scheda . Se con l’orgoglio si può “ convivere “ cioè trovare un equilibrio fra l’aspetto positivo e quello negativo ( da cui se “ estremizzato” si arriva al pregiudizio ) , in quanto è necessario , soprattutto il primo . Mentre per il pregiudizio invece ---- come dicevo prima --- và estirpato combattuto, perché dannoso alla costruzione dell’opera d’arte ( la nostra vita ) e ai rapporti fra le culture . Infatti è da esso deriva la tendenza all’ identificazione come causa dei nostri problemi ovvero la tendenza a farne un "capro espiatorio di quelli che noi chiamiamo, a volte ipocritamente diversi il passo è breve.


Ecco quindi che di volta in volta la vittima sacrificale cambia, ma raramente esce dalla ristretta cerchia che comprende : zingari, barboni, tossicodipendenti,malati di AIDS, extracomunitari\immigrati,gay-lesbiche,ecc.


Agli occhi dell'intollerante essi rappresentano gli agenti patogeni che, col loro modo di essere, potrebbero contagiare la società. E siccome la loro stessa presenza fisica è vissuta come una provocazione, diventano periodicamente il facile bersaglio di bande organizzate, che contro di loro sfogano le frustrazioni represse . Le trasformazioni in atto nella società italiana hanno portato a casi di intolleranza e di razzismo prima sconosciuti. In questa sezione vengono raccolti alcuni testi che analizzano il razzismo, l’antirazzismo e i conflitti etnici da diversi punti di vista, dall’antropologia all’indagine sociologica. Alcuni studi ( vedere le note finali ) hanno accompagnato e documentato le trasformazioni nell’atteggiamento degli italiani verso altri gruppi etnici. A partire dal 1987, i due autori hanno indagato su come la comunità reagiva all’impatto con i nuovi arrivati. Hanno seguito i primi casi di intolleranza e le prime reazioni di solidarietà, la crescita della Lega Nord e dei gruppi come Fronte veneto Skinead o Forza Nuova solo per citare i più noti e il suo ruolo di mobilitazione contro gli immigrati l’attività degli skinhead ( suddivisi secondo alcuni in red Skin e nazi Skin ) e lo sviluppo di nuove forme di antisemitismo e xenofobia ,vedere nei dossier di quello sulla destra romana ( quella fascista e neo fascista che non hanno niente a che vedere con quella liberale . Per chi volesse avere un ulteriore approfondimento potete andare a questo sito qua da cui ho tratto alcune frasi http://www.manitese.it/cres/stru1196/pregiud.html . Tale “ Lotta “ va condotta non solo come hanno fatto i “ Grandi della storia ( Gandhi , Martin Luter King ) ma anche nel nostro piccolo,sia da soli che collettivamente ,attraverso le associazioni non governative o di semplici cittadini ( che io chiamo , in tempi come questi , spiriti liberi o pensanti ) come esempio www.testedatagliare.it fans della trasmissione Jack(diego cuggia ) oppure la sezione italiana del sito internazionale di www.indymedia.org o www.ecn.org anche se con dei limiti ; oppure dal punto di vista spirituale e religioso ( aperto al dialogo delle diverse confessioni religiose ) come www.confronti.net ( solo per citare la più nota fra quelle religiose , ne trovate altre nei link del blog ) associazione che organizza incontri (come quello che è avvenuto il 4-5 marzo 2004 nel mio paese ) fra israeliani e palestinesi e fa conoscere l’attività delle organizzazioni come Windos che educano i bambini \ ragazzi di entrambe le popolazioni , alla convivenza e al dialogo che curano il progetto Sharing History Booklet" ( per una storiacomune)per chi volesse saperne di più o avere maggiori informazioni http://unimondo.oneworld.net/article/view/79434/1/ oppure quello dell’associazione Israeliana-Palestinese open house (in inglese http://www.openhouse.org.il Email: contacts@openhouse.org.il ) progetto nato nel 1988 da una lettera di una Israeliana ( Dalia Landau ) a un palestinese ( Bashir Khayri ) di cui trovate il testo in inglese cercando con un po' di pazienza per la versione italiana , dui cui non ho trovato il testo su internet , e che mi hanno procurato alcuni amici dela bottega del commercio equo dela mia città --- non posto perché troppo lunga e non so se con splinder si posso usare dei collegamenti ai propri documenti ---- mi scriva in privato e gli la mando ---- , se invece si accontenta di una parte la può trovare qui ( anche se io consiglio , di leggervi , sempre che non siate troppo sensibili , a me sono venute le lacrime a gli occhi ) per citare le più note . Mi scuso se mi sono soffermato , quando esempi se potrebbero fare a centinaia su tutte le guerre che ancora si combattono e si stanno combattendo nel mondo , solo sul conflitto arabo-israeliano , ma è quello più attuale , insieme a quello in Iraq , e a cui è legata direttamente o indirettamente tutta la situazione del medioriente ed il terrorismo fondamentalista ( vedere madrid ) come dimostra la vile uccisione ( perché quando si combatte il nemico , alla sua stessa maniera , si passa da vittima a carnefice ) del leader fondamentalista di hamas Yassin per informazioni e aggiornamenti potete visualizzatela prima pagina dela categoria guerre globali di indymedia italia eccovi l'url per chio volesse arrivarci direttamente http://italy.indymedia.org/features/guerreglobali/-1404 , per chi è pigro o ha poco tempo per cercare all’interno del sito .Per concludere L’orgoglio e il pregiudizio sono elementi e quindi vanno usati con cautela in quanto essi si scambiano spesso le parti rilevando una certa parentela . infatti hanno in comune la capacità di offuscare lo sguardo sulla realtà che ci circonda , l’orgoglio vela se stesso diventando invisibile , mentre il pregiudizio getta un velo sul proprio oggetto e ci rende incapaci di vederlo obbiettivamente . Viene spontanea una domanda Come fare ? la risposta è semplice in teoria , ma difficile metterla in pratica , ma l’uso del buon senso , che ci permette di volare liberi dalle armature \prigioni che ci costruiamo ( e che derivano tutte dal pregiudizio o orgoglio negativo ) come : il giudizio aprioristico , l’abitudine pensare continuamente e fissarsi sulle piccole cose ( le cosiddette seghe mentali ) ed ad avventurarsi da soli ( vedere la bellissima poesia “ Limite “ postata dal Viviana postata su questo blog il 17 marzo 2004 ), a difendere strenuamente le proprie convinzioni quando vengono smentite inequivocabilmente dagli eventi . ecc .Inoltre il troppo orgoglio ( il prevalere di quello negativo su quello buono od usare solo esso ) ci fa chiudere in noi stessi e ci fa respingere , molto spesso , gli altri ( vedere per capire il film “ Genio ribelle[will huting]trasmesso di recente sui rai3 qui http://www.cinefile.biz/wilhunt.htm ne trovate una recensione in merito ) e quindi ci causa una estrema insicurezza non facendoci andare avanti e facendoci accettare che siano gli altri a decidere per noi .Infatti è solo dopo che ci siamo spogliati delle nostre armature sociali e dei nostri tabù ( dovuti generalmente a preconcetti e a pregiudizi ) scopriremo cosa siamo realmente .Ed è su questa base più sicura ed incerta che io vedo il mondo e mi confronto con gli altri \ e , voi compresi .




P.s



alcuni dei Punti di riferimento sono incompleti ( ho avuto poco tempo per cercare ) in particolare i film e le le opere di letteratura se qualcuno\a di voi ne dovesse conoscere qualcuno può aggiungerne nei commenti . Inoltre vista l’impossibilità dio trovare fonti che trattino contemporaneamente ( come il romanzo ) ho separato le due tematiche separatamente .





  • Film , documentari , cartoni, video , dvd per chi vuole sapere i dettagli per quelli di cui non ricordavo altro e le trame può cercatrle su http://www.filmup.com/


STAND BY ME" (1986) di R. Reiner


(*) stessa fonte sezione libri


La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek


le fate ignoranti "


il bagno turco “


Fragola & ciocolato


di Tomas Gutierrez Alea, con Vladimir Cruz, Jorge Perugorria (Cuba - Messico, 1993)



il video "Streghe", di Razo Gamentoré, Burkina Faso, e Alessandro Soetje (1998)per trovarlo Il video è disponibile presso il COE (Centro Orientamento Educativo) Via Lazzaroni, 8 – 20124 Milano – tel 02/66712077 fax 66714338 coe@iol.it ; www.peacelink.it/users/coe


LO SCHERMO VELATO
(The Celluloid Closet)
USA 1995
REGIA: Robert Epstein; Jeffrey Friedman
GENERE: Documentario DURATA: 102'


UNA GIORNATA PARTICOLARE
(Una giornata particolare)
Italia – Canada . 1977
REGIA: Ettore Scola
GENERE: Dramm. DURATA: 105'

SPLENDORI E MISERIE DI MADAME ROYALE
(Splendori e miserie di Madame Royale)
Italia - Francia. 1970
REGIA: Vittorio Caprioli
GENERE: Comm.
DURATA: 103'


BEAUTIFUL THING
(Beautiful Thing)
GB 1996
REGIA: Hettie McDonald
GENERE: Comm. DURATA: 89'



FIRE India - Canada. 1997
REGIA: Deepa Mehta
GENERE: Dramm. DURATA: 94'



AMICI, COMPLICI, AMANTI
(torch song trilogy)
USA 1988
REGIA: Paul Bogart
GENERE: commedia, DURATA: 115'






  • Libri ( storia giornalismo , letteratura , fumetti antropologia , psicologia , ecc )


la rabbia e l’orgoglio Loriana Fallaci ( anche se secondo me si tratta più di un caso clinico )


Laura Balbo, Luigi Manconi, I razzismi possibili, Feltrinelli 1990


Laura Balbo, Luigi Manconi, I razzismi reali, Feltrinelli 1992


Laura Balbo, Luigi Manconi, Razzismi. Un vocabolario Feltrinelli 1993 .


e l’Elenco della sezione PAURA E RIFIUTO DELL’ALTRO. RAZZISMO E XENOFOBI e quello della sezione diversità eccovi gli url


http://www.comune.modena.it/biblioteche.cosivicini/paura.htm http://comune.modena/biblioteche.cosivicini/diversita.htm



Sulla discriminazione \ pregiudizio verso i gay e le lesbiche




Fiore finto Vita di un transessuale borghese


di Katia Valli Bentivoglio


collana Eretica Speciale


pp. 224, euro 14



Donne col pisello Racconti


di Katia Valli Bentivoglio


collana Eretica


pp. 160, euro 8,26



MACHI DI CARTA Confessioni di un omosessuale cubano


di Alejandro T. Ruiz


collana Eretica


pp.128, euro 8,00



OMOFOBIA Il pregiudizio anti-omosessuale dalla Bibbia


ai giorni nostri


di Paolo Pedote


e Giuseppe Lo Presti


collana Eretica Speciale


pp. 232, euro 12,00



OMOCIDI Gli omosessuali uccisi in Italia


di Andrea Pini


collana Eretica


pp. 246, euro 9,50



Uomini su uomini Nuova letteratura


gay americana


a cura di Matteo B. Bianchi


collana Eretica


pp. 192, euro 7,75



Non provate a definirci


Nuove voci gay( non ricordo i dettagli )





16.4.04

Ho bisogno di colori...

Ho bisogno di colori forti e brillanti per scacciare il buio che c'è in me!!


eccomi.. sono pronta...

eccomi.. sono pronta a camminare con te...

Stalvolta &egrave; la prese...

Stalvolta è la presentazione del libro ad anticipare questa mia recensione su questo blog . Il romanzo che oggi presento è un romanzo intenso e profondo per essere un autore esordiente.Esso è scorrevole ( almeno per me che sono appassionato di noir e triller ) e allo stesso tempo di una lettura complessa ( ma ne vale la pena, per chi ama oltre il noir e i romazi psicologici \ introspettivi ) per chi non conosce la storia del nostro paese in particolare gli anni '68-'90 o l'identità della Sardegna ( ma ha solo le immaqini stereotipate che vengo da molti media , o dei luoghi di massa come al costa smeralda per il nord e i vilaggi vacanze per il sud o il rapido tour per il centro \ l'interno ) . Qui faccio come sono solito fare nei newsgroups ( in particolare quelli di fumetti , arte , cultura , cinema , letteratura ) quando c'è qualcuno\a che odia che gli si sveli ll trama o particolari d'essa." SPOLLER "IL romanzo è la storia ( il percorso ) del cammino intellettuale e psicologico di una terrorista. Franca Bellisai e' una donna difficile, una donna "fuori" figlia del 1968\88, anaffettiva, che emigrata a Torino dala Sardegna per studiare a scienze politiche , e poi per evitare di finire in carcere da Parigi alla Bosnia e che per anni vive con un'identita' inventata per evitare l'arresto. Una vita in fuga dagli altri e anche da se stessa. Sullo sfondo la desolazione delle macerie degli ideali rivoluzionari della lotta armata ( " lo stato borghese s'abbatte non si cambia , uno slogan , fra i meno truculenti di quel periodo di belezzze , ma sic , anche di brutture come lo stragismo di stato , la lotta armata sia , e soprattutto all'estrema Sinistra ma anche all'estrema Destra ) l'odore del sangue, il gelo della solitudine. Chi e' veramente Franca? E questo suo sguardo da "fuori" le fa vedere di piu' o la condanna inesorabilmente ad essere una "nuova vinta" difficile, una donna "fuori" figlia della cosntestazione , della lotta a rmata e del riflusso ( definizione con cui storici e sociologi chiamano gli anni 80 ) , anaffettiva, che viaggia dalla francia alla Bosnia e all'Angola , ptrima in fuga e poi in missione umanitarie , e che per anni vive con un'identita' inventata per i motivi che già sappiamo . . Chi e' veramente Franca? E questo suo sguardo da "fuori" le fa vedere di piu' o la condanna inesorabilmente ad essere una "nuova vinta"e si rifà una nuova vita , cambiando , ma rimanendo fedele ai suoi ideali di giustiuzia e libertà dei popoli e facendo autocritica della lotta armata .Soprattutto , la protagonista ( franca ) , ma anche in misura minore gli altri protagonisti il suo compagno di letta e di vita ( che sarà ucciso in uno scontro a fuoco , nel tentativo di fuggire insieme a Parigi ) e gli altri ( di cui adesso non mi vengono in mente i nomi ) Provava una curiosa sensazione, le sembrava di galleggiare in un nido caldo e luminoso mentre fuori infuriava la guerra.” Se è possibile un essere fuori più del tredicesimo commensale (il reietto), da qui il titolo del romanzo , la «quattordicesima commensale» è il compendio vero di una vita ‘fuori’. La vita è quella di Franca Bellisai, figura di esclusioni e inappartenenze ma in costante ricerca di appartenenze e inclusioni: ideologiche e affettive. Dentro la lotta armata vorrebbe stare la giovane studentessa sarda emigrata a Torino negli anni Settanta, e in prima linea, come il compagno di vita Vittorio Rullo dei Nuclei Comunisti Combattenti. Dentro la riorganizzazione del movimento in cui crede vorrebbe stare la fuggiasca in Francia, dopo la palpitazione e le attese per due borsoni pesanti di contante, proibita eredità di Vittorio morto in uno scontro a fuoco con la polizia. Poi dentro il dramma e la desolazione dei campi profughi in Bosnia. E soprattutto, fiduciosa, dentro l’Isola ( la sardegna ) ritrovata. E ripensata: perché l’altra parte del sentirsi ‘fuori’ è lo sguardo privilegiato, anche se vedere di più può voler dire soffrire di più. Romanzo di movimento La quattordicesima commensale è la storia di una passione ideologica in continua ricerca di senso, di linguaggi. Tra avanzamenti e ritorni si muove la doppia vita di Franca, nelle faglie di luce e ombra, clandestinità e ufficialità, bugia e verità. Oltre alal trama voglio darvi un UN ASSAGGIO DAL ROMANZO :<<<< .... Non pensava a niente di preciso, non elaborava piani per il futuro. Qualche volta le capitava di pensare a Gesuino, alla Sardegna da lui tanto amata e tanto odiata. Si era imposta di non vivere, quasi volesse espiare la colpa di aver fatto morire l’amico per il proprio attaccamento alla vita, all’impegno militante, alle lotte ... >> che mi ha colpito molto individuando nella protagonista un io di un detterminato epriodo : " SPOLLER " L'autore descrive benissimo le tematiche del mio blog ( scusate lo spam indiretto e involontario ) credo che lo metterò anche li e di quest'altro qui , visto che la maggior parte del romanzo viene vissuto in giro per l'europa per concludersi da dove tutto è incominciato in Sardegna , http;//compagnodiviaggio.splinder.it/. . C''è da dire inoltre che ( a mio avviso ) questo libro sia la " una sorta di continuazione de La storia d’Elsa Morante a cui l'autore dice in questa interessante intervista che mi ha spinto a comprare il libro alla trasmissione radiofonica di fahrenheit (per coloro volessero saperne di più o non conoscessero al trasmissione ecco il sito www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/un_libro/ ) trasmessa il 7.4.2004 ecco il link\ url con la registrazione audio su realone player http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=89207 , oltre a questo riferimento c'è anche come sottolinea l'autore nelle note del suo libro un punto di riferimento a " rivoluzione nel labirinto di di franco ottaviano ( rubbettino 1993 ) " .Concludo affermando che è anche in alcuni punti ( non dico quali) molto commovente e consiglio di tenere pronti i fazzoletti :-) io ho pianto , anche perchè anch'io ero nella stessa situazione psicologica della protagonista e di un altro personaggio ..... basta cosi altrimenti vi dico troppo , e va a finire che vi svelo il finale . Adesso qualcosa sull'autore di cui trovate qui foto una foto .L'autore Gianni Marilotti vive a lavora a Cagliari, dove insegna Storia e Filosofia nei licei. Ha curato diverse pubblicazioni di carattere storico-politico, autore di saggi comparsi in varie riviste scientifiche, si occupa attivamente di storia del Mediterraneo e di cooperazione allo sviluppo (dal 1990 è presidente dell’Associazione Culturale Mediterranea). La quattordicesima commensale è il suo primo romanzo, col quale ha vinto il Premio Calvino 2003.Poichè tale romanzo è stato scritto per una piccola casa editrice locale dela mia regione eccovi tutte le " cordinate " per coloro volessero procurarselo .

 

 

Edizioni Il Maestrale
Via XX Settembre, 46 - 08100 Nuoro
Tel. 0784 31830
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15.4.04

&nbsp;

 

Luned&igrave; ho postato qu...

Lunedì ho postato questo pensiero di OSHO a cui nessuno ha lasciato un commento! Solo Beppe ha lasciato un commento che purtroppo non ho capito: anzi se mi vuoi spiegare cosa significano i tre puntini che hai lasciato come commento mi fai felice! La riscrivo perchè forse vi è sfuggita e spero che mi lasciate non 5 commenti ma 222! Anche per dirmi che sono uno stronzo perchè come sono incazzato ora non lo sono mai stato!
Forse è più attraente scendere in piazza con la bandiera della pace a fare casino che guardare il lerciume dentro se stessi?! Perchè la guerra, come ho già scritto nel precedente post, è dentro noi stessi! E' solo paura e ipocrisia continuare a lottare contro una guerra esterna che non esiste! Non c'è nessuna guerra! Non si sta combattendo nessuna cazzo di guerra esterna? Lo vogliamo capire?
Non risciamo nemmeno a dire ti amo ad un nostro fratello o a nostra madre e pretendiamo di cambiare il mondo con una merda di bandiera colorata?


L'uomo di pace di cui parla OSHO è quello che veramente, secondo me, è l'unico che potrà mettere fine a questa guerra televisiva che non è altro che lo specchio della guerra del nostro cuore!
VI PREGO DI RISPONDERMI E ALMENO MANDARMI A FARE IN CULO!
CAZZO FATEMI SENTIRE CHE ESISTETE E CHE AVETE ANCHE VOI QUELLA RABBIA CHE ORA MI STA DISTRUGGENDO!


"Un uomo di pace non e' un pacifista.
Un uomo di pace e' semplicemente un lago di silenzio.
Egli pulsa e irradia un nuovo tipo di energia nel mondo, canta una canzone nuova.
Egli vive in un modo completamente nuovo.
Il suo stesso modo di vivere e' quello della grazia, quello della preghiera,
quello della compassione.
In chiunque tocchi, egli crea piu' energia d'amore. L'uomo di pace e' creativo.
Egli non e' contro la guerra perche' essere contro qualsiasi cosa e' essere in guerra.
Egli non e' contro la guerra: semplicemente comprende perche' la guerra esiste,
ed e' proprio sulla base di questa comprensione che diventa pieno di pace.
Solo quando ci saranno piu' persone che sono laghi di pace, silenzio, comprensione,
la guerra scomparira'."


OSHO

Fabrizio Quattrocchi...

Fabrizio Quattrocchi, 36 anni



(Picture from http://www.unita.it)


La guerra non è solo quel film che si vede in televisione.
Nella guerra c'è pure qualcuno che muore realmente.
Migliaia di non-italiani che muoiono non devono essere solo una statistica.
Migliaia di non-italiani che muoiono non sono attori secondari di una telenovela che guardiamo all'ora dei pasti.



E qualcuno, questi cadaveri reali, li ha voluti!
Ogni governo democratico rappresenta solamente la volontà dei propri elettori.
La volontà!


Una volontà di Morte!



Almeno cessiamo di essere ipocriti e guardiamo senza paraocchi la nostra vita!
Viviamo forse in pace con noi stessi?
La guerra che oggi vediamo in televisione è quella che dovremmo combattere in noi stessi!
Il nemico non è fuori di noi, cerchiamo almeno di prenderne coscienza!


E finiamola con questo inutile "cercare il colpevole" fuori di noi! Daremo vita ad un'altra guerra!



Prendiamoci almeno la responsabilità dei nostri delitti!


CAZZO! MI VIENE LA NAUSEA A SENTIRE SEMPRE I SOLITI DISCORSI DI MERDA DEI BENPENSANTI CHE MI CIRCONDANO!



E' COLPA DI BERLUSCONI, E' COLPA DELL'AMERICA!



MA ANDATE TUTTI A FARE IN CULO!


UNA BUONA VOLTA, NELLA NOSTRA CAZZO DI INUTILE VITA:
MA PRENDIAMOCI QUESTA RESPONSABILITA' DI SANGUE!


SIAMO NOI GLI ASSASSINI! E BASTA!


FACILE TROVARE LE COLPE NEGLI ALTRI! FACILISSIMO!


E LA COSA CHE MI FA INCAZZARE E' CHE OGNI GIORNO, NELLA FOTTUTA VITA DI MERDA CHE QUALCHE CAZZO DI STRONZO CREDE DI AVERMI REGALATO, OGNUNO DI VOI (COMPRESO ME) STA A DARE LA COLPA SEMPRE A QUALCUNO!


MA CHI CAZZO LI HA VOTATI TUTTI QUESTI STRONZI???


DESTRA, SINISTRA! MA DOVE CAZZO STA LA DIFFERENZA SE TUTTE LE VOLTE ENTRIAMO IN GUERRA SIA CON LA DESTRA CHE CON LA SINISTRA? E AMMAZZIAMO UN SACCO DI GENTE LA CUI SOLA COLPA E' NON ESSERE "DEMOCRATICO" COME NOI?


E POI MI VENGONO A DIRE CHE LA DEMOCRAZIA SI RICONOSCE DAL FATTO CHE OGNUNO DEVE (E PUO')ESPRIMERE LE PROPRIE OPINIONI!


MA CHE MERDA DI OPINIONE C'E' DA ESPRIMERE QUANDO UN SACCO DI GENTE POVERA MUORE? E QUANDO NOI CI RICORDIAMO SOLO DI UN ITALIANO CHE MUORE QUANDO LA' NE SONO MORTI MILIONI? CON LE NOSTRE BOMBE INTELLIGENTI DEL CAZZO?


LA DEMOCRAZIA E' SOLO UN CAZZO DI STRONZATA DIALETTICA E LINGUISTICA AFFINCHE' I RICCHI POSSANO SOGGIOGARE IL MONDO POVERO E AFFINCHE' I FILOSOFI POSSANO CONTINUARE A DISCUTERE DI CAZZATE


MA QUANDO TI AMMAZZANO UN FIGLIO O UN FRATELLO O UN AMICO: DOVE CAZZO STANNO TUTTI QUESTI FILOSOFI?


VOLETE UN MIO PARERE SU COSA PENSO DELLA GUERRA? VOLETE UN MIO PARERE SU COSA PENSO DELLA PACE?


VI RISPONDO CHE IL MARCIO CE L'ABBIAMO TUTTI DENTRO (DESTRA, SINISTRA, PACIFISTI, RICCHI E POVERI) E A CHI NON MI CREDE VOGLIO RISPONDERE IN MANIERA POCO DEMOCRATICA, PERCHE' ORA COME ORA LA DEMOCRAZIA DELL'OCCIDENTE MI FA CAGARE LA MINCHIA!


VI RISPONDO CON UNA SEMPLICE FRASE:


VAFFANCULO IPOCRITI DI MERDA!
CONTINUATE A CERCARE IL COLPEVOLE:
INTANTO LA GENTE CONTINUA A MORIRE!

anche quella che noi...

anche quella che noi occidentali consideriamo , senza conoscere o conoscendo superficialmente con pregiudizi può esprimere concetti molto profondi e cco una preghiera islamica riportata dalla ML ( vedere post degli auguri pasquali ) che riporta un comunicato del UCOII ( unione comunità islamiche italiane ) ISLAM MODERATO NON QUELLO FONDAMENTALISTA


per coloro volessero confrontarsi con tale religione il sito www.confronti.net oppure il sito ufficiale www.islam-ucoii.it


PREGHIERA ISLAMICA


O Dio, cerco il Tuo aiuto nella Tua grande Sapienza.
Dammi la capacità di agire mediante la Tua Potenza:
Lo chiedo alla Tua Bontà.
Tu sai, io non so; Tu sei potente, io sono debole.
Tu che conosci tutto ciò che è segreto, o Dio,
se conosci che è buono quanto sto per intraprendere,
per la mia fede, per la mia vita, per il mio benessere,
fa che esso sia e fammi in esso prosperare.
Ma se è male per la mia fede, per la mia vita e per il futuro,
allontanalo da me e mostrami ciò che è bene.




UCOII


Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia



Innanzitutto vogliamo esprimere una reale e non rituale solidarietà ai congiunti di Fabrizio Quattrocchi e di tutti gli altri ostaggi. Familiari che nessuna responsabilità hanno in quel che sta succedendo ma che soffrono immensamente.Voglia Iddio di misericordia confortarli in questa difficile prova e fare sì che possa essere trovata una soluzione a questa grave crisi.Dopo la solidarietà, sia netta la nostra condanna e la riprovazione per la prassi di un gruppo che rifacendosi, nel nome al Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui), ne nega clamorosamente la tradizione, giustiziando un prigioniero. Un simile comportamento non potrà essere giustificato dall’efferatezza della guerra in corso e neppure dal massacro che sta subendo la città di Falluja, poiché l’uccisione anche di un solo uomo, ci insegna il Corano, equivale all’uccisione di tutta l’umanità.Purtroppo le conseguenze delle azioni degli uomini ricadono spesso in maniera indifferenziata su coloro i quali hanno la ventura di trovarsi in un dato luogo in un dato tempo, un versetto del Corano ci ammonisce: “Temete la fitna , essa non insidierà solo coloro che sono stati ingiusti ; sappiate che Allah è severo nel castigo”(Corano VIII, 25), quando con fitna, s’intende la sovversione, l’eversione, la guerra civile, l’oppressione in genere.Noi non sappiamo se Fabrizio Quattrocchi e gli altri tre italiani finiti nelle mani di un gruppo d’insorti iracheni, abbiano avuto una qualche responsabilità personale e oggettiva in merito alle indicibili sofferenze che i popoli dell’Iraq stanno patendo a causa dall’invasione del loro paese da parte della coalizione guidata dagli USA e dal Regno Unito.Certe, invece, sono le conseguenze di una tragica ingiustizia che si è sommata alle altre non meno drammatiche che gli iracheni hanno dovuto subire dalla dittatura di Saddam Hussein, durante la guerra contro l’Iran e in tutti gli anni dell’embargo che ha decimato una generazione dei loro bambini.Oggi il governo italiano può dare un segno forte e chiaro di voler partecipare alla ricerca di una soluzione non militare del conflitto ripensando serenamente la sua politica dell’intervento in Iraq.Se di missione umanitaria si era trattato, non ne esistono più le minime condizioni.Considerare oggi la possibilità di un disimpegno, che sconti comunque una certa gradualità, non assumerebbe le caratteristiche di una resa e neppure di una vergognosa ritirata ma piuttosto la corretta valutazione dell’interesse nazionale e della volontà popolare che è sempre stata, e sempre più, è schierata su posizioni pacifiste.


Roma 15.4.04


ecco tutte le infortmazioni per contattare tale associazione


Il Consiglio direttivo UCOII Via Delle Quattro Fontane 109, 00184 Roma
Presidenza
e-mail dachan_mn@hotmail.com
Segr.naz hamza.p@uno.it
oppure il sito ufficiale www.islam-ucoii.it con rispetiva e-mail ucoii@uno.it


&nbsp; Raccogli i...


 


Raccogli il mio sorriso..


 

14.4.04

Quel che ci si aspet...

Quel che ci si aspetta e' sempre diverso da quel che poi accade.
Da cio' vengono solo grandi delusioni.
Cosi' va il mondo.

CRESCERE &nbsp; ...

CRESCERE


 







Dopo un po' impari la sottile 
differenza tra tenere una mano e 
incatenare un'anima. 
E impari che l'amore non è 
appoggiarsi a qualcuno e la 
compagnia non è sicurezza. 

E inizi ad imparare che i baci non 
sono contratti e i doni non sono 
promesse. 

E incominci ad accettare le tue 
sconfitte a testa alta e con gli occhi 
aperti con la grazia di un adulto, 
non con il dolore di un bimbo. 

E impari a costruire tutte le strade 
oggi perché il terreno di domani è 
troppo incerto per fare piani. 

Dopo un po' impari che anche il sole 
scotta, se ne prendi troppo. 

Perciò pianti il tuo giardino e decori 
la tua anima, invece di aspettare che 
qualcuno ti porti i fiori. 

E impari che puoi davvero 
sopportare, che sei davvero forte, 
e che vali davvero...

Carla Troiani

13.4.04

L'articolo che qui...


L'articolo che qui proopongo con relativa foto viene dall'edizione online del quotidiano la repubblica www.repubblica.iot ) del 13\4\2004 . Per chio invece volese vederla integralmente ecco un sito americano, quindi una fonte al di sopra di ogni sospetto e accusa di comunismo e di Anti Americanismo , ovvero l'accusa o con noi omcontro di noi http://photomatt.net/dropbox/2004/04/bush-large.jpg oppure http://photomatt.net/archives/2004/04/07/mosaic . In esso (che raccoglie tutti i blog americani contro quiesta sporca guerra ) c'è la ricostruzione del volto di Bush fatta con le fotop tessera dei soldati Usa morti in Iraq . quindi in sostanza mi viene da chiedermi come dicde l'articolo stesso : << La guerra del Presidente? Un mosaico di vittime >>


NEW YORK - Un mosaico di foto tessera dei soldati americani morti in Iraq. Uno accanto all'altro, quei visi compongono un'immagine più grande, quella del volto del presidente degli Stati Uniti George W. Bush sotto un titolo che si commenta da solo: "La guerra del Presidente". Un'opera, perché di questo si tratta secondo Joe, colui che l'ha messa a disposizione di American Leftist, un sito-raccolta di blog. "Ho pensato a lungo se farlo, perché non ho avuto il consenso dei familiari delle vittime" spiega Joe presentando il mosaico. "Mi scuso sin d'ora se usando questi volti procurererò altro dolore ai familiari - prosegue Joe - ma l'arte, a differenza di altre forme di discorso, deve rischiare".



Aggiungo le mie considerazioni : tutti coloro affermano che chi posta o fa queste cose è pro Saddam e anti Americano di dormire sogni tranquilli il mosaico crescera , e che come dice una famosa canzone << anche se voi vi crediate assolti sempre siete coinvolti >> che è dimostrata dalla vicenda degli italiani sequestrati in Iraq . Lo so che può creare essere un po' cinnico . ma mi sembra il mezzo più adeguato per sensibillazzare i cdormienti e coloro che continuano a dire che tutto stà andando bene e non sta succedendo niente .