VI PIACEVA IL CARTONE ANIMATO DI KEN SHIRO ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
26.10.07
Rosolio al melograno
e la luce del mio
caminetto
mentre scrivo
la fiamma arde
lo scriptio insieme
al rumore dei tasti
rompono il silenzio
delle pietre antiche
del trullo e la legna
lenta si consuma.
Il profumo del
rosolio al melograno
addolcisce le mie
labbra.
franca bassi
25.10.07
Senza titolo 2153
ED ECCO A VOI UN FILM DI MARIO MONICELLI INTERPRETATO DA UGO TOGNAZZI MAURIZIO NICHETTI LELLO ARENA E ALBERTO SORDI VI PIACEVA ? :-)
Michele
Michele frequentava il mio stesso liceo ma era più grande di me. Lui e il suo amico Dario erano sempre i Dj delle feste della scuola, Dario metteva i dischi e lui con il microfono in mano faceva quasi cabaret più che lo speaker... quante risate ci faceva fare con la sua simpatia... e poi sono stava lì e nonostante fosse bello si sentiva quasi brutto e questo lo rendeva ancora più bello. Alto, magro, con gusto nel vestire, con le dita affusolate e sempre con il sorriso... con gli occhi color nocciola che ridevano sempre e i capelli neri corti ma ricci ricci.
Eravamo amici. Stavamo quasi sempre insieme a scuola e durante le feste io lui, Dario e gli altri che nel gruppo andavano e venivano. Quanti bei ricordi...
Michele si diplomò e inizio a frequentare l'università. Ci sentiavamo e vedevamo ma meno spesso, soprattutto alle feste.
A 22 anni una tremenda malattia portò via suo padre e lui cominciò a lavorare nella ditta in cui lavorava il padre. Michele era triste, i suoi occhi non ridevano più, lavorava per mantere la mamma e il fratello minore e non voleva uscire mai.
L'anno dopo al lavoro conobbe Francesca e si innamorano perdutamente, e lui riprese a vivere, riprese a sorridere e ad essere sereno.
A 25 anni lo vedevi camminare abbracciato a Francesca per le vie della mia città, ogni tanto ci trovavamo per caso tutti insieme al bar e bevevamo un caffè. Un giorno di maggio ci disse che loro due stavano per andare a convivere, il tempo di sistemare il piccolo appartamento di Francesca che nemmeno a farlo apposta non era lontano da quello della mamma di Michele.
A giugno Michele con la mamma partono con la macchina per accompagnare il fratello minore, Luca, in Puglia dove avrebbe lavorato per i mesi estivi come animatore di un villaggio. Approfittano e fanno due giorni di vacanza in puglia e poi tornano a casa.
Erano le 16 circa del pomeriggio, Michele guidava sull'autostrada mentre la sua mamma sedeva di fianco. Viaggiavano con la loro Micra nella corsia centrale, davanti avevano un camion che copriva la visibilità, e poi Michele aveva sempre odiato avere camion davanti mentre guidava.
Michele sorpassa e mentre si ritrova nella corsia tutto a sinistra con i divisori di cemento, il camion che stava superando sbanda. Sbanda tutto a sinistra e nonostante Michele abbia decelerrato il camion colpisce il cofano della macchina e schiaccia quasi tutta la macchina contro i divisori di cemento.
La mamma si rompe una gamba e si lussa una spalla e ha molte cicatrici.
Michele invece chiude per l'ultima volta i suoi occhi schiacciato contro il cemento e il suo bellissimo viso che avevo ripreso a sorridere è deturpato.
Il camionista era ubriaco. Ubriaco allo stremo e non si è fatto niente. E in galera non ci è nemmeno mai stato. Otto mesi di domiciliari e l'ha scampata...
La mamma e Luca non li incontri quasi mai, chiusi nel loro dolore. Francesca la incontri di rado, con la testa sempre china e con l'anello che le avevo regalato Michele all'anulare sinistro. L'anello che era un ennesimo segno dell'Amore di Michele per lei... del Michele che oggi avrebbe compiuto 27 anni.
Se passi per quella via dove si trova l'appartementino di Francesca, lo trovi tutto chiuso con ancora i sacchi di calcinacci sul balconcino.
"Quei sacchetti lì ce li avevi messi Michele" dice Francesca mentra stringe forte l'anello con l'altra mano "Lì aveva messi lì per liberare la camera da letto e inginocchiarsi a me e chiedermi di diventare sua moglie."
24.10.07
Oltre la danza
Immagine di Franca Bassi
ecco la mia reazione all'istituzione del pd
ed ecco il nuovo inno di Crozza ha azzeccato in quanto ero quello che ( scambiato per matto da molti della Sg locale ) lo aveva prevvisto . Dopo l'inno di Marco re ecco l'inno di crozza quale dei due è il migliore ?
per chi lo avesse perso nei meandri dei tanti post rieccovelo . a voi la scelta
Vittoria
Troppo presto si è chiuso
con una mesta frase, addio
quel libro finemente rilegato
che non ho fatto in tempo
colpa di un amaro destino
a leggere profondamente.
Troppo presto, poche pagine
per raccontare una storia
nata ai piedi di un vulcano
una storia che oggi continua
in tanti fogli ora raccolti
in un altro libro ancora.
23.10.07
Senza titolo 2147
SOFFIO DI MAGGIO OVVERO UNA PICCOLA COMMEDIA UMANA SU INTERNET
Eulalia è santa catalana e a Cagliari, la mia città, nel 1500 le hanno dedicato una bella chiesa gotica. Questo per dire qualcosa di me perché la santa, e meno che meno la chiesa, nulla hanno a che vedere con l’autrice. Eulalia è nome composto: eu, dal greco che significa buono e lalia, sempre dal greco che indica parlare, chiacchierare. Buona parlata o Eulalia sono la stessa cosa quindi. Non sembri questo un presuntuoso presentarsi criptato neanche in maniera troppo sofisticata, perché l’autrice Soffio di Maggio merita in pieno l’appellativo dato al suo personaggio che per lei racconta le storie. E le racconta bene nel suo blog: vanno dalla novella alla vera e propria fiaba con una leggerezza e una semplicità propria degli autori classici. I personaggi delle sue storie sono uomini, ma anche animali e cose che si animano fino a prendere vita e coscienza di sé così come la luna ne: “Eulalia e la luna grassa”, nel quale il nostro satellite stanco come qualsiasi umano sovrappeso decide di appoggiarsi sulle montagne nere per riposarsi; facendo scaturire da questa decisione una serie di conseguenze che costituiranno la storia. In “Eulalia e la fenice d’asfalto” prendono vita l’asfalto e un fiore rosso carnoso che da lì spunta, riportandoci alla memoria l’inizio di “Resurrezione” di Tolstoi, improbabile in un ambiente come quello ma nelle favole tutto è possibile, avrà vita breve perché verrà come strangolato dai rovi senza che la nostra protagonista possa fare alcunché, una lacrima però lascia aperta la speranza che con la notte possa rifiorire. In “Eulalia guarda alto”, gioca invece sull’equivoco con dei babbo natale appesi ai balconi dando vita a quelli finti e trattando da pupazzo quello vero: un sorriso alla fine svelerà l’equivoco. Il campionario è vasto e continua ad arricchirsi di nuovi personaggi, ma con un punto fermo Eulalia che immagino con grandi occhi ad osservare per noi, una sorta di inviato speciale nel mondo della favola, e ci restituisce le immagini che la sua fantasia fervida depura di tutto ciò che c’è di quotidiano nelle sue avventure. Ecco forse è questa la lezione più importante delle sue storie, la dimostrazione che c’è un altro modo di vedere il mondo ed è tutto negli occhi di chi guarda, perciò guardarlo con benevolenza e senza eccesso di critica ce lo restituirà più vivibile, almeno per il tempo della lettura, con invito a provare a trasporlo anche nella realtà di tutti i giorni.
Pietro Atzeni
Senza titolo 2145
Ricorderai.
E quando ti sarà imbiancato il crine
di argentee e paraboliche lune
senza temere l'onta delle rughe
ma accetterai le naturali regole
del ciclo della vita...
..Tu mi ricorderai lo so,
senza rancore...
Io sono quello che
Ti disse - No - ,
perché di tutto e tutti
Tu potevi avere.
Solo così mi guadagnai il ricordo,
il Tuo che non capisti allora
e il Mio, che resta vivo e saldo in groppa.
Quanta inconsapevole saggezza
In quel non dirti – Ancora –
Il Tempo logora gli eventi che percorri
tanto che scordi il volto di tuo padre
ma i sogni sono porte sempre aperte
su mondi nuovi e strade mai tentate
Se avessi sufficiente fantasia
reinventerei le stelle, l’universo
e un mondo
dove di certo un posto troverei
per te
che non sei stata mia
ma ancora torni a me
che non son stato tuo
ma conto certo più di tanti altri.
Sono certo.
Mi ricorderai.
Cerchio
C'era una volta un Cerchio che voleva trovare a tutti i costi il proprio centro...
Lo voleva toccare con la sua circonferenza...
Era proprio fissato: ben presto questo suo desiderio divenne una vera e propria mania che lo fece trasformare...
Sì, a furia di sforzarsi di toccare il proprio centro, da Cerchio si trasformò in Ellisse...
Questo tragico stato durò un tempo indefinito...
Questo suo tragico stato durò fin quando iniziò finalmente a parlare il Centro...
Questo disse: "Non provare a toccarmi, non ti è possibile. Piuttosto smettila di sforzarti, smettila di provare ad essere qualcos'altro rispetto a ciò che sei e ritorna a Te Stesso...".
Queste potenti parole toccarono in profondità l' "Ellisse", la quale pensò: "Sì, non può essere che così... Mi arrendo all'evidenza...".
E così fu: la resa totale dell'Ellisse-che-non-era-mai-stata-tale, la riportò nel suo Stato Originario di Cerchio;
stato che tuttavia non era mai stato perduto, ma dimenticato a causa dello sforzo e dell'inconsapevolezza.
Ora si ritrovava ad essere un Cerchio più saggio di prima...
Anche la nostra ricerca interiore ci conduce spesso a compiere degli sforzi inutili....
In fondo dobbiamo soltanto essere spontanei e fiduciosi, in una posizione di attento "ascolto" a Lui , con intuizione ed amore, senza alcuna rigidità o fanatismo... e vivere il nostro stato attuale con Fiducia e affidamento!
Benny
Questo tragico stato durò un tempo indefinito...
Questo suo tragico stato durò fin quando iniziò finalmente a parlare il Centro...
Questo disse: "Non provare a toccarmi, non ti è possibile. Piuttosto smettila di sforzarti, smettila di provare ad essere qualcos'altro rispetto a ciò che sei e ritorna a Te Stesso...".
Queste potenti parole toccarono in profondità l' "Ellisse", la quale pensò: "Sì, non può essere che così... Mi arrendo all'evidenza...".
E così fu: la resa totale dell'Ellisse-che-non-era-mai-stata-tale, la riportò nel suo Stato Originario di Cerchio;
stato che tuttavia non era mai stato perduto, ma dimenticato a causa dello sforzo e dell'inconsapevolezza.
Ora si ritrovava ad essere un Cerchio più saggio di prima...
Anche la nostra ricerca interiore ci conduce spesso a compiere degli sforzi inutili....
In fondo dobbiamo soltanto essere spontanei e fiduciosi, in una posizione di attento "ascolto" a Lui , con intuizione ed amore, senza alcuna rigidità o fanatismo... e vivere il nostro stato attuale con Fiducia e affidamento!
Senza titolo 2142
di Giulietto Chiesa
Riceviamo dal Signor Ugo Cortesi questa segnalazione. Ci era sfuggita. E solo un occhio attento poteva rilevarla. Non a caso. Perchè si tratta di un vero e proprio tentativo di scasso "a mano finanziata", con dolo, anche se senza effrazione. Un pò d'attenzione ai trucchi che vengono usati per fregare il pubblico. Si tratta della cosiddetta finanziaria, emessa dal governo di lor signori che formalmente si chiama ancora di centro sinistra. Per meglio dire si tratta del Decreto legge 1 ottobre 2007, n.159 che è il collegato della finanziaria.
Al quarto comma dell'art. 16 si affrontano le "Disposizioni in materia di sistema digitale terrestre". Mentre il signor Cortesi racconta ed enumera, noi cominciamo a sentire puzza di bruciato.
Un normale cittadino, che legga le righe seguenti, non ci capirebbe niente. Sono scritte apposta perchè nessuno, o quasi, ci capisca niente. Così si può farla franca, e, in genere, la fanno franca. Ed ecco le righe in questione, fatevi forza:
All'articolo 2 -bis , comma 5, del decreto-legge 23 gennaio 2001, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 marzo 2001, n. 66, come modificato dall'articolo 19, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 273, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 febbraio 2006, n. 51, le parole: «entro l'anno 2008» sono sostituite dalle seguenti: «entro l'anno 2012 ”.
A occhio e croce chi riesce a superare i "decreti", le "conversioni"”, le successive "modificazioni" e a mettere in ordine le date, capisce che una certa cosa, che doveva avvenire "entro l'anno 2008", avverrà adesso "entro l'anno 2012".
E che cos'è questa cosa che slitta? Nientepopodimeno che il passaggio della Terza Rete della Rai e della Rete Quattro di Mediaset sul satellitare.
Adesso tutto è chiaro. Il governo di centro sinistra, alla chetichella, sta regalando a Berlusconi altri quattro anni di sontuosa pubblicità, per svariate centinaia di milioni di euro. Naturalmente per fare questo disattende tutti i suoi impegni con gli elettori e contribuisce a eludere le sentenze della Corte Costituzionale. Cioè il governo, di nascosto, viola la legge.
E non vorremo mica pretendere che lo faccia alla luce del sole!
Infatti ci riesce. Nessun giornale, nessuna tv sembra essersi accorta della nube fumogena che è stata inserita nel decreto. Forse distratti, forse complici, forse entrambe le cose, a turno.
E poi ci vengono a dire che, se cade il governo Prodi, c'è il rischio che venga Berlusconi. E, nel frattempo, loro si mettono d'accordo con Berlusconi alle nostre spalle.
Un trucchetto molto simile a quello della precedente finanziaria, quando, sempre alla chetichella, qualcuno introdusse un comma che avrebbe eliminato i reati di corruzione nel pubblico impiego.
In quel caso, come in questo (ancora grazie signor Cortesi!) qualcuno se ne accorse e scoppiò lo scandalo.
Adesso lo scandalo non è ancora scoppiato e vorremmo che i parlamentari della sinistra (e quelli onesti che ancora siedono, non importa dove, negli scanni del Parlamento) lo facessero scoppiare, lo bloccassero, lo impallinassero.
E poi bisognerebbe sapere anche chi ha scritto quelle righe e per ordine di chi.
Cosa ha dato in cambio Berlusconi? Sarebbe interessante saperlo. Quanti altri mesi di tregua? Quali altri inciuci nei mesi a venire?
E poi dobbiamo leggere i soloni del giornalismo italiano (una pattuglia dei quali, al comando del caporale D'Avanzo, è saldamente dislocata nelle trincee del nuovo organo del Partito Democratico, cioè La Repubblica ), che parlano di "barbarie" quando Santoro si permette di trattare da malfattori coloro che fanno le malefatte.
fonte: www.megachip.info
22.10.07
Senza titolo 2141
(Martin L. King)
Quando il make-up diventa uno strumento di empowerment femminile, la storia di Beatrice Gherardini
Fin ora credevo che il trucco cioè il make up femminile ( ovviamente non sto vietando niente ogni donna è libera di fare qu...
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https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
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Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
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Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...