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12.3.08
11.3.08
IL BACIO - LABBRA DI TE
LABBRA DI TE
Il bacio
Dicono che il bacio sia l’unione più intima
E speciale tra un uomo e una donna. Un bene prezioso
Che non si da sempre anche se si sta facendo l’amore.
E’un fatto che le prostitute rifiutano di baciare sulle
Labbra e nella bocca il cliente, i baci li riservano solo
Per i loro amori. Il bacio quindi è più importante e forte di un congiungimento
carnale…. forse si, anzi, credo proprio che il bacio sia
LABBRA DI TE
Labbra tumide.. dischiuse dal desiderio di te,
ergono turgide verso le tue, …
la lingua ne disegna i contorni … ammorbidisce e lucida….
Pronte attendono protese … Occhi socchiusi, sospiri profondi…
battito cardiaco accelerato …
una sottile sciarpa d’ alito caldo, m’ avvolge il collo,
piccoli brividi di piacere sulla mia peluria che si rizza
come gambi di cristallo …goccioline di rugiada…
narici che toccano, l’umido sapore di te…
labbra che sfiorano … morbide e accoglienti le tue…
finalmente le assaporo a pieno … dolci da succhiare…
piacevoli da mordere …. Con prepotente passione
spingi contro le mie e le suggelli … la tua lingua entra in me…
muove impazzita a cercare la mia, …
mi togli il respiro … e con le labbra
l’afferri succhiandola avidamente … adesso sono io ad avere
la tua … per cibarmi di te ….
Vorrei che questo bacio non finisse mai … ora, solo ora, siamo
Uno dell’altro … unica parte di uno stesso essere ….
Amami così amore mio … baciami ancora e sarò tua
Per sempre….
Rossella Drudi.
Senza titolo 309
Dalla muova sardegna del 11\3\2008
L’ultimatum della Commissione Europea non ferma le betoniere sulle dune boscate Ville di lusso in vendita nel Sic di Is Arenas Albergo a cinque stelle e residenze estive senza alcuna valutazione di impatto ambientale Nei giorni scorsi i primi annunci delle società immobiliari: prezzi da 310 a 330mila euro
ORISTANO. Strana storia davvero, questa dell’investimento immobiliare sulle dune boscate di Is Arenas. Storia infinita che riserva sempre nuove sorprese e che cammina da sempre sui binari di due realtà intimamente inconciliabili. Da una parte, la Commissione Europea che sta per far cadere la sua mannaia sullo Stato italiano e la Regione Sardegna perché non hanno saputo conservare integro un Sito di interesse comunitario; dall’altra, un Comune, quello di Narbolia, che invece due anni fa ha concesso una licenza edilizia che autorizza la costruzione di un albergo cinque stelle-lusso e quasi cento villette in un’area ambientalmente sensibile e che dovrebbe essere tutelata e difesa come un parco.
Ma come spiegare questa incongruenza, questo paradosso che ha portato a una situazione surreale? E’ come se, in questa bizzarra commedia degli errori, convivessero due mondi giuridici e culturali diversissimi, ognuno con le proprie regole, le proprie logiche e le proprie convinzioni: un’Europa che rivendica il suo diritto-dovere di vedere applicata una sua direttiva (la 92/43 CEE) e un gruppo imprenditoriale che riafferma il devastante paradigma che coniuga ambiente e metro cubo.
In questa storia non poteva dunque mancare l’imbarazzante coincidenza che ha messo a nudo la profonda incongruenza del «caso Is Arenas». Proprio in questi giorni, infatti, la Travel Charme Hotels & Resorts ha diffuso gli inviti per l’inaugurazione del suo nuovo albergo superlusso nella pineta di Is Arenas. Con una promozione che ha tutto il sapore di un ossimoro, la cortese addetta stampa Annalisa Costantino dice: «Is Arenas si propone quale luogo ideale per vacanze all’insegna del relax e dell’ecoturismo».
E per capire appunto quanto sia ecoturistica l’iniziativa, ecco che proprio in quegli stessi giorni la Commissione Europea ha annunciato che il contenzioso con lo Stato italiano è arrivato al punto di rottura e che il nostro Paese dovrà essere processato dalla Corte Europea di Giustizia proprio per l’intervento «ecoturistico» sulle dune boscate di Narbolia.Come se non bastasse, ecco comparire sul mercato immobiliare le prime proposte di vendita di ville nella pineta-parco che era stata inserita nella rete europea dei Sic su proposta della Regione Sardegna. Il primo dubbio deriva dalla proposta della Travel Charme Hotels & Resorts che annuncia la disponibilità di oltre 90 residence individuali intorno al campo da golf da 18 buche. Dunque, come gli ambientalisti avevano denunciato in passato, l’albergo sarebbe stato una sorta di cavallo di Troia per far “passare” poi le ville.
Sarà infatti un caso, una semplice coincidenza, ma è un fatto che l’agenzia immobiliare milanese Moscova Stabili Real Estate srl proprio nei giorni scorsi abbia proposto la vendita di sei ville a Is Arenas. Si legge infatti: «La nostra società vende sei unità proprio sulla buca 5 (del campo da golf ndr) in una posizione veramente bellissima. Tali villette sono pronte per essere consegnate. Il loro prezzo è di 330 mila euro per la villa 7, che è una singola; 320 mila euro per le tre ville 27-28-29) e 310 mila euro per le ville 34 e 35». La consegna è prevista per l’estate di quest’anno. E infine, un annuncio: «Sono previsti ulteriori interventi residenziali all’interno del comprensorio nei prossimi anni». Una conferma che arriva dal sito internet Sognandolasadegna.it dove si parla addirittura di 103 villette. E di 103 unità abitative parla anche il sito di offerte immobiliari Paradisola.it.
A questo punto, è evidente che si è messo in moto proprio quel meccanismo che gli ambientalisti avevano tenuto e denunciato.
Ma si pongono anche nuovi interrogativi. Prima di tutto l’albergo «cinque stelle-lusso» che dovrebbe essere inaugurato a giugno, viene presentato come una proprietà della Travel Charme Hotels & Resorts e non della Is Arenas srl. E’ probabile che quindi la struttura sia stata acquistata dalla società tedesca, che dice di possedere undici alberghi (nove in Germania, uno in Austria e uno in Italia). La realtà labirintica della Is Arenas srl, che come si ricorderà è controllata al 50% dalla misteriosa società anonima Antil BV, induce a fare una piccola ricerca sulla Travel Charme Hotels & Resorts, che dice di far parte del gruppo Schmidt di Berlino.
Sarà una coincidenza, ma come per la Is Arenas srl, ecco anche qui un sentiero che porta in Svizzera. Più precisamente a Zurigo. Consultando il registro di commercio cantonale, si scopre infatti che il 17 gennaio scorso è stata iscritta la Travel Charme Hotels & Resorts Holding AG. Tanto per cambiare, una società anonima. Il presidente del consiglio d’amministrazione risulta essere un tal Peter Kupfer, mentre gli amministratori sono un italiano, Giuliano Guerra, e un tedesco, Jochen Traut.

In questo scenario, nel quale si promuove un’offerta turistico-immobiliare super lusso, ecco un inatteso scivolone che riporta questo “mondo dorato” a una drammatica quotidianità.
E cioé la scoperta, da parte dell’Ufficio del lavoro di Oristano, che in quei cantieri molte cose non funzionavano. In un blitz effettuato nei giorni scorsi, è venuta infatti a galla una realtà di lavoro sommerso: molti dei 94 muratori trovati a lavorare al “paradiso Is Arenas” sono risultati in nero. Un’impresa del Cagliaritano è stata addirittura chiusa perché aveva alle proprie dipendenze solo lavoratori non in regola. La vera sorpresa è stata però quella di trovare anche piccole imprese estere (siriane, egiziane e senegalesi) sulle quali si stanno facendo accertamenti. Certo, tutto questo non può essere considerato un buon biglietto da visita per la promozione del “paradiso di Is Arenas”. E infine si arriva al nodo dei problemi. O meglio, al problema dei problemi nella contradditoria, e a tratti confusa, storia del progetto immobiliare sulle dune di Narbolia, originariamente di 224 mila metri cubi di cemento. Su quei terreni che l’Europa, su segnalazione della Regione, vuole difendere, non sarebbe stata effettuata alcuna procedura di incidenza o impatto ambientale. Sarebbe stata quindi elusa una norma comunitaria. E proprio da qui nasce il procedimento di infrazione contro l’Italia, la messa in mora complementare nel gennaio del 2005 e ora, infine, l’ultimatum che porterà molto probabilmente a un processo per il nostro Paese. Con una sentenza che appare scontata. Bruxelles contesta all’Italia di essersi astenuta dall’adottare misure per evitare la compromissione dell’integrità del Sic e di non aver effettuato la valutazione di incidenza ambientale, prevista dall’articolo 6, comma 3, della direttiva 92/43CEE.
E fortemente critico era stato il Consiglio di Stato quattro anni fa, valutando insufficiente la procedura di verifica preventiva, come aveva invece sostenuto l’ufficio Sivea della Regione. La magistratura amministrativa, accogliendo il ricorso presentato dagli “Amici della Terra” che contestavano la procedura adottata dall’ufficio Sivea, non aveva risparmiato anche qualche bacchettata all’allora ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli “colpevole” di avere presentato una relazione incompleta sul caso. Nel dicembre del 2004, quindi, il Consiglio di Stato aveva deliberato una sospensiva cautelare, anticipando comunque alcuni dei punti della trattazione di merito.
Agli ecologisti del Gruppo di Intervento Giuridico e agli Amici della Terra non è però finora arrivata alcuna comunicazione sulla decisione del Consiglio di Stato sul loro ricorso straordinario al capo dello Stato. Dopo la sospensiva, insomma, tutto sarebbe rimasto fermo. E allora l’interrogativo è questo: cosa è accaduto per mettere in moto le betoniere a Is Arenas?
Cinque anni fa, quando il ministro dell’Ambiente Matteoli cercò maldestramente di aiutare la Is Arenas srl chiedendo a Bruxelles la cancellazione del Sic, il consigliere regionale diessino Cicito Morittu era stato durissimo: «Ci troviamo davanti a un imprenditore che ha cercato in tutti i modi di sfuggire alla Valutazione di impatto ambientale. E questo è nei fatti. Come è nei fatti che Mauro Pili, in una legge di assestamento di bilancio dell’agosto del Duemila, ha inserito un emendamento che svuotava il senso della Valutazione di impatto ambientale, la quale diventava applicabile solo nelle aree protette previste dalla legge 394. Nella Finanziaria di questa’anno, con un colpo di mano, siamo riusciti a ripristinare l’obbligo della Via sui siti previsti nella “rete” Natura 2000. Conclusione: è evidente che alcuni imprenditori, e primo fra tutti quello che vuole costruire a Is Arenas, hanno avuto un appoggio politico dal presidente Pili».
Oggi Cicito Morittu è assessore regionale all’Ambiente e a Is Arenas le ruspe si sono messe in moto. E, come dimostra la linea adottata dalla Commissione Europea, senza alcun procedimento di incidenza o di impatto ambientale...
10.3.08
9.3.08
Senza titolo 304
Alle politiche cocca rossa alla riscossa votiamo la fatanuda in tutte le regioni.
basta bidoni, veltroni berlusconi
Senza titolo 303
Come ogni notte
Verrai stanotte come ogni notte
E in questa stanza entrerà il cielo
con l’incanto delle sue mille luci
io sarò trepidante ad attenderti
sarai vestita di sole ombre
col chiarore della luna
che disegnerà sulla tua nuda pelle
vestiti solo per me
ti muoverai sinuosa
io ti osserverò incantato
come un bambino
davanti a un prodigio
così come ogni notte
chiuderò gli occhi colmo di te il cuore
ed al risveglio nella terra della mia anima
germinerà un fiore
uno sguardo al cielo azzurro oltre la finestra
non sarà fecondo di gioia
come il pensiero fremente di te
ad occhi chiusi
Pietro Atzeni
Cineterapia e blogterapia
Andrea, Chiara e nonna Franca per i bambini di Nasin
Per donare qui - Se vi avanza qualche spicciolo, un caffè aiutate Nasin
Sono felice e apprezzo i tuoi aiuti per Afghan Pen Log. Apprezzo te per la simpatia (l'affetto) che hai per i bambini afghani.
Credo che sia molto importante disegnare un sorriso sulle labbra dei bambini afghani, sono sicuro che questo sarà di aiuto e li salverà dalla durezza (della loro vita), anche se le persone invieranno loro scarpe e calzini usati.
Grazie
Nasim
Kabul, Afghanistan
Per mandare i vestiari e scarpe questo è l'indirizzo:
Comunque, scusa del ritardo nella mia risposta, aspettavo che Nasim mi desse l'indirizzo preciso al quale inviare il materiale per aiutare la piccola, ma non solo lei. Perchè se arrivano tanti aiuti lui provvederà a distribuire ad altri bimbi bisognosi come lei. Nasim è una bravo ragazzo, lo conosco molto bene, e vede negli occhi di quei bambini i suoi futuri figli e non può stare a guardare le loro sofferenze.
Ecco l'indirizzo preciso al quale inviare gli aiuti:
Masuma Ibrahimi/NF
P.O.Box 458
Central Post office
Kabul, Afghanistan
Tutto quello che potete fare sarà benvenuto. grazie Franca
8.3.08
8 MARZO FESTA DELLA DONNA???
8 MARZO FESTA DELLA DONNA ????
Ieri ho visto questo film, non sto qui a farne la pubblicità anche se l'ho trovato bellissimo, ma come donna mi riconosco nell'atrocità della donna stessa, la donna costretta al velo, la donna negata, il fantasma, l'essere inferiore schiavizzato da un esercito di uomini resi ignoranti dalla costrizione islamica, costretti a vivere nel terrore, privati del futuro perchè senza cultura non può esistere un futuro. Cresciuti fin da piccoli nel disprezzo e nell'odio della donna, meno importante ed utile di un cane... Donne alle quali è negato anche il diritto di esistere, perchè se si ammalano non ci sono più donne medico in grado di curarle in quanto alle donne è proibito studiare, e agli uomini è proibito curarle e visitarle. Quindi devono morire. Donne che se perdono il marito non hanno alternative, o mendicano o si prostituiscono, perchè alle donne è proibito lavorare, studiare, ballare,ridere, camminare muovendo il sedere, correre, ascolatare musica, PENSARE, SOGNARE, RESPIRARE ... VIVERE! ..... Tutte queste cose le sapevo come spevo del vetriolo in faccia o dell'acido muriatico a distruggere il volto mostrando l'osso, delle ragazze che si rifiutano di prendere per marito l'uomo che le vuole comprare. Sapevo da sempre tutte queste atrocità che continuano nell'indifferenza e peggio nell'abitudine del mondo.
Ma il film Persepolis dicevo, racconta questa tragedia vista con gli occhi di una bambina dalla caduta dello Scià di persia alla dittatura di Komeini fino al 1994 quando riesce, ormai grande, a scappare in francia. Il film sotto forma di cartone animato racconta così bene un passaggio storico fondamentale per capire cosa è successo a tutte le donne una volta "normali" che si sono ritrovate private di tutto. Anche i loro uomini, una volta colti e amanti della cultura dell'arte e dello studio da cui poi sono stati privati totalmente. Le generazioni successive di maschi cresciuti nel terrore nell'odio e nell'ignoranza, hanno prodotto eserciti di automi senz'anima, pietà sentimenti sen non quello dell'odio e del disprezzo per la femmina.
Infatti alle donne hanno totlto anche la dignità di essere umano. Prese a calci e a bastonate in strada senza motivo, considerate come dicevo prima meno di un cane.
Ecco io voglio dedicare a loro oggi la festa della donna, ieri le americane della fabbrica, oggi le donne costrette al velo alla negazione di se...
8 MARZO, FESTA DELLA DONNA Brevi cenni storici del passato:La "festa" della donna nasce dalla tragedia del 1908, quando a New York, le operaie della ditta tessile in cui lavoravano decisero di scioperare per protestare contro le condizioni inumane in cui erano costrette a lavorare. (non potevano guardarsi in faccia, ne parlare tra loro, ne andare al bagno, ne mangiare ne usare i minimi accorgimenti per evitare di ammalarsi esponendosi ai fluidi e ai veleni delle tintutre ecc)
Il padrone della ditta, dopo vari giorni di sciopero di queste precursici della lotta per i diritti della donna, l'8 marzo appunto del 1908, decide di chiuderle a chiave dall'esterno, imprigionandole. l'incendio che ne scaturì (doloso) diede morte orrenda alle donne recluse nel loro ambiente di lavoro o forse sarebbe meglio dire di schiavitù. Compiuta questa atrocità, tempo dopo, Rosa Luxemburg propose la giornata come lutto nazionale in memoria delle donne perite per i loro diritti.
Inoltre voglio dedicare l'8marzo a questa povera ragazza, e a tutte quelle come lei![]()
Hina Saleem la ragazza pakistana uccisa l'11 agosto del 2006 dalla sua stessa famiglia, per aver adottato costumi occidentali, viveva in italia Non dimentichiamo, non possiamo ne dobbiamo dimenticare mai, oggi sono qui tra noi, non c'è più nemmeno la scusa del paese lontano per non vedere .... In ricordo di lei e di tutte le altre ... La chiesa parla di diritto alla vita, e allora come mai tace su queste atrocità, coperte con la scusa della religione, anche il vaticano ha paura dei barbari talebani fondamentalisti islamici?
Altre immagini per non dimenticare, la festa della donna deve rappresentare loro oggi...
Buon fine settimana a tutti voi, dalla solita vostra
Rossella Drudi.
Pietro Sedda il designer, artista e tatuatore di fama mondiale racconta i suoi nuovi progetti
Dopo la morte nei giorno scorsi all'età di 80 anni di Maurizio Fercioni ( foto sotto a sinistra ) considerato il primo t...
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iniziamo dall'ultima news che è quella più allarmante visti i crescenti casi di pedopornografia pornografia...
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