2.12.10

Padova, consigliere comunale dipadova su Facebook "Questi rom mi fanno proprio vomitare"

Padova. Consigliere comunale su Facebook: Sti Rom mi fanno proprio vomitare

1.12.10

ahi ahi le donne

 Una mia   amica   si lamenta  di noi  uomini  dicendo  : << Prima ti scrivono, poi improvvisamente smettono. Prima dicono di essere interessati a te, poi spariscono come se non fosse successo nulla. Dicono di volerti bene, ma il loro comportamento ti fa pensare l'esatto contrario. E poi dicono che siamo noi donne quelle strane ed incomprensibili....>>. Non la  biasimo e la comprendo  

 Le mie ipotesi  al suo dubbio  possono essere  in base  all'esperienza  fin qui avuta  : 1 ) L'uomo è semplice:vi scrive?vuol dire che è interessato.Nn vi scrive più?vuol dire che ha finito i soldi nel cellulare.L'uomo dice di essere interessato a voi?Nn mente mica eh!!Poi sparisce?Vuol dire che è un uomo volubile(nn uno vero che n...n si lascia sfuggire la preda!!).L'uomo vi dice di volervi bene ma vi dimostra il contrario?Vuol dire che è realmente interessato a voi perchè come si dice:chi disprezza compra no?Perciò quando vi chiama "stronze","troie e stupide" è come se dicesse:"Dio quanto mi piace,ma mica posso farci il cascamorto davanti a tutti no?!se no gli amici miei mi prenderanno per un moscio!!!Perciò la tratto male e poi appena sono solo la riempo di messaggi e chiamate!!!"..e cmq se l'uomo sparisce è xkè si è stancato di aspettare..oppure xkè ne ha trovata una migliore!!ahahaha semplice. (  fino al  15\20 )  ., 2)  successivamente a 20\2 anni    sparisco perchè   si è stancato di aspettare..oppure xkè ne ha trovata una migliore ( non è il mio caso sfigato come sono )   o ci sono troppo amico  (  mi capita  spesso )., 3)  28 anni adesso   a metà strada tra  la precedente  esperienza   e perchè   a volte    non  ho il coraggio  , oppure  mi sono arreso  alle  continue   balle     e raramente  la verità  nuda  e cruda  delle donne   ( sono già fidanzata ,, ecc  ) oppure  il giudicare  \ criticare  aprioristicamente e non a  360 gradi accettando che nella vita  c'è anche l'amaro e  un uomo li deve prendere tutti e  due come dice  questo bellissimo film ,  in una delle ultime scene  

 



 che l coraggio di affrontare la situazione ... e preferisco fuggire da coniglio !!! anzichè insistere  ancora   cmq rimane un  mistero  un mistero che ormai è diventato, a volte  ,  perdita di tempo cercare di capirlo !!! . Ma  io non mi arrendo e continuo   a provarci anche  a costo di cancellazione  dai contatti di fb  e  non solo ,  e  gli sfotto degli amici che  mi chiamano  provolone ad  honorem  o vogliono portami a  ........

Karim Metref A SEMI DI PACE 2010\11 tempio pausania

Tempio Pausania
Ieri 30\11\2010    ,  forse  per  l'orario  e l  giornata lavorativa  (  erano  le   18  )  nei locali dell'Ufficio Turistico di Piazza Mercato, si  è svolto l'ncontro  dibattito  con
il giornalista e scrittore Karim Metref  ( a destra nella foto   foto  a destra   le altre  sul mio  flicker   )  intervistato  dal prof   Giuseppe Pulina  ( a  sinistra  ) 


  L'incontro rientra nel progetto "Semi di Pace 2010", approdato in città da qualche tempo che vede il coinvolgimento attivo delle scuole cittadine nel progetto di educazione alla  non violenza  .La presentazione   nonostante fosse pubblicizzata  sui giornali local e cn locandine  oltre che su fb  ha  avuto presenti (  forse  per  mancanza  di tempo o per  incultura  o  svogliatezza )  ha  visto partecipare  solo noi  e qualche cliente  ed amico dela bottega del 

mondo  e  del commercio equo e solidale  .Quidi pochi ma  buoni  . Speriamo che  il servizio su rtg  (  radio telegallura   )  sia visto  e serva  a qualcosa  .
Dopo le  domande  stimolanti  l maggior parte del prof  pulina  in cui ha raccontato dell'interessamento dei ragazzi ale sue lezioni  e   e reazioni  al video il proiettato in classe    il corpo delle  donne di Zanardo  , la sua esperienza  in iraq  riportata  nel  suo libro  de    2007 Caravan to Baghdad   ( foto sotto al centro    )  . Ha  inoltre  parlato   Adele sue storie  in Algeria e  di perchè  ha  scelto d0'immigrare  e  di come  è venuto in Italia  in giro per  l'Italia  fino ad  approdare a  Torino raccontate   del libro   Tagliato per l'esilio. casa editrice Mangrovie2008 ( sotto a  destra  )Scritto tra l'Algeria e l'Italia, "Tagliato per l'esilio" è una raccolta di racconti. Il filo conduttore che lega questi racconti brevi molto diversi tra di loro è l'esilio. Ma l'esilio non è inteso soltanto come quello di chi prende, se ne va, e lascia la terra natia. L'esilio è raccontato in tutte le sue sfaccettature.E' innanzitutto di chi si sente in esilio a casa propria che si tratta.  La prima parte -autobiografica- comincia con queste parole: "Il 25 novembre 1967 nascevo in esilio sulla terra dei miei avi. ..."E proprio stimolato  da : i  suoi racconti   e dalla sue risposte   sia  a qualche mia domanda  \ chiacchierata  fatta prima che iniziasse la presentazione   , dal botta  e  risposta  con noi    e altri del pubblico  ,  e  soprattutto dalla lettura  dei bugiardini del libro  , mi  è venuta  la  domanda    che trovate  nel video   da me girato sotto .
 Se nel caso   non si dovesse  capire   , visti  i  mie problemi di pronuncia  che m'accompagnoie non curati  per  giunta  peggiorati dal baite  eccovela  qui  : <<Visto che tu  hai viaggiato  e girato , e  sei continuamente  in viaggio  \  in esilio , ti senti più seme  o radice  .>>
Bellisima la  sua risposta  ed  molto intesa  . Essa  mi  ha : 1)  spinto  1) rimettermi in discussione per  certe cose  8 ne riparleremo prima o poi  )  , 2)   mi  ha  dato conferma     a  lasciare  il titolo  al nostro blog  , che voevo  cambiare   , visto  i scarsi  commenti  e l'email  continue   nonostante  e faq  , di gente stupida  che lo scambio o per un sito sulle droghe o  di un agenzia  di viaggio oppure  vi ci arriva   cercando  roba  \  argomenti d'aerei  in quanto esso  è  : <<  CDV - codice aeroportuale IATA dell'aeroporto MILE 13 FIELD - Merle K. (Mudhole) Smith, Cordova (Alaska), Stati Uniti >> tre  che un sistema  sicurezza   d'antifurti  (  CDVI Italia srl - A CDVI Group Company - Manufacturing Controllo ...Cdv é un'azienda leader nella progettazione e produzione di sistemi di sicurezza e controllo degli accessi.  )  o il centro diagnostico Varesino  ., 3) di come educando    non solo i ragazzi  , ma  anche  gli adulti ( genitori ed  insegnanti )   ai valori  dela non violenza   , del rispetto , della legalità    crescerà  un mondo migliore   , e  i ragazzi di  14\15  non saranno  solo defilippilizzati  o  dei bimbiminkia    che succubi  dei acritici  dei  consumi   e  delle mode   e  di una globalizzazione ormai mercificata  . 4)che sono sulla  strada  giusta   del sincretismo culturale  e nella lotta  alle chiusura mentali (  identità aperta  )  e all'omologazione   culturale




          Poi  dopo mentre firma  libri  fra   cui il mio   vedere  foto sopra 


si  è andati in trattoria   dove  fra una pietanza  e l'altra si è  chiaccherrato del mondo  Islamico, dell'Algeria , di veganesimo  ,  di non violenza  , ecc  .
con questo è tutto  .  al prossimo incontro con Alex Zanotelli

P.s
per  chi volesse  saperne d più  dell'autore  e  leggere i suoi articoli  che scrive o per riviste  o ilsuo  blog  questo è il suo blog http://karim-metref.over-blog.org/

Razzismo Un posto sui bus americani per ricordare Rosa Parks

A  QUANDO IN ITALIA  ?


Montgomery (Stati Uniti), 1 dicembre 1955: Rosa Parks torna a casa dopo una giornata di duro lavoro. Sale sull'autobus e prende posto. La sua unica colpa è essere nera. A una fermata il conducente le ordina di cedere il sedile a un bianco, ma lei si rifiuta. In America è il periodo della discriminazione razziale. Arriva la polizia e la donna finisce in carcere. Per 381 giorni la comunità afro-americana boicotta i mezzi pubblici. Oggi, a 55 anni da quel giorno, in alcune città degli Usa Rosa viene ricordata lasciando libero un posto sugli autobus.

la mafiae il calcio \ il coraggio della denuncia del giocatore Jaun Carlos rosa

Le nuove mafie stanno sempre penetrando  dapertutto  anche  in quello  che  Sic   fino  30\40 anni fa  era  il mondo  del calcio  . Infatti  assistiamo   Partite truccate, scommesse clandestine, presidenti prestanome, lo denuncia don Luigi Ciotti fondatore di Libera: "si garantiscono visibilità e presidio nel territorio e opportunità di riciclare denaro e arruolare nuove leve"
<< L'ombra della mafia grava anche sul pallone. >> sempre   secondo il giornale  online in un articolo del 16 luglio 2010  articolo non approfondito  da inchieste successive che trovate  qui   << Partite truccate, scommesse clandestine, presidenti prestanome: le mafie hanno messo le mani sul mondo del calcio, perchè, come spiega Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera "si garantiscono visibilità e presidio nel territorio e opportunità di riciclare denaro e arruolare nuove leve". In Lombardia, in Campania, Basilicata, Calabria, sono più di trenta i clan contati da Libera direttamente coinvolti o contigui al potere della criminalità organizzata e censiti per inchieste giudiziarie per infiltrazioni malavitose. "È uno spaccato inquietante - ha sottolineato Don Ciotti - ma non c’è da stupirsi".>>
Le  accuse  di Libera  sono di vecchia data   già anni fa la prima denuncia Già tre anni fa Libera ha denunciato che nella piana di Gioia Tauro i clan sono entrati nei piccoli club, in quell’occasione "il mondo del calcio si è indignato, ma è una realtà che le mafie siano nel pallone. I collaboratori di giustizia, ha ricordato il fondatore di Libera, da anni "dichiarano che i presidenti dei club hanno offerto loro posti di lavoro, che hanno scoperto solo dopo essere manovalanza per le organizzazioni criminali.






"Mi stupisco di chi si stupisce - ammette don Luigi Ciotti - Da sempre le mafie hanno puntato al controllo sul territorio anche attraverso le squadre di calcio. E oggi piu' che mai gestiscono il calcio scommesse, condizionano le partite, usano lo sport per cementare legami della politica, riciclano soldi". 



A testimoniare  ciò   c'è  fra  i casi  più clamorosi  della  penetrazione dela  mafia  ( oltre la storia  che troverete continuando a leggere l'articolo che  spiega  perchè  gli "  stessi  addetti ai lavori  "   cioè i gicatori o allenatori    non denunciano o  chi denuncia  viene   emarginato  o sospeso    e visto come un appestato    ) Chinaglia Il caso di Giorgio Chinaglia  e  la tentata scalata alla Lazio, quello dei giocatori del Potenza che non gioiscono per il gol dei propri compagni di squadra perchè sui risultati delle partite erano stati scommessi migliaia di euro in collusione con la ’Ndrangheta, sono solo episodi limite. Il dossier, preparato da Libera, e che verrà pubblicato in settembre dal gruppo Abele con il titolo "Le mafie nel pallone", di Daniele Toto, ne cita altri.E Il dossier  di Libera   << (...)   punta il dito dalla Lombardia al Lazio, abbracciando la Campania, la Basilicata, Calabria, toccando la Puglia, con sospetti in Abruzzo e con un radicamento profondo nell'isola siciliana. E con il Nord Italia sicuramente non immune da questa onda di illegalità applicata al calcio.
LA MAPPA - Più di 30 clan direttamente coinvolti o contigui censiti nelle principali inchieste riguardanti le infiltrazioni mafiose e i casi di corruzione nel mondo del calcio. E alla spartizione della torta il gotha della mafia, dai Lo Piccolo ai Casalesi, dai Mallardo ai Pellè, dai Misso alla cosca dei Pesce e Santapaola, denuncia ancora Libera. Oggi, sostiene il dossier di Libera, i clan guardano al mondo del calcio, controllano il calcio scommesse, condizionano le partite, usano il calcio per cimentare legami della politica, riciclano soldi. Le inchieste della magistratura, le intercettazioni telefoniche, la cronaca quotidiana dimostrano come anche nel football è presente un alfabeto dell'illegalità tutto italiano, con pertinenze anche straniere: 'ndrangheta, camorra, Cosa nostra e Sacra corona unita tutte attive e operative nel corrompere quella che sembrava apparentemente un'isola felice e che viene interpretata come un enorme affare.
«UN PICCOLO ESERCITO» - «Questo dossier dimostra che la criminalità organizzata nel calcio c'è, è sedimentata sul territorio e serve a dare prestigio ai boss e ad arruolare il loro piccolo esercito - commenta don Luigi Ciotti, presidente di Libera -. Lo dicono anche le dichiarazioni di alcuni pentiti, che raccontano di «posti di lavoro» offerti dal colluso presidente della squadra di calcio locale in cui giocavano da giovani questi collaboratori di giustizia. Poi c'è il caso del boss siciliano Piazza, diventato presidente di un piccolo football club in provincia di Siena, e anche a Rosarno, tra gli arrestati, c'è il dirigente di una società calcistica».>> (  coriere dela sera  del 16 luglio qui l'intero articolo  http://www.corriere.it/sport/10_luglio_16/calcio-mafia-denuncia-libera_10f42818-90df-11df-8665-00144f02aabe.shtml ) . Edd  eccoci a  rsultati  : << (...)
Secondo l’indagine “Le mafie nel pallone”, nella spartizione della torta tutti fanno affari: dai Lo Piccolo ai Casalesi, dai Mallardo ai Pellè, dai Misso alla cosca dei Pesce e Santapaola. ‘Ndrangheta, Camorra, Cosa Nostra, Sacra Corona Unita: non manca proprio nessuno. Il volume parla anche di falsificazione di tesserini, di acquisto di giocatori stranieri come “ombrello” di copertura per operazioni offshore e di infiltrazioni mafiose tra i gruppi di ultrà. Don Ciotti incalza:” In Lombardia, in Campania, Basilicata, Calabria, sono più di trenta i clan contati da Libera direttamente coinvolti o contigui al potere della criminalità organizzata e censiti per inchieste giudiziarie per infiltrazioni malavitose. “È uno spaccato inquietante ma non c’è da stupirsi. Tre anni fa la prima denuncia Già tre anni fa Libera ha denunciato che nella piana di Gioia Tauro i clan sono entrati nei piccoli club. In quell’occasione il mondo del calcio si è indignato, ma è una realtà che le mafie siano ’nel pallone ”. I collaboratori di giustizia, da anni “dichiarano” che i presidenti dei club hanno offerto loro posti di lavoro, che hanno scoperto solo dopo essere manovalanza per le organizzazioni criminali.  Il caso di Giorgio Chinaglia  (   niente di nuovo sotto il sole sul persopnaggio  già citato n  una canzone  , adesso non ricordo quiale di  Rino Gaetano   negli anni 70 )  tutt’ora latitante per la tentata scalata alla Lazio, quello dei giocatori del Potenza che non gioiscono per il gol dei propri compagni di squadra perchè sui risultati delle partite erano stati scommessi migliaia di euro in collusione con la ’Ndrangheta, sono solo episodi limite.” Il dossier, preparato da Libera, verrà pubblicato in settembre dal gruppo Abele con il titolo “Le mafie nel pallone”, di Daniele Toto, ne cita altri. Mi stupisco di chi si stupisce; da sempre le mafie, hanno controllato sul territorio le squadre di calcio. E oggi più che mai gestiscono il calcio scommesse, condizionano le partite, usano lo sport per cementare legami della politica, riciclano soldi. È necessario rompere i silenzi, avere il coraggio della denuncia seria e documentata ricordando le tante piccole squadre e realtà locali che non hanno perso la trasparenza e la lealtà nel loro agire quotidiano. Le mafie usano il calcio giovanile per arruolare nuova manovalanza.
Possedere una squadra di calcio rappresenta in tante realtà un fiore all’occhiello, una testimonianza di prestigio e soprattutto strumento di controllo del territorio». Il marcio c’è anche nel mondo del calcio. Abbiamo scoperto l’acqua calda. Prima di noi lo hanno accertato, perseguito, processato e condannato nella aule dei tribunali della Repubblica. C’è chi sia andato in galera e chi abbia già scontato la pena. Erano anche i tempi del nandrolone, ( in passato veniva utilizzato per curare casi come l’osteoporosi, gravi forme di anemia e magrezza costituzionale. Oggi il suo utilizzo è più famoso in ambito sportivo che terapeutico), dell’eritropeietina. Non soltanto delle “canne”, della cocaina, dell’eroina, dello spinello. Diego Armando Maratona docet. La storia del Pibe de Oro è ormai nota, come la sua parabola discendente dovuta proprio all’uso di sostanze stupefacenti, che lo hanno portato ad un passo dalla morte qualche anno fa. La prima volta che venne pizzicato, giocava ancora nel Napoli e si beccò 15 mesi di squalifica. Poi i Mondiali del ‘94 e la positività all’efedrina e poi ancora una squalifica nel ‘97. Lamberto Boranga, ex portiere del Cesena e oggi sanitario sportivo alla Asl di Perugia, in un’intervista al quotidiano Avvenire. “Dalla fine degli anni ’70 al 1985 circa l’hanno fatta da padrone gli stimolanti, i cortisonici e le anfetamine. Poi da li’ a tutti gli anni ’90 e’ stata l’era degli anabolizzanti. Ora il doppio controllo antidoping (sangue-urine) ha quasi fatto sparire gli anabolizzanti e siamo entrati nel tempo dell’Epo. Le conseguenze di abuso di eritropoietina sulla salute degli atleti si vedranno fra una ventina d’anni ma posso tranquillamente dire gia’ adesso, senza peccare di allarmismo, che saranno devastanti”.(...) >> da  http://www.mediterraneonline.it/   trovate  qui  l'articolo completo  )  Ora  se la  mafia  è riuscita  a penetrare  in settori come questi  lo si deve  alla scarsa educazione   ala legalità   e  ai pregiudizi  verso chi denuncia  ecco alcuni commenti  trovati  nell'articolo    del  giornale online citato prima   : >>





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  chi se  ne frega  se  è  un prete  o  un ex prete o  spretato , o uno di destra   a denunciare  tali  cose  , meglio  loro che il silenzio   che molto spesso è  uguale  a morte 
Il  che  genera  paura  nel denunciare  . Ecco  perchè , io pur contrario alle mitizazzioni  e  al  significato  e definizione classica  e  dlontana menoria   del mito dell'eroe  , considero   tutti coloro che   come nel caso di Zeman e  del giocatore ( che  cito  qui sotto  )  hanno il coraggio   di denunciare  e  di prendersi el conseguenze  che  ne  conseguono  : emarginazione  , isolamento ,  denunce  , sospensioni  e  quanto altro ne consegue  , degli eroi  .
Ecco la storia  di cui parlavo prima   tratta  dell'unione sarda  oonline del 1\12\2010

Calciatore chiede i rimborsi spesa:minacciato di morte e squalificato

 




Il protagonista della vicenda era arrivato a Lanusei dalla Puglia, dove giocava in una squadra in odor di mafia. Denunciò i dirigenti che lo avrebbero minacciato di morte quando chiese i rimborsi spesa. Lo hanno squalificato per cinque mesi.


Ha dell'incredibile la storia di Juan Carlos Rosa, 25 anni, centrocampista del Lanusei calcio, squalificato per cinque mesi per aver denunciato per minacce i suoi ex dirigenti del Real Squinzano, squadra della Promozione pugliese in cui ha militato nella scorsa stagione. Il calciatore di Buenos Aires è stato fermato per cinque mesi dalla Commissione disciplinare territoriale della Puglia.
LA STORIA Tutto risale a un anno fa. Rosa gioca nel Real Squinzano, formazione finita anche nel mirino della Dia per presunte infiltrazioni mafiose. Dal 15 dicembre 2009, racconta Rosa nella sua denuncia alla magistratura, gli sarebbe stato negato l'ingaggio stabilito con un accordo verbale e gli sarebbe stato offerto il pagamento con fondi neri; qualche mese dopo sarebbe stato minacciato di morte se non avesse lasciato l'albergo dove alloggiava, in quanto licenziato.
La denuncia alla magistratura ordinaria senza il consenso del Consiglio federale ha portato, secondo il procuratore, alla violazione della cosiddetta clausola compromissoria, articolo dello Statuto che vieta ai tesserati di rivolgersi alla giustizia ordinaria per risolvere questioni legate al calcio. Oltre a questo, Rosa è stato anche condannato per aver percepito una gratificazione economica, sotto forma di rimborso forfetario di spesa (750 euro), cosa consentita tra i dilettanti soltanto nei campionati nazionali. Insieme al giocatore sono stati condannati il presidente del Real Squinzano, Carlo Marulli, per quattro mesi e il direttore sportivo, Elio Tresi, per tre. La società è stata multata di cinquemila euro per responsabilità oggettiva.
IL PRESIDENTE SUO AVVOCATO La decisione della commissione ha gettato nello sconforto il giocatore, già ripartito per l'Argentina, e la sua nuova società, il Lanusei calcio, che però non l'ha abbandonato. Il presidente del sodalizio, Donato Marongiu, avvocato, si è subito messo in moto per aiutare Juan, assumendone gratuitamente la tutela. Non tanto per far cancellare la squalifica, cosa assai difficile, quanto per provare a ridurla il più possibile. Per questo ha inoltrato ricorso alla commissione disciplinare nazionale. «La prima cosa che voglio dimostrare - spiega - è la non applicabilità della clausola compromissoria, visto che la denuncia di Juan è di tipo penale e fa riferimento alle pesanti minacce a cui è stato posto dai suoi ex dirigenti. In merito ai pagamenti - continua Marongiu - vorrei che qualcuno mi spiegasse perché si accetta il tesseramento di giocatori stranieri se il regolamento non consente che siano pagati: è come se la federazione tenesse la testa sotto la sabbia per non vedere un fenomeno che, in maniera lampante, viene disatteso ovunque ogni anno». 

                               FRANCESCO MANCA

Ben venga   chi  mi vuole  ascoltare    e  leggere  anche senza  commetare    anche esprimendo la sua diversa  opinione ovviamente  nel rispetto della  mia  .
A ... gente imbelle     come quella  citata prima  

30.11.10

adesso è tabu non accompagnare gli alunni ad una celebrazione militare ? il caso dellla prof stefania coda

dall'unione  sarda 
Sabato 20 novembre 2010
I genitori degli alunni la accusano, il preside la difende. È sospettata di vilipendioin quanto  ha  tenutom una  lezioe su un documento antimilista  e  si   è rifiuta  di condurre la  classe  alla parata celebrativa dee forze  armate  per  i cadutoi  nelle  guerre
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO CARTA 

VILLASALTO La lezione della professoressa di Lettere delle scuole medie di Villasalto, Stefania Coda, è pacifista. Anzi, anti-militarista. «Nella storia, gli eserciti hanno portato soltanto morte e le guerre sono sempre state conquista di territori e risorse. Missione di pace o guerra umanitaria sono ossimori». E quindi la docente ha deciso di non accompagnare una delle sue due classi alla messa e alla cerimonia in ricordo dei Caduti in guerra, lo scorso 4 novembre, festa delle Forze Armate. Invece, in classe, ha portato ai ragazzi documenti facilmente rintracciabili su Internet, su posizioni decisamente e diversamente schierate. Titolo: soldati e ufficiali diventino un ricordo del passato . Conclusione: il 4 novembre non è una festa ma un lutto, non esistono guerre giuste e umanitarie, no alle missioni militari .
IN CLASSE Il dibattito in classe è stato pacato e costruttivo, fuori dalla scuola no. Alcuni genitori, dopo aver letto il documento distribuito dalla professoressa Coda, hanno protestato. Su più fronti: innanzitutto dal preside, Francesco Maria Manca, poi dal sindaco, Giorgio Murtas, quindi dai carabinieri. Contro la lezione particolare, per la mancata presenza dei bambini di una classe alla cerimonia ufficiale, per le posizioni antimilitariste della docente.
LA SCUOLA Il preside difende l'insegnante: «Bisogna andare alla sostanza delle cose e io sono per la difesa di qualsiasi idea, per il pluralismo dell'informazione, per un confronto leale. Personalmente uno può pensarla diversamente, ma deve sempre essere libero di esprimere le proprie convinzioni, nel rispetto degli altri, che anche stavolta non è mancato. La stessa insegnante ha spiegato le sue ragioni durante una riunione alla presenza dei genitori. D'altronde io avevo detto chiaramente che i bambini e gli insegnanti potevano partecipare alla cerimonia in ricordo dei Caduti, non che dovevano ».
IL COMUNE Sulla stessa linea il sindaco Murtas: «Nessun incidente diplomatico con la scuola o i docenti, ci mancherebbe, tra l'altro sono anche io un insegnante. Certo, ho sentito le lamentele dei genitori, ma più che altro per il fatto che alcuni ragazzini erano stati accompagnati alla manifestazione e altri no. Nella commemorazione abbiamo ricordato i 57 nostri compaesani morti nelle guerre dello scorso secolo, a mio avviso è stata una bella cerimonia, ma ognuno è libero di pensarla diversamente».
LA DENUNCIA Sicuramente il capitano Lo Iacono inoltrerà un rapporto alla Procura: «Potrebbe ipotizzarsi - spiega l'ufficiale dei carabinieri - il reato di vilipendio delle Forze Armate, articolo 290 del Codice penale». Perché nel documento letto dalla professoressa Coda si elencavano alcuni episodi della storia d'Italia che non compaiono sui libri di scuola: la costruzione dei lager in Libia, l'utilizzo di armi chimiche in Etiopia nel 1935-36, la deportazione di migliaia di libici, l'edificazione di carceri in Somalia tra i più disumani.
LA DOCENTE La professoressa Coda è stupita del clamore, ma non rinnega il suo gesto: «Non volevo indottrinare nessuno, ma ritengo che i ragazzi di tredici anni, assorbiti da tv o quant'altro, debbano ricevere più informazioni possibile per potersi fare un'idea propria, su qualunque argomento. Certi documenti dal punto di vista storico sono importanti. E l'attualità deve essere affrontata anche a scuola, a maggior ragione a Villasalto, paese così vicino al poligono di Quirra, teatro di test di armi accusati di favorire l'insorgenza dei tumori. I ragazzi non sono scatole vuote da riempire: bisogna dare loro gli strumenti per capire e scegliere,questa 
è stata la mia lezione .
 Nella storia, gli eserciti hanno portato >> , Sempre  secondo l'insegnante  , << soltanto morte e le guerre sono sempre state conquista di territori e risorse. Missione di pace o guerra umanitaria sono ossimori». La lezione della professoressa di Lettere delle scuole medie di Villasalto, Stefania Coda, è anti-militarista. E quindi ha deciso di non accompagnare una delle sue due classi alla messa e alla cerimonia in ricordo dei caduti in guerra, lo scorso 4 novembre, festa delle Forze Armate. Invece, in classe, ha portato ai ragazzi documenti facilmente rintracciabili su Internet, su posizioni decisamente e diversamente schierate. Titolo: soldati e ufficiali diventino un ricordo del passato . Conclusione: il 4 novembre non è una festa ma un lutto, non esistono guerre giuste e umanitarie, no alle missioni militari .Il dibattito in classe è stato pacato e costruttivo, fuori dalla scuola no. Alcuni genitori, dopo aver letto il documento distribuito dalla professoressa Coda, hanno protestato. Su più fronti: innanzitutto dal preside, Francesco Maria Manca, poi dal sindaco, Giorgio Murtas, quindi dai carabinieri. Contro la lezione particolare, per la mancata presenza dei bambini di una classe alla cerimonia ufficiale, per le posizioni antimilitariste della docente.Il preside difende l'insegnante: «Bisogna andare alla sostanza delle cose e io sono per la difesa di qualsiasi idea, per il pluralismo dell'informazione, per un confronto leale». Sulla stessa linea il sindaco Murtas: «Nessun incidente diplomatico con la scuola o i docenti. Certo, ho sentito le lamentele dei genitori, ma più che altro per il fatto che alcuni ragazzini erano stati accompagnati alla manifestazione e altri no». Il capitano Lo Iacono inoltrerà un rapporto alla Procura: «Potrebbe ipotizzarsi il reato di vilipendio delle Forze Armate». La professoressa Coda è stupita del clamore, ma non rinnega il suo gesto: «Non volevo indottrinare nessuno, ma ritengo che i ragazzi di tredici anni, assorbiti da tv o quant'altro, debbano ricevere più informazioni possibile per potersi fare un'idea propria, su qualunque argomento».

IL fanatismo dei pro life ( mia esperienza personale )

Questa  discussione  parziale  ( il  resto l'eliminato , non era utile ala discussione  ,  erano  solo fncl    e  altri insulti gratuiti e  l'ormai logoro e di lontana  menoria  che  ultimamente  sta  ritornando di   di moda     "   sei comuista , voi comuisti  , ecc "   )    che riporta  sotto avvenuta  in  un gruppo  di fb   sul  mio post  precedentre


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    • Angela Vedele Sbagli di grosso perché Eluana non ha potuto scegliere, per ciò fai delle illazioni, ma se a te piace tanto l'eutanasia ti posso aiutare a toglierti di mezzo.
      14 ore fa ·
    • Giuseppe Scano . no avevo detto a padre che voleva morire con dignità . le illazioni le sta facendo lei
      14 ore fa · · 1 personaA Giulio Gadoni piace questo elemento.
    • Angela Vedele O le e chi lo garantisce tu? Ha lasciato qualcosa di scritto assassini?
      14 ore fa ·
    • Giuseppe Scano le parole del padre . non credo che sia uno che prende una decisione simile a cuor leggero
      14 ore fa ·
    • Giuseppe Scano qu iniziamo a ragionare rispetto al becero commento precedente dove manca di rispetto a chi non la pemnsa come lei
      14 ore fa ·
    • Angela Vedele Il padre non è lei.
      13 ore fa ·
    • Angela Vedele Assassini.
      13 ore fa ·
    • Angela Vedele I komunisti fanno così pirla.
      13 ore fa ·
    • Giuseppe Scano vero . ma sei uno prima d'emntrare in quello stato ti chiede o per iscritto o per verba o in audio di non farlo vivere cosi tu cosa fai ? e per questo che è urgente un testamento biologico onde ad evitare capziose interpetazioni o un uso non richiesto su tai decisioni
      13 ore fa ·
    • Giuseppe Scano LO, . io non sono comuista
      13 ore fa ·
    • Giuseppe Scano e pirla lo dice a qualcun'altra\o . quando s'arriva all'insulto o ala denigrazione vuol dire che i suoi argomenti legittimi anche se non condivisibili ma degni d rispetto valgono zero e vengono sminuiti
      13 ore fa ·
    • Angela Vedele Si sei Komunista e anche boia
      13 ore fa ·
    • Angela Vedele no lo dico a te pirla, vuoi mandarmi in siberia? Komunista?
      13 ore fa ·
    • Giuseppe Scano .
      13 ore fa ·
    • Giuseppe Scano se fossi comunista non avrei fra contatti gente di estrema destra fra cui alcuni in comune con lei
      13 ore fa ·
    • Giuseppe Scano arrivederci e buona cena . ora altro da fare che giocare visto chje non vuole discutere sul tema in questione , ma solo denigrare
      13 ore fa ·
    • Angela Vedele Ciao mollati
      13 ore fa ·
    • Angela Vedele Komunista vi fate conoscere da diecimila miglia ao. Prima di parlare lavati la bocca provocatore della mutua.
      13 ore fa ·
(....)

>>

quanto divceva  un amico  a bar   con cui commentavo le reazioni  ddei pro life  alla penultima  puntata  di Saviano-Fazio  << (...) Giuseppe  lo vuoi  ciapire che queli che si dichiarano pro vida, non sono altro che facistim mASCHERATI Da cattolichi . (...) >>
Sarebbero questi  i pro life  ,gente  senza un minimo  pietà , di  compassione  , di rispetto dele scelte altrui ed oposte  alle loro   di chi sceglie  lasciandolo detto o scritto   d'andarsene  con dignità , e a nche di  chi prende    per  loro   senza  che  loro abbiano  detto  qualcosa  , una decisione  cosi  durà non priva  degli "  effetti collaterali  "  del  rimorso   "  .
Gente   che accomuna  e bolla  come assasini  che  sono contratri o titubanti  ( è il mio caso i non  non so se lo farei, non so se lo faro' diettamente  o lo farò fare  a  glia ltri   ma so che non voglio che i miei pensieri coartino la liberta' altrui in situazioni che io non potro' mai comprendere)   verso tali scelte , ma  chiedono per  evitate  agli casi Eluana  il testamento biologico  . Ed  impongono   a tutti i costi ,il loro  voler  vivere  forzato a chi no vuole  .
Ovviamente   , non bisogna  generalizzare   perchè    come dicevo  nela discussione  riportata  sopra con quel mio amico   : <<
IO . esatto per il  90 % .,  LUI  è il restante  10 %  ? ., IO  lo sono realmente  anche se   al limite ttra  il fanatismo  e l'interpretazione  letterale quasi forzata  dele sacre scritture  >>   questa  è la  mia  esperienza  fatta  sia  sul web   e che   coincide   anche  con quella  leale  fatta  durante l caso Eluana  e  durante la compagnia referendartia (  trovatre  qui suil web  nel'archivio  qualcosa  )  conper il SI ai referendum  sulla legge dela procreazioe assista  . 
  con questo  è tutto spero d non doverci ritornare   , anche  se  i commenti sono  graditi   specie  quelli costruttivi e rispettosi  non importa  se  diversi dal mio , anzi questi ultimi purchè rispettosi sono  i mie preferiti 

29.11.10

Cari movimenti per la vita perchè ucidete due vote Eluana Englaro ? solo perchè a scelto di on vivere come vegetale ?


Pulendo  la casseta  della legna  ho trovato  tre  i foglui di  giornale  ivi contenuti   ho trovato  un articolo inteessante   , non ricordo con precisione se  si tratta  di repubblica o unità  o un giornale locale (  inttolato  L’ultimo oltraggio a Eluana: 9 febbraio giornata pro-life
di Andrea Carugatitutti
che  sotto riporto in parte   ,in quanto manca  la parte  superiore  dela pagina ,  sull'ultima  offesa  alla povera  Eluana  Englaro , come  se non bastassero  gli insulti  a  tutti quell che vanno contro corrernte  per  aver  aiutato  il paziente   nel rispetto dele sue  ultime  volonta .
<< Il governo torna a offendere la memoria di Eluana Englaro. Venerdì infatti il Consiglio dei ministri ha approvato l’istituzione per il 9 febbraio, data della morte di Eluana, della «giornata nazionale degli stati vegetativi. >>
Due anni dopo la scomparsa della giovane, il prossimo 9 febbraio si terrà dunque la prima giornata dedicata ai malati e alla famiglie che, legittimamente  a differenza  di chi  invece scegliere  di porre fine   alle  sofferenze   e allacanimento terapeutico , scegliendo  il percorso opposto rispetto a quello della famiglia Englaro. Ed è proprio nella scelta di quella data che si coglie lo spirito ideologico, e offensivo, del governo verso coloro . Che già era entrato a gamba tesa nella vicenda con il decreto con cui palazzo Chigi cercò di fermare la decisione della magistratura, fermato solo dalla saggezza , una dei rari risvegli  dal letargo ,  del Quirinale che negò la propria firma.
<< Ora >> , continua  il gionale  , << il ricordo di Eluana non sarà più una memoria che divide ma un momento di condivisione per un obiettivo che ci unisce tutti», ha spiegato il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, che ha definito Eluana «una ragazza affetta da disabilità grave la cui vita è stata interrotta per decisione della magistratura». «La giornata sarà un’occasione preziosa in più per ricordare a tutti noi quanto è degna l’esistenza di tutti coloro che vivono in stato vegetativo e non hanno voce per raccontare il loro attaccamento alla vita». Nel ragionamento della Roccella, che proprio ieri ha incontrato il Papa durante una veglia per la vita a San Pietro (e ha fatto sapere che il Pontefice l’ha «incoraggiata» ad «andare avanti nell’azione politica di difesa della vita sui temi della bioetica») spicca dunque il senso di ritorsione contro la scelta della famiglia Englaro. E persino di rivincita contro la decisione di Fazio e Saviano di non ospitare le associazioni pro-life. «La giornata potrà rappresentare una finestra di visibilità per queste persone e le famiglie che le accudiscono - dice Roccella- troppo spesso coscientemente accantonate dai media, come ha dimostrato la vicenda della trasmissione “Vieni via con me”». >>
La decisione del governo ha provocato l’indignazione della Consulta di bioetica. Infatti << È l’ultima offesa del governo alla memoria di Eluana, nel tentativo di acquisire il sostegno della Chiesa cattolica», dice il presidente Maurizio Mori. Si usa l’anniversario per espropriare il messaggio lasciato da Eluana >> ---- a ma soprattutto  da suo padre  con la  battaglia  egale  --- <<  affermando che il 9 febbraio deve essere una giornata capace di unire tutti sull’unico obiettivo di difesa a oltranza della vita, diametralmente opposto a quello voluto da Eluana. Ancora più netto il senatore Pd Ignazio Marino: «Il sottosegretario Roccella non ha la delicatezza neppure di rispettare il dolore di una famiglia in un’anniversario così importante. La strumentalizzazione che viene fatta dimostra la mancanza di sensibilità e rigore istituzionale da parte di persone che, ci auguriamo, dal 15 dicembre torneranno a fare altri mestieri.>>
In Rai intanto è partita la gara a invitare esponenti pro-life, vinta naturalmente da Uscio ad  Uscio ... ehm... Porta a Porta, che questa settimana dedicherà una puntata speciale alle famiglie di malati in stato vegetativo. Stamattina (  il 28 novembe ) sarà sul tema anche «A sua immagine» su Raiuno, ospite il direttore di Avvenire, e nel pomeriggio pure Domenica In parlerà dell’argomento. Intanto l’Anci replica ai ministri Maroni, Sacconi e Fazio, che in una circolare avevano definito illegittimi i registri con i biotestamenti realizzati da circa 70 Comuni: «Quei registri sono legittimi e rispondono a una diffusa domanda sociale di chi  ha  scelto  diversamente  .
Ora cari amici   pro life  e  seguaci ( convinti  od  oportunisti ) vi chiedo  e mi  chiedo   , giustamente non biasimandovi\ giudicandovi   le vostre scelte ( spontanee o imposte  ) , perchè   voi che prendete  rispetto venite meno  in esso  verso coloro che o spontaneamente   come nel caso  dei registri comunali o  forzatamente come casi di cronaca  di  figli o parenti  che  per  evitare sofferenze   da 'accanimento terapeutico   danno loro a  dolce  morte   o l'eutanasia a un familiare malato  ?
Perchè questo ennesimo insulto che l'uccide una seconda  volta  vreso Eluana  ?
Non capisco il vostro predicare bene ma razzolate male, specie  voi politicanti pro Vaticano,preferivo( anche se  essendo  troppo giovane  , sono del 1976    e avendo  conoscenza inditretta   libri  e trasmissioni  tv di storia   e ricordi  di familiari   e  di loro amici\che    ed  altre persone che hanno vissuto  quel periodo  )    la  corrotta e la moralmente ambigua    che   ha   rovinato il paese  , e d  in parte  continua   visto che  si sono riciclati  qui  e la  come dice   40 anni dei Mcr   :  <<
 
 
 (....)  un armadio pieno d'oro di tangenti e di mazzette
Di armi e munizioni di scheletri e di schifezze
Ho una casa piena d'odio, di correnti e di fazioni
Di politici corrotti, i miei amici son pancioni,
Puttanieri, faccendieri e tragattini
Sono gobbi e son mafiosi massoni piduisti e celerini.
 Ho quarant'anni ed un passato non proprio edificante
Ho massacrato Borsellino e tutti gli altri
Ho protetto trafficanti e figli di puttana
E ho comprato voti a colpi di lupara
Ma ho scoperto l'altro giorno guardandomi allo specchio
Di essere ridotta ad uno straccio
Questo male irreversibile mi ha tutta divorata
È un male da garofano e da scudo crociato
 (... ) 
 
>>
 
qui il resto del testo ovivamente  non generalizzando  perchè  in mezzo a loro ci saranno anche  se minoritarie   per  persone moralmente ineccepibili  e oneste che  nella legge  sul divorzio e  sull'aborto  preferirono ,  a differenza  di quella   sulla procreazione assistita  , cercare un compresso  politico mettendo  da parte  o  quanto meno cercando che non prevalesse  sui tali scelte  la  loro fede religiosa e la propria  ideologia ,  convinta  o di comodo che  fosse  .
Quindi vi chiedo  , se  avete  un cuore   e  se  la pietà non vi  è morta, anche  se   è   so che la  mia domanda \ richiesta,per  parafrasare  un famosa canzone degli anni  60 (  usata   anche  da  voi  in maniera  spesso strumentale )  , sarà destinata   a finire   nel vento  o  pure  come dice  l'autore  della canzone  : <<   Il primo modo per rispondere alle domande di questa canzone è iniziare a porsele. Ma molta gente deve prima trovare il vento >> ,   di ritirare   tale  becero  ed  insulso   provvedimento  poco rispettoso non soo verso Eluana  e  i suoi familiari , ma  anche verso tuttiquelli che scelgono diversamente da  voi
pro Life  . concludo  con quest'altra canzone  ( scusate  se faccio un abbondante uso di riferimenti e  citazioni artistiche  \letterarie  e più forte di me  ) ,  pensieri non  , se   ho sentito  bene (  visto  che la  stazione   radiofonica    locale  non si  prende bene  ) il  titolo di  Angelo Branduardi  , foto al lato  ,  che va  in onda   alla loro  in questo preciso momento
adesso i  più fanatici di voi  posso   se li va  riempirmi   d'insulti   se  si và   a presto

INCREDIBILE MA VERO I MEDICI SBAGLIANO BENE UNA VOLTA TANTO



Poichè il lunedi sulla nuova  e c'è solo  sport  (  il dio , mi perdonino i cattolici osservanti  , calcio  )   ho compro anche  se è  in ambito politico  , ma non in quello culturale -cronachistico , compro (  glialtri giorn se  non l'avete   notato )   l'unione sarda  il   foglio  ufficiale sardo di berlusconi ,  almeno li adifferenza  della  nuova   il gionale  della sinistra a ttendista   e  da retroguardia   , le news  sono   news  specie quelle ocali  sno fatte  come si deve  (  indipendentemente   dallla  linea politivca    del giornale  )   .
Ed  è proprio li che ho trovato  la storia  (  una dele tante   che  compaiono su questo blog  ) la storia  che riporto oggi 29\11\2010
LURAS
E pensare che all'età di nove anni, gli diederono pochi mesi vita, perché affetto da una grave malattia che lo costrinse a letto. Ma quel medico si sbagliò. Si sbagliò eccome. E dal quel giorno, per fortuna, di mesi ne sono passati parecchi. Luca Pinna, infatti, compie oggi 103 anni. Il nonnino di Luras dovrà fare un grande soffio per spegnere tutte quelle candeline sulla sua torta. Magari di soffi ne serviranno tanti, ma questo non importa.
Perché Luca Pinna, a quest'età, ci è arrivato serenamente e senza gravi acciacchi. Una lunga vita, la sua, passata a lavorare, soprattutto all'aria aperta. Dai dieci agli ottanta anni, ha sempre fatto il contadino. Poi, ha dovuto smettere per accudire l'amatissima moglie, che si era ammalata. Una compagna di vita che è stata al suo fianco per sessantanove anni, fino al 1999, quando è venuta a mancare.
Da qualche anno, vive con la figlia Lina. In paese lo conoscono tutti come “Tiu Luca”, anche i più piccoli, che lo guardano con rispetto e ammirazione. I bambini chiedono ai loro genitori: “Ma quanti anni ha Tiu Luca?”. Tiu Luca Pinna è un'istituzione e, assieme a un altro vecchietto del
paese - l'olivastro millenario -, è il simbolo del tempo che passa: il simbolo di Luras. L'arzillo centenario ha, anche, un'altra grande passione: la poesia in limba. Lavoro duro, memoria allenata e uno stile di vita sano: sono i tre segreti che avrebbero fatto arrivare Luca Pinna all'ambito traguardo. Lo scrigno che custodisce il segreto della sua longevità è la terra che ha lavorato e i suoi prodotti genuini.
SEBASTIANO DEPPERU