Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
16.11.23
The dialogue for peace. Il dialogo per la pace. Di Laura Tussi [ nè con hamas nè con Israele reprise ]
canzoni consigliate oltre quella del video di istangram citato
Nei giorni scorsi ho ricevuto solo critiche ed insulti perchè ho elogiato la presa di posizione degli ultras del Lecce avvenuta con con l'esposizione delllo striscione avvenuta durante la partita con il Milan denunciavano il massacro ( sia che si cola di Hamas come dicono i filo israeliani sia che sia colpa di Israele come dicono i filo palestinesi ed altre fonti indipendenti ) che sta avvenndo a Gaza .
⁕ ho già spiegato in questi due post ( parte I Parte II ) la mia posizione confermata dall'articolo che trovate nel post d'oggi
da The dialogue for peace. Il dialogo per la pace. Di Laura Tussi 🇮🇱🇵🇸 “Popoli da sempre in conflitto, hanno ragione tutti e due, non…url trovato sul grupo facebook di peacelink.it
“Popoli da sempre in conflitto, hanno ragione tutti e due, non potranno mai andare d’accordo ormai dopo tutto quello che si sono fatti”.
Le abbiamo sentite tutti parole simili a queste quando si parla di Israele e Palestina, no? O forse le abbiamo addirittura pronunciate.
Niente di più falso, è solo quello che
viene più facile credere.
C’è un villaggio, a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv, una comunità intenzionale di famiglie – l’unica, in Israele – metà ebree e metà palestinesi, tutte di cittadinanza israeliana, che hanno scelto di abitare e far studiare i propri figli insieme dando vita a un modello concreto di coesistenza alla pari.
Voi, che credete che la realtà sia ben più ampia di quel quadretto che ci raccontano ogni giorno i principali mass media, leggete qui:
https://www.italiachecambia.org
spero un a vota per tutte d'essere stato chiaro e di non dover riprendere l'argomento .
P.s
se ancora non si dovesse aver capito per israele intendo governo non popolo o lo stato ebraico
15.11.23
ci siamo mai chiesti chi siamo e qual'è il nostro scopo ? di Cristian porcino
interessantequesta lezione di cristian porcino . un moo di'affrontare una domanda canonica che ci facciamo o dovremo farci sesso
Infatti Ascoltando la lezione odierna dell'amico Cristian m'era venuto in mente questo pensiero riportato come commento al post istangram di Cristian
si continuamente e ancora non l'ho ancora capito
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@redbeppeulisse1 è una domanda lecita che in molti non si pongono e dunque sei sulla buona strada Beppe 😊
Rispondi
La risposta di cristian mi ha fatto capire che non sempre tali omande sono seghe mentali . e che ogni tanto tali domande ce e dobbiamo fare .
Diario di bordo n°21 anno I .matrimonio choc Si sposano da soli nella chiesa deserta, senza amici e parenti ., Neonato abbandonato in un sacchetto dalla mamma, dopo tre anni strappato ai genitori affidatari: «Deve tornare da chi l'ha partorito»
Una coppia si è sposata nella Chiesa di San Salvatore in Lauro, nel cuore di Roma, senza nessun invitato. Solo loro due
È stato un matrimonio semplice, senza amici o parenti, quello celebrato nella Chiesa di San Salvatore in Lauro, nel cuore di Roma. I due sposi erano soli in una chiesa deserta a dirsi il fatidico sì, davanti l’altare. Davanti a loro il prete che ha svolto la funzione e accanto due testimoni. Niente invitati festanti. Nessun parente commosso. Ad immortalare l’intima cerimonia è stata Loredana Pronio, collaboratrice parlamentare del Movimento 5 Stelle ed ex delegata al Benessere animale della sindaca Virginia Raggi. Non appena pubblicata sul suo profilo Facebook, la foto è diventata immediatamente virale.“Credevo di aver visto, non dico tutto, ma abbastanza.” Scrive la Pronio. “E invece questa mattina sono passata nella mia parrocchia. È il mio rito quotidiano. Entro e noto due giovani all’altare. Guardo bene e vedo due sposi! Questi due ragazzi si stavano sposando in una chiesa completamente vuota! Nessun parente, nessun amico. Solo due pseudo fotografi che forse gli avranno fatto anche da testimoni. Mi sono avvicinata all’altare e noto che lei è in dolce attesa. E allora ho pensato che quella coppia di sposi non era sola. I due ragazzi erano in buona compagnia. La migliore in assoluta. Buona vita a tutti tre”.Innumerevoli sono stati i commenti di approvazione da parte della comunità di Facebook. “Bellissima scelta. Lo sfarzo e il lusso non servono a niente”. Scrive un utente. Molti altri commentano con esclamazioni quali “Che meravigli o “Che emozione”. Mentre un altro utente dice chiaramente: La migliore scelta possibile. Sfarzo e lusso non servono”. La stessa collaboratrice parlamentare poi scrive: “Forse questo è un matrimonio vero? Senza clamore. Senza bocche da sfamare al banchetto nuziale, senza regali obbligatori e senza fiori strappati solo per ornare la navata… senza “RISO” all’uscita. Ma , sicuramente, qualcosa che gli strapperà un “sorRISO “ nei prossimi anni!”.
www.leggo.it 3 ora/e
Neonato abbandonato in un sacchetto dalla mamma, dopo tre anni strappato ai genitori affidatari: «Deve tornare da chi l'ha partorito»
Ilaria Del Prete
Abbandonato alla nascita dai genitori, chiuso in un sacchetto di plastica con il cordone ombelicale ancora attaccato, arrivato in ospedale in grave ipotermia e ipoglicemia ma sopravvissuto dopo aver lottato strenuamente. La storia del piccolo Miele, questo il soprannome che gli hanno dato i genitori affidatari che lo crescono con amore da quando aveva solo 16 giorni, sembrava aver trovato il più felice dei finali. E invece no: il bambino oggi rischia di essere strappato dalle braccia di mamma e papà ed essere riconsegnato alla donna che lo ha partorito e che è ancora sotto processo penale per concorso in abbandono di minore, il tutto a causa di un errore giudiziario. Un provvedimento del Tribunale di Catania, dopo un intervento della Corte di Cassazione, dispone il ritorno del piccolo dalla madre biologica entro il prossimo 28 dicembre. Ma gli unici genitori che il bimbo abbia mai conosciuto, che avevano fatto richiesta di adozione, non ci stanno, e hanno lanciato una petizione affinché Miele resti a casa sua e al momento sono oltre 22mila le firme raccolte dalla petizione online sul portale Change.org "Lasciate Miele con la sua mamma e il suo papà".
La storia di Miele
Il neonato fu abbandonato a Ragusa nel novembre del 2020. A trovarlo fu il padre naturale, che finse di essersi casualmente ritrovato il piccolo davanti il suo esercizio commerciale. Il bambino era nato da una relazione extraconiugale con una donna che aveva già altri due figli, compresa una ragazzina di cui è lui il padre. L'uomo, col rito abbreviato, è stato condannato a due anni reclusione per abbandono di minorenni. Con la stessa accusa è a processo, con udienza a febbraio del 2024, davanti al Tribunale di Ragusa, la madre che adesso chiede di potere riavere suo figlio. La donna ha sostenuto di non aver mai avuto intenziona di abbandonare il piccolo, ma di averlo affidato al padre naturale per portarlo in un ospedale.
L'affido
Nella petizione lanciata dai genitori affidatari di Miele si legge: «Dopo 16 giorni dalla sua nascita, il Tribunale per i minorenni di Catania lo ha affidato a noi, da tempo in lista d'attesa per l'Adozione, dichiarandone - in assenza di segnali di interesse e riconoscimento da parte di nessuno - prima l'adottabilità e poi dopo due mesi l'affidamento pre adottivo, che tutela e avvia la nascita di un nuovo nucleo familiare. Se è in atto l'affido pre adottivo, infatti, non può più avvenire un riconoscimento tardivo da parte della famiglia biologica (articolo 11 L. 184/83), e non si può nemmeno chiedere la revoca dello stato di adottabilità del bambino (articolo 21 L. 184/83). Pensiamo quindi di poter dare a Miele un nuovo futuro, ma invece, per una catena di assurdi errori giudiziari, la corte d'appello di Catania revoca lo stato di adottabilità».
14.11.23
letture senza luce . IL misfatto della tonnara di Francesco Abate
Per i soliti problemi agli impianti elettrici cittadini , vetusti ed atavici , oggi nel mio quartiere , hanno staccato per quasi tutto la giornata la corrente ed io ne hi approffitato per leggere più pagine possibili ( in una settimana sono a metà ) e cercare di ridurre la mia dipendenza da cellulari ed affini del recente regalo Il misfatto della tonnara di Frncesco Abate il terzo della serie di Clara Simon .
Titolo: Il misfatto della tonnara
Autore: Francesco Abate
Pubblicato da Einaudi - Ottobre 2023
Pagine: 312 - Genere: Narrativa Italiana
Collana: Stile libero big
ISBN: 9788806259556
ASIN: B0CK8T7FTR
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
L’opportunità di vivere senza pregiudizio alcuno. Di dimostrare a sé stessa, e di conseguenza alla nostra città che ancora la guarda con sospetto, che Clara Simon è davvero animata da uno spirito di pura rettitudine. Che non bada se a essere vittima della cattiva giustizia sia un figlio della nobiltà che tanto la detesta o un figlio del popolo.
da la quarta di copertina
Durante una manifestazione di femministe qualcuno aggredisce una maestra. Il suo corpo privo di sensi è rinvenuto nel magazzino dell'antica tonnara. Malgrado i sospetti convergano su un giovanotto dell'alta società, la giustizia temporeggia. Di fronte a tanta impunita violenza Clara Simon, l'affascinante e testarda giornalista de «L'Unione», non può restare a guardare. Muovendosi per le strade della Cagliari di inizio Novecento, tra una vecchia nobiltà che non vuole cedere il passo e una nuova borghesia impaziente di affermarsi, scopre con quanta furia il mondo abbia cercato, da sempre, di mettere a tacere le donne. E ancora una volta trova il coraggio di far sentire la sua voce.
Un libro curioso e nel suo genere innovativo: la protagonista è Clara Simon, una bella donna, dai tratti orientali. Figlia di una donna cinese di umili origini, e di un capitano di marina Francesco Paolo Simon. Purtroppo la madre muore di parto, e il padre risulta disperso in guerra. Clara viene cresciuta dal nonno, Ottavio Simon, un uomo molto importante a Cagliari: « Il cavalier Ottavio Simon , le spalle larghe, un metro e novanta d’altezza, si pizzicò il baffo canuto con pollice e indice destro. (…) siamo una stirpe bizzarra, una famiglia eccentrica, bislacca. Oserei dire che abbiamo incanalato la nostra pazzia nel genio, abbiamo mitigato gli umori neri che ci sono propri per natura con l’ingegno, vinto ogni angoscia lanciandoci nel vuoto delle avventure più perigliose. .... Quest’ultimo nutre per la nipote un affetto smisurato, e non riesce mai a dirle di no, accettando i suoi comportamenti, spesso al limite. Come quello di voler a tutti i costi esercitare il mestiere di giornalista investigativa, che per il periodo è del tutto fuor luogo ed impensabile. Da ciò infatti derivano i guai della nostra protagonista. »( dal web ) . Una bellissima storia che conferma il giudizio di un maestro del noir italiano : « L’ambientazione è originale e molto peculiare, i personaggi sono tanti e ognuno in possesso di una realistica e riconoscibile personalità. La storia si svolge in una Cagliari mai raccontata cosí . ..... Francesco Abate prende il lettore e se lo porta in un altro tempo ed in u altro spazio tenendolo stretto e non mollandolo fino all'ultima pagina ». ( Maurizio de Giovanni )
Il misfatto della tonnara sia per non chi segue Abate e non ha letto i due precedenti della serie Clara Simon è come si evidenzia dall'estratto del 1 capitolo come un romanzo piacevolmente architettato dove troviamo rappresentate diverse tematiche: indipendenza femminile, carisma giornalistico, amori clandestini, nobiltà impoverita, problematiche elettorali e ultima, ma non meno importante, la storia del tentato omicidio di una maestra conosciuta per la partecipazione attiva alle manifestazioni in onore del suffragio universale.Il tutto ambientato in una Cagliari ancora restia al cambiamento, ma già liberale.Una narrazione piacevole che non si può dimenticare, densa ed intensa, dove lo sforzo tutto al femminile di emergere in una ottusa società è ancora ben evidenziato, ma la cui sovranità inizia a farsi strada tracciando confini netti e lodevoli.
Avendo conosciuto di Persona l'autore ad una presentazione ed seguendolo su Fb confermano sia quando ha detto De Giovannni sia quanto dice : << Francesco Abate è un maestro eccelso, nulla si può dire della sua scrittura asciutta, fresca e dirompente. Ad accompagnarla un lessico fluente e ricco che un buon lettore non faticherà ad amare. La scioltezza con cui affronta argomenti gravosi come il femminismo e le diatribe politico cabarettiste è decisiva per non annoiare minimamente. La storia è così interessante che non si riesce ad abbandonare la lettura, la curiosità è mossa non solo dal caso, ma anche dalla mascherata e volutamente dissimulata storia d’amore fra Clara e Rodolfo. Ci sono quindi tutti i potenziali ingredienti di un libro di successo. ( Nausicaa Baldasso per https://www.leggereacolori.com/ )
Una serie quindi , insieme a quelli di Aurora dela Baraldi , che incanalano un noir oltre lo stereotipo se pur avvincente , donna avvocato \ magistrato ( Immma tataranni ) o poliziotta ( Blanmca o lolita lo bosco ) .
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