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28.1.25

violenza di genere e femminicidi spiegati nelle scuole d'infanzia . favola dello scoiattolo e la rondine di Sarah Cogni

 






























dal gruppo  fb  miti , leggende e racconti.

Benedetto Calandra 25 gennaio alle ore 20:53 


una spiegazione ben fatta su temi comlplessi grazie a #sarahcogni per quello che fa per i bambini che saranno gli uomini di domani .

Ecco la storia in questione

Un giorno, una rondine diretta verso i Paesi caldi, sentendosi molto stanca decise di fare una sosta e si posso sul ramo di un grosso albero. Alla finestrella del tronco si affacciò uno scoiattolo che, con gentilezza, la invitò a entrare nella sua tana, le offrì una tazza di te' caldo e un posto in cui riposare. La rondinella gli raccontò dei luoghi meravigliosi che visitava durante i suoi lunghi viaggi e Scoiattolo in poco tempo si affeziono' moltissimo alla rondine che lo faceva sentire bene. Quando venne il giorno della partenza della rondine, Scoiattolo non voleva che lo lasciasse solo, così la legò con una corda al suo ramo. "Resteremo sempre insieme" le disse. La rondinella provo' a chiedergli gentilmente di lasciarla andare, a spiegare che lei non avrebbe potuto resistere al gelido inverno, che i suoi amici e la sua famiglia si sarebbero preoccupati non vedendola arrivare ma nulla, lo scoiattolo era irremovibile. Passò qualche giorno, la rondinella piangeva e iniziava ad avere freddo. Scoiattolo la rassicurava dicendole che lui le sarebbe stato vicino, le avrebbe dato un posto caldo e del cibo e lei sarebbe stata con lui per tutto il letargo. Per sempre. Ma la rondinella era triste, non parlava e non aveva più la forza per provare a spezzare quella corda che la legava al tronco... Finché un giorno la vecchia Tartaruga passo' sotto l'albero di Scoiattolo. "Ma cosa ci fa una rondinella ancora qui, a fine autunno e legata per giunta?" Scoiattolo spiegò la storia e Tartaruga lo rimproverò: "Tu credi di poter obbligare qualcuno a stare vicino a te quando non vuole farlo? Credi che sia giusto obbligare un essere vivente a starti vicino se vuole andare via?" "Ma io le voglio bene!" si giustifico' Scoiattolo. "Non è voler bene a qualcuno legarlo contro la sua volontà. Voler bene è avere a cuore la felicità di chi hai vicino e lasciarlo libero ". Scoiattolo ci penso' su e capi' che Tartaruga aveva ragione. "Scusa" disse a Rondinella, "ho pensato a me stesso, sono stato egoista e cattivo". Così dicendo sciolse la corda. "Grazie Scoiattolo" disse Rondinella che ritrovò le forze e la gioia. "Tornerò a primavera e passeremo altro tempo insieme". Scoiattolo e Tartaruga rimasero a fissare il cielo finché Rondinella scomparve. "Tornerà?"domandò Scoiattolo. "Tornerà ", rispose Tartaruga "E ricorda, la tua felicità non può causare dolore o infelicità a un altro essere vivente. Rispettare gli altri è l'unico modo per avere amici ed essere amato". Lentamente Tartaruga se ne andò. Scoiattolo ripenso' alle parole della vecchia amica, guardò ancora una volta il cielo e, col cuor sereno, andò nella sua tana. L'ora del letargo era vicina.


(Piccola storia contro la violenza sulle donne spiegata ai bambini della Scuola dell'infanzia, scritta dalla maestra Sarah Cogni)


27.1.25

Jack Russell veglia il padrone scomparso in montagna per mesi: ritrovati insieme

 lo so  che   è  accertato  che gli animali    ,  soprattutto  gatti e  cani  sono  intelligenti  ed  amici    dell'uomo  . Ma   è la prima  volta     che leggo e  sento (  di  solito ho  letto     e  visto   di cani  che    s'accucciano  o  sono  tristi    e  vegliano  i  padroni morti  )    di  un  cane   che   rimane  legato   all'uomo    quand esso sta  male  .  


Jack Russell veglia il padrone scomparso in
montagna per mesi: ritrovati insieme





La storia di Finny, un Jack Russell, e del suo proprietario Rich Moore, escursionista 71enne, commuove per la fedeltà senza confini del piccolo cane.
Ritrovati dopo quasi tre mesi

Il corpo di Rich Moore, escursionista americano di 71 anni, è stato ritrovato su una cima del Colorado, nei pressi del bacino idrografico di Lower Blanco, a quasi tre mesi dalla sua scomparsa. Accanto a lui, fedele fino all’ultimo istante, c’era il suo cane Finny, un esemplare di Jack Russell. A fare il ritrovamento è stato un cacciatore della zona che si trovava nei pressi del Blackhead Peak, una montagna alta oltre 3.800 metri.
Secondo quanto riportato da nypost.com, è probabile che le condizioni estreme, tra cui la fatica della scalata e il dislivello impegnativo, siano state fatali per Moore. Finny, però, non ha mai abbandonato il suo padrone, rimanendo al suo fianco per tutto il tempo, vegliando su di lui.
Il salvataggio di Finny
Dopo il ritrovamento, Finny è stato portato a valle e trasferito in una clinica veterinaria per accertamenti, risultando in buone condizioni nonostante i lunghi giorni trascorsi in montagna. Successivamente, il cagnolino è stato affidato alla famiglia di Moore, che ha accolto il suo ritorno con emozione.
I volontari che hanno partecipato alle ricerche hanno dichiarato: “Abbiamo formulato le nostre condoglianze alla famiglia di Rich, ma anche le nostre felicitazioni per l’incredibile ritrovamento del cane.”
Una dimostrazione di fedeltà senza confini
La storia di Finny è un ennesimo esempio della straordinaria lealtà che i cani possono dimostrare nei confronti dei loro proprietari, anche nelle circostanze più difficili. La sua fedeltà e resilienza rappresentano un simbolo di amore incondizionato, capace di toccare profondamente chiunque venga a conoscenza di questa vicenda.

Il "Casu marzu" sardo bandito dall'Uecontraddizioni italiane ed europee formaggio con i vermi no farina ed altri prodotti con gli insetti si ?


ho appena sentito che  Il casu frazigu o casu martzu,[anche riportato con la grafia casu marzu (lett. "formaggio marcio"), è un prodotto alimentare della Sardegna caratterizzato dal suo particolare processo di formazione: si tratta di formaggio pecorino colonizzato dalle larve della mosca del formaggio che, quindi, è conosciuta come mosca casearia (Piophila casei). 


 Il casu frazigu o casu martzu,anche riportato con la grafia casu marzu (lett. "formaggio marcio"), è un prodotto alimentare della Sardegna caratterizzato dal suo particolare processo di formazione: si tratta di formaggio pecorino colonizzato dalle larve della mosca del formaggio che, quindi, è conosciuta come mosca casearia (Piophila casei). A seconda delle regioni storiche dell'isola è conosciuto in sardo anche come casu marzu, casu mùchidu, casu modde, casu bèiu, casu fatitu, casu giampagadu, casu 'atu, casu cundítu.Viene prodotto anche in Corsica (Francia), dove è conosciuto nella lingua locale come casgiu merzu.In ambito familiare viene ancora ottenuto in modo naturale tramite la Piophila casei, conosciuta anche come mosca casearia, un insetto dalle cui uova, deposte sulla forma di pecorino, nascono larve che traggono nutrimento cibandosi della forma stessa e sviluppandosi al suo interno. Il periodo di produzione è quello primaverile ed estivo e si può protrarre sino ad autunno inoltrato. Durante la fase di produzione del formaggio, solitamente si utilizzano alcuni accorgimenti atti a creare condizioni favorevoli per la riproduzione della Piophila casei, come quello di ridurre i tempi della salamoia oppure di fare dei piccoli buchi colmati poi di olio con il duplice obiettivo di ammorbidire la crosta e di attirare l'insetto.Altro accorgimento è quello di limitare il rivoltamento delle forme di pecorino, che vengono poste in locali aperti proprio per essere attaccate (punte) dall'insetto che depone le sue uova. Dopo la schiusa le larve trasformano con i loro enzimi la pasta casearia del pecorino in una morbida crema. Il periodo di maturazione dura da tre a sei mesi. Quando il formaggio è maturo e le larve sono notevolmente diminuite di numero, la forma viene aperta togliendo la parte superiore (su tappu). L'interno della forma si presenta composto da una crema omogenea di colore giallastro e dal sapore molto particolare e pungente.

Metamorfosi delle larve

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Si possono osservare quattro fasi nel processo di metamorfosi:

  • la deposizione delle uova da parte della mosca casearia
  • sviluppo della larva che si ciberà del formaggio
  • stadio di pupa
  • sfarfallamento del moscerino.

Una volta spuntate le ali e diventati moscerini, il tempo a disposizione per deporre le uova è molto limitato: prima di morire dovranno trovare un'altra forma di formaggio sul quale deporre le uova, da cui poi si schiuderà la nuova generazione di larve. Nei caseifici di tutto il mondo, queste larve sono ben conosciute e temute in quanto attaccano tutti i tipi di formaggio. Intere partite di formaggio possono venire contaminate irrimediabilmente e a quel punto non resta che distruggere parte della produzione del caseificio, provvedendo poi alla disinfestazione dei locali.La produzione e la commercializzazione del casu frazigu è vietata dalle norme italiane ed europee (art. 5 della legge 283/1962 e il successivo "Pacchetto Igiene", ossia i Regolamenti CE 852, 853, 854 e 882 del 2004 e 2073 del 2005) per i potenziali rischi per la salute dei consumatori, dovuta alla presenza della Piophila casei.[4] Per poter salvaguardare questo prodotto la regione Sardegna lo ha inserito nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani: questo riconoscimento certifica che la produzione è codificata da oltre 25 anni, così da poter richiedere una deroga rispetto alle consuete norme igienico-sanitarie. Nel 2005 alcuni allevatori sardi in collaborazione con la facoltà di Veterinaria dell'Università di Sassari, per poter produrre questo formaggio legalmente e con le adeguate garanzie igieniche, hanno incaricato l'istituto di Entomologia agraria di Sassari di realizzare un allevamento di Piophila casei in ambiente controllato, per poter ottenere il pieno controllo dell'intero processo produttivoIl Casu fràzigu è inserito all'interno della banca dati dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Rientra tra quelli che la Regione Sardegna vuole proteggere ed è stato richiesto all'Unione Europea il marchio DOP per tutelarne la denominazione d'origine Casu Martzu e salvaguardarlo dalla pirateria alimentare.

Ma     la  cosa  strana    è    che    ci  sono    

  anche    simili  ormaggi simili


In Italia

In Italia sono presenti alcune varietà casearie che richiedono un procedimento biologico di costituzione simile o analogo al formaggio sardo, quali:

Nel resto d'Europa

Altrove è possibile trovare formaggi prodotti con acari del formaggio e contenenti le loro deiezioni:

  • il Milbenkäse (Germania), prodotto con Tyroglyphus casei:[16]
  • la mimolette in Francia, ottenuta da Tyroglyphus siro, che agisce principalmente sulla crosta dandogli un particolare aspetto bucherellato.

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto, può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre.” — Primo Levi, il mio 27 gennaio

 dopo i miei post precedenti non riesco a trovare più parole , la lettura del libro IL treno della memoria di #LorenzoTosa - Paolo Paticchio , non riesco a trovare più parole non sò che altro dire sul #27gennaio #giornatadellamemoria lascio che a parlare siano queste due immagini prese da : 1) ‪Alice Rotelli‬ ‪@rotelli-md.bsky.social‬ e   da  Rodolfo Montanari @rudylegh.bsky.social    di 
https://bsky.app/ un ottima ozione \ alternativa ad X



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