Ti sbagli: è molto più vicino di quanto tu creda.
Usa
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
Splinder (29/11/2009) Nel mare di guai, Pancrazio del Mollo ci sguazza, s'allena, si torce, fa il pollo; nell'impeto spurio lui spesso distingue il ventre del bue, più grasso, più pingue. S'adorna la testa col vecchio cappotto e mangia panini di sol lampredotto; la trippa toscana sdegnato respinge e nell'insalata bistecche dipinge. In questo contesto digiuna assai spesso del Mollo Pancrazio pittore ma Leggi ancora...
SABATO 28 NOVEMBRE A ROMA, ORE 14 DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA A PIAZZA SAN GIOVANNI.
Contro la violenza maschile sulle donne, per la libertà di scelta sessuale e di identità di genere. Per la civiltà della relazione tra i sessi. Per una informazione libera e non sessista. Contro lo sfruttamento del corpo delle donne a fini politici ed economici. Per una responsabilità condivisa di uomini e donne verso bambine/i, anziane/i e malate/i, nel privato come nel pubblico. Contro ogni forma di discriminazione e razzismo, per una scuola che educhi alla convivenza civile tra i sessi e le culture diverse.
sabato 28 e domenica 29 novembre ci saranno i sindrome di peter pan, ospiti su www.radio3.net alle 17:55 x presentare il loro 1° disco! Leggi...
Dino Morabito è lieto di presentare il 1° disco dei SINDROME DI PETER PAN.
Il titolo dell’album è SEMPRE SCATTANDO SEMPRE IN MOVIMENTO ed e’ il frutto di un lavoro maturato nel corso di 3 anni di esperienze di studio e contatto col pubblico che manifestava e manifesta tutt’ora forte interesse verso una testimonianza fisica del lavoro musicale della band.
myspace: www.myspace.com/mamazuna
diventa loro fan se hai facebook!
http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/pages/Sindrome-di-Peter-Pan/73028734514?ref=ts
questa pagina è gestita anke da me!
In questa band ci suona mio f.llo Angelo alla chitarra! Non mancate! Lucy
Distinguersi tra la folla
il suo marchio.
Essere diverso
la sua identità.
Discriminato per il colore
Il suo destino.
Allontanarlo dalle sue radici
Il loro compito.
Renderlo come
Il nauseante odore delle loro parole
È un classico.
Il cervello non cambia
Cambia solo il suo colore.
Allora -perché?-
Si domanda
Perché tante parole
Circa la sua pelle?
Bisogna stanarlo, per loro,
Magari sgozzarlo
O solo sfruttarlo.
-È minoranza al momento,
dobbiamo agire sul serio,
Prima che diventi lui
Il nostro cervello-
Voi dite
-Stai parlando di un nero,
cresciuto da noi ma nato nel Congo-
No,io vi rispondo,
parlo di un bianco
Del mio, primo, capello bianco
Spuntato da poco
ma con un grande passato.
RIPARTE L'ACCELERATORE DEL CERN - PHOTOSTORY PRIMOPIANO - ANSA.IT Riparte l'acceleratore del Cern, Obiettivo degli esperimenti nel Large Hadron Colliser di Ginevea e' esplorare i segreti della materia, Obiettivo degli esperimenti nel Large Hadron Colliser di Ginevea e' esplorare i segreti della materia, Primopiano, Notizie Ansa Leggi ancora...
Giorgio Schultze e i nostri amici partecipano infatti a Science for Peace, la grandiosa iniziativa lanciata dalla Fondazione Veronesi (sostenitrice della Marcia) per contribuire alla diffusione d'una cultura della pace e della non-violenza anche tra gli scienziati e i giovani.Si tratta d'un'altra tappa nell'ormai planetario percorso che ha portato la Marcia da Firenze al Marocco, dall'Umbria al Togo passando per Ravenna, Berlino, Roma e i più reconditi anfratti del nostro piccolo, grande pianeta. Vediamone alcuni La Marcia manifesta al vertice Fao contro la fame nel mondo. Mentre i cosiddetti Grandi hanno scandalosamente disertato l'appuntamento, i rappresentanti "ufficiali" delle nazioni interessate hanno concluso l'incontro con un nulla di fatto, non stanziando nemmeno un centesimo a favore dei Paesi affamati (per salvare alcune banche furono trovati in un battibaleno 2000 miliardi di euro). "Si celebra la giornata per i diritti dell'infanzia - hanno denunciato i marciatori - e si permette che ogni secondo un bimbo muoia per denutrizione, dedicandogli al massimo una vaga dichiarazione di buona volontà che non si capisce quanto lo possa sfamare".Il resto del post con i relativi video , che non riesco a metterli avendo problemi,lavori elettrici nel quartiere , li trovate sul suo blog precisament a questo indirizzo qui http://dimelaltra.blogspot.com/2009/11/ovunque.html
20/11/2009
Il Comune di Milano mostra il pugno di ferro contro i rom di via Rubattino
Giovedì mattina i bambini della scuola elementare Elsa Morante di via Pini a Milano non hanno trovato sui banchi i loro compagni rom. Senza alcun preavviso e senza ascoltare le richieste di genitori, insegnanti, associazioni, il Comune ha sgomberato il campo rom che sorgeva nell'ex area Enel di via Rubattino e che ospitava quasi trecento persone, tra cui 50 minori. “Sono una maestra – ha detto Fabiana Robbiati, una delle insegnanti dell'istituto Morante in cui erano regolarmente iscritti ventisei bambini rom – e non posso pensare che questi bimbi resteranno lontani da scuola per un periodo di tempo indeterminato. Sono ragazzini molto educati, frequentavano le lezioni con passione e serietà. Si sono fatti volere bene. In breve tempo hanno conquistato tutti, anche chi aveva qualche pregiudizio sui nomadi. Questa mattina alcuni bimbi italiani hanno pianto quando hanno saputo quello che era accaduto ai loro coetanei rom”. All'umanità dei bimbi si contrappone l'atteggiamento del Comune di Milano che pare essersi scordato anche delle più semplici regole del diritto.
“Le ruspe - ha raccontato Stefano Pasta, volontario della Comunità di Sant'Egidio, che da due anni segue i minori del campo di via Rubattino - sono arrivate alle 6.30 e quello che ha stupito me, così come i volontari delle altre associazioni presenti, è che il Comune non ha offerto nulla in cambio. E' la prima volta che si verifica una situazione simile. Abbiamo protestato e ottenuto di poter fare delle richieste, ma la mediazione non è servita a molto. Nonostante venissero separati dalle proprie famiglie, 69 uomini hanno chiesto di poter trovare alloggio nei dormitori. I funzionari comunali hanno, però, risposto che non c'è disponibilità, perché sono al completo. A donne e bambini, invece, sono stati offerti dei posti presso alcune comunità fuori Milano. In un primo momento quasi tutte le donne avevano accettato, salvo poi scoprire che sarebbero state separate dai bimbi di età superiore ai sei anni. A quel punto, comprensibilmente, la maggior parte si è tirata indietro”. Stupisce anche la miopia dell'amministrazione milanese che nel giro di due anni e mezzo va fiera di aver realizzato 184 sgomberi, senza tener conto delle conseguenze.
Capita non di rado, come nel caso della baraccopoli sorta sotto il cavalcavia Bacula, che a nove sgomberi siano seguiti altrettanti ritorni da parte dei nomadi. La rimozione del problema non porta con sé la soluzione. Anche in quest'ultimo episodio la scelta dell'amministrazione milanese difetta di lungimiranza. Se prima i rom di via Rubattino si trovavano nella ex area Enel, ora sono poco distanti, esattamente nei giardini pubblici confinanti. “Ci sono circa ottanta persone - continua ancora Pasta – per la maggior parte bambini, donne anziane e incinte, che passeranno la notte al freddo. Stiamo cercando di trovare loro delle coperte e un posto dove passare la notte, ma molti saranno costretti a rimanere all'aperto. Non è possibile sgomberare in queste condizioni, senza assicurare nemmeno una soluzione alternativa: è contro ogni diritto. Senza contare che il Comune non ha tenuto in alcuna considerazione la grande mobilitazione da parte dei cittadini italiani per difendere la comunità rom”.
Ancora una volta l'amministrazione guidata dal sindaco Moratti ha scelto di usare il pugno di ferro e di chiudere le porte a una seria politica di integrazione che passi in primo luogo dalla scuola, come hanno cercato di spiegare le maestre, i genitori e i compagni dei trentasei bambini rom che da oggi non sanno più quando potranno tornare sui banchi.
benedetta guerriero
Firma l'appello: Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra
Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente.
Vi sembra giusto che ogni mattina devo andare in giro per ospedali? mi sta crescendo la barba rossa. Oggi per stancare il mio nemico il signor Glaucoma, mi sono vendicata! dopo ultimate le visite, ho fatto 5 km a piedi per tornare a casa.
Glaucoma- Scusa Principessa, perché all'andata abbiamo preso il taxi e adesso mi fai fare tutta questa strada?
Principessa- Caro amico, visto che per colpa tua non posso andare sul "Piccolo Tibet" e nei boschi, che pensi che io mi arrendo? adesso cammina e falla finita.
Glaucoma-. Vabbè! ma fermati devo riprendere fiato, mi sento stanco! prendiamo qualcosa al bar?
Principessa- Ma che ti sei impazzito? Adesso, posso solo farti vedere “Villa Torlonia” ci sono tanti alberi e uccelli che cantano.
Glaucoma- Non m'interessano queste cose, io preferisco la luce spenta.
Principessa- A ne non interessano i tuoi desideri! ti sei chiesto, se a me piaceva averti come amico, visto che sei fastidioso e cattivo?
Glaucoma- Lo so, hai perfettamente ragione, scusami! cercherò di darti poco fastidio, anzi troviamo un accordo, se tu ti fermi, io vado più lento.
Principessa- non m'interessano i ricatti, adesso ci volevi anche tu a sconvolgermi la vita, io pensavo di essere uscita dal tunnel delle tasse appena pochi giorni or sono, tu bussi alla mia porta senza chiedere permesso e pretendi di cambiare la mia vita, non ci sto! io seguiterò a fare tutto quello che facevo prima. Comunque se vuoi ti accontento, questa sera non ti faccio vedere la TV e non ti porto al cinema, ti chiudo in grotta, non c'è la luce e si sta freschi,così ti vengono i reumatismi alle ossa.
Glaucoma- ti prego! resterò in silenzio vicino a te! non lasciarmi solo ho paura.
Principessa-adesso cominci a ragionare, ti faro ascoltare un autolibro.
Glaucoma- cos'è l'autolibro?
Principessa- E' un libro che si ascolta, metterò la stanza al buio così sei contento, accenderò il CD e insieme ci trasferiremo con la fantasia, in un paese lontano a "Kabul" e faremo volare gli aquiloni colorati insieme a degli amici Hassan e Amir.
Glaucoma- Perché cerchi sempre gli aquiloni?
Principessa- Da bambina, quando vedevo gli uccelli e i gabbiani a fiume, desideravo volare con loro e quando l'aquilone è trasportato dalle correnti del vento e sento il filo che mi tira, ho la sensazione di volare anche io.
Glaucoma- Deve essere una bella sensazione volare, cercherò di meritare la tua fiducia, smetterò di farti lacrimare gli occhi, così insieme possiamo andare sul 'Piccolo Tibet' e faremo volare i tuoi aquiloni colorati.
Principessa-Adesso sei un vero amico, vedrai che ti farò vedere tante belle cose, che nel tuo buio non hai mai visto.Franca Bassi
Immagini di franca - Piccolo Tibet "I miei aquiloni colorati"
Immagine di franca "Margherita"
Cari amici, oggi per passare il tempo visto che non potevo andare ai miei boschi, ho fatto questa margherita per voi. Il centro è una torta di mele cotogne bagnata con il profumo del bergamotto, fatto per me dalla fata Mina del bosco di Ceglie. Nel mio studio oggi c'è un bel profumo.
Non posso rimandare
Questa mattina ho provato ad uscire
ma dopo poco ho desiderato tornare indietro.
La luce mi disturba
sarà effetto della cura non so!
Davanti allo schermo dopo un po'
gli occhi mi lacrimano
e devo abbandonare la scrittura.
Guardo il mio studio e penso
quanti anni mi sono fermata tra queste pareti?
troppi...troppi!
Adesso che avevo deciso di evadere
dagli arresti domiciliari
devo ancora rimandare ancora non posso!
Qualche giorno fa...
ha bussato alla mia porta il signor Glaucoma!
Non lo conoscevo si è presentato
mi ha spaventato poi si è seduto alla mia scrivania
Ogni mattina lo guardo non mi spaventa più
ci parlo le dico:
“Non mi fermerò lotterò fino a scacciare
le tenebre dalla mia vita non mi fermerai!”.
Ringrazio Dio per avermi donato ancora la luce.
franca bassi
Regia di Michael Mann, con Johnny Depp (John Dillinger), Christian Bale (Melvin Purvis), Marion Cotillard (Billie Frechette), Billy Crudup(Edgar J. Hoover), Giovanni Ribisi (Alvin Karpis), Stephen Dorff (Baby Face Nelson).
Nell’America della Grande Depressione John Dillinger, ex detenuto con un’infanzia difficile alle spalle, diventa il nemico pubblico numero uno: la sua specialità infatti è quella di rapinare banche, alle quali dà l’assalto con la sua banda. Nonostante la sua attività criminosa, per cui è strenuamente ricercato dall’ agente FBI Melvin Purvis, per molti americani è un eroe: Dillinger diventa famoso come “Rapinatore Gentiluomo”, che preferisce usare cortesia ed educazione alla violenza, alla quale ricorre solo se costretto.
Condivide la sua vita spericolata la compagna Billie,ma nonostante numerosi fallimenti l’FBI è sempre più vicino…
BELLISSIMOOOOOO!!!!
Ispirato all’omonimo best seller di Bryan Bourroghs, il film a differenza del romanzo taglia completamente o quasi le storie dei vari “nemici pubblici”di quegli anni (Bonnie e Clyde, Mà Barker e i suoi figli, Baby Face Nelson e altri)concentrandosi solo sulla storia di John Dillinger, il principale tra i nemici pubblici. A dire la verità il film trascura la caratteristica principale per cui Dillinger, a differenza di altri”nemici pubblici”, era amato dalla gente, cioè il fatto di usare la violenza solo quando costretto dalla circostanze(vera o falsa che fosse questa cosa…): infatti in molte scene lo si vede menare le mani per nulla, mentre anche a detta di varie “vittime”delle sue rapine, non era così.
Il film mette in luce anche le varie magagne dell’FBI, dalla poca (quando nulla) organizzazione e preparazione dei suoi uomini, che si lasciano spesso sfuggire malvivente che passano loro davanti senza che essi se ne accorgano, alla crudeltà usate negli interrogatori(il pestaggio di Billie, fermato solo da Purvis).
Comunque sia, il film è davvero ottimo: regia asciutta e ferma, attori bravissimi,sceneggiatura un poco rivisitata rispetto sia al libro che alla realtà(le figure dei compari di Dillinger vengono ridimensionate, volutamente per lasciare più spazio alla figura del “capo”…tant’è vero che non sembrano poi così importanti, mentre nella realtà non era affatto così) ma molto efficace e solida, splendida colonna sonora, ritmo incalzante e pieno di suspense: che dire?Davvero un film da Oscar.
Johnny Depp ci regala un’altra delle sue magistrali interpretazioni(vabbè, non mi spreco in lodi perché poi sembro di parte! J), grazie a lui percepiamo il carisma emanato dal personaggio di John, rapinatore di banche di grande astuzia e intelligenza(grazie alle quali fa fare un sacco di brutte figure all’FBI), amante del cinema, dei bei vestiti, desideroso di godersi la vita dopo dieci anni di prigione; la sua storia d’amore con Billie è bellissima, passionale e commovente, come dimostra la scena finale(e qui…ho pianto come una fontana!), un amore vero che poteva passare sopra tutto(soprattutto sopra la non proprio edificante professione di lui).
Billie è interpretata dall’attrice francese Marion Cotillard, è una meticcia che ha sempre vissuto nell’indigenza e nella discriminazione, quindi è comprensibile che quando trova John che l’adora, si abbandoni a lui senza pensarci, nonostante le paure e le difficoltà che sa le costerà questa scelta. L’attrice interpreta una Billie dolce, solare, convinta, e lo fa in modo convincente e intenso, soprattutto nell’ultima parte e nella terribile scena del pestaggio di Billie da parte degli agenti che la interrogano.Quando ho saputo che era lei a interpretare Billie non ero la vedevo molto al fianco di Johnny, ma mi sono dovuta ricredere: è perfetta.
Che dire di Christian Bale, l’attore che interpreta Melvin Purvis, l’agente di punta dell’FBI impegnato nella cattura di Dillinger?E’ bravo, convincente..ma io lo noto a malapena, e non solo perché c’è Johnny! Anche in altri film che ho visto lui me lo ricordo proprio di striscio..e poi perché sempre quell’aria sofferente?!
Molto curati anche i particolari: costumi, musiche, scenografie…insomma..sto già aspettando il DVD.
Tiziana
Apro l'email e tovo queste "lettere " di alcuni haters \odiatori , tralasciando gli insulti e le solite litanie ...