Lo so che dovrei smettere di comprare fumetti e cd\dvd , e risparmiare sul superfluo , onde evitare ogni volta che sento e vedo gente che ha difficoltà a tirare avanti che mi vengano i sensi di colpa , ma mi piace viaggiare con la fantasia come dimostra --- vedi sopra --- la vignetta di Silvia Zanche presa dal topolino in questione . Ed è proprio con la storia d’oggi che ho deciso di tagliare ancora di più con riviste e dvd hard ( la maggior parte di infima qualità ) e di cedere o buttare tale materiale . La storia in questione viene dall’ultimo numero di topolino ( foto copertina a sinistra ) .Tale fumetto , anche se fra alti bassi , rispetto a Dylan Dog e Martin Mystere che compro per affezione ( nonostante sono già diventati o secondo altri stiano diventando nella maggior parte troppo razionali e sconna con l’tati perdendo il vecchio smalto , un anno sabbatico gli farebbe bene ) è capace di rinnovarsi ed continuare ad emozionare un vasto pubblico vcchio ed nuovo appassionato di fumetti . Dopo questo excursus nel panoramica fumettistico italiano torniamo all'origine del post in questione..... Una classica storia di Paperone ai tempi della corsa all’oro nel klondike 1897. Ma non , ed è stata questa ad emozionarmi di più , la classica in cui si narra la ricerca ed il percorsor arrivare all’oro odi come si difende ma SPOILER il processo inverso cioè quello di creare strutture ( e fonti guadagno per se e per gli altrgii amici che non cercavano la fortuna con l’oro , ma con altre attività della frontiera Americana,nell’ultimo lembo , l’Alaska ) per chi attirato dall'oro era o stava arrivando da tutti gli Stati Uniti . In pratica se Maometto ( l'oro ) non va alla montagna e quest'ultima che va da Maometto ( dall'oro ) SPOILER Una storia bellissima , toccante , specie nelle SPOILER due oniriche ma mica tanto vignette finali SPOILER magistralmente disegnate e sceneggiate da Roberto Vian e Auguo Marchetto . Ottime seguenze e dissolvenze , stacchi e 'ukattacchi fra le domande dei nipoti e il racconto di Paperone . In quest storia ( ma anche nell'intero numero ) si può parlare di cinema , parola fatta di fonogrammi e parole da decifrare . "C" come coinvolgimento . "I" nel senso d'interazione . "N" come novità non ho mai visto , se la mia memoria disneyana non m'ingoanna :-), iruna storia di Paperone raccontata all'incontrario . "E" come emozione la stessa provata da ciasuno di noi nel sentire le storie vere o presunte del passato ."M" a diffondere magia ed atmosfera ."A" per concludere avventura .
Sei lettere , dunque , per descrivere opere d'arte che escono ogni anno sia in ambito librario che sul grande schermo , escono sia nei colte anali ufficiali , ma volte in quelli non ufficiali , e quindi quest'ultimein sordina e lontano dal grande pubblico a perchè fatte con poco denaro o senza soldi e .... . Ma qui rischio oltre che a diventare noioso d'introdurmi in un discorso troppo lungo e forse noioso ma per chi vuole può essere riassunto da questo corto cinematografioc di un mio amico Mario Marzeddu
Concludo con Benigni << il cinema è fatto di due cose uno schermo e di un po' di sedie il segreto sta nel riempirle entrambe >>. stesso discorso che si può fare con tutta l'arte
Concludo con Benigni << il cinema è fatto di due cose uno schermo e di un po' di sedie il segreto sta nel riempirle entrambe >>. stesso discorso che si può fare con tutta l'arte
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