21.4.11

quando la provocazione diventa cinismo Thyssen Krupp: il rogo diventa un gioco su Facebook

La realtà a volte supera i film dell'orrore e la più cupa fantasia. In realtà si potrebbe dire che la mamma dei cretini è sempre in cinta.Ma due parole sono poche  e  una  è troppo.L'unica cosa che mi sento di dire è che l'imbecillità non ha confini . Non dico altro per non abbassarmi al loro livello . Scometto che sei i loro cari fossero morti cosi la finirebbe con tale cinismo . Anche se fosse vero , cosa che non credo assolutamente e mi rifiuto di credere , un po' di rispetto per morti porca troia
Thyssen Krupp: il rogo diventa un gioco su Facebook Il rogo della fabbrica Thyssen Krupp è diventato un terribile gioco su Facebook dal nome 'Sentenza Thyssenkrupp: Brucia e Vinci 1.000.000 di euro': una pagina con l'immagine di un Gratta & Vinci che ironizza sulla morte degli operai. Il link al gruppo era questo: http://www.facebook.com/group.php?gid=120219694698326 ora senza  amministratore  , perchè la  fantomatica  proprietaria prima lancia il sasso , poi quando la polstale la rintraccia  non ha  la coerenza  di prendersi le sue responsabilità
Antonio Boccuzzi, attuale deputato Pd e sopravvissuto alla strage della Thyssen,ha denunciato la pagina alla polizia postale chiedendone la chiusura e l'ha ottenuta. La pagina faceva riferimento alla sentenza della Thyssen che ha provocato non poche reazioni.
Pubblicato sotto la categoria svago la pagina faceva riferimento alle ultime vicende con le foto degli operai: il messaggio 'ironico' lasciato passare è che si può vincere fino a 1 milione di euro se si muore sul lavoro. La pagina contava circa 300 sostenitori che commentavano in maniera negativa la sentenza dei giudici che non avrebbero considerato le responsabilità dei lavoratori.
Frasi e commenti vergognosi che hanno scatenato il disgusto dei familiari dei 7 operai morti nel rogo della Thyssen. Non è il primo caso di stupidità attraverso i social network e non sarà l'ultimo però sicuramente si tratta di un cattivissimo esempio anche per i più giovani.

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