distruggere i tumori da amianto Importante scoperta di un team di ricercatori campani che in due diversi studi hanno testato l’efficacia di nuove terapie molecolari per combattere il mesotelioma cioè i tumori dell'ammianto

questa   è ricerca  scientifica   altro che il metodo stamina ( almeno per il momento  )   da  http://www.campaniasuweb.it  del  9\1\2014  



questa   è ricerca  scientifica   altro che il metodo stamina ( almeno per il momento  )





Si chiama Rita ed è stata progettata per distruggere i tumori da amianto
Importante scoperta di un team di ricercatori campani che in due diversi studi hanno testato l’efficacia di nuove terapie molecolari per combattere il mesotelioma. Le terapie potrebbero essere velocemente applicate a livello clinico






IL MESOTELIOMA – Si tratta un tumore molto aggressivo, spesso diagnosticato tardivamente e con una sopravvivenza media inferiore a due anni. La quasi totalità dei casi attualmente rilevati del cancro si riferisce a mesotelioma pleurico ed è correlata all’esposizione alle fibre aerodisperse dell’amianto, con una latenza temporale particolarmente elevata (15-45 anni) e un decorso di 1-2 anni.
PRIMO STUDIO – Nel primo, pubblicato sulla rivista Cell Cycle, hanno verificato l’effetto di nuovi agenti antitumorali su cellule di mesotelioma. «Abbiamo utilizzato dei farmaci ideati per riattivare la proteina p53 - spiega Francesca Pentimalli, coordinatrice dello studio - uno dei più importanti “oncosoppressori”, che viene disattivato nella maggior parte dei tumori. Nel mesotelioma la p53 è inattivata da alterazioni nel suo percorso. Tra i due farmaci usati per bersagliare la proteina p53 con diversi meccanismi d’azione, uno in particolare, Rita, si è rivelato molto tossico solo per le cellule tumorali, inducendone la morte programmata». Il trattamento con questo farmaco ha funzionato associato al cisplatino, un chemioterapico.
SECONDO STUDIO – Nel secondo lavoro, pubblicato su Cancer biology and therapy, è stato testato per la prima volta nel mesotelioma un nuovo farmaco, l’MK-1775, un inibitore della proteina WEE1, in combinazione con il cisplatino. L’MK-1775 – spiega Giordano – è già in fase di sperimentazione clinica per altri tipi di tumori negli Usa».





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