Ora il metodo ( o pseudo tale ) staminma viene messo indiscussione anche Nature una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche esistenti, forse in assoluto quella considerata di maggior prestigio nell'ambito della comunità scientifica internazionale (insieme a Science). Rivista che << Viene pubblicata fin dal 4 novembre 1869.Nonostante la maggior parte delle riviste del campo siano oggi altamente specializzate, Nature è uno dei pochi giornali, insieme ad altri mensili quali Science e Proceedings of the National Academy of Sciences, che pubblica ancora articoli originali su svariati campi scientifici.Molti sono gli avanzamenti e le scoperte, provenienti da molti campi della ricerca scientifica, che sono stati pubblicati su Nature, come articoli o lettere: ad esempio, la scoperta dei raggi X, la natura ondulatoria delle particelle, la scoperta dei neutroni, le scoperte sulla fissione nucleare, la struttura a doppia elica del DNA, la prima struttura molecolare di una proteina (la mioglobina), la tettonica a zolle, il buco dell'ozono, la prima clonazione di un mammifero (la pecora Dolly), il sequenziamento del genoma umano.Il fattore di impatto (impact factor) di questa rivista supera nel 2012 l'enorme valore di 38,6. >> ( dalla voce omonima su wikipedia )
da http://www.lastampa.it/ CRONACHE 07/01/2014
da http://www.lastampa.it/ CRONACHE 07/01/2014
La rivista «Nature» boccia Stamina: “Preoccupano sicurezza ed efficacia”“Nel protocollo errori e omissioni”. E spuntano sezioni copiate da Wikipedia
È un vaso di Pandora, quello che la rivista Nature ha aperto sulla vicenda Stamina: dai documenti che la rivista ha potuto visionare emergono «seri e profondi dubbi e preoccupazioni sulla sicurezza e sull’efficacia del metodo» e sulla validità di un protocollo in parte copiato da Wikipedia, come avevano rilevato gli esperti del primo Comitato scientifico istituto dal ministero della Salute per esprimere un parere sul metodo Stamina. Imprecisioni, omissioni e lacune sono evidenziate nei verbali del Comitato scientifico del ministero, che si era detto contrario alla segretezza circa il protocollo imposta dal presidente della Fondazione Stamina, Davide Vannoni.
Dai verbali del Comitato scientifico emergono, scrive Nature, «serie imperfezioni e omissioni nel protocollo Stamina». Tra queste, «un’apparente ignoranza della biologia delle cellule staminali». Gli esperti rilevavano inoltre
che «il protocollo non contiene un metodo per lo screening di patogeni come prioni o virus», che il metodo può generare «un mix di cellule diverse, come precursori di cellule del sangue e frammenti di osso» e che non include «un metodo per fare differenziare le cellule staminali mesenchimali in cellule nervose». Dai verbali emerge inoltre che «i trattamenti non sono standardizzati» e che «sezioni del protocollo sono copiate da Wikipedia».
Nature riferisce inoltre di perplessità e dubbi del Comitato sulla necessità di tenere segreto il protocollo. «I membri del Comitato - scrive Nature - espressero turbamento circa l’inusuale accordo di stretta confidenzialità che avevano dovuto firmare». Secondo l’accordo fatto firmare al Comitato Scientifico, nessuno dei membri poteva divulgare dettagli del protocollo. Inoltre, scrive Nature, «ogni membro del Comitato aveva ricevuto da Stamina una copia individualizzata del metodo in modo da rendere più facile identificare eventuali fughe di notizie». Secondo il Comitato, prosegue la rivista, «una tale segretezza non era necessaria poiché non erano in gioco alcuna proprietà intellettuale né interessi commerciali».
Nature dedica infine un ampio spazio ai ricercatori italiani di fama internazionale che prendono le distanze dall’associazione The Cure Alliance e dal centro Rimed di Palermo, entrambi presieduti da Camillo Ricordi, il diabetologo dell’università di Miami che nel luglio scorso - rileva Nature - aveva definito «sicuro» il metodo Stamina. Asciutto il commento di Vannoni raccolto da Nature, per il quale «chi si dimette da un centro di ricerca perché un collega ha deciso di studiare un nuovo metodo ha un approccio non corretto alla scienza» e che considera Ricordi «obiettivo e aperto a idee nuove», ma non un suo «sostenitore».
Dopo la pubblicazione della notizia di Nature, sulla sua pagina Facebook Vannoni ironizza: «Attenzione Stamina è pericolosa e non serve a nulla (al massimo fa ingrassare)». Il prossimo atto domani, con la prima riunione della Commissione Sanità del senato nell’ambito dell’inchiesta promossa su Stamina.
È un vaso di Pandora, quello che la rivista Nature ha aperto sulla vicenda Stamina: dai documenti che la rivista ha potuto visionare emergono «seri e profondi dubbi e preoccupazioni sulla sicurezza e sull’efficacia del metodo» e sulla validità di un protocollo in parte copiato da Wikipedia, come avevano rilevato gli esperti del primo Comitato scientifico istituto dal ministero della Salute per esprimere un parere sul metodo Stamina. Imprecisioni, omissioni e lacune sono evidenziate nei verbali del Comitato scientifico del ministero, che si era detto contrario alla segretezza circa il protocollo imposta dal presidente della Fondazione Stamina, Davide Vannoni.
Dai verbali del Comitato scientifico emergono, scrive Nature, «serie imperfezioni e omissioni nel protocollo Stamina». Tra queste, «un’apparente ignoranza della biologia delle cellule staminali». Gli esperti rilevavano inoltre
che «il protocollo non contiene un metodo per lo screening di patogeni come prioni o virus», che il metodo può generare «un mix di cellule diverse, come precursori di cellule del sangue e frammenti di osso» e che non include «un metodo per fare differenziare le cellule staminali mesenchimali in cellule nervose». Dai verbali emerge inoltre che «i trattamenti non sono standardizzati» e che «sezioni del protocollo sono copiate da Wikipedia».
Nature riferisce inoltre di perplessità e dubbi del Comitato sulla necessità di tenere segreto il protocollo. «I membri del Comitato - scrive Nature - espressero turbamento circa l’inusuale accordo di stretta confidenzialità che avevano dovuto firmare». Secondo l’accordo fatto firmare al Comitato Scientifico, nessuno dei membri poteva divulgare dettagli del protocollo. Inoltre, scrive Nature, «ogni membro del Comitato aveva ricevuto da Stamina una copia individualizzata del metodo in modo da rendere più facile identificare eventuali fughe di notizie». Secondo il Comitato, prosegue la rivista, «una tale segretezza non era necessaria poiché non erano in gioco alcuna proprietà intellettuale né interessi commerciali».
Nature dedica infine un ampio spazio ai ricercatori italiani di fama internazionale che prendono le distanze dall’associazione The Cure Alliance e dal centro Rimed di Palermo, entrambi presieduti da Camillo Ricordi, il diabetologo dell’università di Miami che nel luglio scorso - rileva Nature - aveva definito «sicuro» il metodo Stamina. Asciutto il commento di Vannoni raccolto da Nature, per il quale «chi si dimette da un centro di ricerca perché un collega ha deciso di studiare un nuovo metodo ha un approccio non corretto alla scienza» e che considera Ricordi «obiettivo e aperto a idee nuove», ma non un suo «sostenitore».
Dopo la pubblicazione della notizia di Nature, sulla sua pagina Facebook Vannoni ironizza: «Attenzione Stamina è pericolosa e non serve a nulla (al massimo fa ingrassare)». Il prossimo atto domani, con la prima riunione della Commissione Sanità del senato nell’ambito dell’inchiesta promossa su Stamina.
Nessun commento:
Posta un commento