VESTIRSI
In un mondo che sta prestando sempre più attenzione all'ambiente, alla nostra salute e del pianeta, ci
sono alcuni fattori di cui ancora non si parla abbastanza,come ad esempio l’inquinamento che deriva dall’industria tessile.
Non tutti sanno infatti che nell’industria di lavorazione della fibra in tessuto sono previsti numerosi passaggi e l’impiego di molti prodotti chimici,alcuni dei quali sono altamente inquinanti.
Negli ultimi anni è stato rilevato un notevole aumento di problematiche alla pelle, come dermatiti, eczemi, allergie, poiché al termine delle fasi di lavorazione alcune sostanze restano presenti nel tessuto in dosi più o meno elevate direttamente a contatto con la pelle: formaldeide, residui di metalli pesanti (argento di mercurio,cromo nichel, rame ecobalto) pesticidi e pentaclorofenolo. L’impatto ambientale nell'industria
tessile deriva da un insieme di parametri , dal metodo di coltivazione delle fibre al processo produttivo: il cotone necessita di grandi quantità di pesticidi, insetticidi e acqua,mentre altri tessuti come il nylon e il poliestere, chesono fibre sintetiche, vengono realizzati con derivati del petrolio. Vivere in modo ecologico
passa attraverso scelte consapevoli che hanno come obiettivo quello di ridurre l'impatto ambientale dell'uomo sull'ambiente in favore di un modello ecocompatibile, che va dall'alimentazione biologica,ai piccoli gesti quotidiani che rendono più sostenibili i nostri consumi, e che prosegue nella cosmesi di origine naturale .
nell'abbigliamento eco-sostenibile,nella bio-architettura e nell'eco-design e arredamento. Per quanto riguarda l’abbigliamento non è da sottovalutare il problema della delocalizzazione: la crisi globale, la concorrenza della Cina, la necessità di far quadrare i conti,spingono molti marchi di abbigliamento a spostare la produzione
in paesi dove la manodopera è decisamente più a buon mercato. Nelle fabbriche delocalizzate vengono impiegate molte sostanze chimiche pericolose durante varie fasi del processo produttivo, come tinteggiatura, lavaggio, stampa dei tessuti. La produzione tessile,ad esempio, è considerata fra le maggiori cause dell’inquinamento delle acque cinesi.
La tutela della nostra salute è dunque il motivo principale per scegliere un abbigliamento ecologico, naturale, sicuro:oltre a limitare notevolmente l’impatto ambientale,facciamo del bene alla nostra pelle che a contatto con fibre sintetiche non respira adeguatamente,e se in più vi sono anche sostanze tossiche nel
tessuto, queste possono potenzialmente entrare all’interno del nostro corpo e danneggiare la cute.
Per compiere scelte etiche, ecologiche e salutari per quanto riguarda i tessuti basta rivolgersi a prodotti in fibre naturali dei quali sia ben chiara la provenienza e la lavorazione.
Il cotone deve essere certificato organico, cioè durante tutta la sua produzione deve aver subito solo lavorazioni meccaniche, senza alcun processo chimico.
Ma esistono anche diverse altre fibre naturali e salutari,come la fibra di bamboo, lanuova fibra naturale considerata eco-friendly in quanto nella sua produzione non vengono impiegati additivi chimici, non inquina l’ambiente e il tessuto che ne deriva è al 100% biodegradabile.
Oppure la canapa, la cui coltivazione richiede pochi pesticidi e fertilizzanti e dà luogo a una fibra molto robusta e duratura. Fra le fibre alternative a quelle di uso comune e normalmente utilizzate dalle aziende di abbigliamento c’è anche un tessuto particolarmente adatto al contatto con la pelle, la fibra di amido, completamente naturale: una fibra altamente tecnologica che riprende alcuni caratteri positivi dei sintetici, come la rapida eliminazione del sudore, mantenendo l’alta traspirabilità dei tessuti naturali (al contrario
dei sintetici). L’amido, inoltre, non si surriscalda,attenua i cattivi odori ed è un batteriostatico naturale.Esternamente invece vengono utilizzate altre fibre, come il bamboo, il legno o ancora la fibra di alghe.
Tutte novità da sperimentare e da scoprire, per tutelare la nostra salute e quella dell’ambiente.
ORTI URBANI
Le città italiane sono caratterizzate da un numero sempre maggiore di orti urbani: appezzamenti di terreno che vengono sottratti al degrado e coltivati dai residenti, favorendo lo sviluppo di un’economia etica a vantaggio diretto delle comunità locali. In Italia il fenomeno è in costante aumento: secondo gli ultimi dati gli orti urbani occuperebbero un'estensione di oltre 500.000 metri quadrati. Una tendenza in continua ascesa, complici da un lato la crisi economica e dall'altro la maggiore attenzione delle famiglie italiane alla qualità e genuinità del cibo. Gli orti urbani consentono la produzione di ortofrutta tipica e di stagione, permettendo ai residenti di alimentarsi in modo sano e genuino, migliorando il decoro e l'estetica e favorendo lo sviluppo di un'economia etica e solidale
CASA AL FRESCO SENZA ARIA CONDIZIONATA
Come proteggersi dal caldo evitando di utilizzare i condizionatori? Prima di tutto, tenere il più possibile
fuori la luce del sole e lasciare entrare l'aria più fresca durante la notte. Per le tende alle finestre scegliere il bianco che aiuta a riflettere la luce. Mettere davanti al ventilatore una bacinella con dentro del ghiaccio. Evitare l’uso di lampade a incandescenza e spegnere le luci quando non servono. Riparare la casa dal sole utilizzando le piante. L'umidità è il peggior alleato del caldo: fare il bucato e la doccia nelle ore più fresche.
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