27.4.14

Sedilo ricorda oggi, con lo storico Sandro Portelli, il sergente Cocco, trucidato dalle truppe hitleriane alle Fosse Ardeatine Storia di Pasquale, ucciso dai nazisti a 24 anni

  DA  LA NUOVA  SARDEGNA  DEL  26\4\2014

Per la casa editrice Chiarelettere si tratta di una scelta «inopportuna e contraria al libero dibattito delle idee e delle opinioni».Fa discutere l'esclusione dal Salone del Libro, a Torino dall'8 al 12 maggio, della presentazione di “Il direttore”, ultima fatica letteraria di Luigi Bisignani. Il romanzo, che racconta di affari tra cardinali e banchieri, è stato escluso dal programma dopo che era già stato inserito. «Evidentemente - sostiene il direttore editoriale della casa editrice, Lorenzo Fazio - i contenuti del thriller non sono ben visti nell'anno in cui il Vaticano è ospite d'onoredi Torino». La ricostruzione viene respinta al mittente dagli organizzatori del Salone, per i quali «non esiste alcun nesso tra la presenza del Vaticano e l'esclusione del volume». La Fondazione, infatti, fa notare che nel programma della kermesse sono presenti cinque volumi della casa editrice. E che il volume di Bisignani è stato escluso «d'accordo con la casa editrice Chiarelettere», che lo ha voluto sostituire con un volume dedicato a un tema delicato come l'eutanasia.SEDILO Oggi Sedilo ricorda Pasquale
Cocco, ucciso a 24 anni alle Fosse Ardeatine, 70 anni fa. Con inizio alle 17.30 (locali di Sa Prima Ighìna) lo ricorderanno una nipote, Franca Sanna, lo storico che ha dedicato molti anni alle biografie dei 9 sardi uccisi dai nazisti nella strage delle Ardeatine, mentre Natalino Piras rievocherà l'antifascismo dei sardi nella Penisola, e la vicenda del Battaglione Angioy che i gerarchi fascisti apprestarono dopo l'8 settembre del 1943 per reclutare i soldati sbandati che soprattutto dal Lazio cercavano di tornare in Sardegna. Fra loro era anche Pasquale Cocco, fatto sergente di quel battaglione, e che insieme al capitano Gavino De Lunas, il postelegrafonico di Padria e notissimo cantante di Canto in Re, cercò di sfuggire alla trappola del trasferimento al nord al servizio della Repubblica di Salò cui il battaglione "etnico" era votato. E' una pagina tragica e inquietante del "sardismo" al servizio di due cause contrapposte, e il Comune di Sedilo ha voluto associare la ricorrenza delle Fosse Ardeatine a Sa die de sa Sardigna per farne occasione di riflessione su questa pagina non del tutto chiarita dagli storici, fatta di inganni e tradimenti, sotto la regia del sottosegretario alla presidenza del consiglio della Repubblica di Salò, il lussurgese Francesco Maria Barracu. Pasquale Cocco era un pilota dell'aeronautica che si arruolò dopo gli studi ginnasiali a Santulussurgiu e un corso a Borore, e che dopo l'8 settembre si ritrovò in compagnia di altri sardi nella Roma occupata dai nazisti. Fu sospettato di simpatizzare per la Resistenza e per gli azionisti attivi nella capitale, e quando si tagliò le vene dei polsi per sfuggire al battaglione Angioy quando ne comprese lo scopo, venne condotto nel carcere di via Tasso, da dove venne prelevato per essere condotto alle Fosse Ardeatine. L'iniziativa di Sedilo sarà conclusa dallo storico della letteratura a La Sapienza Alessandro Portelli, americanista di fama, autore nel 1999 di "L'ordine è già stato eseguito", una ricerca sulle fonti orali attorno all'eccidio e soprattutto all'attentato di via Rasella che a lungo è stato considerato non solo la causa della rappresaglia e dei 335 morti delle Ardeatine, ma la causa giustificata dell’eccidio. Portelli smonta questo luogo comune, e oggi ripercorrerà le tappe della sua ricerca, invitato a riflettere e aiutare a riflettere sulla funzione della memoria, del ricordo, ora che i testimoni diretti di quelle vicende stanno man mano venendo a mancare. L'iniziativa di Sedilo è la quinta della serie di manifestazioni organizzate dai 9 comuni sardi che hanno dato i natali agli altrettanti uccisi. Si svolge sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, della Regione e del Consiglio regionale, che sarà rappresentato oggi dal vicepresidente Eugenio Lai.

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