DA LA NUOVA SARDEGNA DEL 26\4\2014
Per la casa editrice Chiarelettere si tratta di una scelta «inopportuna e
contraria al libero dibattito delle idee e delle opinioni».Fa discutere
l'esclusione dal Salone del Libro, a Torino dall'8 al 12 maggio, della
presentazione di “Il direttore”, ultima fatica letteraria di Luigi
Bisignani. Il romanzo, che racconta di affari tra cardinali e banchieri,
è stato escluso dal programma dopo che era già stato inserito.
«Evidentemente - sostiene il direttore editoriale della casa editrice,
Lorenzo Fazio - i contenuti del thriller non sono ben visti nell'anno in
cui il Vaticano è ospite d'onoredi Torino». La ricostruzione viene
respinta al mittente dagli organizzatori del Salone, per i quali «non
esiste alcun nesso tra la presenza del Vaticano e l'esclusione del
volume». La Fondazione, infatti, fa notare che nel programma della
kermesse sono presenti cinque volumi della casa editrice. E che il
volume di Bisignani è stato escluso «d'accordo con la casa editrice
Chiarelettere», che lo ha voluto sostituire con un volume dedicato a un
tema delicato come l'eutanasia.SEDILO Oggi Sedilo ricorda Pasquale
Cocco, ucciso a 24 anni alle Fosse Ardeatine, 70 anni fa. Con inizio
alle 17.30 (locali di Sa Prima Ighìna) lo ricorderanno una nipote,
Franca Sanna, lo storico che ha dedicato molti anni alle biografie dei 9
sardi uccisi dai nazisti nella strage delle Ardeatine, mentre Natalino
Piras rievocherà l'antifascismo dei sardi nella Penisola, e la vicenda
del Battaglione Angioy che i gerarchi fascisti apprestarono dopo l'8
settembre del 1943 per reclutare i soldati sbandati che soprattutto dal
Lazio cercavano di tornare in Sardegna. Fra loro era anche Pasquale
Cocco, fatto sergente di quel battaglione, e che insieme al capitano
Gavino De Lunas, il postelegrafonico di Padria e notissimo cantante di
Canto in Re, cercò di sfuggire alla trappola del trasferimento al nord
al servizio della Repubblica di Salò cui il battaglione "etnico" era
votato. E' una pagina tragica e inquietante del "sardismo" al servizio
di due cause contrapposte, e il Comune di Sedilo ha voluto associare la
ricorrenza delle Fosse Ardeatine a Sa die de sa Sardigna per farne
occasione di riflessione su questa pagina non del tutto chiarita dagli
storici, fatta di inganni e tradimenti, sotto la regia del
sottosegretario alla presidenza del consiglio della Repubblica di Salò,
il lussurgese Francesco Maria Barracu. Pasquale Cocco era un pilota
dell'aeronautica che si arruolò dopo gli studi ginnasiali a
Santulussurgiu e un corso a Borore, e che dopo l'8 settembre si ritrovò
in compagnia di altri sardi nella Roma occupata dai nazisti. Fu
sospettato di simpatizzare per la Resistenza e per gli azionisti attivi
nella capitale, e quando si tagliò le vene dei polsi per sfuggire al
battaglione Angioy quando ne comprese lo scopo, venne condotto nel
carcere di via Tasso, da dove venne prelevato per essere condotto alle
Fosse Ardeatine. L'iniziativa di Sedilo sarà conclusa dallo storico
della letteratura a La Sapienza Alessandro Portelli, americanista di
fama, autore nel 1999 di "L'ordine è già stato eseguito", una ricerca
sulle fonti orali attorno all'eccidio e soprattutto all'attentato di via
Rasella che a lungo è stato considerato non solo la causa della
rappresaglia e dei 335 morti delle Ardeatine, ma la causa giustificata
dell’eccidio. Portelli smonta questo luogo comune, e oggi ripercorrerà
le tappe della sua ricerca, invitato a riflettere e aiutare a riflettere
sulla funzione della memoria, del ricordo, ora che i testimoni diretti
di quelle vicende stanno man mano venendo a mancare. L'iniziativa di
Sedilo è la quinta della serie di manifestazioni organizzate dai 9
comuni sardi che hanno dato i natali agli altrettanti uccisi. Si svolge
sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, della Regione e
del Consiglio regionale, che sarà rappresentato oggi dal vicepresidente
Eugenio Lai.
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