quando il calcio era calcio e non solo business. il Cagliari scrisse la storia Il 12 aprile 1970 arriva lo scudetto

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La leva calcistica della classe '68 - Francesco De Gregori 

dall'unione  sarda  di   Sabato 12 aprile 2014  
Matteo Sau





Sono passati 44 anni dalla partita che regalò la matematica vittoria dello scudetto al Cagliari.
Fa caldo allo stadio Amsicora, un catino gremito di spettatori arrivati da tutta la Sardegna. Già perché il Cagliari non solo è una delle migliori squadre della massima serie e dunque è normale attirare il grande pubblico, ma quel giorno sta per succedere qualcosa di grandioso. I tubi Innocenti delle curve rimbombano, lo stadio sembra una pentola in ebollizione: il Cagliari è a un passo dalla vittoria del suo primo scudetto. Cagliari 12 aprile 1970, Riva, Gori, scudetto. Non si può spezzare questo ordine di eventi perché sarebbe
La festa negli spogliatoi
come interrompere un incantesimo che a distanza di 44 anni ancora riempie i cuori di tutti coloro che ebbero la fortuna di vivere quei fenomenali 90 minuti ma anche chi la cavalcata dello scudetto non l'ha nemmeno vissuta. Per chi, invece, allo stadio non andò fu la voce inconfondibile di Sandro Ciotti a raccontare il tuffo di Gigi Riva al 39' minuto del primo tempo e il raddoppio di Bobo Gori a due minuti dalla fine. Intanto via radio arrivava la notizia della sconfitta della Juventus in casa della Lazio che significava vittoria matematica.
Era il 1970, Battisti entrava in hit parade con Fiori rosa fiori di pesco, nelle sale cinematografiche usciva un cult degli "spaghetti western", Trinità. L'Apollo 13 ferì l'orgoglio statunitense e comunicò "Houston abbiamo un problema" e Douglas Engelbart, il 17 novembre del 1970 ricevette il brevetto del primo mouse. E' in questo contesto che si scriveva la favola del Cagliari, una favola perché il "sud" e la Sardegna erano ancora figli di quegli stereotipi che hanno scavato il solco tra due realtà: il nord delle fabbriche e del lavoro e in ambito calcistico il nord delle regine del campionato, la Juve, il Milan e l'Inter per dirne alcune. E il sud che cercava con Roma, Napoli, Lazio e Cagliari di bilanciare questo strapotere. Fu una vittoria ottenuta sul campo da calcio ma di cui si impossessò un'intera regione che dimostrò di essere qualcosa in più rispetto alla Costa Smeralda. La città di Cagliari esplose di gioia, le strade vennero invase di bandiere rossoblù, l'orgoglio di una città che solo 28 anni prima era stata rasa al suolo e ora poteva gioire perché non si vinse solo sul campo. Il campionato si concluse con una vittoria per 4-0 al Comunale contro il Torino e mezza squadra del Cagliari si preparava alla partenza per i mondiali in Messico e per scrivere un'altra pagina di storia del calcio con la semifinale "Italia-Germania 4-3". Ma quella è un'altra storia, una storia di tutta l'Italia calcistica.

 Il 12 aprile 1970 no ed  e' forse è bello per  questo 

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