15.5.06

Senza titolo 1284




 


Tiamo campionato di elio e le storie tese

Ti amo campionato, perche' non sei falsato
No no, non sei falsato
A me mi eri sembrato falsato
Ma m'han detto che non sei falsato
Ha detto Umberto Agnelli che son state solo delle sviste
Due o tre sviste arbitrali
Ma a me mi era sembrato che già da molto tempo qualcosa stava accadendo
Ad esempio in Juve-Udinese del 1 novembre 97
Il signor Cesari non ha convalidato un gol che aveva fatto Bierhoff
Che era entrato di tanto così,
diciamo delle dimensioni tipo Rocco Siffredi.
E poco dopo, in Juve-Lazio c'è stata un'azione in cui Del Piero
è stato atterrato in area, l'arbitro ha detto "Regola del vantaggio",
Inzaghi ha preso il palo e subito dopo l'arbitro ha detto
"Non è più regola del vantaggio, diamo il rigore alla Juve
Ma questo è stato fatto nel segno dell'amore
Io non vado certo a pensare che ci siano dietro delle cose sporche.
No no no no no no è stato fatto tutto nel nome dell'amore,
In nome del campionato, del buono svolgimento e dell'amore fra le squadre.
Io non porto nessun risentimento
Perché ho visto che l'amore vince tutte le battaglie
E' in grado di far superare gli odii sia razziali che interrazziali
Sia quelli tra le squadre.
Diciamo che in questo momento io sono quasi contento
Che alla fine della fiera mi sembra che l'ho preso in quel posto
E penso a quelli che hanno fatto un abbonamento da un miliardo in tribuna rossa
Per andare a vedere l'Inter ,che si era comportata bene
O per andare a vedere la Lazio che a un certo punto della sua carriera
Diciamo il 5 aprile del 1998 ha avuto un fallo in area fatto da Juliano
E l'arbitro Collina non l'ha fischiato e allora tutti hanno pensato male
Ma non dovevano pensare male
No no no no no no
Perché l'arbitro Collina così come l'arbitro Rodomonti
Diciamo quello di Juve-Empoli non ha commesso quella svista
In nome di chissà quale pastetta
No no no no no, l'ha fatto in nome dell'amore
Perché lui ama il campionato e voi non lo sapete ma gli arbitri si vogliono bene
E si vogliono bene anche con i calciatori tanto è vero che io con i miei occhi
Ho visto che alla fine di Inter-Juventus
L'arbitro della partita è andato dai calciatori della Juve
E li ha baciati e li ha abbracciati come se fossero degli amici
E tutto questo in nome dell'amore e allora tutti insieme cantiamo :
Ti amo,ti amo campionato perché non sei falsato
Anche se inizialmente eri sembrato ma in realtà non sei falsato
L'ha detto Umberto Agnelli l'han detto tanti critici di calcio
L'ha detto tanta gente,insomma non sei falsato
Anche se sarebbe sembrato. Ad esempio mi era sembrato
Che in Juventus-Roma dell'8 febbraio 98, quando l'arbitro Messina
Non ha dato un rigore su Gautieri
E ad esempio anche in Brescia-Juve dell'8 febbraio 98
Quando il signor Bettin non ha dato un rigore a Hubner, un rigore grosso così
E questo è stato fatto nel segno dell'amore perché l'amore è importante
L'amore è qualcosa di essenziale
Sembra che nel calcio non ci sia e invece dopo c'è
Tu dici :"Ma l'amore nel calcio non c'è"
"No, guardando bene,lo trovi in ogni piccolo particolare
Ad esempio nel mio amico che sembra che indossi la maglia del Milan
E invece è la maglia del Foggia (se voi guardate bene
Quella lì è la maglia del Foggia così come se voi guardate bene
Le sviste arbitrali non sono state due ma sono state tipo 10, 10, 11 o 12
E la maggior parte delle quali a favore della Juve)
Ma alla fine l'amore dato è uguale all'amore che dai
E allora amici cantiamo tutti insieme
Ti amo campionato,tu non ci sei mancato
Anzi tu ci eri mancato adesso siamo contenti che sia finita così
Perché l'amore ha riempito tutto l'universo della F.I.G.C.
Particolarmente Baldas.
Ad esempio in Juve-Piacenza, Borriello ha convalidato
Il secondo gol irregolare che ha fatto Del Piero
Che si è fatto passare la palla sul braccio
Ma era talmente bello che era un peccato non convalidarlo
E allora cosa ha detto? "Convalidiamolo", Perché nel calcio tutti si amano
E allora cosa vuoi fare? Vuoi dare il rigore a Ronaldo?
Vuoi convalidare il goal del Napoli che forse c'era?
Per esempio vuoi dare il fallo a Montero
Che ha dato una gomitata a Neqrouz in piena area?
Era calcio di rigore con espulsione e non ha dato niente
Perché aveva capito che Montero amava Neqrouz
E d'altra parte Neqrouz con i suoi trascorsi cosa vuoi che non ami Montero?
I due si amavano,l'arbitro aveva già visto che c'era qualcosa
In quella gomitata, che non era altro
Che una scaramuccia, perché l'amore non è bello se non è litigarello
Era una scaramuccia


Mentre aspettiamo quale altra sorpresa possa uscire dal pm show di Napoli, ecco un ricordo lontano..ma sempre presente nei nostri cuori...Elio e le storie tese che cantano "Ti amo campionato" con filmati spettacolari sullaJ uve ( GIUve. coem la chiamano iquelli di  www.antijuve.org ) Filmato QUI e l'Mp3 QUI
.Fra le tanbte dichiarazioni  dello scandalo calcio  quella che le riassume tutte  è questga qui : << Ci hanno preso tutti per il culo. Quanti sono gli italiani che amano il calcio? Quaranta milioni? Ci hanno presi in giro per anni. Non solo noi addetti ai lavori, ma anche tutti coloro che andavano a vedere il calcio» Roberto Mancini, allenatore dell´Inter Ansa 13\05\2006










E' proprio con qusesto scandalo che porto a compimento ( almeno spero visto che nelle vita “ ... siam barchè il mezzo al mare “--parafrasando l'ultimo verso di  una famosa canzone  di cui non  nomino l'autore  ne il titolo pertrchè  gli ho già citatio più volte qui  --- e le nostre certezze vengo continuamente spazzate via dall'evolversi degli eventi \ dela storia ) quel processo interiore inziato nel 19997\8 che pur non essendoci prove , ma solo fortissimi sospetti e coincidenze , era talmente evidentenete che la Juve ( o giuve come la chiamano i tifopsi anti juventini ) si fosse comprato gli arbitri , ma non immaginavo come risulta dal libro monopoli  di Giovanni floris  ( per chi volesse saperne di piuù e  acquistarselo online ecco come ) e da questi ultimi fatti , cosi spudoratamente . Dopo tale evento passato lo choc , riamsi acora juventino anche se critico , guadagnandomi la stima di molti interisti fra cui quelli del bellissimo  forum "anarchico-libertario "interisti eretici"( www.forumfree.net/?c=55272 )

Condivido le dichiarazioni  fatte da Walter Veltroni  : << Faccio fatica a rispondere se mi chiedono se tengo ancora per la Juventus. Quella di oggi non e' quella che avevo in mente io da ragazzo di Charles e Sivori".Cosi sindaco di Roma Walter Veltroni, da sempre acceso tifoso bianconero, ha risposto a una domanda sulle indagini che stanno interessando il mondo del calcio. Veltroni e' stato intervistato questa sera a "Le Invasioni barbariche", la trasmissione condotta da Daria Bignardi su La7. "Se domenica la Juve vincera' o meno lo scudetto?", ha aggiunto, "non me ne importa piu' niente".
Sulla possibilita' di nominare Gianni Letta commissario straordinario della Federcalcio, come consigliato oggi da Romano Prodi, Veltroni ha risposto: "non so dire, Gianni Letta ha virtu' per fare un sacco di cose, non so se il calcio sia una delle cose che lo divertono di piu'". "Quella di questi giorni - ha concluso Veltroni - mi sembra una crisi spaventosa, questa volta il gioco si e' rotto davvero".
"Mi fa tanto più orrore pensare a chi guadagna milioni e milioni di euro, dovrebbero venire a imparare da questa gente che si ammazza di lavoro". Così il sindaco di Roma Walter Veltroni è tornato sulla vicenda delle inchieste che agitano il mondo del calcio, dopo aver pranzato a Ostia, sul litorale romano, con una famiglia monoreddito. "Riescono a sporcare una delle cose più belle che c'era in questo paese. Dico c'era perché il rischio, se non si interviene, è che il giocattolo si rompa definitivamente", aggiunge Veltroni. "Fortunatamente - ha aggiunto riferendosi alla famiglia dove ha pranzato - c'é un'Italia fantastica che soffre e lavora. Sono persone meravigliose che faticano ad arrivare alla fine del mese, come accade in ogni parte del nostro paese". "Roma va bene perché c'é gente che si rimbocca le maniche. Nessuno, infatti, dice più Roma ladrona. Basta vedere i dati economici positivi e il fatto che abbiamo garantito l'assistenza a centomila persone in più nonostante i tagli ai servizi sociali".>> e quanto afferma un ottimo blog di contro informazione  http://imbrogli.splinder.com :<<
[ ....]  Però per nessuno di noi la vicenda è una sorpresa assoluta: certo, dare del venduto all’arbitro è anche un cliché, ma l’idea che - sotto sotto - qualche pastetta ci fosse davvero l’avevamo sempre avuta.
Poi, i giornali (ma vogliamo escludere i magistrati che hanno dato avvio alle indagini?) ci mettono del loro, anche in termini di tifo: un giornale “romano” come La Repubblica, per fare un esempio, ha presentato le cose in maniera ben diversa da come hanno fatto La Stampa e Tuttosport, giornali torinesi (il primo dei quali storicamente legato agli Agnelli), i quali ricordavano la Pravda dei bei tempi.
A pizza conclusa emergeva una conclusione unanime: è il calcio italiano, nel suo complesso, ad essere malato, non è solo Moggi e non è solo la Juve. L’enorme fiume di denaro che scorre all’interno del mondo calcistico e quello ancora maggiore veicolato dalla trasmissione in tv delle partite continuerà a rovinare questo sport, avrà il potere di corrompere anche l’ultimo raccattapalle, se serve, pur di alimentare se stesso.  >> ( con questo senza assolvere le grossime responsabilità dei vertici delal juve e dele altre squadre che pur di non rimanere fuori dallla torta hanno accettato al sudditanza dellla cupola Moggi e company .
Credo che o smettero di tifare e guarderò il calcio come semplice sportivo o passrero all'inter  unica squadra ( almeno fin'ora non coinvolta in questo scandalo ) che ha preferito perdere da 20 anni che scende a tali compromessi . 

Senza titolo 1283

Potenza della preghiera...




Satana ha terrore del Santo Rosario tutti e 15 i misteri (gaudiosi, dolorosi, gloriosi), perché sa che ogni volta che un'anima inizia la recita del Santo Rosario per lui è peggio di un esorcismo, ma non solo, le anime che nonostante le immense difficoltà perseverano in questa preghiera finiscono con il debellarlo completamente essendo difesi e liberati da Colei che con un solo sguardo annienta tutto il potere infernale.

Satana, costretto nel nome di Dio dall'esorcista, ha dovuto parlare del Rosario, ecco perchè, in un celebre esorcismo, Lucifero, cioè satana in persona, fu costretto ad affermare:
"Dio ha dato a Lei (la Madonna) il potere di scacciarci, e Lei lo fa con il Rosario, che ha reso potente. Per questo il Rosario è la preghiera più forte, la più esorcizzante. Esso è il nostro flagello, la nostra rovina, la nostra sconfitta".

Lucifero (durante un altro esorcismo ha confessato):
"È più potente il Rosario intero tutti e 15 i misteri se recitato col cuore dell'Esorcismo solenne".

Dunque se non riuscite a trovare sacerdoti esorcisti, se siete o eravate dediti al satanismo, all'occultismo, alla stregoneria o allo spiritismo, per prima cosa confessatevi e confessatevi bene per spezzare ogni legame con il peccato e Satana, poi recitate ogni giorno il Santo Rosario tutti e 15 i misteri e continuate senza stancarvi o scoraggiarvi mai e continuate a recitarlo non per un giorno o una settimana ma per almeno minimo 3 mesi riconfessandovi ogni settimana e otterrete lo stesso effetto di ricevere un esorcismo solenne al giorno dal migliore e più accreditato esorcista del mondo che in questo caso è Maria Santissima.


Si ricorda che non è mai l'esorcista che libera per quanto bravo o esperto che sia, ma è Dio per mezzo dell'esorcista secondo i Suoi tempi, tempi che possono essere anche molto lunghi, portando però la persona colpita poi ad uno stato di santificazione personale molto più elevata, perchè anche i soli esorcismi non bastano se non vi è la collaborazione della persona con un assidua frequenza ai sacramenti (confessione minimo ogni settimana e comunione tutti i giorni) e alla preghiera.

Mentre con la recita quotidiana del Santo Rosario tutti e 15 i misteri si riceve automaticamente un potentissimo esorcismo ogni giorno senza dover trovare e raggiungere l'esorcista.

(Questo a differenza del Rosario intero normale è un Rosario Mistico).


Per chi non riesce a recitare un Rosario intero perchè troppo lungo può farlo in 3 volte ma devono essere rispettati i seguenti orari perchè si riferiscono alla vita di Gesù e in tale ordine di orari hanno lo stesso valore di un Santo Rosario intero:
Ore: 9:00       (nell'ora della salita al calvario di Gesù)
Ore:
12:00     (nell'ora della crocifissione di Nostro Signore Gesù Cristo)
Ore:
15:00    (nell'ora in cui Gesù è morto)

Se le persone colpite da ogni forma di disturbo diabolico prendessero coscienza della potenza del Santo Rosario, vi sarebbero molte più liberazioni che attraverso gli esorcisti stessi e meno disperati.
Misteri Dolorosi  
Misteri Gloriosi  
Misteri Gaudiosi


14.5.06

Senza titolo 1282

speriamo che questa news  si concretizzi  e costtringa   i legislatori nostrani  a rivedere lalegge sulla procreazione  assista

 da http://blogfriends.splinder.com/



La speranza


Londra: embrione selezionato, non avrà il tumore  Primo caso in Gran Bretagna di diagnosi pre-impianto per scongiurare lo sviluppo del retinoblastoma, un cancro ereditario. Per i portatori del gene responsabile c'è il 90% di probabilità. I lacci italiani di G. Remuzzi



 se nel cao il link   dell'editoriale del cor sera sdulla situazione italiana dovesse essere modificato o cancellato  , eccovi  qui  l'intera news 










   




Embrioni e diagnosi per-impianto


I lacci italiani



di

Giuseppe Remuzzi








Mamma e papà in Inghilterra hanno deciso  per la fertilizzazione in vitro e hanno chiesto ai medici di selezionare l'embrione sano, e trasferirlo nell'utero della mamma. Non avevano problemi di sterilità, ma avrebbero potuto trasmettere al bambino il cancro della retina di cui soffre la mamma. Se non l'avessero fatto, il bambino avrebbe avuto il 50 per cento di probabilità di avere il tumore. Si fa chemioterapia, qualche volta va bene, se no si perde un occhio o tutti e due. E la predisposizione al tumore si trasmette ai figli. Così invece nascerà un bambino normale.

Un giorno avrà dei figli, anche lui, sani. S'è fatto per il retinoblastoma, ma ce ne sono tanti di tumori ereditari, potrebbero sparire come la poliomielite e il vaiolo. Ed è lo stesso per altre malattie, del sistema nervoso. Una si chiama neurofibromatosi, un'altra Corea di Hungtington. Altri ereditano una malattia del sangue, si chiama talassemia, devono fare trasfusioni per tutta la vita.
Altri ereditano certe malattie dei reni, vivono legati ad una macchina di dialisi. Quello che è successo in Inghilterra, succede negli Stati Uniti da tempo per tante malattie, e perfino in certi Paesi dell'Asia. Ma da noi no. Da noi i medici (che hanno scelto di curare le malattie) devono rinunciare a una della cure più efficaci. La legge in Italia non vieta la fecondazione in vitro. Vieta, però, qualunque forma di selezione degli embrioni. Gli embrioni (tre soltanto, e questo riduce di molto le probabilità che la tecnica abbia successo) vanno trasferiti nell'utero della mamma così come sono. Se hanno ereditato il gene del retinoblastoma o della neurofibromatosi, della talassemia o della malattia renale policistica, si abortirà dopo. Sì, perché la,legge in Italia consente l'aborto ai genitori che non vogliono un figlio malato, o anche solo che non vogliono un figlio.
Legge fatta contro i principi della medicina e in contrasto con un'altra legge dello Stato. Selezionare gli embrioni no, abortire sì. E adesso? Non c'è legge che tenga. Chi è malato vuole guarire. Per un po' chi sa di poter trasmettere una malattia ai figli andrà all'estero, dove ci si potrà curare, ma sarà per i ricchi.
Chi non ha abbastanza soldi per andare in Inghilterra o negli Stati Uniti, continuerà ad avere figli malati. Molti moriranno, inutilmente.
Dopo un po', selezionare gli embrioni, per non trasmettere ai figli e ai figli dei figli tumori e altre malattie, si potrà, anche da noi.







14 maggio 2006


Senza titolo 1281

13.5.06

Senza titolo 1280

lo so che questa canzone  è più adatta  per celebrare il 1 maggio , ma  mi sento felice  d'aver portato al silenzio  un amico  qualunquista e  a  volte  " prepotente  e  arrosante " ( quanfdo parliamo di politica  e politika  )   durante una " litigata "   sul primo maggioe  il suo significato attuale  ,  a cambiare  discorso 



Compagni Giovani Insieme Lavorammo
per inventare un luogo tutto nostro,
mondo di fratellanza
aiuto a chi non l'ha
la casa di un'altra umanità.
Compagne Giovani Insieme Lavorammo
per costruire un mondo di uguaglianza,
non di parole vuote
ma gesti e fantasia
la libertà chiamiamola poesia!
Milioni d'ore in fabbrica
consumano la vita,
lottare insieme avanti
e non è mai finita!
Cent'anni quanti giorni
a contarli passa un anno
e Di Vittorio e i tanti
che tornano alla mente!
E noi! E noi?
E noi testardi ancora qui
col nostro pugno giovane di un secolo,
la solidarietà che mai vien meno
giorni di gioia e pianto, un po' d'amore,
e il nostro straccio rosso in fondo al cuore
il nostro segno rosso dentro il cuore.
Adesso quanti ancora a lavorare
l'acciaieria che cambia un diverso fare,
sguardi venuti da lontano
Almir, Ahmed, Assane
camminano sicuri accanto a noi.
Adesso quante ancora a lavorare
ma il mondo per noi resta ineguale,
le rose, il pane, il sogno
della metà del cielo
le trame che affidiamo a un altro secolo.
La storia ha rotto un muro
ma le nostre radici,
le lotte, la memoria
son già dentro il futuro
Cent'anni quanti giorni
a contarli passa un anno,
e Di Vittorio e i tanti
che tornano alla mente!
E noi! E noi?
E noi testardi ancora qui...
Il nostro sogno rosso che non muore,
il nostro sogno rosso dentro il cuore.


Testo e musica: Mimmo Boninelli


per ulteriori informazioni sulla cantante  ecco qui il suo  sito ufficiale  http://www.sandraboninelli.it/

Senza titolo 1279

per chi è di  tempio  e dintorni o dovesse capitare a tempio p (sassari )  il 20 c.m   un poeta emergente  Aldo pintus presenta al cotton club ore  19.30\20.00  il  suo libro di poesie  eccone uno stralcio   dall'entroduzione    due sue poesie  . Esso  è un poeta emergente  ,  ed  è molto promettente  .   Sono talmente belle  che  l'unica cosa chje mi sento di  dire oltre  a quello che dicono alcuni\e  amici  nell'introduzione sotto riportata  è  questa frase  : << due pqarole sono troppe  una  è tropo  >>









PRE/FAZIONI IRREFERENZIATE




Lettura mai immediata, che costringe a soffermarti, a scavare, a esplorare e a dare l'affondo a pensieri ed emozioni.
Le poesie di Aldo scaturiscono con la violenza e la passione di un temporale estivo; spazzano via le convenzionali e rassicuranti giustificazioni di un mondo perbene e perbenista; strappano le illusioni per svelare le dolorose verità di un mondo a volte ingiusto e crudele nonostante le sensibilità individuali di molti che lo abitano.


Masina








Il passaggio del cuore è infinito ed è bello essere consapevoli che la poesia è come un raggio di sole che filtra nella nebbia più grigia, esprime il desiderio di comunicare e di condividere le nostre sensazioni.
Le sue parole sono specchio dell'identità e di una realtà che traspare purificata e ci pone di fronte alla nostra anima che, in questo suo volo, si innalza nel cielo del suo futuro e racconta i versi di un vero poeta.


Mario








Le poesie di Aldo Pintus, i suoi versi, ogni singola immagine che affiora dalla combinazione delle parole, sembrano racchiuse da un sottile velo di malinconia, mal celata da un linguaggio asciutto, a volte duro, che esprime una forte inquietudine interiore.
Sopra il mondo circostante egli proietta, infatti, lo stato dell’anima, una trasposizione del suo mondo spirituale.La ricerca strutturale si sottomette all’espressione in versi liberi, irregolari, che seguono il flusso del pensiero, dell’emozione o ribellione del poeta.
Una guerra interna all’anima, irrisolta, che da vita ad una poesia i cui temi raramente indulgono sulla bellezza della natura o l’esaltazione dell’amore romantico.
I contenuti delle sue poesie sono, infatti, l’inquietudine, l’angustia, i timori, la speranza, l’impazienza e a volte la rassegnazione. L’amore viene invece spesso definito nella sua assenza, rielaborato in un sentimento fantasma, che si aggira nell’anima del poeta tentando di riprendere vita.
Molte le poesie dedicate a temi sociali, che si rivolgono ad una realtà malata che intristisce il cuore, lasciandolo spossato, alla ricerca di mille perché senza risposta, di soluzioni che l’individuo da solo sa di non poter trovare.
Una voce triste ed autentica, quella di Aldo, di fronte alla storia brutale di crimini orrendi che sottolinea la sensazione di smarrimento seguito da una personale amarezza.
Un punto, infine, comune a molte poesie è il sogno, o quantomeno, l’atmosfera onirica, che attraverso, semplici immagini, proietta i versi verso una realtà dove viene abolito il tempo.


Una poesia dove le parole sono dotate di più significati, che si mescolano dando un senso specifico ai versi ed una vita propria ai messaggi che l’autore trasmette ai lettori.


Graziella








E la notte si fece giorno.
Tale espressione ben si adatta a descrivere la luce dell'alba che, sfuggita alle tenebre, inarrestabile corre verso l'apice del mezzogiorno.
E poiché le radici delle poesie di Aldo affondano proprio nel buio dell'oscurità, la pubblicazione di questo libro rappresenta quella luce che, illuminando le fessure del suo animo, trasforma l'abbozzo istintivo delle sue sensazioni in opera adulta capace di emozioni.


Roberto




Tutti siamo passeggeri di questa vita…. Sono fortunati quelli che hanno la capacita’ e la possibilità di vedere i posti più belli, conoscere la gente molto speciale, scoprire i veri e profondi valori della vita….Avendo conosciuto l’autore di questo prezioso libro, ho tutti i diritti di mettermi in questo gruppo….Non sono tanto le parole, non e’ il modo in quale si esprimono le cose, non e’ la semplicità dei pensieri ma il valore reale che si trova proprio nel suo modo di essere….suo modo di maturare attraverso le parole della sua poesia…Un po’ romantica e leggera un po’ pessimistica e nera e a volte profonda e appassionata, la sua poesia mi ha provocato emozioni consapevoli, sentimenti dimenticati e pensieri sotterrati…e di nuovo, come un vento forte, mi ha tirato della realta’ e mi ha portato nell’assurda immaginazione della vita…Bozza di un dolore, Frenesie celebrali e Creatura aniconica sarebbero le mie preferite…sono molto speciali e potenti…vedo il collegamento perfetto tra tutte le parole e l’idea basica e mistica diventa pura e chiara alla fine…Vorrei ringraziarlo per la sua amicizia che la trovo come il piu’ grande regalo mai donatomi…e nello stesso tempo vorrei incoraggiarlo per scrivere ancora e ancora…Magari la vita non fosse tanto sadica!!!

Annette



La poesia di Aldo può essere vista come una rivalutazione di alcune tensioni espressive proprie del tardo ermetismo, in cui il messaggio poetico si era dotato di nuove aperture di comprensione.I suoi versi hanno la capacità di trasportare, con facilità e semplicità di comunicazione, il lettore in dimensioni “altre” da quelle che si vivono quotidianamente. creano così atmosfere molto spesso surreali in cui la realtà contrasta con i ricordi d'infanzia e la progressiva crescita dell'uomo.
La voce di Aldo Pintus si pone, con questa sua capacità mai solo tecnica di costruzione del verso, come una delle più significative e personali del nuovo piccolo “rinascimento” della parola poetica a Tempio e non solo.


Giovanni












AUTOPSIA DELL'ESISTENZA






Il giorno



appare d'incanto



dopo il lungo travaglio



di una notte insonne



Sottili e loquaci



i raggi di sole



scolpiscono chimere



trafugate o sottratte



ad un sonno



che sempre più latita



nelle mie certezze



dove ho veduto rifugi



celarsi



dentro paure altrui



d'incanto addomesticate



dalla eco delle promesse



che intrise



d'insipida razionalità



giocano ancora



alla bella addormentata nel bosco



che non si sveglia.



31-01-2004



5:24











BOZZA DI UN DOLORE









L'insonnia mette a nudo



tutte le nostre incertezze



le nostre debolezze



e i nostri pianti



privi di lacrime



unica e dolorosa certezza



è che un minuto fa



appartiene



inesorabilmente al passato



e impotenti noi



possiamo solo stare a guardare



accomodandoci



sulla poltrona dei ricordi



07/11/2005



2:34






 

Senza titolo 1278










Il Padre nostro della Pace!

Padre che consideri tutte le persone uguali.
Nostro, di ognuno, di tutti quei milioni di persone che abitano la terra, senza differenza di età, colore o luogo di nascita.
Che sei nei cieli e sulla terra e in ciascuna persona, negli umili e in coloro che soffrono.
Sia santificato il tuo nome nei cuori pacifici di uomini e donne, bambini e anziani, qui e altrove.
Venga il tuo regno, il tuo regno di pace, di amore, di giustizia, di verità, di libertà.
Sia fatta la tua volontà sempre e tra tutte le nazioni e tutti i popoli.
Come in cielo così in terra: che tutti i tuoi piani di pace non siano distrutti dai violenti e dai tiranni.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano: che sia impastato di pace e di amore, e allontana da noi il pane della discordia e dell'odio che genera gelosia e divisione.
Rimetti a noi i nostri debiti, non come perdoniamo noi, ma come perdoni tu, senza risentimento, senza rancore nascosto.
Non ci indurre nella tentazione di guardare gli altri con sospetto, di dimenticare i nostri fratelli e le nostre sorelle nel bisogno, di accumulare per noi stessi ciò che potrebbe essere necessario per gli altri, di vivere bene a spese altrui.
Liberaci dal male che ci minaccia, dall'egoismo dei potenti, dalla morte causata dalla guerra e dalle armi; perché siamo in tanti, Padre, a desiderare di vivere in pace e di costruire la pace per tutti.
AMEN

12.5.06

Senza titolo 1277

L'ultimo singolo dei Muse, Supermassive Black Hole, mi ha un po' deluso... che cacchio, sembra un pezzo dei Queens Of the Stone Age...

Senza titolo 1276













fonte  le pagine cultura e spettacoli di www.corriere.it












La storia

Il porno all’italiana: l’industria «vietata»

Dalla caduta del Muro alla scoperta della Cina le nostre luci rosse sono sempre puntate a Est















Dalla grande illusione del cinema e dell’home video di ieri — epoca di edicole, sexy shop e lap dance—ai film amatoriali di oggi, con pay-tv, Internet, i-Pod,telefonini. Con il titolo ironico di «Non lo fo per piacer mio», il tifoso di cinema (e di Sampdoria) Bruno Vecchi ha raccolto in un brillante saggio la storia dell'industria porno in Italia. Edito da Melampo (pag.115, 10 euro) il libro racconta come la caduta del Muro di Berlino, nell’89, abbia travolto gli ideali e liberato le belle ragazze bionde dell'Est, turiste «non per caso», e trasformato il vecchio cinema sexy all’italiana in una vera industria che lavora però soprattutto negli ex Paesi comunisti. Oggi che il passo è compiuto — dice l'autore — la nuova meta erotica è la Cina: nell'autunno 2005 è stato inaugurato a Shangai il primo mercato del sesso e i porno asiatici sono già i preferiti negli Usa.







Ma torniamo a Milano, anni 70, epoca di porno notturni con antenne portatili per carpire segnali di emittenti locali. Nel '76 nasce il Majestic (ex Delle Stelle) primo cinema a luci rosse, poi se ne aggiungono altri 20, con spettatori intimiditi e semiclandestini. Gola profonda è subito caso di costume, ma poi con l’avvento di vhs e dvd l'hard core cambia. Ora sono giochi senza frontiere: le nuove pornostar sono ucraine, russe, moldave, ungheresi, ceche, slovacche, rumene, perfino bulgare. Budapest diventa la nuova capitale delle luci rosse, si gira a buon prezzo, come quando si facevano gli spaghetti-western in Spagna. Rocco Siffredi — vera star italiana—prende la residenza ungherese. Evgenia Eremina, in arte Ashanti, scrive sul suo sito: «In America sono pagata 1500 dollari l'ora per un servizio di nudo, in Russia 400 dollari al giorno». Urge ottimizzare i visti d'ingresso che durano tre mesi: vado, giro e torno, un film alla settimana. Scene sexy da 350 a 600 euro, cash e in nero: bisogna capitalizzare dopo i 30 è la pensione, come il calcio.





Accanto alle star che negano ogni piacere, comeDeborah Wells, che fece la controfigura a Megan Gale nella doccia in Vacanze di Natale 2000, ci sono le love story. Rosa Caracciolo, il vero nome lo sa solo lei, dall'Est è giunta da noi, ha conosciuto lo stallone Rocco, l'ha sposato e ha messo su famiglia. Marilyn Chambers oggi è la testimone di un sapone per bambini, ma ieri era la star di uno dei porno cult. Moana Pozzi — unico vero mito italiano — divenne da porno star una testimonial tv («Matrioska ») e dei salti del comune senso del pudore, diceva: «Faccio in pubblico quello che altre fanno sul divano dei produttori». Scrisse anche un libro di ricordi intimi. Morì il 17 settembre del ’94, mentre si apriva fra bolgia di folla il primo Mi-Sex d'Assago, 62.350 presenze in 3 giorni, blocco dell'autostrada per Genova. Tante storie: Manya, ragazza madre romana, il porno l'ha fatto per mantenere il piccino. Venere Bianca era sposata col pugile Nino La Rocca e quando scappò con il figlio si inventò questo lavoro. Gessica Massaro diceva di essere l'amante di Pacciani, il mostro di Firenze. Ursula Cavalcanti, in arte Patrizia, morta di tumore, aveva fatto un hard con fascisti e partigiani, commentato da l'Unità: fu scandalo.






Ma, accanto alla deputata radicale Cicciolina, la storia più nota è forse quella di Eva Henger, anche lei dell'Est, hard star della scuderia di Riccardo Schicchi diventata poi angelica icona per i bimbi tv con «Paperissima sprint»: «La trasgressione ha una scadenza, altrimenti diventa abitudine». La Staller, star erotica alla radio, non può tornare alla Maldive, Paese musulmano dove girò un film porno: se la beccano, condanna a morte. E gli uomini? Roberto Malone usciva di casa ogni mattina come ogni buon impiegato, a Torino, ma andava a girare i film hard. Quando la moglie se ne accorse lo lasciò e lui andò a raccontare la sua vita da Costanzo.







Maurizio Porro









 


Senza titolo 1275

HO SENTITO IL BATTITO DEL TUO CUORE



 Ti ho trovato in tanti posti, Signore.
Ho sentito il battito del tuo cuore
nella quiete perfetta dei campi,
nel Tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota,
nell’unità di cuore e di mente
di un’assemblea di persone che ti amano.
Ti ho trovato nella gioia,
dove ti cerco e spesso ti trovo.


Ma sempre ti trovo nella sofferenza.


La sofferenza è come il rintocco della campana


che chiama la sposa di Dio alla preghiera.


Signore, ti ho trovato nella terribile grandezza


della sofferenza degli altri.


Ti ho visto nella sublime accettazione


e nell’inspiegabile gioia di coloro


la cui vita è tormentata dal dolore.


Ma non sono riuscito a trovarti


nei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri.


Nella mia fatica ho lasciato passare inutilmente


il dramma della tua passione redentrice,


e la vitalità gioiosa della tua Pasqua è soffocata


dal grigiore della mia autocommiserazione.


Signore io credo. Ma aiuta la mia fede.


(Madre Teresa di Calcutta)

11.5.06

Senza titolo 1274













Cari amici



















lo so che alla mia età , 30 anni , darmi da fare a finire l'università è smettere di cazzegiare , soprattutto quando ho vicino un esame agiografia ma non riesco a non : << Mi recai nei boschi perché desideravo vivere come volevo io, affrontare solo i fatti essenziali della vita, e veder se potevo imparare ciò che aveva da insegnarmi, e non, giunto alla morte, scoprire di non aver vissuto. Non volevo vivere ciò che non era vita, la vita è cosi cara; né volevo praticare la rassegnazione se non fosse stato assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente e succhiare tutto il midollo della vita, robustamente come gli spartani e sgominare tutto ciò che non era vita, falciare un'ampia zona e raderla a zero, mettere la vita in un angolo e ridurla ai minimi termini, e, se si fosse dimostrata meschina, afferrarne la intera e genuina meschinità e proclamarla al mondo; o, se fosse stata sublime, sperimentarla direttamente ed esser capace di darne un vero resoconto nella mia prossima escursione. >> come diceva un famoso poeta  non vi dico chi per : 1) non dare le perle ai porci come mi accusano alcuni cdv , da intendersi non utenti del blog ; 2) e provare   per una volta  a non  darvi la pappa pronta ma invitarvi \ spronarvi ad informarvi e a non essere pecore . Ma comunque per chi volesse sapere chi è eccovi un url http://snipurl.com/q5c2 dove potete scoprire o riscoprire chi è ( cercando  chi è fra i vari poeti ) . Dalla  Nuova Sardegna edizione di olbia\ gallura del 30\4\2006 :


<<






TEMPIO. “Senza buio, senza paura. Viaggio attraverso i pensieri, le visioni e gli sguardi dei ragazzi”. E’ questo il titolo di una mostra fotografica aperta dal 2 al 10 maggio nel salone del palazzo Pes dei Villamarina, affacciato su piazza Gallura.
 I lavori presentati sono stati realizzati da un gruppo di studenti della seconda SPT del locale liceo scientifico in attuazione di un progetto tendente a far acquisire agli allievi l’utilizzo della macchina fotografica quale strumento per comunicare sentimenti, emozioni, pensieri e paure. Le foto - che sono di grande effetto visivo - sono state realizzate sotto la guida della fotografa Stella Ciotti (esperta esterna del progetto) e saranno accompagnate da un lavoro di approfondimento e ricerca artistica e letteraria curato dalle professoresse Lucia Naitana e Velia Sechi.


>>


 


Infatti tale  mostra   ha sia una base psicologica che pedagocica in quanto si propone come messaggio etico , un inno alla vita , un tentativo di esorcizzare le proprie paure ed angosce ,le brutture del mondo , d' insegnare a convivere con la morte , una funzione catarchica insomma . Essa è una comparazione \ contaminazione fra le arti , infatti ha visto coinvolti prof ed esperti di diverse materie
Mi è piaciuta talmente tanto che ci sono ritornato più volte per rivedermi e scolpirmi nella memoria certe imnmagini e certe poesie scritte ( quando non sono di nessun autore dai ragazzi stessi ) e per sentire ogni volta una spiegazione diversa , alcune volte anche dagli autori stessi delle foto . Hanno azzeccato in pieno il loro intento che era quello : << di favorire e stimolare la lettura , produrre , sviluppare , tradurre in atto dele esperienze interiori , attraverso , un testo poetico , un opera pittorica e un immagine fotografica . Educare alla comprensione di un testo .Potenziare la sensibilità estetica . educare all'immagine . [...] Creare,cosa insuale ,una quadreria dedicata al visitatore al fine d'invitarlo oltre che alla cvisione della mostra , al piacere dela lettura, di ulteriori testi poetici , alla visione di altre opere d'arte ,[...]. Gli allievi hanno voluto e potuto scegliere tra una rosa di poeti e di artisti , le opere e i testi che più hanno sentito consoni al loro stato d'animo , alle loro emozioni , pensieri , paure , e che hanno poi ,tradotto in immagini con una macchina fotografica . >> (dal volantino della mostra ) . Ottimo e riuscito il tentativo di mettere in atto la teorie estetiche M.Marangoni  dimenticato e poco citato dalla critica ufficiale salvo che nei testo per specialisti e universitari .
Le opere di questa mostra sono meglio di quelle d'artisti professionisti che molto spesso si danno tante arie e sono ridondanti di boria ; . E molto spesso appena qualcuno\a alle prime armi non s'omologa al gusto corrente lo bolla e lo etichetta come dilettante recependo le loro opere come insulse . Gli autori delle opere esposte dimostrano una capacità di mettersi in discussione ( cosa sempre più rara in una cultura omologata alla tv e al conformismo imperante ) di non chiudersi come fanno molti intellettuali ed artisti in una torre d'avorio o peggio nell'attendismo e nell'omologazione . Un energia vitale , una potenza espressiva , un senso di plasticità . << [...] Un qualcosa capace di fotografare ciò che va oltre l'aspetto visivo e può dipingere i colorio dell'anima , la nostra anima Noi anime e vite diverse , con storie ed esperienze diverse , ma con una caratteristica comune








la paura
Quella che può farti
tremare
piangere
soffocare
ma non solo .....









>>
 ( idem  citazione  precedente  )
Infatti  in  tale mostra il vocabolo paura viene riportata alla giusta dimensione : cioè aiuta a comprendere che i nostri timori , piccoli o grandi che siano non appartengono solo a noi . Con questo progetto ho avuto modo di capire , di iniziare ( o ricominciare ) il piacere d'ascoltare gli altri\e , di poter finalmente tirare fuori ( cosa che in queste periodo non sto più facensdo in quanto cadevo nell'errore di considerarlo come i miei genitori o critici elucubrazioni mentali ) ciò che è dentro di noi .Ho imparato ulteriormente che il merito va sia ai detratori ( fra cui ex cdv e utenti di questo blog ) sia da chi nonostante le divergenze culturali , politiche , continua a scrivere o a commentare sulo blog o a scrivermi via email , a fermarmi in strada o sms al cellulare che mi hanno seguito o mi seguono tutt'ora anche non commentando che mi hanno e continuato a seguirmi attivamente o passivamente , in questo picco
mi9 ha gentilmente messo su cdlo , ma dolce e fecondo pezzetto di vita \ strada . Ringrazio quindi i curatori dell'esposizione perc è grazie a loro che posso affermare ( anzi riaffermare ) con gioia e soddisfazione d'essere riuscito ( e di ricominciare a percorrere la strada che avevo smarrito ) a ridimensionare le mie paure e dare loro il giusto peso e a non crearmene inutili . Un Grazie anche per avermi fatto vincere ricredere da quel pregiudizio pessimistico che questa generazione fosse solo una generazione di pecore e omologata ed incapace di uscire dal gruppo per parafrasare romanzo Jack frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi


. Infatti  ecco cosa  dice  l'edizione  di Olbia \ gallura  della  nuova sardegna  edizione Olbia  del 23\5\06  :
<<
TEMPIO. Ha saputo cogliere nel segno e ottenere molti consensi la mostra che gli studenti di una seconda classe del Liceo psicopedagogico di Tempio hanno realizzato e allestito nei giorni scorsi al Palazzo Pes. La mostra è stata anche il risultato di un progetto didattico cui studenti e insegnanti hanno voluto dare un titolo suggestivo in grado di raccogliere il senso delle esperienze maturate e della carica sentimentale trasferita nella produzione dei lavori. “Senza buio e senza paura” (titolo dell’esposizione) è stata, come hanno potuto riconoscere i visitatori, una mostra come poche altre, e non solo perché ad averla realizzata, malgrado la sapiente partecipazione di insegnanti (Lucia Naitana e Velia Sechi) ed esperti (la fotografa
Stella Ciotti), siano stati dei ragazzi che da poco più di un anno si sono affacciati nel mondo delle scuole superiori.  Della mostra ha colpito,in particolare, l’intensità della ricerca individuale che i giovani autori hanno messo in luce, scavando nei propri vissuti e facendo emergere con coraggio ed onestà le attese e le comprensibili paure del tempo che vivono. Con i loro scatti gli studenti hanno rappresentato un mondo che non sempre appare così come realmente lo vivono e percepiscono. La paura è stata perciò il leitmotiv della mostra: la paura che nasce dal complesso rapporto con gli altri, la paura che comporta l’azzardo di scelte che non si possono non compiere, la paura che negli altri ci sia solo sopraffazione e indifferenza. Ma anche la paura che, in una sala d’ospedale, si confonde con la speranza. Il buio e l’oscurità hanno costituito la linea cromatica per le immagini realizzate.  Come commento e termine di confronto gli studenti hanno utilizzato opere di grandi artisti (Boccioni, Cezanne, ad esempio) e liriche di poeti come Neruda e Satta.  Il risultato finale è stata la descrizione, tanto psicologica quanto artistica, di un universo inquietante e minaccioso di cui è sempre bene raccogliere e non rigettare mai la sfida.  La mostra, che si è chiusa nei giorni scorsi, avrà presto un seguito. A giorni sarà allestita nei locali dell’aeroporto di Fertilia (luogo quanto mai indicato per incrociare sguardi, filtrare paure, osservare ciò che di solito sfugge alla vista) e prossimamente farà capolino anche in due scuole di Firenze e Lodi, dove insegnanti e dirigenti scolastici hanno chiesto di ospitarla. (g.pu.)
>>


Un vero  peccato   che non ho potuto , SIC , usare la mia macchina fotografica perchè un giono avevo le pile scariche e gli altri giorni perchè me la dimenticavo . Pero ho provveduto : 1)   riportando l'url (http://snipurl.com/q404 se nel caso  fosse cancellato  o non più presente   in quanto è un autore oltre che profilico  in continuo movimento e in word  progres  eccovelo qui a sinistra   direttamente dal mio pc












10.5.06

Senza titolo 1273

Maria, una mamma

 


Mentre Maria sbriga il lavoro domestico e fa le faccende quotidiane,


il suo spirito persevera nella preghiera. Adora Dio nel cielo,


ma anche nel suo Figlio. Questa preghiera, che tocca e racchiude


cielo e terra, la fa partecipare alle preoccupazioni del Padre, alle


gioie e alle preoccupazioni del Figlio, ma non riduce la sua autentica


partecipazione agli avvenimenti terreni. Forse le dà un poco di


colore, poiché vive nella fede e nella speranza e non si lascia opprimere


da ciò che è incomprensibile e sovrabbondante nella sua vita;


fa perdere importanza alle piccole preoccupazioni della vita di fronte


alle preoccupazioni per l'opera futura del Figlio, per ciascuno dei


giorni di lui, per la sua propria preparazione a tutto questo. Proprio


in Maria si mostra il giusto curare­ (non si potrebbe dire spartire)


i diversi doveri e diritti. Soffre nella croce insieme col Figlio,


e lascia che sia nascosto ciò che deve restare nascosto:


la sua consapevolezza della redenzione.


Deve sostenere un determinato grado di notte.


Ma ciò non le impedisce di vivere la gioia piena della resurrezione,


la fede piena, ininterrotta, in essa. E tuttavia più tardi rivivrà nella


piccola casa di Giovanni, le piccole preoccupazioni, e ciò sarà


giustissimo. Soltanto nella misura minima in cui è stato


possibile risparmiarlo al Figlio, viene risparmiato a Maria il vivere


a contatto con il mondo, così com'è, con il suo peccato e le sue


mancanze, e il bisogno pressante di più preghiera e l'impossibilità


di esaurire la preghiera. C'è nella sua esistenza una fortissima tensione;


benché possa sembrare che, con il suo sì, metta dietro di sé


ogni tensione, da ogni superamento nasce qualcosa di nuovo, che


deve a sua volta essere superato. Nel suo lasciar-accadere non c'è


nulla che non possa stare in esso. Maria deve continuamente restare


vigilante: non soltanto per ascoltare nella preghiera la voce


di Dio per perseverare davanti a lui nel silenzio, ma per accettare


ogni nuovo compito. La vigilanza condiziona la partecipazione. E


la partecipazione condiziona a sua volta il patire. Il patire significa


sempre, anche dopo la resurrezione, patire ancora con il Figlio


sulla croce.







Certo si può vedere tutta la vita della madre come una semplice


curva, dal percorso ininterrotto, che tuttavia è spezzato da un


numero incredibile di cose, che hanno l'apparenza di epicicli o di


ritorni all'indietro. In essi si scorge l'effetto della preghiera di Maria.


Ella prega sempre per ciò che verrà, ma non può e non deve


separarlo da ciò che è stato. E quello che della sua sostanza mette


dentro alla preghiera, porta nuovo frutto nel suo senso e nel Dio


trinitario. Lei vive per amare e ama per vivere. Questo sia nella


sua preghiera come nel suo operare, sia nella sua contemplazione


come nella sua azione. E può accadere benissimo che nella sua


preghiera non porti soltanto davanti a Dio le grandi domande della


chiesa, non soltanto le innumerevoli domande


dei prossimi, ma anche le piccolissime, insignificanti domande che


le si impongono nel suo vivere quotidiano. Queste cose stanno tutte


sotto l'effetto della preghiera e si trasformano in essa e avrebbero


ricevuto un aspetto del tutto differente, se non fossero divenute


anche parte della sua preghiera totale


Senza titolo 1272



Auguri Presidente!
Per conoscere la storia di Giorgio Napolitano clicca QUI

Senza titolo 1271

nay_stmai sentita una  musica  mistica  cosi  profonda e trascinante  come  questa  ( se nel caso non riuscisse  , in quanto è un file  in linux , a scaricarlo  lo trovate  qui http://www.sufi.it/sufismo/nay.htm  cliccando Ascolta il ney . Alla faccia di chi dice  che  i mussulmani sono tutti  terroriosti e fondamentalisti 

8.5.06

Senza titolo 1270

LE ANIME DEL PURGATORIO

A Padre Pio non si rivolgevano solo i vivi. Anche le anime del Purgatorio. Era ancora un giovane frate quando vide aggirarsi nella foresteria un misterioso vecchietto. Era tardi, gli chiese chi l'avesse fatto entrare. Quello rispose che aveva bisogno delle sue preghiere per uscire dal Purgatorio, luogo nel quale si trovava dal 1884. Disse anche di essere morto lì, nell'incendio che aveva devastato il convento in quell'anno. E' sparì. Il frate domandò al portinaio, ma quello non aveva visto nessuno. Si fecero ricerche presso archivi del Comune e si scoprì che davvero un vecchio era morto carbonizzato nell'incendio del 1884. Padre Pio cominciò a pregare come richiesto e da quel momento cessarono i rumori di catene e le apparizioni di cani mastini neri che avevano terrorizzato molti in convento fino a quel giorno. Un'altra volta vide un fraticello che lustrava come un matto gli arredi nel coro. Non lo aveva mai visto prima, e dire che conosceva tutti là dentro. Gli chiese chi fosse e il giovane rispose di essere un novizio morto molti anni prima, ancora giovane. Scontava in Purgatorio le negligenze del suo noviziato e si raccomandava alle preghiere di Padre Pio. Anche quest'anima fu liberata. Il Sanguinetti una volta lo trovò che stava pregando per suo nonno. <<Ma come, Padre, se mi ha detto tempo fa che era già in Paradiso!>>. Quello rispose che erano state proprio le sue preghiere ad aiutarlo ad andarci. Ma non solo quelle già dette; anche quelle ancora da dire. Padre Pio non aveva studiato molto, ma aveva della teologia quella conoscenza <<autentica>> che hanno i mistici. In effetti passato e futuro sono nozioni che vanno bene per noi che siamo nel tempo. Nell'eternità è un'altra cosa. Anche per questo il frate partecipava volontariamente alle sofferenze di Cristo: facendolo nel presente era come se fosse stato al Suo fianco nel passato. 


Senza titolo 1269

Non vi è cosa
che non sia generata da qualcos'altro.
Quindi non vi è cosa
che non sia vuota.


Nagarjuna

roberto libero!!!!!!!!!!

CASTELNOVO MONTI (RE, 8 mag. 2006) - E' arrivata attorno alle 14 ora italiana al Sindaco di Castelnovo Monti la notizia che il Tribunale di Igoumenitza ha accolto l'ultima domanda presentata dalla difesa del sub castelnovese Roberto Zappaterra per il rilascio su cauzione. Spiega il Sindaco Gianluca Marconi: "E' una notizia che ci solleva e ci da grande soddisfazione: il tribunale si è espresso in tarda mattina, e soltanto perchè gli uffici preposti al ricevimento della cauzione erano già chiusi non è stato possibile far uscire già oggi Roberto dalla sua cella di Amfissa. I fratelli pagheranno la cauzione nella prima mattina di domani, quindi Roberto potrà finalmente uscire. La cauzione è stata fissata in 15 mila euro: naturalmente trattandosi, appunto, di una cauzione la cifra verrà restituita al momento del processo, ma restiamo perplessi di fronte ad un importo che appare molto ingente e non proporzionato al valore dei reperti raccolti da Zappaterra, stimato in 900 euro. Sono personalmente molto contento che questo risultato arrivi dopo il mio viaggio in Grecia per cercare di sostenere la causa di Roberto: spero che anche questo sia servito a far comprendere ai giudici che non si tratta di un trafficante internazionale di reperti. Ha certamente commesso un errore, una grande leggerezza, ma del resto ne è lui stesso consapevole e lo ha ammesso da subito: l'accoglimento della richiesta per la libertà su cauzione dimostra che i giudici hanno accolto questa tesi".


FINAòLMENTE UNA BUONA NOTIZIA!!!!!!!!!!!!!!

diario di bordo n 98 anno III i no vax raccolgono quello che hanno seminato , caso Ramy Elgam gli abusi e la mancanza di rispetto del potere ,acca larentia uso distorto e strumentale del ricordo

Finalmente i anzi dei * no vax ( ovviamente senza generalizzare in quanto esistono come fra i vax quelli civili ed rispettosi ) trovano pane...