Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
24.5.06
Muri
Senza titolo 1297
Se non li conoscete
di Fausto Amodei
Se non li conoscete guardateli un minuto
Li riconoscerete dal tipo di saluto
Lo si esegue a braccio teso mano aperta e dita dritte
Stando a quello che si è appreso dalle regole prescritte
È un saluto singolare fatto con la mano destra
Come in scuol elementare si usa far con la maestra
Per avere il suo permesso ad assentarsi e andare al cesso
Ora li riconoscete senza dubbio a prima vista
Solamente chi è fascista fa questo saluto qui
Se non li conoscete è norma elementare
Guardare la maniera con cui sanno marciare
Le ginocchia non piegate vanno al passo tutti quanti
Chi sta dietro dà pedate nel sedere a chi sta avantij
Chi le piglia senza darle è chi marcia in prima fila
Chi le dà senza pigliarle siano in dieci o in diecimila
È chi un po’ meno babbeo sta alla coda del corteo
Ora li riconoscete senza dubbio a prima vista
Solamente chi è fascista marcia in questo modo qui
Se non li conoscete guardategli un po’ addosso
L'organica allergia che c'hanno per il rosso
Non gli riesce di vedere senza scatti di furore
Fazzoletti o bandiere che sian di questo colore
Forse tu li paragoni a dei tori alle corride
Ma son privi di coglioni e il confronto non coincide
Si è saputo da un'inchiesta che li tengon nella testa
Ora li riconoscete come se li aveste visti
Solamente dei fascisti sembran tori ma son buoi
Se non li conoscete guardate quanto vale
Quel loro movimento che chiamano sociale
Movimento di milioni ma milioni di denari
Dalle tasche dei padroni alle tasche dei sicari
Già eran chiare ad Arcinazzo le sue vere attribuzioni
Movimento ma del cazzo come le masturbazioni
Fatte a tecnica manuale con la destra nazionale
Li riconoscete adesso che sapete chi li acquista
Solamente chi è fascista sa far bene da lacchè
Se non li conoscete guardate il capobanda
È un boia o un assassino colui che li comanda
Sull'orbace s'è indossato la camicia e la cravatta
Perché resti mascherato tutto il sangue che lo imbratta
Ha comprato un tricolore e ogni volta lo sbandiera
Che si sente un po’ l'odore della sua camicia nera
Punta a far l'uomo da bene fino a quando gli conviene
Ora lo riconoscete Almirante è sempre quello
Con il mitra e il manganello ben nascosti nel gilet
Se non li conoscete pensate alla lontana
Ai fatti di Milano e di Piazza Fontana
Una volta andavan solo con 2 bombe e in bocca un fiore
Mentre adesso col tritolo fan la fiamma tricolore
E ora rieccoli daccapo contro la democrazia
Con un dì con la Gestapo ora invece con la CIA
Concimati dalle feci di quei colonnelli greci
Ora li riconoscete stì fascisti sté carogne
Se ne tornino alle fogne con gli amici che han laggiù
Ma che raza di destra democratica e moderna è questa tanto sbandiertata da Fini ? Ma perchè fini non espelle dal partito tale gente , facenso vedere che la sua conversione verso uan destra moderna , e democratica è vewra e non falsa o di facciata come è dimostrato dall'ennesimo insulto . Alla bibìndi in questo caso .
legete cosa hanno detto : << La Bindi? Non può avere il ministero della Famiglia, è lesbica”. >> Questa è l’ennesima dichiarazione di un esponente del centro-destra. In pratica una una dichiarazione “elevata” un giorno si e un giorno no. Dopo la gaffe di Berlusconi sugli italiani all’estero, il centro-destra colleziona l’ennesima figura becera( per non dire volgarità ) A regalarci l’ennesima perla di saggezza ci pensa il senatore di ANMaurizo Saia. Per Saia la Bindi non potrebbe ricoprire il ministero della Famiglia poiché incapace di comprendere il concetto stesso di famiglia: infatti, dice Saia, la Bindi è lesbica. E con questo? Ci troviamo di fronte all’ennesima discriminazione da parte di una destra maleducata , rozza , omofoba . Dopo il “meglio fascista che frocio” della Mussolini, dopo i “culattoni” di Tremaglia, aggiungiamo anche questa nel novero delle frasi della vergogna. Tutto ciò avviene a dimostrazione del fatto che questa destra è intollerante, violenta, reazionaria( ovviamernte senza sparare nel mucchio cioè fare generalizzazioni perchè in mezzo alla merda posso eserci dele perle ) altro che liberale e democratica coem voglioni farci credere . Il liberalismo e la democrazia queste persone non sanno proprio dove sono di casa. Ma neanche l’educazione e lo stile. Lo stile, anzi, è quello tipico fascista. Inoltre questa destra ha dimostrato di saper parlare solo di "froci" e lesbiche e di non essere stata mai in grado di parlare dei reali problemi del paese.Questi scaricatori di porto si sono confrontati con una vera signora che ha risposto ironicamente e con uno stile, uno spirito e una sagacia, che molti si sognano : “Mi dispiace per il senatore Saia ma anche se, per scelta personale, ho rinunciato a sposarmi mi piacciono gli uomini educati, rispettosi delle donne, intelligenti e possibilmente belli. Tutte qualità che il senatore di An non possiede. Non avrei nessuna difficoltà a dichiararmi omosessuale se lo fossi. E' evidente che le parole di Saia tradiscono la mentalità discriminatoria retaggio della sua storia politica e dimostrano l'imbarbarimento del confronto politico”. Questa è una vera signora. A parte la caduta di stile del senatore Saia, quello che traspare è il rigurgito fascista che a volte riemerge dagli uomini di AN. Troppo tardivo a mio avviso è stato l’intervento di Fini che ha definito Saia un “imbecille” , ora faccio mio l'intervento nelel lettere di repubblica : << se per Fini Saia è una persona di tal gnere perchè lo ha nominato parlamentare visto che con la nuova legge /( quella con cui si è votato ) ad essere messi in lista ci hanno pensato le segreterie del partito . Noi un imbecille cosi non lo avremo votato >> . Cosi pure è ipocrita se non grottesco quella dello stesso Saia che dopo le scuse di Fini il sen. Saia ha detto:«Il presidente Fini ha ragione, la mia è stata una leggerezza. Per scusarmi manderò alla Bindi un mazzo di fiori». Trovo questa frase quasi peggiore dell'insulto. Se escludiamo l’intervento di Follini ( non capisco perchè non se ne và nel gruppo misto anzi che stare con questa destra ) : <<"L'aggressione del senatore Saia a Rosy Bindi è la perfetta rappresentazione di tutto quello che il centrodestra non dovrebbe mai fare",e di alcuni esponenti della nuova DC, nessuno del centro-destra si è espresso sulla vicenda. Attendiamo azioni disciplinari nei confronti di Saia ma non ci illudiamo che certi atteggiamenti siano solo manifestazioni isolate. Ricordiamoci di quello che ha dovuto subire Luxuria durante la campagna elettorale. Ora a vorrei sapere perchè la c.d. "destra" è tanto interessata a conoscere cosa succede nelle camere da letto altrui....e non si guarda nelle proiprie , per parafrasare il vangelo vedono la pagliuzza nell'occhio delloro vicino ma la trave nel loro Infatti mi sa che questa destra "cialtrona" è tutta ... vizi privati e pubbliche virtù , ecco cosa gli risponde Franco Grillini dei Ds e presidente onorario ell'Arci Gay : << Sappiamo che Rosy Bindi non è lesbica, e che se lo fosse non avrebbe problemi a dirlo. Hanno problemi, al contrario, tutti quei parlamentari omosessuali di an e del centro-destra costretti a nascondersi e ad avere una doppia vita >>. E allora, domanda il deputato della Quercia, << perché Saia non ce ne parla del dramma che vivono? Non è accettabile neppure l'idea che un omosessuale non possa ricoprire la carica di ministro >> . Io sono come gli elefanti ho memoria lunga, li aspetto al primo passo falso per farmi due risate.Certo che il sopravvivere del omo masculo e virile di memoria da ventennio mi fa sorridere (ma mi preoccupa).Cafoni, volgari, cialtroni, incivili, grezzi, e, dulcis in fundo, ignoranti.Questa è la civiltà che ci volevano proporre?
A voi l'ardua sentenza
Senza titolo 1296
quando le stelle
danzano con la luna,
e giacciono le fronde
dei ramoscelli celati,
io mi sento priva
d’ amore e di passione.
Priva di luce
Priva di sogni.
Pazzo pendolo che esegue
remoti tempi morti.
nell’ oscurità greve e spenta,
non odo il suono dei tuoi baci
lontani più che mai,
più lontani del cielo
e più dolorosi di un turbolento temporale.
Più di sempre…
nella quiete del fiamma ormai spenta
e nella serenità dell’onda leggera
che accarezza la mia pelle.
Silvana
23.5.06
Senza titolo 1295
Ho cercato Dio
Ho cercato Dio
con la mia lampada così brillante
che tutti me la invidiavano.
Ho cercato Dio
negli altri.
Ho cercato Dio
nelle piccolissime tane di topi.
Ho cercato Dio
nelle biblioteche.
Ho cercato Dio
nelle università.
Ho cercato Dio
al telescopio e al microscopio...
Finché mi accorsi che
avevo dimenticato quello che cercavo.
Allora, spegnendo la mia lampada,
gettai le mie chiavi
e mi misi a piangere...
E subito
la Sua luce fu in me.
Senza titolo 1294
Senza titolo 1293
10 modi per rovinare
un figlio
Fin dall'infanzia date al bambino tutto quello che vuole: così crescerà convinto che il mondo ha l'obbligo di mantenerlo.
Se impara una parolaccia, ridetene. Crederà di essere divertente.
Non accompagnatelo in chiesa la domenica; non dategli nessuna istruzione religiosa. Aspettate che abbia trent'anni e decida da sé.
Mettete in ordine tutto quello che lui lascia fuori posto. Fate voi quello che dovrebbe fare lui.
Litigate spesso in sua presenza. Così non si stupirà se ad un certo punto vedrà disgregarsi la famiglia.
Dategli tutto il denaro che chiede e se lo spenda pure come vuole.
Soddisfate ogni suo desiderio: negargli qualcosa scatenerà in lui pericolosi impulsi.
Prendete le sue difese verso i vicini di casa e gli insegnanti. Sono tutti prevenuti verso vostro figlio. Gli fanno continue ingiustizie.
Quando si mette in un guaio serio, scusatevi pure con voi stessi.
Dopo di ciò, preparatevi a una vita di amarezza: l'avete voluta e non vi mancherà.
21.5.06
Senza titolo 1292
dalla Nuova sardegna del 21\5\2006
<<
PAOLO MERLINI
NUORO. Per gli abitanti del capoluogo e della provincia barbaricina andare a vedere «Il Codice da Vinci» è una «Mission Impossible»: è la sorpresa riservata al pubblico nuorese dall’unico cinema della città, Le Grazie, dove da venerdì al posto dell’atteso kolossal di Ron Howard tratto dal libro di Dan Brown è arrivata la terza puntata della saga con Tom Cruise protagonista, appunto «Mission Impossible 3». Il motivo? Pur essendo una struttura moderna, capace di un migliaio di posti, il cinema Le Grazie è una Sala della comunità, cioé una di quelle che un tempo si chiamavano sale parrocchiali. È dunque gestita da religiosi, nella fattispecie dagli Oblati di San Giuseppe. I quali, pur dando spazio in genere alla normale programmazione senza operare censure di sorta, stavolta hanno deciso di obbedire all’invito della Cei, la Conferenza episcopale italiana, che ha sconsigliato la visione del film. Ma laddove i gestori delle sale «laiche» si sono ben guardati dal rinunciare a uno degli incassi più promettenti della stagione, l’indicazione della Cei è diventata un diktat in casa propria, dunque nelle sale della comunità.
E che di diktat si debba parlare, lo dimostra il fatto che Le Grazie in altre occasioni ha sempre mantenuto la propria autonomia di fronte a pellicole al centro di polemiche religiose o di costume: così negli anni scorsi l’opera di Martin Scorsese «L’ultima tentazione di Cristo», apertamente osteggiata dalla chiesa cattolica, è stata regolarmente programmata; lo è stato anche il film «Amen» di Costa Gavras, che indagava sui rapporti tra la chiesa e il nazismo. Ma lo status di ex sala parrocchiale non ha impedito ai nuoresi (che da oltre 15 anni hanno a disposizione un solo cinema, dopo la chiusura dell’Eliseo, e andando indietro di alcuni lustri dell’Ariston) di poter vedere film scandalo come «Ultimo tango a Parigi» di Bertolucci (negli anni Novanta, quando la pellicola è stata rimessa circolazione), o «Querelle» di Fassbinder. Forse anche perchè la gestione del cinema è affidata a un intenditore come Francesco Cambosu, decano dei cinefili nuoresi e storico gestore di sale, che sacerdote non è. Formalmente, comunque, il direttore artistico del cinema è padre Giorgio Accalai, che ieri non è stato possibile raggiungere per telefono.
Sul veto al «Codice» risponde invece senza esitazioni il parroco della chiesa delle Grazie, padre Gianni Estienne. «Ci è stato chiesto di boicottar...», si lascia sfuggire il sacerdote, che subito dopo si corregge con una dichiarazione più diplomatica. Padre Estienne difende con forza la scelta di non proiettare un film che ritiene diseducativo e fuorviante sul tema della religione cattolica, e fa presente che il cinema Le Grazie, essendo una Sala della comunità, si deve adeguare all’indicazioni della Conferenza episcopale. «La commissione nazionale valutazione film della Cei - spiega - ha visionato il film e lo ha ritenuto inaccettabile. Noi ci siamo adeguati, e quindi il film non lo proietteremo».
Si scopre così che al posto dei testi sacri dei cinefili, il Morandini o il Mereghetti, nel circuito delle ex sale parrocchiali si seguono i dettami dell’Acec, associazione cattolica esercenti cinema, al cui sito si accede anche dal portale chiesacattolica.it, dove è possibile consultare la lista dei film graditi e no. «Il Codice da Vinci» è tra questi, ed è ritenuto Inaccettabile/Negativo. Accanto alla scheda di ogni pellicola troviamo infatti tre gradi di giudizio: Accettabile, Discutibile, Inaccettabile. A questa valutazione ne segue un’altra, separata da una barra. Negativo, come nel caso del «Codice», è la più severa. Ma ecco, preceduti da Discutibile, anche Scabroso («Le particelle elementari» e «Romance & Cigarettes») o Problematico («Anche libero va bene»). Infine, i nuoresi lo sappiano così da programmare le loro serate al cinema, Inaccettabile/Negativo è anche ritenuto «Sangue», opera d’esordio di Libero di Rienzo, mentre il film d’animazione «Padre Pio» è considerato Accettabile/Semplice. Prossimamente su questi schermi, se Dio vuole.
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NUORO. «Credo che comportamenti di censura come questo contribuscano solo alla promozione del film». È il giudizio di Giovanni Columbu, regista di «Arcipelaghi» e di numerosi documentari, sul veto della Cei al «Codice da Vinci». Veto che impedirà agli abitanti di Nuoro, dove l’unico cinema è gestito da religiosi, di vedere la pellicola tratta dal libro di Dan Brown. Si tratta del solo caso in Sardegna che riguardi un capoluogo di provincia, probabilmente uno dei pochi in Italia, se non l’unico. «Mi domando - continua Columbu - se la Cei sia consapevole che in questo modo concorre deliberatamente al successo del film. Non ho visto il “Codice”, ma ho letto il libro e tanto altro sull’argomento, anche perché sto lavorando a un mio film ispirato proprio ai Vangeli. Non credo, se questo è il timore, che un film possa instillare dubbi nella religiosità di chi lo guarda. A parte il fatto che le tesi sostenute da Brown non mi sembrano così terribili da non poter essere prese in considerazione. Sostanzialmente si attribuisce alla chiesa una posizione di forte misoginia che avrebbe portato nei primi secoli del Cristianesimo a censurare il Vangelo, omettendo le figure femminili. Personalmente non mi sembrano tesi così pericolose per la fede di un credente. E penso lo stesso delle recenti polemiche sul Vangelo di Giuda».
Marcello Fois, scrittore e autore di numerose sceneggiature, non ha visto il film e non andrà a vederlo. Spiega di aver letto il «Codice» di Brown e ha qualche difficoltà a definirlo un libro. Quanto al veto, «posso capire che ci siano delle resistenze da parte della Cei a favorire un film dove la teoria è che la chiesa assolda dei sicari», dice Fois. «Per cui non mi sembra scandaloso che Le Grazie non proietti il “Codice”, trovo più grave che a Nuoro ci sia solo un cinema parrocchiale, anche se spesso ha attuato scelte di gusto e coraggiose. Credo che avrebbero potuto proiettare anche questo film, perché certe operazioni non si neutralizzano con la censura, ma al contrario in questo modo un film rischia di diventare un simbolo. Lo scandalo del “Codice da Vinci” è che è un brutto libro, così stupidamente non supportato nelle tesi. E la Chiesa sta facendo una pubblicità enorme a un prodotto che non vale niente. Da questo punto di vista, gli islamici sono stati più fortunati di noi, dovendo fronteggiare un capolavoro come “Versetti satanici” di Salman Rushdie. A noi tocca quest’operazione disneyana».
(p.me.)
<<
Infatti gli intellettuali sardi hanno ragione . Nell'isola il film ha già raggiunto e siamo ancora ai primi giorni cifre da record per il primo giorno di programmazione del «Codice da Vinci» nei cinema sardi. Cifre, dicono i titolari delle sale sarde, che non si erano mai viste. Solo per «Titanic» è accaduto qualcosa di paragonabile, ma in dimensioni minori. A Cagliari e a Quartu i cinema multisale delle catene Cineworld e Warner hano staccato 3542 biglietti. Ad Iglesias, sempre Cineworld è arrivato a 501 presenze. A Sassari la sala dell’Ariston ha accolto in una sola giornata 772 spettatori. Sarebbero potuti essere molti di più se la pellicola fosse stata programmata almeno in una delle altre sale Guarino. Queste le altre cifre fornite dal sito ufficiale di Cinetel: Carbonia 397, Olbia 251, Oristano 431, Santa Giusta 307, Samassi, 91, Tortolì 222.
Record assoluto anche a livello nazionale. Il film di Ron Howard interpretato da Tom Hanks ha incassato due milioni di euro. E’ la cifra più alta per un primo giorno di programmazione al box office italiano. Il film è proiettato in 910 sale. Questo dato spiega molto della cifra record raggiunta dal «Codice da Vinci». La diffusione di copie della pellicola che nei giorni scorsi ha aperto il festival di Cannes è stata una delle mie massicce che si siano mai registrate. Ne sono arrivate anche nei cinema più piccoli, anche nei centri minori, normalmente esclusi dalla prima programmazione.
Senza titolo 1291
Marco Branchi
Incanto di un’ora
Distesa fiorita di calde parole.
Abbracci roventi, carezze di fiato.
L’amore…
Papaveri rossi che volli raccogliere
Intenso profumo di desiderio
Fragili petali scomposti, erranti pensieri.
Amore vagabondo…
Fiducioso abbandono del vivere?
Silvana
Senza titolo 1290
Pregare è lasciar cantare il cuore
(...) La preghiera carissimi amici, è vita, è la vita di tutti i giorni: non un momento della vita, né uno spazio riservato della giornata.
La preghiera è tutta la vita nel suo incessante scorrere; è lasciarsi coinvolgere dalla musica di Dio e danzare la nostra vita al ritmo di questa musica. Una musica, che come dice un inno'700 della chiesa battista, "Oh Happy Day", che "Egli m'insegnò ad osservare, combattere e pregare. E a vivere con gioia ogni giorno" e ancora: "Ogni giorno in cui io prego il Signore, io nasco di nuovo".
Ad ognuno di noi quella capacità di saper trovare la chiave musicale nella propria anima: Gesù. La preghiera allora è quel dialogo di fede e di amore con Dio nel quale, scavando dentro il nostro cuore, osserviamo, comprendiamo, valutiamo e progettiamo la vita dal punto di vista di Dio. (...)
19.5.06
Ancora libri al rogo?
Rimini
Teresa ha gli occhi secchi
guarda verso il mare
per lei figlia di pirati
penso che sia normale
Teresa parla poco
ha labbra screpolate
mi indica un amore perso
a Rimini d'estate.
Lei dice bruciato in piazza
dalla Santa Inquisizione
forse perduto a Cuba
nella rivoluzione
o nel porto di New York
nella caccia alle streghe
oppure in nessun posto
ma nessuno le crede.
E Colombo la chiama
dalla sua portantina
lei gli toglie le manette ai polsi
gli rimbocca le lenzuola
«Per un triste re cattolico - le dice -
ho inventato un regno
e lui lo ha macellato
su di una croce di legno.
E due errori ho commesso
due errori di saggezza
abortire l'America
e poi guardarla con dolcezza
ma voi che siete uomini
sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse
a chi non le mantiene»
Ora Teresa è all'Harry' s Bar
guarda verso il mare
per lei figlia di droghieri
penso sia normale
porta una lametta al collo
è vecchia di cent'anni
di lei ho saputo poco
ma sembra non inganni.
«E un errore ho commesso dice
un errore di saggezza
abortire il figlio del bagnino
e poi guardarlo con dolcezza
ma voi che siete a Rimini
tra i gelati e le bandiere
non fate più scommesse
sulla figlia del droghiere».
se nel caso l'url dovesse cambiare o essere disponibile eccovi la news direttamente dal corsera
<<
CECCANO (Frosinone) - Sabato alle 12 in piazza del Municipio a Ceccano - paese portato recentemente alla ribalta da uno dei concorrenti dell'ultimo Grande Fratello, Fabiano Reffe (che nel corso del programma ha rivendicato sempre e orgogliosamente le sue origini ciociare) - nel corso di una manifestazione pubblica, bruciata una copia del libro Il Codice da Vinci, giudicato «un volume blasfemo che offende gravemente Gesù Cristo».
«LIBRO BLASFEMO» - L'iniziativa è stata assunta da un comitato civico coordinato dai consiglieri comunali di minoranza Stefano Gizzi della Democrazia cristiana e Massimo Ruspandini di Alleanza nazionale. I promotori della manifestazione, in una nota, segnalano la necessità che «i cristiani reagiscano con forza e convinzione a questo orribile attacco alla persona santissima di Gesù Cristo» e denunciano il «tentativo operato dal libro e dal film di negare alla radice, con menzogne spudorate, i dogmi della nostra fede, riducendo il messaggio cristiano ad un thriller hollywoodiano».
Ora Ho letto il Codice da Vinci, è un semplice noir esoterico , niente d'eccezionale e per giunta con delle imprecisioni storiche e filosofiche ( che vengono messe in evidenza Massimo Introvigne qui ) forse perchè essendo abituato a tali tematiche espresse dal fumetto di Alfredo Castelli edito dalla Sergio Bonelli editore Martin Mystere con più seriertà in quanto alla fine di ogni album ( serie regolare , speciali , ecc ) c'è sempre una scheda acurattisima cosa c'è di vero e cosa c'è di fantasia . Ma quello che penso è che per un libro così mediocre non valga la pena di evocare i terribili fantasmi del passato, perchè non solo si rischio di passare pr ridicoli , ma anche di ottenere l'effetto contrario ovvero fare pubblicità gratuita al film in questione Concordo con questo commento lasciato dall'utente dodo712 in commento a questo post su il bellisimo blog comunity con degli ottimi cdvc iscriti al nostro blog e non ( ci scrivo anch'io ) del Giornalista di Raiuno Pino Scaccia eccovi il suo url : << Mediocre o meno (a me non è dispiaciuto, c'è di molto peggio nelle librerie) bruciare un libro è un gesto che mette i brividi e riporta indietro a periodi che tutti ci auguravamo dimenticati e sepolti. Non è certo un bel segnale. E poi lo si mette all'indice non per quanto c'è scritto (altrimenti avrebbero dovuto farlo anche con moltissimi altri libri prima di questo), ma perchè è arrivato a vendere un grande numero di copie. >> e con quesrta affermazione : <<“I libri non devono essere mai bruciati, in nessun caso. Il rogo dei libri è stato sempre foriero delle peggiori disgrazie: ci riporta alla memoria pratiche e aberrazioni dei totalitarismi del XX secolo, esperienze storiche che l’umanità ha vissuto con dolore e di cui molte persone, anche nella nostra regione, portano ancora i segni”. E’ quanto dichiara l’assessore regionale alla Cultura, Spettacolo e sport, Giulia Rodano, a proposito della manifestazione che si terrà sabato prossimo a Ceccano, nella quale, è stato annunciato, verrà bruciata una copia del libro “Il Codice Da Vinci”. <<“Un atto del genere offende i cittadini di tutta la nostra regione, che quest’anno peraltro ha l’onere e l’onore di ospitare numerose manifestazioni e iniziative per l’anno mondiale del libro<< dichiara infine Rodano.i libri fahrenheit 451 di Bradbury e il nome della rosa di Umberto Eco con gli omonimi film (1;2) e l'omonima trasmissione di radio tre per il primo dovrebbero insegnare qualcosa a chi vuole guardare oltre il proprio orizzonte . Concludo con un'altra canzone se indovinate il gruppo
The Shortest Straw
Suspicion is your name
Your honesty to blame
Put dignity to shame
Dishonor
Witch-hunt modern day
Determining decay
The blatant disarray
Disfigure
The public eye's disgrace
Defying common place
Unending paper chase
Unending
Deafening
Painstaking
Reckoning
This vertigo it doth bring
Shortest straw
Challenge liberty
Downed by law
Live in infamy
Rub you raw
Witch-hunt riding through
Shortest straw
The shortest straw has been pulled for you
Pulled for you
Shortest straw
Pulled for you
Shortest straw
Pulled for you
Shortest straw
The shortest straw has been pulled for you
The accusations fly
Discrimination, why?
Your inner self to die
Intruding
Doubt sunk itself in you
Its teeth and talons through
You're living Catch 2-2
Deluding
A mass hysteria
A megalomania
Reveal dementia
Reveal
Secretly
Silently
Certainly
In vertigo you will be
Shortest straw
Challenge liberty
Downed by law
Live in infamy
Rub you raw
Witch-hunt riding through
Shortest straw
This shortest straw has been pulled for you
Pulled for you
Shortest straw
Pulled for you
Shortest straw
Pulled for you
Shortest straw
Shortest straw has been pulled for you
Shortest straw
Pulled for you
Shortest straw
Pulled for you
Shortest straw
Pulled for you
Shortest straw
Shortest straw has been pulled for you
Behind you, hands are tied
Your being, ostracized
Your hell is multiplied
Upending
The fallout has begun
Oppressive damage done
Your many turned to none
To nothing
You're reaching your nadir
Your will has disappeared
The lie is crystal clear
Defending
Channels red
One word said
Blacklisted
With vertigo make you dead
Shortest straw
Challenge liberty
Downed by law
Live in infamy
Rub you raw
Witch-hunt riding through
Shortest straw
The shortest straw has been pulled for you
Pulled for you
il bastoncino più corto
Ti chiami Sospetto
La tua onestà va incolpata
Per causa tua la dignità si è svergognata
Disonore
Oggi si cacciano le streghe
Decadimento determinante
Questo scompiglio ti assorda
Sfigurare
Pubblica Vergogna
Luogo comune invincibile
Non smetteremo mai di dar la caccia alla volpe
Senza fine
Assordante
Coscienziosa
Supponente
Questa vertigine porta
Il bastoncino più corto
Sfidare la libertà
Abbattuto dalla legge
Una vita vissuta con infamia
Viene scorticato vivo
Continua la caccia alle streghe
Il bastoncino più corto
Hai pescato te il bastoncino più corto
Hai pescato
il bastoncino più corto (X3)
Hai pescato il bastoncino più corto
Le accuse sono tantissime
Perché discriminano?
Nel profondo del tuo animo devi morire
Intromettendosi
Vieni assalito dal dubbio
Vieni trapassato dai suoi denti a dai suoi artigli
Stai provando cos’è un circolo vizioso
Illudendosi
La massa è isterica
E’ una megalomania
Ne viene rivelata la demenza
Rivela
Segretamente
Silenziosamente
Certamente
Verrai catturato dalla vertigine
Il bastoncino più corto
Sfidare la libertà
Abbattuto dalla legge
Una vita vissuta con l’infamia
Vieni scorticato vivo
La caccia alle streghe continua
Il bastoncino più corto
Hai estratto il bastoncino più corto
Hai pescato
il bastoncino più corto (X3)
Hai pescato il bastoncino più corto
Il bastoncino più corto
Hai pescato
il bastoncino più corto (X3)
Hai pescato il bastoncino più corto
Dietro di te t’hanno legato le mani
La tua vita è bandita
Il tuo inferno è moltiplicato
Capovolgente
E’ iniziata la pioggia radioattiva
Il danno oppressivo è compiuto
Mentre i molti tuoi sono inesistenti
Niente
Sei quasi arrivato al tuo nadir
La bugia è cristallina
Difendiamo
I Canali Rossi
Hanno pronunciato una parola
Schedato
Con la vertigine ti fa morire
Il bastoncino più corto
Sfidare la libertà
Abbattuto dalla legge
Una vita vissuta nell’infamia
Vieni scorticato vivo
La caccia alle streghe continua
Il bastoncino più corto
Hai estratto il bastoncino più corto
L’hai estratto
Senza titolo 1289
Bisang
Canto il desiderio…
la vita…
l’ amore…
e…
ci sei
tenero come sempre…
attento alla mia passione.
Sei…
speranza del vivere:
impalpabile come un miraggio,
irraggiungibile come un sogno
rigoglioso come un campo di grano.
Dolce…
salire su un ramo ridente
che affonda nel fiume dell’ essere.
Accoglierti in me dondolarti nel mio delirio,
soggiornare in te, albergare in me
è questo l’amore
Un abbraccio…
Dondolare al sole
nel sublime concerto
della frenetica attesa
di te.
Silvana
Senza titolo 1288
Accetta, Signore, le nostre paure,
e trasformale in fiducia.
Accetta le nostre crisi,
e trasformale in maturità.
Accetta le nostre lacrime,
e trasformale in intimità con Te.
Accetta la nostra ribellione,
e trasformala in preghiera.
Accetta il nostro scoraggiamento,
e trasformalo in fede.
Accetta la nostra solitudine,
e trasformala in contemplazione.
Accetta le nostre amarezze,
e trasformale in calma interiore.
Accetta le nostre attese,
e trasformale in speranza.
Accetta la nostra morte,
e trasformala in risurrezione.
18.5.06
dai diamanti non nasce niente , dal letame nascono i fiori
Via del Campo
Via del Campo c'è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.
Via del Campo c'è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.
Via del Campo c'è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano
e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.
Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.
Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.
da libero news del 18\5\206
Alla faccia dell'immondizia! Villa Certosa, la residenza estiva di Silvio Berlusconi a Porto Rotondo, era in origine una discarica . Berlusconi l'ha comprata da Flavio Carboni, il faccendiere sardo coinvolto nell'omicidio del banchiere Calvi e l'ha trasformata in una reggia con bunker anti nucleare...
di: disonesti.com
Villa Certosa, la residenza (abusiva..) estiva di Silvio Berlusconi era un discarica
Villa Certosa, la residenza estiva di Silvio Berlusconi
Senza titolo 1286
Si racconta di un uomo che arrivò in una città una fredda mattina d'inverno. Come entrò nell'albergo, notò che ognuno là dentro girava scalzo, incluso il personale e i clienti. Sedutosi al tavolo per la colazione, incuriosito chiese al cameriere: "Perché non avete le scarpe? Non le conoscete?" "Ovvio che conosciamo le scarpe!" replicò il cameriere un po' offeso. "E allora perché non le calzate?" chiese il visitatore. "Ah, questa è una buona domanda - rispose il cameriere - Già! Perché non abbiamo le scarpe?" Dopo colazione il visitatore volle fare un giro per la città, ammantata di neve. Anche per le strade la gente girava scalza. Stupito, chiese a un passante: "Perché non avete le scarpe? Non sapete che vi proteggono i piedi e rendono la vostra vita più confortevole?" Il passante rispose: "Credetemi, signore, noi sappiamo tutto sulle scarpe. Vede quell'edificio? Quella è una fabbrica di scarpe. Siamo così fieri di quella fabbrica che ci riuniamo là dentro una volta alla settimana e l'amministratore ci spiega quanto siano meravigliose e utili le scarpe". "E allora perché non le avete addosso?" insistette il visitatore. "Ah, questa è davvero una domanda interessante - rispose il passante - Già! Perché non abbiamo le scarpe?" Quando si tratta di preghiera, molti cristiani sono come le persone di quella strana città. Sanno tutto sulla preghiera. Credono che essa sia utile. Sanno quante benedizioni e pace sgorghino dalla preghiera. Spesso in chiesa ascoltano anche prediche sull'importanza della preghiera. Ma se si chiede loro: "Perché non preghi di più?" o "Perché non preghi assieme a tuo marito, a tua moglie, ai tuoi figli?" questi cristiani ti rispondono: "Già! è una bella domanda. Perché non lo faccio?" La preghiera non è un dovere, è un privilegio. Sai bene quanto sia difficile avere un appuntamento con il sindaco della tua città, col presidente della giunta regionale, con un parlamentare, col presidente della Repubblica. Ed è meraviglioso sapere che invece puoi parlare a Chi è davvero Onnipotente, al tuo Creatore che è innamorato di te, al tuo Dio e Signore - in ogni momento, giorno e notte, 24 ore al giorno - senza bisogno di appuntamento! Ci esorta san Paolo a vivere: «... avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. [...] Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i cristiani» (Efesini 6,15.18). Se persone pregano, Dio lavora nelle loro vite e, attraverso di loro, nelle vite delle altre persone. |
17.5.06
Messico
16.5.06
Senza titolo 1285
sii una saggina nella valle,
ma sii la migliore, piccola saggina
sulla sponda del ruscello.
Se non puoi essere un albero,sii un cespuglio.
Se non puoi essere un'autostrada,sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole,sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.
Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato ad essere;
poi mettiti con passione a realizzarlo nella vita.
15.5.06
Senza titolo 1284
Tiamo campionato di elio e le storie tese
Ti amo campionato, perche' non sei falsato
No no, non sei falsato
A me mi eri sembrato falsato
Ma m'han detto che non sei falsato
Ha detto Umberto Agnelli che son state solo delle sviste
Due o tre sviste arbitrali
Ma a me mi era sembrato che già da molto tempo qualcosa stava accadendo
Ad esempio in Juve-Udinese del 1 novembre 97
Il signor Cesari non ha convalidato un gol che aveva fatto Bierhoff
Che era entrato di tanto così,
diciamo delle dimensioni tipo Rocco Siffredi.
E poco dopo, in Juve-Lazio c'è stata un'azione in cui Del Piero
è stato atterrato in area, l'arbitro ha detto "Regola del vantaggio",
Inzaghi ha preso il palo e subito dopo l'arbitro ha detto
"Non è più regola del vantaggio, diamo il rigore alla Juve
Ma questo è stato fatto nel segno dell'amore
Io non vado certo a pensare che ci siano dietro delle cose sporche.
No no no no no no è stato fatto tutto nel nome dell'amore,
In nome del campionato, del buono svolgimento e dell'amore fra le squadre.
Io non porto nessun risentimento
Perché ho visto che l'amore vince tutte le battaglie
E' in grado di far superare gli odii sia razziali che interrazziali
Sia quelli tra le squadre.
Diciamo che in questo momento io sono quasi contento
Che alla fine della fiera mi sembra che l'ho preso in quel posto
E penso a quelli che hanno fatto un abbonamento da un miliardo in tribuna rossa
Per andare a vedere l'Inter ,che si era comportata bene
O per andare a vedere la Lazio che a un certo punto della sua carriera
Diciamo il 5 aprile del 1998 ha avuto un fallo in area fatto da Juliano
E l'arbitro Collina non l'ha fischiato e allora tutti hanno pensato male
Ma non dovevano pensare male
No no no no no no
Perché l'arbitro Collina così come l'arbitro Rodomonti
Diciamo quello di Juve-Empoli non ha commesso quella svista
In nome di chissà quale pastetta
No no no no no, l'ha fatto in nome dell'amore
Perché lui ama il campionato e voi non lo sapete ma gli arbitri si vogliono bene
E si vogliono bene anche con i calciatori tanto è vero che io con i miei occhi
Ho visto che alla fine di Inter-Juventus
L'arbitro della partita è andato dai calciatori della Juve
E li ha baciati e li ha abbracciati come se fossero degli amici
E tutto questo in nome dell'amore e allora tutti insieme cantiamo :
Ti amo,ti amo campionato perché non sei falsato
Anche se inizialmente eri sembrato ma in realtà non sei falsato
L'ha detto Umberto Agnelli l'han detto tanti critici di calcio
L'ha detto tanta gente,insomma non sei falsato
Anche se sarebbe sembrato. Ad esempio mi era sembrato
Che in Juventus-Roma dell'8 febbraio 98, quando l'arbitro Messina
Non ha dato un rigore su Gautieri
E ad esempio anche in Brescia-Juve dell'8 febbraio 98
Quando il signor Bettin non ha dato un rigore a Hubner, un rigore grosso così
E questo è stato fatto nel segno dell'amore perché l'amore è importante
L'amore è qualcosa di essenziale
Sembra che nel calcio non ci sia e invece dopo c'è
Tu dici :"Ma l'amore nel calcio non c'è"
"No, guardando bene,lo trovi in ogni piccolo particolare
Ad esempio nel mio amico che sembra che indossi la maglia del Milan
E invece è la maglia del Foggia (se voi guardate bene
Quella lì è la maglia del Foggia così come se voi guardate bene
Le sviste arbitrali non sono state due ma sono state tipo 10, 10, 11 o 12
E la maggior parte delle quali a favore della Juve)
Ma alla fine l'amore dato è uguale all'amore che dai
E allora amici cantiamo tutti insieme
Ti amo campionato,tu non ci sei mancato
Anzi tu ci eri mancato adesso siamo contenti che sia finita così
Perché l'amore ha riempito tutto l'universo della F.I.G.C.
Particolarmente Baldas.
Ad esempio in Juve-Piacenza, Borriello ha convalidato
Il secondo gol irregolare che ha fatto Del Piero
Che si è fatto passare la palla sul braccio
Ma era talmente bello che era un peccato non convalidarlo
E allora cosa ha detto? "Convalidiamolo", Perché nel calcio tutti si amano
E allora cosa vuoi fare? Vuoi dare il rigore a Ronaldo?
Vuoi convalidare il goal del Napoli che forse c'era?
Per esempio vuoi dare il fallo a Montero
Che ha dato una gomitata a Neqrouz in piena area?
Era calcio di rigore con espulsione e non ha dato niente
Perché aveva capito che Montero amava Neqrouz
E d'altra parte Neqrouz con i suoi trascorsi cosa vuoi che non ami Montero?
I due si amavano,l'arbitro aveva già visto che c'era qualcosa
In quella gomitata, che non era altro
Che una scaramuccia, perché l'amore non è bello se non è litigarello
Era una scaramuccia
Mentre aspettiamo quale altra sorpresa possa uscire dal pm show di Napoli, ecco un ricordo lontano..ma sempre presente nei nostri cuori...Elio e le storie tese che cantano "Ti amo campionato" con filmati spettacolari sullaJ uve ( GIUve. coem la chiamano iquelli di www.antijuve.org ) Filmato QUI e l'Mp3 QUI
.Fra le tanbte dichiarazioni dello scandalo calcio quella che le riassume tutte è questga qui : << Ci hanno preso tutti per il culo. Quanti sono gli italiani che amano il calcio? Quaranta milioni? Ci hanno presi in giro per anni. Non solo noi addetti ai lavori, ma anche tutti coloro che andavano a vedere il calcio» Roberto Mancini, allenatore dell´Inter Ansa 13\05\2006
E' proprio con qusesto scandalo che porto a compimento ( almeno spero visto che nelle vita “ ... siam barchè il mezzo al mare “--parafrasando l'ultimo verso di una famosa canzone di cui non nomino l'autore ne il titolo pertrchè gli ho già citatio più volte qui --- e le nostre certezze vengo continuamente spazzate via dall'evolversi degli eventi \ dela storia ) quel processo interiore inziato nel 19997\8 che pur non essendoci prove , ma solo fortissimi sospetti e coincidenze , era talmente evidentenete che la Juve ( o giuve come la chiamano i tifopsi anti juventini ) si fosse comprato gli arbitri , ma non immaginavo come risulta dal libro monopoli di Giovanni floris ( per chi volesse saperne di piuù e acquistarselo online ecco come ) e da questi ultimi fatti , cosi spudoratamente . Dopo tale evento passato lo choc , riamsi acora juventino anche se critico , guadagnandomi la stima di molti interisti fra cui quelli del bellissimo forum "anarchico-libertario "interisti eretici"( www.forumfree.net/?c=55272 )
Condivido le dichiarazioni fatte da Walter Veltroni : << Faccio fatica a rispondere se mi chiedono se tengo ancora per la Juventus. Quella di oggi non e' quella che avevo in mente io da ragazzo di Charles e Sivori".Cosi sindaco di Roma Walter Veltroni, da sempre acceso tifoso bianconero, ha risposto a una domanda sulle indagini che stanno interessando il mondo del calcio. Veltroni e' stato intervistato questa sera a "Le Invasioni barbariche", la trasmissione condotta da Daria Bignardi su La7. "Se domenica la Juve vincera' o meno lo scudetto?", ha aggiunto, "non me ne importa piu' niente".
Sulla possibilita' di nominare Gianni Letta commissario straordinario della Federcalcio, come consigliato oggi da Romano Prodi, Veltroni ha risposto: "non so dire, Gianni Letta ha virtu' per fare un sacco di cose, non so se il calcio sia una delle cose che lo divertono di piu'". "Quella di questi giorni - ha concluso Veltroni - mi sembra una crisi spaventosa, questa volta il gioco si e' rotto davvero".
"Mi fa tanto più orrore pensare a chi guadagna milioni e milioni di euro, dovrebbero venire a imparare da questa gente che si ammazza di lavoro". Così il sindaco di Roma Walter Veltroni è tornato sulla vicenda delle inchieste che agitano il mondo del calcio, dopo aver pranzato a Ostia, sul litorale romano, con una famiglia monoreddito. "Riescono a sporcare una delle cose più belle che c'era in questo paese. Dico c'era perché il rischio, se non si interviene, è che il giocattolo si rompa definitivamente", aggiunge Veltroni. "Fortunatamente - ha aggiunto riferendosi alla famiglia dove ha pranzato - c'é un'Italia fantastica che soffre e lavora. Sono persone meravigliose che faticano ad arrivare alla fine del mese, come accade in ogni parte del nostro paese". "Roma va bene perché c'é gente che si rimbocca le maniche. Nessuno, infatti, dice più Roma ladrona. Basta vedere i dati economici positivi e il fatto che abbiamo garantito l'assistenza a centomila persone in più nonostante i tagli ai servizi sociali".>> e quanto afferma un ottimo blog di contro informazione http://imbrogli.splinder.com :<< [ ....] Però per nessuno di noi la vicenda è una sorpresa assoluta: certo, dare del venduto all’arbitro è anche un cliché, ma l’idea che - sotto sotto - qualche pastetta ci fosse davvero l’avevamo sempre avuta.
Poi, i giornali (ma vogliamo escludere i magistrati che hanno dato avvio alle indagini?) ci mettono del loro, anche in termini di tifo: un giornale “romano” come La Repubblica, per fare un esempio, ha presentato le cose in maniera ben diversa da come hanno fatto La Stampa e Tuttosport, giornali torinesi (il primo dei quali storicamente legato agli Agnelli), i quali ricordavano la Pravda dei bei tempi.
A pizza conclusa emergeva una conclusione unanime: è il calcio italiano, nel suo complesso, ad essere malato, non è solo Moggi e non è solo la Juve. L’enorme fiume di denaro che scorre all’interno del mondo calcistico e quello ancora maggiore veicolato dalla trasmissione in tv delle partite continuerà a rovinare questo sport, avrà il potere di corrompere anche l’ultimo raccattapalle, se serve, pur di alimentare se stesso. >> ( con questo senza assolvere le grossime responsabilità dei vertici delal juve e dele altre squadre che pur di non rimanere fuori dallla torta hanno accettato al sudditanza dellla cupola Moggi e company .
Credo che o smettero di tifare e guarderò il calcio come semplice sportivo o passrero all'inter unica squadra ( almeno fin'ora non coinvolta in questo scandalo ) che ha preferito perdere da 20 anni che scende a tali compromessi .
Addio a Mauro Morandi, «Robinson Crusoe contemporaneo»,ed ex custode dell'isola di Budelli .
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