L'AVETE LETTA LA FIABA NONSO' ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
9.12.07
8.12.07
Senza titolo 2371
Terzo polo, dovrei aprire comitati ma non voglio creare l'ennesima milizia della "società civile", meglio essere liberi e consapevoli sempre.
Terzopolisti sono la vostra Madonna nuda (da Midons si intende), arrivo nuda, ho le valige ancora in auto.
Senza titolo 2370
A mio nipote Valery
Quando la storia ci giudicherà
Quando la storia ci giudicherà
ti prego
non essere troppo severo con me
tutto quello che umanamente potevo
l’ho fatto
come mio padre per me
ho lottato per darti un mondo migliore
cos’altro potevo fare
oltre che spargere al vento
come contadino dell’anima
i miei pensieri
buoni semi
in cerca di terra fertile
per future fioriture
no
non essere troppo severo con me
quando la storia ci giudicherà
pensa che il ramoscello in fiore
del tuo giovane pensiero
fu un giorno seminato anche da me.
Pietro Atzeni
Per Cermen una rosa rossa
su una fredda strada di cemento
resterà solo il tuo sangue
per ricordare che non ci sei più.
Per Carmen
anche la tua rosa rossa piange.
Franca Bassi
Lettera dalle Honduras
vogliamo portare a vostra conoscenza un fatto gravissimo intercorso ai danni della famiglia dell’amica Magdalena Perez Vieda, rappresentante del popolo xicaque/tolupan dell’Honduras, membro di organizzazioni indigene honduregne e centroamericane, fuggita dal suo paese per l’alto rischio di morte che correva per il proprio impegno politico, attualmente rifugiata politica in Italia.
La sera di venerdì 27 Aprile 2007, tra le ore 20.00 e le ore 21.00, nel quartiere “El progreso” della cittadina di Morazán, dipartimento di Yoro (Honduras), Selvin Vladimir Perez Vieda (figlio maggiore di Maria Magdalena) di anni 20 e Jenri Leonel Perez y Perez (figlio di una sorella di Maria Magdalena) di anni 18, hanno subìto un’imboscata da parte di un gruppo di uomini armati.
Continua a leggere su "Il Satiro Saggio"
Senza titolo 2368
Tu, Lucia.
Hai riempito di sguardi la vita mia,
hai dato senso al mio fare,
hai ristabilito ordine ai miei pensieri,
hai cavalcato con me le difficoltà
del vivere,
hai suggellato di baci languidi le
nostre effusioni;
mentre io, non ho ancora dato,
abbastanza a te!
Sar-8-3-2004 Rizzi Salvatore
richiesta di trasparenza
COSA SI NASCONDE DENTRO LA SCATOLA DI SPLINDER? Una petizione per conoscere meglio chi gestisce il nostro blog
Venerdì scorso Splinder ha raggiunto l'esilarante traguardo di 500.000 iscritti. Mezzo milione, come gli abitanti di una vera città. Una città popolata soltanto da blogger come te, come me. In questa città virtuale lo staff di Splinder è una giunta comunale guidata dal suo sindaco, il direttore. Ma da chi è mandata avanti Splinder? Sappiamo solo che è un'organizzazione poco organizzata in termini di risorse umane di cui non conosciamo nè i volti nè tanto meno i nomi. E' una specie di piattaforma semovente dove se succede un intoppo nessuno ha colpe, la colpa è nostra perchè siamo troppi. Questo è paradossale in tempi in cui anche 'Cosa Nostra' ha una sua precisa identità e un suo organigramma.
Tu, blogger metropolitano che crei costantemente nuovi spazi, strade-link per raggiungere altri blogger, tu che scambi parole e immagini, tu che con il tuo appuntamento quotidiano fai fare uova d'oro alla gallina di Splinder. Tu che dai tante soddisfazioni allo staff della tua piattaforma preferita e lo aiuti a ragionare sui grandi numeri. Tu che permetti a Splinder di strappare nuovi contratti pubblicitari e crescere finanziariamente. Sottoscrivi questa petizione per avere un'informazione chiara e trasparente su queste persone che, da una scatola chiusa, gestiscono Splinder e che, dalla poltrona comoda e anestetizzante dell'anonimato dovrebbero vigilare sulla qualità del tuo ambiente virtuale, su quello dei tuoi amici e sulla sicurezza dei tuoi figli.
Eccomi in carne ed ossa
Questo è mommystar, un ragazzo gay cagliaritano di 22 anni. Secondo me geniale!
Questi sono gli attuali membri dello staff di Splinder
e questo è il direttore della famigerata piattaforma con mezzo milione di iscritti: Splinder. Una stella gialla a cinque punte è un pò poco, non trovi?!
Aderisci all'iniziativa sottoscrivendo il tuo diritto a veder pubblicati i nomi, le foto e la qualifica professionale di chi gestisce il tuo blog e di chi dovrebbe garantire la bontà dell'ambiente virtuale e la liceità delle pubblicazioni su Splinder.
Sottoscrivi la petizione 'Scoperchiamo la scatola' firmandoti nel form sottostante:
Il successo di Splinder è dato principalmente DAI VOSTRI utenti. In qualità di membro e coautore del successo di Splinder, in ottemperanza ai criteri di trasparenza e al mio diritto all'informazione, gradirei veder pubblicata una lista dei nomi con la qualifica professionale e la foto di tutti i membri dello staff di Splinder.
Certo di un Vostro favorevole riscontro ringrazio anticipatamente e porgo
Distinti saluti
per firmare la petizione andate qui
8 dicembre festa
7.12.07
Senza titolo 2364
dal cdv esterno www.censurato.splinder.com
[segnalato al Blog Censurato da Paolo Ferrari e tratto da Liberazione.it del del 17 Novembre 2007]
SCANDALOSO AMOROSO, NIENTE SOLDI.
Censurato dalla commissione cinema "Tutte le strade portano a Roma", ultimo film del regista
«Sessualità deviata» si legge nella motivazione. Tra i membri anche don Dario Viganò della Cei
DANIELE NALBONE e VALERIA MORANDO
Lù è un travestito. Brando un bambino di otto anni che scopre l'omosessualità del padre. Simone un ragazzo dell'alta borghesia che si innamora di Christina, prostituta proveniente dalla Romania. Bianca una tredicenne che accusa di pedofilia un uomo molto più grande di lei.
Tutte le strade portano a Roma , l'ultimo lavoro di Carmine Amoroso ( foto a destra ) scritto con la collaborazione di Armin Schwibach, filosofo e professore di teologia, sarebbe «un film sull'etica del quotidiano. Un ritratto di una società che non sa più cosa sia la moralità». Usiamo il condizionale perché la sezione per il riconoscimento dell'interesse culturale dei lungometraggi presso la commissione cinema del Ministero dei Beni Culturali lo ha escluso dai finanziamenti pubblici «oggi contributo indispensabile per una produzione cinematografica». «Assurde le motivazioni - denuncia il regista -: ritenere queste quattro storie di "sessualità deviata" è un giudizio morale che non dovrebbe competere a nessuna commissione. Giudicare "non convincente la struttura narrativa e l'impianto produttivo" di un'opera che ha visto l'impegno di Cedomir Kolar, premio Oscar con No man's land nel 2000 e vincitore del David di Donatello per Train de vie nel 1998, e di Enzo Porcelli, uno dei più
importanti produttori cinematografici italiani, è quantomeno singolare».
Non così tanto se si considera che uno dei membri della commissione è don Dario Viganò, responsabile del settore cinema-spettacolo dell'ufficio nazionale per la Conferenza Episcopale Italiana. «E' inquietante che il 90 % della cinematografia italiana passi il vaglio di questa commissione i cui membri sono complici di tale pregiudizio etico diffuso e che un progetto culturale venga giudicato da un prete. Non c'è libertà di rinnovare il cinema: per linguaggio e contenuti oggi un film di Pasolini non verrebbe prodotto». I lavori di Carmine Amoroso, tra i quali spicca la sceneggiatura di Parenti Serpenti per la regia di Mario Monicelli, sono stati più volte oggetto di censure e discriminazioni. Regista non politicamente corretto racconta storie che infastidiscono il comune ben pensare. Fin dalla sua prima regia in Come mi vuoi (1996) sono emersi i primi segnali di difficoltà: il film, primo a tematica transgender con Monica Bellucci, Vincent Cassel, Enrico Lo Verso e Vl!
adimir Luxuria, non è mai stato distribuito dalla Medusa Film. Non è mai entrato nei cataloghi home-video ed è uscito in affitto solo in vhs. In Italia è praticamente introvabile mentre in Francia ha riscosso un ottimo successo. Il motivo? «Perché allora come oggi nel nostro paese la transessualità è considerata devianza».
Cover Boy: l'ultima rivoluzione , uno dei film più visti nei festival internazionali 2007 risulta incredibilmente essere uno dei più censurati dal mercato distributivo italiano: nel 2002 ottenne il riconoscimento di "interesse culturale nazionale" e il conseguente contributo statale. Dopo un anno e mezzo, mentre il film era in preparazione, tramite un provvedimento retroattivo del governo Berlusconi (Legge Urbani 2004) il finanziamento è stato decurtato del 75% determinando un grave ridimensionamento produttivo e narrativo: «abbiamo dovuto tagliare tutta la parte riguardante la Romania, la "finta rivoluzione" che ha abbattuto Ceausescu. Il film racconta attraverso l'amicizia tra un ragazzo romeno e un precario italiano di quarant'anni il malessere sociale che accomuna le nuove generazioni: la precarietà nel lavoro, nel mondo sociale, nelle relazioni interpersonali, negli affetti». Un ritratto impietoso dell'Italia di oggi. «Si può essere stranieri quando si vive ai m!
argini e i soldi non bastano per pagare l'affitto. Si può essere stranieri quando si deve scendere a compromessi pur di non vedersi negato uno dei diritti sanciti dalla nostra costituzione, il diritto al lavoro».
Il film, forse perché non da un'immagine negativa del popolo romeno, è stato nascosto in una sezione anomala, Serate Romane, nell'edizione 2006 del Festa del Cinema di Roma. Non è stato nemmeno proiettato all'Auditorium, non è stato mai presentato in conferenza stampa. Nessun giornalista ha raccolto i pareri degli attori, fra cui spicca il primo ruolo drammatico di Luciana Littizzetto. Eppure l'opera ha ricevuto il premio di Miglior Film al Festival del Cinema Politico di Barcellona, Miglior Fotografia al Festival di Valencia e il Premio Sergio Leone come miglior film 2007. In totale ha partecipato a 35 concorsi ma «grazie al giochetto di Casa Veltroni sono stato tagliato fuori dagli altri festival: non ho potuto partecipare a quello di Berlino e solo Fuori concorso a quello di Rotterdam».
e sempre dallo stesso sito e sullo stesso regista c'è questo articolo
al pacchetto sulla sicurezza perchè nel maxiemendamento sulla sicurezza, c'è un riferimento all'articolo 13 del trattato di Amsterdam, un "innocente" documento europeo che stabilisce, tra l'altro, princìpi universalmente condivisi contro le discriminazioni per sesso e religione. La sinistra di governo (Prc e futura "Cosa rossa") ha fatto di tutto per inserirlo nel testo sulla sicurezza nel quale, a dirla tutta, aveva forse poco senso.
Si tratta di norme anti-razzismo (con la previsione di condanne alla reclusione fino a tre anni) per combattere discriminazioni "fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali".
Senza titolo 2363
6.12.07
Senza titolo 2361
II terzo Polo è un'altra cosa rispetto all'insieme Berlusconi-Fini-Casini-D'alema-Veltroni-Pezzotta-
Montezemolo-Napolitano-Alemanno-Bossi-
Mastella -------- e altre noie simili
il Terzo Polo è Politica
Senza titolo 2360
Moderato o barricadero, caro cittadino italiano non conti nulla!
fidati del Terzo Polo, stai dalla parte della Fatanuda
Senza titolo 2358
Domenica non avendo voglia di studiare il paragrafo parole semplici e parole complesse per l'esame di glottologia , mi sono messo a vedere " La masseria delle Allodole " dei fratelli Taviani
Se avete dopo la scena ancora un po' dio coraggio e lo stomaco forte ci sarebbe quest'altro video oppure quest'altro video tinyurl.com/2jqfym del film con drammaticità in misura riodotta rispetto al precedente che è una risposta a questa dichiarazione di viltà politica di bush e degli Usa su tale genocidio
<<
Esso è un film stupendo , un intensa storia d'amore e famigliare . Un film che descrive senza pregiudizi io genogidio del popolo armeno . Infatti gli autori : << (....) Genocidio
Per noi il termine esatto è genocidio, anche se devono essere gli storici a stabilirlo. Ammettiamo la nostra ignoranza, all'inizio neanche noi sapevamo molto del genocidio della minoranza armena avvenuto in Turchia nel secolo scorso, almeno fino al momento in cui non abbiamo deciso di fare questo film. Parliamo dell'uccisione di due milioni di persone. È una parte della storia recente che non trova molto spazio nei libri di scuola e di cui si possiede pochissimo materiale fotografico. Noi parliamo di una tragedia e con il nostro film non vogliamo formulare nessuna tesi. Nei Balcani, in Ruanda, nel Sudan si sono verificati drammi analoghi. Noi conviviamo con l'orrore e abbiamo finito per farci l'abitudine. Il terrore può verificarsi sempre e dovunque, perché tacere allora la tragedia armena? La masseria delle allodole non è un film contro la Turchia o contro i turchi. Sono sicuro che tra qualche anno il film verrà proiettato nelle loro scuole. Nel nostro film c'è spazio anche per la speranza: Nazim, il mendicante, da delatore diventa personaggio salvifico e il soldato turco, interpretato da Moritz Bleibtreu e innamorato della fanciulla armena, è lo stesso che al processo testimonierà le brutture commesse dai soldati turchi. Mi piaceva l'idea che un film drammatico si concludesse con la parola amore. Trasposizioni e testimonianze Il nostro film è liberamente tratto dal romanzo omonimo di Antonia Arslan, successivamente abbiamo studiato su testi di storia, abbiamo letto il libro di Marcello Flores, "Il genocidio degli armeni" e ci siamo recati nella capitale armena, Erevan, dove abbiamo parlato con parecchie famiglie. Ma nonostante gli studi, non ne sapremo mai abbastanza, siamo ignoranti ed è ignorante la cultura europea e internazionale sulla tragedia che ha colpito il popolo armeno nel 1915. La Arslan nel suo libro racconta le vicissitudini di una famiglia italiana, parla di casa nostra e da casa nostra parte alla volta della Turchia. Come abbiamo sempre fatto, da Tolstoj a Pirandello, ringraziamo gli autori per l'ispirazione ma poi diciamo "ciao" e prendiamo la nostra strada. Partiamo sempre da un personaggio che come il film corre verso l'inevitabile. da www.mymovies.it/cinemanews/2007/1977/ >>
Ecco perchè non sono d'accordo che la turchia entri nella Cee . ciò non vuole dire che io sia slle stesse posizioni dela Lega o Di An , ma anche se noi Europei non possiamo dare lezioni di diritti umani visto che a parole siamo contro il regime della Birmania ma poi continuiamo a farci affare come dice la ML disarmo di peacelink
26/09/2007 23:29
rossana@comodinoposta.org
disarmo-request@peacelink.it
Le imprese Ue riforniscono l'esercito birmano attraverso l'India
bene. Dopo la notizia di sei monaci morti, i paesi democratici compreso il nostro, chiedono l'intervento dell'ONU
Soldati birmani contro i monaci: vittime dal corriere della sera ( tinyurl.com/2h43ep )
Cominciamo a raccontarla tutta, allora.
DIRITTI:
Le imprese Ue riforniscono l'esercito birmano attraverso l'India David Cronin
BRUXELLES, 1 agosto 2007 (IPS) - Per quasi 20 anni, l'Unione europea ha vietato la vendita di armi alla Birmania per protestare contro la brutale dittatura militare nel paese. Secondo gli attivisti per i diritti umani, questo embargo rischia di risolversi in un nulla di fatto, dato che le imprese di diversi paesi dell'Unione europea sono coinvolte nella costruzione di elicotteri militari destinati alla Birmania.
Dalla fine dello scorso anno, l'India sta negoziando con la giunta di Rangoon, per la vendita di una partita di moderni elicotteri leggeri.
Gli elicotteri sono stati costruiti dalla Hindustan Aeronautics Ltd (HAL), insieme all'impresa tedesca Eurocopter Deutschland. Tra i componenti ci sono razzi, armi da fuoco e motori provenienti dalla Francia; lanciarazzi dal Belgio; sistemi di freni dall'Italia; serbatoi di carburante e trasmissioni dalla Gran Bretagna, e dispositivi di autodifesa dalla Svezia.
La vendita di questi elicotteri sembra infrangere l'embargo Ue sulla vendita d'armi alla Birmania. Questa misura legalmente vincolante si applica ai trasferimenti sia diretti che indiretti, e comprende sia sistemi di armi completi che componenti.
Il divieto venne introdotto per la prima volta nel 1988, l'anno in cui l'esecuzione di alcuni studenti che manifestavano in Birmania suscitò un forte clamore internazionale.
Fu poi rafforzato nel 1996, nell'ambito di una 'posizione comune' dell'Unione europea, ancora rinnovata nel 2002 e lo scorso anno. I governi dell'Unione hanno formalmente espresso il loro disappunto per le continue violazioni dei diritti umani e la mancanza di progressi nel trasformare la Birmania in una democrazia, rinnovando la loro posizione.
Hanno criticato in particolare i lunghi anni di prigionia di Aung Saan Suu Kyi, arrestata dopo che il suo partito, la Lega nazionale per la democrazia, aveva ottenuto la maggioranza alle elezioni generali del 1990, un risultato poi annullato dalla giunta militare.
Secondo Mark Farmaner, della Campagna britannica per la Birmania, è sconcertante che l'embargo sulle armi sia sotto minaccia, quando sembrava essere una delle poche sanzioni imposte dall'Unione contro Rangoon rimasta ancora in piedi.
"Era l'unico aspetto della posizione comune europea che pensavamo fosse stato effettivamente attuato', ha detto all'IPS. "C'è un divieto sui visti, ma i generali possono ancora viaggiare. E c'è un divieto sugli investimenti, che non ferma gli investimenti. Se adesso scopriamo che il divieto sulle armi non verrà attuato, allora potremmo anche fare i bagagli e tornare a casa".
L'India è attualmente il quarto maggiore partner commerciale della Birmania. I governi di Nuova Delhi e di Rangoon hanno fissato l'obiettivo di raggiungere un volume di scambi del valore di 1 miliardo di dollari tra i due paesi nel 2006-07.
La crescente collaborazione militare tra i due paesi è stata accelerata sia per le affermazioni dell'India su alcuni gruppi di ribelli birmani che starebbero operando nell'India nord-orientale, sia per le preoccupazioni sulle attività commerciali della Cina in espansione nel Sud-est asiatico.
Le Nazioni Unite hanno raccolto diverse prove secondo cui gli abusi dei diritti umani, come la tortura, le esecuzioni sommarie e il reclutamento di bambini soldato, sarebbero pratiche sistematiche in Birmania. A febbraio, l'inviato speciale dell'Onu Paulo Sérgio Pinheiro ha riferito che in Birmania più di un milione di persone sarebbero state sfollate tra il 1996 e il 2006. Il funzionario ha calcolato che durante quel periodo si sarebbero verificati oltre 3.000 episodi di distruzione, abbandono o ricollocazione di villaggi nella regione.
Farmaner ha esortato i governi Ue ad opporsi con più forza agli abusi dei diritti umani in Birmania, in particolare facendo pressione sul governo indiano perché metta fine alla sua collaborazione con Rangoon. "Questo deve essere fatto ai più alti livelli", ha spiegato. "Non è una cosa che può essere lasciata in mano a dei giovani funzionari pubblici".
Saferworld, un gruppo di consulenza sulla risoluzione dei conflitti, ha pubblicato un rapporto all'inizio di luglio sulle vendite di armi alla Birmania.
Nel documento si sottolinea che non esiste nessun sistema di controllo esteso all'intera Unione europea per monitorare l'applicazione dell'embargo Ue. Alcuni governi sono riusciti in qualche modo ad aggirare i divieti, aggiunge il dossier; come per esempio la Francia, secondo la quale i motori costruiti dall'impresa francese Turbomeca per gli elicotteri indiani sarebbero dispositivi civili e non militari.
Saferworld ricorda poi che gli Stati Ue sarebbero obbligati ad assicurare che i componenti costruiti dalle imprese sul territorio nazionale non vengano venduti ad un altro paese per poi essere ri-esportati verso un regime con precedenti di repressione.
Roy Isbiter, attivista di Saferworld, ha osservato che l'embargo "afferma esplicitamente che non deve essere fornita nessuna attrezzatura militare, sia direttamente sia indirettamente, che potrebbe essere usata nel Myanmar", nome ufficiale della Birmania.
"Che senso ha avere un embargo sulle armi se poi non viene applicato", ha chiesto.
Secondo Helen Hughes, di Amnesty International, gli Stati Ue dovrebbero verificare con maggiore efficacia la destinazione finale dei componenti militari costruiti dalle imprese occidentali. "Altrimenti, questi paesi potrebbero ritrovarsi indirettamente coinvolti nel sostenere un regime brutale che loro stessi hanno condannato, e le cui violazioni rappresentano veri e propri crimini contro l'umanità", ha aggiunto.
Harn Yawnghwe, direttore dell'Ufficio Euro-Birmania a Bruxelles, sostiene che l'Ue dovrebbe cercare di persuadere l'India, la Cina e l'Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN) ad adottare una posizione comune nell'opporsi agli abusi dei diritti umani in Birmania.
"Senza un consenso e una cooperazione internazionale, l'esercito birmano continuerà ad approfittare delle differenze mettendo un paese contro l'altro", ha detto all'IPS.
"La vendita di armi al regime militare in Birmania è inaccettabile, poiché contribuisce al protrarsi delle sofferenze del popolo birmano. Ci auguriamo che l'Ue incoraggerà l'India ad unirsi agli altri paesi vicini e alla comunità internazionale, per lavorare all costruzione di una democrazia inclusiva in Birmania".
"Vorremo vedere l'Ue usare i propri mezzi per convincere il governo indiano che la sua campagna per supportare i generali birmani vendendo armi e collaborando nelle operazioni militari non porterà nessun beneficio". (FINE/2007)
http://www.ipsnotizie.it/nota.php?idnews=974
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Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink.
Per
ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI
http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
Archivio messaggi:
http://lists.peacelink.it/disarmo
Area tematica collegata
http://italy.peacelink.org/disarmo/index.html
Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
http://web.peacelink.it/policy.html
IO sono chi non rispetta i diritti dele minoranze come nel caso di un altro genocidio o repressione come quella dei Curdi
per chi volesse approfondire gli argomenti trattati eccovi alcuni siti
Genocidio Armeno
Curdi
5.12.07
Addio a Mauro Morandi, «Robinson Crusoe contemporaneo»,ed ex custode dell'isola di Budelli .
da msn.it Addio a Mauro Morandi, «Robinson Crusoe contemporaneo», originario di Modena, che per 32 anni ha vissuto da solo nella piccola is...
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