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16.1.09

STOP..La Vita è Sacra!!

Affinchè tu possa ancora guardare le Stelle,


Affinché tu possa ancora credere alle carezze,


Affinché tu possa ancora piangere solo per la voglia di un giocattolo,


Affinché tu possa ancora aver paura del Buio ma solo perché immagini il Lupo nero,


Affinché tu possa ancora calciare un pallone e mirare fiero urlando Goaaaaallll


Affinché tu possa ancora immaginare che i soldati sono solo in miniatura dentro una bacheca,


Affinché tu possa vivere senza sentirti dentro un video games,


Affinché tu possa dire “grazie mamma” di avermi messo al mondo,


Affinché tu possa alimentare il germe del talento che ti farà sognare,


Affinché io possa non guardarti più riflesso su una foto insanguinata,


Affinché gli adulti smettano di giocare e tornino piccini a disegnare il mondo che vorrebbero,


Affinché la guerra rimanga solo sui libri di storia e tu sbuffando studi per la tua verifica scolastica,


Affinché Gaza ed i suoi cuccioli facciano da monito ad un “ALT…BASTA…STOP…”


..la Vita è Sacra. E’ un Diritto Vivere.





                 Ai cuccioli di Gaza il mio pensiero ed il mio cuore.

Senza titolo 1163

  L'AVETE LETTA LA FIABA IL LUPO E L'AGNELLO ?  :-)


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Un grande Arturo


Arturo Toscanini (Parma25 marzo 1867 – New York16 gennaio 1957) è stato un direttore d'orchestra italiano.



                                                          



Senza titolo 1162

  VE LA RICORDATE LA MATRA SIMCA ?  :-)


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Senza titolo 1161

Ho un po' di soldi in meno.  Ma mi sento meglio.


AteoBus           

15.1.09

ecco chi difende israele quando essa aggredisce

 Oggi i presenti al sit-in in Piazza montecitorio a sostegno di Israele erano


Dalle Agenzie:hanno partecipato:Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl, Paolo Guzzanti, Margherita Boninver, la parlamentare del Pdl Gabriella Carlucci, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. Presente  Marco Pannella. ». Porta la sua solidarietà al popolo di Israele anche il presidente della Camera Gianfranco Fini.


 hanno aderito e/o in gran parte annunciato la propria presenza:

On. Enrico Pianetta, Presidente Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele

On. Gianni Vernetti, Vicepresidente Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele

Sen. Rossana Boldi, Presidente Commissione Politiche dell’UE, Vicepresidente Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele

On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente Commissione Esteri, Portavoce Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele

On. Fabrizio Cicchitto, Capogruppo Pdl alla Camera. “Aderisco a titolo personale e a nome del Gruppo Pdl alla Camera e sarò presente”

Sen. Maurizio Gasparri, Presidente Gruppo Pdl al Senato

Sen. Gaetano Quagliariello, Vicepresidente Vicario Gruppo Pdl al Senato

On. Edmondo Cirielli, Presidente Commissione Difesa

On. Benedetto Della Vedova, Presidente Riformatori Liberali

On. Emanuele FianoOn. Marco Pannella (Parlamento Europeo)

On. Riccardo Migliori, Presidente Delegazione Italiana all’OSCEOn.

Paolo Guzzanti. “Ovviamente io sarò alla manifestazione e cercherò di portare tutti gli amici che militano per la verità e per Israele e con cui sono in contatto via Internet”.

Sen. Marcello Pera

Sen. Mario Baldassarri

On. Anna Paola Concia

On. Alessandro Maran

On. Ferdinando Adornato

On. Eugenio Minasso

On. Beatrice Lorenzin

On. Anna Maria Bernini Bovicelli

On. Giorgio Stracquadanio

On. Andrea Orsini, Vicepresidente Giunta delle Elezioni

On. Massimo Polledri

On. Giorgio Lainati, Vicepresidente Commissione di Vigilanza RAI

On. Maurizio Bianconi

On. Alessandro Ruben

On. Guglielmo Picchi

On. Riccardo Mazzoni

On. Giorgio La Malfa

On. Marco Zacchera

Anotonio Polito, Direttore Il Riformista

Giancarlo Loquenzi, Direttore L’Occidentale

Massimo Bordin, Direttore Radio Radicale

Gianfranco Polillo, Ircocervo

Marco Taradash

Umberto Ranieri

Massimo Teodori

Magdi Allam

Ernesto Galli Della Loggia

Giuseppe Caldarola

Daniele Capezzone, Portavoce FI. “Aderisco convintamente all’iniziativa del 14 gennaio. Ci sarò”.

Ernesto Somma, Dipartimento per gli Affari Regionali, Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Aderisco con convinzione alla manifestazione alla quale prenderò parte”

Manfredi Palmeri, Presidente Consiglio Comunale Milano

Renzo Foa

Daniele Scalise

Sergio Corbello, Direttore Generale Fondazione Magna Carta. “Plaudo iniziativa e confermo partecipazione”

Anselmo Gusperti, Segretario Provinciale PRI (Cremona)

Renato Lelli, Comitato Nazionale PRI (Cesana)

Alfredo Silvestrini - Consigliere Comunale di Portogruaro VENEZIA

Nicolino Corrado - Direttivo Provinciale di Imperia del Partito Socialista

Angela Ronchino, Comitato delle Donne, Pdl Ladispoli

Marco Carrai, Consigliere Comunale PD Firenze

Renzo Gattegna, Presidente Unione Comunità Ebraiche d’Italia

Riccardo Pacifici, Presidente Comunità Ebraica di Roma

Daniele Nahum, Presidente Giovani Ebrei d’Italia

Giacomo Korn

Benè Berith

Giovani Keren Hayesod Italia

Keren Kayemet Italia

Davood Karimi, Presidente Associazione Rifugiati Politici Iraniani residenti in Italia

Associazione “Una Via per Oriana”

Nicole Touati- Presidente Logan’s Centro Studi sul Terrorismo
Pubblicato da Viva Israele


Avranno pure piacere di vedere pubblicati i loro nomi su più blog possibili...

post alcolico\onirico

Finalmente trovo il coraggio  di tirare fuori  da  dentro  di me ricordi   del mio passato  che  credevo fossero morti e  sepolti invece  ritornano   in quanto addormentati  come  Mirmidon  mostruosa  creatura  della triologia   ( è in fase di comclusione  con  una 3  serie )   wizards of mickey (  foto del primo nunero primna serie  a  destra  )

A  farmi cambiare  idea  e  a decidere  di condividere   questo  mio incubo riccorrente   sono  stati  :
1) la  figura  di fabrizio De  andrè  che aveva capito come  l'individualismo   non rende
2 ) le ottime interpretazioni che  dà  dei sogni degli amici  la  cdv  Degaldina  del catarchico   nuvolecaffe
3) l'incapacità  di decifrare  tale  sogno\incubo   ( uno dei tanti ) il cui " svolgimento " è  come quello   da postumoi  di una sbronza  \ubriacatura  . Ebbene  si cari  amici  c'è stato un periodo della mia vita  che   ho avuto   a che  fare  con l'eccesso di alcool . Sia  a causa  mia  sia  a  causa  di alcuni amici\che  del branco .  Ma  soprattutto  perché m'illudevo di  dimenticare  i problemi ed  evadere  dalla  realtà  e poi diciamocela francamente   perché in compagnia è difficile    non bere  ma  soprattutto   è difficile   resistere   dopo i primi due  bicchieri   resistere ai giochi  tipo bevila  tutta , oppure  quqando  ai amici  stronzi  che  quando dopopil primo  \ secondo biocchiere   , hai già nausea o mal  di testa  lo    ti   distraggono e un altro te ne mtter ancorta  e poi in coro ti dicono era quella di prima  dai bevi   opure   hai  bevuto niente  .  Ma  poi  in una  regione  come  la mia Sardegna i  dove   specie  nelle  zone interne  (dove il rituale  è rimasto intatto  e non contaminato   da altre     bevande  che  non siano vino  ) il  bere    ( a volte  anche  l'eccedere  )  è  un rito  come  dimostra  l'analisi  socio antropologica  del libro << Su ziru >> ( che in sardo vuol dire “Il giro” )  di Domenico Solinas  (  foto a  sinistra   )  qui sotto qualche  estratto    del libro  tratto da  marziano-a-verona.splinder.com/post/1950371 un blog  . continentale   o sardo  d'oltre mare    (  termine ormai diventato luogo comune  con  cui  vengono chiamati  i sardi  che  emigrano  e  si stabiliscono nella penisola  o figli  e  nipoti  di sardi  emigrati   )  .

 «Su ziru. Un rituale del bere».Infatti nonostante la società a cui si riferisce  sia  estinta  nella versione originaria  (  o fagocità da quella moderna )  negli anni '70\80  a causa    del  modello di sviluppo  estraneo  al  suo territorio  , l'uso \ il rituale   continua  , soprattutto nelel  zone   più interne  a  rimanere  ancora  vivo insieme  a tutte le  tradizioni arcaiche  c he ormai sono diventate  folkore  ad uso e consumo  dei  turisti  Italiani  e  stranieri
 Ecco qui   tutto  la serie  di cui si compone il rituale   del bere  .

Su ziru»: un mondo a se stante, con il suo codice di norme e comportamenti, spesso retaggio di una realtà che ormai non esiste più. Soprattutto quella agro pastorale, completamente diversa oggi rispetto al passato. «Su ziru»: un mondo che, oltre alle proprie regole interne, ha anche le sue parole chiave. Parole rigorosamente in limba,  ( lingua  perchè il sardo  con le  sue    varianti è una lingua  )  quelle legate al rituale del bere, sempre meno usate, magari, ma che comunque resistono ancora nella parlata dei nuoresi e dei barbaricini  soprattutto
 Cumbidu. È un invito reciproco «di bevande non obbligatoriamente alcoliche»
 Iscopile. «Scopeta». È questa la traduzione in italiano che ne dà Luigi Farina, nel suo fondamentale «Bocabolariu sardu nugoresu-italianu, italiano-sardo nuorese» (Edizioni Il Maestrale). «Si appende - spiega più avanti l’autore - dove si vende vino di proprietà». «Sarebbe la prima fase dell’evoluzione iscopile/tzilleri/bar» scrive Solinas. Oggi sos iscopiles «sono ormai pochissimi  sia a Nuoro che nei paesi dellla sardegna  , ma un tempo erano il luogo di ritrovo preferito dai bevitori di vino». «Di solito si prendeva una licenza - racconta ancora Solinas - per tre mesi a partire da febbraio quando si toccava il vino, mettendo a disposizione la cantina o un seminterrato della propria abitazione, oppure se ne affittava una per la vendita. Per segnalare che in quella casa si vendeva vino si metteva fuori dalla porta un’iscopa ’e chessa e cioè una scopa di lentischio, da cui appunto il termine iscopile».
 Istranzu. Forestiero, ossia: una persona esterna alla società. «Che provenga da Nuoro o da Milano o da  altre parti dela penisola  non importa - sottolinea Solinas - ed in quanto esterno rappresenta un possibile pericolo al buon equilibrio delle relazioni sociali specie quando quest’ultimo s’intromette, indaga o fa semplici domande»o dà giudizi senza  conoscere  la realtùà e la  situazione del  luogo , quello che oggi diremo nonsi fa'  i  .... propri .
 Marzianetto. È un particolare tipo di bicchierino utilizzato un tempo per servire il vino di proprietà privata. I marzianetti erano di diversi tipi, tra i quali quello a sa nugoresa a sa ridotta.
 Ritza (a sa). Bere a sa ritza è un’espressione tipica. Significa: bere in piedi di fronte al bancone del bar. È così, in questa maniera, che la tradizione vuole si svolga il rituale di su ziru.
 Tzicchette. È il bicchierino d’acquavite, bicchierino per superalcoolici.
 Tzilleri. «Termine nuorese e logudorese - spiega Solinas -. Sarebbe bettola, taverna. Deriverebbe secondo lo studioso di linguistica  M.LWagner dallo spagnolo cillero e dal catalano celler “bodega” che sarebbe la cantina, dispensa o posto per custodire oggetti e quindi anche alimenti. Il latino cellarius era chi si faceva carico di custodire il grano ed i frutti del raccolto nella cella, rispondendo di essi e consegnandoli al proprietario. Lo Zingarelli definisce il celleraio il frate che nei conventi ha cura della dispensa». Il termine tzilleri oggi viene usato anche in senso spregiativo per qualificare un bar.
 Ziru. «È il giro di bevande prevalentemente alcooliche effettuato all’interno del bar - scrive ancora Domenico Solinas nel suo libro-inchiesta sul campo “Su ziru. Un rituale del bere” -. Ognuno a turno paga da bere per tutti - sottolinea -, non creando penalizzazioni (a livello economico) per nessuno»


proprio mentre   m'accingo a descrivere il mio sogno   mi ritorna in mente   questa  canzone   o scioglilingua  dei Kenze Neke (  gruppo  musicale sardo )    che mi cantarono per incitarmi a bere    durante una delle prime ubriacature







che mi porta  a  svegliarmi  di botto nel cuore  della notte  ( ieri  esempio mi sono svegliato ale  3  e sono rimasto sveglio  per  circa in ora  ne  ho approfittato  per   concedermi  un ora  supplementare  di elucubrazione  e  rielaborare   la mia giornata passata  ) ripercorre  pari pari la   mia ultiam   ( risale  a  13  anni fà , perchè ho imparato che  mi stavo buttando via e mi facevo solo male e non ottenere   quello che credevo di risolvere  con l'eccedere ( lo stresso discorso   vale  per  l'uso dele cane  ) e  quindi  mi portava  a chiedermi che  senso ha continuare   con questa  esperienza   che p è solo distruttiva  infatti per  fortuna  ho scoperto  da esami medici di soffrire di cefalea  e  di reflusso gastro esofageo   e quindi  ho capito  che devo limitarmi     .

Dopo questa   elucubrazione \  disgressione   contestuale   veniamo  al mio  incubo

stavo passando a piedi  o in macchina  (  l'ultima  volta  ero a piedi  )  nelle vie  cittadine dopo  una festa , ma  a volte  cosi  rientrando da una  normale passeggita  ,  e le  abitazioni della via ( altre volte  stavolta  da  ubriaco il  del maretedi grasso  gli alberi del viale  )   , come  se  crollassero  o  fossero  animate  proprio  come  in un romanzo fantasy mi  aggredivano   e  io correvo   per  non essere preso   e  quando  stanno per  prendermi mi sveglio . Ma   altre   volte   come in questo caso   vengo preso sto per  essere  stritolato  o  da  alberi o da  case ,  fin quando  poi   mi metto   quasi ad  urlare  :<< lasciatemi stare  >>  e mi  sveglio  tutto sudato  ancora  vivo  .

Senza titolo 1160

  VI PIACEVA IL GRUPPO MUSICALE DEI BONEY M !  :-)


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14.1.09

internet è libertà e creatività

dal blog  di  bello  Grillo in un commento ho letto questa  canzone   che  come tutte le ballate  viene aggiornata  nel testo sulle basi musicali precedenti   qui l'originale


                                                         LA GUERRA DI SILVIO



DORMI TRANQUILLO VICINO MILANO
NON E' INNOCENZA MA E' IL LODO ALFANO
CHE TI FA VEGLIA ALL'OMBRA DI BOSSI
E SEI AL RIPARO DAI GIUDICI ROSSI

LUNGO LE SPONDE DEI TUOI NAVIGLI
PREPARI L'EXPO DOVE TU PIGLI
TUTTI GLI APPALTI E DOPO LI CEDI
AD ALTRI MAFIOSI CHE SONO TUOI EREDI

COSI' DICEVI ED ERI GIA' INFERMO
QUANDO METTESTI SCAJOLA ALL'INTERNO
E QUANDO BIAGI CHIEDEVA LA SCORTA
IL COGLIONE DISSE "CHISSENEIMPORTA"

E COSI' AVESTI SULLA COSCIENZA
UN ALTRO MORTO, VABBE' PAZIENZA
TANTO PER TE NON E' GRAN QUESTIONE
SE COI TUOI AMICI SALTO' FALCONE

SPARATI SILVIO
SPARATI ORA
E DOPO UN COLPO
SPARA A SCAJOLA
TANTO DI QUELLO SE NE FA A MENO
DI QUEI COGLIONI IL PAESE E' PIENO

MA TU NON UDISTI E COME BETTINO
PENSI AL POTERE E A QUALCHE PO..MPINO
ALMENO A TE LA MARA FA IL FILO
LUI S'ACCONTENTAVA DI SANDRA MILO

IN QUESTI GIORNI DONNA LETIZIA
TI CERCA COME FA LA GIUSTIZIA
SE LEI TI BECCA TI ROMPE IL CULO
DAL PREDELLINO AL DORSO DI MULO

SCAPPA ORA SILVIO
SCAPPA COI SOLDI
INSIEME A TUTTI I TUOI MANIGOLDI
CHE DOPO L'IRI , LA CIRIO E LA STET
CON PRODI TI TROVERAI A HAMMAMET


E NOI SPERIAMO CHE SCAPPI DI NOTTE
BEN MASCHERATO A EVITARE LE BOTTE
MENTRE IL PAESE E' A CORRER DIETRO
AL NUOVO MESSIA DI NOME DI PIETRO

CHE PURE LUI SE NON SI SGANCIA
DA STO PIDDI' CHE GLI HA DATO LA MANCIA
FARA' LA FINE DEL CAMERIERE
CHE ALLA CLIENTE GLI TOCCA LE PERE

SCUSATE CARI IL PARAGONE
TONINO E' UN "SANTO", SILVIO UN LADRONE
MA DENTRO I PALAZZI E NEL PARLAMENTO
E' TUTTO INFETTO, TONINO STA ATTENTO.


un aggiornamento di questa  canzone  qui  tratta  dalla  pagina di youtube  di  iomenestrello.splinder.com/








...perchè mi perdo ?


 


…perché mi perdo nei tuoi occhi?


quando mi guardo nelle tue mani,


quando sfiorano le mie nervose,


sulle tue labbra, il desiderio brucia…


 


…e mi raccontano amore


quando tu mi baci,


dolcemente sul viso,sul mio corpo nudo,


a te venduto ,solo per amore…


 


perché mi perdo....


perché?


perché ,ti amo alla follia!


 o forse  è solo infatuazione?


io credo sia ,la vera  storia di noi due , la nostra!


 


…e continuamente,


ogni  volta


nelle tue parole, nei tuoi suoni,


sul tuo seno  ,cuscino su cui riposo,


bacio i tuoi capezzoli, e mi addormento come un bambino…


 


….e sono l’unico a darti quel che vuoi :


l’odio e l’amore ,la pace interiore,


il delirio!


di chi  sente la vera passione,


dove il  mio  verso


ti sa leggere quel che sei:


la mia amata,


la dona della mia vita…


 


…sei  la preziosa gemma


che nel buoi pesto svegli le stagioni,  


mi fai brillare,vibrare la mia carne,


che nell’intimo,  festeggia ,la festa del piacere…


 


…perché?


mi  ritrovo  tra le tue calde cosce che chiamano le mie?


e nella mia anima,la tua!


aleggia, future melodie,


perché?


…sono certo, che l’unica risposta  ,la mia ,la tua,


 è :


 ci cerchiamo  da impazzire…


 


il poeta narratore.

E poi si lamentano del terrorismo

Trasporta un sogno

Come dici sempre
l'anima mia parla e scorre via
dimmi amore, amo solo
luce trasformami, modellami.
Dici che sono freddo, ma sono neve
come acqua, gelata sei anima.
Essenza ghiacciata per amore
i nostri sguardi incrociati.
Accarezzami liberandomi
trasformami in vapore
fammi cadere come pioggia
fammi sgorgare come fonte
fammi rinascere per amore.
Abbandonata la spada
abbandonata l'armatura
abbandonati nell'anima.
Uno scrigno dentro il cuore
porta tanto amaro dolore
una chiave per liberare
un sol gesto, non mi rinnegare.
Tradita dal passato turbato
tradita l'anima rubata
tradita dal sorriso amico.
Intrappolata nella grande tela
intrappolata da ragnatela
appesa, larva senza linfa
trasporto di un sogno finito.
Amore ascoltami, un istante
da crisalide a viva farfalla
io,brutto bruco possa seguiti
incurante del tempo perso
per dirti ora è vita.

Senza titolo 1159

  L'AVETE VISTO IL FILM DESTINAZIONE PIOVAROLO ?  :-)


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Senza titolo 1158

13.1.09

Pensiero.... di Donatella Camatta



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Senza titolo 1157

Qualche settimana fa avevo dedicato un post di questo blog alla storia di Carmela, ragazzina 13enne che, dopo aver denunciato uno stupro, è stata ritenuta instabile, internata in una clinica e "curata" con psicofarmaci, all'insaputa dei genitori. La ragazza si è poi suicidata il 15 aprile 2007 gettandosi dal settimo piano del palazzo in cui abitava.


Dopo la morte della ragazza, i genitori hanno fondato l'associazione IoSoCarmela, in difesa dei diritti dei minori. La stessa associazione, in collaborazione con l'associazione L'urlo, ha promosso la campagna Controlliamo i controllori. Ecco di cosa si tratta:




Firme per l'Osservatorio sui servizi sociali


il Centro — 05 gennaio 2009 pagina 02 sezione: L'AQUILA


L’AQUILA. L’associazione aquilana “L’Urlo” congiuntamente all’associazione “Io so’ Carmela” (come la frase che la ragazzina, Carmela, suicida dopo uno stupro, pronunciava quando voleva attirare l’attenzione) sta avviando una petizione dal titolo “Controlliamo i controllori” che ha lo scopo di proporre «una sorta di Osservatorio nazionale che vigili e controlli i servizi sociali, affinché vengano garantiti con i fatti tutti i diritti umani e civili che molto spesso vengono calpestati proprio da coloro che sono preposti alla loro tutela. La funzione principale di questo Osservatorio deve essere quella di vigilare e controllare la reale professionalità degli addetti di questo servizio ed il regolare e doveroso rispetto della giustizia e dei diritti umani e civili delle famiglie e dei minori, e nei casi in cui venga riscontrato il contrario, denunciare subito quanto riscontrato alle sedi preposte per prendere i provvedimenti del caso». Le rappresentanti dell’associazione “L’Urlo” saranno presenti il giorno 8 gennaio nei pressi dell’azienda Transcom dalle ore 9 alle ore 17 per la raccolta delle firme a sostegno dell’Osservatorio.





È possibile firmare la petizione anche online cliccando QUI.


Chiedo a tutti di firmare la petizione (dobbiamo raggiungere le 500mila firme) e diffonderla a conoscenti e amici e, se avete un blog, pubblicare voi stessi il link.


Grazie a tutti.


berlusconi vuole sostituirsi ad Obama ?

Povero Obama come farà ad insediarsi alla Casa Bianca senza la presenza di Silvio Berlusconi  ? frase presa  da uno dei miei contatti  di  facebook

SUONI DELLA MEMORIA 2009



Milano, Leoncavallo SPA
Via Watteau 5



24 gennaio (dalle 18,30)

Tete de Bois
Marco Rovelli Libertaria
Andrea Labanca
Bebo Storti “Mai morti”

25 gennaio (dalle 18,30)

Daniele Biacchessi e Michele Fusiello “Punto Zero, frammenti di underground americano”
Gaetano Liguori accompagna Gianni Biondillo e Giulio Cavalli
Daniele Biacchessi, Marino e Sandro Severini dei Gang “Il paese della vergogna”
Marco Rovelli
Ulderico Pesce

अ वोलते रितोनानो



SUONI DELLA MEMORIA 2009

Milano, Leoncavallo SPA

Via Watteau 5



24 gennaio (dalle 18,30)

Tete de Bois

Marco Rovelli Libertaria

Andrea Labanca

Bebo Storti “Mai morti”





25 gennaio (dalle 18,30)

Daniele Biacchessi e Michele Fusiello “Punto Zero, frammenti di underground americano”
Gaetano Liguori accompagna Gianni Biondillo e Giulio Cavalli

Daniele Biacchessi, Marino e Sandro Severini dei Gang “Il paese della vergogna”
Marco Rovelli
Ulderico Pesce

Senza titolo 1156

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(Immagine presa in rete)


Malinconia che mi stringi il cuore,


Malinconia che mi inondi gli occhi,


Malinconia che mi fai vedere tutto buio,


Malinconia che mi dai il buongiorno e mi sta addosso fino a sera,


Malinconia compagna della mia vita, ti odio!!!....ma.....almeno ci sei tu........


                                                                                                    Iris


Senza titolo 1155

  QUESTA E' UNA VECCHIA MOTOCICLETTA NORTON COMANDO 750 S DEL 1970 ! L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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ATTENTATO A GENNAIO - LE ANTICIPAZIONI

FONTE http://informazionescorretta.blogspot.comdolpir 


Molto ci sarebbe da scrivere su Gaza, Hamas e Israele in queste ore.Mentre scriviamo, il Consiglio dei diritti umani dell'Onu ha approvato una risoluzione che "condanna con forza" l'offensiva israeliana a Gaza. Chissà cosa ne pensa Frattini.
Oggi comunque dobbiamo parlare di attentati, di profezie e di profeti.
Si, perchè manca una decina di giorni all'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti e in molti profetizzano che qualcosa di grosso sta per succedere.
Seguiamo le tracce, come caprette da caccia, di alcune notizie liquidate in poche righe, sepolte sotto chili di cronaca, o semplicemente e deliberatamente ignorate dai media tradizionali.
Iniziamo dalle ultime parole di George W Bush ad Obama da presidente, sono piuttosto interessanti. Leggiamo da un SMS di cronaca inviato dal nostro gestore telefonico:


USA, Bush: minaccia nuovo attentato pericolo maggiore per Obama.
Dal presidente i "più sinceri auguri" al suo successore.



Quindi ricapitoliamo: la minaccia di un nuovo attentato terroristico in america sarebbe il pericolo maggiore per il presidente eletto. Obama si merita i più sinceri auguri.Molto bene. Certo, George W. Bush è uno che di attentati se ne intende.Quando ti fa gli auguri c'e' da credergli, che ne avrai bisogno.
Prima di lui, il 20 ottobre 2008, Joe Biden, il vicepresidente eletto aveva mostrato doti divinatorie, profetizzando una crisi generata, il tutto con granitica certezza:


"segnatevi le mie parole.
Non passeranno più di sei mesi prima che il mondo metta alla prova Barack Obama come hanno fatto con John Kennedy.
Ricordatevi che l'ho detto qui. Se non ricordate altro di quello che ho detto..
Guardate, avremo una crisi internazionale, una crisi generata, per mettere alla prova la pasta di quest'uomo. E dovrà prenderne alcune veramente difficili -- Non so che decisioni dovranno essere, ma vi prometto che succederà.Vi garantisco che succederà."


Poco prima, 19 Ottobre, Colin Powell in "Meet The Press", su MSNBC, ci dava anche la data:



"ci sarà una crisi che arriverà il 21, il 22 di Gennaio, della quale non sappiamo niente in questo momento

dunque io credo che quello che il Presidente deve iniziare a fare è iniziare ad usare il potere dell'ufficio ovale ed il potere della sua personalità per convincere gli Americani ed il mondo che l'America è solida, che l'America sta per fare un passo avanti, che stiamo per risolvere i nostri problemi economici, stiamo per andare incontro ai nostri impegni all'estero."




Riassumendo: il 20 o il 21 gennaio avremo una crisi internazionale "generata": innescata, prodotta. Probabilmente un attentato terroristico. Obama sarà messo alla prova, e si merita i migliori auguri.

Sarà un caso, ma la prossima settimana è prevista una esercitazione militare in cui saranno coinvolta sia l'amministrazione uscente sia l'amministrazione entrante.

Scott Stanzel, portavoce della Casa Bianca:



"Non entrerò nei dettagli, ma è uno scenario da disastro nel quale il governo sarà duramente messo alla prova.
[...]
E' un'esercitazione in un ipotetico scenario specificatamente progettato per mettere alla prova e sotto sforzo le capacità del governo federale."




Vi ricordo che proprio il giorno 11 settembre 2001 era stata prevista una esercitazione militare con dirottamento di arei civili negli stessi luoghi e secondo le medesime modalità. Anche il 7 luglio 2005 (attentati a Londra) era stata prevista una esercitazione con esplosione di bombe negli stessi luoghi e secondo le medesime modalità.

Se per caso dovesse succede qualche casino tra una settimana e mezza, i signori di cui sopra saranno le persone giuste a cui chiedere come facevano a saperlo, e, se lo sapevano, perchè non hanno parlato.

Senza titolo 1154

Di sensi e sentimenti

sarà questo saper dire ermetico:
l'arte del non dire,
codice di anima che naviga parole e non affonda,
non affonda mai, seppur boccheggia

e mi intriga la lettera sospesa tra le righe
di un afflato memore di sensi e sentimenti
che non sono miei

che sono di altri
eppure specchio,
mi rifletto in tanto ardore di dolore
che rimbalza su tastiera...

12.1.09

da ceglieterrestre




Tramonto

Odo il canto delle onde,
il respiro delle Sirene,
il riposo dei Gabbiani.
Senti il vento ?...
Scompiglia i miei capelli.
Senti il vento ?...
Accarezza la tua pelle.
Senti il vento ?...
Le onde del mare fa tremare.
Senti il vento ?...
Restiamolo ad ascoltare.


per  il video  tinyurl.com/7hblxg

replica a chi mi dice che sono antiosinista e antisemita

.. solo perchè propongo il boicottaggio dei prodotti  Israeliani  . Se  esso  è fatto  con criterio   non arreca   danno  ala popolazioni come   dice l'autrice dell'articolo qui sotto 
. Quindi  un Vfncl (  togliete le  vocali  per il significato )   a chi mi accusa  che     sono  e  faccio scrivere solo antisemiti e  antisionisti  e nemici  d'Israele 

Israele: boicottaggio, ritiro degli investimenti di Naomi Klein - 10/01/2009

Fonte: megachip [scheda fonte]

È ora. Un momento che giunge dopo tanto tempo. La strategia migliore per porre fine alla sanguinosa occupazione è quella di far diventare Israele il bersaglio del tipo di movimento globale che pose fine all'apartheid in Sud Africa.


                         
Nel luglio 2005 una grande coalizione di gruppi palestinesi delineò un piano proprio per far ciò. Si appellarono alla «gente di coscienza in tutto il mondo per imporre ampi boicottaggi e attuare iniziative di pressioni economiche contro Israele simili a quelle applicate al Sudafrica all'epoca dell'apartheid». Nasce così la campagna “Boicottaggio, ritiro degli investimenti e sanzioni” (Boycott, Divestment and Sanctions), BDS per brevità.
Ogni giorno che Israele martella Gaza spinge più persone a convertirsi alla causa BDS, e il discorso del cessate il fuoco non ce la fa a rallentarne lo slancio. Il sostegno sta emergendo persino tra gli ebrei israeliani. Proprio mentre è in corso l'assalto, circa 500 israeliani, decine dei quali artisti e studiosi rinomati, hanno inviato una lettera agli ambasciatori stranieri di stanza in Israele. La lettera chiede «l'adozione immediata di misure restrittive e sanzioni» e richiama un chiaro parallelismo con la lotta antiapartheid. «Il boicottaggio del Sud Africa fu efficace, Israele invece viene trattato con guanti di velluto.... Questo sostegno internazionale deve cessare.»
Tuttavia, molti ancora non ci riescono. Le ragioni sono complesse, emotive e comprensibili. E semplicemente non sono abbastanza buone. Le sanzioni economiche sono gli strumenti più efficaci dell'arsenale nonviolento. Arrendersi rasenta la complicità attiva. Qui di seguito le maggiori quattro obiezioni alla strategia BDS, seguita da contro-argomentazioni.
1. Le misure punitive alieneranno anziché convincere gli israeliani. Il mondo ha sperimentato quello che si chiamava “impegno costruttivo”. Ebbene, ha fallito in pieno. Dal 2006 Israele accresce costantemente la propria criminalità: l'espansione degli insediamenti, l'avvio di una scandalosa guerra contro il Libano e l'imposizione di punizioni collettive su Gaza attraverso un blocco brutale. Nonostante questa escalation, Israele non ha dovuto far fronte a misure punitive, ma anzi, al contrario: armi e 3 miliardi di dollari annui in aiuti che gli Stati Uniti inviano a Israele, tanto per cominciare. Durante questo periodo chiave, Israele ha goduto di un notevole miglioramento nelle sue relazioni diplomatiche, culturali e commerciali con moteplici altri alleati. Ad esempio, nel 2007, Israele è diventato il primo paese non latino-americano a firmare un accordo di libero scambio con il Mercosur. Nei primi nove mesi del 2008, le esportazioni israeliane verso il Canada sono aumentate del 45%. Un nuovo accordo di scambi commerciali con l'Unione europea è destinato a raddoppiare le esportazioni di Israele di preparati alimentari. E l'8 dicembre i ministri europei hanno “rafforzato” l'Accordo di Associazione UE-Israele, una ricompensa a lungo cercata da Gerusalemme.
È in questo contesto che i leader israeliani hanno iniziato la loro ultima guerra: fiduciosi di non dover affrontare costi significativi. È da rimarcare il fatto che in sette giorni di commercio durante la guerra, l'indice della Borsa di Tel Aviv è salito effettivamente del 10,7 per cento. Quando le carote non funzionano, i bastoni sono necessari.
2. Israele non è il Sud Africa. Naturalmente non lo è. La rilevanza del modello sudafricano è che dimostra che tattiche BDS possono essere efficaci quando le misure più deboli (le proteste, le petizioni, pressioni di corridoio) hanno fallito. Ed infatti permangono reminiscenze dell'apartheid profondamente desolanti: documenti di odentità con codici colorati e permessi di viaggio, case rase al suolo dai bulldozer e sfollamenti forzati, strade per soli coloni. Ronnie Kasrils, eminente uomo politico sudafricano, ha detto che l'architettura della segregazione da lui vista in Cisgiordania e a Gaza nel 2007 è “infinitamente peggiore dell'apartheid”.
3. Perché mettere all'indice solo Israele, quando Stati Uniti, Gran Bretagna e altri paesi occidentali fanno le stesse cose in Iraq e in Afghanistan? Il boicottaggio non è un dogma, è una tattica. La ragione per cui la strategia BDS dovrebbe essere tentata contro Israele è pratica: in un paese così piccolo e così dipendente dal commercio potrebbe effettivamente funzionare.
4. Il boicottaggio allontana la comunicazione, c'è bisogno di più dialogo, non di meno. A questa obiezione risponderò con una mia storia personale. Per otto anni i miei libri sono stati pubblicati in Israele da una casa editrice commerciale chiamata Babel. Ma quando ho pubblicato “Shock Economy” ho voluto rispettare il boicottaggio. Su consiglio degli attivisti BDS, ho contattato un piccolo editore chiamato Andalus. Andalus è una casa editrice attivista, profondamente coinvolta nel movimento anti-occupazione ed è l'unico editore israeliano dedicato esclusivamente alla traduzione in ebraico di testi scritti in arabo. Abbiamo redatto un contratto che garantisce che tutti i proventi vadano al lavoro di Andalus, e nessuno per me. In altre parole, io sto boicottando l'economia di Israele, ma non gli israeliani.
Mettere in piedi questo programma ha comportato decine di telefonate, e-mail e messaggi istantanei, da Tel Aviv a Ramallah, a Parigi, a Toronto, a Gaza City. A mio avviso non appena si dà vita ad una strategia di boicottaggio il dialogo aumenta tremendamente. D'altronde, perché non dovrebbe? Costruire un movimento richiede infinite comunicazioni, come molti nella lotta antiapartheid ricordano bene. L'argomento secondo il quale sostenendo i boicottaggi ci taglieremo fuori l'un l'altro è particolarmente specioso data la gamma di tecnologie a basso costo alla portata delle nostre dita. Siamo sommersi dalla gamma di modi di comunicare l'uno con l'altro oltre i confini nazionali. Nessun boicottaggio ci può fermare.
Proprio riguardo ad ora, parecchi orgogliosi sionisti si stanno preparando per un punto a loro favore: forse io non so che parecchi di quei giocattoli molto high-tech provengono da parchi di ricerca israeliani, leader mondiali nell'Infotech? Abbastanza vero, ma mica tutti. Alcuni giorni dopo l'assalto di Israele a Gaza, Richard Ramsey, direttore di una società britannica di telecomunicazioni, ha inviato una e-mail alla ditta israeliana di tecnologia MobileMax. «A causa dell'azione del governo israeliano degli ultimi giorni non saremo più in grado di prendere in considerazione fare affari con voi né con qualsiasi altra società israeliana.»
Quando è stato interpellato da The Nation, Ramsey ha affermato che la sua decisione non è stata politica. «Non possiamo permetterci di perdere neppure uno dei nostri clienti: è stata pura logica difensiva commerciale.»
È stato questo tipo di freddo calcolo che ha portato molte aziende a tirarsi fuori dal Sud Africa due decenni fa. Ed è proprio questo tipo di calcolo la nostra più realistica speranza di portare giustizia, così a lungo negata, alla Palestina.


Versione originale


Fonte: www.thenation.com
Link: www.thenation.com/doc/20090126/klein?rel=hp_currently

Risveglio

miro-risveglio

Lento il pensiero al risveglio


risale ripido su scale di carta


respira luce in languida posa


di cristallina voce riveste il suo stato





polvere sparge, di statiche orme


 intinge di porpora  in riflesso di candela


raccoglie sassi per farsi reale


esplode il buio in dondolanti coriandoli

La nostra vita a Zero - "Quattro dischi e un po' di whisky" in scena a Roma

Rossana è schietta, determinata, volitiva. Gestisce un cocktail-bar dal nome curioso: Quattro dischi e un po’ di whisky. La vita sembra averla resa disincantata, talora cinica, ma dietro la maschera si nasconde un grande bisogno d’amore e di tenerezza. Lorenzo è un giovane e fascinoso prete dall’inquieta vocazione che, dopo aver gettato la tonaca alle ortiche, cadrà tra le braccia di Paola, la bella del gruppo, aspirante attrice. Camillo, infine, è il più estroso dei quattro: gay frizzante negli anni ’80, più pacato oggi, ma sempre sottilmente pervaso da guizzi inattesi, scrive con poca fortuna favole per bambini: “È la rappresentazione del puer, il bimbo eterno”, spiega Roberto Biondi.

Si deve a lui la stesura di Quattro dischi e un po’ di whisky: “Una commedia leggera e ironica – spiega – che prende spunto da un un verso di Triangolo, canzone-simbolo di un’icona nazional-popolare come Renato Zero, cui tutti i protagonisti sono affettivamente legati. Accompagnati dalle sue canzoni, che appartengono all’immaginario collettivo di svariate generazioni, i quattro amici ripercorrono vicende di nevrosi e dubbi, ma anche di tanti aspetti comici, e mettono in luce il coraggio di essere sé stessi e di poter affermare i propri sogni”.

Quarantatré anni, romano, diplomato alla Silvio D’Amico e con diversi premi all’attivo, Biondi ha scritto anche Fiesta! per Fabio Canino (“Ci univa la passione per Raffaella Carrà e Paolo Lanfredini, in passato collaboratore dello stesso Renato, combinò il nostro incontro”), Good as you (andato in scena per due anni a Roma e a Milano) e Fiori al plasma, spettacolo in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids per la regia di Fabrizio Raggi (Il bacio della donna ragno, lavori con Albertazzi, Patroni Griffi, Proietti, Branciaroli, Scaparro…). “E Fabrizio dirige anche questo mio nuovo testo”, aggiunge Biondi.
- Quando hai scritto la commedia?
"Circa un anno fa. Nella mia mente hanno preso forma le fisionomie dei quattro personaggi che scandiscono un passaggio temporale di venticinque-trent’anni, a partire ovviamente da Triangolo, che risale al 1978".
- I brani di Renato Zero accompagnano le vite dei protagonisti, giungendo fino ai giorni nostri. Eppure l’attenzione è catalizzata intorno a un periodo magico ma ancor poco studiato: l’ultimo scorcio dei ’70. Quando Renato è esploso.
"Il periodo della consapevolezza per molti di noi. I protagonisti sono molto giovani, alcuni ancora bambini, nel momento in cui vengono investiti dalla zerofollia. Come tanti loro coetanei non si riconoscono nei valori tradizionali dominanti, non nei sentimenti a uso esclusivamente 'privato' come le magliette fine di baglioniana memoria, ma non riescono a identificarsi totalmente nemmeno nella cosiddetta controcultura dell’epoca, rappresentata dai cantautori 'impegnati'”.
- In passato scrissi che Zero è stato l’unico artista italiano a proporre e a proporsi, anche fisicamente, come personaggio di rottura compiendo, però, un percorso opposto a quello dei cantautori. In un periodo in cui tutto doveva essere collettivo e politico, Renato è partito dall’intimo per fare un discorso sociale, aperto, innovativo e rivoluzionario.
"Ed è uno dei motivi per cui tanti si sono identificati in lui. È accaduto anche a me. Lo vedevo 'diverso', a volte una sorta di alieno caduto sulla terra, altre volte vicinissimo, quasi carnale. Il suo messaggio era libertario e liberatorio: una vera boccata d’ossigeno per quanti si percepivano emarginati e disadattati. Esortava a seguire ognuno la propria natura, perché la natura è varia, molteplice, non univoca; nulla di sorprendente, quindi, che sia poi riuscito ad arrivare a tutte le realtà sociali".
A lato: Roberto Biondi.
- Anche alle famiglie…
"Sì, perché un artista vero si rivolge necessariamente a tutti e ad ognuno".
- Proponendo fra l'altro, in prima serata, esibizioni oggi inimmaginabili. Nessuno, che io ricordi, avrebbe più il coraggio di cantare un brano come La fregata a un Fantastico, con quell'inquadratura di lanciamissili che non pareva esattamente una citazione di Eisenstein...
"[Risate] Per noi era un gioco. Più ingenui? Non so. So che adesso sto riscoprendo quel periodo in modo più cosciente e mi rendo conto di quanto certi atteggiamenti fossero davvero all'avanguardia".
- Ricordo di aver letto, nel ’79, il commento d’un fan: “Renato canta per noi operai”. Potrebbe stupire.
"Invece no. Renato era, è, tanto etereo quanto realista, anzi, espressionista.
- Espressionista?
"Scuoteva, cantava in italiano, non usava filtri. Le sue canzoni parlavano chiaro: Mi vendo, Baratto, Uomo no… Attraverso la metafora del realismo, Renato obbligava a pensare, a riflettere su di sé, senza cercare alibi all’esterno, fossero anche nobilissimi. Un altro che aveva capito che occorreva scavare all'interno di noi stessi per sovvertire le false regole della società è stato Pasolini".
- Guarda caso, uno dei “miti” di Renato stesso.
"Ma filtrato dalla sua sensibilità squisitamente teatrale".
- Ho letto un bell’articolo: Quante strade portano al camp. Recensiva un libro “serio”, ma esordiva proprio con l’analisi del “fenomeno Zero”. Spesso sottovalutato, anche da chi avrebbe dovuto capirlo meglio, accusato persino di frivolezza…
"Frivolezza e leggerezza non sono sinonimi. Non tutti si rendono conto che si possono affrontare temi, come dici tu, seri, anche col sorriso sulle labbra. Il mio teatro è così: semplice, diretto, popolare. Ma ha la pretesa di non essere stupido: voglio divertire, ma anche spingere a porsi delle domande, a non dar nulla per scontato e immutabile".
- Anche i protagonisti di Quattro dischi… sembrano alla ricerca di autenticità.
"E la trovano, pur attraversando conflitti talvolta dolorosi. Solo così, del resto, si cresce".
- Hai scelto come incarnazione della sorcina doc una donna: è un caso?
"Beh, ovviamente no… Non nascondo una certa autoidentificazione. Va pure ricordato che, drammaturgicamente, la figura femminile rende molto: Fassbinder, Almodovar, lo stesso Pasolini hanno sempre prediletto le donne per le loro opere. Sono il nostro lato segreto: fantasioso, nascosto. Con le donne si può 'osare'. Giulia Cantore poi è bravissima nella parte della sorcina 'attempata': ha lavorato con me in Good as you e la nostra intesa è ormai consolidata".
- E gli altri attori?
"Anche Diego Longobardi, il mio Camillo, mi ha affiancato nell’avventura di Good as you e Fiesta. Ma non ha certo bisogno di presentazioni. Era perfetto per la parte perché non volevo un imitatore di Renato, bensì un ragazzo autentico, coi suoi vizi, i suoi tic, il suo carattere insomma. Quando si concia come lui lo recita infatti a volte 'male', in modo stralunato. Deve scaturire il suo 'io', non una copia più o meno fedele di Zero".
- E arriviamo a Francesco De Angelis e a Linda Santaguida…
"Francesco è il sacerdote in crisi vocazionale che, all’inizio, si presenta come il classico individuo al di sopra di ogni sospetto. Poi, vinte le chiusure, abbandona la tonaca improvvisandosi idraulico, quindi allenatore di rugby, infine s’innamora di Paola/Linda Santaguida. Linda è alla prima esperienza teatrale e mi è piaciuta perché umile, volonterosa, appassionata.
- Il prete e il gay: due figure apparentemente agli antipodi, eppure presenti tra il pubblico di Renato Zero.
"Non è così strano: l’afflato spirituale non è mai mancato nei brani di Renato. Ma d’altronde si tratta di due figure in un certo senso 'ai margini': costrette a vivere da minoranza in un mondo che ha compiuto scelte diverse. E, al tempo stesso, vittime dell’ipocrisia, dell’ostracismo. Certo, oggi le cose vanno molto meglio: gli omosessuali hanno raggiunto traguardi impensabili solo pochi anni prima, la Chiesa vive questa forte contraddizione tra il conformismo e la ricerca della verità. Ciò provoca tensioni acutissime, cui assistiamo ogni giorno".
- Esiste un altro tipo di conformista, però: il provocatore di professione. Costui non vuole in realtà cambiare nulla, infatti ogni televisione ne propone uno. Il risultato è la noia, se non il rigetto.
"Certo, anche la 'diversità' può rimanere assorbita da una logica consumistica e vendersi a meccanismi mercificatori. Uno dei motivi del prolungato successo di Renato credo sia proprio questo: ha sempre dato l’idea di vivere le esperienze sulla propria pelle. Contraddittorio, problematico, angelico e demoniaco quanto si vuole, ribelle e pacificato, ma sempre e comunque lui, non un prodotto di serie".
Zero canta Triangolo (dal film Ciao Nì!, 1978)
- Renato conosce lo spettacolo?
"Abbiamo scritto una lettera al suo ufficio stampa per informarlo del progetto e per invitarlo ad assistere. se vorrà, alla nostra performance. In ogni caso, aspettiamo tanti suoi fans e non solo, per divertirci e 'scambiare assieme' qualche brandello di vita. Cominciando da Roma, ma sperando d'incontrare presto tutta l'Italia".
Quattro dischi e un po’ di whisky, dal 13 gennaio al 1° febbraio. Roma, Colosseo Nuovo Teatro (via Capo d’Africa, 29). Info e prenotazioni 06/700.49.32 - 320.3814625.

Senza titolo 1153

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                                   (immagine presa in rete)




Donna, non sei soltanto l'opera di Dio


Donna, non sei soltanto l' opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.


I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immoralità.


Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d' estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.


Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.


                                             Rabindranath Tagore


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Senza titolo 1152

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Libertà


Libertà                                                    Immagine di Andrea Rosati "Buzzichino"


Ieri Domenica, con mio nipote Andrea,(dodici anni)ci siamo recati a Civita di Bagnoregio. Il gioco che abbiamo fatto, riprendere immagini dell' antico borgo. Quando le ho detto di riprendere i ruderi  di una casa e le due finestre, mio nipote mi ha guardato, mi ha allungato  uno strano sguardo e poi l'immagine è apparsa  sul piccolo monitor. -Ecco! nonna, è venuta bene, mi spieghi perchè ci tenevi a questa immagine? -Posso dirti quello che ci vedo io, ma ognuno di noi ci può vedere qualcosa di differente. Sai Andrea, in  questi tempi, le persone sono oberate di problemi, e difficoltà stiamo vivendo un brutto periodo: C'è tanta violenza, anche se io ho tanti problemi, cerco di vedere sempre in positivo. Perciò in questa immagine, vedo che anche la natura, è prigioniera, ma se guardo al di sopra delle macerie e delle grate, vedo la luce, il cielo azzurro,  bisogna avere fiducia Andrea, un giorno arriverà la libertà.Franca Bassi 


solidarietà a Sonia alfano




Sonia Alfano ( foto sotto  tratta  dal cdv  di facebook Mouhamed Di Gregorio  )  la figlia di Beppe, il giornalista ucciso 15 anni fa dalla mafia  continua a ricevere intimidazioni 





Ora mi chiedo   che  cavolo di Italia é mai questa? Non é bastato  che a Sonia ammazzassero il padre, ora tentano di impedirle di parlare e combattere la mafia. In questi ultimi giorni una serie di intimidazioni contro Sonia sono al centro dell'attenzione.

Facciamo sentire alla splendida Sonia che non é sola. Chiediamo tutti la sua amicizia, scriviamo sulla sua bacheca, non lasciamo sola Sonia a lottare contro la mafia!!


SIAMO TUTTI SONIA ALFANO!!

Pietro Sedda il designer, artista e tatuatore di fama mondiale racconta i suoi nuovi progetti

   Dopo  la  morte  nei  giorno scorsi  all'età  di  80 anni   di  Maurizio Fercioni ( foto sotto  a  sinistra )  considerato il primo t...