6.11.18

non sapevo d'essere cinico . mia riflessione sulla tragedia di casteldaccia in sicilia

(....)« "O frati," dissi, "che per cento milia
perigli siete giunti a l'occidente,
a questa tanto picciola vigilia 
d'i nostri sensi ch'è del rimanente
non vogliate negar l'esperïenza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza" » 
   Dante  inferno   canto XVVI  vv112-120


 come   ho  già detto nel titolo    non  sapevo che  una  simile riflessione     ( vedere sotto    )  fosse  cinismo  .



  A  voi  ogni parere  . se  volete partecipare  o  dire  la  vostra  potete  o dirla   qui nei commenti   o  intervenire i comenti non sono moderati  sulla  mia bacheca  di facebook

Cazz boh . Io questa gente non la capisco proprio. Abitano o hanno abitato abusivamente in una zona Idrogeologicamente pericolosa . E poi protestano e di lamentano se gli succede qualcosa. Ma prima non sapevano parlare o indignarsi
Commenti

Rox Galleri Stai parlando di morti. Di nuovo. Non si stanno lamentando ...sono morti...non ricominciare
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Giuseppe Scano Rox Galleri no sto parlando dei parenti dei morti .
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Rox Galleri Giuseppe Scano ..sono morti RISPETTO E SILENZIO...ne abbiamo già parlato!

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Rox Galleri Chiuso il discorso
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Giuseppe Scano Rox Galleri ok. Ha ragione . Ma mi da fastidio l'ipocrisia e l,'indignazione ad orologeria
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Ilaria Onorato io invece concordo in parte con il ragionamento di Giuseppe. assolutp e pieno rispetto per le persone morte tragicamente. 
non è solo una questione di pietà ma di responsabilità che, ahimè, nessuno si assume mai, se non quando si verifica l'irrimediabi
le. 
Partendo da un Tribunale che fa decadere un ricorso, passando per le autorità comunali che non garantiscono l'attuazione di un ordine di demolizione, fino a chi propone in affitto case costruite abusivamente in zone a rischio. Un po' come era successo a Rigopiano. 
purtroppo c'è quasi sempre la consapevolezza di trovarsi in situazioni a rischio ma spesso si preferisce pensare che non accadrà mai. 
poi puntualmente accade e scatta la tragedia. 
con una bella dose di autorità esercitata da parte di chi deve, e con tanto buon senso da parte delle persone, molte tragedie verrebbero sicuramente evitate!

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Giuseppe Scano Ilaria Onorato grazie vedo che c'è gente che capisce che non sono cinico
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Rispondi1 min

Cosimo Strusi E quelli che abitano intorno al Vesuvio dove li mettiamo? :( :(

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Antonello Muzzu Una casa che doveva essere abbattuta diversi anni fa, su cui c'era una sentenza definitiva.
Casa abusiva data in affitto. Provate voi ad affittare una casa senza APE e certificati vari....
Oppure provate ad estirpare erbacce o tagliare piante dal greto di un fiume: vi denunciano immediatamente.
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Ora io non sono cinico , almeno in casi come  questi   ,  perchè esserlo  è da   stronzi  oltre che   bestiale  ed  i  irrispettosi   verso chi  è morto     ed i  loro familiari  .Anche se la mia frase , come potete notare da questa discussione \ scambio d'opinioni,si può  prestare   a  diverse  interpretazioni .

5.11.18

la paura del diverso e di una diversa religione porta a caso come questoSaif ul-Malook, l’avvocato della donna pakistana: «Io musulmano mi sono battuto per una cattolica. A Roma accolto da terrorista»

 Questa  è una delle  volte  in cui mi vergogno d0essere  italiano   ed Europeo  . Ora capisco   che la paura   soprattutto culturale    faccia  parte  fin dala notte dei tempi  dell'uomo  ma  arrivare  ad  esasperarla    ed  agire  , soprattutto  se sei istituzione , non va bene  ed  non porta  a nulla  di buono   nella lotta  al terrorismo  ed  fondamentalismo . 
Tutto  ciò è incominciato  , se  non ricordo male  ,  dopo l'11  settembre  2001   anche  se  i  sintomi  c'erano già  da prima   ma  errano offuscati dagli anticorpi . Non ci si rende    cosnto  che  chiudendosi  e lasciandosi  prendere  dalla paura  e  dall'ansia  che poi genera preconcetti e generalizzazioni che  esasperati    portano  al razzismo   ed  a fatti come   questo raccontato  dal corriere    della sera .  Ringrazio   compagna  di strada  Daniela  Tuscano  per  avermi segnalato  tale articolo   

3 novembre 2018 (modifica il 4 novembre 2018 | 12:50)

«Io nel mirino dei fanatici costretto a fuggire dopo la vittoria di Asia Bibi»
Sull’aereo per Amsterdam con Saif ul-Malook, l’avvocato della donna pakistana: «Io musulmano mi sono battuto per una cattolica. A Roma accolto da terrorista»

di Alessandra Muglia, inviata sul volo Roma-Amsterdam






«Non metterò più piede in Italia, a Roma mi sono sentito accolto come un terrorista, è stato avvilente per uno che ha messo a repentaglio la sua vita per combattere contro i fondamentalisti. E fa ancora più male che mi abbiano trattato così nel Paese del Papa, dopo che sono stato costretto a lasciare la mia casa in Pakistan per difendere una donna cattolica». È arrabbiato Saif ul-Malook, l’avvocato a capo del collegio difensivo di Asia Bibi, atterrato a Fiumicino ieri nel primo pomeriggio. Tutto il mondo si chiedeva dove fosse finito dopo che la moglie in mattinata aveva dato la notizia della partenza dell’uomo che è riuscito per la prima volta nella storia a far annullare una condanna a morte per blasfemia. Eccolo comparire in completo blu e camicia bianca dove ci aveva dato appuntamento prima di lasciare il Pakistan alla volta dell’Italia. Ma al controllo passaporti viene portato via in una sala attigua dagli agenti dell’antiterrorismo per ulteriori controlli, nonostante fosse dotato di un visto regolare. Ne esce dopo mezzora. «Mi hanno fatto il terzo grado, dubitavano dei miei documenti». Gli agenti hanno seguito il protocollo, lo hanno scortato a prendere un biglietto per la prossima destinazione: Amsterdam, dove terrà una conferenza per una ong. Poi andrà a Parigi qualche giorno e infine a Londra dove intende stabilirsi. Ieri anche il marito di Asia Bibi ha chiesto asilo per tutta la famiglia nel Regno Unito.
Lei non ha con sé nessun bagaglio, viaggia soltanto con una bottiglietta d’acqua e un sacchetto con dentro alcuni indumenti per la notte...

«Questi che indosso sono i vestiti che avevo in aula mercoledì scorso a Islamabad quando è stata revocata la condanna a morte di Asia Bibi. Da allora non sono più tornato a casa, a Lahore. Sono rimasto nascosto in un posto sicuro fino a venerdì notte, e una volta ottenuto il visto sono partito. La richiesta l’avevo fatta da tempo».
Era sicuro di vincere.
«Certo»
E pure Asia Bibi?
«L’ultima volta che ho parlato con lei era il 13 ottobre. Sono andato a trovarla in cella, era radiosa, sicura che ce l’avremmo fatta. Non l’hanno ancora liberata perché tra la sentenza e la liberazione intercorrono dieci giorni per le formalità burocratiche».
Lei è un musulmano, perché ha deciso di difendere una donna cattolica?
«Non è una questione di religione, ma di un caso dove l’evidenza non c’era, lo stesso vale per i medici o qualunque altro serio professionista. Davanti a un’accusa falsa, non ho chiuso gli occhi. Io credo che la libertà di parola non significhi che uno è autorizzato a insultare gli altri dei o profeti, quindi non sono contrario alla legge sulla blasfemia ma sulle sue errate applicazioni».
C’è una proposta di revisione di questa legge in Parlamento, proprio per cercare di limitarne l’uso strumentale contro le minoranze, crede che passerà?

«No non credo. Almeno non nei prossimi anni. Il fiume di manifestanti che ha bloccato il traffico, bruciato macchine e provocato morti non si era mai visto».
Si dice che il governo pachistano per fermare le proteste dei radicali islamici abbia fatto concessioni per potrebbero bloccare in Pakistan Asia Bibi?

«Sono concessioni politiche di facciata, per permettere ai leader della protesta di poter sventolare un qualche risultato davanti ai propri seguaci, in realtà la petizione che chiede di riaprire il caso ha il 5% di possibilità di essere accolta, ovvero nessuna».
Lei è da anni nel mirino, ha preso i casi che i colleghi rifiutavano. Nel 2011 ha fatto il procuratore capo contro Mumtaz Qadri, l’ex poliziotto diventato idolo dei giovani per aver ucciso il governatore del Punjab Salman Taseer che proteggeva Asia Bibi.

«Da allora non sono più un uomo libero, vivo appartato, nascosto, con la paura che mi accompagna sempre. Ma ora che sono diventato il principale obiettivo degli estremisti non sarei sopravvissuto, non avevo scelta. Per questo ho dovuto scappare via».
Anche i tre giudici che hanno emesso la sentenza non hanno vita facile.
«I giudici possono contare su dispositivi di sicurezza che io non ho».
Ha qualche rimpianto?
«No, quello dell’assoluzione è stato il giorno per me più felice. Ho lavorato duramente per tre anni e infine trovato le incongruenze tra le testimonianze che hanno permesso di revocare l’accusa ad Asia».
Lei ha lasciato a casa a Lahore sua figlia di 12 anni e sua moglie, la raggiungeranno a Londra?
«Non lo so, lo spero. Per ora c’è uno schieramento di poliziotti che li protegge ma non durerà per molto».

differenza per i media tra il femminicidio commesso da uno straniero su italiana e di un italiano su una straniera

 Cosa  vera  però   è  strano che a dirlo è Sherif El Sebaie l'ex spin doctor del sindaco M5s di Torino, Chiara Appendino. Ora, sentendosi tradito dall'operato dei grillini nel campo della cultura, collabora con la Lega di Matteo Salvini.

Come sapete sono il primo ad indignarmi e a denunciare i casi di violenza ad opera di “ospiti” indesiderati (nel senso di non invitati, non regolari, con chilometri di precedenti etc). Ma ciò non mi impedisce di vedere anche la disparità del trattamento mediatico a seconda dei casi. Se un marocchino avesse dato fuoco alla compagna italiana, saremmo qui a parlarne. Ma quando un italiano brucia viva la compagna straniera, il tutto viene liquidato in 10 righe in fondo alla cronaca accanto ad una pubblicità ammiccante.
L'immagine può contenere: 1 persona
Non va per niente bene.

L'ignorante nostalgia



Risultati immagini per ideologia[...] 
IDEOLOGIA IDEOLOGIA
OGGI E' FILTRATA DA UN PO' DI TECNOLOGIA
TRA UN ALGORITMO UNA FAKE NEWS
 UN LINK E UN LIKE
 UN TWEET E UN TAG 
COSA E' VERO COSA E' FALSO PROPRIO NON SI SA...... 
.... PROPRIO NON SI SA [....]

  Continua  nella  canzone  citata  nel  post  



A volte si creano incosciamente delle bellissime ed fulminanti sinergie fra comici ( quelli ancora liberi ) 




ed spiriti liberi non allineati e liberi che vengono riempiti di ..., ed accusati a torto ed ad a ragione d'essere predicatori o tele predicatori se mettono piede ogni tanto o sempre in tv o perchè boicottati e censurtati essendo ingestibili in rete 




Infatti la situazione descritta dall'articolo che riporto sotto la sento da ex colleghi d'universita' ( ma anche no ) e che sono a dfiofferenza di me ( ma questa è un altra storia ) professori \ docenti 


eccetto i  corsivi   che  sono  miei  interpretazioni   \ aggiunte  


William Beccaro Direttore
SCRIVI ALL'AUTORE | PUBBLICATO IL 29 OTTOBRE 2018




Facciamo una bella cosa. Iniziamo dalla fine. A scuola dico. Quando insegniamo la Storia, piantiamola con questa menata delle “sorti progressive”. Partiamo da ieri. Vi prego insegnanti ribaltate i libri. Leggeteli come le ragazze e i ragazzi fanno con i manga. Prima lezione: “l’anno 2010” e l’ultima, ma solo se ci riuscirete, “le comunità primitive”. Non dico di raccontare il fenomeno del sovranismo, ma il renzismo perché no? Oppure Prodi o il berlusconismo. Spiegate cosa fu l’”editto bulgaro”.
Raccontate il primo leghismo. Dite di Tangentopoli. Del governo più che quarantennale della Democrazia Cristiana. Poi di quel momento di costruzione del sogno che fu la Costituente. La sanguinosa guerra di Liberazione. E indietro così arrivate a fascismo e nazismo. All’eccidio disumano che fu nei campi di sterminio. Parlate quindi della marcia su Roma.
Coraggio insegnanti, maestre e maestri, professoresse e professori. Non abbiate paura. Lo so che la Storia troppo vicina è questione delicata, che magari qualche famiglia se la prenderà. Ma la marcia su Roma ha quasi 100 anni. Ormai è davvero roba da museo, museo degli orrori, ma sempre museo. Non c’è nessuno sopravvissuto tra coloro che parteciparono o videro quella marcia armata che portò alla dittatura con il benestare della famiglia reale e di tanta parte del tessuto imprenditoriale del nostro Paese.
Raccontate il fascismo. Ma raccontatelo tutto. Non vi piace dire dei morti. Dei tanti, troppi morti che hanno segnato la metà del secolo scorso. Raccontate delle ragioni economiche che lo favorirono. Dite di come le squadracce fasciste picchiavano i lavoratori e non perché erano comunisti. Non trasformiamo tutto in una macchietta dei rossi contro i neri. Da una parte, quella dei lavoratori, c’era la rivendicazione di diritti e da quella dei neri lo spegnere quei diritti.
Il fascismo fu ed è sempre negazione, negazione di libertà. Lo so che ci sarà anche vi dirà che anche il comunismo, lo stalinismo, il maoismo, Pol Pot. Ed è tutto vero. Ma non in Italia. Perché in Italia il comunismo fu un movimento di libertà e di diritti conquistati con la lotta, ma non con le armi. Gli scioperi, le manifestazioni, le battaglie parlamentari.   
insegnante  anche  come l'ideologia  quella del  secolo scorso  non quello d'oggi  ( vedere  sopra  )   abbia portato  a     cose  atroci  come   strategia della  tensione  (  bombe  sopra  ai treni   e  nelle piazze  )  ed  anni di  piombo  (  uccisioni  e  gambizzazioni  )   
E le bombe, insegnatelo ai vostri studenti, sono sempre state nere. Fasciste ed eversive.  Insegnate     a   distinguere   quando   
Nessun testo alternativo automatico disponibile.
Come eversiva fu la marcia su Roma e nulla c’è da commemorare. A Predappio, il 28 ottobre, ogni anno i nostalgici, di non si capisce bene cosa, arrivano vestiti di nero, ultimamente spingendo carrozzine. Cari insegnati, in quelle carrozzine ci sono i vostri studenti di domani, vi prego insegnate loro cosa è stato il fascismo, perché le leggi possono mettere in prigione per apologia, ma solo la conoscenza può far apparire ridicoli i tarlati fez indossati da anacronistiche macchiette che, teso il braccio, esibiscono saluti al Duce.






LEGA e 5 STELLE ? cosa sono ?

dopo essere stato illuso dai 5 stelle mi chiedo le stesse domande della canzone che segue
 e  sono sempre  più convinto   della lucida  analisi  fatta  da  jack fola alias  Diego cugua  che  trovate  in questo mio post