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11.2.19

in italia si sta bene e non c'è razzismo anziche no . il caso di san remo 2019 che è la punta dell'iceberg




 Dopo  le  polemiche  create  sulla  mia  bacheca  facebook   dal mio precedente     post   del  blog  commenti  di   analfabetismo culturale     e    strisciante   \  subdolo   razzismo  eccone  alcuni     sono riportati  sotto  (  per  gli altri  andate   alla  discussione  che  trovate  nel  primo   collegamento ipertestuale  )  io penso che   "In Italia si sta bene   (si sta  male  anzichenò)",  e  che  ci sia  

Risultati immagini per in italia si sta bene


  e       non ci     sia    razzismo   o  altro  . Anzichè o

Barbara Mariano Adi Surjot Kaur Ma oh Giusé ti è giunta la notizia che il voto della giuria popolare, ossia chi ha votato da casa spendendo soldi, dava per vincitore un altro cantante e che la giuria di Sanremo ha arbitrariamente deciso di fare vincere questo ragazzo? Ma ce la fai a fare un ragionamento che non preveda la solita solfa del razzismo? Ecco perché non guardo una stronzata simile come Sanremo...
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  • Giuseppe Scano "Ogni tempo ha il suo fascismo.
    A questo si arriva in molti modi. Negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola e diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine."


    Primo Levi, 1974
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  • Antonio Bocco Mi ricorda una miss Italia nera,che vinse tra mille polemiche, anche in quel caso fu una vittoria politica, direi a sto punto di levare il televoto, assolutamente inutile.
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  • Ilaria Onorato Antonio Bocco bravissimo. 
    lì era ancor a più evidente, ma non per nessuna forma di razzismo, ci mancherebbe, ma che miss Italia sia vinta da una bellezza etiope è allucinante. 
    Al di là della cittadinanza italiana, non erano affatto tratti somatici italiani. 

    Ma anche lì si è buttata in casino con questioni di razzismo...
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  • Antonio Bocco Ilaria Onorato lo disse la Parietti, è fu accusata di razzismo, ormai si è razzisti a prescindere 😣
  • Annalisa Massari Fantozzi Ilaria Onorato scusi secondo lei quali sono i "tratti somatici italiani"? Insegno da oltre 30 anni a ragazzi italiani diversissimi per tipo di pelle, colori, altezza e struttura fisica che si.pottano dietro, come tutti noi, il DNA dei loro progenitori antichi. Gli Etruschi venivano dal medio oriente e abbiamo avuto dominazioni da nord e da sud:vichinghi e arabi
  • Ilaria Onorato Annalisa Massari Fantozzi lei mi vuole dire che Denny Mendez ha tratti tipicamente italiani?
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  • Annalisa Massari Fantozzi Ilaria Onorato Io contesto che ci sia un tipo fisico italiano. Denny Mendez o Fiona May o il direttore degli Uffizi Schmidt sono italiani. Ho a scuola ragazze di etnia cinese o senegalese cittadine italiane. Ci sono fiorentini bassi e neri e siciliani alti e biondi di antica provenienza normanna, ma se uno ragiona per stereotipi magari non coglie i ragionamenti
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  • Ilaria Onorato Annalisa Massari Fantozzi mi spiace, ma con tutto il rispetto, non sono assolutamente d'accordo. perché se io nasco da genitori italiani e vado a vivere dal primo mese di vita in Cina, io non ho tratti somatici cinesi. 
    li ho italiani, per ragioni di D
    na, che non è acqua. 
    la genetica non è qualcosa sulla quale si possa opinare. 
    sono stata fidanzata con un ragazzo di origine egiziana, e mi creda che non ha caratteristiche fisiche italiane, ma tipicamente egiziane. al di là del fatto che la Mendez sia una bellissima donna, al festival della bellezza italiana non può vincere la bellezza cinese, rumena, etiope, senegalese perché non è italiana, a differenza del festival della canzone, dove lo straniero che canta perfettamente italiano concorre alle medesime condizioni.
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  • Annalisa Massari Fantozzi Ilaria Onorato non c'è peggior sordo.... 😉
  • Barbara Mariano Adi Surjot Kaur Annalisa Massari Fantozziinfatti non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire....e peggior cieco di chi non vuol vedere.... Ma secondo lei una ragazza cinese rappresenterebbe la tipica bellezza italiana? Cioè veramente questa stupidaggine del razzismo vi ha fatto perdere aderenza con la realtà....
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  • Annalisa Massari Fantozzi Barbara Mariano Adi Surjot Kaurcerto, sarà cinese di etnia ma di cittadinanza italiana, é la realtà di oggi se ne faccia una ragione, passo e chiudo
  • Barbara Mariano Adi Surjot Kaur Annalisa Massari Fantozzima ceeeeerto che è Italiana...ma non può rappresentare la bellezza italiana classica... Ohi ohi, non c'è verso no... 🤦🤦🤦
  • Ilaria Onorato sfugge un passaggio fondamentale. non stiamo parlando di cittadinanza, stiamo parlando di etnia m, di caratteristiche somatiche. un senegalese che ha sempre vissuto o è nato in Italia, non ha tratti somatici italiani... 
    non è concetto discutibile, è o
    vvietà. è incredibile quanto si voglia negare l'ovvieta' con l'interpretazione. 
    quando partecipi ad un concorso, dove vengono individuati dei requisiti ben precisi, se non li possiedi non partecipi. faccio l'esempio banale della laurea magistrale, dove molti che hanno conseguito la triennale si sentono penalizzati. 
    la triennale non è la magistrale, è una laurea ma non è magistrale, perché mancano 2 anni di percorso di studi al raggiungimento dell'obiettivo. 
    non è interpretabile, è un dato oggettivo. 
    così ritengo (e non credo solo io) vale per il dna di una persona, se nasci in senegal non hai gli stessi tratti somatici di uno scandinavo l, anche se hai vissuto fin da piccolo in quei posti, non sei giapponese per Dna solo perché hai ottenuto la cittadinanza giapponese. 
    e così vale per noi, io non mi definisco giapponese se domani decido di trasferirmi in Giappone e concludere la mia esistenza lì integrandomi perfettamente.
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  • Barbara Mariano Adi Surjot Kaur Ilaria Onorato è inutile Ila..🙅🙅🙅

ma  purtroppo    quelle  che  un tempo    si chiamavano   cassandre  dall'omonimo  mito  di cassandra  o  matti    perchè      riescono  a vedere   lontano   o   hanno  uno spirito  critico  e  d'osservazione   sia   in  ambito artistico    vedere    la  colonna  sonora    del blog  
Infatti questo   post  suggeritomi    da   un mio  contatto     nei  commenti    sul  post  di facebook  sulle  imbecillità    della  Magli  una  [  sic ] ottima  giornalista   ma è    è anche    molto abile  a  ....   e  ad   usare  la  manomissione  delle  parole come  si  può  leggere   dal suo post  Infatti   furbescamente  ha  dimenticato    come   tale termine  non vuol dire solo il significato da lei riportato ma anche 
/me·tic·cià·to/
sostantivo maschile
L'ibridismo fra razze diverse, con particolare riferimento alle razze umane.
  [.... ]
termine   fu usato  in  tempi lontani  ( ed    ancora  oggi     dai loro eredi e seguaci   )    da  Mussolini ed  Hitler 
Don Milani  [ 1923-1967   ] diceva che  <<  solo la lingua rende uguali e che ogni parola non imparata oggi è un calcio in culo domani.Per questo, per difendersi dal potere (che è potere proprio perché è padrone della lingua), è necessario che i ragazzi imparino a esprimersi e a comprendere un testo o un giornale, dalla prima all'ultima pagina: perché un giornale non scrive per il fine che in teoria gli sarebbe primario cioè informare, ma di solito lo fa per influenzare in una direzione.
Quindi bisogna capirlo e sapersi difendere. "Saper leggere" nel senso di riconoscere le parole, non basta.  [ ...] >>  (  da  http://www.scudit.net/mddonmilani.htm
Infatti   questa    slide    presa      grazie  al link  riportato  da un mio utente    di  facebook  come  commento  ad  un  mio post critico   sulle  sparate  della  Maglie   https://www.facebook.com/SalamidaFabio/photos dimostra come i pazienti di Eco o di Mentana vengono allo scoperto















  L'immagine può contenere: 1 persona, con sorriso, testo e lo sdoganamento di una pagiona web che parla di olocausto e di shoah come https://www.facebook.com/ilgiornodellamemoria27gennaio1945maipiu/ di un sito e rivista ultra nazionalista come casa pound . Mala tempora currunt diceva mia nonna  . Infatti  quest  è  solo   la  parte  normale  quella  che    può essere    riassunta  con  queste parole   e   questo libro




poi  ce  ne  sono     altre    eccone  alcune     riportate    da    su     questo articolo di Alberto Marzocchi su ilfattoquotidiano   del 10\2\2019

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E poi leggo di commenti vergognosi, che riporto: “Ma e il festival dei clandestini pdiotafrica????? non e piu il festival della canzone italiana (sic)”, “se il padre e egiziano per mè e egiziano anche se nato in Italia non centra dove nasci ma da chi nasci (sic)”, a cui segue il sillogismo “la madre non centra e italiana il seme non e italiano e dal seme che nascono le piante e per mè e una pianta egiziana (sic)”. E poi, ancora: “Il Festival islamico si impadronisce di Sanremo”, “se avessimo chiuso i porti, questo non avrebbe cantato a Sanremo”, “la canzone? Improponibile!!! La persona? Arabo musulmano e frocio!!! (sic)”.
Un mese fa ho scritto che siamo più razzisti di quanto pensiamo. E mi sono preso un sacco di insulti. Ora, chiedo: se queste schifezze sul vincitore del Festival non sono bile razzista, che cosa sono? Se qualcuno me lo spiega, argomentando, accetto volentieri. Con un’aggiunta: la facile giustificazione degli italiani “esasperati” e che “non ne possono più” non la accetto, visto che poggia su basi che non sono basi. Se non altro perché, qui, si sta parlando di un italiano. Di un milanese.
Preciso: non tiratemi fuori le percentuali che hanno portato alla vittoria di Mahmood e la storia del voto della giuria degli esperti. Perché posso criticare il sistema che assegna il premio, certo. Ma da qui a insultare un ragazzo che, per metà, ha origini egiziane, ne passa. E ciò che passa, in mezzo, si chiama proprio intolleranza. O, meglio, razzismo.



10.2.19

i razzisti , xenfobi , malpancisti di ilprimatonazionale e della maglie vedono complotti e minacce multi etniche nella vittoria di Mahmood a San remo

Come una pietra scalciata - Articolo 31 feat Bob Dylan


IL Festival di Sanremo 2019 ha incoronato vincitore Mahmood, ventisettenne milanese di Gratosoglio che, come tanti altri, ha un padre straniero  ed  una madre italiana    : il padre dell’artista Mahmood, al secolo Alessandro Mahmoud, è nato in Egitto, ma  cresciuto  qui  . Ieri sera, all’annuncio dell’incredulo vincitore, i social network sono istantaneamente traboccati di rabbia e sdegno, con una veemenza che non si sperimentava dall’estate scorsa, ai tempi della trattativa grillin-leghista col Colle per inserire il nome di Paolo Savona nella squadra di governo. Come allora, un elemento svetta su tutti gli altri: la teoria del complotto.   

Come fa notare questo  interessantissimo articolo     di davidepiacenza.it/


Fra  questi   il  vomitevole  articolo da chiusura mentale oltre che da exenofobia    della  fogna    nazionalistica  che  è  ilprimatonazionale  .N  neppure a me piace la  canzone , meritavano  altre   quelle   da  premiare   ma non mi metto a scrivere idiozie ultra nazionalistiche da identità chiusa  come  altra  💩  d'imbecille  

Un vincitore molto annunciato Si chiama Maometto, la frasetta in arabo c'è, c'è anche il Ramadan e il narghilè, e il meticciato è assicurato. La canzone importa poco, Avete guardato le facce della giuria d'onore?




La   quale Per rispondere alle critiche arrivate ai primi due post, Maglie ha twittato poi: “Meticciato: combinazione di elementi linguistici o culturali di diversa provenienza o natura. In questo caso privilegiato sulla qualità di una canzone. Per il resto, il razzismo è nella testa di chi legge e vorrebbe impedire il pensiero critico“.

Meticciato:Combinazione di elementi linguistici o culturali di diversa provenienza o natura. In questo caso privilegiato sulla qualità di una canzone. Per il resto, il razzismo e'-nella testa di chi legge e vorrebbe impedire il pensiero critico






Non sapevo 🤔🙄   che  scrivere   tali  idiozie  ,  per   non scendere  nello  stesso  linguaggio  ,    fosse  razzismo  . Ringraziamo la Magli    e    i suoi seguaci  che  affermano   Grande Maria Giovanna Maglie nel provocate travasi di bile ai politicamente corretti pseudo antirazzisti  😂😂😂 >>  per  la  lezione  di cultura    che  essa  ci  ha  offerto 😜😄😀😁
 Ma  ora   ritorniamo ad  essere  seri .
Concordo nonostante sia del pd ,  Davide Faraone, capogruppo
Pd in Vigilanza Rai: << Davvero l’ansia di occupare poltrone della nuova compagine di governo non trova nulla di meglio ? Davvero lei avrà una striscia quotidiana? Il servizio pubblico non può cadere così in basso: facciamo appello al Consiglio di amministrazione della Rai perché eviti questa pagina vergognosa al nostro paese”.>>ma con quale coraggio  provano . vergogna , mettono ( anzi rimettono visto che c'era già stata ) ...... come lei  che starebbe  bene   a  pulire  i  .....  in rai 

Non so se è peggio non so chi è peggio se i razzisti , xenfobi , malpancisti di ilprimatonazionale e della maglie che vedono complotti e minacce multi etniche nella vittoria di Mahmood a San remo o coloro che la seguono e dicono : << Grande Maria Giovanna Maglie nel provocate travasi di bile ai politicamente corretti pseudo antirazzisti 🤣🤣🤣 >> 



CI STANNO INONDANDO PASSANDO DA TUTTI I PORTI DI QUESTO PAESE NON LO DISSE SALVINI MA .....

A pronunciare questa frase terribile non è stato Matteo Salvini bensì un giudice inglese della prima metà del XIX secolo, Herbert Metcalfe, il quale condannò ai lavori forzati tre ebrei che si trovavano in Inghilterra, rei di essere apolidi.

  da  http://infocontrovento.altervista.org/



Ma come mai quei tre ebrei si trovavano in Inghilterra? Come mai erano considerati apolidi? Come mai un giudice inglese si sentì autorizzato a parlare con questo disprezzo? Per capirlo dobbiamo parlare di una conferenza, la conferenza di Evian, che abbiamo dimenticato troppo in fretta.
Nel 1938 il presidente statunitense Roosevelt convoca una conferenza, che si tenne ad Evian in Francia, per decidere la sorte degli ebrei tedeschi, ormai in gravissimo pericolo a causa delle leggi di Norimberga del ’35, leggi che condannarono migliaia di ebrei tedeschi a diventare apolidi e nemici della razza ariana.
In questi anni, dal 1935 al 1938, lo spettro dell’antisemitismo coinvolge oltre che la Germania anche l’Austria, l’Ungheria, l’Italia, la Romania e la Polonia: salvare gli ebrei dovrebbe essere, per gli stati rimasti democratici, un dovere morale e storico; inoltre una ripartizione equa degli ebrei in questi Stati europei non rappresenterebbe un evento epocale in quanto si tratterebbe di salvare essenzialmente gli ebrei tedeschi gli unici che hanno la possibilità di “scappare” per vie legali.
Ma gli stati democratici non vogliono ospitare gli ebrei ed anzi fanno di tutto per impedir loro di passare le frontiere: La Svizzera decide di apporre un J sui passaporti degli ebrei per impedir loro di rimanere a lungo in Svizzera, l’Inghilterra, come abbiamo visto, si rifiuta di considerare gli ebrei come profughi in cerca di salvezza, la Francia ,che vanta tradizione antisemite di antichissima data, introduce, nel 1932, delle soglie massime di migranti da far entrare nel Paese; l’opinione comune è che gli ebrei possano arrivare a togliere il lavoro ai lavoratori autoctoni ed addirittura, con una vigliaccheria imbarazzante, l’Australia arriva a sostenere di non voler accogliere gli ebrei per la precisa volontà di evitare la diffusione dell’antisemitismo nel paese dei canguri.
Gli Stati democratici occidentali si dimostrano totalmente privi di volontà di salvare gli ebrei, gli unici stati che decidono di salvare gli ebrei sono infatti la Bolivia e Santo Domingo; successivamente la Francia arriverà a riportare in Germania gli ebrei in fuga dal nazismo, gli USA accetteranno 85mila richieste su 300mila richieste ricevute, il Canada chiuderà i porti ad un mercantile con 900 ebrei a bordo che era riuscito a salpare da Amburgo, l’Inghilterra per anni insinuerà, attraverso la grande stampa, una corresponsabilità del popolo ebraico nella situazione che si era venuta a creare, l’Italia, come sappiamo, promulgherà le leggi razziali condannando a morte migliaia di ebrei che si consideravano a tutti gli effetti italiani.
Raccontare questa storia ha per noi un obiettivo ben preciso ossia far capire alla cittadinanza che la Shoah, ossia una delle più grandi stragi perpetuate in Europa ai danni di un gruppo umano ben preciso, non è solo la camera a gas, talmente terribile da non essere più storicamente “ripetibile” ,bensì la Shoah è anche la burocrazia che in maniera inflessibile ha rispedito in Germania gli ebrei che cercavano rifugio in Francia, la Shoah è anche la vigliaccheria della Svizzera che non ha concesso ospitalità agli ebrei per non inimicarsi la Germania, la Shoah è anche la banalità del male di migliaia di cittadini che hanno preferito bollare gli ebrei come portatori di disordine, la Shoah è anche la politica della meschinità che ha preferito unire i cittadini contro un nemico comune.. tutte queste cose, al contrario della camera a gas, sono ripetibili anche nel XXIesimo secolo.. anzi qualcosa di molto simile è già in corso.


ma  la  gente   ,  o  almeno la  maggior  parte  ,   non lo capisce    eo non vuole  capirlo  .   forse  quando  sarà  troppo tardi  

quando si potrà parlare del confine orientale ( e tutti gli avvenimenti fino al 1954 ) senza scannarsi e senza strumentalizzare ?

colonna sonora del post Kings - La risposta nel vento
 Parole e musica di Bob Dylan qui l'originale ( 962) Traduzione di Mogol



Lo so  che    come  il sottoscritto  ,  non  ne  potete  più  di  sentire  parlare  di    foibe   , esodo ,    e  tutte le  polemiche  sempre  uguali   che  si iniziano     ,  non appena   terminata  la  bisettimanale    giornata  del  27 gennaio  ,  fino  al   12  febbraio   e  in alcuni  siti nazionalisti anche  dopo  .  



Ma    alcuni  fatti 

1)   la  disinformazione ed  uso  distorto  fatta      da  ilprimatonazionale,it  


Roma, 9 feb – Alla fine, all’alba del Giorno del Ricordo, anche il Partito Comunista di Marco Rizzo si è unito al vergognoso carrozzone dei revisionisti-censori che nei giorni scorsi hanno fatto a gara per infangare la memoria di coloro che morirono nelle Foibe massacrati per mano dei partigiani titini. Dal convegno negazionista di Alghero quello di Parma passando per le dichiarazioni dell’Anpi di Rovigo e gli sfregi vandalici a Ramelli e Norma Cossetto: mancavano giusto all’appello le dichiarazioni di Rizzo e soci a completare il quadro.  [....  continua  qui  ] 
  sulle  parole    di   Marzo Rizzo   

  direttamente  dal sito incriminato  

RIZZO (PC): «SU FOIBE CONTINUE FALSIFICAZIONI. L’ANPI SBAGLIA A DISSOCIARSI».

08 febbraio 2019di 
«Sulla vicenda delle foibe ormai è impossibile esprimere in Italia un giudizio legato alla verità storica e alla contestualizzazione degli eventi. Chiunque affermi il vero, e cioè che quello che è avvenuto non puo’ definirsi genocidio, nè pulizia etnica, e soprattutto che le vittime non erano nell’ordine nè delle centinaia di migliaia nè dei milioni come arrivano ad affermare settori di destra, viene tacciato di negazionismo. Sbaglia l’ANPI a dissociarsi da serie iniziative di storici che mirano a contrastare con il rigore della ricerca questo mare di propaganda» Così Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista. «Sulle vicende del confine orientale è stata costruita una narrazione che ha stravolto la realtà, che non fa i conti con le responsabilità dell’Italia fascista, alimenta il mito del “buon italiano”, utile alla propaganda nazionalista anche per l’oggi. Una cosa sono episodi di giustizia sommaria e rappresaglie, per quanto brutali, pero assai comuni durante la guerra, e nella maggior parte in risposta ai crimini perpetrati dalla colonizzazione fascista. Altro è quello che la propaganda revisionista afferma oggi a reti unificate. La costruzione della memoria collettiva è demandata a sceneggiati privi di reale riscontro storico come quello che andrà in onda sulla Rai questa sera. Si parla di ricerca della “memoria condivisa” ma in realtà si nobilita la falsificazione. La sinistra che ha appoggiato questa tendenza, è corresponsabile tanto quanto la destra, anzi forse di più. Al contrario – conclude Rizzo – difendere la verità storica significa evitare che narrazioni tossiche influenzino il senso comune, costruendo il terreno per nuove campagne belliciste che si profilano all’orizzonte e che nulla hanno a che fare con l’interesse dei popoli, a partire da quello italiano».






2)
 l'accettazione passiva dell'Anpi  tanto  da  rinnegare  o ritenere poco opportuno   farlo il  10  febbraio   la  contro celebrazione   e di certa sinistra delle tesi ufficiali delle commemorazioni del dieci febbraio ovvero soltanto il cavallo di troia usato dai fascistoidi (o presunti tali) per fare propaganda anticomunista al fine di nascondere i loro crimini ed esaltare quelli dell' "avversario " e dove non ci riescono equiparare i fascisti con i comunisti.... vecchia storia. 

<< i negazionisti >> come dice un commento al mio post su fb in cui riportavo ( la trovate anche qui sul blog ) la mia recensione sul film red land \ rosso d'istria << sono quelli che rifiutano la shoah, non quelli che fanno notare che si, qualcuno è stato infoibato, ma non è assolutamente paragonabile ne con i numeri ne con la modalità, con gli eccidi nazifascisti. Poi chiamami stupido quanti vuoi se non voglio piegare la realtà al revisionismo storico odierno. >>



  3)

 l'insistere   da  sinistra    ed  il caso    del  Partito della Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, La Talpa e l’Orologio, Gruppo teatrale l’Attrito  d'Imperia   che  nella      loro  giustissima     e  condivisibilissima  tesi  , ma    errata  in un punto   quella    nel vedere     fra   gli  infoibati  solo   ed  esclusivamente  fascisti  o collaborazionisti  e    non ammettere     o  non parlare   ed  lasciare    che  a  farlo  ed uso  e  consumo loro  sia  una determinata  parte   politica   di  quelle  che  avvennero   a  guerra  finita  e  di tutte le  sofferenze  come  se  non bastassero quelle  subite    durante la  guerra  e  la  sofferenza dell'esodo    ed   il   :  negarlo  ,   sminuirlo  ,  il   separarlo    dalle  vicende  prima  successe  per motivi ideologici è vomitevole oltre che molto pericoloso. La storia va affrontata per quello che è, se vogliamo che ci insegni qualche cosa!  Infatti   Nelle foibe ci sono anche comunisti, italiani che erano contrari al governo slavo, l'odio non ha limiti e porta a comportamenti aberranti come   questi a  cui ,   anche   se    c'è  ufficialmente una  risposta  , ma  mi sembra  troppo  banale   e riduttiva  cioè    reazione  alla  politica  fascista  e  nazista ,  risposta  non  c'è     come dice la  canzone   cita  come  colonna  sonora 

Dopo      i tali    motivi  ecco  perchè  è  necessario  ancora  parlare  del  confine  orientale  e  delle   foibe .  Evitiamo  che     dopo  un  cinquantennale silenzio  quasi totale    se ne parli   e  si ricordi in maniera  distorta  ed   strumentalizzata 
 ecco     che riporto  , anche  se  non concordo  con lui   che  definisce negazionisti    coloro  che tentano di  smontare  le  esagerazioni  numeriche   e le   leggende  ed  l'uso  strumentale  fatto    dalla destra  e  purtroppo   da  molta  sinistra  ,     questa  intervista   ad  uno dei massimi esperti   sulle  foibe   e  sul  confine   orientale     


  [.....] 
TPI ha chiesto a Raoul Pupo, professore di Storia contemporanea all’Università di Trieste e uno dei massimi conoscitori dell’argomento, di fare luce su alcuni aspetti ancora poco chiari nell’immaginario collettivo.
Professore, quali furono le conseguenze del fenomeno foibe e esodo?
Questi eventi messi insieme hanno provocato la scomparsa quasi integrale della componente autoctona bilingue e cultura italiana nei suoi territori di insediamento storico a Zara, Fiume e Istria in generale.
Le foibe in realtà non hanno avuto un ampio effetto, le migliaia di morti hanno provocato gravi ferite della memoria ma non hanno inciso particolarmente sugli equilibri nazionali e di potere della regione. Quello che ha provocato la principale frattura storica dall’epoca della romanizzazione è l’esodo, in quanto ha significato la sparizione di una delle componenti storiche della regione.
Mio nonno, esule, mi parlava spesso di quei “comunisti titini” e mi diceva che ai tempi di Mussolini viveva meglio. Non era il solo esule a pensarla cosi. Dire che gli esuli erano fascisti è soltanto uno stereotipo?
Gli esuli istriani erano saldamente anticomunisti, avevano provato sulla loro pelle cos’era il socialismo reale ed erano scappati via, quindi erano tutto meno che comunisti. Non è vero che fossero tutti fascisti, la maggior parte di loro nel dopoguerra votava Democrazia cristiana, soltanto alcuni piccoli gruppi votavano per il movimento sociale.
Quella degli esuli era una realtà popolare conservatrice, e quando qualcuno diceva che ai tempi di Mussolini stava bene vuol dire allora stava meglio rispetto a quello che ha vissuto dopo. Avendo rischiato la vita e vissuto situazioni invivibili a casa loro, il paragone con il passato è tutto a vantaggio dello stesso. Durante il fascismo l’Istria era stata una terra di povertà, dagli anni Venti ci fu una crisi economica dalla quale iniziò ad uscire appena dalla fine degli anni Trenta. Subito prima della guerra ci fu in seguito alla politica autarchica un inizio di ripresa economica e si cominciavano a vedere orizzonti migliori rispetto a una miseria secolare. Poi è arrivata la guerra che per loro ha voluto dire la fine di tutto.
Naturalmente questo riguardò la componente italiana della popolazione. La comunità slovena e croata aveva giudizi diversi, in quanto minoranza oppressa dal regime. La politica del fascismo era volta a distruggere la loro identità e a trasformarli in italiani. Anche dal punto di vista economico e sociale stavano peggio rispetto a prima, sloveni e croati erano per lo più braccianti senza terra o coloni. Nell’ultimo periodo dell’amministrazione asburgica, grazie a un tessuto di cooperative, erano riusciti ad avere un miglioramento del loro stato sociale riuscendo a comprare della terra. Poi il fascismo da una parte distrusse tutto il tessuto redditizio cooperativo che li sosteneva, poiché connotato in senso nazionale, dall’altro impose una fiscalità più grave: il risultato è che molti di loro persero la terra.
Chi furono i colpevoli dei vari eccidi?
Fondamentalmente i quadri del movimento di liberazione jugoslavo, movimento contro i tedeschi occupatori ma anche contro gli italiani. Gli esponenti del movimento erano alle origini figli di esuli istriani sloveni e croati che durante il ventennio avevano dovuto abbandonare quella terra. Arrivati in Istria si collegano con i loro parenti, esponenti del tradizionale nazionalismo croato, e su questa base creano prima il partito comunista croato poi il movimento di liberazione. Sono dei quadri che hanno un forte antagonismo sia sociale che nazionale nei confronti dell’italiano, che viene percepito come fascista, quindi poi quando hanno il potere si lasciano andare ad angherie di tutti i tipi.La violenza delle foibe scavò un solco di terrore fra la popolazione italiana. Le intimidazioni, bastonature, arresti e sparizioni del dopoguerra rafforzarono il clima di paura. Le ragioni dell’esodo sono però molto più complesse. In sintesi, il collasso della società italiana, dovuto alla duplice rivoluzione, nazionale e sociale, attuata dalle autorità jugoslave. Ciò creò una situazione di invivibilità generalizzata. Di conseguenza, quando – con ritmi diversi nei diversi contesti – le comunità italiane si resero conto che la dominazione jugoslava era divenuta definitiva, scattò il meccanismo dell’esodo.
Perché fu istituito il giorno del ricordo?
Venne istituito per cercare di sanare la ferita aperta nella coscienza degli esuli e dei parenti delle vittime delle foibe. Nonostante la loro integrazione perfettamente riuscita nel tessuto sociale italiano avevano dovuto silenziare le loro origini per ragioni non solo politiche ma antropologiche. Si erano inseriti nell’Italia del boom economico, l’Italia che voleva lasciarsi alle spalle tutto quello che voleva dire guerra, sconfitta, miseria. Non c’era posto per rivangare queste storie terribili.
Gli esuli rimasero zitti, molto spesso non avevano trasmesso queste storie nemmeno ai figli, le loro vicende erano conosciute all’interno dei circuiti speciali dei profughi ma quasi per nulla all’interno della comunità nazionale. Ne continuavano a parlare ossessivamente tra di loro, ma all’esterno era una storia che non interessava a nessuno.
Dopo la fine della guerra fredda c’è dappertutto in Europa una riscoperta di storie che prima erano state messe da parte, fra queste c’è anche la storia del confine orientale. Attraverso un complesso iter parlamentare arriva questa proposta per l’istituzione della giornata del ricordo che viene approvata in parlamento con una maggioranza larghissima, alla camera con pochissimi voti contrari e al senato addirittura senza opposizione.
Non trova che il Giorno del ricordo venga usato per esaltare la patria o l’italianità di certe zone più che per ricordare il dramma di queste persone?
Il Giorno del ricordo viene usato in tanti modi e può venire usato in senso puramente strumentale: è stato usato e continuerà a venire usato da parte di componenti politiche di estrema destra. Già dagli anni Novanta era partita una campagna dall’allora partito di Alleanza Nazionale per l’istituzione di vie e piazze ai “martiri delle foibe”. Era un’operazione politica di matrice neofascista.
Ma il Giorno del ricordo si presta sia per riconciliare la memoria degli esuli e delle vittime delle foibe sia per riscoprire tutta la storia del confine orientale, che è una storia abbastanza complessa, perché oltre le foibe e l’esodo c’è anche tutto quello che è successo prima. Va sempre tenuta presente una cosa: il giorno del ricordo cade il 10 febbraio del 1947, che è la data della firma del trattato di pace che segna la perdita della Venezia Giulia per l’Italia. Quel trattato di pace riguarda la guerra iniziata dall’Italia col fascismo, che è entrata in guerra per sua scelta a fianco della Germania, quindi ha invaso e distrutto la Jugoslavia annettendola parzialmente. L’inizio della catastrofe, quindi, è l’attacco dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale con la responsabilità del fascismo.

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