6.12.22

meno male che in questo mondiale [ Qatar 2022 ]c'è un poi ' di educazione il caso della squadra giapponese che fa da contro altare a quella del regime del Qatar

  da  ttps://www.fanpage.it/sport/calcio/  5\12\2022

 
 Il Giappone lascia i Mondiali con una lezione di educazione: questo non è un semplice inchinoLezione di civiltà, rispetto ed educazione da parte del Giappone e del suo ct, dopo la sconfitta agli ottavi contro la Croazia. L’inchino ha un significato speciale.

A cura di Marco Beltrami

Sugli spalti e in campo i giapponesi hanno dato una lezione di grande civiltà ai Mondiali e possono tornare a casa a testa altissima. Se i tifosi in occasione delle partite della loro squadra e non solo, hanno ripulito lo stadio, i calciatori eliminati agli ottavi dalla Croazia hanno dimostrato di saper perdere. Il Ct della nazionale del Sol Levante in particolare si è reso protagonista di un atteggiamento esemplare, con un gesto particolare molto bello e significativo.




I nipponici torneranno a casa con la soddisfazione di aver battuto Germania e Spagna, e la delusione per aver perso la chance di qualificarsi ai quarti arrendendosi solo ai rigori alla Croazia di un super Livakovic. Al termine del match degli ottavi, l'atteggiamento della squadra del Giappone è stato encomiabile. Tanta delusione, ma anche grande compostezza da parte di tutto il gruppo e del suo condottiero Hajime Moriyasu.

Il ct del Giappone ha parlato a tutta la squadra dopo la sconfitta con la Croazia

L'ex calciatore e attuale commissario tecnico del Giappone, si è contraddistinto per la sua forte personalità. Dopo la fine del confronto, non ha perso tempo e invece di lasciarsi prendere dal fisiologico sconforto, ha riunito tutta la squadra consolando i calciatori, uno per uno. Dopo aver ricompattato il gruppo ecco l'arringa, per una scena che siamo abituati a vedere magari dopo ben altri tipi di risultati. Si è battuto il petto ripetutamente Moriyasu, che ha trasferito le sue emozioni all'intero Giappone.Dopo il proverbiale "rompete le righe", l'allenatore ha pensato ai tanti connazionali che hanno seguito la squadra in Qatar. Avvicinatosi agli spalti, si è inchinato profondamente, restando in questa posizione per diversi secondi. Quello del commissario tecnico nipponico è un gesto di grande valore. Per comprenderne appieno il significato, bisogna conoscere la cultura giapponese.
Per questo popolo infatti l'inchino ha un valore importante, fondamentale per esprimere rispetto e cortesia. Proprio per questo ci sono diversi tipi di inchini, con il significato che cambia a seconda dell'inclinazione. Quello del ct del Giappone Moriyasu rientra nella categoria dei Saikeirei, ovvero il più profondo e ossequioso di tutti. Cosa vuol dire? Viene utilizzato per mostrare il massimo rispetto, in

questo caso nei confronti dei tifosi del suo Paese, che hanno garantito un supporto costante.
E nel post-partita in conferenza stampa, il selezionatore ha dimostrato di credere ciecamente nei suoi giocatori e nelle loro possibilità: "I giocatori possono pensare di competere contro il mondo intero dallo stesso livello. Ci hanno mostrato il futuro del calcio giapponese, una nuova era. Abbiamo battuto la Germania, abbiamo battuto la Spagna, abbiamo battuto due campioni del mondo. Se pensiamo di andare avanti invece di ristagnare, il futuro cambierà sicuramente. I giocatori hanno davvero fatto del loro meglio. Non siamo riusciti a colmare di nuovo il divario, ma penso che i giocatori ci abbiano mostrato una nuova era. Se il calcio giapponese continua a voler essere sul palcoscenico migliore, sono fiducioso che saremo in grado di superare questa barriera". Si può vincere, anche perdendo.


  Questo atto che  in occidente  stiamo perdendo    può essere  considerato una  risposta  , soprattutto  il  primo   post     a quello che  ho raccontato qui  nel  post  precedente   


  da   <<  Mondiali, il sarcasmo (via Twitter) della principessa del Qatar: «A casa la feccia d'Europa». Bufera social  >> (ilgazzettino.it)     dove  potete  trovare    se  non gli vedete  qui  gli screenshott   dei post  twitter  della principessa   

Mondiali, il sarcasmo (via Twitter) della principessa del Qatar: «A casa la feccia d'Europa». Bufera social

Coppa del Mondo, il sarcasmo (via Twitter) della principessa del Qatar: a casa la feccia d'Europa. Polemiche

La principessa del Qatar, Maryam Al Thani, ha pubblicato un feroce tweet sulle squadre europee che hanno partecipato ai Mondiali. Un post che ha sollevato non poche polemiche. Al Thani ha scritto sulla sua pagina ufficiale: «La feccia del vecchio continente è fuori dai Mondiali», e ha continuato: «(Inghilterra e Francia) restano, e i miei migliori auguri per loro sono l’uscita anticipata dagli ottavi di finale».

 

 

In altri tweet separati, Sheikha Maryam ha pubblicato una foto (ironica) della nazionale tedesca, con il commento: “Fuori”


.

 E in un altro tweet ha scritto in inglese (l’aeroporto è in quella direzione, il volo è per solo andata)





La Germania ha dato l’addio ai Mondiali, nonostante la vittoria sulla nazionale costaricana, in una partita che si è giocata sul terreno dell’Al Bayt Stadium, giovedì scorso. E così per la seconda volta consecutiva è fuori alla prima fase, un flop pesantissimo.

[17 giorni senza mondiale ] nostalgia


“ La conoscenza è nella nostalgia. Chi non si è perso non possiede ”
                               Pier Paolo Pasolini ( 5 marzo 1922 – 2 novembre 1975 )

                        

 Ieri mentre uscendo  dalle poste ho incontrato  quel mio amico  con cui ho avuto una discussione sulla politica   nel calcio    e  nello  sport   (  la  trovate  qui)  . Egli mi ha dato  ragione   .   Infatti  

-----   Ho  riflettuto      su  quello  che  mi stavi dicendo      l'altra  volta  e  ho trovato      conferma   leggendo quest articolo  a   forma  del grande  Gigi Riva  sull'ultimo numero dell'espresso  



---  l'ho letto  anch'io  .  e  pur      non avendo raggiunto la  crisi  dei   50  ed  avendo   vissuto   non  solo      mondiali  in  cui  l'influsso politico  stava  andando scemando  fino a  quelli    di  Russia  2018  ma  la  politica    come s'intendeva  una  volta      ormai  in declino  mi viene      un po'  di  Nostalgia   .  Infatti essa  è  un sentimento che ha tante facce: nostalgia di casa per i milioni di persone che hanno lasciato la loro terra in cerca di una vita migliore; nostalgia di sicurezza per coloro che proprio da questi si sentono minacciati; nostalgia di un progresso economico che si immaginava garantito a tutti, ma anche, e forse soprattutto, nostalgia di una politica in cui credere e riconoscersi. Si sente crescere la fatica di vivere e si pensa che tornare indietro sarebbe il modo migliore per andare avanti. Vengono rimpianti, così, uomini e idee di tempi conclusi: Moro,, Almirante  ,  Berlinguer, persino Craxi e Andreotti, con l’utile dimenticanza di scandali e ombre per non compromettere apologie tardive. E si guardano i nuovi politici con la diffidenza    e  in alcuni  casi anche  ostilità  che in verità ci meritano, soprattutto quelle persone   che, a lungo nostalgici di un’epoca tragica, cercano oggi di mostrarsi liberi dall’imprinting del passato  Esercizio inutile, perché la nostalgia ai nostri giorni è un impulso scomposto che invade la comunicazione, inondando la Rete di parole pronunciate nel passato o anche strumento di personaggi come Trump che l’hanno sfruttata per vendere un passato mai esistito e    riscriverlo  . 

 -- Quindi la nostalgia   un sollievo   visto  come  essa  è   centrale anche nelle arti, con grandi film del passato come “Nuovo Cinema Paradiso” o il recentissimo “Nostalgia” di Martone, e che si sia sottoposta per secoli al trattamento di poeti e scrittori, diventando rimembranza per Leopardi, spleen per Baudelaire, nostalgia del futuro per Musil. Tra il passato idealizzato e il futuro minaccioso manca, però, un protagonista centrale: il presente. Non piace a nessuno perché ha annientato il vecchio e l’ha sostituito con il peggio. Anche se forse è proprio quella del presente la nostalgia più dolorosa  come ha    scritto   nel tuo precedente post  : <<  [ 13 giorno senza mondiali ] Ritornare e riportare tutto a casa >> avevi detto  che ritornavi a casa   ed  ne  avevi  nostalgia  ?  

-----  In effetti  si        ma chi non è ha . Ma intendevo nel senso di ripartire o rincominciare non del ritornare indietro . Infatti
  Non bisognerebbe mai ritornare:
perchè calcare i tuoi vecchi passi,
calciare gli stessi sassi,
su strade che ti han visto già a occhi bassi ?
Non troverai quell' ombra che eri tu
e non avrai quell' ora in più
che hai dissipato e che ora cerchi;
si scioglierà impossibile il pensiero
a rimestare il falso e il vero
in improbabili universi.
                                                                        [...]   
                                    Non Bisognerebbe - Francesco Guccini  

---  capisco     non bisognerebbe  .....  

 Proprio mentre     concludo   questo  post     da cellulare  di mia  madre    che  guarda le  storie   di  Facebook o  di Instagram le  prime  note  di  Nostalgia Canaglia  di  Albano Carrisi

5.12.22

Onana, mandato via dai Mondiali dal ct del Camerun, gioca a pallone con i ragazzini del suo Paese

Anche se senza mondiali il calcio è sempre calcio . Infatti Escluso dai Mondiali dal ct del Camerun,
Song, dopo la prima partita con la Svizzera e poi rimandato a casa, il portiere dell'Inter André Onana è rientrato in patria e ne ha approfittato per giocare una partitella sulla sabbia con i bambini del suo Paese. Non in porta, però, ma da centrocampista. Onana è atteso a Milano il 9 dicembre per la ripresa degli allenamenti del club nerazzurro.



lavorare tu.tti lavorare meno MENO ORE DI LAVORO E STESSO STIPENDIO. IN SARDEGNA LE SOCIETÀ DEL GRUPPO “PROSSIMA ISOLA” RIDUCONO L’ORARIO SETTIMANALE: DA 40 A 35 ORE Si punta sulla produttività e sul benessere dei propri dipendenti

 

MENO ORE DI LAVORO E STESSO STIPENDIO. IN SARDEGNA LE SOCIETÀ DEL GRUPPO “PROSSIMA ISOLA” RIDUCONO L’ORARIO SETTIMANALE: DA 40 A 35 ORE

Si punta sulla produttività e sul benessere dei propri dipendenti

Meno ore di lavoro e stesso stipendio. In Sardegna le società del Gruppo “Prossima Isola” riducono l’orario settimanale: da 40 a 35 ore

Di: Redazione Sardegna Live


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Certi del fatto che lavorare meno porti vantaggi in termini di produttività e di benessere e che, al contrario, lavorare di più non sia sinonimo di maggiore rendimento, le società sarde del Gruppo “Prossima Isola” scelgono di diminuire l’orario di lavoro settimanale a parità di stipendio.

Il Gruppo, nato nel 2008, di cui fa parte anche “Mentefredda”, consolidato player del turismo digitale nel mercato nazionale, conta oltre 200 clienti tra alberghi, aeroporti e parchi divertimento.

Dal 1° dicembre le aziende hanno introdotto la riduzione della settimana lavorativa: 35 ore anziché 40, proprio come in Francia, mentre in tutta Italia sono ancora poche le aziende che hanno deciso di fare questa scelta.

Una scommessa, dunque, quella delle società Prossima Isola e Mentefredda, con sede ad Alghero e con poco meno di venti dipendenti, accolta ancora con più grande entusiasmo e consapevolezza da tutto il personale, ma che stimola di fatto anche gli stessi soci: “In Italia, secondo i dati Ocse, si lavora molto di più che nel resto d’Europa, ma ciò non corrisponde a una crescita dei livelli di produttività. Siamo convinti che maggior tempo libero e libertà possano favorire e dare maggior impulso alla costante crescita che registriamo di anno in anno”, affermano Marco Montalto, Marcello Orizi, Daniele Idini e Gabriele Del Curto.

Una decisione a cui ha dato una forte spinta la pandemia. “In questi ultimi anni – spiegano i quattro soci – rispetto a prima è cambiato il rapporto tra famiglia, lavoro e tempo libero ed è aumentata l’esigenza di raggiungere un sano equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. E noi vogliamo tenere conto di questi aspetti così importanti -. Uno sbilanciamento tra le due componenti non fa altro che pregiudicare la salute, la soddisfazione personale e dunque la qualità del lavoro”.

“Partiamo da dicembre con l’introduzione della settimana lavorativa a 35 ore, lasciando ovviamente invariati stipendio e ferie. Siamo sicuri che questa scelta attiverà un circolo virtuoso capace di aumentare il nostro valore e l’appeal sul mercato, anche nell’ottica di attrarre un numero sempre più grande di nuovi talenti da inserire nel nostro organico”.

ascoltando Dave Brubeck - Take Five

L’AQUILA E LA BAMBINA CIECA

da  Claudia Pasquariello 18 dicembre alle ore 15:10 · Il vento sussurrava tra i pini della montagna, portando con sé gli echi di un mondo ...