16.8.23

conservare tutto o eliminare qualcosa ?

 ecco    un interessante  di scusione su linkedin , mi trovate  ache li  . 



  la  discussione  nasce  da    questo  post  di  

Conservate tutto.
Alle pagine della tua vita non strappare nulla, conserva ogni respiro, ogni piccolo frammento che la memoria ti concede.
Sfila ai ricordi il dolore da essi imparerai, fanne la tua forza, il tuo coraggio.
Prendi a calci le sconfitte fanne insegnamento, prendi le umiliazioni come lezioni di vita. Raccogli i se e i ma, impara da essi che tutto può essere, che niente è scontato Prendi ogni sorriso, sono stati momenti di felicità o serenità.
Prendi i volti di chi ami Imprimili nella tua mente il momento i cui li hai incontrati, quello in cui li hai abbracciati. Memorizza il volto dei tuoi figli di quando sono nati nati, di ogni loro passo, sono il perché del vissuto, la tua ragione di vita Delle pagine della tua vita conserva ogni frammento, ogni perché, ogni se ogni ma, ogni pezzo di te.
Trasformali in presente per vivere il domani.


vero ma non puoi appassantirti troppo una volta che hai fatto pulizia ovvero ecologia interiore cioè liberarsi da ciò che inquina il corpo ed il pianeta per una voita sana e felice come suggerisce il libro Ecologia interiore.
Come liberarsi da ciò che inquina la mente, il corpo e il pianeta per una vita sana e felice 
di Daniel Lumera (Autore)  Immaculata De Vivo (Autore)
Mondadori, 2022, poi  scegliere   cosa poter  tenere e portare con te oppure levare \ gettare via
Carolina Rossi
Grazie di cuore, con tutto il mio cuore, dove conservo con cura ogni immagine, ogni suono, ogni volto ed ogni luogo dove sono stato, ogni sconfitta ed ogni successo, gli amori e le passioni travolgenti, i sogni realizzati e i progetti ancora da realizzare, tutto quello che mi ha reso quello che sono oggi e che continuerà a trasformarsi con il progressivo quotidiano fluire.
Buon Ferragosto a te a Fulvio e ai vostri ragazzi.

censura o polemica creata ad arte per sollevare l'audience al programma ? il caso del programma Reazione a catena, i Dai e Dai censurati dalla Rai. Marco Liorni allibito: «Ma cosa state dicendo? Parole che non si possono usare»

 premetto   che  sono anni  ( salvo qualche   capitina distratta   in attesa del programma  successivo  in prima  serata  )   precisamente  da quando sono morti  e  mie nonni ,   che  non seguo trasmissioni del genere   .  Ma  leggendo l'articolo sotto   mi  sembra    tutto  organizzato  visto che  i   concorrenti  poi hanno vinto   lo stesso  . Ma  conoscendo  la storia  della rai   e delle sue  censure polico /culturali potrebbe  essere   ancora   una  volta  una censura ed uno strapotere del politicamente  corretto . IL  che  conferma  l'intervista  rilasciata  al Fq  il 14\8\2023      dal  duo  Nuzzo - di Biase e da me riportata in : <<“Che guaio per i comici: il politicamente corretto è perbenismo ipocrita” >>

  da https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/ del  16\8\2023


Reazione a catena, i Dai e Dai censurati dalla Rai. Marco Liorni allibito: «Ma cosa state dicendo? Parole che non si possono usare»
                                                     I Dai e Dai censurati ieri a Reazione a catena. Una scena mai successa nel quiz show condotto da Marco Liorni quella che è andata in onda ieri, 15 agosto su Rai1. Il trio nel gioco de L'intesa vincente dovevano indovinare una parola peccato che nel farlo abbiano preso uno scivolone enorme scatenando la reazione del conduttore che li ha prontamente ripresi. 

Reazione a catena, i Dai e dai censurati

Il termine da centrare era "borsetta", così i Dai e dai costruiscono una frase cadendo in un cliché infelice. “Cosa”, “Piccoletta”, “Prendi”, “Alla”, “Vecchietta”. Insomma, i due Dai e Dai hanno provato a far indovinare all'altro del trio la parola facendo riferimento allo scippo. Marco Liorni sgomento replica prontamente: «Ma che cosa state dicendo? Sono parole che non si possono usare, purtroppo perdete un punto». I concorrenti capito l'errore si sono prontamente scusati e nonostante la penalità si sono comunque confermati vincitori.


Cosa è successo

La vera stranezza in tutto ciò è la decisione della Rai, che certo non lascia passare l'accaduto ma nonostante le puntate siano registrate decide di mandare in onda il passaggio, bippando il contenuto spiacevole del riferimento. Un fatto del genere non era mai accaduto. 

15.8.23

Aiutava i clienti con la spesa, supermercato lo assume. Stanley porterà la famiglia in Italia dalla NigeriaStanley Uyi, immigrato nigeriano di 47 anni, è stato assunto con un regolare contratto di lavoro dal punto vendita dell’ipermercato Famila di Putignano.

   da    https://www.fanpage.it/attualita/aiutava-i-clienti-con-la-spesa-supermercato-lo-assume-stanley-portera-la-famiglia-in-italia-dalla-nigeria



Aiutava i clienti con la spesa, supermercato lo assume. Stanley porterà la famiglia in Italia dalla NigeriaStanley Uyi, immigrato nigeriano di 47 anni, è stato assunto con un regolare contratto di lavoro dal punto vendita dell’ipermercato Famila di Putignano.

A cura di Davide Falcioni


Per cinque anni ha aiutato i clienti di un supermercato di Putignano, soprattutto anziani e donne incinta, a caricare le pesanti buste della spesa in auto. Sempre gentile, mai una parola fuori posto, alla fine Stanley Uyi, immigrato nigeriano di 47 anni, è stato assunto con un regolare contratto di lavoro dal punto vendita dell’ipermercato Famila della cittadina pugliese.Quella dell'africano è una storia che merita di essere raccontata. Per cinque anni ogni mattina il 47enne, residente in Puglia da undici anni, ha preso il treno Bari-Putignano e raggiunto il supermercato, aiutando decine di persone a caricare la spesa in macchina e qualche volta anche nelle manovre per trovare parcheggio con ogni condizione meteo e sempre con il sorriso sulle labbra e il saluto pronto. Stanley è sempre stato lì, al suo posto, diventando con il passare del tempo un punto di riferimento per gli avventori, che spesso hanno lasciato all’uomo una mancia, soldi che il 47enne ha inviato periodicamente in Nigeria a sua moglie e suo figlio, nella speranza che un giorno possano raggiungerlo in Italia.La svolta durante i festeggiamenti della Madonna del Carmine a Putignano: quel giorno infatti Stanley è stato chiamato dalla direzione del Famila. In un primo momento si è preoccupato pensando che volessero mandarlo via, invece i dirigenti gli hanno chiesto quale fosse il suo sogno, dopo tanti anni in Italia. Stanley ha ammesso di desiderare un posto di lavoro sicuro così da poter far arrivare in Italia la sua famiglia. Pochi giorni dopo è stato assunto dall’ipermercato con un regolare contratto di lavoro, ricevendo anche la promessa di un aiuto da parte degli altri colleghi dell’ipermercato che contribuiranno a pagare il biglietto aereo per il suo bambino e sua moglie

Marina ha una malattia terminale e, il primo settembre, realizzerà il suo sogno di sposarsi con sé stessa. Il suo gesto ha un nome: sologamia, ossia la pratica di sposare sé stessi.

  dall'account  fb  di   alfemminile.com 

 leggo  questa  storia  interessante  

Marina ha una malattia terminale e, il primo settembre, realizzerà il suo sogno di sposarsi con sé stessa. Il suo gesto ha un nome: sologamia, ossia la pratica di sposare sé stessi. Esiste persino un sito web (Sologamy.org) in cui si può ottenere un certificato di matrimonio con sé stessi. Non ha ancora valore giuridico, ma in compenso la cerimonia, la celebrazione e un bel party (anche per farsi coprire di regali) non sono vietati. Anzi - come ci insegna Carrie Bradshaw in un episodio di Sex and the City.



Secondo i giornali stranieri – nel 2023 è crescente il numero di persone, principalmente donne, che celebrano il matrimonio con loro stesse. La sologamia occidentale esiste dai primi anni Novanta, grazie a una donna americana, tale Linda Barker, che si è sposata con tanto di sette damigelle e quasi ottanta ospiti. Ma non mancano esempi nel Regno Unito, in Australia e in Giappone, dove a Kyoto – stando a un articolo della BBC risalente al 2014 – esiste un'agenzia di viaggi che organizza cerimonie nuziali per donne che abbracciano la sologamia.Ma come si arriva al punto di volersi sposare con sé stesse? Una donna olandese di nome Jennifer Hoes, che si è sposata con sé stessa nel 2003, ne parla in un documentario. Da una parte non voleva passare la vita sotto lo scacco delle tradizioni e delle convenzioni sociali, dall'altra ha scelto di esprimere la propria individualità e l'amor proprio con una celebrazione, perché no, romantica. Ma è davvero frutto di una cultura che spinge all'individualismo? Forse, ma sempre meglio di quella cultura che ha indottrinato generazioni su generazioni al matrimonio - etero - come unica via percorribile. Così, dopo decenni di costrizioni e convenzioni, il naturale ciclo della vita ha raggiunto il punto di rottura.Le motivazioni alla base della sologamia differiscono caso per caso. Non è per forza un rifiuto delle norme sociali, alcune persone vogliono davvero celebrare l'amor proprio.Chiaramente di queste cerimonie nuziali nessuna è stata celebrata né riconosciuta legalmente da alcuna autorità. Ma quando c'è l'amore - per sé stesse - c'è tutto, no?

🖋 di @einfattisi
alias  istangram   di  Eugenia Nicolosi Giornalista ✉️ eugenianicolosi@gmail.com


Inizialmente  giudicai  ,  litigando   con  Laura Mesi nota  in rete  come Laura Mesi Sposa Single 




qui sotto per maggiori informazioni siua sul suo gesto compiuto nel 2017 sia su cosa fa ora

https://www.youtube.com/user/lauramesi03
https://www.facebook.com/laura.mesi.5
instagram.com/lauramesisposasingle/?hl=
it

 la prima  donna  italiana  che   ha messo   in  atto  la  sologamia  ,  come un  qualcosa  di  auto erotismo   ed amore  individualistico  poi    sono passato    a  considerarla     come   (  vedere  l'immagine png  a  sinistra  ) un commento trovato sulla pagina  fb  al femmile  .  Poi     la  vedevo  ( ed  ancora   in parte    è  cosi   )  . Ma   poi mi accorgo    anche     se  a me   può sembrare  una condizione priva di significato e valore pratico ed emozionale. Seppur sulla spinta di una disperazione ed irrilevanza interiore, un atto del genere non potra' mai colmare le potenti lacune connesse alle emozioni e sensazioni di cui anche la razionalita' e' spesso sprovvista. Tale  scelta   ovvero  Il matrimonio con se stessi è una scelta di libertà con cui si dichiara un netto distacco dalle convenzioni patriarcali ormai senza più senso. Purtroppo siamo in Italia e questa bellissima espressione di amore non è riconosciuta legalmente  e addirittura viene perfino derisa.

“Che guaio per i comici: il politicamente corretto è perbenismo ipocrita”