11.1.08

Senza titolo 42

Caserta - In merito alla grave emergenza rifiuti che sta drammaticamente coinvolgendo l’intera regione campana ed in particolare Terra di Lavoro, il sindaco Pascariello ha inviato una nota al presidente dell’amministrazione provinciale De Franciscis e, per conoscenza, al commissario straordinario Cimmino, al prefetto Monaco e ai sindaci della provincia, per chiedere la soluzione del problema e formulare relative proposte.

«Pur in presenza di un quadro di riferimento fra i più preoccupanti, sicuramente abnorme rispetto al resto del Paese» -evidenzia il primo cittadino di San Nicola la Strada- «la Campania e la Provincia di Caserta non possono, non devono rassegnarsi a soccombere sotto immensi cumuli di spazzatura nuova, sorti accanto a depositi “provvisori”, siti di stoccaggio ed altri cumuli di rifiuti accumulatisi negli anni, mai rimossi, mai bonificati. Dalla città di San Nicola la Strada, che più di tante altre realtà ha vissuto e vive l’incubo di una immensa, ultradecennale discarica posta sul confine cittadino, avverto l’esigenza di rilanciare con forza, con convincimento e senza disperazione, l’appello all’unità dei sindaci e dei cittadini per la ricerca di soluzioni possibili ad evitare il disastro ambientale sanitario, civile e morale che incombe sulle popolazioni di Terra di Lavoro. La lotta è contro il tempo, atteso che il ritmo esponenziale con cui i rifiuti si vanno a stratificare giorno per giorno ed ovunque non consente neanche fisiologiche pause di riflessione; occorre porre mano, da subito, ad un’autentica gara per tamponare l’emergenza e progettare il futuro prossimo, scevra da qualsivoglia campanilismo di maniera e da perniciose rivalse di carattere politico perché i cittadini pretendono con forza solo e soltanto la rimozione dei rifiuti che stanno sommergendo strade, piazze, giardini ed, in alcuni casi, anche scuole ed abitazioni. Nel condividere l’opinione, oramai generale, rispetto alla necessità del superamento della fase del commissariato straordinario, opinione che il Governo Centrale non riesce a metabolizzare come ha dimostrato con la proroga adottata nei giorni scorsi, occorre che provincia e comuni si coalizzino fra loro per porre la questione in termini concreti; chi può deve dare, è necessario che la solidarietà prevalga, rispetto a chi, onestamente, non può pagare ancora una volta per tutti. I rifiuti, in ogni caso, vanno rimossi dalle strade e smaltiti come possibile. I sindaci, se solidali fra loro, possono presentare ed adottare piani singoli e concordati con i comuni viciniori, anche in eventuale difformità, se necessario, con le disposizioni commissariali, sapendo di poter contare sulla completa solidarietà politica ed istituzionale degli altri primi cittadini del nostro sfortunato territorio. Non deve accadere, quindi, che le singole realtà municipali siano abbandonate a se stesse perché, sia chiaro a tutti, quando una città avrà dato fondo a tutte le sue possibilità economiche e di territorio, giocoforza i suoi rifiuti strariperanno sul territorio delle città confinanti e così via, in un processo che potrebbe essere arrestato poi solo in termini di guerra civile».

Pascariello ha quindi invitato il Presidente della Provincia «a promuovere, con urgenza, un’ulteriore mobilitazione dei sindaci di Terra di Lavoro istituendo all’uopo anche un apposito Ufficio di Coordinamento, convocando un’assemblea generale dove far confluire proposte e non prese di posizione, disponibilità e non arroccamenti, idee nuove e non vecchi rituali e superare liturgie istituzionali. Il momento straordinario postula decisioni straordinarie che, se non calate dall’alto, potranno più facilmente essere accolte dalla cittadinanza esausta ma non vinta, esasperata ma pur sempre consapevole della necessità di ulteriori sacrifici se finalizzati ad uscire da un tunnel buio e maleodorante al termine del quale non si intravede, oggi, nulla di buono. In alternativa le nostre popolazioni possono solo rassegnarsi ad abbandonare le proprie case invase dai rifiuti e rifugiarsi altrove, novelli profughi che fuggono da pestilenze e violenze».

 



Con un’ulteriore nota, indirizzata al commissario di Governo, al presidente De Franciscis e al prefetto, Pascariello ha poi precisato che il nostro comune “ha una superficie di circa 4,5 kmq ed è abitato da oltre 20 mila residenti per cui non è possibile reperire idonee aree da adibire a sito di trasferenza da attrezzare come indicato in una richiesta dal Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti”.



Infine, concludendo la nota, il sindaco ha invitato e diffidato i destinatari della stessa ad adottare i provvedimenti di competenza a tutela della salute della collettività individuando i siti ove poter trasferire i rifiuti solidi urbani nella provincia o nella regione, oppure autorizzando il trasferimento degli stessi fuori regione.


nc

 Fonte Corriere di San Nicola

1 commento:

qualquna ha detto...

anche se abitiamo lontano

non ci lascia indifferente!

un caro saluto e

buon fine settimana!