"Arcobaleni in marcia": sulle strade della pace

Domenica 1° marzo, al Centro umanista Alkimia di Milano, si è tenuta la prima riunione operativa di Arcobaleni in marcia, gruppo auto-organizzato di persone che aspirano a una società realmente e fattivamente umana, "dove ogni forma di discriminazione e di violenza sia solo il ricordo di un mondo decaduto", affermano gli organizzatori Simona, Marco e Gianmaria.

"L'idea ci è venuta nel corso dell'ultimo Forum Umanista Europeo - spiega Simona. - Ovviamente partiamo dalle tematiche lgbt, ma intendiamo condurre lotte comuni con tutti i segmenti discriminati e/o in qualche modo emarginati dalla società: donne, gruppi di base, ambientalisti ecc. Ci inseriamo poi nel più ampio discorso della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza [cfr. il sottostante video], di cui, come umanisti, siamo promotori. Di qui il nome Arcobaleni in marcia: omosessuali - ma non solo - per la pace e la nonviolenza".



"E, da umanisti, puntiamo sulla proposta e sull'azione - incalza Marco. - Abbiamo in agenda diverse iniziative per cominciare un discorso ad ampio raggio: incontri, spettacoli, scambi culturali. In programma c'è la rappresentazione de Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello e stiamo pensando di presenziare sia al prossimo 8 marzo, sia con un nostro carro al Pride genovese, sia alla prossima edizione di Fa' la cosa giusta".

Gianmaria tiene a precisare che Arcobaleni in marcia è aperto alla partecipazione di chiunque ne condivida le idee e la sensibilità, indipendentemente dal suo orientamento sessuale. "Sappiamo bene - aggiunge - che un certo numero di persone omosessuali, per svariati motivi, non si riconosce nella sigla lgbt. Per questo intendiamo dimostrare che il nostro è un progetto di vasto respiro. Puntiamo a superare ogni forma di discriminazione e violenza, fisica, razziale, religiosa, sessuale, ideologica, attraverso attività di denuncia, educative e di sensibilizzazione; a diffondere la metodologia della nonviolenza per la risoluzione dei conflitti; a rafforzare la visibilità delle persone lgbt mettendo in discussione gli stereotipi sull’identità sessuale e per ottenere il pieno riconoscimento dei diritti delle minoranze: diversamente abili, immigrati e donne, come anticipato da Simona".


Per informazioni e contatti, visitare i siti web http://www.nonviolenza.net e
http://www.quintessenzanet.org , o scrivere a simosavo@umaninfo.org

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