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23.6.25

CI SONO DUE GUERRE CHE CONFLUISCONO POI IN UNA

 

dagli    anni  90 come  dice    editoriale  di tacitus sull'unione  sarda    del  22\6\205 Sono in corso due guerre parallele. La principale, feroce e disumana, anche se i protagonisti sono esseri umani, si combatte sui fronti di battaglia; un’altra, secondaria soltanto in apparenza, si combatte sui media e coi media. Che sono, allo stesso tempo, luoghi di scontro e armi. La seconda è di supporto alla prima e mira al coinvolgimento sul piano emotivo e ideologico di nazioni e popoli. L’obiettivo è creare un’opinione pubblica mondiale orientata, pronta a schierarsi con chi dalla campagna di guerra mediatica emerga
come vittima e contro chi risulti carnefice, vera o falsa che sia la rappresentazione. Queste guerre non sono più feroci di quelle del passato. Appaiono tali perché le viviamo in diretta, assistiamo in tempo reale agli scoppi di bombe e ai massacri. Nulla sfugge agli obiettivi. La dialettica delle parole e delle immagini artatamente manipolate riesce a capovolgere la verità in una commistione di colpe, condanne e assoluzioni tra vittime e carnefici. Quando queste terribili cronache di guerra e di fuoco passeranno al vaglio degli storici si scoprirà che tra la realtà e le sue apparenze c’è stata una contraffazione, che oggi è proibito denunciare.

non ne  condivido  la  chiusa <<  C’è, alla base, la volontà del mondo autodefinito progressista, che sta vincendo la guerra mediatica, di abbattere e sostituire la civiltà occidentale. Cina, Russia e loro satelliti attendono implacabili >> perchè  come  ho  già  detto  in  precedenza  Nell'introduzione  al  post : << L’assurdita delle frontiere > di Pacmogda Clémentine   di    no esistono  confini  in  quanto  


 [... ] il terreno su cui ogni giorno camminiamo noi non lo possediamo lo occupiamo
E non è italiano africano
È un dono che è stato fatto ad ogni essere umano
I confini le barriere le bandiere sono giunti dopo
Aiutando l'odio la guerra e il razzismo a fare il loro gioco [..,] 

E quindi la   distinzione  oriente  ed  occidente   è  vista  la  contaminazione   avvenuta    nel  corso  del secoli   con scambi commerciali e non  solo   è   puramente  convenzionale 

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