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29.6.25

CANE ABBANDONATO IN SPIAGGIA DIVENTA CUSTODE DELLE TARTARUGHE

 È notte a Miramar, in Messico. Un’auto accosta vicino alla spiaggia. La portiera si apre. Un cane viene spinto fuori a forza. Abbaia, guaisce. I suoi lamenti si perdono nel buio, mentre l’auto riparte. Fredda, dura. Il cane le corre dietro per un tratto. Poi si ferma smarrito, si guarda intorno, annusa l’aria. Un profumo, un rumore, qualcosa lo riporta verso spiaggia. Si accuccia nella sabbia e si addormenta.
Quando il sole sorge il cane è ancora lì. Circondato però da alcune tartarughe. Le annusa, prova a giocare colpendole con le zampe. Le tartarughe battono in ritirata nel guscio. Di tanto in tanto allungano la testolina, danno una sbirciata, qualcuna si fa coraggio e avanza verso l’acqua. Il cane le segue. Non abbaia, non le disturba. Le guarda immergersi fino a scomparire.
Intanto la spiaggia inizia ad animarsi. I bambini accarezzano quel cane sbucato dal nulla, gli danno qualcosa da mangiare. Dei volontari provano a portarlo via, in un posto sicuro. Ma il cane torna sempre su quella spiaggia. Dalle tartarughe. Allontana chi dà loro fastidio. Le difende dai predatori. Resta accucciato, in disparte e in allerta, mentre le uova si schiudono e le piccole tartarughine iniziano la loro corsa verso l’oceano. Il cane le scorta lungo tutto il percorso. E guai a chi osa avvicinarsi. Si assicura che i piccoli animaletti arrivino sani e salvi tra le onde. Di giorno in giorno, le persone che frequentano il posto assistono incredule al nascere di quell’insolita amicizia. Chiamano il cane Solovino, fanno in modo che abbia cibo, acqua, coccole. Il necessario per vivere, senza allontanarsi dalla sua nuova casa. Oggi Solovino ha una famiglia che si prende cura di lui. Proprio come lui continua a custodire le tartarughe della spiaggia di Miramar. Per tutti gli abitanti è un simbolo di rinascita, un paladino dell’ambiente. Il cane abbandonato, protettore dei più deboli. Un’altra meraviglia della natura.

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