29.9.04

Senza titolo 264

oh bagdad


personaggi e interpreti:


arabocattivo carnevaledimedina tenaceeroe buonaraboufficialepagatore bellarabasenzaveli


nota bene: per le immagini di personaggi e interpreti andate sul mio blog piacerivirtuali.splinder.com perchè mi scocciavo di rimettere le images ovunque, non sono così bravo nè paziente!!


sono molto arrabbiato per la mancata spettacolarizzazione della telenovela sulle globaltv "bimbebellebuone italiane volontarie rapite in irak dai cattivi". Lo stato cioè noi, voi , io... ha pagato (pare)un milione di dollari e siamo a festeggiare... e va bene! sono contento anch 'io che le bimbebelleebuone siano tornate a casa senza nemmeno essere state toccate (oddio...magari poi i cattivi malignano che la speranza era proprio che almeno laggiù si potesse rimediare un ...vabè mi astengo...ma del resto poi perchè mai andare volontari(e) a fare ste cose? cosa spinge? magari prossimamente ne parliamo qui eh,... io non riesco a credere all'amorefortechiarolimpidoedisinteressato verso il prossimo, se non peloso pelosissimo e con una base di gravi carenze personali..ma potrei sbagliare...). comunque secondo le mie informazioni mandare un B52con un paio di atomiche (anche quelle loffie andavano bene) costava meno e poi in tv sarebbe stato molto molto più spettacolare (specie a colori) vedere i funghetti atomici ed un dayafter in diretta nella culla della civiltà piuttosto che le patinate confezionate immagini di due bimbette contente che scendono dall'aereo felici e libere e mostrano con gioia i loro vestitini griffati modello vergini di allah regalati magari dai bravibuonisantiecommoventi rapitori..cos' è un regalo di addio??? !! e che non vi accorgete di come ci prendono per il culo? e non mi raccontate che non avevano modo di dar loro un paio di vestiti dico almeno normoccidetali .. invece no!! vestite come due ninfevergini (??!?) dell'islam allegre e felici... così noi pubblico in trepidanteattesa le possiamo vedere in tv vestite con quei panni e tutte piene di graziaeletizia...oh cazzo!!! a me pare un pò forzata e voluta la cosa..e codeste che parlano delle caramelline regalate dai cammellieri rapitori e dicono "uè ci hanno chiesto scusa i rapitori"...e grazie al cazzo!!! e datemi un milione di dollari e se volete chiedo scusa a berlusconi per non averlo votato oppure voto forza nuova o magari sfilo con bertinotti per salvare il contratto di tredici minatori sardi o anche con la mussolini per pulire il vicolo di pozzuoli dove abitava ziasofia o bacioinbocca niky vendola deputato prcgay o sfilo con i black bloc o salgo su una quercia per 6 mesi per salvarla dal turpe cemento o mi iscrivo alla legaantivivisezione..insomma per un milione di dollari se ne possono fare di cazzate... mi sistemo un bel pò di cose e smetto di lavorare magari aprendo un ong di volontariato per aiutare chi vuol farsi rapire dagli arabi cattivi e rifarsi una vita con metà del riscatto...ecco, setantomidatanto ma che me ne fotte a me!!! o vado a fare il volontario a licata oppure a brescia e se mi va di culo mi rapiscono che so albanesi, slavi ..non c' è problema e per liberarmi chiedono un riscatto...state certi che faccio a metà con i rapitori, faccio...e poi se alla fine torno a casa così contento felice e sghignazzante ed in forma smagliante e con il guardaroba aggiornato all'ultima moda.... eh madonna un successo economico e madiatico ed in seguito giù interviste e instant books a caro prezzo..uh, ben oltre il milione di dollari..una carriera mi si apre... !! !!! e poi tornando alla nostra telenovela deludente, vorrei porre l'attenzione anche sul blasonato ufficiale pagatore ovvero arabo buono che se non vedo male porta lo stesso aggeggio in testa che porta l arabo cattivo rapitore arricchito, ma guarda...e come facciamo a distinguerli adesso gli arabi buoni dai cattivi? dalle mutande?... ma nooo, dalle mogli!! che secondo voi l'arabo cattivo ha una moglie bella e buona e senza burka o veli e strafiga come quella dell'arabo buono?? oh no, egli è solo, braccato e costretto a nascondersi e quando è proprio eccitato s'incula un cammello ed essendo osservante non può nemmeno ubriacarsi per alleviare la pena e la disperazione che lo assalgono quando compie tale atto (certo con i soldi dei riscatti potrebbe permettersi delle squillo da urlo..). Detto questo...se dovessero venirmi a prendere i servizisegreti per quello che sto scrivendo qui, allora dico anche (così scripta manent) che dopo la liberazione io voglio la foto con frattini, il giubbotto top gun e il cappellino della crocerossa anzi della mezzalunarossa che fa più "melangè avec les barbarians" e poi voglio un incontro privatissimo con la bella araba senzaburka (per parlare di bibbia e corano e valutare e confrontare le nostre rispettive ehm "posizioni" in merito..) naturalmente il meeting lo voglio in diretta su al jazira con video in seguito TVdiffuso in tutto il mondo..così mi vedete tutti ,dai..!! ad un certo punto esclamerò con voce chiar e scandendo bene il tutto un bel "un caro saluto a tutti gli amici bloggers!!! ".... ecco così almeno avrebbe un senso , un originalità...invece ci propinano sto vaudeville di terza mano con personaggi e interpreti triti e ritriti ma soprattutto con una sceneggiatura penosa, scritta a braccio e senza idee.. Ma guardate ste foto, guardate quella al centro, la festicciola che ho didascalato quale carnevale di medina (famoso in tutto il mondo) e lì, lo vedete quell'omino al centro dietro le bimbe belle e buone ? (che manco lo cagano... da brave pacifiste salvate dai soldi e dai soldati) ecco lui, lui solo, con il sorriso forzato, è alla fine l'unico che mi è simpatico in tutta sta storia, forse perchè mi sembra il più credibile nella sua assoluta strafottenza del tutto ed alterità dal tutto..concludendo una fiction davvero malriuscita!...e meno male che il canone non lo pago!


p.s. ...dimenticavo... se invece il mio fictionrapture finisse male e mi tagliano la testa.. beh dite perfavore a mamma,papà,moglie,figli,amanti,amici,amiche.. che ho amato tutti davvero e che anche se dio non mi perdonerà mai per averlo fatto in modo inviso a lui ed a gli altri della sua cricca tipo buddah, allah ... etc ...beh a me non me ne fotte un tubo del loro perdono, e non sono affatto pentito, anzi!!! sono un apripista io!! E non dimenticate però di manifestareinpazza in assoluta ConcordiaTraPoli per la mia liberazione(si, .immaginate se polo sud e polo nord si avvicinassero davvero come evoca metaforicamente sto schifo di immagine coniata da qualche massmediologo ormai sterile (sospetto enrico ghezzi o marco giusti) sai che bella schiacciatina , tutti schiacciati tra i poli, dovrebbero quindi estra-Polarci di nuovo ..???..bah!!!!) o almeno manifestate e fate pressioni perchè io possa ottenere postmeamortem un vitalizio per le persone che amo... (non solo la famiglia però eh , saranno na 40ina in tutto, ...troppi? me ne fotto voglio i soldi ,!ci rimetto la testa io mica poco!!)


posterò sta cosa su tutti i blog in cui sono gentilmente ospitato perchè..mbò perchè mi va di farlo, poi tanto chi può e vuole tra i padroncini degli stessi, può sempre cancellare.. cià!!

Senza titolo 263

New York come Kabul.


Osservatori internazionali incaricati dalle Nazioni Unite controlleranno per conto dell'Onu la regolarita' delle elezioni presidenziali americane del prossimo 2 novembre. L'ultima tornata elettorale in quel Paese, a giudizio di molti osservatori neutrali, e' stata infatti inficiata da strane irregolarita' come l'intervento, nel computo dei voti decisivi, del fratello del candidato poi risultato "eletto".

Senza titolo 262

Momento di riflessione medio-politica dell'una meno un quarto di notte:

NOTA: il seguente post è già stato pubblicato sul mio blog, ma visto che il mio blog non lo leggete, perchè siete delle merdacce e mi lasciate sempre solo (^_^), lo posto anche quì:


le due italiane rilasciate... ovvio che ora scriveranno libri, parteciperanno a trasmissioni eccetera... però sono contento... contento ma dubbioso... dubbioso su tante cose, su troppe cose... dubbioso sul perchè Quattrocchi, mercenario forzista, sia diventato eroe nazionale e perchè invece Enzo Baldoni no... dubbioso sul perchè per i tre italiani mercenari e per le due volontarie è stato pagato un riscatto e per Enzo Baldoni no... lui era andato lì a detta sua "per essere il primo turista in quei posti e per vederci più chiaro..." sapeva di non tornare ed infatti così purtroppo è stato... vederci più chiaro... uhmmm... e non è tornato... ma avesse per caso scoperto qualcosa da non scoprire... le richieste per baldoni sono state le stesse di quelle per le due Simone, solo che Baldoni è sotto terra e le due Simone no... per carità sono contento per loro, ma molto dubbioso... siamo sicuri che Al quaeda esista veramente? (e soprattutto che si scriva così??? :-)) il problema è che dobbiamo fidarci dei media... dei troppi media... ecco il fatto è proprio che ci sono troppi media tutti da una parte...senza media gran parte del lavoro dei terroristi andrebbe sprecato.... che sgozzerebbero a fare le persone se nessuno li vede? come farebbero a mandare le loro richieste? ecco è questa la mia domanda: come mai di tante cose, come ad esempio il recente avvenimento degli operai di Melfi, non se ne parla per nulla nei telegiornali, o quasi per nulla, mentre ai terroristi si da tutta questa voce? siamo sicuri che i terroristi siano contro l'america? bah... dicono che è fantapolitica... lo spero si cuore...

Senza titolo 261

Hai baciato


Rovi per le


Sue parole


Stilando nettare


Nell’ombra del


Cuore per tuo


Figlio dolce


Sentenza


Senz’ appiglio


Votato alla


Croce ti


Lascerà vermiglio

28.9.04

Senza titolo 260

Con il post  d'oggi  concludo  la  triologia  :  memoria ,  sogno&utopia  , identità .


Bisogna distinguere  fra  Memorie e  Storia  . Le  prime  ( private  ) non vanno confuse  e rimescolate per  forza   nelle  memoria colettiva  , come   ultimamente si vuole fare  , con un revisionismo  interessato  ( vicino al  negazionismo )  . Infatti  la confusione  di memorie è solo media statistica  e compromissoria , che non fà  identità  collettiva   ,ma  al contrario la snerva  e la  snerva  e la confonde  . Sino  a  ridurre  gli eventi storici a psicodramma d'archiviare   all'insegna della pietas   che  è affare  della coscienza  e   non del giudizio storico  . Quindi   la memoria   ed  evento  ( collettivi )   non possono  mettere indiscussione, pena la  distruzioone   degli  stessi postulati che ne  sono alla base

Senza titolo 259

Momento di riflessione medio-sociale delle 11:30 del mattino:


stamane mi sveglio e, tutto assonnato, come faccio sempre dal letto passo al divano e accendo mtv... dico sempre che è un canale del cazzo ma lo vedo sempre, è la mia contraddizione... vediamo un po' che passano... il nuovo video di Avril Lavigne dove lei si pipa per tutta la durata un uomo con almeno 15 anni più di lei... pensando che non si potesse proprio vedere decido di passare a qualcosa di meglio... e difatti passo al Maurizio Costanzo show mattutino (non credo si chiami così, ma l'importante è farsi capire! :-)). In studio Costantino&Alessandra, che mi hanno davvero spaccato i coglioni, un comico sfigato, tale Orlando, ma comunque a suo modo simpatico, invitato lì a mio avviso per fare da spalla a Costanzo che deve sparare le sue verità di come si campa... poi un professore o qualcosa del genere che dice che la monogamia non è del regno animale, che le scimmie trombano come le scimmie, che gli uccellini si fanno un sacco di passerotte e che quindi l'uomo quando è monogamo va contro natura... coooosa??? va contro natura? ecco la mia riflessione: basta con questo fatto che l'uomo è un animale! l'uomo è molto di più, l'uomo possiede molte più capacità, l'uomo deve rispettare, ma comandare la natura... tutto il resto a mio avviso è uno stupido alibi morale per giustificarne i difetti... gli istinti ci sono, come ci sono per gli animali, ma si tratta di istinti diversi, più pensati ad ogni modo... insomma io non ho mai visto un ragazzo che prima annusa per strada tra le gambe di una ragazza random e poi la monta muovendosi a ritmo.. anche se credo che quì a Napoli tra poco arriveremo anche a questo, ma questo è un altro discorso... non chiamatemi moralista, ditemi quello che volete perchè lo scambio di opinioni è bello, ma non spariamo cazzate... l'uomo discende dagli animali, ma non è un animale... è un animale molto più evoluto, talmente tanto evoluto da appartenere solo al regno forse animale, ma è un fatto di pura classificazione scientifica... l'uomo è un essere pensante, un essere con un'anima, con una ragione, e non solo con dita prensili e pollice opponibile...

era tanto che non scrivevo quì! il cubo vi saluta tutti!

Il contadino e l'asino

Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo.
Non si era fatto male, ma non poteva uscire dal pozzo.
L'asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre il proprietario pensava al da farsi.
Finalmente il contadino prese una decisione crudele: concluse che l'asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla,che il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo.
Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l'animale dal pozzo. Al contrario chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a seppellire vivo l'asino.
Ognuno di loro prese un badile e cominciarono a buttare palate di terra dentro al pozzo. L'asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente.
Poi, con gran sorpresa di tutti,dopo un certo numero di palate di terra,l'asino rimase quieto. Il contadino alla fine guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide.
Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso,l'asino se ne liberava,scrollandosela dalla groppa facendola cadere e salendoci sopra. In questo modo, in poco tempo tutti videro come l'asino riuscì ad arrivare fino|all'imboccatura del pozzo, oltrepassare oltre il bordo e uscirne trottando.



Morale:
La vita andrà a buttarti addosso molta terra, ogni tipo di terra.
Principalmente se sarai dentro un pozzo.
Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuotersi di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra.
Quindi, accetta la terra che ti tirano addosso,poiché essa può costituire la soluzione e non il problema.


 

26.9.04

La difesa della libertà e della ragione nell’opera di chi non si piegò a Mussolini












In uno scritto del 1928 Piero Martinetti rifiutava i «fasti» del Fascismo non mi ricordo ( purtroppo ) dove ho letto che, durante le sue lezioni, Piero Martinetti per dissuadere i vili attacchi delle squadracce dei giovani universitari fascisti, tenesse sulla cattedra, ben in vista, una pistola. Non sono riuscito a ritrovare la fonte, ma anche me la fossi sognata - così come spesso si trasognano, nella confusione dei tanti libri letti, le pagine di libri solo immaginati e mai scritti, per sovrapposizione e ricomposizione di vite e storie diverse -, quest’abitudine ci restituirebbe a pennello un tratto rilevante della personalità di Martinetti: il coraggio, leonino direi, con cui seppe restare fedele, in tempi veramente difficili, alla sua idea di libertà e dignità.
Dico questo, sollecitato dalla rilettura del volume «La libertà», pubblicato nel 1928, il cui solo titolo già contraddiceva, con sprezzo del pericolo, i fasti d’un fascismo ormai conclamato e sempre più sicuro di sé, e che ora l’editore Aragno meritatamente ristampa.
E in quel libro Martinetti, che nel 1922 aveva congedato un significativo «Breviario spirituale», scriveva: «l’amore della libertà è l’amore più alto e universale dell’uomo; egli la cerca sotto tutti i cieli, in tutti i gradi della civiltà, in tutte le forme dell’attività sua (...). Per questo la libertà è anche la condizione indeclinabile di ogni forma di giustizia e di progresso sociale: senza un energico senso della libertà la personalità umana si immiserisce e si degrada; senza libere istituzioni, la prosperità economica e la grandezza politica dei popoli non sono che apparenza senza sostanza». Si tratta di parole che volentieri sussurrerei all’orecchio dei numerosissimi ambatti e adulatori che popolano oggi la nostra scena culturale e politica. Parole di cui colpisce, certo, l’enfasi spiritualistica: non per niente, il Martinetti sarà definito da qualcuno come afflitto da una specie di «misticismo della ragione».
E sia pure: ma d’un misticismo che lo trasformò subito in una sorta di fanatico paladino della tolleranza, solo che un fanatismo della tolleranza, vero e proprio ossimoro esistenziale, fosse possibile. Quando il modernista Ernesto Buonaiuti, su richiesta delle autorità ecclesiastiche, ma per decisione dello Stato, fu allontanato dalla cattedra romana, Martinetti dettò alcune tra le sue pagine più veementi. In effetti, la sua difesa della libertà, proprio a cominciare dalla libertà di religione, fu una vera e propria religione della libertà. E infatti scrisse: «la negazione della libertà è negazione di Dio». Affermazione che Martinetti rispettò sempre nella più rigorosa lettera. Non per niente, nel momento in cui gli si chiese (e si era nel 1931), per mantenere la cattedra universitaria, di giurare fedeltà, non allo Stato, ma al regime fascista, preferì non piegarsi e rinunciare all’insegnamento (e allo stipendio), pur di non abiurare quella sua nobilissima religione.
In Italia, a non giurare, furono solo dodici, su circa milleduecento professori ordinari: o tredici, se vogliamo aggiungerci anche Giuseppe Antonio Borgese il quale, pur di non sottomettersi a quell’increscioso diktat, preferì rimanere negli Stati Uniti dove si trovava. Altri tempi e altre tempre: si dirà. E di un’altra Italia: perennemente minoritoria. Come ultraminoritario, in questo Paese, è stato sempre il partito della ragione

Senza titolo 258


 


Se voglio che si avveri il sogno


Che ho fatto da bambino


Mi devo stare vicino,fin troppo vicino


 


Per imparare le cose


Non le devo disprezzare


Potrei finire male, o troppo normale


 


E se cerco di parlarti non ci sei mai


Non so come dirti che vorrei te al mio fianco


 


Imparo volentieri da chi mi sa spiegare


Cose che poi uso per comunicare


Non voglio fare del male, vengo costretto


Ti può tradire anche l’amico migliore


 


E se provo a condannare la ragione


Devo cominciare da me


Rivelarmi in questa mia contraddizione


Saper scegliere una fine e starla ad aspettare


 

Senza titolo 257

Trovatemi qualcosa che sia più elegante dell'essenziale e creerò per voi un vaso di cristallo che possa contenere l'intima essenza dell'infinito splendore dell'Universo


25.9.04

aggiornamento del post sulla fecondazione assistita

Visto che nel mio post precedente ( http://edit.splinder.com/myblog/post/2958582/ ) sono stato dispersivo asciando l'informazione ai dei link farò qui delle aggiunte sia con un piccolo dizionario orientativo sulle malattie ch con questa nuova legge non si posso curare , sia con i link per i centri europei che la praticano .


Ovocita = cellula riproduttiva ( o gamete ) femminile prodotta dall'ovaio durante l'ovulazione Spermatozoo= cellula riproduttiva ( gamete ) maschile Embrione = ovocita fecondato che ha subito le prime divisioni cellulari Fecondazione Eterologa = quella effettuata usando utilizzando ovociti o spermatozoi di donatori che appartengono alla coppia Fecondazione Omologa = quando i gameti sono esterni alla coppia Inseminaazione artificiale = la tecnica con cui un catetere s'imette il liquido spermatozoico nell'utero ( o nella vagina o nelle tube ) , favorendo una fecondazione spontanea Fivet = fecondazione in vitro ed embrio-transfer : Tecnica che comporta il prelievo degli ovociti della donna , e la fecondazione in provetta degli spermatozzoi del partener o dei donatori e il traferimento nell'utero degli embrioni che si sono sviluppati . Ics = inniezione intra-ciplasmatica degli spermatozooi . A differenza della precedente s'innietta un unico spermatozzo all'interno di ogni ovocita . Usata quando l'infertilità è dovuta ad un fattore maschile . Impianto = l'attecchimenti dell'embrione nella cavità interna Crioconservazione = procedura per conservare a bassisima temperatura , ad azoto liquido . embrionin, ovociti , spermatozooi .


PER CHI VUOLE E PUO' ANDARE ALL'ESTERO


Bruxelles = centro di medicina riproduttiva AzVub Tel 0032\4776699 www.azuvb.be Barcellona = istituto dexeus Tel 0034\93\2274700 www.dexeus..com ; istituto cefer Tel 00334/93\4187653 www.institutocefer.com Locarno = centro sterilità Tel 0041\91\8114538 www.eoc.ch/eoc/ospedali/locarno.html Lugano = Istituto Internazionale dimedicina della riproduzione Tel 0041/91/9809070 www.iirm.ch Londra = centre for reprodutive medicine ( cirm ) 0044\20\76166767 www.crmlond.co.Uk


per chi volesse avere altri indirizzi può consultare www.cercounbimbo.net oppure il libro volando con le cignone di Rosella Bartolucci & Fara Marabelli ( 14.50 € ) appena edito dall'associazione www.mammeonline.net oppure per sapere come procurarsi il libro citato dedicato alla procreazione assistita che vede la luce insieme ai gemellini di una delle due scrittrici.
E' un libro che vuole dare speranza a tutte le cicognine e cicognini italiani e contribuire alla lotta contro la nuova e oscurantista legge sulla PMA. Per acquistarlo online ( ovviamente occorre essere registrato ) con il sui sito\libreria online di Ibs http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=1179&c=NATYTQZQS2UKK e cliccare metti nel carello oppure http://www.mammeonline.net/forum/viewforum.php?f=68 sul loro forum oppure contattandoli alla loro email moladmin@mammeonline.net


Siti


La salute al femminile.

http://www.gynevra.it/ Portale dedicato alla salute femminile che offre alla donna un servizio di news quotidiano, un'enciclopedia medica, una sezione di speciali con approfondimenti monografici, in particolare sulla contraccezione, e uno spazio di confronti su temi di attualità. Inoltre, le guide all'autoesame del seno e alla lettura delle analisi. E un mese di... libri, arte, fiori, vignette al femminile.


http://www.madreprovetta.org/index.cfm La storica associazione dedicata alle coppie infertili


http://www.mammeonline.net/pma/ temministe contro questa legge con testimonianze di donne che vanno all'estero . direttamente dal sito alla voce testimonianze : << Queste sono le testimonianze di amiche che stanno percorrendo la strada della Procreazione Assistita o che proprio grazie ad essa oggi possono stringere fra le braccia il loro bambino! Sono testimonianze lunghe e sofferte, abbiamo deciso di non tagliare nulla e di inserirle così come ci sono pervenute, leggerle forse vi aiuterà a capire.Se volete inviarci la vostra testimonianza SCRIVETECI >>





24.9.04

decapitazioni in iraq

Mi chiedo  se sono più  bestie coloro che  rapiscono e  decapitano  gli ostaggi , magari su commissione  degli Usa    come dice www.zmag.org/italy  e www.peacelink.org   news  ripresa  anche dalla ML \ Nw  www.parolestorte.it\solaria  per   costringere le associazioni umanitarie  ( senza fare distinzione   fra chi  va per aiutarli , come le due  italiane   e  altri dele  associazioni umanitarie  o  società per  ricostruzione non Americane , oppure come  nel caso dei francesi   denuncia  al mondo  le  abberrazioni   fatte da   quell'altra parte del mondo   che   con la scusa   di portare   di portare la  libertà    hanno occupato l'iraq )  e  coloro  che  lo  umiliano , vedere  le  torture  nelle  carceri  i  bombardamenti ) . Cosi facendo , sempre  che  siano loro  e  non siano etero diretti  (  come   lo era il dittatore  Saddam Hussein  finaziato e sostenuto    dagli  Usa  durante la  guerra fredda  ) passa  dalla  parte  della  ragione a quella del torto  ,  ovvero da  vittima  a carnefice  , comportandosi comne  il governo di transizione   filo Usa  da  esso nominato servi come  si dice  nel mio dialetto  )

comunicazioni di servizio e news

visto   che il mio sito  gemello  www.censurati.it     è   giù , da  quasi una settimana  per un attacco informatico  pubblico qui  , in accordo  con la  curatrice e  la responsabile   Antonella Serafini  due  articoli  che  avrebbero dovuto essere  imessi  nel sito  


 







AVVELENATA DA PUTIN - di Anna Politkovskaya
Lunedì, 13 settembre @ 11:24:12 CEST


 da  http://www.megachip.info/  (  sito di Giulietto Chiesa  )







L’orrore di Beslan è stato reso anche più terribile dall’intimidazione dei servili media russi. È il mattino del 1 settembre. Difficile credere alle notizie che arrivano dall’Ossezia: una scuola è stata presa a Beslan. Nel giro di mezzora ho fatto i bagagli e mi spremo le meningi per trovare il modo d’arrivare nel Caucaso. Ho un altro pensiero: come trovare il leader dei separatisti ceceni Aslan Maskhadov, come farlo uscire dal suo nascondiglio, portarlo dai sequestratori in modo che ordini loro di liberare i bambini. Segue una lunga serata all’aeroporto Vnukovo. Folle di giornalisti stanno cercando di salire su un aereo che li porti a sud, è come se i voli fossero stati tutti posticipati. È ovvio che qualcuno vuole ritardare la nostra partenza. Uso il cellulare e parlo apertamente di quelle che sono le mie intenzioni: "cercare Maskhadov", "persuadere Maskhadov". Da un bel po' evitiamo di parlare esplicitamente dei nostri propositi al telefono, aspettandoci che fosse sotto controllo. Ma questa era un emergenza. Arriva un uomo e si presenta come un addetto aeroportuale. "La metterò su un volo per Rostov.", dice. Sul minibus l'autista mi dice che sono stati servizi segreti (il FSB) a dirgli di mettermi su quel volo. Non appena mi imbarco i miei occhi incrociano quelli di tre passeggeri seduti in gruppo: occhi maliziosi che scrutano un nemico. Non vi presto attenzione. La maggior parte della gente del FSB mi guarda così. L'aereo decolla. Chiedo un tè. Ci sono molte ore di strada da Rostov a Beslan e la guerra mi ha insegnato che è meglio non mangiare. Alle 21:50 bevo. Alle 22:00 mi rendo conto che chiamare l'hostess perché sto perdendo velocemente conoscenza. Poi solo ricordi frammentari: l'assistente di volo piange e grida: "Resista, stiamo atterrando!" "Bentornata," dice una donna piegandosi su di me all'ospedale locale di Rostov. L'infermiera racconta che quando mi hanno portata dentro ero "quasi senza speranza. Poi sussurra: "Mia cara, hanno cercato di avvelenarti." Tutti i test fatti sono stati distrutti - per ordini "dall'alto", dicono i dottori. Nel frattempo, l'orrore a Beslan continua. Il 2 settembre stava accadendo qualcosa di strano: nessun funzionario parla con I parenti degli ostaggi, nessuno dice loro qualcosa. I parenti assediano i giornalisti, li pregano di domandare alle autorità una spiegazione. I familiari degli ostaggi sono nel vuoto informativo. Ma perché? Il mattino, sempre all'aeroporto di Vnukovo, Andrei Babitsky viene trattenuto con un dubbio pretesto. Risultato: ad un altro giornalista, senza peli sulla lingua e noto alla stampa estera per andare fino in fondo alle proprie indagini, viene impedito di arrivare a Beslan. Giunge voce che Ruslan Aushev, ex-presidente della Ingushetia, rifiutato dalle autorità come sostenitore di una trattativa per la crisi cecena, improvvisamente ha fatto ingresso per la negoziazione con i terroristi a Beslan. È entrato da solo perché la gente ai servizi segreti per 36 ore non è riuscita a mettersi d'accordo su chi dovesse andare per primo. I militanti hanno dato ad Aushev tre bambini e poi ne hanno rilasciati altri 26, con le madri. I mass media hanno cercato di nascondere l'azione coraggiosa di Aushev: nessuna negoziazione, nessuno è entrato. 3 settembre, le famiglie sono ancora all'oscuro. Sono disperati; tutti ricordano l'esperienza dell'assedio al teatro Dubrovka, dove 129 persone sono morte, quando le forze speciali hanno rilasciato il gas nell'edificio, mettendo fine alla situazione di stallo. Tutti ricordano come il governo abbia mentito. La scuola è circondata da persone che imbracciano armi da caccia. Sono persone normali, padri, fratelli degli ostaggi che non sperano di ricevere aiuto dal governo e hanno deciso di salvare da soli i propri cari.Questa è rimasta una costante negli ultimi 5 anni della seconda guerra cecena: la gente ha perso ogni speranza di ricevere protezione dallo stato e non si aspettano altro che esecuzioni sommarie da parte delle forze speciali. Così cercano di difendersi. Naturalmente l'autodifesa porta al linciaggio. Non potrebbe essere altrimenti. Dopo l'assedio del teatro, nel 2002, gli ostaggio fecero questa sconvolgente scoperta: salvati da solo perché lo stato può solo aiutare a distruggerti. Lo stesso succede ora a Beslan. I funzionari continuano a mentire. I media promuovono la versione ufficiale. Lo chiamano " prendere una posizione state-friendly ", intendendo una posizione che approva le azioni di Vladimir Putin. I media non hanno per lui una sola parola di critica. Lo stesso dicasi per i suoi amici personali, che guarda caso sono i capi del FSB, il ministro della difesa e il ministro dell'interno. Durante i tre giorni di terrore a Beslan, I media "state-friendly" non hanno mai osato dire che le forze speciali probabilmente stavano facendo qualcosa di sbagliato. Non hanno mai osato far notare alla duma dello stato e al consiglio federale - il parlamento - che sarebbe forse stato il caso di chiamare una seduta d'emergenza per discutere di Beslan. La notizia clue è Putin che di notte vola a Beslan. Ci fanno vedere Putin che ringrazia le forze speciali; vediamo il presidente Dzasokhov, ma neanche una parola a proposito di Aushev. Quello è un disgraziato ex-presidente, disgraziato perché ha invitato le autorità a non prolungare la crisi cecena, a non portare la situazione all'estremo di una tragedia che lo stato non sarebbe stato in grado di maneggiare. Putin non fa menzione dell'eroismo di Aushev's heroism, quindi i media tacciono. Sabato 4 settembre, il giorno dopo la terribile "soluzione" della crisi di Beslan. Un impressionante numero di vittime, il paese è sotto shock. E di molti non si sa ancora nulla, la loro esistenza è negata dai funzionari. Tutto questo era il tema di una brillante e, per gli standard attuali, molto schietta edizione domenicale del giornale Izvestia, che ha aperto con il titolo "Il silenzio ai vertici ". La reazione ufficiale è stata immediata. Raf Shakirov, il direttore, è stato licenziato. Izvestia è di proprietà del magnate del nickel Vladimir Potanin, per tutta l'estate questi è rimasto sulle spine perché temeva di dover condividere il destino di Mikhail Khodorkovsky, il più ricco uomo della Russia, il quale è stato arrestato con accusa di frode. Senza dubbio stava cercando di procurarsi il favore di Putin. Risultato: Shakirov, un manager di talento e di solito un uomo a favore dell'establishment, viene messo fuori gioco, un dissidente dell'ultima ora, e questo solo per aver deviato minimamente dalla linea ufficiale. Potreste pensare che i giornalisti abbiano organizzato un'azione di protesta a sostegno di Shakirov. Certo che no. L'Unione Russa dei Giornalisti e dei Media se ne è stata immobile. Solo un giornalista che sia fedele all'establishment viene trattato come "uno di noi". Se questo è l'approccio dei giornalisti alla causa che serviamo, allora si cancella il cardine fondamentale del nostro mestiere: lavorare affinché la gente sappia cosa succede e possa prendere le decisioni giuste. Gli eventi di Beslan hanno mostrato che le conseguenze di un vuoti di informazione sono disastrose. La gente rigetta lo stato che li ha piantati in asso e cerca di muoversi da sola, di salvare i propri cari e di farsi giustizia. Più tardi, Putin ha dichiarato che la tragedia di Beslan non ha nulla a che fare con la crisi in Cecenia, così i media hanno smesso di coprire l'argomento. Beslan è come l'11 settembre: è tutta colpa di al-Qaida. Non si nomina più la guerra cecena, che vede in questo mese il suo quinto anniversario. È assurdo, ma non era forse lo stesso durante il comunismo, quando tutti sapevano che le autorità dicevano idiozie ma fingevano che l'imperatore fosse vestito? Stiamo ricadendo nell'abisso sovietico, nell'abisso dell'informazione che crea morte dalla nostra stessa ignoranza. Tutto quel che ci rimane è internet, dove si può ancora trovare liberamente informazione. Per il resto se vuoi continuare a fare il giornalista, devi giurare fedeltà assoluta a Putin. Altrimenti può significare la morte, proiettile, veleno, tribunale… o qualunque soluzione i servizi segreti, I cani da guarda di Putin, iteranno più adeguata.


Anna Politkovskaya
(The Guardian, 9.09.2004)


(traduzione di Anna Marchi - Megachip


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Terrorismo. Il colonnello Budanov comandava un reggimento corazzato
russo in Cecenia. Il 26 marzo 2000, interrogando una ragazza
"sospetta", gli era capitato di violentarla. La ragazza si chiamava
Elsa Kungaieva, era del villaggio di Thangi-Chou e aveva 18 anni. E'
stata uccisa subito dopo lo stupro, mediante frattura del collo a mani
nude. Corte marziale. Perizie.
La prima perizia stabilisce che il colonnello era perfettamente in
grado di intendere e di volere, dunque incriminabile. Allora, altra
perizia. Stavolta, il colonnello risulta incapace d'intendere e di
volere. Dunque, assolto ed espulso dalle forze armate? No. Gli
psichiatri continuano la perizia, e alla fine stabiliscono che
l'incapacita' c'era si', ma solo durante il fatto. Prima no, e dopo
neppure. Per cui, assolto (perche' matto) e subito dopo riammesso
nell'esercito (perche' sano di mente). La perizia e' stata svolta
all'istituto di psichiatria legale di Mosca, che vent'ani fa "peritava"
i dissidenti politici per conto del Kgb


 


di riccardo orioles  autore dela famosa  catena di San libero 

23.9.04

caccia alle streghe per chi è di religione [ o si converte ] all'islam

È nella lista delle persone sgradite Cat Stevens bloccato ed espulso dagli Stati Uniti


Il cantante Cat Stevens (che adesso si fa chiamare Yusuf Islam) è stato bloccato e rispedito in Gran Bretagna dalle autorità americane,come sospetto finanziatoredel terrorismo, dopo che il volo di linea su cui stava viaggiando da Londra a Washington era stato fatto atterrare martedì nel Maine. L’allarme era scattato nei cieli Usa dopo la scoperta che il cantante britannico era a bordo di un Boeing 747 della United Airlines, decollato martedì da Londra con 280 passeggeri a bordo, tto al Dulles International Airport della capitale americana.L’aereo, il volo 919 della United Airlines, è stato subito dirottato verso l’aeroporto di Bangor (nel Maine) dove l’autore di Peace Train è stato prelevato dagli agenti dell’Fbi, interrogato ed espulso in Gran Bretagna (dopo avere trascorso una notte in detenzione).Ad innescare l’allarme era stata la scoperta fatta da un computer, quando l’aereo era già in volo sull’Atlantico, che il nome di Yusuf Islam era incluso in una lista di passeggeri pericolosi con sospetti legami ad organizzazioni terroristiche. Il cantante, che ha appeso la chitarra al chiodo negli anni ’70 dopo la conversione all’Islam, è stato prelevato a Bangor dagli agenti dell’Fbi dal Boeing 747, tra lo stupore degli altri passeggeri,e interrogato a lungo.Dopo alcune ore è stato deciso di non ammettere Cat Stevens negli Stati Uniti e di rispedirlo in Gran Bretagna. «Il suo nome è nell’elenco delle persone sotto osservazione per attività che potrebbero essere potenzialmente legate al terrorismo» ha dichiarato Brian Doyle, un portavoce del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale. Il cantante ha fondato una scuola islamica a Londra. Ha condannato l’attacco dell’11 settembre («Per il Corano l’assassinio di una persona innocente equivale a quello della intera umanità ») e la guerra in Iraq. L’anno scorso ha pubblicato una nuova edizione della sua canzone Peace Train per raccogliere fondi per i figli delle vittime della guerra in Iraq. Il cantante è considerato un pacifista e un sostenitore della non violenza.La sua inclusione nella lista dei sospetti fiancheggiatori dei terroristi ha suscitato stupore e reazioni di condanna da parte di numerose organizzazioni islamiche.Non si e' trattato pero' di un errore dovuto a un'omonimia: lo Yusuf Islam nell'elenco della polizia federale e' proprio l'ex cantante.
Cat  Stevens   il cui vero nome e' Stephen Georgiou ( ora Yusuf Islam. ) e' stato un'icona del pop tra gli anni '60 e '70, autore di motivi di richiamo come "Morning Has Broken", "Wild World,Moonshadow" e "Lisa, Lisa". Convertitosi all'Islam all'inizio degli anni '70, ha lasciato il mondo della musica fondato una scuola coranica a Londra. Nel 2003 Cat Stevens, che vive nella capitale britannica da piu' di dieci anni, ha registrato una nuova versione del suo successo 'Peace Train' per manifestare la sua contrarieta' alla guerra in Iraq.   Fonti dell'amministrazione Usa hanno rivelato al 'New York Time' che Stevens e' sospettato di essere un finanziatore di gruppi collegati al terrorismo. Gia' nel 2000 gli era stato vietato l'ingresso in Israele per avere devoluto denaro al movimento estremistico palestinese Hamas, accusa che respinse sostenendo di avere devoluto denaro solo per cause umanitarie.

Senza titolo 256




IL SENSO DELLA SCRITTURA.


(QUANDO LA SCRITTURA MI FA SENSO)


 




-A volte mi pesa scrivere.-


-Non farlo, allora, nessuno ti obbliga.-


-Grazie, sei davvero incoraggiante, stimolante, è un piacere parlare con te.-


 





Che senso ha scrivere


Qualunque cosa


In giorni come questi?


 




Bruciano le case e i corpi di Beslan


Rivoli di sangue di uomini sgozzati in Iraq


Ancora nascono deformi a Hiroshima e Nagasachi


In Africa si lavora di machete


Ancora puzza il Vietnam di napalm


Qualcuno compra gli organi al mercato


Ho visto schiave nuove sotto i ponti


Minacce per girare il capo altrove


 




Qualunque cosa scrivere


In giorni come questi


Che senso ha


 




E ridere, e piangere..


Piangiamo più spesso per un film che per un uomo in strada


 




Che senso scrivere Qualunque cosa in questi giorni…


 




E poi ti guardi indietro,


neanche troppo lontano,


e vedi anime in fila verso i forni


e coperte infette da regalare agli indios


e pali da infilarci corpi


e croci


e altari a cui sacrificare il bene..


 




scrivere scrivERE scriVERE ScRiVeRe…


 





però parole vere


le ho lette respirate


mi hanno fatto credere, sperare in altri mondi



pure poesie liquide e fresche


bevute avidamente dall’anima assetata


parole libri scritti in quei momenti


mentre qualcuno muore un altro sogna


qualcuno nasce spera vive e scrive.


 




Io scrivo.


Ne ho bisogno.


 




Un pò di luce filtra e squarcia il velo


E amo immaginare di un’altrove


In cui ciò che scriviamo sia reale


E i nostri giorni solo brutti sogni


Da cancellare e riderne nel sole.


 




Grazie. A tutti, davvero.



22.9.04

Senza titolo 255

http://www.seagullsully.it/

Senza titolo 254

Cari Viandanti smarriti


Quante volte vi sarà capitato di trovarvi di fronte ad un bivio,nelle vostre vite ? E quante volte avete deciso d'imboccare la vita più semplice quella più facilmente percorribile , la più facile e meno proficua ( rettilinea , quella che per dirla con i gli ex Csi : << ... la retta la via è per chi ha fretta ... >> ) ovvero quella Sbagliata ? E quante volte invece avete scelto d'inestricarvi nello scomodo e impervio sentiero percorso della via retta la più dura ( e difficile certo , ma la più proficua e e dai risultati più duratori, almeno secondo la mia esperienza fin qui fatte ) ? Ma, soprattutto,quante volte avete saputo distinguere l'una d'altra ? . Tornare indietro non è possibile ( se non dopo che quella scelta ha portato a una s trada chiusa , allora si ritorna indietro e se ne ritenta un'altra , come faccio sempre vedere il mio precedente post http://edit.splinder.com/myblog/post/2932405/yes ) e spesso la decisione presa in un istante fugace può cambiare un esistenza … e a volte anbche di più . Ora il mio sogno che ho fatto ieri notte tratta tali argomenti , però visto che contiene detterminate cose intime ( i cosidetti precordi ) vi fornisco un modello simile che è la storia dell’ultimo speciale di Dylan dog


Speciale Dylan dog n. 18 La scelta SPOLLER << Che la Morte possa essere maestra di vita non sono in molti a crederlo. Eppure, per Dylan Dog, costretto a una scelta difficile per salvare la vita di Groucho, è proprio così. L’instancabile Mietitrice gli mostra il senso dello scegliere, le mille, imprevedibili svolte che una vita, e tutte quelle che le si intrecciano, possono assumere dal momento che si decide di agire in un modo o in un altro. Inizia così un lacerante viaggio nella memoria, un bilancio implacabile che condurrà Dylan a guardare dentro se stesso e nel flusso del tempo. A scoprire cosa sarebbe successo se… >> SPOLLER , e al film La vita é meravigliosa (It's a wonderful life ) di Frank Capra 1946 per chi volesse saperne di più trova qui la trama del film http://www.filmup.com/sc_lavitaemerav.htm .


Prima di lasciarvi , vi voglio riportare la risposta finale del dialogo interiore fatto nel mio archivio cartaceo ( un quaderno in cui metto articoli di giornali , pernsieri e dialoghi cuore &mente --- alcuni dei quali riporto qui sul blog o su quelli a cui collaboro --- , Frasi,citazioni di uomini illustri , precordi , ecc ) : << [---] L’importante è che decida \ scelga , nel bene o nel mmale , e non che siano gli altri a farlo per te o al tuo posto . Non importa se scegli la strada rettilinea ( quella meno faticosa ) o quella curvilinea ( la più dura ) o se nel cammino confondi una con l’altra , l’importantre che è scegli . [....] >>

Senza titolo 253

corridoi di corvi


e piazze di balene


piume e sbuffi


il vento ne sa


bene ciò che


che hanno visto i


miei occhi non


si può raccontare


ne tanto meno


lasciare


all’immaginazione


farebbe troppo


male meglio


tacere all’esitazione


per non favorire


il dolore

20.9.04

Senza titolo 252

IL TEMPO PERSO


Sulla porta dell'officina


d'improvviso si ferma l'operaio


la bella giornata l'ha tirato per la giacca


e non appena volta lo sguardo


per osservare il sole


tutto rosso tutto tondo


sorridente nel suo cielo di piombo


fa l'occhiolino


familiarmente


Dimmi dunque compagno Sole


davvero non ti sembra


che sia un pò da coglione


regalare una giornata come questa


ad un padrone?


Jacques Prévert


Ciao Giuseppe, sono passata a trovarti, un abbraccio

19.9.04

come lavarsi la coscienza

Lo sò che un articolo non mio , ma voglio proporre su di esso un dibattito





























Non spetta ai piccoli meditare sulla strage e sugli errori dei grandi






A tutti gli insegnanti di scuola materna ed elementare delle nostre parti e dintorni - Loro sedi. Si trasmetta per competenza, affinché ne venga data la minima diffusione possibile, la lettera datata 9 settembre 2004 con cui il ministro dell’Istruzione invita tutti i dirigenti scolastici italiani, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico, affinché «traggano dai tragici fatti di Beslan occasione per momenti di raccoglimento, riflessione e approfondimento sulla minaccia del terrorismo che incombe sull’umanità».
Tale circolare, purtroppo, ha già circolato nelle scuole di quelle regioni italiane che hanno iniziato le lezioni ai primi di settembre, senza le normali indicazioni d’uso e le previste controindicazioni.
Pertanto, in questa sede, si avverte la necessità di diffidare le SS/LL dal dare seguito alle raccomandazioni suddette, invitando gli insegnanti tutor, i vice tutor e le maestre addette ai servizi igienici a non parlare nella maniera più assoluta ai bambini più piccoli della tragedia di Beslan. Non il primo giorno di scuola, almeno. E neppure per tutta la prima settimana. Dalla terza classe elementare in su, se lo vorranno, saranno i bambini stessi a porre il problema. Soltanto allora si potrà dare seguito alla circolare ministeriale. Ma solo in quelle classi in cui il dialogo fra alunni e insegnanti sia diventata una prassi didattica collaudata.
I bambini sanno benissimo che cosa è accaduto a Beslan. Ma loro, soprattutto i più piccoli, hanno metabolizzato l’Ossezia come un angosciante «altrove» televisivo, lontano dalle mura confortevoli della loro scuola. Non spetta a essi meditare sul terrorismo. È solo la cattiva coscienza degli adulti che vorrebbe coinvolgere anche i bambini nelle proprie scelte sbagliate. Perciò, il primo giorno di scuola sia, come sempre, un caldo giorno d’incontri, di saluti, di conoscenze reciproche, di gioiosa consapevolezza di crescita.
Pensate ai bambini di cinque anni che vi hanno rifilato in classe, proprio da quest’anno. Hanno ancora il latte in bocca e il profumo di Nutella, ma quel nuovo grembiulino nero o azzurro ha dato loro la sensazione di essere saliti di un gradino nella scala dell’età evolutiva. Sono già affascinati e terrorizzati dall’idea di essere anch’essi finalmente fra i «grandi». Li vogliamo terrorizzare ancora di più parlandogli di terrorismo internazionale? Vogliamo inculcargli da subito la paura degli scialli e dei turbanti di persone che già circolano nella nostra società, i cui figli frequentano le nostre scuole, facendo sì che attribuiscano intenzioni malevoli a ogni sconosciuto vestito in un certo modo?
Solo quando si saranno interamente riappropriati degli spazi, dei ritmi e dei riti scolastici si potrà parlare di Beslan e di tutti i terrorismi del mondo di oggi, perché ve lo chiederanno loro stessi o il vostro programma di lavoro. Ma non perché ve lo chiede una circolare ministeriale.








Circolare del ministero, invito a ricordare Beslan
Nella scuola della Moratti il rientro è un lutto forzato
Non spetta ai piccoli meditare sulla strage e sugli errori dei grandi



A tutti gli insegnanti di scuola materna ed elementare delle nostre parti e dintorni - Loro sedi. Si trasmetta per competenza, affinché ne venga data la minima diffusione possibile, la lettera datata 9 settembre 2004 con cui il ministro dell’Istruzione invita tutti i dirigenti scolastici italiani, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico, affinché «traggano dai tragici fatti di Beslan occasione per momenti di raccoglimento, riflessione e approfondimento sulla minaccia del terrorismo che incombe sull’umanità».
Tale circolare, purtroppo, ha già circolato nelle scuole di quelle regioni italiane che hanno iniziato le lezioni ai primi di settembre, senza le normali indicazioni d’uso e le previste controindicazioni.
Pertanto, in questa sede, si avverte la necessità di diffidare le SS/LL dal dare seguito alle raccomandazioni suddette, invitando gli insegnanti tutor, i vice tutor e le maestre addette ai servizi igienici a non parlare nella maniera più assoluta ai bambini più piccoli della tragedia di Beslan. Non il primo giorno di scuola, almeno. E neppure per tutta la prima settimana. Dalla terza classe elementare in su, se lo vorranno, saranno i bambini stessi a porre il problema. Soltanto allora si potrà dare seguito alla circolare ministeriale. Ma solo in quelle classi in cui il dialogo fra alunni e insegnanti sia diventata una prassi didattica collaudata.
I bambini sanno benissimo che cosa è accaduto a Beslan. Ma loro, soprattutto i più piccoli, hanno metabolizzato l’Ossezia come un angosciante «altrove» televisivo, lontano dalle mura confortevoli della loro scuola. Non spetta a essi meditare sul terrorismo. È solo la cattiva coscienza degli adulti che vorrebbe coinvolgere anche i bambini nelle proprie scelte sbagliate. Perciò, il primo giorno di scuola sia, come sempre, un caldo giorno d’incontri, di saluti, di conoscenze reciproche, di gioiosa consapevolezza di crescita.
Pensate ai bambini di cinque anni che vi hanno rifilato in classe, proprio da quest’anno. Hanno ancora il latte in bocca e il profumo di Nutella, ma quel nuovo grembiulino nero o azzurro ha dato loro la sensazione di essere saliti di un gradino nella scala dell’età evolutiva. Sono già affascinati e terrorizzati dall’idea di essere anch’essi finalmente fra i «grandi». Li vogliamo terrorizzare ancora di più parlandogli di terrorismo internazionale? Vogliamo inculcargli da subito la paura degli scialli e dei turbanti di persone che già circolano nella nostra società, i cui figli frequentano le nostre scuole, facendo sì che attribuiscano intenzioni malevoli a ogni sconosciuto vestito in un certo modo?
Solo quando si saranno interamente riappropriati degli spazi, dei ritmi e dei riti scolastici si potrà parlare di Beslan e di tutti i terrorismi del mondo di oggi, perché ve lo chiederanno loro stessi o il vostro programma di lavoro. Ma non perché ve lo chiede una circolare ministeriale.










prima di dire cosa ne penso attendo i vostri interventi pro o contro

solidarietà a giovanni impastato fratello del famoso Peppino

A luglio e' arrivato il pignoramento della pizzeria della famiglia Impastato, quella in cui lavoro' anche Peppino, il giornalista ucciso dalla mafia nel 1978, e in cui sono state girate alcune scene del film "I cento passi".
A chiedere e a ottenere il provvedimento e' stato il legale di Tano Badalamenti, il boss accusato di essere il mandante dell'omicidio di Peppino. L'avvocato Paolo Gullo aveva sentito al Costanzo show il fratello Giovanni Impastato bollare la tesi di "Peppino terrorista-suicida sui binari" come quella "di un imbecille" e non ci penso' due volte a querelarlo, come ricostruisce oggi l'edizione palermitana della Repubblica. E nel marzo scorso, il giudice Gaetano Scaduti ha dato ragione a Gullo: "Chi sostiene una tesi in un processo puo' essere criticato, ma non offeso", dice la sentenza. "Nessuno puo' disonorare la memoria di Peppino dicendo che era un terrorista, lui fu ucciso dalla mafia", ha insistito Giovanni Impastato. Ma intanto la sentenza e' diventata definitiva.
A luglio e' arrivato il pignoramento e alla fine Giovanni ha sborsato 5mila euro, la meta' per la condanna, il resto per le spese legali. L'avvocato ha fatto sapere che la somma sara' devoluta all'istituto di dicerche Mario Negri, alla lega del Filo d'Oro e all'associazione dei mutilati sul lavoro. "Se ho pagato - ha detto Impastato - e' perche' rispetto le sentenze della magistratura, ma ritengo quella decisione ingiusta. Io difendero' sempre la memoria di mio fratello dentro e fuori le aule di tribunale. A chi ricevera' quei soldi in beneficenza - dice Impastato - vorrei dire di non accettarli: provengono dal legale di Badalamenti".


 


Orizzonti


Sul  film  i cento passi  di  M. tullo Maria  Giordanna  2000


http://www.peppinoimpastato.com/i_cento_passi_film.htm                                                    http://www.peppinoimpastato.com/i_cento_passi.htm  ( verità e finzione )            http://www.filmup.com/sc_icentopassi.htm                     


 Siti su Peppino                                                                                                                                         www.centroimpastato.it/                                                                                                                        www.forumimpastato.org/


 


 


                  


 


 


 


 


 

Senza titolo 251

Il sito internet www.warnews.it , pur essendo tradizionalmente restio ad occuparsi delle vicende politiche italiane, ha deciso oggi di pubblicare il seguente editoriale in risposta alle esternazioni del vicepremier Gianfranco Fini riguardo ai pacifisti.


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Troppo facile far la guerra al pacifista  di Paolo Oddone


Il vice primo ministro italiano Gianfranco Fini ha dichiarato che "il pacifismo è una caricatura della pace" ed ha esortato i suoi sostenitori a mobilitarsi contro i pacifisti che - a suo dire - sono come Ponzio Pilato, che "se ne lavò le mani".
E' fin troppo facile accostare le parole di Fini alla famosa dichiarazione pronunciata da Hermann Goering al processo di Norimberga:
"Naturalmente la gente comune non vuole la guerra: ne' in Russia, ne' in Inghilterra, ne' in Germania. Questo e' comprensibile. Ma, dopotutto, sono i governanti del paese che determinano la politica, ed e' sempre facile trascinare con se' il popolo, sia che si tratti di una democrazia, o di una dittatura fascista, o di un parlamento, o di una dittatura comunista. Che abbia voce o no, il popolo puo' essere sempre portato al volere dei capi. È facile. Tutto quello che dovete fare e' dir loro che sono attaccati, e denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo e in quanto espongono il paese al pericolo. Funziona allo stesso modo in tutti i paesi."Ma la dichiarazione del vicepremier italiano rischia di essere anche decisamente maldestra e inopportuna.La bellicosa esternazione arriva infatti mentre due pacifiste italiane sono ancora nelle mani di un misterioso gruppo di rapitori in Iraq.
L'associazione Un ponte per... di cui fanno parte le due ragazze italiane è stata tra le piu' attive nell'opporsi all'intervento armato americano in Iraq. Eppure, quando l'attacco è scattato, Simona e Simona non se ne sono lavate le mani: hanno invece deciso di sporcarsele lavorando duramente per aiutare la popolazione civile alleviando il dolore degli innocenti. Quel dolore e quel disagio di cui le forze occupanti molto spesso preferiscono lavarsene le mani.
Negli ultimi giorni decine e decine di civili ( fonti ospedaliere riportano che in maggioranza si tratta di donne, vecchi e bambini), hanno perso la vita sotto i bombardamenti americani a Falluja.
La città, come in precedenza accadde a Najaf, è stata posta sotto un durissimo assedio, in contrasto con le norme della Convenzione di Ginevra.
In un articolo apparso oggi sull'edizione online di Al-Jazeera, un commentatore arabo si chiede perchè, se è vero che ci sono gruppi di terroristi rifugiati nella città, gli americani non entrano in forze con le loro truppe per circondarli e arrestarli, senza causare vittime tra i civili.
La risposta è che è molto piu' comodo e meno dispendioso bombardare dall'alto e assediare: dei morti innocenti si puo' tranquillamente lavarsene le mani.
Da un uomo di destra come Gianfranco Fini ci si aspetterebbe un esortazione alla truppa perchè affronti gli insorti eroicamente con sprezzo del pericolo, affrontandoli a viso aperto.
Invece, anzichè rispondere al braccio destro di Bin Laden -- che in un comunicato diffuso recentemente ha accusato gli occupanti di essere "dei codardi che hanno paura di affrontare in campo aperto i mujahideen, preferendo bombardare dall'alto" -- Fini preferisce prendersela con la presunta codardia dei pacifisti.
E questo proprio mentre due pacifiste italiane stanno rischiando la propria vita prigioniere del nemico.
Se Simona Pari e Simona Torretta se ne fossero lavate le mani, probabimente ora sarebbero a casa loro in Italia, a guardare la guerra in televisione. Proprio come Gianfranco Fini.
Perchè Fini non ha esortato i suoi seguaci ad arruolarsi e a partire per l'Iraq, anzichè aizzarli contro i pacifisti?
Se per loro la guerra è tanto giusta e necessaria, che vadano a farla di persona, sul campo, come i loro eroi di El-Alamein, o come i ragazzi americani che morirono in Normandia.
Chi pratica lo sport del lancio di sputi al pacifista ha ben poco del nobile guerriero. E Ponzio Pilato al confronto era un temerario.
La verità è che i veri nemici della pace non sono mai stati nè i pacifisti nè i combattenti. Il vero pericolo, da sempre, sono quelli che sono ora per la guerra, ora per la pace, a seconda della loro convenienza. Spietati e feroci con i più deboli, servili e striscianti con i forti, sanno sporcarsi le mani di sangue senza provare alcun orrore. Salvo poi lavarsele accuratamente prima di salire sul palco di un comizio, su uno scranno parlamentare o sui divanetti di velluto di uno studio televisivo.                   Paolo Oddone
www.warnews.it
Un saluto di pace, Redazione Warnews