29.1.05

no alle celebrazioni a senso unico

Nei campi nazisti non dimentichiamolo c'erano anche  gli omosessuali  , l'unico  che klo  ha  ricordato in  questo  27\1\2005   è stato  iil settimanale   www.diario che  ha  allegato il dvd  del film  Paragrafo 175. E  da indymedia  da  cui  sono tratti alòcuni link  qua sotto   Mi viene  in mente  tale domanda  Una Giornata della Memoria... ma quale? E di chi? 

Istituita da pochi anni, la Giornata della Memoria dovrebbe essere un momento di riflessione sulla Shoah. Una riflessione che – guarda caso - si dimentica regolarmente di ricordare le vittime che il nazismo ha fatto tra rom, oppositori politici, omosessuali, disabili e malati mentali (o presunti tali).
Quest'anno, poi, la Giornata della Memoria avrà un sapore particolare. Mentre le istituzioni - tutte, da destra a sinistra - parteciperanno "commosse" al ricordo di questo nefasto evento storico, al Senato si discuterà della proposta di legge
per trasformare i repubblichini di Salò in "militari belligeranti"!
Quest'anno, poi, la Giornata della Memoria avrà un sapore particolare. Mentre le istituzioni - tutte, da destra a sinistra - parteciperanno "commosse" al ricordo di questo nefasto evento storico, al Senato si discuterà della proposta di legge per trasformare i repubblichini di Salò in "militari belligeranti"!
L'ideatore di questo disegno di legge è stato il senatore di Alleanza Nazionale Michele Bonatesta - per intenderci, lo stesso che nel 2001 aveva proposto, insieme al collega di partito Riccardo Pedrizzi, un disegno di legge per far diventare "Cavalieri della Patria" i militanti della repubblica sociale. Tutto questo mentre l'attuale governo ha ridotto i già modesti finanziamenti all'ANPI del 55% - denaro utilizzato esclusivamente per organizzare eventi in ricordo della resistenza e alimentarne, così, la memoria. Possibilmente, distinguendo i morti in battaglia.
Il processo di revisione della storia e di riabilitazione del fascismo, da destra a sinistra, finisce, dunque, per godere di un'accelerazione e di un riconoscimento storico enorme. La resistenza non sarebbe stata, quindi, una lotta di liberazione dal regime nazi-fascista, bensì una sorta di "guerra civile" tra due schieramenti o eserciti contrapposti (sic!) – anzi, quasi una partita del cuore... Tutto questo mentre pseudo antifascisti e democratici, la comunità ebraica, ex "partigiani" vari, tutti insieme ricorderanno "commossi" i crimini della Shoa. In fondo, se le premesse sono queste, ecco perché la storia è destinata sempre a ripetersi...
Quest'anno, infine, il parlamento ha votato l'istituzione della giornata della memoria per i martiri delle foibe per il 10 febbraio. La destra, non si sa quale quale perchè la distintinzione tra forze politiche riesce assai difficile oggigiorno, ha così un'occasione per opporre la memoria dell'olocausto a quella dei "martiri delle foibe" creando così una confusione tra vittime e carnefici che apre lo spazio ai peggiori revisionismi. Inoltre cito
sempre   dalla Ml  ecumenici    di  Paola Guazzo quest'interessante  articolo 


Istituita da pochi anni, la Giornata della Memoria dovrebbe essere un momento di riflessione sulla Shoah. Una riflessione che – guarda caso - si dimentica regolarmente di ricordare le vittime che il nazismo ha fatto tra rom, oppositori politici, omosessuali, disabili e malati mentali (o presunti tali).
Quest'anno, poi, la Giornata della Memoria avrà un sapore particolare. Mentre le istituzioni - tutte, da destra a sinistra - parteciperanno "commosse" al ricordo di questo nefasto evento storico, al Senato si discuterà della proposta di legge
per trasformare i repubblichini di Salò in "militari belligeranti"!
Quest'anno, poi, la Giornata della Memoria avrà un sapore particolare. Mentre le istituzioni - tutte, da destra a sinistra - parteciperanno "commosse" al ricordo di questo nefasto evento storico, al Senato si discuterà della proposta di legge per trasformare i repubblichini di Salò in "militari belligeranti"!
L'ideatore di questo disegno di legge è stato il senatore di Alleanza Nazionale Michele Bonatesta - per intenderci, lo stesso che nel 2001 aveva proposto, insieme al collega di partito Riccardo Pedrizzi, un disegno di legge per far diventare "Cavalieri della Patria" i militanti della repubblica sociale. Tutto questo mentre l'attuale governo ha ridotto i già modesti finanziamenti all'ANPI del 55% - denaro utilizzato esclusivamente per organizzare eventi in ricordo della resistenza e alimentarne, così, la memoria. Possibilmente, distinguendo i morti in battaglia.
Il processo di revisione della storia e di riabilitazione del fascismo, da destra a sinistra, finisce, dunque, per godere di un'accelerazione e di un riconoscimento storico enorme. La resistenza non sarebbe stata, quindi, una lotta di liberazione dal regime nazi-fascista, bensì una sorta di "guerra civile" tra due schieramenti o eserciti contrapposti (sic!) – anzi, quasi una partita del cuore... Tutto questo mentre pseudo antifascisti e democratici, la comunità ebraica, ex "partigiani" vari, tutti insieme ricorderanno "commossi" i crimini della Shoa. In fondo, se le premesse sono queste, ecco perché la storia è destinata sempre a ripetersi...
Quest'anno, infine, il parlamento ha votato l'istituzione della giornata della memoria per i martiri delle foibe per il 10 febbraio. La destra, non si sa quale quale perchè la distintinzione tra forze politiche riesce assai difficile oggigiorno, ha così un'occasione per opporre la memoria dell'olocausto a quella dei "martiri delle foibe" creando così una confusione tra vittime e carnefici che apre lo spazio ai peggiori revisionismi. Inoltre cito
sempre   dalla Ml  ecumenici    di  Paola Guazzo quest'interessante  articolo 


Persecuzione e internamento dei gay e delle lesbiche nella Germania nazista (1933 - 1945)

auschwitz
Internamento e " homocaust"

1871 - Nel Codice Penale del Reich bismarckiano, al paragrafo 175, si legge: "Un atto sessuale commesso fra due persone di sesso maschile e' punibile con il carcere e con la perdita dei diritti civili." 1933 - Con l'avvento dei nazisti, l'applicazione della legge e' resa piu' severa; e' altresi' proposto un suo inasprimento.
1934 (30 giugno) - Ernst Röhm, apertamente e notoriamente omosessuale, capo di Stato maggiore delle SA nonche' braccio destro di Hitler e Goebbels nella conquista del potere, viene arrestato da Hitler in persona a Weissee, incarcerato e immediatamente ucciso.
Il paragrafo 175 viene revisionato in senso esplicitamente e aspramente persecutorio nei confronti dell'omosessualita' maschile: "Un uomo che commette un reato sessuale con un altro uomo sara' punito con la prigione fino a 10 anni".
Le persone condannate a causa del paragrafo 175 sono costrette a indossare un triangolo rosa. 
   Nel 1933 vengono inoltre promulgate misure per la protezione dai "crimini sessuali" e la relativa prevenzione: i giudici potevano ordinare la castrazione di chi fosse colto a commettere atti sessuali in pubblico, inclusi gli atti omosessuali.
Un memo di Himmler, datato maggio 1939, autorizzo' che i prigionieri dei campi di concentramento potessero essere costretti alla castrazione. 
 Negli anni 20 Berlino si era trasformata in un notorio e apprezzatissimo Eden omosessuale: le lesbiche e i gay potevano vivervi apertamente e dichiaratamente, partecipi di un autentico fervore culturale underground di artisti e intellettuali. Con l'avvento dei nazisti al potere la vita lesbo-gay della capitale tedesca fu brutalmente oscurata e cancellata.
Dal 1933 al 1945, a causa del paragrafo 175 , centomila uomini furono arrestati e accusati della propria omosessualita': alcuni furono incarcerati, altri internati nei campi di concentramento. Ne sopravvissero circa quattromila. 
   Oggi - che si sappia - ne restano in vita solo una decina. Cinque di questi sopravvissuti all'"homocaust" nazista hanno deciso di fare coming out raccontando le proprie storie di perseguitati e internati in Paragrafo 175, un film-testimonianza di Rob Epstein e Jeffrey Friedman presentato nel 2000 al Sundance film -festival (premio della giuria per la miglior regia di documentario) e premiato anche al festival di Berlino 2000 con l'Orso d'oro nella stessa sezione. Per chi volesse  approfondire  e andare oltre  la  trama  commentata  che  riporto  dopo  " lo spoller ecco  il   sito ufficiale del film : http://www.tellingpictures.com/films/5.html 

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Paragrafo 175 copre visivamente una grave lacuna storica e documentaria su uno dei piu' aberranti e ancor oggi quasi completamente occultati capitoli della storia del Terzo Reich, facendo parlare i corpi e le autobiografie dei sopravvissuti: quelli del gay "partigiano" della resistenza ebrea che trascorse tutta la guerra ad aiutare chi si nascondeva dalle SS a Berlino; della lesbica ebrea che riusci' a fuggire in Inghilterra grazie alla donna di cui si era innamorata; quelli del fotografo tedesco che fu incarcerato per la sua omosessualita' e al rilascio si arruolo' nella Wehrmacht perche' "voleva stare con gli uomini"; infine il ragazzo alsaziano che vide il suo uomo torturato e ucciso in un lager.
Storie di lesbiche e gay sopravvissuti, raccontate con coraggio e amarezza, ma anche con l'ironia e l'humor così frequenti e amabili in persone che hanno da sempre coscienza del prezzo sociale della propria scelta.
Paragrafo 175, attraverso il racconto del coraggio personale di fronte a quella che Hannah Arendt chiamo' "banalita' del male", all'amministrazione quasi burocratica della violenza operata nei lager nazisti, solleva molte questioni provocatorie e attualissime sulla memoria, la storia e l'identita' della comunita' lesbica e gay e sui tentativi di cancellazione e "revisione" attualmente operati da correnti storiografiche tendenziose e capziosamente mistificanti.

Altre  informazioni  e  teastimonianze  su  Lesbiche e "homocaust"

"Su due pagliericci in alto vivevano tre triangoli rosa, lesbiche danesi (o norvegesi?) che ignoravano l'universo intero, sempre intente a lavarsi e pettinarsi tra di loro, pulitissime per quell'ambiente, fini, smunte, si coprivano di premure e di carezze fino a notte alta, consumate da un ardore vicendevole che le faceva apparire felici ai nostri occhi , al di la' della fame e dalla brutalita', completamente immerse nelle reciproche tenerezze. Interpellate, rispondevano educatamente ma a monosillabi, affrettandosi a rifugiarsi sul loro pagliericcio. A volte le vedevo imboccarsi a turno tutte e tre dalla stessa gavetta."

"Su due pagliericci in alto vivevano tre triangoli rosa, lesbiche danesi (o norvegesi?) che ignoravano l'universo intero, sempre intente a lavarsi e pettinarsi tra di loro, pulitissime per quell'ambiente, fini, smunte, si coprivano di premure e di carezze fino a notte alta, consumate da un ardore vicendevole che le faceva apparire felici ai nostri occhi , al di la' della fame e dalla brutalita', completamente immerse nelle reciproche tenerezze. Interpellate, rispondevano educatamente ma a monosillabi, affrettandosi a rifugiarsi sul loro pagliericcio. A volte le vedevo imboccarsi a turno tutte e tre dalla stessa gavetta."

 Questo icastico brano tratto dal best-seller Deviazione di Luce D'Eramo (Mondadori, Milano 1979, 256) e' l'unica testimonianza italiana - probabilmente l'unica anche nell'ambito dell'intera memorialistica sull'internamento - dell'olocausto lesbico (il campo di internamento dove l'autrice fu reclusa nello stesso block delle lesbiche "danesi o norvegesi" e' quello di Dachau, situato nei pressi di Monaco di Baviera, oggi visitabile).
Ci sono noti solo cinque casi di lesbiche internate a causa della loro sessualita' e non per motivi razziali. 
   Nel paragrafo 175 della legge nazista contro l'omosessualita' non e' menzionato il "crimine sessuale" del rapporto fra donne. Sulla non-menzione del rapporto lesbico nei codici penali moderni, e quindi sulla sua non-punibilita' a livello meramente legale - le esclusioni sociali, come ben si sa, sono altra cosa - e' interessante considerare quanto scritto da Paola Lupo nel fondamentale,direi magistrale, saggio di storia dell'omosessualita' femminile  Lo specchio incrinato:
"La concezione della sessualita' umana (…) pare basarsi sul postulato secondo il quale non esiste sessualita' all'infuori di quella maschile, o di quella che si figura come complementare a quella maschile. Circoscritto il discorso entro questi confini, l'omosessualita' fra donne, quando non venga negata o ritenuta poco piu' di un gioco magari un po' troppo licenzioso, deve essere formulata con proposizioni tendenti a ricondurla entro i limiti del modello prestabilito e non potra' configurarsi che come un'imitazione dell'atto penetrativo maschile. Ma poiche' tale atto viene assunto come segno "naturale" della superiorita' dello status virile, solo chi e' investito di tale status potra' seriamente compromettere la validita' del suo fondamento legittimante e agire << contro natura >> ovvero contro l'ordine sociale. Il suo sara' un tradimento consumato all'interno delle mura stesse del palazzo, un rinnegamento volontario che incrina quella immagine speculare su cui gli uomini costruiscono la loro identita'. (…)"Pochissimo (percio') e' dato di sapere sul modo in cui, di fatto, esse vivessero i loro amori o su cosa ne pensassero, e neppure possono essere indicativi sulla loro diffusione le asserzioni di inesistenza o i lunghi periodi di assenza dell'argomento dai discorsi ufficiali, essendo la negazione e il silenzio, oltre che indice di disinteresse, anche la forma piu' efficace di repressione e tolleranza insieme (P. Lupo, Lo specchio incrinato, Marsilio, Venezia 1998, 12-14). 
   Le lesbiche tedesche soffrirono socialmente le stesse "pene" inflitte agli omosessuali maschi: la distruzione di club e di associazioni culturali, la messa al bando di pubblicazioni e riviste lesbiche, la chiusura o la sorveglianza poliziesca dei luoghi d'incontro. I gruppi visibili di amiche si smembrarono e si riaggregarono in "giri" privati. Molte interruppero i contatti sociali e cambiarono addirittura luogo di residenza.    Gli stili di vita di un'amplia comunita' urbana, che favoriva l'estrinsecazione di diverse identita' lesbiche, avevano cominciato a diffondersi agli inizi del Novecento: con l'avvento al potere dei nazisti se ne perse ogni traccia percorribile. Gli effetti di questa silente"Stonewall" lesbica berlinese continuarono anche nel clima del dopoguerra, nella Germania democristiana e adenaueriana.    La Gestapo e la Kriminalpolizei, fin dai giorni dell'assassinio di Röhm (1934), concentrarono le proprie aberranti energie sui maschi omosessuali in quanto "nemici" dello Stato (cfr. le considerazioni di Paola Lupo, supra).
La scarsita' delle fonti reperibili non offre una sufficiente documentazione circa la persecuzione giudiziaria delle lesbiche e di come questa avvenisse - per esempio in seguito a una denuncia alle autorita'. Alcuni rari documenti indicano che la polizia conservava nei suoi archivi rapporti sulle lesbiche, come d'altronde facevano altre organizzazioni del Partito Nazionalsocialista, del tipo "Dipartimento di polizia razziale". 
   Solo pochi casi sembrano indicare arresti che, con il pretesto di altre offese alla legge, siano riconducili a una decifrabile matrice lesbica.
In una scheda burocratica del campo di concentramento di Ravensbruck l'omosessualita' femminile viene indicata quale motivo di detenzione. Il 30 novembre 1940, la lista dei "nuovi arrivi " in questo campo di concentramento femminile indica che l'undicesima "iscrizione " del giorno e' quella della "non-ebrea Elli S. - di esattamente 26 anni". La parola "lesbica" appare nel foglio d'ingresso come ragione dell'internamento.
Elli S. fu rinchiusa tra le prigioniere politiche. Non si conoscono altri dettagli circa la sua permanenza nel lager e sulla sua sorte. 
   Si conoscono anche altri casi in cui le lesbiche furono punite come "disfattiste delle risorse militari". Dove esistevano cosiddette "relazioni di dipendenza" fra superiori e subordinate, o fra insegnanti e alunne, poteva essere applicato il paragrafo 176 del codice penale, che puniva la "pedofilia" (cfr. G. Grau, a cura di, Hidden holocaust, trad. ingl. di P. Camiller, Cassell, New York, 1995).

Sempre  sul  film

S

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Nel film Paragrafo 175 e' visibile la testimonianza di Annette Eick, lesbica ed ebrea, che riusci' avventurosamente a non essere mai nternata.Nata nel 1909 in una famiglia di ebrei berlinesi colti, Annette scopri' la sua identita' lesbica a 10 anni: - Dovevamo scrivere un tema su come sarebbe stata la nostra vita da adulte, e io scrissi: "Voglio vivere in campagna con un'amica piu' grande di me ed avere un sacco di animali. Non voglio sposarmi, né avere bambini, ma voglio scrivere." - Durante gli anni 20, Annette Eick, partecipo' con impegno e passione alla vita culturale lesbica di Berlino, frequentando club di donne e scrivendo poesie e racconti per una rivista lesbica.
Dopo l'avvento al potere dei nazisti, Annette riusci' a fuggire in Inghilterra grazie a una donna incontrata casualmente in un bar lesbico della quale si era innamorata. I suoi genitori furono uccisi ad Auschwitz; lei, invece, riusci' a fare esattamente cio' che aveva sognato a 10 anni: vivere in campagna, nel bel countryside inglese, con una compagna davvero - in tutti i piu' felici sensi possibili - "storica".E scrivere poesie.

 Collegamenti:
- Fascismo e deportazioni: le responsabilità di Mussolini
- Associazioni italiane di ex-deportati, perseguitati politici, partigiani
- Il sito per l'indennizzo ai lavoratori forzati deportati

Senza titolo 547

 

                                                                    

“Non sei all’altezza delle mie esigenze”

Mondo autoritario va un po’ a quel paese!!!!

Una str… come la mia datrice che ricorre a stupide parole per non dare un aumento al mio piccolo stipendio… se non ne avessi bisogno la manderei a quel paese dicendole tutto ciò che non mi va… giorni troppo tesi sono stati finora.. e penso che continueranno su questo filo….uffa!!!

Arrabbiata con tutto!!!

Ho finito di leggere “Arancia meccanica” By Anthony Burgess

... un libro che nella vita bisogna aver letto…




Storia di un profeta ribelle

dalla ML  ecumenici@aliceposta.it

“Quando sono venuti a cercare i comunisti, non ho detto niente, non ero comunista. Quando sono venuti a cercare i sindacalisti, non ho detto niente, non facevo il sindacalista. Quando sono venuti a cercare gli ebrei non ho detto niente, non ero ebreo. Quando sono venuti a cercare i cattolici, non ho detto niente, ero protestante. Poi sono venuti a cercarmi. Non restava nessuno per protestare?”

Martin Niemöller

 

 

Teologo tedesco (Lippstadt 1892 - Wiesbaden 1984). È figura simbolo della resistenza ecclesiastica al nazismo. Pastore evangelico nel quartiere berlinese di Dahlem all'avvento del nazismo, nel settembre del 1933 fondò il Pfarrernotbund (Lega di pastori in situazione di emergenza), uno degli organismi che prepararono la nascita della Chiesa confessante, di cui Niemöller fu uno dei principali ispiratori e animatori. Alla Lega aderirono nel 1934 7036 pastori su 18 000 circa. Scopo dell'associazione era resistere ai cristiano-tedeschi e al loro cristianesimo filonazista e soccorrere economicamente i pastori vittime del "paragrafo ariano", cioè licenziati a motivo di una parentela (di qualunque grado) con ebrei. Nell'ottobre del 1934 Niemöller ospitò nella sua comunità il secondo sinodo della Chiesa confessante, che segnò la definitiva rottura con la Chiesa statalizzata dei cristiano-tedeschi. Fu arrestato e internato nei campi di concentramento di Sachsenhausen e Dachau dal 1937 al 1945. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, occupò posizioni di primo piano nella Chiesa evangelica tedesca e partecipò alla redazione della "Confessione di colpa di Stoccarda", nella quale la Chiesa confessò la sua colpevole complicità, palese o segreta, con il potere nazista. Nel 1947 divenne presidente della Chiesa dell'Assia-Nassau, nel 1948 e nel 1954 entrò nel comitato centrale del Consiglio Ecumenico delle Chiese, nel 1961 divenne uno dei suoi sei presidenti. Pacifista convinto, fu attivo oppositore del riarmo tedesco e dell'armamento atomico, e in più modi favorì il dialogo Est-Ovest negli anni bui della guerra fredda. [Paolo Ricca]

 

 

Senza titolo 546

 

28.1.05

Senza titolo 545

La tua bellezza darà un senso sconosciuto alle mie emozioni. Dal tuo seno prenderò la linfa che nutrirà la mia anima. Dall' acqua che si muove in te trarrò la mia forza.
Dentro te, io riuscirò ad assumere la mia forma.

Insieme
Usciamo
In una nuova vita

Da nuove avventure
Da un nuovo amore
Da te
Dai tuoi baci
Dalle tue carezze
Dalle tue mani
Io voglio rinascere

In risposta a :

 

 " E giù a fustigare i costumi corrotti

Guardo una delle pubblicità che annuncia il ritorno di Fabio Volo su Italia Uno. Nudo, con montaggio e telecamera scrupolosi nel non scivolare su una panoramica delle sue pudenda: prende una noce (o che diavolo è), la schiaccia con le natiche e suppongo che successivamente potrebbe anche mangiarla. Cosa vuol trasmettere? La "simpatica canaglia", il personaggio eccentrico e fuori dalle regole che non si cura del disgusto piccolo-borghese che un gesto simile potrebbe provocare nel telespettatore medio, ma che piuttosto vuol suscitare le simpatie dell'adolescente abietto spettatore di Italia Uno? Il limite fra eccentricità e idiozia è spesso labile come carta velina. "

Articolo tratto da un blog a me amico, cs ne pensate voi?

Questa è la mia :

 " Lo spot non è molto serio, lo so, ma lui è uno ke "spacca", lo dice lo speaker dopo il fortissimo gesto della noce, cmq vederlo in tv è un ottimo ritorno sempre meglio di tanti/e altri/e pseudo-conduttori/ici ke in televisone non hanno niente da dire e ke sono li grazie alle loro doti orali, se mi è concesso. Dopo averlo visto in Casomai merita il mio rispetto :D Evviva Fabio Volo :D
p.s. poi il piccolo borghese ha gia troppi pensieri per la testa, tipo come mettere insieme il pranzo cn la cena ke curarsi di una noce spaccata col fondoschiena di Volo, e sopratutto pensa di più  al suo di fondo schiena sempre più penetrato amabilmente dal governo cn l'aumento in busta paga, ke ti permette di comprare un panino in più se sei povero, ed in più colmo dell'ironia non gli rimane neanche la velina con cui pulircisi.
Un saluto da un adolescente ammaliato dal deretano di Volo...
Appicicaticcia... "

? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?

Senza titolo 544

Fisso

Lo sguardo lento

Della luce che sbatte

Sul vetro

Langue tra i denti

La lingua di noia

Mani ferme

Nell’in consuetudine

Della mente

Fra palpebre calde

Che scendono lente

Tutto sembra morire

Nella sorda aria

In questa stanza priva

Di sabbia

 

27.1.05

NON SON O SOLO UN COPIA & INCOLLA

A tutti \ e coloro   giungono (  o sono giunti )  qui dopo  aver trovato   e letto   la mia  “ scheda     sul sito dei troll    meglio noto  come il sito  di Bynoi  (  riporto   qui  , anche  se  dovreste  ormai conoscerlo  visto che ne  ho  già parlato in passato  )    rispondo con  quest’epitaffio  di Bob  Dylan  che    dice  ::

<<"  [--- ]

Sì, sono un ladro di pensieri
non, vi prego, un ladro di anime

ho costruito e ricostruito

su ciò che è in attesa

perchè la sabbia sulle spiagge

cesella molti castelli

su ciò che è stato iniziato

prima della mia epoca

una parola, un motivo, una storia, un verso

chiavi nel vento per schiudermi la mente

e permettere ai miei pensieri nascosti di respirare l'aria del cortile

[---]  >>

Il testo  è   trattato   da   11 outlined epitaphs oppure per  chi volesse  leggerli già  tradotti   vada  qui    )  .  Quindi   :<<   chi  è senza  peccato  scagli la prima pietra  >> (  Gv 8, 6-7).

Spero   di  non  dover  più ritornare  a  parlare di  tale  argomento   e  d’aver  chiarito   che non sono   solo un copia e  incolla   .

P.s 

credo che  la mettero  fra  le Faq 

Senza titolo 543

Se questo è un uomo




“Voi che vivete sicuri


Nelle vostre tiepide case,


Voi che trovate tornando a sera


Il cibo caldo e visi amici:




Considerate se questo è un uomo


Che lavora nel fango


Che non conosce pace


Che lotta per mezzo pane


Che muore per un sì o per un no.


Considerate se questa è una donna,


Senza capelli e senza nome


Senza più forza di ricordare


Vuoti gli occhi e freddo il grembo


Come una rana d’inverno.




Meditate che questo è stato:


Vi comando queste parole.


Scolpitele nel vostro cuore


Stando in casa andando per via,


Coricandovi alzandovi;


Ripetetele ai vostri figli.




O vi si sfaccia la casa,


La malattia vi impedisca,


I vostri nati torcano il viso da voi.”



(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976, p.1)


26.1.05

Senza titolo 542

  

Bello quando sai che puoi essere più brava della tua datrice di lavoro in certe cose….

E ieri sera dopo una giornata un po’ boh.. perché non trovo il termine per definirla.. scesa dal treno ho incontrato l’unica persona che non volevo incontrare… il mio ex… ma non c’è stata nessuna emozione particolare… nessun turbamento… solo l’indifferenza che ho cercato per tanto tempo.. e che ora provo.

Sarà che sto bene!


Senza titolo 541

  

IO NON DIMENTICO

 

Non dimenticare.

Perché non è così che si sana la ferita, non così la Vita rimargina il dolore per

l’immonda creazione di Morte che furono i Campi di Concentramento.

 

Il Ricordo è un’arma potente da tenere lucente e affilata, una lama che squarcia

qualunque vigliacco o incosciente tentativo di manipolazione o mistificazione della Storia.

 

La Conoscenza di quella realtà è una crescita evolutiva per le nostre coscienze,

la base per comprendere cosa l’uomo può fare e la misura del percorso evolutivo ancora da compiere.

 

Tutti siamo tentati di rispondere ad un bimbo che ci chiede se i mostri esistono, che sono solo frutto

della nostra fantasia, della paura;

Ma tutti coloro che hanno a cuore un bimbo, non lo lascerebbero mai indifeso e ignaro a percorrere

le strade della Vita.

 

Noi siamo responsabili in quanto appartenenti alla stessa specie, di quello che l’Umanità compie,

ed il Monito che la Storia ci offre è prezioso e restituisce ed amplifica il giusto tributo d’onore e rispetto

ai Martiri di quel epoca,  fino a giungere purtroppo a quelli di oggi.

 

Se avesse Voce il Ricordo per me sarebbe l’urlo delle madri a cui strappavano via i figli;

Se avesse Colore quel Ricordo sarebbe il grigio del cemento delle canne fumarie svettanti nei Lager

Se avesse Odore.. sarebbe quello che la Morte ha nei mattatoi a cielo aperto

Se avesse Tatto sarebbero le scanalature lasciate dalle unghie nelle docce a gas di Auschwitz ..

 

Perché resti solo un Ricordo

Non devi scordarlo Mai

 

Non sia Mai più Quello che è stato

E che sia Legge Uguale per Tutti

Senza distinzioni di Razza, Sesso, Età

 

È la Nostra Memoria

La Nostra Storia

La Nostra Vita

IO NON DIMENTICO

25.1.05

Senza titolo 540

                                                                                                                                                                                                                 Lo so che  a
molti \ e di voi    dà fastidio la
politica ela  retorica  ma  davanti a  certe dichiarazioni  di  certi  notri politici  che  usano la  storia   come  clava   \   arma  verso  i loro  avversari ideologici  e politici   mettono ( come  in questo  caso ) per  ignoranza  ( ? )  operchè lo pensano sul serio  (? )  : <<
Lo so che  a
molti \ e di voi    dà fastidio la
politica  e la retorica   ma 
davanti  a certi  fatti 
:  le  dichiarazioni  di certi
politici      che usano la  storia 
come   clava  verso 
i  loro avversari     e mettono sullo stesso piano  , 
per  ignoranza  (  ?
) o  perché  lo pensano  sul  serio 
(  ? )    chi  ha  combattuto  
per la  libertà  e la 
democrazia   :   <<  Mi fa impressione vedere un partito che si chiama Rifondazione
comunista. Mi farebbe la stessa impressione se ce ne fosse uno con il nome
Rifondazione  nazista ».
(Carlo
Giovanardi  ministro per i Rapporti con
il Parlamento, 17 gennaio.) , 
chiederei  al ministro Giovanardi
di ripetere questa frase ad Auschwitz 
il 27 gennaio Giorno della Memoria , 
se   lo pensa  veramente . e alcuni fattio  coem  :    il  gesto   del  braccio teso di Canio  davanti alla   curva  ; la
pubblicazione  di  un testo 
\ libello antisemita   e  l’invio al 
rabbino della  comunità
Ebraica    di Cagliari   del prof 
Pietro Melis  docente di  filosofia 
presso  la  facoltà di scienze dell’informazione  , il cui 
testo   scontro fra
culture  e  metacultura scientifica 
    ( SIC
)  è stato adottato  per il corso di quest’anno accademico  ; e 
altri fatti   di piccola
entità  scritte  e graffiti  
nazisti  .



 Lo  so  che  odiate  
come  me  le 
celebrazioni ipocritiche   e
retoriche   , ma   purtroppo quest’ultima  è un effetto collaterale  e 
inevitabile della memoria 
storica  . E’ vero   che  
il binomio Auschwitz –Birkenau 
rischi la saturazione retorico \ moralistica e  mass mediatica    ma  alcuni 
storici   testardi  che 
continuano sa  studiarlo  , come 
Marcello Pezzetti   o  Anette 
Wieviorka   che  afferma : <<  Rendere Auschwitz  alla  storia  , non vuol dire   sistemarla  in un
cassetto . Al contrario   vuol dire   assicurarne la  paternità >> .
  
IL motivo  per  cui 
anche quest’anno    celebro ,  come ho fatto lo scorso 
anno
,
 tale   evento  è 
perché    ci sono ancora molte
persone   che non sanno  o  
nonostante  tutto  cercano 
ancora  oggi  di 
cancellare   la memoria:  negandola 
, sminuendola   o peggio
nascondendola o  rendendola  retorica   
come fanno nella  cittadina   dove  
si trova il campo di Auschwitz  
che  non mettono indicazioni  per  trovare il campo  ,  o peggio 
indicano nel  programma del
museo    solo  il  primo  e 
non  il secondo  ( 
quello dove  ci sono le linee
ferroviarie   , i rematori  e  le
camere  a  gas  ) .  Preferiscono  ovattarla  \    nasconderla   ,  cercando   di  depistare
i  turisti  e  chi  vuole 
conoscere  e tastare  con mano 
tale  orrore  , . Ecco 
che  mi faccio  ogni 
volta  che  sento parlare di  Genocidi  la stesa  domanda  
che  si fa  
Eliezer Wiesel davanti  all’olocausto  :  <<  ... E’ 
cosi difficile  concepire  che 
una  cosa  del 
genere   sia potuta  accadere in pieno  XX  secolo  ?  In
un paese tanto  fiero della propria  cultura 
?  >
. Sempre la stessa
persona  dice  : <<   ho
paura dell’oblio  degli altri  . la 
gente  ancora non vuole ascoltare
, né capire  , né  sapere . Anche  gli intellettuali 
>>
  . E poi
come  ho  già   detto ,  reperita 
iuvant ,    nel  post 
dell’anno scorso , dato che la memoria è parte integrante e fondante della
propria identità antropologica e culturale , sia della democrazia ( sia
che  s’intenda come me  nel significato  anarchico \ libertario 
o   in quello comunista  oppure  
quello   borghese   ) e della civiltà .,  e visto che i silenzio , l'indifferenza
e  il non voler  vedere sono come dice Francesco Guccini in
:nella  canzone   a silvia : << [...]
e sempre l'ignoranza fa paura e il silenzio è uguale a morte [..
[…]
>>  , è stato ( ed è sempre di
tutti i genocidi) complice e fattore della shoah e di altri genocidi e
aberrazioni del secolo scorso . Vorrei che 
riflettiate  su cosa è stata la
shoah e le aberranti leggi razziali 1933 Germania , 1938 in Italia , non voglio
farvi nessuna lezione scolastica o dottrinale , ma invitarvi a ricordare
per non dimenticare
. , perché la shoah non è stata solo il
genocidio della popolazione ebraica   ,
ma anche di oppositori politici e coloro che si opponevano a tale progetto di
sterminio , zingari , testimoni di geova , malati di mente , fisici , ecc.
Chiudo  Il post  invitandovi  a non dimenticare  e a farsi  che  la memoria   di tale  eventto  ( e  di tutti i gernocidi  )   non diventi   solo retorica   sterile  o per  parafrasare  la  famosa  canzone   figli  dell'officina   fiori appassiti  nel lezzo dei tuguri   e  con questa frase  di Danilo Dolci  :<<  Non sò se i   giovani sanno  , in ognio parte del mondo : no0n c'pèrivoluzione se si trattano gli uomini come  sassi . Ad  Auschwitz  ci torno volentieri  mi dà la misura dei fatti  >> .

  PERCORSI


Libri , opuscoli







http://www.racine.ra.it/memoria/giornomembibliogr.htm
http://www.deportati.it/librionline/default.html

) occorre  il  file  pdf
http://www.deportati.it/pubblicazione/default.html




Film



http://www.deportati.it/filmografia/default.html



 in particolare

La  finestra di fronte  ( 2002)

Regia: Ferzan Ozpotek - Interpreti: Giovanna
Mezzogiorno, Massimo Girotti, Raoul Bova, Filippo Nigro, Serra Yilmaz, Billo
Thiernothian


IL  pianista  ( 2002  )
The pianist)
Regia: Roman Polanski - Interpreti: Adrien Brody (Wladyslaw Szpilman), Thomas
Kretschmann (ufficiale tedesco), Frank Finlay (il padre), Emilia Fox (Dorota),
Maureen Lipman, Ed Stoppard, Julia Rayner, Jessica Kate Meyer







Schindler' s List 
Trovate qui
la  scheda   



Dottor Korczak
trovate qui
la scheda
 

 



Fumetti



Il n°83 di Dylan
Dog     qui la trama  




Maus  di  Art
Spiegelman  Trovate  qui  altre News  




 



Storia 









vedere  anche    sempre  
dalla stessa fonte







   27 gennaio
: Giorno della Memoria in ricordo alla
liberazione del campo di Auschwitz (1945)
   Germania
nazista
                                                                                                                              Olocausto







 









http://www.deportati.it/leggi_razziali.html
(anche l’Italia non  può  dirsi immune   dalle  leggi razziali )http://www.olokaustos.org/argomenti/index.htm
http://www.zadigweb.it/amis/schede.asp?idsch=197&id=8
(gli omosessuali nel lager )
http://www.sapere.it/tc/scuola/percorsi/memoria/raccontare.jsp
http://www.sapere.it/tca/MainApp?srvc=dcmnt&url=/tc/scuola/percorsi/memoria/raccontare_1.jsph











• Canale Storia
Auschwitz,
la macchina dello sterminio >>













  Il
Nazismo mistico >>













• Galleria Multimediale
Vittime dell'Olocausto (video) >>












• Giornale del Sapere
Ricordare
l'orrore della Shoah >>













• Enciclopedia
Shoah >>












  Art Spiegelman >>












  Jorge Semprùn >>












  David







24.1.05

Senza titolo 539

Bisogna cercare di prendere tutto quanto con ottimismo e ricordare che la vita è sempre degna di essere vissuta anche quando è noia, fatica, delusione.

La notte non è mai così nera come prima dell’alba ma poi l’alba sorge sempre a cancellare il buio della notte.

Così ogni nostra angoscia, per quanto profonda, prima o poi, trova motivo di attenuarsi e placarsi, purché lo vogliamo. Sappiamo che c’è la luce perché c’è il buio, che c’è la gioia perché c’è il dolore, che c’è la pace perché c’è la guerra e dobbiamo sapere che la vita vive di questi contrasti.

Alzatevi ogni mattino sereni e ringraziate Dio di essere ancora al mondo guardando il cielo con occhi luminosi e ricordatevi che nella vita ci sono giorni pieni di vento e pieni di rabbia, ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore, ci sono giorni pieni di lacrime, ma poi ci sono giorni pieni d’amore che vi danno il coraggio di andare avanti per tutti gli altri giorni.

Non arrabbiatevi per cose di poco conto  e cercate di conservare la calma nei momenti di tensione. Andate incontro agli altri offrendo la vostra amicizia e pensate che tutti possono essere amici, anche quelli che vi sembrano scostanti e che, forse, non aspettano da voi che una parola buona per fare il primo passo. Solo così esisterete veramente e non sciuperete nessun istante della vita. Respirate profondamente e con grande gratitudine perché l’aria che respirate è la fonte della vita più del cibo e dell’acqua.

Non siate invidiosi degli altri perché non potete sapere se chi invidiate non nasconda qualcosa che voi non vorreste per nulla al mondo in caso di cambio. Non indugiate troppo sugli errori e tenete presente che tutto può servire a rendervi migliore. Cercate di essere sempre voi stessi a costo di qualche rinuncia. Solo così potete trovare la vostra strada bianca in mezzo ai campi di grano.

 

 

(Romano Battaglia)

 

23.1.05

Senza titolo 538

 

Ora ricordo cosa ho pensato giovedì sera ascoltandoti….

Tu baci la musica...

Senza titolo 537

 Voglio postare questo articolo che sembra assurdo ma tenero.. bello...

Si uccide perché la moglie è in coma, lei si risveglia

Disperato perché la moglie era in coma da quattro mesi, si è tolto la vita. Subito dopo la donna si è improvvisamente svegliata, le sue prime parole sono state invocare il nome del marito. È la drammatica storia di Ettore Benvegnù, 71 anni, di Padova e della sua compagna Rossana Bianchetto, 67 anni, colpita da ictus cerebrale, in coma profondo da quattro mesi.
Infermiere professionale in pensione, Benvegnù faceva vi-sita alla moglie almeno quattro volte al giorno, sostava a lungo accanto al letto, le mani nelle mani, sperando di vederla riaprire gli occhi. Alla fine la disperazione ha vinto, l'uomo ha smesso di sperare e ha deciso di mettere fine al suo tormento uccidendosi. E proprio a poche ore dalla sua morte, Rossana ha ripreso conoscenza, facendo sobbalzare parenti e amici al suo capezzale. «Dov'è Ettore?», sono state le sue prime parole. Nessuno ha avuto il coraggio di raccontarle la verità. Rossana Bianchetto è l'unica sorella dell'asso del ciclismo Sergio Bianchetto, vincitore negli anni Sessanta di vari titoli iridati e olimpionici.
Ex infermiera all'ospedale di Padova, la donna era stata colpita da ictus nel settembre scorso, operata due volte in neurochirurgia e poi trasferita in Rianimazione.
Ettore Benvegnù non sperava più di riavere la sua Rossana, ha preferito andarsene, mettere fine allo strazio uccidendosi. Era atterrito dalla solitudine. Ha lasciato biglietti indirizzati ai familiari, in cui spiegava le ragioni della decisione di farla finita. «Voglio morire con lei», diceva negli ultimi giorni.
Ma se non bastasse, al dramma stile "Romeo e Giulietta" si è aggiunta la beffa. La donna infatti, dopo essersi risvegliata ed aver saputo della morte del marito, è ritornata in coma.

22.1.05

Senza titolo 536

Non ho voce

Più negli occhi

Ciechi d’opinione

Ormai sono

Un giudizio

Blando senza

Volto un ridere

Comune dinnanzi

E dietro

L’ombra mia ho

Perso la voglia di

Curarmi perché

Non ha senso

Esistere quando

Tutto ti pensa

Diverso

Ho voglia di

Sciogliermi su

Schegge di

Vetro fermare

Il respiro e

Tornare indietro

Evita l’amore

Ed il frutto

Infausto dei

Miei genitori

Mai mostrarmi

Agli occhi

Perché il mio

Vivere è solo

Triste ricordo

Nell’ombra

D’un eterno

Oblio

 

IL VIAGGIO DI PAOLO

 

QUESTA FOTO ME L'HA MANDATA IL MIO AMICO PAOLO (WWW.GETTALAMASCHERA.SPLINDER.COM ) DI RITORNO DA DAKAR IN AFRICA.....VOGLIO POSTARLA PER L'AMORE E LA SERENITA' CHE HA TRASMESSO A ME....E CHE SPERO TRASMETTA  A TUTTI VOI:


donna africana con bimbi

Senza titolo 535

 

Tienimi stretta a te

E' un velo sottile
che avvolge il silenzio,
mentre un sogno
irrequieto vaga
fra minuscole stelle
nell'aria che non
cede passo
al danzare

stringimi
posa il capo
al mio cuore
che mai sa mentire
Lo senti il pulsare ?
Io non so
se un sogno
può parlare d'amore
se il volar sopra i cieli
avvicina la luna
al sole…
io non so…

ma ti prego
tienimi stretta a te
non parlare,
amore mio,
ascolta in questo
silenzio la voce del cuore
scava dentro le mie
emozioni e sarai tu
con il tuo amore a
crearmi

in nessun altro luogo
io posso esistere
solo tra le tue braccia
so essere me!

21.1.05

nuova categoria

 Ispirato  dai programmi  racconti di  vita     e   un  un giorno per  sempre   , ho deciso di  aprire una nuova  rubrica   . Essa  tratterà   di  raccontare le   storie di uomini e donne ( meglio se  vostre , se   vi và   )  nel bene  e  nel male   che nel corso di 24 ore hanno
visto cambiare la propria vita: giornate "straordinariamente" comuni
dopo le quali nulla e' restato piu' come prima . Resto  in attesa   . Un grazie a  tutti\e per  l'arrichimento  che  mi date  o  che  mi avete   dato  .

20.1.05

Senza titolo 534

 

Senza titolo 533

 

NESSUNO HA FATTO NULLA!!!

Non mi è successo nulla di che per fortuna ma ODIO che mi si mettano le mani addosso!!!

 

 

E care mamme se dovete fare le stronze in giro invece di educare i figli… beh uccideteli… oppure uccidetevi voi… che forse è meglio!!!

19.1.05

per quelli che ancora non capisco cosa mi propongo con il mio blog

 E' difficile fare le cose difficili:parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi. (Gianni
Rodari)

Senza titolo 532

“I barboni sono randagi scappati dalle nostre case,
odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che non hanno,
ma anche di tutto ciò che ci manca.
Perché forse ci manca quell’andare silenzioso totalmente libero,
quel deambulare perplesso, magari losco, eppure così naturale,
così necessario, quel sfottersene del tempo meteorologico e
di quello irreversibile dell’orologio”
da Zorro di M. Mazzantini

18.1.05

Senza titolo 531

 
Spesse radici frantumano il tuo spinato cuore.
Amo il rosso della tua anima.
Lasciami riposare tra i petali soffici...
mai più sola...
Ti sogno e ti amo. 
Carezze fatte al vento...
Baci regalati alle stelle...
Solo polvere eri...tu...tra le mie dita...
Stringimi.
Sarò come mi vorrai...
dannata.
Piove. Il buio mi deprime ora...
Chiudo gli occhi.
Nel rumoroso silenzio dei miei sogni
ti bacio.
Mai più sola.

Senza titolo 530

 
 

Giornata tranquilla anche se con tanto sonno…

Ieri serata tranquilla… abbiamo fatto una di quelle tante cose che ci tenevo a far con te… tranquilli tu hai detto : “questi sono i momenti da godere con la propria ragazza”.. è vero…e in quel momento mi cullavo nella nostra appaciatezza…

Ieri pomeriggio ho provato a rileggere delle lettere scrittemi, ma non ci sono riuscita. Un anno e mezzo di lettere scritte e ricevute… ma quanto avevamo da dirci.. tanto turbinio all’inizio e poi… in un attimo non c’era più nulla che mi coinvolgesse… neanche il tempo da passare insieme… i rapporti cambiano… e c’è stata una storia che non c’è mai stata…

… e mentre giocavo ad un giochino stupido stasera ho ripensato un po’ al passato..

La mia vita adesso è totalmente diversa, io sono diversa… e per certi versi tutto questo mi piace…

…vorrei solo non sentire in esto momento vecchie e tamarre canzoni che stanno suonando in una cortina dietro casa… serata di focaroni…

Buona serata…

O

Buona notte

A

Tutti!!!