6.9.08

Senza titolo 824

  QUESTO E' UN VECCHIO RACCOGLI MIRTILLI !  LO CONOSCETE ?  :-)


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Guerra o pace

aria


Guerra o pace


Le guerre sono inutili,
sono un  disastro per tutti,
ancora di più per chi subisce.
Le guerre non creano,distruggono.
Si combatte per la pace,
la pace si ottiene con la ragione
e la buona volontà.
La guerra e figlia del male,
della discordia,dell'odio
e della cattiveria umana.
La guerra ti toglie la vita,
poi fa finta che ti dona
la pace.
Non ricordo una guerra
senza dolore, senza morti,
senza distruzione.
Perchè l'uomo seguita
a combattere in nome della pace
e poi lascia sulla terra,solo sangue?


franca bassi
 


Senza titolo 823

  QUESTO E' UN VECCHIO CAMION DI LATTA CHE TRASPORTAVA LE AUTO !  L'AVETE MAI VISTO ?  :-)


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5.9.08

Pacchetto sicurezza a Milano



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zona Rogoredo Milano (fotografia fatta da Donatella C.)





Dopo l’approvazione del “pacchetto sicurezza” gli interventi a tutto campo della polizia si sono intensificate.

Spesso controllori e vigili salgono sugli autobus a far dei controlli diretti in particolare contro gli immigrati. Ora è anche arrivato l’esercito. Tutti accusano i cittadini immigrati di essere clandestini ma nessuno dice che la clandestinità è tutta responsabilità del governo. Quelli che governo, mass media e settori di popolazione chiamano “clandestini” sono persone che lavorano ma che non possono regolarizzarsi perché la legge sull’immigrazione non lo permette. Molti italiani che si lamentano (ipocritamente) del pericolo “clandestini” hanno poi un “clandestino” alle loro dipendenze che lavora nelle loro fabbriche, cura i loro figli e i loro genitori.

Questo testo è un intento di far conoscere ai cittadini immigrati, ma non solo, cosa la polizia può fare e cosa non può fare affinché si possano denunciare gli eventuali abusi. Il testo è stato prodotto grazie al lavoro degli avvocati di “Supporto legale contro il razzismo". L’associazione Arci Todo Cambia ha contribuito alla sua realizzazione.



info: controilrazzismo@yahoo.it – todo.cambia@libero.it

Le tre scimmiette

La morte di un ragazzo che andava felice con il suo compagno in vacanza, e che ha incontrato il destino su un aereo caduto in Spagna, mi ha davvero scosso. Ma non per la disgrazia. Certo succede che gli aerei cadano, abbiano guasti. No, non è stato l'incidente ma l'ipocrisia, i pettegolezzi, le allusioni, che hanno circondato la notizia. Quel ragazzo era gay. Non so chi si vergognasse della sua diversità, non so perchè tutto venisse sussurrato, taciuto, negato. Che scandalo può essere quello di due persone felici, che vanno in vacanza insieme con un figlio di uno di loro? Perchè non si pensa mai ai sentimenti delle persone ma al loro sesso, e a quello che fanno sotto le lenzuola? Sono indignata. Speriamo che anche in Italia arrivi, prima o poi, un uomo che abbia il coraggio di dire, ad alta voce e davanti a milioni di persone:" So che ci sono divergenze sul matrimonio gay, ma sono certo che tutti siamo d'accordo sul fatto che i nostri fratelli gay e le nostre sorelle lesbiche hanno il diritto di fare visita in ospedale alla persona che amano e hanno il diritto a non essere discriminati". Lo ha detto Barack Obama alla Convention dei Democratici. In Italia si fa finta di non vedere, non sapere, non dire. Siamo il popolo delle tre scimmiette sulla scrivania del papa.

Salve

C'è una coccinella che mi cammina tra i tasti e ora porella c'è finita in mezzo, mi sto chiedendo cosa farci di sta coccinella, se la tolgo finisce che la schiaccio e la ammazzo ma se resta lì crepa e si decompone dentro alla tastiera,che schifo!


Vabè, divagazioni a parte, oggi per la prima volta mi trovo a scrivere su un blog pubblico,non mio e condiviso con una dozzina di sconosciuti. Cosa si aspetta la gente da questo blog? E da questo post? Presumo che non freghi un cazzo a nessuno della mia nottata appena trascorsa tra litri d'alcool e altre cose e nemmeno che stamattina, appena tornata a casa, seduta sulla tazza del water mentre mia madre si lavava i denti ho cominciato a recitare Virgilio sotto il suo sguardo chiaramente preoccupato.. Beh, in ogni caso se non parlo dei cazzi miei dovrei almeno tenere un discorso sulle mie posizioni politiche, chiarire le mie idee, buttare un pò di merda su Berlusconi-prodi-la finanziaria-i clandestini-la gelmini-il governo-la malasanità e quant'altro......e invece mi dissocio da tutto questo incazzarsi, da tutto questo indignarsi, da tutto questo agitarsi e infervorarsi per ogni legge sbagliata, ogni ingiustizia, ogni crimine commesso o non commesso.... Non so nemmeno io di cosa parlerò in futuro, ma prometto di pensarci,magari stasera, quando mi sparerò un ora di corsa secca nelle campagne piemontesi....bello, bellissimo.

Bukowski

paradossi di
pasticche
gocce e pillole
in un lasciarsi
cangiare
oppiacee visioni
oniriche eroine
notti insonne
baciando colli
di bottiglia
pozzanghere
strade e tunnel
dai quali non
puoi più uscirne
l'alba è
il compromesso
di quello che
non vuoi vivere
tra sorrisi e
lacrime prescrizioni
e scippi grammi
di roba buttati
all'ortiche e
ti svegli immobile
nel tuo stesso
vomito lo stelo
imbolsito lo
sguardo pesto
per rituffarti
ancora in tutto
quello che ti
sei perso da
sbronzo a stronzo
senza passare
dal cesso

nessuno è profeta in patria il caso di Pier Paolo Pasolini



                                           pier paolo Pasolini  1922 –1975

                                                   da  vie nuove   1962

"L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo. Essere laici, liberali, non significa nulla, quando manca quella forza morale che riesca a vincere la tentazione di essere partecipi a un mondo che apparentemente funziona, con le sue leggi allettanti e crudeli. Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società.
[...]
Non esiste solo il potere che si esercita nelle decisioni, ma anche un potere meno visibile che consiste nel fatto che certe decisioni non sono neanche proposte, perché difficili da gestire o perché metterebbero in questione interessi molto stabili.
La grande differenza tra i valori proclamati e i valori reali della società, l'omologazione, fanno pensare veramente a una società totalitaria. Quello che importerà nel futuro sarà il comportamento della più grande forza mai conosciuta: la massa omologata dei consumatori, la stragrande maggioranza degli esseri umani, non più l'ingegno delle élites culturali o l'attività dei politici.
L'identikit di questo volto ancora bianco del nuovo Potere attribuisce vagamente ad esso dei tratti "moderati", dovuti alla tolleranza e a una ideologia edonistica perfettamente autosufficiente; ma anche dei tratti feroci e sostanzialmente repressivi: la tolleranza è infatti falsa, perché in realtà nessun uomo ha mai dovuto essere tanto normale e conformista come il consumatore; e quanto all'edonismo, esso nasconde evidentemente una decisione a preordinare tutto con una spietatezza che la storia non ha mai conosciuto. Dunque questo nuovo Potere non ancora rappresentato da nessuno e dovuto a una «vie nuove settimanalemutazione» della classe dominante, è in realtà - se proprio vogliamo conservare la vecchia terminologia - una forma "totale" di fascismo. Ma questo Potere ha anche "omologato" culturalmente lìItalia: si tratta dunque di un'omologazione repressiva, pur se ottenuta attraverso l'imposizione dell'edonismo e della joie de vivre.
Una visione apocalittica, certamente, la mia. Ma se accanto ad essa e all'angoscia che la produce, non vi fosse in me anche un elemento di ottimismo, il pensiero cioè che esiste la possibilità di lottare contro tutto questo, semplicemente non sarei qui, tra voi, a parlare".

Senza titolo 822

  06 / 09 / 2008 / S. PETRONIO , S. UMBERTO !  TANTI AUGURI DA LUCKY !  :-)


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riflessioni sull'eutanasia e sul testamento biologico

Dopo  i  casi controversi   di

Elena Moroni


Uno dei casi che senza dubbio fece più scalpore in Italia fu quello di un ingegnere di Monza, Ezio Forzatti, che il 21 giugno 1998 si introdusse nel reparto di terapia intensiva dove la moglie Elena Moroni, di 46 anni, si trovava ricoverata in coma irreversibile a seguito di un edema cerebrale. Egli aveva con sé una pistola scarica, che usò per minacciare il personale di servizio e tenerlo a distanza mentre staccava il respiratore che teneva in vita la moglie e, una volta accertatane la morte, si lasciò arrestare dagli agenti di polizia nel frattempo sopraggiunti.
Processato, Forzatti fu condannato nel giugno 2000 dalla corte d'Assise di Monza a sei anni e sei mesi di reclusione. La richiesta del pubblico ministero era di 9 anni di reclusione, ma la corte riconobbe a Forzatti l'attenuante della seminfermità mentale[21]. Al termine del successivo processo d'appello (aprile 2002), tenutosi a Milano, Forzatti fu ritenuto completamente in grado di intendere e di volere, e assolto perché il fatto non sussisteva.[22][23] Tra le motivazioni della sentenza, decisiva fu quella secondo la quale i giudici considerarono la donna clinicamente morta al momento del distacco del respiratore. La sentenza d'assoluzione fu salutata positivamente da molti e, di converso, suscitò prevedibili polemiche da parte degli oppositori dell'eutanasia[24].




Eluana Englaro


Ugualmente dibattuto - in quanto, riguardo al quale, si parlò e si parla tuttora, benché impropriamente, di "eutanasia" - è il caso di Eluana Englaro, una giovane donna di Lecco in coma irreversibile dal 1992 a seguito di un incidente stradale avvenuto quando era poco più che ventenne: nel rispetto delle volontà espresse a suo tempo dalla donna, suo padre Beppino da tempo sta chiedendo la sospensione delle terapie e qualsiasi accanimento terapeutico. Propose il ricorso in sede giudiziaria, ma tale ricorso arrivò fino alla corte di Cassazione, da cui, nel marzo 2006, fu respinta con una motivazione tecnicistica: il ricorso non fu a suo tempo notificato ad alcuna controparte portatrice di un interesse contrario a quello di Eluana Englaro. Il ricorso era avvenuto ai sensi dell'articolo 32 della costituzione: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».


A seguito di un nuovo ricorso del padre, la Corte di Cassazione ha rinviato il caso «ad una diversa sezione della Corte d’Appello di Milano». La sentenza (depositata il 16 ottobre 2007) stabilisce due presupposti necessari per poter autorizzare l'interruzione dell'alimentazione artificiale:



  • Occorre che «la condizione di stato vegetativo sia irreversibile e non vi sia alcun fondamento medico, secondo gli standard scientifici riconosciuti a livello internazionale, che lasci supporre la benché minima possibilità di un qualche recupero della coscienza».

  • Occorre altresì che sia provato in maniera chiara, univoca e convincente che il paziente, prima di perdere lo stato di coscienza, sarebbe stato contrario alla continuazione delle cure.


Con sentenza[25] depositata il 9 luglio 2008, la Corte d'Appello Civile di Milano ha autorizzato il padre Beppino Englaro, in qualità di tutore, ad interrompere il trattamento di idratazione ed alimentazione forzata che mantiene in vita la figlia Eluana.[26]. Le Suore Misericordine di Como, che dal 1994 si sono prese cura dei Eluana presso la casa di cura Beato Luigi Talamoni di Lecco, hanno fatto sapere che si rifiuteranno di interrompere l'idratazione e l'alimentazione forzate e hanno altresì manifestato la disponibilità a continuare ad assistere la donna. Per tale motivo il padre ha deciso di trasferire la figlia Eluana presso altra struttura ove dare seguito alle sue volontà (certificate nella sentenza attraverso le testimonianze) . A seguito della decisione della Corte di Cassazione, vi sono state varie manifestazioni, come quella a favore promossa dai Radicali Italiani[27] e quella contraria promossa dal giornalista Giuliano Ferrara. Sono stati inoltre presentati alcuni appelli, come quello dell'assoziazione Scienza & Vita[28] e quello del giornalista Magdi Cristiano Allam[29]. In riferimento a quest'ultima sentenza, entrambi i rami del Parlamento hanno votato la promozione di un conflitto di attribuzione contro la Corte di Cassazione, ritenendo che la sentenza dell'ottobre 2007 costituisca «un atto sostanzialmente legislativo, innovativo dell'ordinamento normativo vigente»[30]. La Procura di Milano ha a sua volta annunciato un ricorso contro la sentenza d'appello. Il 3 agosto 2008 Marco Pannella ha introdotto[31] nel dibattito un parallelo tra Eluana e Giovanni Paolo II, ricordando le parole che il Pontefice pronunciò poche ore prima della morte: "Lasciatemi tornare al Padre", argomentando che se si fossero usate un decimo delle 'cure' che imposte nel caso Englaro per il Pontefice egli sarebbe ancora vivo.




Giovanni Nuvoli


Giovanni Nuvoli, ammalato di sclerosi laterale amiotrofica e ormai completamente paralizzato, chiese più volte ai medici che gli staccassero il respiratore artificiale che lo manteneva in vita. Il medico anestesista Tommaso Ciacca, che il 10 luglio 2007 stava per eseguire le sue volontà, fu bloccato dall'intervento dei carabinieri di Alghero e della procura di Sassari[32].A seguito di ciò, il 16 luglio 2007 Giovanni Nuvoli iniziò uno sciopero della sete e della fame che lo portò alla morte il 23 luglio 2007[33].


Piergiorgio Welby


Il dibattito sull'eutanasia si è riproposto, alla fine del 2006, quando il citato Piergiorgio Welby20 dicembre 2006 per insufficienza respiratoria sopravvenuta a seguito del distacco del respiratore a opera del medico anestesista Mario Riccio, di Cremona. Questi, in una conferenza stampa tenutasi il giorno dopo, ha confermato le circostanze della morte di Welby e si è autodenunciato. La Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma ha avviato un'indagine sul medico. Nel frattempo, il 1° febbraio 2007 l'Ordine dei medici di Cremona ha stabilito che la condotta tenuta da Riccio è stata corretta e non è meritevole di alcuna sanzione[34] sebbene, anche in questa occasione, la notizia non abbia mancato di suscitare polemiche[35]. Secondo alcune posizioni, espresse soprattutto nella Chiesa cattolica, in questo caso, si sarebbe impropriamente tirato in ballo l'argomento "eutanasia", in quanto la questione riguardava solamente se fosse fondata la richiesta di Welby di sospendere qualsiasi terapia che lo tenesse in vita, incluso il distacco dal respiratore artificiale, cosa che lui, immobilizzato per via della distrofia muscolare, non poteva fare. Come per il caso Englaro, il ricorso era motivato dalla lettera del citato articolo 32 Cost. ha chiesto che gli venisse staccato il respiratore che lo teneva in vita. Welby è morto il




Terri Schiavo


Negli Stati Uniti fece scalpore il caso di Terri Schiavo, in stato vegetativo persistente (PVS) dal 1990, al cui marito Michael la corte suprema dello Stato della Florida diede nel 2005 il permesso di sospendere l'alimentazione forzata. Anche in quel caso si discusse sulla correttezza dell'uso del termine eutanasia. La sospensione della terapia in casi di coma irreversibile o PVS è prassi normale negli Stati Uniti: il caso nacque perché i genitori di Terri si erano sempre opposti alla richiesta del genero, imputandola solo al suo desiderio di liberarsi della moglie. Terri divenne, suo malgrado, oggetto di battaglia ideologico-politica tra i sostenitori e gli oppositori dell'eutanasia.L'esame autoptico praticato sulla donna dopo la sua morte appurò che il cervello di Terri Schiavo pesava circa la metà di quello di una donna in salute della stessa età, che gran parte delle cellule era irrimediabilmente distrutta o danneggiata, e che essa era totalmente incapace di percepire alcun senso, tanto meno sentire o vedere.





 ho  meditato le mie riflessioni e   la mia scelta   se nel caso  fossi colto da  tali problemi 








E' vero che ( per chi crede sia da praticante sia da non praticante o praticante tiepido \ laico credente ) è per qualunque religione un dono di Dio , ma mi chiedo è vita costringere un individuo a vivere come un vegetale o un essere inanimato .? perché imporla a gli altri (credenti o non credenti ) o fare pressioni dirette o indirette su politici cattolici ( anche se , sic , di cattolici coerenti sono mosche bianche dato che la maggior parte si dicono per la chiesa per opportunismo e predicano bene ma poi razzolano male ) ? perché ne abbiamo avvuto un classico esempio in tv : <<Si parlava della vita e della morte (cioè praticamente di tutto quello che abbiamo o non abbiamo al mondo) l'altra sera a Primo piano. Conduceva, con la solita fermezza, Bianca Berlinguer, che però, a tratti, non poteva evitare di apparire sgomenta di fronte alle pur abili argomentazioni della sottosegretaria Roccella. Una signora che conosciamo (televisivamente s'intende) per le sue precedenti battaglie antiaborto e che non arriva certo dall'avanspettacolo, come altre che, infatti, sono diventate subito ministre del governo Berlusconi. Ma un punto del suo discorso (ribadito più volte) ci ha lasciato di stucco: quando la sottosegretaria ha criticato l'autodeterminazione che, secondo lei, non può essere criterio assoluto per decidere delle proprie condizioni di sopravvivenza. Ma, se non è la persona a decidere della sua vita, chi deve essere? Lo Stato? O, peggio, la religione? O, peggio ancora, il partito di maggioranza (.... ) [ fronte del video di maria Novella Oppo unità del 5\08\2008 ] . Nei movimenti cattolici , esperienza diretta e internettiana si fa l'errore di considerare l'eutanasia come un omicidio o come la teoria del nazismo ma : << (....) non può essere considerata a tutti gli effetti eutanasia: non prevedeva infatti il consenso dei pazienti, ma la soppressione contro la loro volontà. Il programma non era poi motivato da preoccupazione per il benessere dell'ammalato, come il desiderio di liberarlo dalla sofferenza,(...) http://it.wikipedia.org/wiki/Eutanasia e poi Nel 1936 la neonata Pontificia Accademia delle Scienze chiamò tra i suoi membri un fautore dell'eliminazione selettiva dei disadattati, il chirurgo francese Alexis Carrel, premio Nobel per la medicina nel 1912.[15]cattolicesimo a seguito di una sua esperienza mistica a Lourdes e in seguito, dal 1941, collaboratore dei nazisti al tempo nella Repubblica di Vichy, solo un anno prima della sua cooptazione nella pontificia accademia avrebbe scritto: Questi, già da tempo convertito al << « Criminali e malati di mente devono essere umanamente ed economicamente eliminati in piccoli istituti per l'eutanasia, forniti di gas adatti. L'eugenetica è indispensabile per perpetuare la forza. Una grande razza deve propagare i suoi migliori elementi; le donne si deteriorano volontariamente attraverso alcool e tabacco. D'altro canto rifiutano d'avere figli grazie alla loro educazione, al progredire del femminismo, alla crescita d'una miope autoaffermazione. L'eugenetica può esercitare una grande influenza sul destino delle razze civilizzate; l'espandersi di pazzi e deboli di mente deve essere prevenuta perché è peggiore di qualsiasi fattore criminale. L'eugenetica chiede il sacrificio di molti singoli esseri umani. »e non a non distinguere tra eutanasia passiva ed eutanasia attiva e che queste forme devono essere considerate moralmente identiche. Al contrario nella giurisprudenza e nel codice di deontologia medica i due casi devono essere considerati in modo nettamente diverso: la Legge, infatti, proibisce ad un medico di compiere terapie senza il consenso del paziente, quindi ulteriori limiti e divieti si possono porre solo sull'eutanasia attiva, mentre non può si può fare nulla riguardo all'eutanasia passiva che di fatto può essere "garantito" dai diritti del paziente. E fra l'eutanasia è volontaria, ossia esplicitamente richiesta - se del caso, più di una volta e in momenti differenti - e autorizzata dalla persona malata; eutanasia attivatossiche - ed eutanasia passiva qualora la morte sopraggiunga in via indiretta, generalmente a seguito della sospensione delle cure indispensabili a tenere in vita il malato; suicidio assistito, forma di eutanasia che può essere definita indiretta in quanto consiste nel fornire alla persona richiedente i mezzi e le competenze necessarie a terminare la propria vita nel modo più indolore possibile. E definiscono eutanasia ,erroneamente , la cessazione delle cure dopo la diagnosi di morte, in particolare dopo la diagnosi di morte cerebrale .E poi la chiesa cattolica ( non so come sono le altre religioni perchè non ho avuto modo di affrontare la discussione salvo che  con l''utente    virginiafat   di religione mussulmana  : << cosa ne penso sull'eutanasia e il testamento biologico ?contrario per il primo e favorevole per il secondo.Togliere la vita ad una persona per non farla soffrire? forse io ragiono in modo religioso ma solo Dio può decidere di dare o togliere la vita ad una persona, quindi sono contrario ed il Corano stesso proibisce questo tipo di pratiche.Favorevole per il testamento biologico, è giusto che una persona possa decidere che tipo di trattamento usare quando è ancora lucido di mente, però NON può decidere di morire, questo no, sono contrario.  >>)    c'è una contraddizione : << (....) il porre fine all'accanimento terapeutico non coincide con l'eutanasia passiva, ma è semplicemente riconoscere i limiti oggettivi della scienza e dell'esistenza umana. Per la dottrina, è peccato mortale della stessa gravità dell'omicidioaccanimento terapeutico   ) >> e poi considera l'eutanasia volontaria come un omicidio o è favorevole alle cure palliative, anche nel caso in cui il ricorso ad esse possa avere come effetto secondario il rendere più breve la vita del paziente . Preferisco  da  laico credente  o praticante  tiepido  le posizioni ( trovate in rete http://it.wikipedia.org/wiki/Eutanasia_e_religione qualora la morte sia provocata in maniera diretta - ad esempio con la somministrazione di sostanze omettere di fare tutto quanto è possibile per salvare la vita altrui. Tuttavia, se l'esito dell'azione non è la guarigione, bensì il prolungamento della vita di qualche mese, non c'è colpa od omissione ed è legittimo sospendere le cure. (....) dalla  voce di wikipedia  sull' ) dei protestanti o chiese riformate che : Non essendo le posizioni etiche soggette a imposizioni gerarchiche come nella Chiesa cattolica, ma più che altro frutto di una sintesi tra le sensibilità delle varie comunità e della maggior vicinanza dei pastori con il tessuto sociale in cui la comunità vive e opera, in altre confessioni cristiane il dibattito sull'eutanasia è più ampio . E quelle dell'ebraismo è parzialmente diviso sul tema dell'eutanasia. In genere i teorici dell'ebraismo ortodosso si oppongono all'eutanasia, spesso in modo vigoroso, anche se alcuni dimostrano una certa comprensione per l'eutanasia passiva in circostanze limitate. All'interno dell'ebraismo conservativo e riformato, invece, c'e' un sostegno abbastanza diffuso per l'eutanasia passiva.pur non accettandola salvo che non sia è consesuale ( vedere il sito  questo url del sito www.filosofico.net/ per ulteriori dettagli .Quindi ben venga il testamento biologico , di questo e di come io lo renderei legale ne parleremo in un prossimo post non vorrei tediarvi ulteriormente





Senza titolo 821

  VE LO RICORDATE IL FILM INDOVINA CHI VIENE A CENA ?  :-)


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Senza titolo 820

  VI PIACEVANO LE CANZONI DI GLORIA GAYNOR ?  :-)


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Pagoda, Filippine e il resto…






Ciao amici


 


Sapete cos’è una Pagoda? Leggete qui e lo saprete:


http://etnomondi1.splinder.com/post/18267977/COS%E2%80%99E%E2%80%99+UNA+PAGODA%3F


 


 


Conoscete la storia dell’Arcipelago delle Filippine?


http://etnomondi1.splinder.com/post/18267958/L%E2%80%99ARCIPELAGO+DELLE+FILIPPINE


 


 


E di Rio de Janeiro?


http://etnomondi1.splinder.com/post/18268005/UNA+CARTOLINA+DA+RIO


 


 


Come si prepara il Dolce al lime con sorbetto di mango?


http://etnomondi1.splinder.com/post/18268023/IL+RICETTARIO


 


 


Ecco le Mostre e Rassegne etniche:


 


http://etnomondi1.splinder.com/post/18267999/MOSTRE+E+RASSEGNE


 


 

4.9.08

la chiesa contro il maestro unico opportunismo o coerenza ?

«La reintroduzione del maestro unico sembra un ingenuo ritorno al passato. In un’epoca di specializzazioni la pluralità degli insegnanti e il lavoro d’equipe possono soddisfare meglio le esigenze di apprendimento dei bambini. E allora perché cambiare?”.
Nota della Sir, agenzia dei vescovi, 3 settembre 2008

viva le biblioteche e risposta ad alcuni di voi












Dopo la mia recensione del libro l'eleganza riccio di muriel barbery   fatta  nei giorni scorsi , sono stato accusato  sia  in pvt  sia  a quella  di gmail .com ( che trovate  sotto  i posty )  di fare discriminazione fra coloro che abbeverano i loro sapere alle biblioteche e quelli che invece lo fanno nelle librerie e nelle edicole . In realtà ( e chi mi segue , soprattutto quelli più assidui , lo sanno benissimo ) non pratico discriminazioni . In realtà era : 1 ) un appello a non usare come punto di riferimenti solo le librerie e l'edicola ed evitare come spesso succede a me , che compro << ogni cagata >> come mi dicono i miei genitori , e come dimostrano le foto della libreria della mia nuova camera da letto qui una le altre le trovate sul mio album di flick ( ripeto, qui nel collegamentoio ipertestuale  l'url per  i nuovi arrivati  ) nopn appena trovo un po' di tempo    e  non appena  la coneessione  un po' a  ....  ehm  ....ballerina    riprende  a funzionare come si deve 




di non avere più spazio 2) un esaltazione, e di qui a discriminare ce ne passa , l'uso delle biblioteche





fonte molto usata  nel corso dei secoli fin o all'era d'internet .come testimonia la  voce  di   wikipedia ( da cui ho presop al seconda  foto )


P.s


dovrei decidermi a fare un ripulisti ( regalare agli amici della parrocchia o dell'associazione anziani per pesche di beneficenza o usare come riciclo quando non sai cosa regalare ) di libri : 1) doppi non ricordando dove li mettevo o che me li avessero restituiti o perché volevi come nel caso di romanzo criminale la versione con dvd che mi hanno regalato , 2) che mi hanno regalato e non ho mai letto o che ho lasciato dopo le prime pagine 3) perché , essendo il mio un piccolo paese certi giornali arrivano solo con libri , opuscoli , ecc in allegato .






www biblioteche e risposta ad alcuni miei utenti di splinder

Dopo la mia recensione ( l'http://cdv.splinder.com/post/18252779 ) del libro l'eleganza riccio di muriel barbery sono stato accusato di fare discriminazione fra coloro che abbeverano i loro sapere alle biblioteche e quelli che invece lo fanno nelle librerie e nelle edicole . In realtà ( e chi mi segue , soprattutto quelli più assidui , lo sanno benissimo ) non pratico discriminazioni . In realtà era : 1 ) un appello a non usare come punto di riferimenti solo le librerie e l'edicola ,ed evitare come spesso succede a me , che compro << ogni cagata >> come mi dicono i miei genitori , e come dimostrano le foto della libreria della mia nuova camera da letto qui una le altre le trovate sul mio album di flick , http://www.flickr.com/photos/redbeppe


di non avere più spazio 2) un esaltazione, e di qui a discriminare ce ne passa , l'uso delle biblioteche




fonte molto usata http://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca nel corso dei secoli fin o all'era d'internet .

P.s
dovrei decidermi a fare un ripulisti ( regalare agli amici della parrocchia o dell'associazione anziani per pesche di beneficenza o usare come riciclo quando non sai cosa regalare ) di libri : 1) doppi non ricordando dove li mettevo o che me li avessero restituiti o perché volevi come nel caso di romanzo criminale la versione con dvd che mi hanno regalato , 2) che mi hanno regalato e non ho mai letto o che ho lasciato dopo le prime pagine 3) perché , essendo il mio un piccolo paese certi giornali arrivano solo con libri , opuscoli , ecc in allegato .

Senza titolo 819

se non ti
prendo la
mano e per
lasciarti cadere
su questo prato
di lacrime e
speme così che
dopo quando il
vento ti tocca
potrai rialzarti
come fosse la
prima volta se
ti lascio il bicchiere
è per il profumo
del mio stupore il
mosto selvatico
della gioia e del
dolore se non ci
sono non è per la
solitudine ma per
quel vago sentimento
che m'attraversa
quando penso
all'inqietudine se
le mie parole sono
scomposte e perchè
il senso lo dono
soltanto alle cose
perchè il mio cuore
è un motore che
arranca che sfida
la morte e poi si
lascia se ogni se
non è mai un dopo
le mie ali a te
avvolgo per coinvolgerti
nel mio bieco
vuoto e poi lasciarti
provare l'ebrezza
del tempo che quando
ci si rialza ci si
accorge di quanto
se n'è perso
cadendo

Senza titolo 818

  VE LA RICORDATE QUESTA TARGA PUBBLICITARIA DEI GELATI GIS ?  :-)


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NOVITA'!






Ciao a tutti


 


il 13 Novembre 2007 è stato inserito su Youtube il mio primo video L'ISLAM E' AMORE/ISLAM IS LOVE, oggi (4 Settembre 2008) a quasi un anno di distanza è arrivato a 1516 visitatori!


 


il 15 Giugno 2008 è entrato nel sito


http://www.muslimvideo.com/ con 458 visitatori!


 


Ringrazio tutti quanti


 


Adesso è pronta l'ultima versione di L'ISLAM E' AMORE-ISLAM IS LOVE. Stesse immagini, stessa registrazione solo un pò più ritoccata e quindi perfezionata.


 


la troverete su YOUTUBE:


http://it.youtube.com/watch?v=_CWpkn9jJQs


 


su MYSPACE:


http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseaction=vids.myvideos


 


su FACEBOOK:


http://www.new.facebook.com/profile.php?id=1412254008


 


mamdouh

Senza titolo 817

  QUESTO E' UN VECCHIO TAGLIERE PER IL PANE !  L'AVETE MAI VISTO ?  :-)


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3.9.08

perchè gliUltrà si e gli altri no ?






«Se una banda di zingari si impadronisse di un treno o se nostalgici delle Brigate Rosse devastassero la stazione di Milano, sarebbero perseguiti con adeguata durezza. Non capisco proprio perché se aggredissi qualcuno per conto mio sarei chiamato a pagarne di persona, mentre se lo facessi urlando slogan calcistici godrei di una sostanziale impunità»




Claudio Magris, Corriere della Sera, 2 settembre 2008
Sono veramente indignato da un cittadino  di un paese   che  negli ultimi  decenni  sia  che ci fosse  al governo la destra  sia che ci fosse la sinistra  , non si fà altro che tagliare i  fondi per ricerca  scientifica  ed  istruzione   e che siamo costretti a pagare  milioni di € per pagare  i danni di questi  imbecilli ( è a  dir poco )    , banda di delinquenti , ignoranti  ( la maggior parte  )   cheinsultano lo sport  con il loro tifo idiota  ed imbellle  . Basta  in vece  di   fare  nuovi provvedimenti   : 1 ) applichiamo le  leggi che    già ci sono e.  2)  facciamo pagare  i danni  che fanno alla società   o ai club , 3)  I massi media   sia  quelli sportivi  che non sportivi  avrebbero almeno per  un giorno  dovuto rifiutarsi  di parlare di calcio   e raccontare   come in nome  d'esso  in italia si distruggono treni  e si mettono ( per  quest'anno  non è successo  )   a fero e  a fuoco città  .

che fine ha fatto la pietà dei cattolici . Il caso Eluana

 



Nessun ospedale per Eluana  Il padre: troveremo altre stradeLa Lombardia abbandona la Englaro


Da mesi la famiglia di Eluana Englaro cerca una struttura dove si possa mettere in pratica la sentenza della Corte di Appello di Milano. Ovvero, staccare l'alimentazione artificiale alla giovane in coma da 16 anni. La regione Lombardia - dove Eluana è ricoverata - avrebbe dovuto fornire alla famiglia l'elenco delle strutture disponibili. Silenzio. Così Beppino Englaro l'ha diffidata. E ora il Pirellone si è degnato di rispondere. E dice: qui da noi non c'è speranza.

Senza titolo 816

  04 / 09 / 2008 / S. ROSALIA !  TANTI ...... DALL'ESPLORATORE !  :-)


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Senza titolo 815

Questa è veramente grossa!

Il sindaco di destra di Comiso (Sicilia) ha deciso di cambiare il nome all'aereoporto: non sarà più intitolato a Pio La Torre, dirigente del PCI assassinato dalla mafia per il suo impegno contro i boss, ma ad un generale fascista! Sì, avete capito bene, si vuole togliere il nome di uno che ha dato la vita per difendere la democrazia e la legalità per darlo a un militare che ha servito uno stato totalitario! Succede nell'italia del 2008 e mi sembra inaudito.
Invito tutti a firmare la petizione di Articolo 21 contro questa cosa assurda...






“Difficile ammazzarlo due volte”



di Pino Finocchiaro




“Hai saputo? Hanno ucciso La Torre!”. Era il 30 aprile dell’82. Franco, a quel tempo faceva il giornalista. Seppe così che avevano ucciso il padre. L’interlocutore non sapeva chi avesse risposto al telefono, né perché avesse riposto la cornetta. Franco, andò via. Tornò a casa per elaborare il dolore privato per quel pubblico orrore che stava devastando la Sicilia colpendo senza pietà “Tutti coloro si rendevano protagonisti del risveglio della Sicilia. Mio padre non fu il primo né l’ultimo. C’era una vecchia classe dirigente, politico-mafiosa, intimorita da questi nuovi movimenti politici. Timorosa di dover passare la mano”.


Il kalashnikov, la pistola semiautomatica, i sicari mafiosi, insomma, come proseguimento della politica con altri mezzi.


I proiettili tuonanti per mettere a tacere la memoria e la speranza. Per cancellare il sogno che giustizia e libertà potessero soppiantare favoritismi e corruzione.


Pio La Torre era un riformista. Credeva che i braccianti avrebbero guadagnato dignità con le riforme non con la rivolta. Tornando a lavorare la “loro” terra non quella dei latifondisti e dei loro gabelloti mafiosi. Era un uomo dedito alla legalità e alla pace. Fu cancellato per fare un favore a molti. La storia giudiziaria dell’agguato nel quale fu ucciso anche il suo autista, imbocca diverse piste, anche istituzionali. Ma come al solito si ferma ai soliti mandanti della cupola militare di Cosa Nostra.


Poi, un giorno, in quella Comiso che aveva visto il dirigente comunista lottare contro il dispiegamento dei missili nucleari di teatro Cruise, viene eletto un sindaco - del quale non farò mai il nome in quest’articolo, è una dignità che non merita – espressione di An che decide di cancellare il nome di Pio La Torre dal frontespizio del costituendo aeroporto civile nato sulle ceneri della dimessa base missilistica statunitense. Quel primo cittadino preferisce tornare al vecchio nome dell’aeroporto, Magliocco, che aveva finito per indicare il territorio attorno al sedime aeroportuale, assolutamente dimentico del fatto che appartenesse ad un generale dell’aeronautica morto in Africa nel 1936.


Un tentativo di cancellare la memoria? Un patto da rispettare con la borghesia benpensante che gli aveva fatto vincere le elezioni? Un patto indicibile con i poteri forti e surrettizi che attraversano la storia della nostra sventurata Repubblica? Fatto è che l’indignazione monta subito. A destra e sinistra. Pio La Torre è un eroe siciliano, indiscutibile. I quotidiani nazionali dedicano ampio spazio all’indignazione unanime che monta.


“E’ una cosa straordinaria - commenta Franco La Torre – è difficile ammazzare due volte Pio La Torre”.


Cosa c’è dietro l’atto del sindaco di Comiso?


“Prima di tutto l’ansia di conquistarsi il suo quarto d’ora di notorietà profittando del mese di agosto. Ma, soprattutto ha voluto lanciare un segnale al territorio. Lui c’è e lancia un segnale di disponibilità. D’altra parte l’aveva promesso durante le elelezioni. Doveva mantenere l’impegno. Doveva fare qualcosa di chiaro per quella fascia di  potere che altrimenti, quasi, quasi, si dispiaceva”.


La solita borghesia mafiosa?


“Non necessariamente. Non vedo tutto in bianco e nero. C’è anche una borghesia non mafiosa che comunque non vuol sentir parlare di mafia. Persone che credono di poter risolvere tutto nel loro ambito. Nelle loro nicchie di sopravvivenza. Coi soldi che hanno messo da parte. Con la solidarietà all’interno di una famiglia solida per risorse. Una nicchia dove credono di poter vivere senza fare né chiedere favori. Non si tratta necessariamente di persone colpevoli o conniventi. Sono gli indifferenti. In questo la Sicilia non è differente dal resto del mondo”.


E’ uno spaccato della società estremamente attuale.


“D’altra parte abbiamo un presidente del consiglio che si rivolge soprattutto a questo tipo di persone. Non è che cerchi il consenso dei cattivi, si rivolge soprattutto a quelli che senza fare nulla di male amano una vita che consenta loro di sfuggire alle responsabilità. Anche chi avrebbe dovuto contrastarne l’avanzata in Sicilia ha dimostrato quanto meno una gran confusione nelle scelte importanti. Anche in certe alleanze del centrosinistra con l’Mpa. Vedo una gran confusione sotto il cielo di Sicilia”.


Cosa ti aspetti?


“Vorrei un partito che scrive al prefetto chiedendogli di cancellare la decisione del sindaco. Vorrei vederlo firmato da Moravia e Pasolini. Che firmavano tutto. Che talvolta firmavano senza sapere… ma gli intellettuali c’erano sempre per una giusta causa”.


Tra i tanti poteri ai quali il sindaco ha voluto dare il segnale, non potrebbe esserci anche chi non tollerò l’impegno di tuo padre contro i missili cruise schierati proprio a Comiso?


“La pista mafiosa non è mai l’unica. Dagli atti giudiziari, questa è una pista che resta aperta. Quel suo impegno contro i Cruise aveva rinnovato l’interesse dei servizi segreti sulla sua attività. Pio La Torre veniva visto come un attivista che rispondeva al partito comunista non italiano ma sovietico. Poi, quindici giorni prima che lo uccidessero i servizi smettono di controllarlo”.


A Palermo, capitale del non detto, il segnale è chiaro. Pio La Torre è solo. La sua proposta di legge contro i patrimoni mafiosi riposa negli scaffali polverosi del Parlamento e nessuno ha voglia di tirarla fuori. Nel partito c’è chi l’accusa di essere di destra. Di preferire le riforme alla rivolta della classe operaia. E c’è chi teme, nel partito e fuori dal partito, che il bisbiglio di Pio La Torre possa correre al di sopra degli eserciti di Cosa Nostra e della Borghesa Mafiosa dalla quale promanano le falangi armate delle mafie. Che le parole decise del vecchio agitatore di braccianti senza terra diventino la voce di un popolo oppresso da un sistema di potere politico mafioso nel quale è la politica a corrompere Cosa Nostra. Nel quale gli appalti e le speculazioni sui terreni attorno alle basi Nato di Comiso e Sigonella ma anche della mai realizzata Crotone suscitano guerre intestine e morti a decine. Nell’indifferenza della grande platea degli indifferenti.


Pio La Torre è solo con il suo autista, Rosario Di Salvo, quando li uccidono. Il 30 aprile del 1982. Non sarà sempre così. Qualche giorno fa un politico senza nome tenta di farsi un nome cancellandone la memoria dalle insegne di quell’aeroporto per il quale Pio La Torre si era battuto sino all’ultimo fiato, sino all’ultimo bisbiglio di una verità che ora corre più veloce dei missili cruise, più potente delle loro inutili testate nucleari. Sfreccia sulle teste degli indifferenti e accende la speranza in chi non ha mai smesso di porre passione in politica.


Perché, come dice Franco: “E’ difficile ammazzare due volte Pio La Torre”.


La forza dell' America

La forza dell' America-La democrazia americana ha sempre qualcosa da insegnare. Sarà che l'America resta ancora levatrice 'par excellence' del futuro, e massima custode, a un tempo, di avvenirismo e valori che riteniamo, in tutto l'Occidente, non scalfibili, anzi, a buon ragione, come si amava retoricamente dire in passato, imperituri, se non a rischio della perdita stessa della nostra e altrui libertà; sarà per la forza evocativa dei miti dallo sfavillio reale e tonitruante di stars vere, nonchè dallo "sbrilluccicar" e rumoreggiar caciarone di starlette ed eroi di cartone,altrettanto pateticamente autentici,ma non privi di appeal, del suo rutilante show-biz, riusciti comunque, sia nell'un che nell'altro caso, a raggiungere almeno la velocità di fuga sufficiente a sfuggire al campo gravitazionale del buco nero del dimenticatoio universale; sarà poi pure per quel tanto di complesso d'inferiorità che noi Europei ci portiamo dietro, tanto più solidi dei nostri cugini d'Oltreoceano, muniti, come siamo, di già, di un' impareggiabile potenza di fuoco socio-economica, culturale e storica, peraltro ancorati a molto più che sia appena straccio di storia, alle nostre spalle, e purtuttavia, a differenza dei primi, privi ancora di ciò che dovrebbe fare da ovvio pendant a quanto detto, cioè a dire, e una pariordinata unità politica, e, d'altro canto, un'equivalente coesione e forza militari, beh, fatto sta che ci capita di guardare se non sempre, spesso,ammettiamolo pure,e se non da parte di tutti, da parte certamente di molti, a chi afferma costitutivamente d' essere della genia di coloro che "in God trust" , ancora col nasino all'insù del lillipuziano ai piedi di Gulliver. Un Gulliver che, talora, più o meno inconsciamente, si vorrebbe volentieri legare mani e piedi, ovvero, secondo i casi e le "credenze" politiche di ognuno, di cui magari ci si vorrebbe proprio sbarazzare, ma del quale ben si ascolterebbero sermoni vagamente pedagogicheggianti,per lo meno con la stessa compunzione, dolente, imbarazzata e fors'anche un po' commossa, del monello, nel momento in cui, redarguito a dovere dal padre, poco dopo essere stato sorpreso,nell'immediatezza temporale del fatto-classicamente-con le mani nella marmellata, al termine della giornata, lo ascolti, spentesi le fiamme della flagranza, nello snocciolare ai piedi del suo letto, in infusione rapida di buoni sentimenti, quelle esemplari e trascinanti vicende ed epopee familiari atte a dover fare, da figlio or "degenere", anche di lui e proprio di lui, in perfetta sintonia con tutta la linea parentale ascendente, e, fors'anche collaterale, forse, il "bonus pater familias" di domani. In effetti, ci pare proprio questa la giusta temperie psicologica nella quale cercare di rinvenire possibilmente la stessa lunghezza d'onda sulla quale l' americano medio vede sintonizzate le proprie capacità d'intercettazione dei messaggi elettorali super- , e, soprattutto, sub-liminali, inviatigli in queste convulse giornate di Conventions. I candidati alla presidenza e vicepresidenza USA puntano come non mai, in questa tornata elettorale, sulla caratura delle proprie storie personali, sulla bella esemplarità del proprio riscatto soggettivo e familiare da condizioni  iniziali di assoluto svantaggio. E' il nocciolo duro di quell' American Dream, fortunatamente mai spentosi, che rimane pietra fondante della democrazia d'Oltreoceano e che ho sentito echeggiare, in diretta, con impattante carica emotiva, nel discorso d' accettazione della "nomination" democratica nella corsa alla casa Bianca, pronunciato da Barack Obama a Denver, e che avrà il sicuro contraltare in quello dell'avversario John Mc Cain, incontestabile esponente di una middle-class, altrettanto inoppugnabilmente riscattatosi dall'anonimato, con tanta voglia di far qualcosa di vero e autentico per il suo Paese. Egli è da tempo ,infatti, non solo esponente di spicco del partito dell' elefante a Capitol Hill, ma ancor prima, e ancor più, un indiscusso e universalmente riconosciuto e rispettato eroe di guerra, pluridecorato combattente sotto le insegne della gloriosa bandiera a stelle e strisce. Questi racconti di vita positivi, di riscatto e dignità, che s'intrecciano con la trama del vissuto quotidiano della gente d' America,e di milioni di famiglie nient'affatto dissimili, neppure, se non soprattutto, per condizioni socio-economiche di partenza,da quelle Obama,Biden, Mc Cain e Palin, da cui verrà fuori il ticket vincente delle presidenziali del 4 novembre prossimo, facendo pure, noi,  la tara dell' inevitabile pedaggio idealmente da concedere al sistema americano di concepire e realizzare scientificamente,non lasciando assolutamente niente al caso, il quadro di un sapiente battage pubblicitario e marketing politico a pro dei "nominated", francamente costituiscono ancora il plot narrativo più avvincente, con gl'inevitabili e gravi lati oscuri di cui sappiamo, specie a livello di welfare, d' una democrazia comunque viva da cui, a differenza dell' Italia e un po' di tanta vecchia Europa, sono bandite per davvero le parole pregiudizio e privilegio. Una donna è in corsa per la vicepresidenza, dopo che un'altra ha fatto, come avrebbe detto Nicolò Carosio, quasi-goal, nella partita della nomination democratica, e,d'altronde, esattamente e suggestivamente a quarant'anni esatti dal "sogno", solo allora simile ad un volo pindarico piuttosto che d' Icaro, quello di Martin Luther King, davanti ad una sterminata moltitudine, novello Cristo nero in un' osannante "Gerusalemme" dei tempi nostri, che, al pari della capitale di Giudea di 2000 anni fa, avrebbe sgozzato di lì a poco, proditoriamente, nel segno dell"agnello " prima osannato, ebbene sì, un "coloured", un afroamericano realizza compiutamente proprio quello slancio, soltanto apparentemente "onirico",di un"profeta" vero della nostra contemporaneità, ritenuto miraggio, illusione, chimera. O il repubblicano "country first" o il democratico " Change, we can believe in", la forza dell' America,  comunque...sempre.      GP

Senza titolo 814

  QUESTA E' UNA VECCHIA AFFETTATRICE A TAGLIO ORIZZONTALE !  L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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Lavorare che fatica



trullaro duetrullaro

Immagini di franca bassi, dintorni di Ceglie Messapica: vediamo un trullaro intento sotto un sole cocente che dall'alba al tramonto seleziona, sistema, divide, prepara blocchi di pietra per assemblare e restaurare un antico trullo. Quest'arte viene tramandata da nonno a figlio e a volte anche a qualche nipote. Lavoro molto faticoso, solo se fatto con amore si riesce a sopportare tanta fatica. Ho parlato con il titolare della ditta, esperto trullaro da generazioni, il viso gli si illuminava di gioia per la sua arte. Voglio dire a quei signori, quelle signore brontoloni che siedono dietro una scrivania, con l'aria condizionata aspettando l'ora di uscita dal Ministero o dall'ufficio,  giocherellando con la matita, raccontando al cellurare i pettegolezzi: riflettete quando arriva il giorno dello stipendio, se lo avete meritato. E' giunto il momento, fatevi un esame  di coscienza collettivo,  ricordatevi della fatica del trullaro e di tanti altri faticosi e nobili mestieri. Dimenticavo, guardate il fisico del trullaro nell'immagine, non credo che  abbia bisogno di palestra, suda  e nello stesso tempo, mantiene il suo fisico come palestrato. Per saperne di più sulla costruzione di un trullo clicca qui.


franca bassi






 

Quando nasce un amore..




in tempo di crisi e di fame busa e non si vuole emigrare meglio addattarsi a tutti i tipi di lavoro anche queli per cui non abbiamo studiato la storia di La scommessa di Paolo Ladu, noto “Cipolla”: lava vewtri da 40 anni

  dala nuova  sardegna   9\1\2025  di Valeria Gianoglio Nuoro La bottega di Paolo Ladu, noto “Cipolla  "è un furgone vissuto, un ampio...