7.9.08

anche salvatrore crisafulli l'antiwekb vuole l'eutanasia ?

sono talmente commosso  e toccato da lascio che  sia essa  a  parare   , unica  cosa  che  chiedo   a chi si  batte per una legge  per il testamento biologico   ed  è  per  l'eutranasia a  tutti i costi   d, di non spaciare per vostro  tale   appello  , ma   evidenziarne  solo di come sia necessartia una legge sul t4estamento biologico  .

 da  www.salvatorecrisafulli.it/
dove  trovate la suja storia  e  le sue battaglie


Lettera al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
"Sono stanchissimo di lottare ed optare ancora per la vita"
Carissimo Presidente Berlusconi, scrivo a lei che considero "la mia ultima spiaggia". Sono un uomo che vive da paralizzato, la mia patologia viene definita Sindrome Assimilabile alla Locked.in ovvero "uomo incatenato" o meglio ancora "uomo imprigionato", imprigionato nel mio stesso corpo. Mi sento murato vivo, vivendo in un abisso. Potrà capire le mie angoscianti e terrificanti pene: questa patologia comporta la totale paralisi del mio corpo. A differenza di chi vive in Stato Vegetativo (io lo sono stato), sono riuscito a recuperare la coscienza e a comunicare il mio pensero con il computer grazie a un sofisticato software muovendo lo sguardo, la testa e in particolare gli occhi.
Mi chiamo Salvatore Crisafulli (disabile gravissimo), 43 anni, di Catania, e sono stato vittima di uno spaventoso incidente stradale avvenuto a Catania la mattina dell’11 settembre del 2003. Sono entrato subito in coma e successivamente in stato vegetativo permanente (almeno così sentenziava la scienza medica per due anni). Poi, incredibilmente, nel 2005 riesco a raccontare che dopo circa sette mesi dal trauma (quando per i medici ancora ero in stato vegetativo) ho ripreso coscienza e sentivo e capivo tutto, sentivo ed avvertivo anche di avere fame e sete, ma non riuscivo a dimostrarlo perché non potevo muovermi e i medici erano convinti che fossi un vegetale (in pratica una foglia d'insalata), ivevo nel terrore.
Oggi invece assaporo i gusti del cibo perché vengo nutrito dalla bocca. La mia terrificante e allucinante odissea è stata trascritta anche in un libro, dal titolo “Con gli occhi sbarrati”.
Durante il grande dibattito sulla "dolce morte" chiesta ripetutamente da Piergiorgio Welby, fui costretto a scrivere una lettera indirizzata allo stesso Welby, supplicandolo (inutilmente) di lottare per la vita. Gli dissi: "Ti supplico non chiedere la morte, ma combatti insieme a me per la vita"
Ottenni una risposta veramente straziante "Uno Stato che non ha pietà di me, che non sa ascoltare la mia voce, sarà meno capace di ascoltare la tua. Uno Stato che saprà rispettare le scelte di fine vita, sarà più capace di rispettare le tante straordinarie vite che siamo". Parole oggi da me condivise.
Sono stato protagonista di numerosi appelli, in particolare per la vita, ed anche per dimostrare che lo Stato Vegetativo è vita.
Lo scorso mese di Marzo sono stato protagonista e promotore di una protesta denominata: "contro l'eutanasia passiva dello Stato italiano" iniziando uno sciopero della fame e rifiuto delle cure, per mancanza di assistenza e di applicazione di varie leggi sui disabili gravissimi (eravamo in 90).
Protesta sospesa dopo aver ricevuto una lunghissima e toccante lettera (che le allego) dall'ex Ministro della Salute, Livia Turco.
Lo scorso 8 Aprile (i media sordi e muti) dopo una mia missiva al Capo dello Stato (nella quale chiedevo che si aprisse un dibattito sulla nostra condizione e sulla mancata attuazione di varie leggi che garantiscono il diritto alla salute sancito dalla Costituzione) ricevetti una lettera del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in cui ribadiva di sollecitare un confronto sensibile e un chiarimento responsabile su quella questione eticamente delicata, e di richiamare l'attenzione sul bisogno di maggiore intensità di cura e di assistenza per le persone che lottavano per la vita, richiamando anche il diritto al voto dei disabili intrasportabili. Cosa assolutamente infattibile in Sicilia. (Si allega lettera del Capo dello Stato, e del suo Segretario).
Le devo far presente che il Capo dello Stato non ha fatto per me come per Piergiorgio Welby. Per lui si aprì un grande e devastante dibattito e il suo caso, portato davanti a tutta la classe politica, è diventato di dominio pubblico. Cosa che non è avvenuto sul mio e degli altri invalidi come me: al nostro appello pubblico, ha risposto in forma privata.
Ad oggi, nonostante abbia ricevuto la lettera del Capo dello Stato, è cambiato poco e nulla, una delusione veramente inaccettabile.
Sono stanchissimo di lottare e optare ancora per la vita.
Caro Presidente fino ad oggi io amo la vita, la morte per me rappresenta veramente un orrore, lei è la mia ultima spiaggia da percorrere.
Sono stanco e stufo di aspettare. Se anche lei non mi dà ascolto, la mia voglia di vivere cessa di avere efficacia. Passano i giorni, i mesi e gli anni, ed è sempre tutto uguale.
Per far sentire la mia voce “silenziosa”, ho bisogno veramente del suo aiuto.
Nel mio cuore e nella mia mente esistono due grandi sogni: il primo è quello di poterla incontrare per poter trascorrere un giorno insieme, chiedendogli di guardarmi intensamente negli occhi e mettersi nei miei panni, sono pronto a farmi trasportare anche a casa sua per un incontro, anche in forma privata.
La supplico mi faccia questo grande dono, un dono che solo lei può regalarmi, sarà sicuramente e senza ombra di dubbio il più grande regalo della mia vita, per me e tutta la mia famiglia.
L'altro mio sogno è andare in America, anche come cavia per essere sottoposto alla nuova tecnologia scientifica americana, la ossigeno terapia iperbarica (già con la mia famiglia ci siamo interessati per organizzare un mio viaggio negli Usa, ma ci vogliono tanti soldi).
I mass media si concentrano ripetutamente e con accanimento solo su chi chiede l'eutanasia senza poi andare in fondo al problema, le discussioni si infiammano sui giornali e nelle tv, quando vengono sollevati casi come quello di Piergiorgio Welby e di Eluana Englaro.
Non può il diritto di morire diventare la nuova frontiera dei diritti umani.
Se lo Stato riuscisse a garantire pienamente la tutela della vita, in ogni fase della malattia e della disabilità ed anche nella fase insostenibile, credo non esisterebbe alcun fenomeno di eutanasia. Certo, poi, quando, si arriva alla disperazione (come, attualmente, nel mio caso), si spegne quella fiamma della speranza, che, non trovando concrete risposte assistenziali, sfocia in una domanda di eutanasia e di fine vita.
Di solare evidenzia sembra che lo Stato Italiano (in particolar modo la sinistra) sia orientato al riconoscimento del diritto di morire, evidentemente non conviene spendere soldi per chi vive da paralizzato, in particolar modo nella propria casa.
Presidente, le ripeto che la dolce morte trova spazio dove c’è disperazione, dove c’è un grande senso di abbandono e di sofferenza. Dove, invece, c’è volontà di vivere le cose stanno in modo inverso. Nessuno se non come me, potrà mai capire.
Da svariati anni non esiste una intensa e continuativa assistenza, non esiste e non vengono applicati gli aspetti sociali, esistono varie leggi come la 328 e la 162 non recepita dalla Regione Sicilia.
Esiste invece la burocrazia, il menefreghismo, l'abbandono e l'indifferenza totale da tutte le istituzioni competenti, nessuno sa niente, nessuno agisce, nessuno si muove.
Esiste un grandissimo divario tra Nord e Sud del Paese! In Lombardia e in Veneto ci sono persone nelle nostre stesse condizioni a cui non manca (quasi) niente, in Sicilia manca tutto.
Il mio e nostro dramma non può essere più sottotaciuto, io non ce la faccio più.
In Sicilia tutti nascondono il mio caso, non importa il passato, quello che oggi importa è il presente e il futuro, voltiamo una volta per tutte pagina.
Ad oggi non chiedo l'eutanasia, chiedo di vivere dignitosamente ma se le mie richieste non verranno soddisfatte, con strazio e sofferenza chiederò pubblicamente di porre fine alla mia esistenza incaricando una persona a me tanto cara, di soddisfare le mie richieste, di essere trasportato in un altro luogo, lontano dalla Sicilia, (stabilendo tempi e modalità) e, ove necessita, effettuare una registrazione video. Se riusciremo in tempo mi piacerebbe incontrare alcuni personaggi sparsi per l'Italia che in quest'ultimo periodo mi sono stati veramente vicini.
Mi dispiace per tutte quelle persone che credevano in me e nella mia lotta per la vita.
Mi dispiace per tutte quelle persone che in questi lunghi anni di sofferenza mi hanno veramente sostenuto, inviandomi anche numerose lettere.
Mi dispiace per tutti i fratelli ed i loro familiari che vivono nelle mie stesse condizioni (anche peggio), a loro chiedo scusa e perdono.
Ma soprattutto e in particolare mi dispiace per la mia onorata e splendida famiglia. Mamma perdonami, d'altronde sei già molto sofferente e ammalata e lo sai che non hai più le forze per accudirmi amorevolmente.
Perdonatemi tutti, ma io non riesco a sopportare questa lunga ed atroce sofferenza di Stato.
La supplico di prendermi in considerazione, non voglio essere trattato come un malato terminale, voglio essere assistito adeguatamente, ci vuole una nuova coscienza civile di questo gravissimo problema lungamente messo da parte, perché a tutti potrebbe capitare il mio stesso inconveniente.
Caro Presidente in attesa del mio più grande sogno (incontrarla), le invio i miei saluti e mi affido alla sua parola, ringraziandola anticipatamente per l’attenzione e la disponibilità.

Catania dal 26 al 31 Agosto 2008

Salvatore Crisafulli

Resa pubblica il 5 Settembre 2008




Buona domenica amici

franca

Questa immagine è stata fatta da mio nipote il  folletto Buzzichino. In questo mese di lavoro-vacanza, devo riconoscere che è stato un bravo folletto: ha imparato a fare delle immagini, a cucinare a giocare con  la natura, ha parlato tantissimo, non si è fermato un momento, è  stato anche un ottimo cavaliere, non so quanti uomini adulti, si sono comportati  bene con la propria donna, facciamo finta di si. Prima di ritornare, tra una settimana alla capitale, invito sempre al trullo fatato tutti i folletti, Buzzichino ed io prepariamo per loro la cena, ci scambieremo le nostre opinioni, cercando di eliminare il negativo e rendere la vita più serena possibile, anche se delle volte non resterebbe che piangere, ma un sorriso può far vedere il mondo più roseo. Cerchiamo di aiutare, chi si trova in difficoltà, facciamo quello che possiamo. Per le imprese grandi non possiamo farci nulla, le lasciamo ai politicanti di turno, tanto loro "sanno gestire equamente il capitale tra di loro". Perciò facciamo quello che possiamo, ma facciamolo senza lamentarci, non serve a nulla, ci rende solo che tristi . Vi auguro una felice domenica e un buon rientro al lavoro. Franca Bassi


Senza titolo 827

  VI PIACEVA IL SERIAL TV DON MATTEO ?  :-)


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Senza titolo 826

  L'AVETE LETTA LA FIABA IL SEMAFORO BLU ?  :-)


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6.9.08

pensieri , sparsi un po' banali un po' no

Eccovi  alcune mie riflessioni  che descrivono il mio stato attuale prese  dal mio archivio cartaceo   questa settimana ( la  smemo 2008 ) , perchèebbene  si  son o  ancora un nostalgico del carta e penna  e  affini ( cartoline , lettere  ,  ecc )  . Rispondo cosi anche  a quelli \e   che mi dicono che non parlo mai di me 



  • uccidere  il bambino cher è noi o   traformarlo \   fonderlo con l'adulto   questo è il dilemma



  • Il ricordare chi siamo , dove  andiamo   , e  cosa  eravamo e dov'eravamo  non è   ( come considerano molti ) un problema  da terza  età  . Avere buona menoria   non significa neccessariamente   finire  tra le  spire  rsssicuranti della nostalgia  , ma evitare  che errori    come quelli del secolo scorso  si ripetano 



  • la  confindenza  sia che si prende  che si dà   non  è bene    e ti  fà ( esperienza personale   con una  nostra utente  )  litigare  e perdere  compagni di viaggio



  • l'unica  guerra  giusta   è quella che  si combatte per  essere se stessi e  non :  vivere  o sopravivere come monumento  , e    farsi comprare  dal sistema    che tutto  mercifica  il cui motto  è produci  consuma  crepa



  • non sempre  si può fuggire dalle responsabilità 



  •   cercare il sempre nel mai   questo  è il senso ( o  una dei sensi    dipende  da persona  a  persona  ) della vita 



  •  bisogna    che   qualcosa  finisca  che qualcosa cominci



Senza titolo 825

Ho preso finalmente l'incarico annuale come maestra elementare. L'unico problema è che mio figlio al nido comunale farà solo il tempo corto fino alle 14. LA cosa posiva è che posso fare a Stefano il multiutile sul mio stipendio.In pratica l'fficio postale si tratterrà ogni mese dal mio stipendio 50 euro che Stefano potrà ritirare a 18 anni con gli interessi .  Tra l'altro, quando ho incassato l'indennità di maternità di 1400 euro gli hom comprato anche un buono postale di 50 euro. Sperando ched li spenda per l'università.Sembra un bimbo intelligente: ascolta e si rilassa Brabduardi (quinbdi stà ben sviluppando la matematica perchè ascolta il ritmo musicale; quando gli leggo la favola è lui stesso che prova a girare le pagine, gioca con  la palestrina della chicco e tenta di far suonale la papera carillion, si gira e stà in posizione di pre - gattonamento.


romilda marzari


La saga dei Pierini




Per Pierino, che già si prepara al ritorno tra i banchi nei prossimi giorni, la scuola italiana non è esattamente come a giugno l’ha lasciata. Speriamo che il nostro caro studente, nei caldi giorni di polemica che hanno preceduto la riapertura delle scuole, si sia tenuto informato sulle novità introdotte in quello che è il suo habitat quotidiano. Ma ammesso che Pierino abbia sostenuto questo sforzo di “studio” extrascolastico, è inevitabile che gli sia sfuggito qualche aggiornamento, data l’incredibile velocità del procedere di questo Ministro che ad ogni passaggio del dl 137/2008 aggiunge sempre un pezzo. Proprio questo è l’aspetto più inquietante, perché certamente metodo e contenuto non possono andare alla lunga ciascuno per proprio conto. Provvedimenti che il 1 agosto erano stati presentati dal Ministro Gelmini nella formulazione di disegno di legge, il 28 agosto diventavano decreto. Ma già durante la discussione in Consiglio dei Ministri e perfino poco prima di essere sottoposto alla firma del Presidente Napolitano, il dl 137 non ha smesso di gonfiarsi. Articoli aggiuntivi, comma bis, postille che hanno cambiato la faccia alla scuola italiana, è proprio il caso di dirlo. E sembra questa solo l’ouverture di un progetto di “ristrutturazione” molto più ampio. Almeno, ci auguriamo che lo sia, ovvero che dietro a questi provvedimenti così urgenti e che già entro fine settembre si vorrebbe spinge il Parlamento a convertire in legge, ci sia un’idea pedagogica di fondo, una “filosofia di riforma” a più lunga durata. E più largo impatto.


 


Ma riprendiamo il filo di questi giorni e seguiamo Pierino all’ingresso nella propria scuola. Se il nostro ragazzo è un alunno della scuola primaria, questo è l’anno in cui dovrà salutare il suo team di maestre/maestri. Dall’anno prossimo infatti avrà un solo insegnante per la sua classe, com’era la scuola elementare prima del ‘90. Ventiquattr’ore settimanali, per alunni e, a questo punto, soprattutto per i singoli insegnanti. Un’offerta formativa estendibile facoltativamente a 27 ore, con attività integrative che non devono richiedere però un aumento di organico. E a questo punto c’è solo da incrociare le dita perché le vere ragioni di questo provvedimento siano prettamente pedagogiche, e non meramente rispondenti a criteri di “razionalizzazione”. Degli stipendi, soprattutto. Solo alla scuola primaria, sono previsti nei tre anni 30mila cattedre in meno. Ai sindacati, con un dl che continua ad accelerare i tempi e che tra poche settimane potrebbe già essere legge, resta ben poco da contrattare. A noi invece il dubbio e la speranza che dopo 18 anni di cattedre modulari, gli insegnanti così abituati alla “specializzazione” siano preparati a tornare a ricoprire il cruciale ruolo educativo del maestro unico.


 


Se Pierino invece fosse uno studente delle medie, almeno per il momento niente di nuovo sotto al sole. Niente, a parte l’introduzione della materia “Cittadinanza e Costituzione”, obbligatoria per tutti i cicli, segno della buona volontà da parte del Ministro di rilanciare l’insegnamento dell’educazione civica, già presente nelle scuole, ma ahimè disastrato soprattutto nei licei. Solo che la “nuova” materia godrebbe, in termini curriculari, dello stesso spazio occupato dalla  precedente, non essendo più previsto, come inizialmente indicato dal ddl del 1 agosto, un monte orario autonomo. Sembrerebbe allora proprio il caso di concordare con Qoelet… niente di nuovo sotto al sole, appunto


Pierino però potrebbe obiettarci, a ragione, che una novità c’è ed anche più importante, dal suo punto di vista, anche se nel dibattito di questi giorni è forse passata in secondo piano. Un “pallino” personale che il Ministro Tremonti ha voluto a tutti i costi inserito nel dl, all’ultimo momento. Si tratta, sia per le elementari che per le medie, della reintroduzione dei voti in decimi a fianco dei giudizi, ma al posto di quelli sintetici. “Reintroduzione” appunto. Il “ritorno” sembrerebbe la cifra sintetica di questo disegno di legge. Il ritorno all’antico e, dichiaratamente, al riparare i danni della “vuota pedagogia” post-sessantottina. Peccato che in quarant’anni il dibattito pedagogico forse avrà fatto notevoli passi avanti. Ad ogni modo, tutto ripristinato. Ritornando a Pierino, per lui che si torni ai 7 e agli 8 al posto dei “buono” e “distinto” non è indifferente. Ogni buon insegnante sa che non è facile bollare i ragazzi con dei voti, specie se numeri, anche perché i numeri, lo stesso Ministro Tremonti l’ha detto, alludono ad una eventuale classifica. E che non è facile convincere un ragazzo a non identificarsi col voto che riceve, specie se in cifre, perché non è il “risultato” che si valuta, ma il processo di apprendimento, i progressi fatti… e in questo caso non valgono i criteri aritmetici delle medie matematiche.


 


Ma il nostro Pierino è invece uno studente delle superiori. Ci piace immaginarcelo msacchino. Magari con fatica ha cercato un po’ di orientarsi nella babele opinionistica venuta fuori come dal vaso di Pandora a seguito di queste innovazioni normative. Di certo sarà stato fortemente impressionato dalla reintroduzione del voto in condotta. Reintroduzione che in realtà non è. Perché il voto di condotta c’è sempre stato, “solo” da 10 anni non influiva più sulla valutazione complessiva dello studente. Una quisquilia di non poco conto. Essere bocciati con 5 in condotta non sarà un problema per Gianni, il compagno al banco davanti a quello di Pierino, Gianni che va sempre bene a scuola, carattere irrequieto certo, ma che finalmente gli insegnanti avranno uno strumento per disciplinare. I genitori di Gianni avranno forse anche accolto con favore la maggiore severità nella valutazione della condotta, perché al nostro Gianni serviva un buono stimolo per studiare e la disciplina che c’era ai tempi loro non è più quella di oggi.


Pierino invece avrà un po’ più difficoltà. Se la cava non male a scuola, mica no. Se vuole fa progressi, se s’impegna. Ma è appunto l’impegno quello che a Pierino manca e quello che i suoi prof penalizzeranno tramite la casellina della “condotta”. Perché Pierino è un “ragazzo difficile”, che ha bisogno di un surplus di attenzione, di impegno, un surplus educativo. Invece con un 5 in quella dannata casellina i prof avranno un pretesto per toglierselo di torno, per scaricare la responsabilità della sua educazione a qualcun altro.


 


Ma non si dica che Pierino protesta per il voto in condotta. In effetti c’è il rischio che gli studenti come lui credano che è tutto qui ciò in cui si esauriscono i progetti di riforma del ministero. O potrebbero crederlo i suoi genitori, accusandolo, quando racconterà a casa di uno sciopero, soltanto di non voler tornare a ficcarsi lo stramaledetto grembiule. Ma c’è molto di più alla radice di questo decreto legge, tanto reclamato dalla Gelmini per poter così giustificare le pesanti ripercussioni avute sulla scuola dalla legge finanziaria e poter dire che oltre ai tagli non è che questo Ministero non intervenga sulla scuola. Dopo il decreto fiscale che ha dato una bella sforbiciata al personale ATA (meno 15%, cioè 43mila posti di lavoro), il tanto atteso piano di “razionalizzazione” dell’istituzione scolastica previsto dalla legge finanziaria prevederà, secondo le stime, 35mila cattedre in meno solo agli istituti superiori, con conseguente riduzione del monte orario dalle scuole professionali ai licei e probabile accorpamento delle classi. A questo si somma la sospensione delle SSIS, cioè le Scuole di abilitazione per l’Insegnamento Secondario, cosa che di fatto ha confermato il blocco delle graduatorie già deciso dal Ministero Fioroni per smaltire i precari “storici”, che erano diventati permanenti così come le graduatorie. Ne risulta che tra tagli e blocchi i neolaureati di oggi e del futuro non potranno arrivare in cattedra prima dei prossimi 5 anni come minimo, perché al momento non c’è né modo di abilitarsi, né mezzo per inserirsi in lista. Significa che il nostro Pierino, che con trepidazione sta attendendo il suo “nuovo” insegnante e magari sta sperando che gliene capiti uno particolarmente “motivato”, in realtà si ritroverà in classe un prof già “vecchio”, con alle spalle anni di stazionamento nelle lunghe liste regionali, magari mentre era in cerca di altra occupazione. Certamente chiudere le graduatorie è un gesto di giustizia nei confronti di chi da anni attende un inserimento in ruolo, ma quando il ministro parla di “premiare il merito” Pierino potrebbe chiedersi cosa c’entri questo con l’arruolamento degli insegnanti secondo criteri di anzianità.


 


Alla fine, in questo vertiginoso settembre, la scuola (finalmente) sta per cominciare e forse con il suo inizio terminano anche i valzer legislativi intorno al decreto 137. Pierino può inforcare lo zaino, che da quest’anno magari è anche più leggero, grazie ai vari provvedimenti ministeriali riguardo il caro-libri e l’obbligo per l’editoria di non “aggiornare” i testi prima di 5 anni. Almeno ai genitori di Pierino costerà molto meno l’annuale tassa sullo zaino e sul suo contenuto. Ma è meglio che non si facciano troppe domande sul futuro. Con gli atenei trasformati in fondazioni, è meglio che non si chiedano che ne sarà del Pierino universitario.


 


Ma tu, caro, al momento non ci pensare. Coraggio, Pierino! Fa’ il tuo cammino e ricordati di onorare la tua intelligenza. Studia per essere promosso (e ricordati di fare il bravo, anche!), ma studia soprattutto per te, per la tua vita, per gli altri, perché “il sapere serve per darlo”. Abita le mura scolastiche con partecipazione ed impegno, portando a spasso quello che sei. Ricordati di fare della scuola un’esperienza fondamentale della tua vita. Buon anno!




(http://giocarsiilcieloadadi.splinder.com)


 

Senza titolo 824

  QUESTO E' UN VECCHIO RACCOGLI MIRTILLI !  LO CONOSCETE ?  :-)


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Guerra o pace

aria


Guerra o pace


Le guerre sono inutili,
sono un  disastro per tutti,
ancora di più per chi subisce.
Le guerre non creano,distruggono.
Si combatte per la pace,
la pace si ottiene con la ragione
e la buona volontà.
La guerra e figlia del male,
della discordia,dell'odio
e della cattiveria umana.
La guerra ti toglie la vita,
poi fa finta che ti dona
la pace.
Non ricordo una guerra
senza dolore, senza morti,
senza distruzione.
Perchè l'uomo seguita
a combattere in nome della pace
e poi lascia sulla terra,solo sangue?


franca bassi
 


Senza titolo 823

  QUESTO E' UN VECCHIO CAMION DI LATTA CHE TRASPORTAVA LE AUTO !  L'AVETE MAI VISTO ?  :-)


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5.9.08

Pacchetto sicurezza a Milano



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zona Rogoredo Milano (fotografia fatta da Donatella C.)





Dopo l’approvazione del “pacchetto sicurezza” gli interventi a tutto campo della polizia si sono intensificate.

Spesso controllori e vigili salgono sugli autobus a far dei controlli diretti in particolare contro gli immigrati. Ora è anche arrivato l’esercito. Tutti accusano i cittadini immigrati di essere clandestini ma nessuno dice che la clandestinità è tutta responsabilità del governo. Quelli che governo, mass media e settori di popolazione chiamano “clandestini” sono persone che lavorano ma che non possono regolarizzarsi perché la legge sull’immigrazione non lo permette. Molti italiani che si lamentano (ipocritamente) del pericolo “clandestini” hanno poi un “clandestino” alle loro dipendenze che lavora nelle loro fabbriche, cura i loro figli e i loro genitori.

Questo testo è un intento di far conoscere ai cittadini immigrati, ma non solo, cosa la polizia può fare e cosa non può fare affinché si possano denunciare gli eventuali abusi. Il testo è stato prodotto grazie al lavoro degli avvocati di “Supporto legale contro il razzismo". L’associazione Arci Todo Cambia ha contribuito alla sua realizzazione.



info: controilrazzismo@yahoo.it – todo.cambia@libero.it

Le tre scimmiette

La morte di un ragazzo che andava felice con il suo compagno in vacanza, e che ha incontrato il destino su un aereo caduto in Spagna, mi ha davvero scosso. Ma non per la disgrazia. Certo succede che gli aerei cadano, abbiano guasti. No, non è stato l'incidente ma l'ipocrisia, i pettegolezzi, le allusioni, che hanno circondato la notizia. Quel ragazzo era gay. Non so chi si vergognasse della sua diversità, non so perchè tutto venisse sussurrato, taciuto, negato. Che scandalo può essere quello di due persone felici, che vanno in vacanza insieme con un figlio di uno di loro? Perchè non si pensa mai ai sentimenti delle persone ma al loro sesso, e a quello che fanno sotto le lenzuola? Sono indignata. Speriamo che anche in Italia arrivi, prima o poi, un uomo che abbia il coraggio di dire, ad alta voce e davanti a milioni di persone:" So che ci sono divergenze sul matrimonio gay, ma sono certo che tutti siamo d'accordo sul fatto che i nostri fratelli gay e le nostre sorelle lesbiche hanno il diritto di fare visita in ospedale alla persona che amano e hanno il diritto a non essere discriminati". Lo ha detto Barack Obama alla Convention dei Democratici. In Italia si fa finta di non vedere, non sapere, non dire. Siamo il popolo delle tre scimmiette sulla scrivania del papa.

Salve

C'è una coccinella che mi cammina tra i tasti e ora porella c'è finita in mezzo, mi sto chiedendo cosa farci di sta coccinella, se la tolgo finisce che la schiaccio e la ammazzo ma se resta lì crepa e si decompone dentro alla tastiera,che schifo!


Vabè, divagazioni a parte, oggi per la prima volta mi trovo a scrivere su un blog pubblico,non mio e condiviso con una dozzina di sconosciuti. Cosa si aspetta la gente da questo blog? E da questo post? Presumo che non freghi un cazzo a nessuno della mia nottata appena trascorsa tra litri d'alcool e altre cose e nemmeno che stamattina, appena tornata a casa, seduta sulla tazza del water mentre mia madre si lavava i denti ho cominciato a recitare Virgilio sotto il suo sguardo chiaramente preoccupato.. Beh, in ogni caso se non parlo dei cazzi miei dovrei almeno tenere un discorso sulle mie posizioni politiche, chiarire le mie idee, buttare un pò di merda su Berlusconi-prodi-la finanziaria-i clandestini-la gelmini-il governo-la malasanità e quant'altro......e invece mi dissocio da tutto questo incazzarsi, da tutto questo indignarsi, da tutto questo agitarsi e infervorarsi per ogni legge sbagliata, ogni ingiustizia, ogni crimine commesso o non commesso.... Non so nemmeno io di cosa parlerò in futuro, ma prometto di pensarci,magari stasera, quando mi sparerò un ora di corsa secca nelle campagne piemontesi....bello, bellissimo.

Bukowski

paradossi di
pasticche
gocce e pillole
in un lasciarsi
cangiare
oppiacee visioni
oniriche eroine
notti insonne
baciando colli
di bottiglia
pozzanghere
strade e tunnel
dai quali non
puoi più uscirne
l'alba è
il compromesso
di quello che
non vuoi vivere
tra sorrisi e
lacrime prescrizioni
e scippi grammi
di roba buttati
all'ortiche e
ti svegli immobile
nel tuo stesso
vomito lo stelo
imbolsito lo
sguardo pesto
per rituffarti
ancora in tutto
quello che ti
sei perso da
sbronzo a stronzo
senza passare
dal cesso

nessuno è profeta in patria il caso di Pier Paolo Pasolini



                                           pier paolo Pasolini  1922 –1975

                                                   da  vie nuove   1962

"L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo. Essere laici, liberali, non significa nulla, quando manca quella forza morale che riesca a vincere la tentazione di essere partecipi a un mondo che apparentemente funziona, con le sue leggi allettanti e crudeli. Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società.
[...]
Non esiste solo il potere che si esercita nelle decisioni, ma anche un potere meno visibile che consiste nel fatto che certe decisioni non sono neanche proposte, perché difficili da gestire o perché metterebbero in questione interessi molto stabili.
La grande differenza tra i valori proclamati e i valori reali della società, l'omologazione, fanno pensare veramente a una società totalitaria. Quello che importerà nel futuro sarà il comportamento della più grande forza mai conosciuta: la massa omologata dei consumatori, la stragrande maggioranza degli esseri umani, non più l'ingegno delle élites culturali o l'attività dei politici.
L'identikit di questo volto ancora bianco del nuovo Potere attribuisce vagamente ad esso dei tratti "moderati", dovuti alla tolleranza e a una ideologia edonistica perfettamente autosufficiente; ma anche dei tratti feroci e sostanzialmente repressivi: la tolleranza è infatti falsa, perché in realtà nessun uomo ha mai dovuto essere tanto normale e conformista come il consumatore; e quanto all'edonismo, esso nasconde evidentemente una decisione a preordinare tutto con una spietatezza che la storia non ha mai conosciuto. Dunque questo nuovo Potere non ancora rappresentato da nessuno e dovuto a una «vie nuove settimanalemutazione» della classe dominante, è in realtà - se proprio vogliamo conservare la vecchia terminologia - una forma "totale" di fascismo. Ma questo Potere ha anche "omologato" culturalmente lìItalia: si tratta dunque di un'omologazione repressiva, pur se ottenuta attraverso l'imposizione dell'edonismo e della joie de vivre.
Una visione apocalittica, certamente, la mia. Ma se accanto ad essa e all'angoscia che la produce, non vi fosse in me anche un elemento di ottimismo, il pensiero cioè che esiste la possibilità di lottare contro tutto questo, semplicemente non sarei qui, tra voi, a parlare".

Senza titolo 822

  06 / 09 / 2008 / S. PETRONIO , S. UMBERTO !  TANTI AUGURI DA LUCKY !  :-)


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riflessioni sull'eutanasia e sul testamento biologico

Dopo  i  casi controversi   di

Elena Moroni


Uno dei casi che senza dubbio fece più scalpore in Italia fu quello di un ingegnere di Monza, Ezio Forzatti, che il 21 giugno 1998 si introdusse nel reparto di terapia intensiva dove la moglie Elena Moroni, di 46 anni, si trovava ricoverata in coma irreversibile a seguito di un edema cerebrale. Egli aveva con sé una pistola scarica, che usò per minacciare il personale di servizio e tenerlo a distanza mentre staccava il respiratore che teneva in vita la moglie e, una volta accertatane la morte, si lasciò arrestare dagli agenti di polizia nel frattempo sopraggiunti.
Processato, Forzatti fu condannato nel giugno 2000 dalla corte d'Assise di Monza a sei anni e sei mesi di reclusione. La richiesta del pubblico ministero era di 9 anni di reclusione, ma la corte riconobbe a Forzatti l'attenuante della seminfermità mentale[21]. Al termine del successivo processo d'appello (aprile 2002), tenutosi a Milano, Forzatti fu ritenuto completamente in grado di intendere e di volere, e assolto perché il fatto non sussisteva.[22][23] Tra le motivazioni della sentenza, decisiva fu quella secondo la quale i giudici considerarono la donna clinicamente morta al momento del distacco del respiratore. La sentenza d'assoluzione fu salutata positivamente da molti e, di converso, suscitò prevedibili polemiche da parte degli oppositori dell'eutanasia[24].




Eluana Englaro


Ugualmente dibattuto - in quanto, riguardo al quale, si parlò e si parla tuttora, benché impropriamente, di "eutanasia" - è il caso di Eluana Englaro, una giovane donna di Lecco in coma irreversibile dal 1992 a seguito di un incidente stradale avvenuto quando era poco più che ventenne: nel rispetto delle volontà espresse a suo tempo dalla donna, suo padre Beppino da tempo sta chiedendo la sospensione delle terapie e qualsiasi accanimento terapeutico. Propose il ricorso in sede giudiziaria, ma tale ricorso arrivò fino alla corte di Cassazione, da cui, nel marzo 2006, fu respinta con una motivazione tecnicistica: il ricorso non fu a suo tempo notificato ad alcuna controparte portatrice di un interesse contrario a quello di Eluana Englaro. Il ricorso era avvenuto ai sensi dell'articolo 32 della costituzione: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».


A seguito di un nuovo ricorso del padre, la Corte di Cassazione ha rinviato il caso «ad una diversa sezione della Corte d’Appello di Milano». La sentenza (depositata il 16 ottobre 2007) stabilisce due presupposti necessari per poter autorizzare l'interruzione dell'alimentazione artificiale:



  • Occorre che «la condizione di stato vegetativo sia irreversibile e non vi sia alcun fondamento medico, secondo gli standard scientifici riconosciuti a livello internazionale, che lasci supporre la benché minima possibilità di un qualche recupero della coscienza».

  • Occorre altresì che sia provato in maniera chiara, univoca e convincente che il paziente, prima di perdere lo stato di coscienza, sarebbe stato contrario alla continuazione delle cure.


Con sentenza[25] depositata il 9 luglio 2008, la Corte d'Appello Civile di Milano ha autorizzato il padre Beppino Englaro, in qualità di tutore, ad interrompere il trattamento di idratazione ed alimentazione forzata che mantiene in vita la figlia Eluana.[26]. Le Suore Misericordine di Como, che dal 1994 si sono prese cura dei Eluana presso la casa di cura Beato Luigi Talamoni di Lecco, hanno fatto sapere che si rifiuteranno di interrompere l'idratazione e l'alimentazione forzate e hanno altresì manifestato la disponibilità a continuare ad assistere la donna. Per tale motivo il padre ha deciso di trasferire la figlia Eluana presso altra struttura ove dare seguito alle sue volontà (certificate nella sentenza attraverso le testimonianze) . A seguito della decisione della Corte di Cassazione, vi sono state varie manifestazioni, come quella a favore promossa dai Radicali Italiani[27] e quella contraria promossa dal giornalista Giuliano Ferrara. Sono stati inoltre presentati alcuni appelli, come quello dell'assoziazione Scienza & Vita[28] e quello del giornalista Magdi Cristiano Allam[29]. In riferimento a quest'ultima sentenza, entrambi i rami del Parlamento hanno votato la promozione di un conflitto di attribuzione contro la Corte di Cassazione, ritenendo che la sentenza dell'ottobre 2007 costituisca «un atto sostanzialmente legislativo, innovativo dell'ordinamento normativo vigente»[30]. La Procura di Milano ha a sua volta annunciato un ricorso contro la sentenza d'appello. Il 3 agosto 2008 Marco Pannella ha introdotto[31] nel dibattito un parallelo tra Eluana e Giovanni Paolo II, ricordando le parole che il Pontefice pronunciò poche ore prima della morte: "Lasciatemi tornare al Padre", argomentando che se si fossero usate un decimo delle 'cure' che imposte nel caso Englaro per il Pontefice egli sarebbe ancora vivo.




Giovanni Nuvoli


Giovanni Nuvoli, ammalato di sclerosi laterale amiotrofica e ormai completamente paralizzato, chiese più volte ai medici che gli staccassero il respiratore artificiale che lo manteneva in vita. Il medico anestesista Tommaso Ciacca, che il 10 luglio 2007 stava per eseguire le sue volontà, fu bloccato dall'intervento dei carabinieri di Alghero e della procura di Sassari[32].A seguito di ciò, il 16 luglio 2007 Giovanni Nuvoli iniziò uno sciopero della sete e della fame che lo portò alla morte il 23 luglio 2007[33].


Piergiorgio Welby


Il dibattito sull'eutanasia si è riproposto, alla fine del 2006, quando il citato Piergiorgio Welby20 dicembre 2006 per insufficienza respiratoria sopravvenuta a seguito del distacco del respiratore a opera del medico anestesista Mario Riccio, di Cremona. Questi, in una conferenza stampa tenutasi il giorno dopo, ha confermato le circostanze della morte di Welby e si è autodenunciato. La Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma ha avviato un'indagine sul medico. Nel frattempo, il 1° febbraio 2007 l'Ordine dei medici di Cremona ha stabilito che la condotta tenuta da Riccio è stata corretta e non è meritevole di alcuna sanzione[34] sebbene, anche in questa occasione, la notizia non abbia mancato di suscitare polemiche[35]. Secondo alcune posizioni, espresse soprattutto nella Chiesa cattolica, in questo caso, si sarebbe impropriamente tirato in ballo l'argomento "eutanasia", in quanto la questione riguardava solamente se fosse fondata la richiesta di Welby di sospendere qualsiasi terapia che lo tenesse in vita, incluso il distacco dal respiratore artificiale, cosa che lui, immobilizzato per via della distrofia muscolare, non poteva fare. Come per il caso Englaro, il ricorso era motivato dalla lettera del citato articolo 32 Cost. ha chiesto che gli venisse staccato il respiratore che lo teneva in vita. Welby è morto il




Terri Schiavo


Negli Stati Uniti fece scalpore il caso di Terri Schiavo, in stato vegetativo persistente (PVS) dal 1990, al cui marito Michael la corte suprema dello Stato della Florida diede nel 2005 il permesso di sospendere l'alimentazione forzata. Anche in quel caso si discusse sulla correttezza dell'uso del termine eutanasia. La sospensione della terapia in casi di coma irreversibile o PVS è prassi normale negli Stati Uniti: il caso nacque perché i genitori di Terri si erano sempre opposti alla richiesta del genero, imputandola solo al suo desiderio di liberarsi della moglie. Terri divenne, suo malgrado, oggetto di battaglia ideologico-politica tra i sostenitori e gli oppositori dell'eutanasia.L'esame autoptico praticato sulla donna dopo la sua morte appurò che il cervello di Terri Schiavo pesava circa la metà di quello di una donna in salute della stessa età, che gran parte delle cellule era irrimediabilmente distrutta o danneggiata, e che essa era totalmente incapace di percepire alcun senso, tanto meno sentire o vedere.





 ho  meditato le mie riflessioni e   la mia scelta   se nel caso  fossi colto da  tali problemi 








E' vero che ( per chi crede sia da praticante sia da non praticante o praticante tiepido \ laico credente ) è per qualunque religione un dono di Dio , ma mi chiedo è vita costringere un individuo a vivere come un vegetale o un essere inanimato .? perché imporla a gli altri (credenti o non credenti ) o fare pressioni dirette o indirette su politici cattolici ( anche se , sic , di cattolici coerenti sono mosche bianche dato che la maggior parte si dicono per la chiesa per opportunismo e predicano bene ma poi razzolano male ) ? perché ne abbiamo avvuto un classico esempio in tv : <<Si parlava della vita e della morte (cioè praticamente di tutto quello che abbiamo o non abbiamo al mondo) l'altra sera a Primo piano. Conduceva, con la solita fermezza, Bianca Berlinguer, che però, a tratti, non poteva evitare di apparire sgomenta di fronte alle pur abili argomentazioni della sottosegretaria Roccella. Una signora che conosciamo (televisivamente s'intende) per le sue precedenti battaglie antiaborto e che non arriva certo dall'avanspettacolo, come altre che, infatti, sono diventate subito ministre del governo Berlusconi. Ma un punto del suo discorso (ribadito più volte) ci ha lasciato di stucco: quando la sottosegretaria ha criticato l'autodeterminazione che, secondo lei, non può essere criterio assoluto per decidere delle proprie condizioni di sopravvivenza. Ma, se non è la persona a decidere della sua vita, chi deve essere? Lo Stato? O, peggio, la religione? O, peggio ancora, il partito di maggioranza (.... ) [ fronte del video di maria Novella Oppo unità del 5\08\2008 ] . Nei movimenti cattolici , esperienza diretta e internettiana si fa l'errore di considerare l'eutanasia come un omicidio o come la teoria del nazismo ma : << (....) non può essere considerata a tutti gli effetti eutanasia: non prevedeva infatti il consenso dei pazienti, ma la soppressione contro la loro volontà. Il programma non era poi motivato da preoccupazione per il benessere dell'ammalato, come il desiderio di liberarlo dalla sofferenza,(...) http://it.wikipedia.org/wiki/Eutanasia e poi Nel 1936 la neonata Pontificia Accademia delle Scienze chiamò tra i suoi membri un fautore dell'eliminazione selettiva dei disadattati, il chirurgo francese Alexis Carrel, premio Nobel per la medicina nel 1912.[15]cattolicesimo a seguito di una sua esperienza mistica a Lourdes e in seguito, dal 1941, collaboratore dei nazisti al tempo nella Repubblica di Vichy, solo un anno prima della sua cooptazione nella pontificia accademia avrebbe scritto: Questi, già da tempo convertito al << « Criminali e malati di mente devono essere umanamente ed economicamente eliminati in piccoli istituti per l'eutanasia, forniti di gas adatti. L'eugenetica è indispensabile per perpetuare la forza. Una grande razza deve propagare i suoi migliori elementi; le donne si deteriorano volontariamente attraverso alcool e tabacco. D'altro canto rifiutano d'avere figli grazie alla loro educazione, al progredire del femminismo, alla crescita d'una miope autoaffermazione. L'eugenetica può esercitare una grande influenza sul destino delle razze civilizzate; l'espandersi di pazzi e deboli di mente deve essere prevenuta perché è peggiore di qualsiasi fattore criminale. L'eugenetica chiede il sacrificio di molti singoli esseri umani. »e non a non distinguere tra eutanasia passiva ed eutanasia attiva e che queste forme devono essere considerate moralmente identiche. Al contrario nella giurisprudenza e nel codice di deontologia medica i due casi devono essere considerati in modo nettamente diverso: la Legge, infatti, proibisce ad un medico di compiere terapie senza il consenso del paziente, quindi ulteriori limiti e divieti si possono porre solo sull'eutanasia attiva, mentre non può si può fare nulla riguardo all'eutanasia passiva che di fatto può essere "garantito" dai diritti del paziente. E fra l'eutanasia è volontaria, ossia esplicitamente richiesta - se del caso, più di una volta e in momenti differenti - e autorizzata dalla persona malata; eutanasia attivatossiche - ed eutanasia passiva qualora la morte sopraggiunga in via indiretta, generalmente a seguito della sospensione delle cure indispensabili a tenere in vita il malato; suicidio assistito, forma di eutanasia che può essere definita indiretta in quanto consiste nel fornire alla persona richiedente i mezzi e le competenze necessarie a terminare la propria vita nel modo più indolore possibile. E definiscono eutanasia ,erroneamente , la cessazione delle cure dopo la diagnosi di morte, in particolare dopo la diagnosi di morte cerebrale .E poi la chiesa cattolica ( non so come sono le altre religioni perchè non ho avuto modo di affrontare la discussione salvo che  con l''utente    virginiafat   di religione mussulmana  : << cosa ne penso sull'eutanasia e il testamento biologico ?contrario per il primo e favorevole per il secondo.Togliere la vita ad una persona per non farla soffrire? forse io ragiono in modo religioso ma solo Dio può decidere di dare o togliere la vita ad una persona, quindi sono contrario ed il Corano stesso proibisce questo tipo di pratiche.Favorevole per il testamento biologico, è giusto che una persona possa decidere che tipo di trattamento usare quando è ancora lucido di mente, però NON può decidere di morire, questo no, sono contrario.  >>)    c'è una contraddizione : << (....) il porre fine all'accanimento terapeutico non coincide con l'eutanasia passiva, ma è semplicemente riconoscere i limiti oggettivi della scienza e dell'esistenza umana. Per la dottrina, è peccato mortale della stessa gravità dell'omicidioaccanimento terapeutico   ) >> e poi considera l'eutanasia volontaria come un omicidio o è favorevole alle cure palliative, anche nel caso in cui il ricorso ad esse possa avere come effetto secondario il rendere più breve la vita del paziente . Preferisco  da  laico credente  o praticante  tiepido  le posizioni ( trovate in rete http://it.wikipedia.org/wiki/Eutanasia_e_religione qualora la morte sia provocata in maniera diretta - ad esempio con la somministrazione di sostanze omettere di fare tutto quanto è possibile per salvare la vita altrui. Tuttavia, se l'esito dell'azione non è la guarigione, bensì il prolungamento della vita di qualche mese, non c'è colpa od omissione ed è legittimo sospendere le cure. (....) dalla  voce di wikipedia  sull' ) dei protestanti o chiese riformate che : Non essendo le posizioni etiche soggette a imposizioni gerarchiche come nella Chiesa cattolica, ma più che altro frutto di una sintesi tra le sensibilità delle varie comunità e della maggior vicinanza dei pastori con il tessuto sociale in cui la comunità vive e opera, in altre confessioni cristiane il dibattito sull'eutanasia è più ampio . E quelle dell'ebraismo è parzialmente diviso sul tema dell'eutanasia. In genere i teorici dell'ebraismo ortodosso si oppongono all'eutanasia, spesso in modo vigoroso, anche se alcuni dimostrano una certa comprensione per l'eutanasia passiva in circostanze limitate. All'interno dell'ebraismo conservativo e riformato, invece, c'e' un sostegno abbastanza diffuso per l'eutanasia passiva.pur non accettandola salvo che non sia è consesuale ( vedere il sito  questo url del sito www.filosofico.net/ per ulteriori dettagli .Quindi ben venga il testamento biologico , di questo e di come io lo renderei legale ne parleremo in un prossimo post non vorrei tediarvi ulteriormente





Senza titolo 821

  VE LO RICORDATE IL FILM INDOVINA CHI VIENE A CENA ?  :-)


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Senza titolo 820

  VI PIACEVANO LE CANZONI DI GLORIA GAYNOR ?  :-)


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Pagoda, Filippine e il resto…






Ciao amici


 


Sapete cos’è una Pagoda? Leggete qui e lo saprete:


http://etnomondi1.splinder.com/post/18267977/COS%E2%80%99E%E2%80%99+UNA+PAGODA%3F


 


 


Conoscete la storia dell’Arcipelago delle Filippine?


http://etnomondi1.splinder.com/post/18267958/L%E2%80%99ARCIPELAGO+DELLE+FILIPPINE


 


 


E di Rio de Janeiro?


http://etnomondi1.splinder.com/post/18268005/UNA+CARTOLINA+DA+RIO


 


 


Come si prepara il Dolce al lime con sorbetto di mango?


http://etnomondi1.splinder.com/post/18268023/IL+RICETTARIO


 


 


Ecco le Mostre e Rassegne etniche:


 


http://etnomondi1.splinder.com/post/18267999/MOSTRE+E+RASSEGNE


 


 

4.9.08

la chiesa contro il maestro unico opportunismo o coerenza ?

«La reintroduzione del maestro unico sembra un ingenuo ritorno al passato. In un’epoca di specializzazioni la pluralità degli insegnanti e il lavoro d’equipe possono soddisfare meglio le esigenze di apprendimento dei bambini. E allora perché cambiare?”.
Nota della Sir, agenzia dei vescovi, 3 settembre 2008

viva le biblioteche e risposta ad alcuni di voi












Dopo la mia recensione del libro l'eleganza riccio di muriel barbery   fatta  nei giorni scorsi , sono stato accusato  sia  in pvt  sia  a quella  di gmail .com ( che trovate  sotto  i posty )  di fare discriminazione fra coloro che abbeverano i loro sapere alle biblioteche e quelli che invece lo fanno nelle librerie e nelle edicole . In realtà ( e chi mi segue , soprattutto quelli più assidui , lo sanno benissimo ) non pratico discriminazioni . In realtà era : 1 ) un appello a non usare come punto di riferimenti solo le librerie e l'edicola ed evitare come spesso succede a me , che compro << ogni cagata >> come mi dicono i miei genitori , e come dimostrano le foto della libreria della mia nuova camera da letto qui una le altre le trovate sul mio album di flick ( ripeto, qui nel collegamentoio ipertestuale  l'url per  i nuovi arrivati  ) nopn appena trovo un po' di tempo    e  non appena  la coneessione  un po' a  ....  ehm  ....ballerina    riprende  a funzionare come si deve 




di non avere più spazio 2) un esaltazione, e di qui a discriminare ce ne passa , l'uso delle biblioteche





fonte molto usata  nel corso dei secoli fin o all'era d'internet .come testimonia la  voce  di   wikipedia ( da cui ho presop al seconda  foto )


P.s


dovrei decidermi a fare un ripulisti ( regalare agli amici della parrocchia o dell'associazione anziani per pesche di beneficenza o usare come riciclo quando non sai cosa regalare ) di libri : 1) doppi non ricordando dove li mettevo o che me li avessero restituiti o perché volevi come nel caso di romanzo criminale la versione con dvd che mi hanno regalato , 2) che mi hanno regalato e non ho mai letto o che ho lasciato dopo le prime pagine 3) perché , essendo il mio un piccolo paese certi giornali arrivano solo con libri , opuscoli , ecc in allegato .






www biblioteche e risposta ad alcuni miei utenti di splinder

Dopo la mia recensione ( l'http://cdv.splinder.com/post/18252779 ) del libro l'eleganza riccio di muriel barbery sono stato accusato di fare discriminazione fra coloro che abbeverano i loro sapere alle biblioteche e quelli che invece lo fanno nelle librerie e nelle edicole . In realtà ( e chi mi segue , soprattutto quelli più assidui , lo sanno benissimo ) non pratico discriminazioni . In realtà era : 1 ) un appello a non usare come punto di riferimenti solo le librerie e l'edicola ,ed evitare come spesso succede a me , che compro << ogni cagata >> come mi dicono i miei genitori , e come dimostrano le foto della libreria della mia nuova camera da letto qui una le altre le trovate sul mio album di flick , http://www.flickr.com/photos/redbeppe


di non avere più spazio 2) un esaltazione, e di qui a discriminare ce ne passa , l'uso delle biblioteche




fonte molto usata http://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca nel corso dei secoli fin o all'era d'internet .

P.s
dovrei decidermi a fare un ripulisti ( regalare agli amici della parrocchia o dell'associazione anziani per pesche di beneficenza o usare come riciclo quando non sai cosa regalare ) di libri : 1) doppi non ricordando dove li mettevo o che me li avessero restituiti o perché volevi come nel caso di romanzo criminale la versione con dvd che mi hanno regalato , 2) che mi hanno regalato e non ho mai letto o che ho lasciato dopo le prime pagine 3) perché , essendo il mio un piccolo paese certi giornali arrivano solo con libri , opuscoli , ecc in allegato .

Senza titolo 819

se non ti
prendo la
mano e per
lasciarti cadere
su questo prato
di lacrime e
speme così che
dopo quando il
vento ti tocca
potrai rialzarti
come fosse la
prima volta se
ti lascio il bicchiere
è per il profumo
del mio stupore il
mosto selvatico
della gioia e del
dolore se non ci
sono non è per la
solitudine ma per
quel vago sentimento
che m'attraversa
quando penso
all'inqietudine se
le mie parole sono
scomposte e perchè
il senso lo dono
soltanto alle cose
perchè il mio cuore
è un motore che
arranca che sfida
la morte e poi si
lascia se ogni se
non è mai un dopo
le mie ali a te
avvolgo per coinvolgerti
nel mio bieco
vuoto e poi lasciarti
provare l'ebrezza
del tempo che quando
ci si rialza ci si
accorge di quanto
se n'è perso
cadendo

Danyart New Quartet fiori e tempeste

Ieri è stato presentato il nuovo lavoro discografico dei Danyart New Quartet, formazione jazz capitana da Daniele Ricciu, in arte Dany...