QUESTA E' LA PUBBLICITA' DEI GELATI STEFFAN ! VE LA RICORDATE ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
26.9.08
ma al il giornale ci sono o ci fanno
Ciao a tutti, sono Massimo Licini dell'Agenzia agricola LAORE Sardegna.
Vi giro quanto si può leggere nel sito dell'UNAAPI sul forum degli apicoltori sull'articolo apparso oggi su una testata direttamente riconducibile al presidente del consiglio.
Vorrei invitarvi tutti a leggere l`articolo in prima pagina nella testata "Il Giornale", l`articolo è pieno di menzogne nella solita lotta politica contro gli "ambientalisti", ovviamente nella mentalità di alcune fazioni politiche, quasi sempre "di sinistra".
Questa tristissima pagina di disinformazione all`italiana , dimostra ancora di più come nel nostro paese l`informazione è asservita al potente di turno oppure alla parte politica che apre bocca.
E' una cosa molto grave perché noi sappiamo bene che le api non sono ne di destra ne di sinistra e il lavoro che fanno per tutto l`ambiente non ha nessun tipo di casacca politica.
F. Caboni
Mai come oggi mi son sentito di vivere in un momento storico decisamente buio, dove chi ha le chiavi dell`informazione può permettersi la manipolazione più completa della pubblica opinione.
Alessandro Todisco - Ravenna
Caboni sei riuscito a rovinarmi la digestione.
Massimiliano Gotti
Per seguire le vicende collegatevi a questo link tinyurl.com/44jo7f
25.9.08
Nuovi stili di vita per salvare il mondo
"Quando sento lamentele generalizzate per piccolissimi aumenti del prezzo della benzina, quando vedo usare esageratamente l'acqua, soffro. Spiego perchè, anche se dovrebbe ormai essere chiaro a tutti.
Almeno dall'inizio del secolo scorso, con la crescita esponenziale delle produzioni industriali e della conseguente diffusione degli odierni stili di vita, la domanda di risorse naturali (energetiche, materiali, derrate agroalimentari e agroindustriali, acqua) è fortemente aumentata, ma non è migliorato il modo di utilizzarle, come se fossero illimitate e a basso costo; conseguentemente, sono aumentati gli impatti ambientali.
Le due crisi petrolifere (1973 e 1979) avrebbero dovuto fare capire che il principale (enorme) problema che l'intera umanità avrebbe dovuto affrontare è quello della limitatezza delle risorse, quindi dei loro costi crescenti. Ma non è stato così, tanto che, con la nuova fase di reindustrializzazione iniziata nel 1980, sono cambiati i criteri produttivi di ogni attività (flessibilità e informatizzazione), ma non è cambiato il modo di utilizzare le materie prime.
Questa rvoluzione è stata avviata per cercare di riassorbire i costi crescenti delle materie prime, mantenendo o anche aumentando i livelli precedenti di produzione, soprattutto perseguendo un aumento della produttività del lavoro (e degli impianti). Ma i modesti aumenti globali della produttività, e quelli altrettanto bassi del reddito fano concludere che la "rincorsa" al recupero dell'aumento dei prezzi delle materie prime mediante l'aumento della produttività del lavoro si deve considerare esaurita, con l'attuale tipo di sviluppo economico e sociale.
Può preoccupare questa concluzione "controcorrente", ma è corretta e onesta. L'alternativa è di imboccare subito la via dello "sviluppo sostenibile". Per usare meno e meglio tutte le risorse, i modi sono principalmente:
- Nuovi beni a lunghissima durata e intensità d'uso;
- Nuove tecnologie e sistemi eco-compatibili;
- Relazioni tra imprese che scambino scarti e rifiuti (ecologia industriale per creare cicli chiusi);
- Città e trasporti sostenibili;
- Utilizzo massimale dei beni.
Tali cambiamenti epocali troveranno resistenze inevitabili, come per ogni cambiamento, ma sono ormai inevitabili, creando anche un maggiore equilibrio tra le aree del mondo."
(comparso su "la Nazione" del 23/09/2008)
Senza titolo 887
L'analisi
24.9.08
come risolvere il problema prostituzione in italia
Finalmente riesco a dare una risposta al commento dalla nostra utente elitramonto : << Perchè non è quello il modo ? Non va bene multare lucciole e clienti ? e quale sarebbe la soluzione?? >> al mio post sulla carfagna e la sua legge in merito a tale argomento .
Ma prima di iniziare faccio una premessa fra prostituzione e sfruttamento , fenomeni certo legati fra loro , ma che sono due cose diverse .La prima si può tollerare anche se disdicevole quando è volontaria , non minorile . La seconda NO, soprattutto quella minorile . Infatti per Prostituzione s'intende = un accordo tra adulti liberi e consapevoli, che liberamente e consapevolmente si accordano per scambiare denaro con prestazioni sessuali, la cui attività, fornita da persone di qualsiasi orientamento sessuale, può avere carattere autonomo, professionale, abituale o saltuario. Secondo la voce omonima di wikipedia << L'uso del termine non è univoco e a seconda del Paese, del periodo storico o del contesto socio-culturale può includere qualsiasi atto sessuale e qualsiasi tipo di compenso (anche non in denaro) o indicare, moralisticamente ed erroneamente, coloro che intrattengono atti sessuali fuori dal matrimonio, o uno stile di vita simile a coloro che offrono le prestazioni o chi intrattiene atti sessuali disapprovati. Può indicare anche un comportamento zelante più del dovuto nei confronti di un superiore, finalizzato all'ottenimento di gratifiche lavorative o economiche. >> ., mentre per Sfruttamento = oltre ai varti significati elencati dal dizionario De mauro Pavia esso è Strettamente legato alla prostituzione è il suo sfruttamento, o lenocinio, praticato per trarre profitto dall'attività della donna, da parte di persone che generalmente si presentano come protettori. Inoltre vi sono altre figure legate al fenomeno della prostituzione per cui può configurarsi, al posto dello sfruttamento vero e proprio, il reato di favoreggiamento.
Dopo queste precisazione andiamo a rispondere a Eli
Perchè non è quello il modo ? Non va bene multare lucciole e clienti ? Perchè non è quello il modo ?
No perchè : a) le lucciole sono in maggioranza ( secondo alcuni ) o in minoranza ( secondo altri ed in particolare questo sito qui quando non sono volontarie vittime di sfruttatori , e poi quelle extracomunitarie sono clandestine e quindi difficilmente pagano le multe o finiscono in carcere . Quanto ai clienti Perchè si scoraggiano dal ricorrere a quelle di strada sapendo che c'è una multa si rifuggiano su quelle d'appartamento o che girano su cellulari vedere annunci sui quotidiani e giornali d'annunci alla voce comunicazioni personali . Infatti tale fenomeno si sposterebbe ulteriomente dalla strada al chiuso , nei condomini negli alberghi . Infatti concordo con quanto dice Emma Bonnino che in una intervista al settimale Left \ avvenimenti n°48 del 29\9\2008 quando dice : << (... ) ho l'impressione di una grida manzoniana sufficientemente ipocrita e assolutamente inefficace (... ) Cesare beccaria ciha isegnato che il deterrente è la certezza della pena è non l'entità . (....) Si possono alzare le pene , ma non mi pare sia quello il deterrente >> .
E l’aspetto dello “scandalo” della prostituzione di strada è reale, per i benpensanti, ma potrebbe essere di per sè affrontato con semplicissimi rimedi, come la zonizzazione senza bisogno di altro !
Tuttavia,proprio anche a causa di questo aspetto di attacco continuo che forze intolleranti rivolgono alla prostituzione, non disdegnando di utilizzare per questo la menzogna, ritengo che una regolamentazione e legittimazione della prostituzione sia necessaria e che la legge Merlin che non è più adeguata ai tempi (nonostante certe incredibili affermazioni, come “Abbiamo chiuso il problema con la Legge Merlin ( testo della legge e contesto storico che ha portato alla sua approvazione ) ) cinquantanni fa!” – On. Carlo Giovanardi, UdcIo Concordo nel ritenere che il “problema” della prostituzione in Italia sia stato in gran parte gonfiato ad arte, da chi cerca di portare non alla regolamentazione della prostituzione ma alla sua proibizione. E che proibendolo è peggiio come afferma questa intervista ad una prostituta ( riporto qui il video perchè con flask player non riesco a riicavarne il codice embed ) Sono inoltre d'accordo con quanto dice questo sito qui già citato nelle righe prima : << Francamente, preferirei che l'argomento potesse essere affrontato secondo l'ottica della pura depenalizzazione: essendo la prostituzione, nella sua essenza, un accordo tra adulti liberi e consapevoli, che liberamente e consapevolmente si accordano per scambiare denaro con prestazioni sessuali, non ci dovrebbe essere grande bisogno di una legge che regola la cosa in sè.
Anche perchè per tutti gli aspetti veramente inaccettabili (schiavismo, violenza, sfruttamento dei minori ...) esistono già fior di leggi, con pene severissime, fatte applicare dalla magistratura sulla base del lavoro di indagine compiuto quotidianamente dalle forze dell'ordine.
Tuttavia la situazione, soprattutto italiana, è così incancrenita e così "inquinata" da considerazioni morali, moralistiche, di ordine pubblico, di xenofobia, ecc., che temo che ogni battaglia puntata solo sulla depenalizzazione sarebbe illusoria.
Regolamentare, perciò, mi sembra inevitabile e, a questo punto, occorre regolamentare bene. (...) >>
Prima di esporre la mia idea, voglio fare una panoramica della situazione attuale, con particolare riguardo alla questione delle prostitute straniere.
Le prostitute straniere, infatti, sono quelle in maggiore stato di debolezza e precarietà, e questo non solo per l’aspetto della tratta schiavistica (che è minoritario) ma anche e soprattutto per quello legislativo e dei diritti (e questo, invece, è un aspetto che tocca quasi tutte le straniere).
Secondo me, ogni ipotesi di regolamentazione della prostituzione in Italia non può prescindere dalla constatazione dell’esistenza di decine di migliaia di prostitute straniere, con il loro “status” peculiare e distinto da quello delle italiane.
Da ogni parte (anche da Don Benzi ...) si sente dire “le italiane non hanno e non creano grandi problemi, il vero problema è quello delle straniere”.
Giusto.
Peccato poi che quando vengono presentate le proposte di legge ci si accorge di solito che nessuna particolare considerazione viene accordata alle straniere, anzi sembra quasi che ci sia la volontà di fare leggi che ostacolano le straniere e tendono ad espellerle e a spingerle in clandestinità.
Le prostitute italiane hanno molte armi per difendersi: la “pelle dura”, le organizzazioni e i diritti dati dal fatto che sono cittadine italiane.
Le straniere no, e mi pare opportuno soffermarsi innanzitutto su di loro. >>
chi vuole farlo, può scegliere di prostituirsi e lo deve poter fare con il massimo della libertà, della dignità, della salute e della sicurezza personale
chi vuole farlo, può andare con prostitute e lo deve poter fare con la consapevolezza di muoversi in un ambito legale, controllato e non in mano alla delinquenza
chi non vuole nè prostituirsi nè andare con prostitute e magari è disturbato dalla vista di quelle attività deve essere rispettato e messo in condizioni di non esserne coinvolto, neppure “visivamente”; detto questo, deve ugualmente rispettare la libertà di chi vuole prostituirsi o andare con prostitute
Ecco come farei la regolarizzazione
A
abolirei questo decreto della legge merlin : proporre esplicitamente al cliente un rapporto a pagamento, da parte della prostituta, è illegale (reato di adescamento, tutt’ora presente nel nostro ordinamento per quanto veramente arcaico, incongruo con la riconosciuta legalità della prostituzione e comunque facilmente aggirabile) in quanto prostituirsi ed andare con prostitute è LEGALE (la legge Merlin non proibisce nè l’una nè l’altra cosa) lasciando invariati questi atri : lucrare sul lavoro delle prostitute è illegale, perfino se lo si facesse a fronte di servizi che si forniscono alle prostitute stesse e con il pieno e libero consenso delle interessate (reato di sfruttamento della prostituzione)., costringere qualcuno a prostituirsi è illegale (reato di riduzione in schiavitù) ., indurre qualcuno a prostituirsi è illegale (reato di induzione alla prostituzione)in quanto come dice lo stesso j Questa situazione, fino a venti anni fa (prima dell’esplodere della paura dell’AIDS e dell’arrivo in massa delle straniere) ha retto abbastanza bene: le prostitute per strada erano poche (e i benpensanti avevano pochi motivi per scandalizzarsi), quelle che esercitavano (spesso in casa propria) erano quasi tutte cittadine italiane e potevano quasi sempre farlo autonomamente e senza sfruttatori, le malattie veneree erano quelle “tradizionali”, forse erroneamente sottovalutate ma comunque curabili. Le situazioni più drammatiche erano quelle delle ragazze, di solito molto giovani, che si prostituivano perchè tossicodipendenti e quindi costrette a guadagnare molto, ogni giorno, per acquistare la dose quotidiana: ma qui l’aspetto veramente tragico non era la prostituzione in sè (anche se non va dimenticato che la prostituzione indotta dalla droga era, ed è tuttora, una scelta imposta dalle circostanze, non una libera scelta per guadagnarsi da vivere), quanto il fatto che fossero schiave della droga e destinate a terribili ripercussioni sul piano della salute.
Poi è arrivato l’AIDS e la correlazione tossicodipendenza-AIDS-sesso si è immediatamente riflessa sulla prostituzione: ora la prostituzione tornava ad essere un problema di sanità pubblica. E la Legge Merlin, che abolendo le case chiuse aveva abolito anche ogni controllo sanitario, cominciava a scricchiolare ...
Poi sono arrivate le prostitute straniere, parte di un molto più vasto flusso migratorio il più delle volte irregolare e clandestino. E questo ha portato nuovi problemi.
B
Permesso di soggiorno alle prostitute ( ovviamente volontarie , colaborazione con i pesi europei ed extraeuropei da cui partono per evitare abusi )
cosi s'eviterebbero tutti quei problemi di cui parla jonatthan qui e da cui ho tratto ispirazione per questo post
C
al chiuso in strutture imprenditoriali come Eros Center, Club, Sexy Bar, ...
in casa individualmente
in casa in cooperative o altre associazioni di prostitute
in strada in apposite zone appartate e prive di abitazioni, dove non danno "fastidio" ai benpensanti (zone periferiche industriali, certe aree fieristiche, ...), ovvero la "zonizzazione"
in appositi "quartieri a luci rosse" analoghi a quelli olandesi e tedeschi, con appartamenti-vetrina che danno sulla strada (la cosa, nei fatti, coincide in gran parte con la "zonizzazione")
nell'abitazione stessa del cliente (prestazione a domicilio)
D )
DOPPIO REGIME FISCALE, A SCELTA DELLA PROSTITUTA.
attività con registrazione al fisco come lavoratrice a tutti gli effetti, pagamento delle tasse e godimento di contropartite quali pensione e assistenza sanitaria.
attività senza registrazione fiscale, senza pagamento delle tasse e senza contropartite. Eventualmente, pagamento forfettario di una moderata quota annuale a copertura dell’assistenza sanitaria minimale volta a prevenire e curare le malattie a trasmissione sessuale.
In altri termini, la registrazione al fisco sarebbe opzionale.
Fatta questa opportuna precisazione sugli aspetti fiscali, le mie linee guida sulla prostituzione considerata come una attività lavorativa sono le seguenti:
Istituire certi DOVERI:
registrazione di Polizia (per combattere i fenomeni di sfruttamento e predisporre i controlli sanitari), con il rispetto della privacy
un minimo di controlli sanitari, non ossessivi
eventualmente, tassazione del reddito; nel caso venisse fatta una tassazione del reddito, farlo con modalità presuntive, forfettarie o legate a parametri oggettivi (tipo: trattenuta di una frazione dell'affitto giornaliero di una stanza in un Eros Center), evitando modalità poco applicabili a tale attività e facilmente eludibili come le ricevute fiscali.
e garantire certi DIRITTI:
diritto all'assistenza sanitaria ed alla pensione nel caso si facciano pagar loro tasse e contributi.
diritto al permesso di soggiorno per le straniere che volontariamente scelgano di venire in Italia ad esercitare il lavoro di prostituta
pari diritti tra i sessi nell'esercizio della prostituzione
Inventiamoci una vita
Cari amici del blog di Ceglie il commento di un anonimo lasciato sul post precedente, mi ha suggerito il post di oggi. E la bellissima immagine sognata da Pino Santoro mi ha trasmesso l'energia che oggi mi mancava. Grazie Folletto Pinn, ti chiedo scusa se non ti ho chiesto il permesso, spero che mi perdonerai, desideravo sognare un po' anche io e tu con la tua immagine mi hai aiutato a sognare. Da una settimana che sono rientrata a Roma, la vita nella capitale sta diventando un' inferno, spero presto di tornare alla mia terra rossa, gazie Folletto.
Commento: "Signora Franca,
grazie per la notizia, ma non mi faccia essere sarcastico...
Serve un esorcismo per venir fuori dal questo pantano. Beata lei che se n'è scappata...."..
utente anonimo |
23.9.08
siamo tutti a rischio
La dipendenza patologica da droghe é una vera e propria malattia del cervello. La droga assunta,infatti, interferisce con il funzionamento di quelle zone cerebrali definite «sistema della gratificazione » alterandone l’equilibrio. Il benessere illusorio che si ricava dopo l’assunzione della droga é una forma di autoiposi, un rifugio della mente in cui tutto quello che avviene é irreale: il modo di percepire se stessi, il modo di valutare le proprie capacità e di rapportarsi agli altri. È come se il drogato nell’assumere lo stupefacente si auto procurasse uno stato di dissociazione dalla realtà. Il fenomeno nuovo a cui si assiste ai nostri giorni é la comparsa di nuove forme di dipendenza, non più da sostanze, ma da specifici comportamenti. Le nuove dipendenze sono tutte forme che influenzano e creano forti distorsioni nella vita di chi ne é affetto e degli stessi familiari.
Ne elenchiamo alcune tra le più conosciute: la dipendenza da internet la dipendenza da cellulare quella dal sesso dal lavoro dall'esercizio fisico ma anche la dipendenza affettiva oppure lo shopping compulsivo, fino alla dipen-
Naomi sanna Psichiatra clinica e forense
Senza titolo 882
Entro in punta di piedi, non vorrei disturbare.
--- --- ---
Chiedo scusa a vossia ancora prima d'aver detto qualcosa,
chè se devo proprio cader di faccia preferisco ci siano le mani a ripararmi il volto.
(La punteggiatura è necessaria?)
In silenzi mai visti di anime sconvolte dalla rabbia, sotto cieli elettrici e trepidanti e intrepidi nell'agire, ho udito il lamento represso della verità che tentava, vanamente, di liberarsi dalle catene delle omissioni volute.
(Patetico ragazzo)
Nel rumore d'una lacrima che s'infrange sull'asfalto, nel muto fragore d'uno sguardo di dolore ho ascoltato il mondo intero piegarsi e sfaldarsi, scindersi e ricomporsi, capovolgersi e tornare dritto che poi dritto non è mai.
E dove pensiamo di poter andare, noi, senza voler vedere o sentire o toccare ciò che accade intorno ai nostri volti?
Noi che facciamo parte di una razza infida, bastarda, che tenta in ogni occasione di prevalere sui propri simili, che bada più al colore della pelle che alle parole o alle azioni quando nè i cani, nè i gatti, nè qualunque altro animale si cura del colore del quale il proprio simile ha il pelo.
Siamo davvero degni d'essere i padroni incontrastati di questo pianeta?
O meglio, siamo davvero degni di essere qualcosa in questo pianeta?
Lui ha rubato un pacchetto di biscotti e ha pagato con la vita, se per via del colore della pelle o meno non mi importa, è eccessivo in ogni caso.
Perchè non è stato ucciso un ragazzo dalla pelle scura, è stato ucciso un ragazzo e basta. E' stata uccisa una persona.
Dovremmo ricordarci, in ogni caso, che sulle lapidi non è segnato il colore della pelle che quel pezzo di marmo rappresenta.
Da morti siamo tutti uguali, che senso ha descrivere il colore della pelle di un cuore che ha smesso di battere?
E anche il sangue, trascurato fluido vitale, è del medesimo colore per tutti, persino per gli animali.
Finchè non ci entrerà in testa questo concetto saremo noi gli animali e gli animali gli uomini.
Non ho detto niente.
Ma mi diverte non dire niente, è quasi come dire tutto:
Lascia poco spazio ai commenti.
Omaggi e scusate il disturbo.
[P.]
22.9.08
Il folletto della tessitura
Cari amici in questi giorni non riesco a scrivere, mi stanno accadendo un po' di negatività. Sul blog http://lo-smemorato-di-collegno.splinder.com/post/18460408#comment, il gestore un folletto mio amico 'Smemo' mi ha prestato il suo post. Questo post mi ha ricordato mia nonna Elisabetta, noi fratelli la chiamavamo 'Betta'. Questo era il mio commento:
"Verrei tanto volentieri, mi ricorda mia nonna Elisabetta, quando seduta filava io la guardavo, e vedevo il piccolo fuso di legno salire ...scendere velocemente dalle sue abili mani, io piccolina giocavo e l'aiutavo ad avvolgere l'arcolaio, era bello guardarla quando tesseva, la tela di: canapa, lino, cotone, lana. Io, ancora dormo, nel suo telo di canapa e lino. Buona domenica"franca
Nel 1995 un'idea degli Amici della Scuola Leumann ha avviato a Collegno la manifestazione «Filo lungo filo, un nodo si farà», con la convinzione che l'arte della tessitura potesse ancora raccontare storie ed esperienze, unire popoli e tradizioni.
La quattordicesima edizione di questa manifestazione conferma che l'obiettivo è raggiunto e sempre più forte. Dal Brasile all’Albania, dall’Argentina alla Georgia caucasica fino ad arrivare alla Francia, alla Svizzera, al Belgio e naturalmente all’Italia: il meglio dell’Artigianato Tessile all’Ecomuseo Villaggio Leumann.
La presenza di artigiani provenienti da tutta Italia, dall’Europa (Finlandia nel 2000, Canarie nel 2006, Francia nel 2007), ma anche dagli Stati Uniti (nel 2005), dalla Bolivia (nel 2004) e dal Vietnam (nel 2001) - in qualità di ospiti e relatori ai Convegni - rende questo incontro unico a livello nazionale ed europeo.
Per i tessitori a mano Filo lungo filo ... continua a essere un notevole punto di riferimento, un’importante occasione per confrontarsi con altri artigiani su materiali, tecniche, esperienze. In questo senso vanno visti la promozione del Convegno, le Mostre e la Sfilata di abiti tessuti dagli espositori.
Il 26 settembre, dalle 17 alle 22, il convegno permette di approfondire in particolare la tradizione delle fibre e tessuti dal Nuovo Mondo (con particolare attenzione all'esperienz brasiliana e argentina) all'Est Europa, spingendosi anche alla Georgia caucasica.
Il giorno seguente è il momento dell'inagurazione delle mostre: oltre 80 sciarpe tessute a mano compongono il "mosaico virtuale" della mostra "La sciarpa, accessorio necessario" curata dal Coordinamento Tessitori. Questa, come le altre mostre in programma, aiutano il visitatore l’arte antica come l’uomo, l’arte del tessile a mano, e restituendo dignità e valore al lavoro di tanti artisti artigiani.
Per informazioni:
Associazione Amici della Scuola Leumann – Corso Francia 326 -
10093 Collegno (To) - tel. 333 3923444 - 011 4153635 - 011 4157007
www.villaggioleumann.it - e.mail: info@villaggioleumann.it
***
Aggiorno il post con un messaggio che ho ricevuto e con molto piacere lo giro all'amica Franca:
"Ho scoperto oggi il tuo blog. Vorrei inviare la foto che ti allego alla Signora che ricorda sua nonna mentre filava e invitarla a venirci a trovare il prossimo week-end. Con altri 25 volontari, molto attivi e molto motivati, organizzo questa rassegna di Artigianato Tessile che propone ogni anno manufatti meravigliosi creati con amore e fantasia da oltre 70 artisti nella lavorazione del "filo".
Che bella!
la barba bianca
del il folletto della tessitura Brun,
sembra un fiocco di lana bianca,
pronta per essere filata,
per farci, una soffice nuvola.
Franca Bassi
fiale a salve
della discordia
son i proiettili
che mi sparo
in vena perdendomi
in un lutto
sereno passa il
tempo non
m'accorgo di
nulla i miei
occhi ormai
son spente
fiaccole opaco
riflesso
d'un'anima
dannata bagnata
dalla pioggia
costante
dell'indifferenza
forse il sogno
mi lacera poggio
su d'una
panchina la
mia testa la
strada è stata
maestra di vita
l'unica madre
che non mi ha
tradito anche
se non ha mai
accarezzato le
mie membra
ha saputo amarmi
più di tutto il
resto e mentre
tutto scorre tra la
polvere ed il
resto lento mi
svesto di questo
corpo di tenebra
così che la carne
vada in avaria
ed i corvi mai
sazi sorridano
per me con
quel che rimane
spoglio mentre
mi perdo
21.9.08
Senza titolo 881
22 / 09 / 2008 / LUNEDI' S. MAURIZIO M. ! E LUCKY L'ESPLORATORE E' FELICE PERCHE' FESTEGGIA IL SUO N° 48 DEL COMPLEANNO ! TANTI AUGURI ! :-)
diario di bordo n 98 anno III i no vax raccolgono quello che hanno seminato , caso Ramy Elgam gli abusi e la mancanza di rispetto del potere ,acca larentia uso distorto e strumentale del ricordo
Finalmente i anzi dei * no vax ( ovviamente senza generalizzare in quanto esistono come fra i vax quelli civili ed rispettosi ) trovano pane...
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Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
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