Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
23.10.04
22.10.04
Senza titolo 334
Lasciami Così.
Lasciami così
muta di parole.
Non sempre ho labbra
pronte.
Lasciami così
con gli occhi chiusi
e il corpo inerme
al buio mio mentale,
non sempre ho voglia
di capire la luce.
Lasciami così e
aspettami,
-dopo-
avrò lingua sciolta.
21.10.04
Senza titolo 332
Ieri c’era quel piano che suonava….
Sottofondo stasera
Baustelle
Cambiare la mia vita…pensiero che gira e rigira nella mia mente…
Il mio lavoro mi piace ma sento di non vivere….
20.10.04
Senza titolo 331
Nel mio paese c'è gente che approva l'uccisione programmata di milioni di bambini ma che considera "eticamente scorretta" l'unione fra esseri dello stesso sesso.
E pensate che il mio paese non fa parte di qualche "barbaro" posto mediorientale... anzi!
Ora faccio un televoto (visto che vanno di moda):
E' immorale cosa accade al ragazzo con i capelli chiari nella foto 1 o è immorale cosa accade (o è accaduto) alla bambina nella foto 2?
La risposta, purtroppo, non è così banale!
SOBRIETÀ.
da “Giorni nonviolenti 2004” Edizioni Qualevita Via Buonconsiglio n.2 67030 Torre dei Nolfi (AQ) conto corrente postale n.10750677 Tel. 0864.46448 - Cell. 349.5843946
Il biografo latino Svetonio racconta che Diogene stava lavando delle lenticchie per farsi la minestra. Il filosofo Aristippo, che se la passava bene perché si era messo a corteggiare il re, gli disse sprezzante: “Se tu imparassi ad adulare il re, non dovresti contentarti di un piatto di lenticchie”. “E se tu avessi imparato a vivere di lenticchie” ribatté Diogene con altrettanto sprezzo “non avresti bisogno di adulare il re”.Un piatto di lenticchie o la svendita della propria dignità. Una vita vissuta nella sobrietà non solo come scelta singola o intimistica ma come coinvolgimento di popolo contro l’arroganza degli imperatori di turno.Meno siamo sobri come comunità, come popolo, oltre che come persone, e meno siamo interessati alla dimensione pubblica (partecipazione, attività politica, senso di appartenenza a una collettività). E meno persone coltivano questi interessi, meglio è per la struttura di potere.È solo imboccando la strada di un diverso stile di vita, ispirato agli antichi valori della SOBRIETÀ che possiamo prendere davvero coscienza dei diritti umani e civili calpestati sempre di più presso larghe fette di umanità. È solo così che si può reagire alle contraddizioni della globalizzazione, uscendo una volta per tutte dalla sterilità degli slogans.Il filo che unisce i giorni e i mesi dell'agenda di quest'anno non è un vago, inconcludente e moralistico appello alla sobrietà dei comportamenti quotidiani. È un invito, a noi e a voi, a far diventare la SOBRIETÀ un atto politico, un mezzo genuinamente nonviolento che impensierisca finalmente i potenti.
Senza titolo 330
FABRIZIO DE ANDRE'
Maria nella botteaga d'un falegname (1970)
Maria:
"Falegname col martello
perché fai den den?
Con la pialla su quel legno
perché fai fren fren?
Costruisci le stampelle
per chi in guerra andò?
Dalla Nubia sulle mani
a casa ritornò?"
Il falegname:
"Mio martello non colpisce,
pialla mia non taglia
per foggiare gambe nuove
a chi le offrì in battaglia,
ma tre croci, due per chi
disertò per rubare,
la più grande per chi guerra
insegnò a disertare".
La gente:
"Alle tempie addormentate
di questa città
pulsa il cuore di un martello,
quando smetterà?
Falegname, su quel legno,
quanti corpi ormai,
quanto ancora con la pialla
lo assottiglierai?"
Maria:
"Alle piaghe, alle ferite
che sul legno fai,
falegname su quei tagli
manca il sangue, ormai,
perché spieghino da soli,
con le loro voci,
quali volti sbiancheranno
sopra le tue croci".
Il falegname:
"Questi ceppi che han portato
perché il mio sudore
li trasformi nell'immagine
di tre dolori,
vedran lacrime di Dimaco
e di Tito al ciglio
il più grande che tu guardi
abbraccerà tuo figlio".
La gente:
"Dalla strada alla montagna
sale il tuo den den
ogni valle di Giordania
impara il tuo fren fren;
qualche gruppo di dolore
muove il passo inquieto,
altri aspettan di far bere
a quelle seti aceto".
Senza titolo 329
Io
Io prima argilla del mondo
come bambina inizio
a formulare parole
andando lenta nel
passo con te che non
ci sei per arrivare ferma
e sicura al richiamo
del batticuore.
Con la forza dell’amore
piena mi sento di te,
ubriaca del sapore
che ora è però
volato altrove.
a greysky
Di tutti i poeti e i pazzi
che abbiamo incontrato per strada
ho tenuto una faccia o un nome
una lacrima o qualche risata
abbiamo bevuto a Galway
fatto tardi nei bar di Lisbona
riscoperto le storie d'Italia
sulle note di qualche canzone.
Abbiamo girato insieme
e ascoltato le voci dei matti
incontrato la gente più strana
e imbarcato compagni di viaggio
qualcuno è rimasto
qualcuno è andato e non s'è più sentito
un giorno anche tu hai deciso
un abbraccio e poi sei partito.
Buon viaggio hermano querido
e buon cammino ovunque tu vada
forse un giorno potremo incontrarci
di nuovo lungo la strada.
Di tutti i paesi e le piazze
dove abbiamo fermato il furgone
abbiamo perso un minuto ad ascoltare
un partigiano o qualche ubriacone
le strane storie dei vecchi al bar
e dei bambini col tè del deserto
sono state lezioni di vita
che ho imparato e ancora conservo.
Buon viaggio...
Non sto piangendo sui tempi andati
o sul passato e le solite storie
perché è stupido fare casino
su un ricordo o su qualche canzone
non voltarti ti prego
nessun rimpianto per quello che è stato
che le stelle ti guidino sempre
e la strada ti porti lontano
Buon viaggio...
Tributo a Rimbaud
Per ricordarlo il maniera degna riporto di seguito alcuni dei brani più famosi della nota “Lettera del Veggente”:
“[...]
Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato disordine di tutti i sensi. Tutte le forme d'amore, di sofferenza, di pazzia; egli cerca se stesso, esaurisce in sé tutti i veleni, per non conservarne che la quintessenza. Ineffabile tortura nella quale ha bisogno di tutta la fede, di tutta la forza sovrumana, nella quale diventa il grande infermo, il grande criminale, il grande maledetto, - e il sommo Sapiente! - Egli giunge infatti all'ignoto! Poiché ha coltivato la sua anima, già ricca, più di qualsiasi altro! Egli giunge all'ignoto, e quand'anche, smarrito, finisse col perdere l'intelligenza delle proprie visioni, le avrà pur viste! Che crepi nel suo balzo attraverso le cose inaudite e innominabili: verranno altri orribili lavoratori; cominceranno dagli orizzonti sui quali l'altro si è abbattuto!
[...]
Dunque il poeta è veramente un ladro di fuoco.
Ha l'incarico dell'umanità, degli animali addirittura; dovrà far sentire, palpare, ascoltare le sue invenzioni; se ciò che riporta di laggiù ha forma, egli dà forma; se è informe, egli dà l'informe, Trovare una lingua; - Del resto, dato che ogni parola è idea, verrà il tempo di un linguaggio universale! [...]
Questa lingua sarà dell'anima per l'anima, riassumerà tutto: profumi, suoni, colori; pensiero che uncina il pensiero e che tira. Il poeta definirebbe la quantità di ignoto che nel suo tempo si desta nell'anima universale: egli darebbe di più - della formula del suo pensiero, della notazione della sua marcia verso il Progresso! Enormità che si fa norma, assorbita da tutti, egli sarebbe veramente un moltiplicatore di progresso!
Quest'avvenire sarà materialista, come lei vede; - Sempre piene di Numeri e di Armonia, queste poesie saranno fatte per restare.
[...]”
19.10.04
Senza titolo 327
CAPRICCI
Papà, mi compri un SAM-650?
Dai, ti lavo la macchina... Anche i vetri... Ti trovo una ragazza della mia età...
No, eh? Umpf...
PS: ma è il mio browser che visualizza questo blog in maniera orribile o c'è effettivamente qualche problema? Linea allo studio...
Senza titolo 326
I DOGMI DELLA VITA…
Certe cose vanno prese così come vengono senza chiedersi troppi perché … nella mia vita ci sono molte cose di cui ho rinunciato a chiedermi i perché. Come la briscola, la briscola a 5, la chitarra e la matematica…basta, non le capisco, le prendo così come sono…ho imparato a conviverci, girandogli attentamente alla larga. Sono i grandi misteri della vita, quasi dogmi, che vanno presi a scatola chiusa, presi x buoni anche se incomprensibili; come quello racchiuso nella canzone di Marco Ferradini, teorema: “prendi una donna (ma io oserei dire che valga anche x l’uomo) trattala male, lascia che ti aspetti x ore, non farti vivo e quando la chiami fallo come se fosse un favore… e allora si vedrai che ti amerà, chi meno ama e’ più forte si sa…” parole sante di quel gran guru. Hanno provato in molti a dare una spiegazione razionale a questa cosa ma non c’è… no, non c’è una spiegazione, è un dogma, non c’è un perché che ci spinge a fuggire davanti ad una persona che ci ama e a rincorrere una persona che non ci vuole, è anche contro la natura dell’uomo quale animale sociale. Fermiamoci su questo punto. Ma se sappiamo che è così, “se sappiamo che il banco vince sempre, perché continuiamo a giocare?” (giustissima osservazione sollevata da Carrie nell’ultima puntata di Sex and the City), la sfida, la rincorsa costante, il mettersi in gioco, il rischio… la risposta provo a darla io, con un sms di risposta che ho mandato al mio amico Andrea proprio ieri sera : “Nella vita non c’è gusto senza rischio…ma attenzione, il rischio deve valere la candela altrimenti si rischia solo di farsi del male”. Lui mi ha chiesto quando una persona si accorge che non ne vale più la pena, qual è la soglia oltrepassata la quale non si può più tornare indietro? Non lo so, quello è affidato al buon senso o forse alle capacità valutative delle persone e le mie si sono dimostrate, in questi ultimi tempi, estremamente inefficaci. Avendo questo gravissimo deficit devo comunque sopperire in qualche modo. La mia filosofia? Lavorare piano, ma lavorare sodo per i propri obiettivi, pur essendo estremamente pigra sono molto testarda, proprio Goethe diceva: “Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta.” Quando mi metto in testa io una cosa è difficile farmi tornare indietro e il più delle volte ho la meglio, incostante sì, ma implacabile nel raggiungimento di ciò che realmente mi interessa, a volte ben al di là del normale buon senso, lo so, lo riconosco (la mia pazienza è proverbiale). E poi come dice lo spot della nissan terrano (mica ferraglia eh?) i “confini sono un’invenzione fastidiosa…non ti rimane che superarli.” Testarda sì, ferma sui miei obiettivi certo…Cogliona e ottusa no. Quando e' il caso di lasciar perdere? Allora mi ritorna in mente una frase che ho letto: “Se ciò che state facendo non funziona, qualsiasi altro comportamento rischia di farvi ottenere ciò che volete.” Ecco allora la risposta alla domanda di Andrea, perché secondo me la vita tocca prenderla a mozzichi, altrimenti te se magna, con una riserva di "commodus discessus" che, attenzione attenzione, non e' fuga... e' solo pararsi il culo cautamente prima di sbatterlo per terra.
Senza titolo 325
Giuseppe, continua sempre a volare e non permettere a nessuno di ostacolare il tuo volo verso la libertà!
Un saluto
Senza titolo 324
La Notte
La notte ha stelle chiare stasera.
Seduta contemplo l’infinito e ne assorbo l’attimo
partecipe di questa verità/realtà.
Ogni stella è una dimora dove rifugiati in sordina, stanno
I desideri espressi.
Sono piccoli cassetti a mia disposizione
dove immersa con la mente
frugo fra le mille cianfrusaglie.
Alcune luccicano , altre sono piene di polvere
posatasi nel tempo passato.
Pochi sono pieni, di visi d’amare,
mani da stringere e speranze cercate.
Altri sono ancora da riempire di sogni da far rivivere.
Lunga è la notte , ho tempo di sognare e di riporre con
cura nella stella del mio cuore, l’ ardente
desiderio e spolverarlo per farlo brillare sempre
nel lento ma continuo mio mutare.
TROVA IL TEMPO
è quella la strada per la felicità.
Trova il tempo per sognare
è quello il modo per attaccare il tuo carro a una stella.
Trova il tempo per amare ed essere amato:
è il privilegio degli dei.
Trova il tempo per guardarti intorno:
la vita è troppo breve per essere egoisti.
Trova il tempo per ridere: è la musica dell'anima.
Antica preghiera inglese
faq 2
In questi giorni fra le tante email , ne ricevo una in cui mi si chiede : 1) come mai continuo a scrivere e non chiudo il blog,visto che la maggior parte dei post non sono commentati da nessuno\a ?
2) come mai ho fatto un blog collettivo \ aperto e non singolo\ chiuso ?
3) come scelgo i “ miei collaboratori “ per la mia web comunity ? 4) da dove traggo ispirazione per le mie tematiche ?
Vediamo di risponde alle domande : 1) perché a me mi piace scrivere mi fa sentitre vivo, cartarchico , e d alcuni miei cdv sia interneauti che non internjauti fra cui il mio analista e docaweb ( www.docaweb.it ) co-fondatore del blog lo sanno e m’incoraggiano ad andare avanti . Inoltre non importa se una persona non vuole rispondere o perché non ha tali esperienze o si vergogna od è ancora legata a tali tabù ed prigioniera delle sue paure ,perchè è una sua scelta , mica posso costringerla o scrivere controvoglia ; e poi come chi legge e chi scrive nel mio blog si sarà accorto della mia punteggiatura e dei miei errori di gramamtica e di battitura dovutoi sia ala fretta sia a problemi ala vista e anche che scrivo per me e per chi mi vuole seguire o lotta per mantenersi vivo . Insomma è \ s'identifica nella canzone La corazzata potemkin di Roberto Vecchioni nel cd : El banderkìo stanco del (1997 ) di cui ho di cui riporto in parte il testo che potrete trovarlo nella versione completa qui :
<<
Siamo i poeti, i nani sui giganti,
non si direbbe, eppure siam viventi;
metaforiamo, metaforiamo tutto,
da non capirci più se c'era un senso sotto.
Abbiamo in testa idee meravigliose,
che raramente coincidono con le cose:
voliamo alto, se non capite niente
peggio per voi, mica scriviamo per la gente...
e parte la corazzata Potemkin
in un tripudio di bandiere festanti,
e si consegnano premi,
e si proclamono geni
e gli altri tutti dietro
in barca a remi...
qua e là sul ponte gira un verso d'amore
un po' spaesato in mezzo a tanto splendore:
sinestesie fulminanti,
allitterati non sensi,
[---]
tira l'ancora, gira l'elica,
com'è bello andar
liberi sul mar!
[---]
che bella la corazzata Potemkin!
La ciurma impavida non teme confronti:
in mezzo stanno i veggenti,
a prua le nuove correnti,
a poppa le correnti ricorrenti;
ti ruba gli occhi mentre fila sul mare,
se andasse a sbattere sarebbe immortale
[---]
>> 2) perché esiste anche un “ viaggio collettivo “ che mi da più forza d’andare avanti in detterminati momenti ed a volte è più fecondo e proficuo per la costruzione della mia opera d’arte ( le mie esperienze , il mio lascito interiore ai miei successori o ai miei compagnidiviaggio ) ; 3 ) Scelgo\ invito ( e ho scelto fin qua , sia quelli chen hanno accettato sia anche quelli che non hanno aderito ) per la mia comunituy : A) con i criteri già elencati nel post Faq ., B) dalla loro forza d’essere vento , parafrasando Khorakhanè (a forza d'essere vento) dio Fabrizio de AndrÈ, una delle ultime canzoni ( una delle mie preferite, che è anche una top ten della colonna sonora del mio \ nostro blog ) . Essa si trova su "Anime Salve", l'ultimo album di Fabrizioscritto a quattro mani con Fossati , dallla loro radio baccano riferimento all’omonima canzone di Gianna nanni (www.giannananni.com sito ufficiale) , dal non essere e dal rifiutarsi d’essereper parafrasare una canzone anarchica fiori non appassiti nel lezzo dei lezzo dei tuguri dalla loro guerriglia contro culturale,canzoni del canzoniere italiano,ed inffine dalla loro resistenza alla omologazione e globalizzazione del pensiero ( pensiero unico ) . cazzeggiando in internet ( Blog , Forum , Ng , Nw, ML ) siti che mi vengono inviati in email sia a quella del blog , sia a quella di www.censurati.it ; sui siti cheleggo o in cui scrivo e da gli iscritti alla comumnity ( attivi e passivi )e altri siti memorizzati nel mio blog e altri di cui non ricordo l’url preciso ; 4) dai siti citati prima , dal cazzeggio in internet ( chat , irc , icq , ng , mw , ml , yahoo e msn groups , ecc ) , dallle mie vicende personali e d alla messa indiscussione e uccisione o trasformazione .
18.10.04
Senza titolo 323
…ciò che lascerai sarà sempre ciò che vorrai…
…voglia di cercare ciò che non c’è…
...e se c’è?...
Senza titolo 322
Sebastiao Salgado, grande fotografo dei disagi portati dalla guerra, in uno dei suoi capolavori... dalla mostra "exodes"
Senza titolo 321
Che sarà.
nell’intento di vagare leggeri
e liberi, superando monti
e sorvolando mari?
Accolti forse in altri lidi,
cullati e rinvigoriti da nuova luce
torneranno a me,
per non farmi sentire più sola.
L’immagine riflessa urla nella speranza,
divorata da una cronica inquietudine
a risolvere enigmi.
E la vita ricomincia la sua
danza, mentre parole mute
e sogni accartocciati
nel labirinto mentale bussano in cerca
di nuove emozioni.
Senza titolo 319
Due bellissimi Ted Neeley e Yvonne Elliman nel mitico film del 1973
"Jesus Christ Superstar"
17.10.04
Senza titolo 318
Oggi inaugurerò una nuova categoria , siti internet , con recensione di tali siti e se capita interviste con i responsabili .
Inizio con un sito \ portale di alcuni\e miei compaesani studenti liceali e non . Il sito è www.contro-mano.net . Sito fondato nel maggio di quest’anno e quindi ibn n continuo agiornamento tecnico e grafico . Dotato di una chat Irc e di un guestbook ( per chi volesse commentare il sito o lasciare un messaggio . Come definire questo calderone \ fucina d’idee ? semplincemente lasciando parlare la loro introduzione del loro sito : << Andare contro-mano non sarà sempre una cosa igienica, ma qualche volta può anche essere la soluzione giusta. Una soluzione insperata e temeraria, che può richiedere – potrà pensare qualcuno – una buona dose di irresponsabilità. Noi preferiamo parlare di slancio e di tenacia. Doti che cercheremo di mettere in luce tutte le volte che ci occuperemo di temi particolarmente tosti. Lavoreremo con lena, da bravi contro-manovali. Cercheremo di cementare la nostra scrittura con l’esame del quotidiano e del fatto di cronaca. Faremo valere i nostri interessi e proporremo, aperti al confronto e disponibili alla correzione, le nostre opinioni. Musica, scuola, vegetarianesimo, attualità, letteratura e sport: di questo e di mille altre cose ancora si troveranno articoli e approfondimenti nelle nostre pagine. [---] >> per chi volesse aproffondire continua all’interno del sito più precisamente http://www.contro-mano.net/pagine/redazione.htm . Nel sito troverete le seguenti rubriche\sezioni : Tempo reale ( una finestra su mondo d’oggi ) ; soud check ( sezione dedicata al panorame , in particolare quello emergente , italiano e non , con recensioni , interviste e concerti ) ; Books Eaters \divoratori di libri ( dalla loro sezione : << Troppo spesso ci si dimentica che la cultura, la conoscenza e la libertà non viaggiano via cavo, o, onde evitare battute a sfondo pubblicitario, tramite satellite, troppo spesso controllate da questo o quello schieramento politico. La forza della carta sta in questo. Dai giornali clandestini della Liberazione ai classici filosofici, dalla cruda realtà disillusa di Bukowski alle Fanzine come Sniffin' Glue, ecco la nostra rubrica dedita alla carta stampata.>> ); telegratti ( sui film : cito dall’introduzione a tale sezione : << Qualche volta una pulce nell'orecchio può essere una risorsa da sfruttare.Grattarsi,sentire prudere una parte di se stessi e non saper resistere agli effetti della solleticazione può essere davvero un vantaggio.Questo è quello che vorremmo iniziassero a provareilettoridiTelegratti,rubrica in cui recensiremo tanto cinema e in cui tenteremo di non dire sempre le cose scontate che tanti altri già dicono.>> ) ; la gazzella dello sport (In questa rubrica potrete trovare articoli critici, avvenimenti e ricorrenze riguardo ogni tipo di sport, non solo calcio. In quanto al nome... un minimo d'ironia è d'obbligo ) ; credo che basta cosi , altrimenti vi rovino il gusto di visitarlo personalemente . Concludo faccio i miie auguiri ai curatori del sito i miei cdv e vi auguro buona visione |
16.10.04
Senza titolo 315
ma la mentalità di certe persone è ferma all'inizio del secolo scorso ? «Per fare i bambini ci vogliono un padre e una madre. E i bambini che non hanno un padre sono figli di una madre non molto buona. I bambini che hanno solo un padre non sono bambini, perché un uomo può costruire solo robot, nemmeno bambini sfortunati come quelli che non hanno un padre».Le offese che avete letto sono di Rocco Buttiglione, dette il 15 ottobre 2004 . Scusate lo sfogo , ma mi danno fastidio certe affermazioni . Capisco e comprendo che ciò è una tua scelta di vista e quindi come tale la rispetto , ma ( come si nota dai miei e dai bvostri post\ scritti in particolare dalle FAQ del blog http://edit.splinder.com/myblog/post/3134094/yes ) la combatto e non la condivido come tutte le affermazioni intolleranti e fondamentaliste ( politiche e religiose ) . Ora mi chiedo ( e chiedo a Buttiglione e ai cattolici sia italiani che intransigenti \ fondamentalisti ---- ciò non vuol dire che tutti i cattolici lo siano ---- sia Italiani , sia Americani ) come si fà ad essere cattolici e allo stesso tempo ? . Considero queste affermazioni uin vero insulto sia ai valori cattolici e quindi a quelli che io considero cattolici puri ( vedere miei link ) ; sia alle ragazze madri o ai padri soli . Cosa ne a Buttiglione ( o se lo sa fa finita di non vedere ) delle scelte e degli avvenimenti ( dovuti anche a causa del nostro maschilismo ) molto spesso dolorosi e laceranti , resi ancora più duri dalla becera e fondamenalista morale ( per fortuna sempre più ridotta negli ultimi 60 anni , anche se ci sono ancora molte " sacche " molti forti nel nord -est come i cattolici pre conciliari e filo lateranensi vicini a forza nuova e gruppi affini ) di quelle persone di cui Buttiglione ne è il rapressentante politico che spingono una ragazza a diventare una ragazza madre o un padre solo ? Essi ( o per scelta o per destino ) posso anche essere , e parlo per esperienza personale e conoscenza diretta degli ottimi padri o delle ottime madri come quelli " normali " o adirittura anche meglio .
Se c'è qualcuno pro Buttiglione si faccia pure avanti , sono curioso di sentire e di capire il perchè delle sue scelte in modo da confrontarle con le mie
Senza titolo 314
Brividi
Ho colto i brividi sulla tua pelle,
esploratrice di ogni tuo dove.
La mia nudità ho
lasciato svestita
profumata
d’essenza d’amore
per farti
mia coltre calda e passionale.
Silenzio e respiro,
silenzio e respiro
nient’ altro
questo è il punto.
Inizio e fine.
Senza titolo 312
Stamane la giornata è iniziata male…
Tra treni che non partivano…
Diluvio universale…
E una datrice di lavoro
Che a volte ammazzeresti…
MA
Domani si parte
con lui
e
Si ritorna dai miei amici!!!!
Buon weeky a tutti!!!!
15.10.04
i vizi capitali II° LA LUSSURIA
LUSSURIA
Prima d’incominciare a narrarvi le mie esperienze riferite a questo fenomeno definisco : il significato della lussuria ; e le varie interpretazioni .
IL vizio della lussuria si ricollega a varie componenti, alcune tradizionalmente considerate di natura materiale, altre di natura spirituale. Rientra nei modi con cui l'uomo nuoce, o dovrebbe nuocere, a sè stesso, se chi partecipa al peccato è consapevole e consenziente. Rientra nel campo della violenza fisica e morale in tutti i casi dove è evidente un abuso, una prevaricazione, una costrizione e non semplicemente un condizionamento. Le conseguenze del vizio possono estendersi anche al di fuori della sfera individuale, tramite il cattivo esempio, un tempo definito scandalo[ anche adesso in detterminati ambienti moralisti e bachettoni ] , specie quando viene violato il cosidettom senso del pudore . Per quando riguarda l'aspetto legato all'incontinenza, si tratta di pulsioni sessuali finalizzate alla strategia riproduttiva, indicate dagli esperti col termine di libido. Definire questo aspetto della lussuria al fine di assegnarlo o meno alla sfera del male significa stabilire un confine tra norma ed eccezione nelle manifestazioni di libido.(…) . per chi fosse interessato al restolo trova qua www.ferrucciosangiacomo.it/public/pages/4_7_2.htm .Secondo altri\e , la sezione eros\lezioni\seduzioni di sesso del portale www.clarence.com ( la trovate qui http://www.clarence.com/eros/lezionisesso/seduzioni/005910.html ) essa è tutt’altro che peccato capitale, la lussuria fa bene ed è più che naturale! .La "debolezze della carne" è difesa da uno stimato filosofo britannico, Simon Balckburn, il quale sostiene che "l'entusiastico desiderio di attività sessuale e di piacere fine a se stesso", fa bene allo spirito della specie umana.
Il professore propone quindi di riabilitare la lussuria, trasformandola da peccato in virtù. Non è difficile essere d'accordo, vero? Cominciate dal godervi davvero i momenti di piacere erotico, lasciando da parte il più possibile sensi di colpa e pudori legati a convenzioni che non vi appartengono. Il rispetto delle opinioni del vostro partner è l'unica legge che non si può trasgredire: il resto tra due adulti [ anche ragazzi ] consenzienti è lecito !! .
Per quanto riguiarda il rapporto fra lussuria e letteratura , secondo Marco Santagata, prof di Letteratura Italiana all'Università di Pisa : Il peccato della lussuria partecipa di un mondo, che è, in larga parte, scomparso. Già quando il filosofo e riformatore utilitarista Jeremy Bentham suggeriva di abbandonare il termine "lussuria" e di sostituirlo con quello di "desiderio sessuale", perché moralmente neutrale, il concetto di lussuria cominciava a essere messo in crisi. La lussuria ha bisogno di un'intera vita, in cui la condotta sessuale ha un significato speciale, carico di molteplici connotazioni. La lussuria vive nello stesso mondo in cui il sesso è il segno principale che indica la sacralità del corpo, una sacralità la cui trasgressione comporta la vergogna e l'abiezione più profonda, ma anche una possibilità di piacere e di esplorazione di sé di inaudita portata. È solo all'interno di una tale concezione del sesso, che la lussuria può emergere come corruzione dell'io oppure come piacere che è possibile identificare solo in contrasto con il senso dell'onore che essa offende. Nei sonetti di Shakespeare troviamo sia una condanna della lussuria, sia il suo elogio. Ma queste possibilità di percezione della lussuria vengono meno quando il significato del sesso si assottiglia, quando scompare il senso di disonore associato a certe pratiche sessuali e a certi stili di vita. La lussuria lascia spazio perciò ai diversi modi in cui le passioni e i comportamenti sessuali possono recare felicità o sofferenza a sé e agli altri. In questa direzione Bentham pensava che il termine stesso dovesse essere abbandonato. Ma con la parola si stavano perdendo anche possibilità di biasimo e di lode morale. Possiamo ancora comprendere oggi cosa significa la lussuria? Per chi volesse seguire il dibattito fra il prof e il pubblico tenuto alla trasmissione Il Grillo (26/5/1999 http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=433 dove troverà anche dei argomenti interessanti per chi volesse approfondire questo argomento .
Adesso dopo questa intro , vi racconto le mie esperienze riguardanti questa tematica .
Io sono s empre stato un “ lussurioso “ in negativo , in quanto non ho mai avuto un rapporto sessuale , ma solo attività ananistica con giornali e film hard , “ fra me e loro “ c’è un rapporto d’amore e odio “ in quanto li uso , ma allo steso tempo , mi fanno vnire la nausea per come trattano la figure delle donne e spesso dell’uomo ; ho tento di smettere a volte con sucesso ( anche se per breve durata ) , ma non sempre ci sono riuscito . Molti miei amci mi dicono : << perché non smetti con queste cose e te va a puttane ; se hai problemi te la regaliamo noi >> , io gli rispondo << che odio l’amore mercenario , perché più ci sarà richiesta di questa merce più le varie ragazze sfruteranno ragazze per questo scopo . e che è meglio un avventura >> e loro che << sono idealista >> , ma io me ne frego e vado avanti . Poi quest’estate attratto da can can mediatico ho comprato 100 colpi di spazzola … di Melissa P un libro mediocre , ma con cui mi sono identificato , in quanto la storia che lei ha vissuto con il sesso la stò vivendo anch’io anche se non a quei livelli . Come già dicevo , nel blog precedente esso mi stà aiutando a smettere , infatti ho resistito 7 mesi senza comprare queste cose . Lo so che può sembrare un risultato mediocre , ma sono appena all’inizio del mio viaggio verso una sessualità normale o quasi .
Tale viaggio è uno di quelli che sai quando inizi ma non sai quando gli finisci , in quanto il consumo di tale merce e i puttantour ( la lussuria vista in negativo ) continuano , sic , in alcuine persone anche da fidanzati \ sposati\ conviventi ; e molti ( non è il mio caso ) li fanno comprare alle loro donne perché si vergognano . Ma come dice il mio analista il fatto di aver riconosciuto e parlarne anche qui è il primo passo per afrrontarlo ( o almeno provarci ) .
In attesa delel vostre esperienze vi saluto e a presto
Senza titolo 310
L’odore della Malinconia.
che impregna il mio animo
si riversa su parole mute
che scorrono su portali
forse inesplorati da un cuore
pronto a tracciare l’impossibile
e a scoprire l’immaginabile.
La sera brucia in me
e l’anima balbetta
frasi come scuse mentre
si fan piume le mie
dita e intanto Io,
Impressioni d'Ottobre
Morenti lungo i solchi della sera
Che scivola velata sopra i colli
Bruniti al tocco della pirea sfera
Ottobre sfila, col suo passo austero,
Brindando alla stagione che decade
Per poi rinascer, pigro di mistero,
A illuminar di buio sperse strade
Lontano brilla il gracidar dei corvi
Viranti macchie scure contro il grigio
Vibrante azzurro, mesto del prodigio
Che ruba vita ai campi e li fa torvi
L’erba fremente schiocca il tempo al vento
Sciogliendo senza sforzo la mia mente
Confusa in zolle, placida e dormiente.
Si mesce al manto fosco e più non sento
Doler d’idee ed ipotesi crudeli
Che assillano i tiranti del pensiero.
La fantasia si maschera in veliero
E volge a prora a fender nuovi cieli
14.10.04
Senza titolo 308
"Come è strano essere lontani da <<casa>>
quando la distanza è un intero continente
e non sai neanche più dove sia la casa tua
e la <<casa>> che ti resta è quella che hai in testa."
J. Kerouac
Senza titolo 307
Dopo aver letto il discreto articolo di focus ( www.focus.it ) di questo mese : << come nascono i pensieri cattivi >> ho deciso di fare insieme a voi ( quindi raccontatemi , se vi và le vostre esperienze e\o i vostri sentimenti su questo argomento ) un ‘auto analisi \ viaggio interiore accontando le mie esperienze su quelli che la chiesa e la morale ( e oggi perfino una pubblicità di un gelato ) chiamano i 7 peccati capitali ( l’invidia, la gola, l’ira, la lussuria, l’avarizia, la superbia, l’accidia.) questo non è l’ordine \ sequenza con il quale essi vengono ritualizzati, ma li riporto descrivendo quali che ancora influiscono sul mio cammino . Applico qui il concetto espresso dall’estratto della Relazione tenuta all'incontro di studio promosso dalla Libera Accademia di Medicina Biologica "OMEOPATIA: Lezioni su i sette peccati capitali", Cervaro (FR), 14 dicembre 2002)
<< Cercherò di dimostrare come la definizione dei sette peccati capitali sia un tentativo di ritualizzazione di una vicenda fondante dello psichismo del genere umano: l’uccisione del Padre primigenio e la consumazione del pasto totemico; che nel rito sono condensate tutte le fasi e gli aspetti della vicenda; che dunque i sette peccati sono in realtà Uno: quello capitale, rifacendomi, per capitale, all’evidente etimologia: capitale, dal latino caput, ossia ”Ciò che riguarda il Capo”.Innanzitutto abbiamo la necessità di definire il termine “peccato”. Per farlo mi servirò di alcune riflessioni del Dott. Iakov Levi, psicostorico israeliano, che potete visionare in interezza in Psychohistory (http://www.geocities.com/psychohistory2001) . Nella Bibbia, ci segnala Levi, ci sono due parole per peccato. La prima CH -T- ' (CHA TA A) ha la stessa radice di "errore". Quindi peccare significa sbagliare. In ebraico moderno si usa anche per fallire o sbagliare la mira. Per la prima volta appare in Esodo 32,31a proposito del peccato del vitello d'oro: "Ha peccato questo popolo, un grande peccato, e si e' fatto un vitello d'oro". Poi in Es., 32,33: "Chi ha peccato contro di me lo cancellerò dal mio libro". Da queste due citazioni sembra che CH - T - ' richieda la pena di morte. Ma poi in Levitico appare una lunga serie di citazioni in cui il CH -T - ' è espiabile sacrificando un ariete , in un caso anche pagando del denaro al posto dell'ariete (4,3; 4,23; 4,28; 4,35; 5,6; 5,7;5,10; 5,11; 5,13; 5,16; 19,17; 19,22; 22,9) Ovvero, sembra che sia generalmente espiabile, ed è sempre qualcosa di molto concreto. Un'infrazione misurabile e soppesabile ben specifica. In Deuteronomio 21,22 il riferimento a “peccato” è particolarmente interessante poiché troviamo: "Quando ci sarà nell'uomo peccato che comporta la pena di morte...", ovvero, l'implicazione è che ci siano CH- T - ' che implicano la pena di morte e quelli che non la implicano.La seconda parola usata per peccato, ricorda ancora Levi, è 'A -VO -N. (Gn., 15,16; 44,16; Es., 20,5; 28,38; 28,43; 34,7).Es. 34,7 è particolarmente interessante poiché dice: "Farò ricadere il peccato dei padri sui figli", concetto in contraddizione con il resto delle prescrizioni della Torà, poiché è scritto: "Non metterai a morte il padre per il peccato del figlio, e non metterai a morte il figlio per il peccato del padre. Ognuno sarà messo a morte per il suo peccato (CH -T -')" (Deut., 24,16). Ma mentre in Es., 34,7 è adoperato 'A -VO - N, in Deut 24,16 è adoperato CH - T -'. Sembra che A - VO - N non sia un peccato misurabile e quindi espiabile, bensì un'empietà non espiabile che si trasmette di generazione in generazione.Una entità non misurabile è un’entità di cui si siano persi i riferimenti percettivi, probabilmente perché si sono dissolti nella notte dei tempi o sia protetta da meccanismi psichici di diniego, poiché la presa di coscienza dell’accaduto è talmente ansiogena, da preferire l’oblio o il misconoscimento alla elaborazione (comprensione - vincolamento - neutralizzazione).Analizzando le citazioni bibliche possiamo avanzare l’ipotesi che il peccato fosse stato esclusivamente un peccato contro dio e l'infrazione di un tabù, legata al corpo stesso del dio. Questo peccato poteva essere espiato solo con la morte. Più tardi, al posto della morte, in certi casi fu concesso di sacrificare un ariete , come nel caso del sacrificio di Isacco che fu sostituito da quello di un ariete. L'ariete rappresenta anche il dio stesso e quindi il sacrificio allude anche all'oggetto contro il quale il peccato era stato commesso, condensando il corpo del peccato e l'espiazione ( Iakov Levi, comunicazione personale) [---] >> l’articolo continua ecco il sito http://www.psicoanalisi.it/psicoanalisi/psicosomatica/articoli/psoma6.htm .
Inizerò con :
L’INVIDA
Sono sempre stato geloso dei mie amici\che che hanno la ragfazza o la moglie , di mio fratello a cui danno più fiducia , ecc ( e in parte lo sono tutt’ora ) , ma poi sia andando in analisi , sia leggendo la bibbia e altri scritti di psicologia e antropologia ho scoperto che essa è al 90% non neccessaria per costruire la mia opera d’arte , perché ti fa sempre fare dei cattivi pensieri e quindi sprechi energia che potresti usare in cose più costruttive . Quindi concordo con quanto dice Roberto vacca in “ consigli per un anno “ alla data del 31 ottobre “ :<< Ti sarà successo d’invidiare qualcuno che si presentava come un furbone .Qualche volta avrà guadagnato soldi , quando tutti gli altri perdevano ( ma lui aveva informazioni riservate ) .[ oppure è incazzato con i prof , in quanto sua prof è la sua insegnante , come è capitato nella mia scuola ] .( ….) . Be’ non invidiare i furbi [ ma solo , invidia costruttiva , entro certi limiti , altrimenti se pensi solo a questo ti deprimi e non riesci ad andare avanti , quelli che hanno carisma , intelligenza ] , non li imitare i loro sucessi saranno a breve scadenza , e anche se resistono alla durata, sono miseri ed effimeri e non tali da vantarsene e magari posso portare rimorsi inutili . Il furbo [ e quindi anche il lachè] è uno che ottiene qualcosa per niente , e in questo non c’è gloria né soddisfazione duratura . Cerca soddisfazioni in scelt e nobili ( che tutti ammireranno loro malgrado ) o in attività costruttive , che potranno essere criticatre solo da : stolti , incompetenti disonesti [ o quelli che preferiscono essere pecore o morti viventi ] . >>
Quindi mettete da parte , oppure ( come ho fatto io ) trasformatelo innqualcosa di costruttivo , allora si che l’ividia perderà il,significato di peccato originale . Concludo con questa citazione : << .... dai diamanti non nasce niente dal letame nasconi i fiori ..... > di via del campo ( nel collegamento ipertestuale troverete un link con il testo ) di De’ andre , dove il primo termine s’intende invida negativa , per secondo quella positiva .
il problema non è tony eff ma un altro visto che anche le paladine delle femministe come dolce nera lo difendono invocando la censura o dicendo come Dolcenera: " Tony Effe mi fa sesso perché non pensa ciò che dice sulle donne. Le sue canzoni seguono la moda "
Negli ultimi giorni non si parla d’altro che di Tony Effe e delle sue canzoni! Io ne ho lette e sentite di tutti i colori, ma c’è una cosa ...
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