3.10.04

Senza titolo 272

Amore è la cicatrice che mi porto addosso


Con occhi bassi


Attraverso le strade in cerca del tuo profumo


Ma quel che trovo non da aiuto


Sei andata via con le vele gonfie


Di sera nascosta dalle nebbie


Ed io ti cerco nella mente


Trovando solo il riflesso che la luce spegne


Rincorre e attende


Nel vento sotto la pioggia


Ti cerco goccia a goccia


Ma trovo solo pozzanghere


Dove la gente annega senza sosta


Ed io mi specchio in cerca d’una risposta


Nuvole di malumore sulle mie parole


Prendo il freddo come le botte


Se tu fossi qui saprei che non stai male


Ma mi hai lasciato senza parole


Nel silenzio del letto


Coperto dalle lenzuola


In una stanza che ricorda il mare


Con il tetto che piange e non sa cambiare


Cado tra sogni di solitudine


Ma quello che m’aiuta è l’inquietudine


Mi morde nel sonno


Con occhi fissi mi scruta nel profondo


Ma a che serve vivere


Me lo chiedo ogni attimo in ogni dove

l'importante non è la vittoria ma l'arrivo . Mario Bollini, chi è l'italiano arrivato ultimo alla maratona di New York a 74 anni: «La prima volta ho partecipato nel 1985»

da  msn.it      Un altro grandissimo traguardo raggiunto da un atleta instancabile, che per decenni ha preso parte alla maratona di New York...