Immagine gentilmente donata da Jovane Silvio figlio del magistrato Enrico Jovane
Il giorno sedici di ottobre feci un post su Blogfriends, " Magistrato Enrico Jovane". La mia ricerca continua ieri il figlio Silvio mio amico, mi ha portato delle immagini del padre e abbiamo parlato ancora del processo di Ettore Grande, condannato ingiustamente a una pena che non le spettava, e suo padre Enrico Jovane lo ritenne innocente. Fu una grande onta per tutta la famiglia Grande, e solo dopo anni di prigione fu di nuovo riconosciuto innocente, ma l'ingiusta condanna ormai aveva lasciato ferite profonde in tutta la famiglia.
Trascrivo un brano scritto da Ettore Grande:
E pensare che si sarebbe potuto evitare tanto scempio, tanti dolori tante iniquità, e, alla giustizia di incorrere in errore che, anche se tardivamente riconosciuto, non ha certo giovato alla sua credibilità ed al suo pestigio, solo che si fosse dato ascolto al primo magistrato investito dell'esame del caso: Egli si era opposto energicamente alla emissione del mandato di cattura, non ravvisando indizi sufficinti e sicuri per legittimare tale grave misura nei miei confronti. Quel galantuomo, con la sua ferma presa di posizione , riscatta , in un certo senso, sia pure "a posteriori" , l'onorabilità della magistratura. Ma , allora , ebbe a subire mortificazioni e danni di carriera, come appresi dalla sua stessa viva voce, molti anni dopo, a vicenda definitivamente conclusa. egli non volle più cedere , né piegarsi all'imposizione del procuratore generale, desideroso più che mai, di montare il grande processo, il quale non ebbe però difficoltà a trovare subito un altro magistrato zelante; più ossequiente all'ordine venuto dall'alto, il quale, ignaro di tutto, non esitò a firmare il mandato di cattura.
Intale modo ebbe inizio la mia odissea giudiziaria durata, ripeto ben dodici anni. Il meno che si possa fare è rendere noto il nome di quell'onesto magistrato, perchè sia di esempio e di stimolo, il consigliere di Cassazione Enrico Jovane. Franca bassi
Il giorno sedici di ottobre feci un post su Blogfriends, " Magistrato Enrico Jovane". La mia ricerca continua ieri il figlio Silvio mio amico, mi ha portato delle immagini del padre e abbiamo parlato ancora del processo di Ettore Grande, condannato ingiustamente a una pena che non le spettava, e suo padre Enrico Jovane lo ritenne innocente. Fu una grande onta per tutta la famiglia Grande, e solo dopo anni di prigione fu di nuovo riconosciuto innocente, ma l'ingiusta condanna ormai aveva lasciato ferite profonde in tutta la famiglia.
Trascrivo un brano scritto da Ettore Grande:
E pensare che si sarebbe potuto evitare tanto scempio, tanti dolori tante iniquità, e, alla giustizia di incorrere in errore che, anche se tardivamente riconosciuto, non ha certo giovato alla sua credibilità ed al suo pestigio, solo che si fosse dato ascolto al primo magistrato investito dell'esame del caso: Egli si era opposto energicamente alla emissione del mandato di cattura, non ravvisando indizi sufficinti e sicuri per legittimare tale grave misura nei miei confronti. Quel galantuomo, con la sua ferma presa di posizione , riscatta , in un certo senso, sia pure "a posteriori" , l'onorabilità della magistratura. Ma , allora , ebbe a subire mortificazioni e danni di carriera, come appresi dalla sua stessa viva voce, molti anni dopo, a vicenda definitivamente conclusa. egli non volle più cedere , né piegarsi all'imposizione del procuratore generale, desideroso più che mai, di montare il grande processo, il quale non ebbe però difficoltà a trovare subito un altro magistrato zelante; più ossequiente all'ordine venuto dall'alto, il quale, ignaro di tutto, non esitò a firmare il mandato di cattura.
Intale modo ebbe inizio la mia odissea giudiziaria durata, ripeto ben dodici anni. Il meno che si possa fare è rendere noto il nome di quell'onesto magistrato, perchè sia di esempio e di stimolo, il consigliere di Cassazione Enrico Jovane. Franca bassi
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