27.11.04

Senza titolo 415

Riprendo l’argomento del post Alla discoteca per rispondere ( e fare delle precisazioni ) alle accuse lanciatemi sul ng( nrewsgroups) it.cultura.antagonista ( dove ho lasciato il mio post  precedente ) .


Ecco le “ accuse : << ..non giudichi, non condanni, non assolvi.... Come mai? sei malato? >> e quest’altra << e difficile non prendere posizione o non avere dei giudizi. Questo non presuppone di prevaricare o non portare rispetto per le scelte altrui.La gente non sempre e quello che e ma quello che ti fanno diventare....Si parla di droga e di giovani..non di esperti consumatori della vita....personalmente preferisco prevaricare e consigliare al limite reprimere e condannare....ma il semplice osservare la vita senza intervenire sa di semplice omertà e non certo tollerante rispetto. Ma il mondo e bello perché e vario e siccome non ho mai conosciuto persone che riescono a non avere opinioni..la cosa mi aveva incuriosito. E ovvio che con persone prive di senso critico nessun dialogo e possibile..quindi salutoni e buona continuazione esistenziale! >> . Rispondo con questa frase di Thich Nhat Hanh : << la causa principale della nostra infelicità , della nostra sofferenza non è l’altra persona ,è il seme della rabbia dentro di noi . Smettiamo di condannare l’altro in quanto causa primaria di tutti i nostri guai [ e per il suo comportamento ] , perché ci rendiamo conto che l’altro è una causa secondaria >> ; e con questa citazione dal film radio freccia di Ligabue : << Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri..." >> continua qui per il testo oppure qui per chi volesse ascoltarsi il file midi ( il file è : freccia parla alla radio ) . Concludo , affermando ,senza  odio\ rancore  verso  coloro che mi hanno giudicato troppo frettolosamente e aprioristicamente di leggersi il mio blog e  dia ndar  a   rileggersi il mio post precedente . Con questo il caso   e chiuso  con la speranza   che questo equivoco sia chiarito e non doverci  ritornare 

Senza titolo 414


"Cosmo Blues Hotel" Edizioni Clandestine


Autore: Io


Pagine 120
Euro 8.50
Codice ISBN: 88-87899-07-0
Collana Genera-zone


Un filo sottile, ma di un rosso acceso, a tenere unite delle storie. Volti che si sfiorano, nomi che ritornano, destini che si intrecciano in un lampo improvviso e che subito risprofondano nella folla indistinta, tra le auto parcheggiate in seconda fila. Il Cosmo in cui si consumano queste vicende è quello veloce e sfuggente della città, dell’adesso, del quotidiano scorrere di volti, fatti, momenti, seppur macchiati talvolta da un’ironia surreale ed inclemente, che in riflessioni rapide, a volte misogine, a volte amare, prendono in giro la misoginia e l’amarezza stesse. Racconti svelti, svegli, come svegli stanno a lungo i personaggi, nelle albe torbide di smog e frequenze televisive seguite controvoglia. L’aria è quella inconfondibile delle metropolitane, l’odore stagnate di troppe persone che non riescono più a venirsi incontro e chiedono aiuto alla musica, agli addittivi, alla volgarità – che è pur sempre un modo per uscire dagli schemi. In tutto questo c’è come una violenza sottesa che circola come un gas, che è poi la violenza dell’esser lasciati soli, del sesso tra tutti dove nessuno conta davvero, della voglia di saltare anche se è troppo alto. All’uomo di oggi è richiesto di andare spedito, di raggiungere in fretta le mete prestabilite, non importa con che mezzi, purché la testa sia spenta. Ecco che allora i personaggi ritratti in Cosmo Blues Hotel si figurano come anti-eroi che cercano di sopravvivere, per come possono, all’alta velocità, prendendo in giro personaggi televisivi, donne facili, pazzi armati… la stralunata fauna umana dell’oggi.


Giusto per notizia.

25.11.04

Senza titolo 413

Non c'e' creatura troppo piccola o insignificante
che non possa avere qualcosa da dare per rendere
questo mondo migliore..


 

24.11.04

Senza titolo 412


 


 


 


 


 


 


Canzoni nell’aria… ciò che mi va di ascoltare….


Giornata frettolosa… eppure pensavo di riuscire a fermarmi un po’ visto che non ho lavorato oggi… e invece, come al solito presa da tante cose…


È mercoledì


Quattro giorni alla partenza.


Paura&Euforia


 


 



Ieri al cinema


“MARE DENTRO”


dopo le ultime parole famose di voler vedere un film goliardico.


Al contrario… un film tristissimo ma non per questo brutto, anzi uno dei più belli mai visti.


 


La mia stanchezza


Una macchina


Noi due


La strada che riporta al mio paese


E le sue parole


Io ho per lui:


i colori che lui non ha


un rosso pastello


un giallo senape


dei neri che non conosceva.


Ma che io so di avere.


 


 




Lo sentivo parlare e mi piaceva.


Mi piaceva il suo modo di descrivermi attraverso i colori.


 


Mi piace!


 



Stamane camminavo tra le stradine della città… e sempre penso che sia bellissima, tutto è affascinante…


 



Mi piace confondermi tra la gente che aspetta il semaforo pedonale che scatti al verde.


Senza titolo 411

in seguito alla visione del film "Mare dentro", film che consiglio a tutti i lettori, ecco le riflessioni di un cristiano sull'eutanasia:

è orrendo rifiutare un dono come la vita... orrendo sotto tutti i punti di vista... non rispettiamo gli altri... se noi siamo quì, siamo quì anche per loro, anche per essere d'aiuto ad una sola persona, anche per fare un solo sorriso, anche solo per cedere anidride carbonica all'atmosfera... la vita è un dono sacro, fattoci con un atto di estrema umiltà.. l'Onnipotente ci fa un dono, come noi lo facciamo a nostra madre a natale, con la nostra semplicità, si piega e si abbassa per far sorridere qualche altro al quale il dono già è stato fatto... l'eutanasia è qualcosa di estremamente orrendo... per un credente...

ma un credente che conosce i comandamenti ne conosce uno in particolare, che dovrebbe rispettare anche un non credente: rispetta il prossimo tuo...

bene è proprio di questo che voglio parlare... siamo sicuri che vietare l'eutanasia sia farlo? io sono credente e so che Dio ci ha fatto dono di una cosa in particolare chiamata libero arbritrio... noi siamo comunque liberi di peccare, liberi di andargli contro... liberi... liberi anche di schiavizzare... ma comunque liberi nell'essenza... bene... una persona è libera anche di suicidarsi, ma se le sue condizioni non lo permettono, come nel caso di un tetraplegico? chi diavolo siamo noi per togliere ad un essere pensante e cosciente una cosa che gli ha dato Dio, ovvero il libero arbritrio? chi ci dice che diventare il braccio di una persona che i suoi non li può muovere e che quindi non può compiere nessun atto, sia un peccato? io non aiuterei mai nessuno a farlo, questo lo premetto, ma se il malato in questione trova una persona disposta a farlo? siamo sicuri che quella persona che non crede sia peccatrice? siamo sicuri che la sua sicurezza di essere nel giusto non lo esenti dal peccato? per il peccato ci vuole l'intenzione di farlo e la coscienza che una cosa è peccato... se io credo, e sono convinto, che una cosa sia giusta siamo sicuri che compio peccato? che presunzione abbiamo di supporre il giudizio di Dio? il giudizio lasciamolo dare a lui, ma permettiamo a tutti di entrare nel giudizio di Dio nel modo che vogliono, se di fatto non nuociono a nessuno... come ci permettiamo di giudicare una persona che non può muoversi se noi non ci siamo mai trovati nella sua condizione di malato, ma anche di non credente? chi diavolo siamo noi per avere la presunzione di giudicare e di vietare?

per chi vuole veramente giustizia la smetta di tacere o dim pettegolare depistando gli inquirenti

Ragazzina uccisa: omerta' e paura









[foto] (ANSA) - MANFREDONIA, 18 NOV - Sono caratterizzate -secondo i carabinieri- da "un'omerta' spaventosa" e da "molta paura" le indagini sull'omicidio di Giusy Potenza. Per il momento nessuno ha fornito elementi utili alle indagini: nessuno ha riferito di aver visto movimenti di persone sospette ne' prima ne' al momento della scomparsa della 15enne; nessuno ha detto quali fossero questi amici "poco raccomandabili" (come ha ammesso proprio la mamma di Giusy). Comunque, il numero dei sospettati e' ristretto a 15-20 persone.



lo so che un flash d'agenzia vecchio ,ma ' ancora a ttuale visto che anche i genitori sanno e gtacciono oppure lanciano messaggi come questo : >> se le  cosche sapessero  chi ha  ucciso  mia  fgiglia  lo farebbero a pezzi  .... >> . la  sorelal si  è  chiusa in un mutismo ostinato  e  si  fà accompagnare sempre in qualsiasi luogo da qualcuno  , secondo qualcunio  ne  avrebbe da  raccontare  su queste cose  . .  i parenti parlano  e spesso si contraddicono  .

ALLA DISCOTECA


lo spunto post d'oggi viene dall'articolo su repubblica del 22\11\2004 ( peccato che l’edizione ondine del quotidiano sia pagamento ) sui giovani che preferiscono evadere dalle sofferenze anzi che affrontarle



Recentemente ( due \ tre sabati fa ) alcuni miei amici mi hanno “ trascinato “ in discoteca , erano due \ tre anni che non entravo per motivi di salute (congiuntiviti , fotofobie , cefalee ) . Dopo questa serata ho visto ragazzi \e che si ubriacavano o che prendevano mescolate ad alcool acidi e pasticche . Inoltre ho capito ( molto di più che dalle campagne ministeriali sulla tossicodipendenza ) come mai viene presa l’ estacy e cocaina e altre schifezze peggiori o simili . Infatti come dice Sabina Guzzanti nell’introduzione alla canzone Alla discoteca : << la bella musica si sa conduce all’estacy ,a quell’epoca l’estacy andava preso chimicamente a parte , la musica era cosi brutta per poterla sopportare . Per ballare s’intendeva agitare il proprio centro nervoso finché al cervello non giunge una sensazione ma però all’esterno non se ne vedeva traccia . Questa è una delle canzoni andavano di moda nella cosiddetta estate del kapò la prima volta che gli studenti all’esame di maturità [ neppure in quella che alcuni storici chiamano 1 repubblica 1946\1992 s’era arrivati a tanto ] si trovarono a commentare una frase del premier (…) . Questa canzone rappresenta [ sia nella versione della Guzzanti sia in quella di Exch Pop True Titolo: La Discoteca ] lo stillicidio di parole del regime mediatico(… ) . >> . Infatti la musica ( salvo alcune sacche di resistenza "Songs And Artists That Inspired Fahrenheit 9/11", raccolta creata dal regista Michael Moore , la colonna sonora di raiot di Sabina Guzzanti , ecc ) diventa a differenza degli anni 1960\70 è diventata edonismo estremo                                                                                                                                                                                        Con questo mio post non intendo condannare né chi và in discoteca tanto meno chi vuole evadere dalla realtà evitare di soffrire usando mezzi artificiali e non il sitema cuore & mente , e preferisce chi siano gli altri a decidere per lui o che è convito del tutto subito ovvero preferisce come dicono gli ex Csi in Bolormaa canzone dell’album tabula rasa elettrificata


<< [--] Monito terrorista che la retta è per chi ha fretta /non conosce pendenze smottamenti rimonte/Densamente spopolata è la felicità/Densamente spopolata è la felicità/Preziosa La felicità è senza limite e viene e va / La felicità è senza limite e viene e va >> e questo blog . .


 



P.s


non sono riuscito a trovare online il testo alla discoteca della Guzzzanti , appena trovo un poì di tempo lo trascriverò dai testi del cd dela colonna sonora di raiot nei prossimi post

Senza titolo 410

E mentre gli


Occhi bagnavano


La speme,la


Pioggia non


Smetteva di


Confondere le


Stelle ed i


Passi si facevano


Più incapaci nel


Lento abbracciarti


Senza soffrire


Tornavo ad


Amarti per rivivere

23.11.04

Due massime alle tre del pomeriggio.

Come non sapere cosa cazzo fare per passare il tempo.

La figa (detta anche vagina) non mente mai, è la cosa più onesta che esista su questa terra; Sai se è eccitata, sai se non lo è. Il suo compito lo svolge a dovere ed a volte anche eccezionalmente bene, ed è un piacere servirsene.


La vagina è onesta.


E' quello che sta attorno alla vagina a non essere onesto.


/--------------------------/


L'altro giorno, mentre pensavo che avevo appena rotto con una ragazza, riflettevo su cosa cerco io veramente in una donna, di cosa ho bisogno da un essere umano femminile.


La conclusione è stata che ho bisogno di una pizza con il prosciutto.

Senza titolo 409

L'aspetto delle cose varia secondo le nostre emozioni,
e così noi vediamo magia e bellezza in loro...
ma in realtà, magia e bellezza sono in noi!

22.11.04

Senza titolo 408

Sulla scia di Indymedia...


"PROCURA DELLA REPUBBLICA
Presso il TRIBUNALE di ROMA
SITO SOTTOPOSTO A SEQUESTRO PREVENTIVO D'URGENZA"

Questa che vedete riprodotta qui e' la odierna pagina web iniziale dei siti www.lavorivariabili.it e "redlab", pagine dedicate dalla Federazione RdB/CUB al lavoro precario. Da questa mattina, 22 novembre 2004 le pagine sono state oscurate dalla Polizia Postale di Arezzo su ordine della Procura della Repubblica di Roma senza che ne sia stata data motivazione alcuna ne' alla RdB/CUB ne' a chi gestisce le pagine.

Da oltre un anno i due siti della RdB/CUB (www.lavorivariabili.it e www.lavorivariabili.it/redlab) svolgono un lavoro di informazione sulla realtà del lavoro precarizzato. I due siti sono complementari: "lavorivariabili" si occupa di notizie di carattere propriamente sindacale e di tutela, mentre invece "redlab reddito-lavori" e' dedicato soprattutto alle notizie e documenti sulle iniziative di lotte contro la precarieta' e per il reddito sociale. Entrambi i siti hanno un notevole numero di accessi, considerato che trattano notizie in continuo aggiornamento e di questioni di carattere specifico difficilmente reperibili altrove e in maniera così plurale.

Numerosissimi i lavoratori che si rivolgono alla nostra redazione per consulenze, informazioni e consigli sui vari diritti o per denunciare situazioni di sfruttamento e oppressione.

Un grave atto di intimidazione, di violazione del diritto all’informazione, di attacco alle liberta' sindacali in generale che arriva a poche ore dallo straordinario risultato nelle RSU del pubblico impiego, in cui la RdB/CUB ha chiamato al voto anche i precari che non ne avevano diritto e a pochi giorni dalla riuscitissima manifestazione nazionale per il diritto al reddito del 6 novembre.
Roma, 22 novembre ’04

La Federazione nazionale RdB/CUB

Qui la cache dell'homepage di www.lavorivariabili.it
http://216.239.59.104/search?hl=en&lr=&q=cache%3Ahttp%3A%2F%2Fwww.lavorivariabili.it%2Fredlab&btnG=Search

Senza titolo 407

LA GIOIA
Bisogna cercare di prendere tutto quanto con ottimismo e ricordare che la vita è sempre degna di essere vissuta anche quando è noia, fatica, delusione. 
La notte non è mai così nera come prima dell'alba ma poi l'alba sorge sempre a cancellare il buio della notte. 
Così ogni nostra angoscia, per quanto profonda prima o poi trova motivo di attenuarsi e placarsi, purché lo vogliamo. 
Sappiamo che c'è la luce perché c'è il buio, che c'è la gioia perché c'è il dolore, che c'è la pace perché c'è la guerra e dobbiamo sapere che la vita vive di questi contrasti.

Alzatevi ogni mattino sereni e ringraziate Dio di essere ancora al mondo guardando il cielo con occhi luminosi e ricordatevi che nella vita ci sono giorni pieni di vento e pieni di rabbia, ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore, ci sono giorni pieni di lacrime... 
ma poi ci sono giorni pieni d'amore che vi danno il coraggio di andare avanti per tutti gli altri giorni. 

Non arrabbiatevi per cose di poco conto e cercate di conservare la calma anche nei momenti di tensione. 
Andate incontro agli altri offrendo la vostra amicizia e pensate che tutti possono essere amici anche quelli che vi sembrano scostanti e che, forse non aspettano da voi che una parola buona per fare il primo passo. 
Solo così esisterete veramente e non sciuperete nessun istante della vita. 
Respirate profondamente e con grande gratitudine perché l'aria che respirate è la fonte della vita più del cibo e dell'acqua.

Cercate di non desiderare troppo, amate ciò che avete, senza inseguire falsi sogni che vi allontanano dalla realtà lasciandovi scontenti e insoddisfatti: perché non sempre ciò che vi manca è ciò di cui avete bisogno. 
Non siate invidiosi degli altri perché non potete sapere se chi invidiate non nasconda qualcosa che voi non vorreste per nulla al mondo in caso di cambio. 
Non indugiate troppo sugli errori e tenete presente che tutto può servire a rendervi migliore. 
Cercate di essere sempre voi stessi a costo di qualche rinuncia. 
Solo così potete trovare la vostra strada bianca in mezzo ai campi di grano.


Romano Battaglia

Senza titolo 406

Chi dice che siamo al regime è un comunista-disfattista-paranoico.


"Arrivano le manette per i giornalisti scomodi al governo, contrari alla
guerra e critici sulla missione in Iraq. Su proposta del centrodestra il
Senato ha infatti approvato ieri una «riforma» del codice penale militare
che prevede tra l'altro pene gravissime e lunghe detenzioni per i
giornalisti che scriveranno articoli sulle missioni militari, compresa
quella in corso a Nassiriya. L'iniziativa della maggioranza di governo sta
già provocando proteste e suscitando polemiche.Il segretario della
Federazione della Stampa italiana, Paolo Serventi Longhi, parla di «misura
gravemente lesiva dell'indipendenza e dalla libertà dell'informazione".
(Continua...)

www.reporterassociati.org

Senza titolo 405

Da un pò di tempo a questa parte, tipo una settimana, non mi va molto di scrivere, ed infatti o pasto canzoni di repertorio, o scrivo stronzate.


In effetti è un periodo di fiacca questo, non sto combinando niente di interessante.


Finalmente sabato mi sono ubriacato alla grande; era ora cazzo. Quel vino novello era uno spettacolo veramente niente male.


Devo ammettere però che i periodi delle grandi sbronze sono finiti; sono finiti anche i tempi in cui capitavo alle feste di gente che non conoscevo già ubriaco e magari beccato la tipa che spompinava tizi in mezzo al salotto, di fronte a tutti.


Oppure a quelle feste dove c'era gente che non faceva altro che calarsi roba su per la gola, mentre io con la birretta in mano e la sigaretta nell'altra, me li guardavo con l'occhio spento e riflettevo su quanto era meglio la mia cara bottiglia piuttosto che quegli stronzi lì, a smascellare sul divano come dei cerebrolesi.


Oppure di quando mi risvegliavo in macchina, o in posti sconosciuti, in casa di gente mai vista, che non sapevo come c'ero arrivato.


Di storielle ne posso raccontare tante, alcune sono divertenti raccontate ora, altre fanno disgusto (come la pompinara di cui sopra... uno di questi giorni la metto per iscritto), altre ancora le ricordo con orrore.


Oramai comunque questo periodo della mia vita è finito; non che mi dispiaccia in particolar modo, vista anche la passata di rompicazzo con cui ho avuto a che fare, alle risse, alle bottigliate in testa eccetera.
L'unica cosa che mi ricordo con certezza era lo stato di annebbiamento mentale perenne in cui mi trovavo, sempre e comunque.


Il mio periodo da alcolizzato.


Due mesi della mia vita ubriaco fradicio dalla mattina alla sera.
A ripensarci adesso mi dico che se avessi un pò di soldi lo rifarei volentieri un bell'after di 12 ore alcolico; poi però mi fermerei lì. Ho ancora vivido il ricordo dei dolori di stomaco e delle allucinazioni....


Ma questa è un'altra storia.

21.11.04

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO - 2

 chiunque  voglia  segnalarmi   un blog    deve usare  il   form dei commenti  quandò è attinente  all'argomentio del post  che  si  commenta   mentre  l'account  di splinder  o  il mio account   quando  il  blog\  sito  non è attinente  all'argomento  di quel  post  .


 

Senza titolo 404


 


 


 


 


 


 


 


E se la settimana scorsa mi è capitato di accarezzare un gatto, esta settimana ho accarezzato un cane, un bellissimo Husky che ci è venuto incontro in una passeggiata con gli amici.


Quanto era tenero!


Ero in pub troppo tranquillo, ero con loro, ma non mi sentivo interamente parte della compagnia, troppo lontani da me, come dice lui, sarà stata la stanchezza, sarà stato un astio che sentivo nell’aria, ma non volevo sentirmi così distante….


 






Ho sognato la valigia che dovrò fare la settimana prox, nel sogno ho toccato con mano anche la paura che provo per questa nuova cosa: non esserne all’altezza…


 






Ho camminato con un’amica per le strade della città, non passavamo del tempo insieme da una vita, è stato bello rifare discorsi che da tempo ridesideravo.


 






A volte si sentono canzoni che ti rimandano indietro… nel tempo…ti mancano alcune cose, ma a ciò che è stato ho solo voglia di sorridere…



IERI è STATA UNA BELLA SERATA!


Grazie a lui e ai suoi amici…


 



Gauguin era il mio pittore preferito…

Senza titolo 403

Jacques Prevert


Buon inizio settimana a tutti...

Senza titolo 402

Le sue spalle


son mura bianche


che non so


superare le


distanze annebbiano


le sensazioni


che mi scavano


dentro non


ho voglia di


dormire non so


più che dirle


mentre scorre via


il nostro amore


svanisce l’utopia


del cuore

20.11.04

commento sui fatti di manfredonia

La vera solidarietà alla famiglia non si esprime solo l'organizzazione e la partecipazione spontanea\ convinta oppure forzata \ ipocrita che sia , ad una fiaccolata , ma rompendo il muuro dell'omertà parlando con gli inquirenti o   andando a testimoniare spontaneamente  su quello che si è visto o sentito , e non facendolo in privato o peggio ancora ( difetto che ho anch'uio e mi stò anche se lentamente togliendo ) pettegolando . lo sò che con questo post d'oggi verrò ( a tortro o ragione ) considerato cinico , ma se essere cinici\spietatio vuol dire senza filtri o peli sulla lingua , dire la verità , allora lo sono . A volte è meglio dire la verità anche e rimanere soli ( o con pochio amici ) che essere omertosi ed ipocriti e fare la fine del protagonista della canzone :" l' inno di frigidaire " di cui riporto al strofa finale : << .... saremo sfigati\ma siamo liberati >> ( trovate il file midi nel collegamento ipertestuale della riga precedente e il resto del testo cercvandolo nel mio blog oppure qua ) e poi secondo me la verità và sempre detta anche se , come in questo caso , essa potrebbe fare ancora più male a chi quella figlia l'ha già persa . infatti fra i suoi carnefici secondo alcune news ci sarebebro anche due suoi parenti



Senza titolo 401

"Butterfly effect"


"si dice che nello stesso istante in cui una farfalla sbatte le ali, dall'altra parte del mondo scoppi un temporale - TEORIA DEL CAOS "



" Strabiliante, allucinante, imperdibile, film al cardio palma " queste, le prime considerazioni su questo film per cui nn trovo abbastanza parole per descriverlo. Non vi siete mai chiesti cosa ne sarebbe della nostra vita, delle persone ke ci circondano se nel nostro passato avessimo cambiato qualche tassello tanto tempo fa? Se avessimo detto o fatto così o cosà? Chissa, vi potreste risvegliare in un letto caldo a fianco della ragazza di cui siete stati perdutamente innamorati da giovani, o scoprire ke siete stati rinchiusi in un manicomio a causa di un grosso trauma infantile, o svegliarvi scoprendo ke il vostro migliore amico ke nn è morto da piccolo sta focosamente facendo l'amore cn la vostra amata e voi siete in sedia a rotella permanente? Sinceramente entrare nell'ottica di questo film porta alla pazzia e se siete amanti del genere e in uscita nei cinema Donny Darko ( ke nn vedo l'ora di vedere). Nel cast riincontrerete il mitico personaggio strafatto di "Fatti, strafatti e strafighe" Ashton Kutcher ( Evan ), grandioso nell'interpretazione angosciante di un ragazzo sfigato ke deve sistemare il suo futuro fino al punto in cui capisce ke ogni volta ke ci prova la sua amata Kayleigh, Amy Smart (la ragazza di "Interstate 60" ) si allontana da lui, punto di cui preferisco nn parlare ( suspence, eh? ). Ke dire alla vigilia del mio ventesimo compleanno posso solo chiudere i miei 19 anni contento del fatto ke voi ragioniate sul valore della vita, unica, la sola, insostituibile felicità. Godetevela ad ogni secondo, come se fosse l'ultimo, nn perdete nulla di ciò ke volete, perkè indietro e impossibile tornare e in ogni caso:


"CHANGE ONE THING; CHANGE EVERYTHING" - Butterfly effect, la causa è il suo effetto -


Nicola - ODIOMUSO

Senza titolo 400

Quando ti innamori di un falco devi solo sperare che lui non ti abbandoni mai. Non puoi far altro che dargli tutto, perchè lo ami; ma non puoi aspettarti nulla in cambio. Devi solo sperare.

Non puoi farlo tuo. Non sarà mai tuo.

Se lo metti in gabbia morirà in pochissimo tempo. Si rifiuterà di mangiare e di bere e si ucciderà. E tu soffrirai perchè è difficile veder morire chi ami.

Il falco, come la maggior parte degli esseri viventi, è nato libero e deve morire libero. Non puoi imprigionarlo. Lo puoi osservare volare: è stupendo. Se chiudi gli occhi puoi ascoltare il suo fantastico richiamo, in silenzio, nella lussureggiante vallata che ti circonda.

Devi usare un guanto molto spesso quando lui si verrà a posare sul tuo avambraccio, per evitare che tu venga ferito.

Il falco esprime la voglia di libertà che dorme in ciascuno di noi. Quella voglia che qualcuno ha spento o che volontariamente abbiamo soffocato.

Anche noi un tempo volavamo e urlavamo come il falco. Anche noi siamo stati liberi. Ma qualcuno ci ha chiuso in questa gabbia. E non riusciamo più a ricordare. Non riusciamo più a volare. Ci lasciamo morire. E pensiamo che tutto sia chiuso in quella gabbia. Che non esista mondo esterno.

E quando ci innamoriamo di qualcuno lo vorremmo solo per noi. Vorremmo che avesse occhi solo per noi. Spesso siamo gelosi perchè pensiamo che un altro possa portarcelo via. E facendo così ci comportiamo come quell'uomo che si è innamorato del falco e lo ha chiuso in una gabbia per paura di essere abbandonato.

Ma questo non è amore.

Noi ci siamo innamorati del falco mentre era in volo. Ci siamo innamorati del falco libero. Ci siamo innamorati della sua grazia. Ci siamo innamorati della sua bellezza. Ci siamo innamorati del suo urlo nella nostra grande vallata.

Il falco nella gabbia è qualcosa di altro. Qualcosa di molto diverso.

Quando osserviamo il falco di cui ci siamo innamorati dobbiamo solo sperare. Dobbiamo solo sperare che non voli via per non fare più ritorno. Ma se ciò dovesse accadere non possiamo fare nulla. Non dobbiamo fare nulla.

L'amore è questa capacità di osservare la bellezza infinita di un falco senza cercare di farla nostra. Senza cercare di inquinarla con qualche sentimento di possesso che di amore non ha nulla.

Nella paura non esiste amore. Nell'amore non c'è paura. E il possesso rivela semplicemente la paura di essere liberi.






Soffio




Ti vedo

Libero e senza

Limiti

Volare

In cerca

Dell'assoluto

Che ci circonda

E cadere in picchiata

Come volessi afferrarlo

In una sorta

Di danza

A me

Dedicata.


Ringrazio chi mi ha dato gli occhi: ora io posso perdermi nel tuo volo.

Ringrazio chi mi ha donato le orecchie: ora io posso ascoltare la tua gioia.

Ringrazio chi mi ha concesso di toccare: ora io posso sentirti sotto le mie mani.

Ringrazio te: ora io esisto.

 

18.11.04

Senza titolo 399

LENTAMENTE...


lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che una serie di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.


lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e' infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.


lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.


lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando chiedono qualcosa che conosce. evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. soltanto l'ardente pazienza portera' al raggiungimento di una splendida felicita'.


                                                            Pablo Neruda

recensione " aprioristioca " di Terra morale di SARA DICORATO;

 


ho  sentito  parlare  tanto bene  di questo  libro  , non  l'ho letto  , devo iniziarlo  , e quindi mi scuso  se  è  una critica   aprioristica   e  fatta per  fare  un piacere all'autrice   che  mi ha  chiesto:via email   di diffonderlo   : <<  Ciao mi chiamo Sara, chiedo scusa se disturbo..ho visto questa e-mail bazzicando e sbirciando. nel sito "it.cultura" di Google. Poche parole..solo per chiederti il consenso... a poter parlare.di un piccolo libro che ho scritto e che è statopubblicato da una casa editrice. Non è che l'idea di "promuoverlo" mi piacesse tanto...ma dato che in libreria non si trova e che l'ho scritto per un fine sociale e morale, per cercare di diffondere un po' di ideali e valori,giusto per rivoluzionare e cambiare il mondo...ho pensato di spargere la voce in giro, per far sapere, se non altro, che esiste.Grazie di cuore! >>








Sara Dicorato


 


SARA DICORATO


"E se diranno che siete solo dei pazzi idealisti e crederete di non arrivare mai, non perdete la speranza. Continuare a credere in se stessi, a vivere nei valori, può portare molto lontano... nell'universo infinito. Al di là dello spazio e del tempo.
Oltre l'immensità dell'oceano e l'eternità delle montagne. Verso un orizzonte di luce.
In un mondo di pace. Su una terra morale".


Perché Sara ha scritto questo insolito libro?
Come dice la stessa Autrice in una intervista, che si può leggere per intero nel sito della Prospettiva Editrice


www.prospettivaeditrice.it/libri/schedeautori/dicorato1.htm

"ho scritto questo libro, a dire il vero… questo piccolo libro, con l’idea di fare qualcosa per colmare il vuoto morale che c’è nel mondo. Dopo anni d’impegno e altri passati in ritiro, ho pensato di poter diffondere i valori morali in cui credo attraverso l’arte, la scrittura, più che attraverso la politica. Non che pensi davvero di diffondere quei valori e di colmare quel vuoto col mio libretto, per me è già tanto che sia stato pubblicato… Ma l’ho scritto con la speranza che nel suo piccolo possa servire e in qualche modo contribuire. Credo che mai come in questo tempo si senta il bisogno di cercare un po’ di spiritualità, idealità e moralità, di trovare più onestà, umanità e solidarietà nel mondo...
Un po' saggio e un po' romanzo, il libro di Sara Dicorato (nata a Pisa nel 1967) è stato scritto solo per un fine sociale e morale, non per diventare ricca e famosa, ma per cercare di diffondere un po' di ideali e valori, giusto per rivoluzionare e cambiare il mondo... e per chi lo leggerà con la mente aperta sarà impossibile non farsi coinvolgere nel cambiamento: perché "io porto in me il germe, lo spunto, la possibilità di tutte le capacità" (Thomas Mann). 


Terra morale di SARA DICORATO;
Edizioni Prospettiva, 2004, Euro 7.00.
Per acquistare il libro, rivolgersi alle Librerie Feltrinelli oppure a www.ibs.it


Per contatti con l'Autrice saradi@email.it


 

17.11.04

Senza titolo 398

Sai che la fortuna
è una religione
tu ci credi oppure no?


[ a volte ne dubito]
lo capiremo prima o poi
che non c'è modo di rinascere
senza peccare


[ questo l’ho già capito ]
ma tu hai voglia di rinascere
o solo che non sai come finire?


[ ne ho voglia ma al contempo non so come rinascere ]

beh, forse fa un po' male
forse fa un po' male
ma tutto fa un po' male
tutto fa
tutto fa un po' male . . .


[ si tutto fa un po’ male ]

quello che sognavi ti fa ridere
da quando sai che non lo puoi più avere?


[ non rido per niente]
ma l'odio è un carburante nobile
e hai scoperto che non è così male
tradirsi con rispetto
perché vivere reale


[ si vivere è reale ]
ma vivere così non somiglia a morire?


[ si ]

e forse fa un po' male
forse fa un po' male
ma tutto fa un po' male
tutto fa
tutto fa un po' male . . .


[ si tutto fa un po’ male ]


 

i bombardamenti di Fallujah NO COMMENTI

le immagini paralano da sole  .   spero che   chi  ancora  si ostini a dichiarare  giusta  questa  guerra  apra  gli occhi 


da  http://fallujapictures.blogspot.com/ e  http://fallujapictures.blogspot.com/2004/11/reconstruction.html










Tuesday, November 16, 2004



reconstruction





FALLUJAH, IRAQ: Iraqis carry a body in a bag as they walk down a street as US Marines with 3/5 Marines Civil Affairs supervise the collection in the city of Fallujah 16 November 2004, west of Baghdad. Fourteen bodies were collected. AFP PHOTO/PATRICK BAZ (Photo credit should read PATRICK BAZ/AFP/Getty Images)



Byron Norwood,
25, was killed in action on Nov. 12 in Fallujah





ALLUJAH, IRAQ: Iraqi volunteers discuss the collection procedure of dead bodies with a US officer in the city of Fallujah 16 November 2004, west of Baghdad. (Photo credit should read PATRICK BAZ/AFP/Getty Images


FALLUJAH, IRAQ: Iraqis volunteers supervised by US Marines with 3/5 Marines Civil Affairs, lift body bags into the back of a lorry in the restive city of Fallujah 16 November 2004, west of Baghdad. AFP PHOTO/PATRICK BAZ (Photo credit should read PATRICK

BAZ/AFP/Getty Images)


FALLUJAH, IRAQ: Iraqis carry away bodies found in the restive city of Fallujah 16 November 2004, west of Baghdad as they are supervised by US Marines with 3/5 Marines Civil Affairs. AFP PHOTO/PATRICK BAZ (Photo credit should read PATRICK BAZ/AFP/Getty Images)




BAGHDAD, IRAQ - NOVEMBER 16: Mustafa Ahmad,2, an injured Iraqi child from Fallujah lies on a bed during treatment in a hospital on November 16, 2004 in Baghdad, Iraq. (Photo by Ghaith Abdul-Ahad/Getty Images).



BAGHDAD, IRAQ - NOVEMBER 16: A relative looks after Mustafa Ahmad,2, an injured Iraqi child from Fallujah lies on a bed during treatment in a hospital on November 16, 2004 in Baghdad, Iraq. (Photo by Ghaith Abdul-Ahad/Getty Images).






BAGHDAD, IRAQ - NOVEMBER 16: Salah Falah,7, an injured Iraqi child from Fallujah lies on a bed during treatment in a hospital on November 16, 2004 in Baghdad, Iraq. (Photo by Ghaith Abdul-Ahad/Getty Images).






BAGHDAD, IRAQ - NOVEMBER 16: Muhamad Falah,2, an injured Iraqi child from Fallujah is held in the arms of his mother during treatment in a hospital on November 16, 2004 in Baghdad, Iraq. (Photo by Ghaith Abdul-Ahad/Getty Images).





Battle for Falluja - Week 2 (Al Jazeera)






Battle for Falluja - Week 2 (Al Jazeera)




1 Comments:



Mrs. L said...

I am so sad and so so sorry. Thank you.
Martinez,CA


4:32 PM  

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Senza titolo 397

Ecco a voi un pezzo degli Arpioni, ragazzi molto bravi e famosi anche a livello europeo, con una canzone che è la cover di una song di Tonino Carotone. Quest'ultimo s'è fatto un anno di galera per averla cantata; ditemi se non è interessante:

Arpioni - Insumision

Se ti suonano alla porta
E tua madre si spaventa
Perchè c'è un carabinier
La notizia non è gaia che ti chiaman per la naja
ma la naja che cos'è
Militare sottomesso, sui Parà stendiamo un velo
Mai e poi mai carabiniere

Dicono (Dicono)
Dicono (Dicono)
Che la vita è un'altra cosa con la naja non si sposa
Quel che cerco è libertà


Insumision Insumision
Dello stato suo servo non sarò
Insumision Insumision
E il pulotto sicuro non farò


C'è chi è bello rassegnato che ti prendon solo un anno
Ma un anno di libertà
Già la vita passa in fretta te ne prendono una fetta
Tu non gliela regalar
Sacrificio e tricolore preferisco il rosso sole
Viva la revolucion

Dicono (Dicono)
Dicono (Dicono)
Che la vita è un'altra cosa con la naja non si sposa
Quel che cerco è libertà


Insumision Insumision
Dello stato suo servo non sarò
Insumision Insumision
E il pulotto sicuro non farò


Alle volte è capitato
Che uno sbirro strapagato
Viene a romperti i cojon
Lui lo fa per guadagnare Ma tu faglieli sudare
In qual modo fai un pò tu
Quindi con la cartolina fai una bella marchettina
E al pilare digli no

Dicono (Dicono)
Dicono (Dicono)
Che la vita è un'altra cosa con la naja non si sposa
Quel che cerco è libertà


Insumision Insumision
Dello stato suo servo non sarò
Insumision Insumision
E il pulotto sicuro non farò

Insumision Insumision
Dello stato suo servo non sarò
Insumision Insumision
E il pulotto sicuro non farò


Alle volte è capitato...

Senza titolo 396

Un pensiero sulla guerra


Si parla di guerra sempre e solo di guerra, ora dopo ora, giorno dopo giorno, non ha mai una fine, in Iraq, poi ad Haiti, quindi in Nigeria e in India. Fra guerre dimenticate e pubblicizzate noi continuiamo a mangiare, dormire, lavorare, scopare, come se niente fosse ... Perchè aspettare sempre e solo che tocchi a noi per sentire vivo il sacro fuoco dell'indignazione difronte a tutta questa miseria dell'uomo?


 


 








La guerra che verrà


La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente
egualmente.


Bertold Brecht

Senza titolo 395

Emily Bronte


" Non dovresti conoscere la disperazione


se le stelle scintillano ogni notte;


se la rugiada scende silenziosa a sera


e il sole indora il mattino.


Non dovresti conoscere la disperazione - seppure


le lacrime scorrano a fiumi:


non sono gli anni più amati


per sempre presso il tuo cuore?


Piangono, tu piangi, così deve essere;


il vento sospira dei tuoi sospiri,


e dall'inverno cadono lacrime di neve


là dove giacciono le foglie d'autunno;


pure, presto rinascono, e il tuo destino


dal loro non può separarsi:


continua il tuo viaggio, se non con gioia,


pure, mai con disperazione! "

16.11.04

Senza titolo 394

Ciao a tutti quanti, mille grazie x avermi inviato l'invito per la partecipazione a questo blog ^__^ Sono Swan e ho 25 anni. A prestissimo! baci