QUESTA ERA UNA TARGA PUBBLICITARIA DEI GELATI SANSON ! VE LA RICORDATE ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
6.5.08
5.5.08
Senza titolo 497
Come nel seme il fiore
poesia
Ti ho cercata nel cielo blu
tra le stelle
spericolato funambolo
ho afferrato le funi
che mi portavano da te
ti ho cercata
abbagliato da tanta bellezza
invano
la luna a falce ha fatto da amaca
alla mia delusione
sotto la terra mi guardava
aveva gli occhi tristi di un bimbo
e lo sguardo spento
di una mano tesa
e ho capito
eri dentro di me tutto questo tempo
mentre io ti cercavo
come il fiore nel seme
altrove
tra le stelle
Pietro Atzeni
Senza titolo 496
Odiando le celebrazioni ufficiali e reticoriche fatte ( al 90% ) solo ed esclusivamente in quella data preferisco quindi ricordare la morte di Peppino impastato 8 maggio 1978 -8 maggio 2008 come quei pochi che ancora ci credono ovvero dei " matti" . e con questo video provocatorio tratto dale scene finali del film su di lui " cento passi " di tullio maria giordanna e con la bellissima colonna sonora finale che è A whiter shade of pale dei Procol harum
ecco il testo
We skipped the light Fandango
turned cartwheels 'cross the floor
I was feeling kind of seasick
but the crowd called out for more
The room was humming harder
as the ceiling flew away
When we called out for another drink
the waiter brought a tray
And so it was that later
as the Miller told his tale
that her face,
at first just ghostly
turned a whiter shade of pale
She said there is no reason
and the truth is plain to see
But I wandered through my playing cards
and would not let her be
one of sixteen vestal virgins
who were leaving for the coast
And although my eyes were open
they might just as well've been closed
And so it was that later
as the Miller told his tale
that her face,
at first just ghostly
turned a whiter shade of pale
And so it was...
(traduzione italiana)
Un'Ombra Più Bianca Del Pallido
Noi ignorammo il leggero Fandango
come carrelli ruotanti per tutto il pavimento
Io avevo una specie di mal di mare
ma la folla ci chiamava fuori per avere di più
La stanza stava canticchiando così forte
che il tetto stava per volare via
Quando chiedemmo un altro drink
il cameriere portò un vassoio
E fu così che più tardi
appena il Mugnaio raccontò la sua storia
che la sua faccia,
all'inizio solo pallida come un fantasma,
diventò un'ombra più bianca del pallido
Lei disse che non c'era ragione
e la verità è facile da vedere
Ma io vagai tra le mie carte da gioco
e non volevo lasciare che lei fosse
una delle sedici vestali vergini
che stavano partendo per la costa
E anche se i miei occhi erano aperti
potevano benissimo anche essere chiusi
E fu così che più tardi,
appena il Mugnaio raccontò la sua storia,
che la sua faccia,
all'inizio solo pallida come un fantasma,
diventò un'ombra più bianca del pallido
E così fu...
l'8 maggio ricordiamoci di aldo moro e dimentichiamo Peppino impoasato
Odiando le celebrazioni ufficiali e reticoriche fatte ( al 90% ) solo ed esclusivamente in quella data preferisco quindi ricordarlo come in pochi " matti " . e con questo video provocatorio tratto dal il film su di lui " cento passi " di tullio maria giordanna e con la bellissima colonna sonora finale A whiter shade of pale dei Procol harum
4.5.08
Senza titolo 492
3° Festival
SCRITTORI AL CASTELLO
Incontri con autori e libri
Castello di Calenzano (FI)
23, 24, 30, 31 maggio 2008
PROGRAMMA
***
Venerdì 23 maggio
Serata dedicata a
Beppe Fenoglio
Ore 21,30 – Edoardo Borra responsabile del Centro Documentazione B. Fenoglio intervista Elisabetta Brozzi autrice del libro
“Beppe Fenoglio – Teatro” (Einaudi).
Ore 22,00 – Teatro Caverna di Bergamo presenta “Un giorno di fuoco” dall’omonimo racconto di Beppe Fenoglio.
Ore 23,00 – Proiezione di illustrazioni di Rossella Vaerini ispirate a “Un giorno di fuoco”
Alla serata parteciperà Centro Documentazione Beppe Fenoglio
Fondazione Ferrero, Alba (Cn)
***
Sabato 24 maggio
ore 21,30
Edoardo Nesi
Autore di “Per sempre” – “Fughe da fermo” - “L’età dell’oro” (Bompiani)
dialoga con
Simona Baldanzi
“Figlia di una vestaglia blu” (Fazi Editore)
Alla serata parteciperà l’associazione culturale O.S.A. teatro
***
Venerdì 30 maggio
ore 21,30
Diego De Silva
“Non avevo capito niente” - “Certi bambini” – “La donna di scorta”(Einaudi)
dialoga con
Leonardo Gori e Marco Vichi
(In occasione dell’uscita di “Bloody Mary” per la collana Verdenero)
Introduce Gabriele Ametrano
Alla serata parteciperà Verdenero - Noir di ecomafia.
***
Sabato 31 maggio
ore 21,30
Maria Gennaioli
autrice di un racconto del libro
“Donne sorde: nove storie di emarginazione e riscatto”(ed. Cantagalli)
Introduce Roberto Petrone
ore 22,00
Sara Falli
“Vita di Saragaia” edizioni Tea
Incontra
Vanni Santoni
“Gli interessi in comune” Feltrinelli
Introduce Gabriele Ametrano
Alla serata parteciperà ENS – Ente Nazionale Sordi di Firenze
Tutta la presentazione sarà tradotta per i non udenti da una interprete LIS
( Lingua dei Segni Italiana)
Direzione Artistica: Laura Del Lama
***
INGRESSO GRATUITO
STAND LIBRI
PUNTO BAR
***
COME RAGGIUNGERCI: Uscita A1 Calenzano – Sesto Fiorentino
Seguire le indicazioni per il Castello di Calenzano Alto
INFO: Comune di Calenzano – Servizio Cultura
Via Giotto, 5 – Tel. 055-8833412/292 – Fax. 055-8833401
cultura@comune.calenzano.fi.it - scrittorialcastello@comune.calenzano.fi.it
3.5.08
Rose antiche
Cari amici, sono tornata alla mia dimora, dopo un lungo viaggio, qui ancora non funziona nulla, sto scrivendo al buio, spero che non ho postato, un carciofo o una lucertola, a me serve un bel mazzo di rose antiche, speriamo che ci sono riuscita. Desidero raccontarvi una storia. Ieri sera, al mio trullo fatato di Ceglie c'è stata una importante riunione di Fate e Folletti. La serata è andata avanti fino a notte fonda, salutati gli invitati, mi sono ritirata in attesa della partenza. Questa mattina, la mia stanza era pregna di un buonissimo profumo di rose, accendo il lume e un bellissimo mazzo di rose antiche di colore rosso e rosa si affacciavano ai miei occhi, le ho portate con me, sicuro un regalo di un Folletto del bosco. Oggi le ho messe sul mio scrittoio, ma, stanno già soffrendo, sentono la mancanza del trullo fatato, delle Fate e dei Folletti.
Rose antiche
Cadono i petali
delle rose antiche
che mi hai regalato.
Cadono i petali
ad uno ad uno
come battito di ali
di farfalle colorate.
Cadono i petali
vellutati
leggeri si posano
sul mio scrittoio.
Cadono i petali
ad uno ad uno
spargono ancora
il profumo antico.
Cadono ancora i petali
soffrono le rose
che restano e piangono
prima di morire.
Franca Bassi
2.5.08
Senza titolo 488
lettera aperta di Paolo Barnard, ex giornalista di Report a Marco Travaglio
Caro Travaglio, io ho le prove che tu non sei libero. Non mi dilungo, te le espongo in breve e ti assicuro che non sto parlando del fatto che, ad esempio, tu ti rifiuti di parlare di temi come il Signoraggio bancario, nonostante esso sia una piaga aberrante artificiosamente inflitta alla vita di ogni singolo italiano, che ne paga un prezzo altissimo.
No, Marco, parlo di altro. Tu non sei libero perché tu oggi sei una Star; perché sei in prima serata TV ogni settimana e proprio nel luogo dove secondo te “…chi non ha il guinzaglio in questo momento non lavora e chi ci lavora in un modo o nell’altro un suo guinzaglio ce l’ha”; perché sei lì anche tu, col trucco di scena, con i riflettori sparati su di te, col megaschermo dietro le spalle che amplifica il tuo verbo; perché giri l’Italia fra il tripudio dei fans club, che ti adorano; perché sei un’Icona. Tutto questo è Potere, è meravigliosamente forte, è oppio. Una volta assaporato, non se ne può più fare a meno. E allora Marco, quando dovesse capitarti di scorgere qualcosa che non va, e proprio nelle strutture che ti garantiscono quel Potere, quell’inebriante vivere, quel tuo oppio, e intendo una stortura, magari proprio del marcio, un’omertà, o la negazione di un qualsiasi principio morale o di un diritto, tu che faresti Marco? Lo denunceresti? Spareresti cioè un siluro alla base stessa delle fonti della tua inebriante fama? Li manderesti a gambe all’aria assieme a gran parte del tuo status di celebrity? Cioè svergogneresti e denunceresti chi ti trasmette e il loro megaschermo? Chi ti pubblica ogni parola senza fiatare? Chi ti amplifica nelle piazze dei centomila? Chi ti fornisce il tuo oppio? Oppure chiuderesti un occhio? E magari anche tutti e due? Perché lo sai bene come reagirebbero alla tua denuncia: sarebbe rancore, veleno, isolamento per te, cellulari che non ti rispondono più, inviti che non ti arrivano più, amici che, ops, non ci sono più, il tuo volto che scompare dagli schermi e dalla memoria.
Te lo dico io, caro Marco: tu li chiuderai gli occhi. E sai perché? Perché una volta assaporata la fama, lo stradom, e cioè il Potere, non se ne può più fare a meno. Dall’oppio non ci si stacca, dal Potere neppure. Tu non torni Guarino, Staiano, Ferrieri, e cioè uno per cui la TV è un oggetto del salotto, spenta più spesso che no, e non un palcoscenico fondamentale. Tu non torni uno da serate con 23 spettatori a chiacchierare pacatamente di un libro da 2000 copie se va bene, forse due autografi alla coppia di pensionati all’uscita. Tu non potresti più oggi vederti oscurato a 360 gradi e sepolto nella dimenticanza del grande pubblico. Non ce la faresti. E allora ti chiuderai gli occhi all’occorrenza, eccome che li chiuderai, e non sei più libero.
Io non so se ti è già capitato di abdicare così alla tua libertà e alla missione di libero informatore; forse sì, forse non ancora. Ma ti porto un esempio dove questo è già accaduto, accaduto a una persona a te vicina, che tu stimi, a un’altra ‘paladina’ della libera informazione a mezzo stardom: Milena Gabanelli. Come te lanciata da quell’emittente pubblica dove, secondo le tue stesse parole, “ci può essere qualcuno che ha il guinzaglio ed è pure bravo, è difficile, ma non è escluso; la regola è comunque che ciascuno deve essere controllabile e ciascuno deve essere prevedibile, ciascuno deve avere qualcuno che garantisce per lui altrimenti sulla base delle proprie forze e delle proprie gambe lì dentro non ci si entra”. Come te adorata, presente sulle riviste patinate, premi a profusione, fama, tanta… oppio. Ebbene quando nel 2004 Milena Gabanelli si trovò a dover scegliere fra l’adesione al principio sacro della difesa della libertà di informazione, con i rischi tremendi che essa comportava per la sua fulgida carriera, o la difesa di quest’ultima, ella chiuse entrambi gli occhi, senza esitazione, né rimorso, né patema alcuno. E gettò alle ortiche la sua missione di ‘paladina’ del coraggio televisivo, per assecondare proprio le fonti del suo Potere, della sua celebrità, del suo oppio. In collusione con l’editore RAI, partecipò a uno dei peggori casi di Censura Legale che si ricordi, e ancora oggi vi partecipa, ovvero un colpo al cuore della libertà d’informazione in questo Paese. Proprio lei.
Concludo Marco. Con dei nomi e tre domande.
Ivan Illich, Noam Chomsky, Howard Zinn, John Pilger, Rachel Corrie… Giovanni Ruggeri, Giorgio Ambrosoli, Corrado Staiano, Ilaria Alpi, Peppino Impastato… Li hai mai visti in prima serata RAI, CBS o FOX, ogni giovedì, tutto l’anno, primo piano, trucco di scena, megaschermo alle spalle?
Sono mai sopravvissuti per 20 anni in RAI, CBS o FOX, scalando i gradini della carriera per poi posizionarsi in prima serata sei mesi all’anno, pubblicità e inserzionisti al seguito, editoriali su riviste di prestigio?
Hanno mai tuonato dalle piazze di Roma, New York o Los Angeles, al culmine di tourné teatrali con biglietti prezzati alla Rolling Stones, e fulmineamente impacchettate in Dvd, libri, compilations, pronta vendita su carta di credito?
Sono mai stati tutto questo, Ivan Illich, Noam Chomsky, Howard Zinn, John Pilger, Rachel Corrie, Giovanni Ruggeri, Giorgio Ambrosoli, Corrado Staiano, Ilaria Alpi, Peppino Impastato?
No.
Il coraggio di chi è veramente libero porta altrove, lo si trova altrove, mai lì dove sei tu. Pensaci Marco.
Cordialmente,
Paolo Barnard
Senza titolo 486
Per il video ringrazio yummyhoagie di yotube l'unico ( almeno per quel poco che ho cercato ) che ha reso il video sembed su youtube , mentre gli altri lo impedivano
Long Walk Home
Last night I stood at your doorstep
Trying to figure out what went wrong
You just slipped something into my palm then you were gone
It was the same deep green of summer
'Bove me the same night sky was glowin'
In the distance I could see the town where I was born
It's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
A long walk home
In town I passed Sal's grocery
The barber shop on South Street
I looked into the faces
They were all rank strangers to me*
Veteran's Hall high up on the hill
Stood silent and alone
The diner was shuttered and boarded
With a sign that just said "GONE"
It's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
Here everybody has a neighbor
Everybody has a friend
Everybody has a reason
To begin again
My father said "Son, we're lucky in this town
It's a beautiful place to be born.
It just wraps its arms around you,
Nobody crowds you, nobody goes it alone"
The old flag flyin over the courthouse?
It means certain things are set in stone.
"Who we are, what we'll do and what we won't"
Well it's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
Here everybody has a neighbor
Everybody has a friend
Everybody has a reason to begin again
[harmonica bridge]
Now the water's rising round the corner**
There's a fire burning out of control
There's a hurricane on Main Street
And I've got murder in my soul
Yeah well when the party's over
And the cheering is all gone
Will you know me, will I know you
Will I know you
'Cause it's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
It's gonna be a long walk home
Il lungo cammino verso casa
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La scorsa notte ero sui gradini di casa tua
cercando di capire in cosa avevo sbagliato
Mi hai solo fatto scivolare qualcosa in mano, poi sei andata via
Era lo stesso verde intenso dell'estate
di notte su di me lo stesso cielo risplendeva
e in lontananza potevo vedere la città in cui ero nato.
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Un lungo cammino verso casa
In città passai davanti alla drogheria di Sal
davanti al negozio di barbiere in South Street
Osservai i volti della gente
erano tutti degli estranei per me
Veteran's Hall in cima alla collina
se ne stava silenziosa e desolata
il ristorante era chiuso e sprangato
con un cartello che diceva semplicemente "chiuso"
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Un lungo cammino verso casa
Qui ognuno ha un vicino
Ognuno ha un amico
Ognuno ha un motivo
per ricominciare
Mio padre mi disse:"Figlio, siamo fortunati a vivere in questa città
è un bellissimo posto in cui nascere
ti stringe tra le sue braccia
nessuno ti mette fretta, nessuno fa da solo."
La vecchia bandiera sventola sul tribunale
alcune cose sono scolpite nella pietra
"chi siamo, cosa faremo, cosa vogliamo."
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Un lungo cammino verso casa
Ora le acque crescono dietro l'angolo
c'è un incendio fuori controllo
c'è un uragano in Main Street
e c'è distruzione nella mia anima
Bene, quando la festa sarà finita
quando le grida saranno tutte cessate
Tu mi riconoscerai, io ti riconoscerò
Io ti riconoscerò
perchè sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Speriamo che la sinistra lo capisca , si unisca a Grillo ed eviti che si rifaccia un nuovo giro di vite
Sigarette nascoste dietro una tendina
Dal 31 maggio nell'Ontario, una provincia del Canada, i tabaccai saranno costretti a nascondere le sigarette in vendita. Le sigarette dovranno rimanere in un'area delle rivendite coperta da una tendina e gli oltre 10.000 tabaccai dell'Ontario sono furiosi perche' dovranno modificare i negozi per rispettare le nuove regole. In questo modo le autorita' ritengono che i giovani, non vedendo le sigarette, saranno meno invogliati a fumare, come diversi studi avrebbero dimostrato.
Ma sinceramente non credo molto in questi studi ..... vedremo!!!
1.5.08
Un'autentica infamia
La targa commemorativa delle vittime delle Fosse Ardeatine è stata fatta a pezzi e sostituita con la scritta: «Il popolo di Ostia inneggia al Duce». L'iscrizione era collocata in piazza della Stazione vecchia ad Ostia, quartiere del litorale di Roma. Il Messaggero.it
le garogne sono ritornate un gesto infamante
La targa commemorativa delle vittime delle Fosse Ardeatine è stata fatta a pezzi e sostituita con la scritta: «Il popolo di Ostia inneggia al Duce». L'iscrizione era collocata in piazza della Stazione vecchia ad Ostia, quartiere del litorale di Roma. Il Messaggero.it
1° Maggio
30.4.08
Danyart New Quartet fiori e tempeste
Ieri è stato presentato il nuovo lavoro discografico dei Danyart New Quartet, formazione jazz capitana da Daniele Ricciu, in arte Dany...
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https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
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Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
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Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...