5.5.08

Senza titolo 497

Come nel seme il fiore


poesia


 


Ti ho cercata nel cielo blu


tra le stelle


spericolato funambolo


ho afferrato le funi


che mi portavano da te


ti ho cercata


abbagliato da tanta bellezza


invano


la luna a falce ha fatto da amaca


alla mia delusione


sotto la terra mi guardava


aveva gli occhi tristi di un bimbo


e lo sguardo spento


di una mano tesa


e ho capito


eri dentro di me tutto questo tempo


mentre io ti cercavo


come il fiore nel seme


altrove


tra le stelle


 


Pietro Atzeni

Senza titolo 496






Odiando le celebrazioni ufficiali e reticoriche fatte ( al 90% ) solo ed esclusivamente in quella data preferisco quindi ricordare  la morte di Peppino impastato  8 maggio  1978 -8 maggio 2008  come quei pochi  che  ancora ci credono ovvero dei  " matti" . e con questo video provocatorio tratto dale scene  finali   del  film su di lui " cento passi " di tullio maria giordanna e con la bellissima colonna sonora finale che  è  A whiter shade of pale dei Procol harum

 ecco il testo 










l'8 maggio ricordiamoci di aldo moro e dimentichiamo Peppino impoasato

Odiando le celebrazioni ufficiali e reticoriche fatte ( al 90% ) solo ed esclusivamente in quella data preferisco quindi ricordarlo come in pochi " matti " . e con questo video provocatorio tratto dal il film su di lui " cento passi " di tullio maria giordanna e con la bellissima colonna sonora finale A whiter shade of pale dei Procol harum

Senza titolo 495

  L'AVETE LETTO IL LIBRO PIRATI DEI 7 MARI ?  :-)


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4.5.08

Senza titolo 494

  VI PIACEVA IL TELEFILM MELROSE ?  :-)


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fiori rosa


Foto pubblicata da robertai

Senza titolo 493

  CORREVA L'ANNO 1981 !  VE LO RICORDATE IL CASO DEL  FAMOSO POZZO DI VERMICINO ?  :-)


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Senza titolo 492



3° Festival


SCRITTORI AL CASTELLO


 


Incontri con autori e libri


Castello di Calenzano (FI)


23, 24, 30, 31 maggio 2008


 


PROGRAMMA


 


***


Venerdì 23 maggio


Serata dedicata a


Beppe Fenoglio


 


Ore 21,30 – Edoardo Borra responsabile del Centro Documentazione B. Fenoglio intervista  Elisabetta Brozzi autrice del libro


“Beppe Fenoglio – Teatro” (Einaudi).


   Ore 22,00 Teatro Caverna di Bergamo presenta “Un giorno di fuoco” dall’omonimo racconto di Beppe Fenoglio.


Ore 23,00 – Proiezione di illustrazioni di Rossella Vaerini ispirate a “Un giorno di fuoco”


 


Alla serata parteciperà Centro Documentazione Beppe Fenoglio


Fondazione Ferrero, Alba (Cn)


 


***


Sabato 24 maggio


ore 21,30


Edoardo Nesi


Autore di “Per sempre” – “Fughe da fermo” - “L’età dell’oro” (Bompiani)


dialoga con


Simona Baldanzi



 “Figlia di una vestaglia blu” (Fazi Editore)


 


Alla serata parteciperà l’associazione culturale O.S.A. teatro


 


***


Venerdì 30 maggio


ore 21,30


Diego De Silva


“Non avevo capito niente” - “Certi bambini” – “La donna di scorta”(Einaudi)


dialoga con


Leonardo Gori e Marco Vichi


(In occasione dell’uscita di “Bloody Mary” per la collana Verdenero)


Introduce Gabriele Ametrano


Alla serata parteciperà Verdenero - Noir di ecomafia.


 


***


Sabato 31 maggio


ore 21,30


Maria Gennaioli


autrice di un racconto del libro


“Donne sorde: nove storie di emarginazione e riscatto”(ed. Cantagalli)


 Introduce Roberto Petrone


ore 22,00


Sara Falli


“Vita di Saragaia” edizioni Tea


Incontra


Vanni Santoni


“Gli interessi in comune” Feltrinelli


Introduce Gabriele Ametrano


Alla serata parteciperà ENS – Ente Nazionale Sordi di Firenze


Tutta la presentazione sarà tradotta per i non udenti da una interprete LIS


( Lingua dei Segni Italiana)


 



 


Direzione Artistica: Laura Del Lama


 


***


 



INGRESSO GRATUITO


 


STAND LIBRI


 


PUNTO BAR


 


***


 


COME RAGGIUNGERCI: Uscita A1 Calenzano – Sesto Fiorentino


Seguire le indicazioni per il Castello di Calenzano Alto


 



 


INFO: Comune di Calenzano – Servizio Cultura


Via Giotto, 5 – Tel. 055-8833412/292 – Fax. 055-8833401


cultura@comune.calenzano.fi.it - scrittorialcastello@comune.calenzano.fi.it


 



3.5.08

Rose antiche




 



 



 



 



rose antiche



 



Cari amici, sono tornata alla mia dimora, dopo un lungo viaggio, qui ancora non funziona nulla, sto scrivendo al buio, spero che  non ho postato, un carciofo o una lucertola, a me serve un bel mazzo di rose antiche, speriamo che ci sono riuscita. Desidero raccontarvi una storia. Ieri sera, al mio trullo fatato di Ceglie c'è stata una importante riunione di Fate e Folletti. La serata è andata avanti fino a notte fonda, salutati gli invitati, mi sono ritirata in attesa della partenza. Questa mattina, la mia stanza era pregna di un buonissimo profumo di rose, accendo il lume e un bellissimo mazzo  di rose antiche di colore  rosso e rosa si affacciavano ai miei occhi, le ho portate con me, sicuro un regalo di un Folletto del bosco. Oggi le ho messe sul mio scrittoio, ma, stanno già soffrendo, sentono la mancanza del trullo fatato, delle Fate e dei Folletti.


Rose antiche


Cadono i petali
delle rose antiche
che mi hai regalato.
Cadono i petali
ad uno ad uno
come battito di ali
di farfalle colorate.
Cadono i petali
vellutati
leggeri si posano
sul mio scrittoio.
Cadono i petali
ad uno ad uno
spargono ancora
il profumo antico.
Cadono ancora i petali
soffrono le rose
che restano e piangono
prima di morire.


Franca Bassi



Senza titolo 491

  VI PIACEVA IL CANTANTE NICK KAMEN ?  :-)


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Senza titolo 490

  VE LO RICORDATE L'OROLOGIO SWATCH ?  :-)


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Senza titolo 489

  LA CONOSCETELA FIABA IL VASCELLO FANTASMA ?  :-)


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2.5.08

Senza titolo 488

lettera aperta di Paolo Barnard, ex giornalista di Report a Marco Travaglio



Caro Travaglio, io ho le prove che tu non sei libero. Non mi dilungo, te le espongo in breve e ti assicuro che non sto parlando del fatto che, ad esempio, tu ti rifiuti di parlare di temi come il Signoraggio bancario, nonostante esso sia una piaga aberrante artificiosamente inflitta alla vita di ogni singolo italiano, che ne paga un prezzo altissimo.



No, Marco, parlo di altro. Tu non sei libero perché tu oggi sei una Star; perché sei in prima serata TV ogni settimana e proprio nel luogo dove secondo te “…chi non ha il guinzaglio in questo momento non lavora e chi ci lavora in un modo o nell’altro un suo guinzaglio ce l’ha”; perché sei lì anche tu, col trucco di scena, con i riflettori sparati su di te, col megaschermo dietro le spalle che amplifica il tuo verbo; perché giri l’Italia fra il tripudio dei fans club, che ti adorano; perché sei un’Icona. Tutto questo è Potere, è meravigliosamente forte, è oppio. Una volta assaporato, non se ne può più fare a meno. E allora Marco, quando dovesse capitarti di scorgere qualcosa che non va, e proprio nelle strutture che ti garantiscono quel Potere, quell’inebriante vivere, quel tuo oppio, e intendo una stortura, magari proprio del marcio, un’omertà, o la negazione di un qualsiasi principio morale o di un diritto, tu che faresti Marco? Lo denunceresti? Spareresti cioè un siluro alla base stessa delle fonti della tua inebriante fama? Li manderesti a gambe all’aria assieme a gran parte del tuo status di celebrity? Cioè svergogneresti e denunceresti chi ti trasmette e il loro megaschermo? Chi ti pubblica ogni parola senza fiatare? Chi ti amplifica nelle piazze dei centomila? Chi ti fornisce il tuo oppio? Oppure chiuderesti un occhio? E magari anche tutti e due? Perché lo sai bene come reagirebbero alla tua denuncia: sarebbe rancore, veleno, isolamento per te, cellulari che non ti rispondono più, inviti che non ti arrivano più, amici che, ops, non ci sono più, il tuo volto che scompare dagli schermi e dalla memoria.



Te lo dico io, caro Marco: tu li chiuderai gli occhi. E sai perché? Perché una volta assaporata la fama, lo stradom, e cioè il Potere, non se ne può più fare a meno. Dall’oppio non ci si stacca, dal Potere neppure. Tu non torni Guarino, Staiano, Ferrieri, e cioè uno per cui la TV è un oggetto del salotto, spenta più spesso che no, e non un palcoscenico fondamentale. Tu non torni uno da serate con 23 spettatori a chiacchierare pacatamente di un libro da 2000 copie se va bene, forse due autografi alla coppia di pensionati all’uscita. Tu non potresti più oggi vederti oscurato a 360 gradi e sepolto nella dimenticanza del grande pubblico. Non ce la faresti. E allora ti chiuderai gli occhi all’occorrenza, eccome che li chiuderai, e non sei più libero.



Io non so se ti è già capitato di abdicare così alla tua libertà e alla missione di libero informatore; forse sì, forse non ancora. Ma ti porto un esempio dove questo è già accaduto, accaduto a una persona a te vicina, che tu stimi, a un’altra ‘paladina’ della libera informazione a mezzo stardom: Milena Gabanelli. Come te lanciata da quell’emittente pubblica dove, secondo le tue stesse parole, “ci può essere qualcuno che ha il guinzaglio ed è pure bravo, è difficile, ma non è escluso; la regola è comunque che ciascuno deve essere controllabile e ciascuno deve essere prevedibile, ciascuno deve avere qualcuno che garantisce per lui altrimenti sulla base delle proprie forze e delle proprie gambe lì dentro non ci si entra”. Come te adorata, presente sulle riviste patinate, premi a profusione, fama, tanta… oppio. Ebbene quando nel 2004 Milena Gabanelli si trovò a dover scegliere fra l’adesione al principio sacro della difesa della libertà di informazione, con i rischi tremendi che essa comportava per la sua fulgida carriera, o la difesa di quest’ultima, ella chiuse entrambi gli occhi, senza esitazione, né rimorso, né patema alcuno. E gettò alle ortiche la sua missione di ‘paladina’ del coraggio televisivo, per assecondare proprio le fonti del suo Potere, della sua celebrità, del suo oppio. In collusione con l’editore RAI, partecipò a uno dei peggori casi di Censura Legale che si ricordi, e ancora oggi vi partecipa, ovvero un colpo al cuore della libertà d’informazione in questo Paese. Proprio lei.



Concludo Marco. Con dei nomi e tre domande.



Ivan Illich, Noam Chomsky, Howard Zinn, John Pilger, Rachel Corrie… Giovanni Ruggeri, Giorgio Ambrosoli, Corrado Staiano, Ilaria Alpi, Peppino Impastato… Li hai mai visti in prima serata RAI, CBS o FOX, ogni giovedì, tutto l’anno, primo piano, trucco di scena, megaschermo alle spalle?
Sono mai sopravvissuti per 20 anni in RAI, CBS o FOX, scalando i gradini della carriera per poi posizionarsi in prima serata sei mesi all’anno, pubblicità e inserzionisti al seguito, editoriali su riviste di prestigio?
Hanno mai tuonato dalle piazze di Roma, New York o Los Angeles, al culmine di tourné teatrali con biglietti prezzati alla Rolling Stones, e fulmineamente impacchettate in Dvd, libri, compilations, pronta vendita su carta di credito?
Sono mai stati tutto questo, Ivan Illich, Noam Chomsky, Howard Zinn, John Pilger, Rachel Corrie, Giovanni Ruggeri, Giorgio Ambrosoli, Corrado Staiano, Ilaria Alpi, Peppino Impastato?



No.



Il coraggio di chi è veramente libero porta altrove, lo si trova altrove, mai lì dove sei tu. Pensaci Marco.



Cordialmente,



Paolo Barnard

Senza titolo 487

  QUESTA E' UNA SCATOLA DI GIOCO PER BAMBINE CON SERVIZIO DA CAFFE !  VE LA RICORDATE ?  :-)


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Senza titolo 486

La tradiuzione del testo  che  trovate  sotto  è di  orsopoeta utente del sito  www.nntp.it/fan-musica-springsteen .
Per  il  video    ringrazio   yummyhoagie di yotube  l'un
ico (  almeno  per quel poco che ho  cercato  )  che ha reso il video  sembed  su  youtube , mentre  gli altri  lo  impedivano





Long Walk Home


Last night I stood at your doorstep
Trying to figure out what went wrong
You just slipped something into my palm then you were gone
It was the same deep green of summer
'Bove me the same night sky was glowin'
In the distance I could see the town where I was born

It's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
A long walk home

In town I passed Sal's grocery
The barber shop on South Street
I looked into the faces
They were all rank strangers to me*
Veteran's Hall high up on the hill
Stood silent and alone
The diner was shuttered and boarded
With a sign that just said "GONE"

It's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home

Here everybody has a neighbor
Everybody has a friend
Everybody has a reason
To begin again

My father said "Son, we're lucky in this town
It's a beautiful place to be born.
It just wraps its arms around you,
Nobody crowds you, nobody goes it alone"

The old flag flyin over the courthouse?
It means certain things are set in stone.
"Who we are, what we'll do and what we won't"

Well it's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home

Here everybody has a neighbor
Everybody has a friend
Everybody has a reason to begin again

[harmonica bridge]

Now the water's rising round the corner**
There's a fire burning out of control
There's a hurricane on Main Street
And I've got murder in my soul

Yeah well when the party's over
And the cheering is all gone
Will you know me, will I know you
Will I know you

'Cause it's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
It's gonna be a long walk home


Il lungo cammino verso casa
-----------------------------------
La scorsa notte ero sui gradini di casa tua
cercando di capire in cosa avevo sbagliato
Mi hai solo fatto scivolare qualcosa in mano, poi sei andata via
Era lo stesso verde intenso dell'estate
di notte su di me lo stesso cielo risplendeva
e in lontananza potevo vedere la città in cui ero nato.

Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Un lungo cammino verso casa

In città passai davanti alla drogheria di Sal
davanti al negozio di barbiere in South Street
Osservai i volti della gente
erano tutti degli estranei per me
Veteran's Hall in cima alla collina
se ne stava silenziosa e desolata
il ristorante era chiuso e sprangato
con un cartello che diceva semplicemente "chiuso"

Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Un lungo cammino verso casa

Qui ognuno ha un vicino
Ognuno ha un amico
Ognuno ha un motivo
per ricominciare

Mio padre mi disse:"Figlio, siamo fortunati a vivere in questa città
è un bellissimo posto in cui nascere
ti stringe tra le sue braccia
nessuno ti mette fretta, nessuno fa da solo."

La vecchia bandiera sventola sul tribunale
alcune cose sono scolpite nella pietra
"chi siamo, cosa faremo, cosa vogliamo."

Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Un lungo cammino verso casa

Ora le acque crescono dietro l'angolo
c'è un incendio fuori controllo
c'è un uragano in Main Street
e c'è distruzione nella mia anima

Bene, quando la festa sarà finita
quando le grida saranno tutte cessate
Tu mi riconoscerai, io ti riconoscerò
Io ti riconoscerò

perchè sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa
Hey piccola, non aspettarmi alzata
Sarà un lungo cammino verso casa


Speriamo che la  sinistra  lo capisca   , si unisca  a Grillo  ed  eviti  che  si rifaccia   un nuovo  giro di vite 

Sigarette nascoste dietro una tendina

Stranotizia: Toronto
Dal 31 maggio nell'Ontario, una provincia del Canada, i tabaccai saranno costretti a nascondere le sigarette in vendita. Le sigarette dovranno rimanere in un'area delle rivendite coperta da una tendina e gli oltre 10.000 tabaccai dell'Ontario sono furiosi perche' dovranno modificare i negozi per rispettare le nuove regole. In questo modo le autorita' ritengono che i giovani, non vedendo le sigarette, saranno meno invogliati a fumare, come diversi studi avrebbero dimostrato.
Ma sinceramente non credo molto in questi studi ..... vedremo!!!

1.5.08

Un'autentica infamia



La targa commemorativa delle vittime delle Fosse Ardeatine è stata fatta a pezzi e sostituita con la scritta: «Il popolo di Ostia inneggia al Duce». L'iscrizione era collocata in piazza della Stazione vecchia ad Ostia, quartiere del litorale di Roma.  Il Messaggero.it

Senza titolo 485

  L'AVETE LETTO IL LIBRO FUGA TRA I GHIACCI ?  :-)


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le garogne sono ritornate un gesto infamante


La targa commemorativa delle vittime delle Fosse Ardeatine è stata fatta a pezzi e sostituita con la scritta: «Il popolo di Ostia inneggia al Duce». L'iscrizione era collocata in piazza della Stazione vecchia ad Ostia, quartiere del litorale di Roma. Il Messaggero.it

1° Maggio

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Come il 25 aprile, anche il 1° Maggio sono ricorrenze macchiate di molto sangue, ricordiamoci di chi soffre, di chi è morto per dare  la libertà alla sua terra,  di chi è morto  per un pezzo di pane, e quanti ne moriranno ancora. Non credo che sia una bella festa, anzi credo, che ci sia ben poco da festeggiare. Esiste la memoria, esiste la prevenzione, diamo dignità, un senso giusto,  rispetto alla vita di chi è nato povero e rischia ogni giorno la sua vita, la loro dignità ci deve fare riflettere, un vero uomo si distingue anche per questi valori.Franca Bassi