VE LO RICORDATE IL TELEFILM NYPD ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
2.6.08
Campo de Fiori
Co' poco te torna er sorriso su' bocca e la felicità drènto er core.
Du' giorni fa
mi fijo ciuco m'ha rigalato bène.
Basta po' a 'na mammà pe'facce felìce.
Davanti a sto ber banco sfiorettato
che tanto ch' ereno belli
che sembraveno finti.
Sto vaso de peonie rosa
a toccàlle passàveno pe' villuto
come cunnolà' la pelle de 'na cratura.
Er padrone der banco
che conosceva bene er mi fijo
je regalo du' rose
dar cannejère lòngo
che a me m' arrivava su la panza.
Una de color gialluto pe' la su'regazza
e 'na rosa ròscia pe' la mammà
e je disse:
" de mammà c'è ne una sola".
franca bassi
l'autista non si tocca
dal mio sito gemello www.censurati.it
Roberto D’Agostini è un autista di autobus di Roma, tutti li conoscono come autisti dell’Atac, ma in realtà non sono dipendenti di questa società ma della Trambus. Ha una denuncia da fare, un serio problema che minaccia la sicurezza degli autisti dei mezzi pubblici della capitale, ma sicuramente riguarda altre città d’Italia: “Sono un rsu Sdl che porta avanti una battaglia: basta alle aggressioni nei nostri confronti - Racconta Roberto- “abbiamo subito violenze, oltre che verbali anche fisiche, da teppisti, drogati, ubriachi, ecc. Un mio collega di Portanaccio ha riportato fratture gravi: la rottura di un braccio. Sappiamo solo che erano più persone in stato di ebbrezza. Questo gli comporterà l’assenza per malattia dal lavoro. Sembrerebbe normale assentarsi dal lavoro a seguito di una lesione. Invece da noi accade una cosa insolita.”
Ogni anno viene assegnato un premio all’autista più bravo. I dirigenti stabiliscono i criteri: non segnalazione di guasti e mancanza di assenze per malattia. Due anni fa venne invitato il sindaco Veltroni, furono inviate lettere ed interpellanze affinché non si prestasse, così è stato, ad una propaganda a favore di un premio dato con criteri che lasciano a desiderare. Mentre l’anno scorso il premio è stato dato quasi in forma privata, limitandone la pubblicità.
“Uno si aspetta un elogio per aver offerto un servizio efficiente all’utenza –prosegue Roberto- invece questo sembrerebbe non interessare all’azienda. Non segnalare un guasto, significa mettere a rischio oltre alla propria vita anche quella degli altri. Se io non segnalassi un banalissimo non funzionamento di una freccia posteriore o anteriore, ogni qualvolta che devo girare (con maggior rischio a sinistra) per chi mi viene di fronte sono un pericolo inaspettato. Io non posso ammazzare una persona con il motorino, un pedone o qualsiasi cittadino che ha la sventura di incontrarmi.” Ma queste parole si scontrano con orecchie sorde.
“Tornando al problema aggressione ci sono linee più pericolose di altre perché i capolinea sono situati in aperta campagna, le abitazioni più vicine sono a 4 chilometri. In queste zone la probabilità di essere aggredito nelle ore notturne è maggiore. Ci sono colleghi e soprattutto colleghe che quando non riescono ad evitare il turno notturno, guidano per ore senza fermarsi per paura di subire rapine o violenza. L’autista è un lavoro usurante, in queste condizioni diventa ancora più stressante. Le soluzione ci sono. Basterebbe chiudere la cabina del guidatore, un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine sulle linee particolarmente a rischio, spostare i capolinea. Anche se per quest’ultimo punto bisogna scontrarsi con i comitati di quartiere e le circoscrizioni. Sono loro che decidono dove devono essere collocati. In genere funziona così. Vengono richiesti in vicinanza di terreni agricoli che con variazioni del piano regolatore dopo anni diventano terreni edificabili, così intanto ci si assicura il servizio pubblico.”
Di fronte ai diritti collettivi la priorità viene sempre data ad un affare politico. Ma c’è di più, perché una volta il contratto fra Atac e Trambus funzionava in base all’efficienza del servizio, oggi in base ai chilometri, dunque è facile fare le giuste deduzioni. Il profitto è più importante di sicurezza e qualità del servizio pubblico pagato ovviamente dai cittadini.
La festa della repubblica:
Curioso vedere come per ricordare l'evento si facciano sfilare le forze armate, come se l'espressione della Repubblica venga dalle sole forze armate. Probabilmente è frutto del compromesso per cui il 25 aprile si vedono solo i partigiani e il 2 giugno i militari in divisa
Quanta carta si consuma?
Ho copiato la notizia su 'Blogfriends', l'immagine in rete
Una recente indagine condotta dal quotidiano spagnolo El Pais con la collaborazione di Ipsos e Lexmark ha mostrato dei dati che dimostrano, come se non ci fosse bisogno, lo spreco della società occidentale e in particolare di quella eurpea. Infatti la ricerca ha come obiettivo quantificare lo spreco di carta negli uffici. A comandare la "triste" classifica è la Spagna: un impiegato spagnolo stampa mediamente 41 pagine al giorno contro i 37 degli austriaci e i 36 dei tedeschi. E gli italiani? Saranno lavativi ma almeno sono un pò più attenti a non sprecare carta. La media giornaliera è di 32 pagine, al di sotto anche di Portogallo e Inghilterra. La quantità i carta sprecata resta comunque altissima anche perchè spesso vengono stampati documenti che si potrebbero leggere tranquillamente al computer. L'indagine sicuramente non è da prendere come oro colato ma certamente fa emergere l'aspetto consumistico della nostra società. Per la serie: dimmi quanti fogli stampi in ufficio e ti dirò da dove vieni....
Io ho commentato così:
Non me lo dire?
io riciclo ogni foglio
che mia figlia butta
scrivo in ogni angoletto
che resta bianco.
E le buste che arrivano
nel retro prendo appunti.
Lei mi dice
che devo adoperare i posticky gialli
ma io continuo
a scrivere in ogni spazio
che trovo libero.
Lei mi dice che sono tirchia
io rispondo
che salvo qualche alberello.
Franca Bassi
1.6.08
si dovrebbe
Si deve essere capaci di vivere senza libri e senza niente. Esisterà pur sempre un pezzetto di cielo da poter guardare, e abbastanza spazio dentro di me per congiungere le mani in una preghiera.
Così scriveva il 14 luglio 1942 Etty Hillesum, giovane ebrea olandese, un anno prima della sua eliminazione avvenuta nel lager nazista di Auschwitz il 30 settembre 1943
Senza titolo 588
31.5.08
a mio padre che mi fa il cazziatone perchè leggo ancora i fumetti
"La vera storia di Novecento".in cui Alessandro Baricco riscrive ( Guarda le immagini di Novecento a fumetti ) per il settimanal e topolino la sua opera letterraria il monologo Novecento, che si trasforma --- dopo il film la leggenda del pianista sull''oceano --- in una storia a fumetti in due tempi con Pippo pianista sull'oceano. Topolino racconta a Minni la storia del pianista Novecento, alias Pippo. Novecento è il pianista del transatlantico Virginian con il quale il trombettista Topolino ha suonato per diversi anni.Ho tentato i passato di spiegargli che spesso il fumetto ( purtroppo non riesco a trovare nelll'archivio del blog , il post in cui ho già affrontato tali tematiche ) è una forma di letteratura e spesso c'è un travaso dal fumetto al cinema e dalla letteratura alla musica ( come questo brano dei Mcr il cui album che contiene questa canzone si chiama Terra e libertà.Esso Contiene, oltre al già citato pezzo, diversi brani che prendono spunto dal libro di Marquez. Tra questi possono essere ricordati: Il ballo di Aureliano, Remedios la bella e Cent'anni di solitudine. tratto dall'omonimo romanzo del grande scrittore Gabriel Garcìa Màrquez )
e viceversa come dal fumetto al film come il caso di persepolis ( fumetto e film trama e retroscena e promo ) di Marjane Satrapi . E cosi via l'elenco e lungo e potrebbe continuare all'infinto fra i vari collegamenti .Spero ora che mio padre leggendo questo post capisca che i fumetti non sono solo per bambini e la smetta di predicare bene e razzollare male visto che che si è divorato un tre giorni nonostante sia sempre obberrato di lavoro si è leto Palestine di Joe sacco ( se n'è parlato non ricordo dove sempre su questo blog e ne trovate una foto piccola sotto sulla sinistra e una grande spulciando tra i post del blog inncui ho recensito tale grafic novel ) . Concludo con quersto pezzo dell'iultimo numero di Dylan Dog SPOILER* [---] S'invecchia quando s'abbandonano i propri sogni ... Giovane è chi accetta nonostante tutto di continuare ad amare e soffrire ... chi non indretteggia di fronte all'ncertoe crudele gioco della vita [---] SPOILER ed è per questo che per loro resto bambino o secondo loro : << continuerai a restare bambino fino alla fine dei tuoi giorni >> .oppure come mi dice i dice mio padre fra il serio e lìironico con una frase che dicevo io da piccolo in risposta a talei loro affermazioni : << son pupetto >> . concludo dedicandogli e dedicando a chi alla sua età ( è del 1941 ) si sente ancora giovane , questa poesia
Non si invecchia
per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni,
ma solo quando si abbandona il proprio ideale.
Se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo,
la rinuncia all'entusiasmo li traccia sull'anima.
La noia, il dubbio, la mancanza di sicurezza, il timore e la sfiducia
sono lunghi anni che fanno chinare il capo
e conducono lo spirito alla morte.
Essere giovani significa conservare a sessanta o settant'anni
l'amore del meraviglioso
lo stupore per le cose sfavillanti
e per i pensieri luminosi,
la sfida intrepida lanciata dagli avvenimenti
il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto ciò che è nuovo,
il senso del lato piacevole dell'esistenza.
Voi siete giovani come la vostra fiducia
vecchi come la vostra sfiducia,
giovani come la vostra sicurezza,
vecchi come il vostro timore,
giovani come la vostra speranza
vecchi come il vostro sconforto.
Resterete giovani finché il vostro cuore
saprà ricevere i messaggi di bellezza, di audacia,
di coraggio, di grandezza e di forza che vi giungono
dalla terra, da un uomo o dall'infinito.
Quando tutte le fibre del vostro cuore saranno spezzate
e su di esso si saranno accumulate
le nevi del pessimismo e il ghiaccio del cinismo,
è solo allora che diverrete vecchi.
( Samuele Ullman )
con quersto è tutto alla prossima . mi farebbe piacere sentire i vosri pareri o esperienze simili in merito
P.s
Ecco visto che mo lo chiedete tanto la definizione * Il termine spoiler ( maiuscoloo minuscolo ) è spesso usato nell'ambito cinematografico come segnalazione quando il testo riporta delle informazioni che potrebbero svelare i punti salienti della trama La parola spoiler è particolarmente diffusa nei newsgroup,forum che parlano di cinema, tanto da essere diventato parte integrante della netiquette: chi scrive articoli è invitato ad inserire nell'oggetto o nel messaggio la parola "spoiler", in modo da avvertire gli altri utenti. (...) estratto da it.wikipedia.org/wiki/Spoiler_(cinema)
Il significato dell'Analisi
Riccardo Preziosi
Nel libro "Storia della mia psicanalisi" John Knight riesce, come solo un paziente è capace di fare, a proporre la psicanalisi come qualcosa che va oltre ad un semplice trattamento medico, la cui stessa validità è oggi messa in discussione, per considerarla come un percorso conoscitivo di se stessi e dell'altro che porta a una più sincera realizzazione dell'uomo in quanto tale attraverso il superamento di quelle ganasce e catene che si trasmettono da una generazione all'altra a causa del reale e inevitabile peso che hanno le esperienze negative o particolari di uno sviluppo normale e patologico sulla vita adulta.
Per portare un esempio di come il passato possa influenzare il presente in termini negativi, invito chi ne ha voglia, a leggere qualcosa a riguardo la trasmissione fra generazioni degli schemi di attaccamento dei bambini e genitori. In estrema sintesi Mary Main, ha messo appunto una intervista che indagando il modo di rapportarsi con la memoria dei proprii genitori di un adulto, è in grado di predire il modello di attaccamento che svilupperà con i suoi figli, favorendo un rapporto di tipo sicuro o insicuro, rifiutante o disorganizzato, con tutte le influenze che questo tipo di rapporto potrà poi avere nello sviluppo nel proprio bambino di una personalità adulta autentica e sincera.
Questo è solo uno dei tanti esempi che il mio percorso di studi porta ad esempio dell'influenza del passato sul presente, e di quanto questa influenza, anche quando non è patologica, sia in grado di togliere al nostro presente, fino ad arrivare ad intaccare la relazione con i nostri figli e la loro stessa realizzazione.
Questa piccola trattazione e quelle che seguiranno, non sono finalizzate a convincere chi leggerà queste pagine ad andare in fretta e furia da uno psicologo (qualsiasi), cosa che va valutata con attenzione per l'impegno e la costanza che richiede, ma semplicemente per dare una prova di come la presa di consapevolezza del proprio passato possa avere influenze sulla qualità di vita del nostro presente, e per eliminare i pregiudizi che portano a considerare la psicologia come salvagente, e molto spesso anche inutile, di persone gravemente malate. In realtà la psicologia dovrebbe riuscire ad affermarsi come disciplina alleata dell'uomo in quanto tale, una disciplina finalizzata alla cura della mente, non nel senso di tirarla fuori da una situazione malata, ma nel significato di "prendersi cura" della mente, che alla fine, assime al nostro corpo e la nostra forma fisica, è la cosa che è a noi più vicina.
Molto spesso del trattamento psicanalitico preoccupano i costi che si aggirano dai 40 ai 70 euro per seduta, con una frequenza minima di una volta a settimana, molto spesso anche due, per una durata di trattamento che solitamente non è inferiore ai 2, 3 anni e quindi a conti fatti può arrivare a circa 10.000 euro, come anche di meno, una stima più contenuta è sui 6000 euro circa. Questa cifra vista in questa ottica può sembrare enorme, ma personalmente, io mi trovo ad aver speso circa la metà in vent'anni di vita in spese dentistiche, e penso che una persona anziana possa dire di aver speso una cifra simile se non maggiore durante tutto l'arco della sua vita. Quindi quando ci sfiora il pensiero dell'analisi, non è sicuramente il costo che ci ferma ma è qualcosa di altro, e del quale parlerò in un altra occasione.
I Veri Colori della Vita
La natura ha migliaia e migliaia di colori, e noi ci siamo messi in testa di ridurne la scala solo ad una ventina. (Hermann Hesse)
Giorni fa mio padre ha raccolto 5 kg di ciliegie direttamente dalle terre di un nostro amico di famiglia. Guardate che rosso, guardate che splendore. Guardate la sua intensità, le sue sfumature, la sua perfezione su questo frutto, cresciuto solo con l'aiuto di Madre Natura e senza trattamenti chimici. Se ne intravedono ancora le beccate degli uccellini. Solo a guardare stuzzicano la voglia di afferrarle, di mangiarle. Forse non è un caso che il rosso sia il colore della tentazione, il colore del diavolo, il colore passione che arde, nonchè, il colore del frutto proibito. È bello pensare che ci siano ancora contadini che dedichino passione ai loro raccolti. Contadini che ti permettono di assaporare ancora il vero sapore di un frutto dolce come la ciliegia e che donino all'occhio la perfezione di colori che solo la natura sa regalarci.
Lavoro precario
Ha vinto un ragazzo che ha collezionato 15 contratti in 12 mesi.
I Lucent Dossier
il circo al tempo della postmodernità
La straordinaria compagnia dei Lucent Dossier ha davvero stile da vendere.
Possiamo definirli come un felice incontro a metà strada tra il Vaudeville Circus (appellitavo del quale spesso si fregiano) e il medicine shows, spettacoli molto in voga negli Stati Uniti durante il diciannovesimo secolo in cui la commedia incontrava la musica e la giocoleria, il freak show si ibridava con le più assurde novità sensazionali in ambito medicamentoso.
Quelli dei Lucent Dossier sono show affatto nostalgici, in cui performer, nani, ballerini, DJ, contorsionisti e caberittisti trovano eguale spazio. Diverse anche le influenze, la cultura dei figli dei fiori, i ravers, l'ecologismo; tutti stimoli che si commistionano in maniera sapiente e raffinata.
In principio fu il Burning Man la manifestazione che dal 1986 raccoglie milioni di visitatori nel deserto del Nevada (ma all'inizio si svolgeva sulla spiaggia di Baker Beach a San Francisco). Già, perchè i creatori della compagnia, i tre fratelli Fleming e Lady Dream Rockwell, coreografa di tutti gli spettacoli si sono esibiti proprio lì per la prima volta, mettendo in scena visioni oniriche e, perchè no, orrorifiche in cui sembra quasi di riconoscere il tratto dell'illustratore e maestro del macabro Edward Gorey.
I nostri oltre a esibirsi nei festival di tutto il mondo (Coachella e Lollapalooza in testa) hanno affiancato molti artisti e musicisti nelle loro performance, dagli At the Disco ai 30 seconds to Mars fino ai Flaming Lips. Nota particolare, il rutilante carrozzone ha anche trovato il tempo per ospitare un fantastico sevizio fotografico di Steven Meisel proprio per l'edizione italiana di Vogue (l'immagine pè tratta proprio da questo portfolio).
Quando si dice quasi quasi me ne vo' col circo!
potete trovare i Lucent Dossier sul loro sito e anche su myspace.
Il foulard
Il foulard, tanto caro anche alle nostre nonne che lo utilizzavano per coprirsi il capo, oggi torna alla moda.
Annodato al collo dà sempre un tocco di glamour, quel bon chic, bon genre che riporta ad atmosfere passate e pur sempre attuali.
Legato intorno al viso ravviva l'incarnato e tiene in ordine i capelli.
Ma se proprio non riuscite a sopportarlo, perchè no , usatelo per ornare la borsa.
Io lo uso anche per raccogliere i capelli!!!
30.5.08
secondo voi il razzismo e di destra o di sinistra ?
E secondo voi ?
cominciamo adesso anzi rincominciamo
«Per anni mi sono nascosta, non rivelando mai la mia storia: eravamo guardati a vista, dallo Stato e dalla mafia. Poi conobbi i ragazzi di “Ammazzatecitutti”. Uno di loro mi disse: “Rosanna, sei la figlia di Scopelliti. Devi fare qualcosa per tuo padre”. Aveva ragione. Ho cominciato a girare scuole, università, convegni. A parlare in pubblico. Ho fatto un sacco di scoperte. Non è vero che i giovani non credono a nulla, anzi: sono stufi di questo deserto di valori»
Rosanna Scopelliti, 24 anni figlia di Nino, magistrato di Cassazione ucciso dalla ’ndrangheta il 19 agosto 1991, il Venerdì di repubblica del 23 maggio
Contributi regionali al mutuo per le giovani coppie
Contributi regionali al mutuo per le giovani coppie
Cosa ne pensate della seguente iniziativa che favorisce l'insediamento delle giovani coppie dando dei contributi regionali sui mutui!!!
visitate per approfondimento il sito
Senza titolo 585
31 / 05 / 2008 / FINE MESE ! LA FESTA E' PER IL SEGNO DEI GEMELLI ! PICCOLO SCHERZO CINESE DA LUCKY L'ESPLORATORE ! :-)
utopia
utente rebetika.splinder.com e dalla lettura ( di solito lo leggo una volta sola prchè ormai sta scemando e mi sta piacendo sempre meno lo compro giusto eprchè ci sono trpopo legato e sono cresciuto con esso ) dell'ultimo numero di Dylan Dog " Saluti da Moonlight " ( trovate sotto la copertina del numero ) di cui , me lo devo rileggere pe dare un giudizio globale , farò la recensione nei prossimi giorni non appena mi riparano il mio pc
29.5.08
tunisino ritira ilo permesso di soggiorno ed è già scaduto
dalla nuova sardegna del 28\5\2008
OLBIA.
Ben dice di essersi sentito improvvisamente clandestino, dopo venti anni di lavoro in Italia senza mai un problema. Si è molto spaventato e ha chiesto al personale della polizia chiarimenti.
«Mi preoccupato, visti i tempi duri per i lavoratori extracomunitari - spiega Ben, che ha raccontato la sua storia alla Cgil -. Ero da tempo in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno. La questura mi ha chiamato e mi ha fissato l’appuntamento per ritirarlo. Sono andato al commissariato di Olbia nel giorno indicatomi, il 26 maggio. Mi è stato consegnato un foglio, che è il modulo di ricevuta e accettazione, e ho messo la mia firma. Ma, nello stesso momento, ho letto un’altra data, stampata sul permesso di soggiorno. La validità di quel documento scadeva il 30 marzo 2008».
Da due mesi, Ben era dunque un immigrato irregolare. «E io non lo sapevo, né ho colpa per questo perché nessuno mi ha avvisato» dice. Quel documento è stato rilasciato dallo Stato il 30 settembre 2007 ma, per una ragione o per l’altra, gli è stato consegnato con otto mesi di ritardo.
«Capita più volte di quanto si creda - spiegano dalla Cgil di Olbia, che ha un ufficio che si occupa di immigrati -. Per le lungaggini burocratiche da una parte, per l’insufficienza di personale delle questure davanti alle tante richieste dall’altra, spesso i permessi di soggiorno vengono consegnati ai titolari quando sono già scaduti».
A Ben non era mai successo. «Mi sono molto preoccupato perché avevano paura di essere considerato un clandestino, soprattutto con le nuove leggi». Ma non si è perso d’animo ed è andato al sindacato per chiedere aiuto. La Cgil si è mossa e ha cercato di contattare la questura per capire che cosa è successo e che cosa si può fare per risolvere l’incidente.
«Non ho altra scelta - spiega Ben -: devo presentare di nuovi tutti i documenti, pagare 80 euro e aspettare il nuovo permesso di soggiorno. Nel frattempo, continuerò a lavorare e spero che non mi accada nulla»
tu che credi
Sono sempre più convinta, che le guerre, sono un affare, per certi individui. C'è chi si arricchisce, c'è chi si compra casa, c'è chi la casa diventa un cumulo di macerie, c'è a chi distruggono la vita, c'è chi parte, convinto di portare pace e democrazia, c'è chi a casa non torna più. Mi dispiace per i giovani, che sono lontano dalle famiglie, forse, un giorno si chiederanno, se quello che hanno fatto, era giusto. Alla mia età, non credo che cambierà molto. Siamo sottosopra e sottosopra ci faranno stare.
Odio la guerra
odio le armi
odio la violenza
odio la pena di morte
odio la violenza piscologica
sottile
quella che ti entra dentro
e senza renderti conto
è come un cancro
quando tutte le metastasi
si sono posizionate
tutto ti lascia.
Il quadro è chiartissimo
il vuoto totale
l'impotenza ti assale
e tu piccolo essere umano
non puoi farci nulla.
La vita che credevi tua
che eri in grado di pensare
di gestire onestamente
tu credevi nella giustizia
tu credevi in un mondo pulito
tu credevi...credevi
ma era solo una tua illusione.
franca bassi
Quando il make-up diventa uno strumento di empowerment femminile, la storia di Beatrice Gherardini
credevo che il trucco cioè il make up femminile ( ovviamente non sto vietando niente ogno donna è libera di fare quello che ...
-
https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
-
Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
-
Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...
Quann'ero regazzina, cor dito in bocca e l'occhi verso er creato, pieni de speranza, me sentivo 'na Principessa, er Principé azzurro spettavo. Ancora regazzetta er Principé trovai, ma questo, fu er primo scherzo der destino, er Principé a cavallo c' annava solo lui, a me, lassava tirà la carrètta cor ciùccio. A Marchè er Principé era come te, faceva sempre li scherzi, 'na vorta ne fece 'no, un pò pesante, fece riccontà a l'amìchi ch'era morto, voleva vedè la reazione de costoro, dentro de me dissi: "Co' la vita e co' la signora morte, nu' se gioca". Comunque caro Marchè, sti scherzi durareno poco, er Principé volò in cèlo co' tutto er cavallo, lasciannome 'sta vorta senza corpa nè peccato, co' du fijetti ancora piccoletti.
Pe' eredità, me lassò sur terazzo du strani arberelli, più li guardavo e più nu' capivo, che frutti esotici sbocciaveno, 'na gìrannola colorata, ma quanno finii de riccoje, er canestro era pieno, comminciai a vedecce più chiaro. Farfalle colorate protestate, e nu' t'allungo er discorso, ma te dico, che ogni vorta che sonaveno ar portone, er batticore, le cianche me tremaveno, era sempre quer poraccio dell'uffizziale de giustìzia, se sentiva male, lui pe' me, un giorno, se vergognava puro de bussà ar portone, me disse, mettennome 'na mano sulla spalla: "Coraggio Principé, un giorno finiranno sti fojetti".Caro Marchè , è vero dopo tant'anni de sacrifici, sti fojetti colorati, ste farfalle svolazzanti so' finite, e mattone su mattone una reggia da sola, me regalai... Continua un'artro giorno e scusateme, se ce so sbaji. Franca Bassi