"Re Obama I", incoronato dai media di tutto il mondo come il monarca assoluto della giustizia e della non belligeranza, come l’artefice di una nuova rivoluzione culturale che avrebbe portato in primo piano i diritti dei “diversi” e le innumerevoli istanze progressiste, ha deluso non pochi suoi sostenitori della prima ora. I sinistri non hanno mandato giù, né sono ancora riusciti a digerire, le strette di mano e le pacche sulle spalle (non solo formali) fra il leader “abbronzato” e il presidente del consiglio italiano. Avrebbero auspicato, viceversa, un comportamento più risoluto, un “redde rationem” che avesse ridato alla sinistra il ruolo di guida morale per un Paese percosso dalle catastrofi naturali. Fra queste “catastrofi”, i progressisti nostrani annoverano la perseveranza del Presidente del consiglio a rimanere in carica, nonostante tutto e tutti, quasi si trattasse di un terremoto a cui non si può fornire il debito rimedio. Infatti, nemmeno sul clima si può rimanere soddisfatti. L’accordo sulle politiche per la non emissione di gas inquinanti, raggiunti all’Aquila, si limitano a dichiarazioni di intenti totalmente surrettizie. Per non parlare poi della richiesta di “truppe fresche” da destinare in Afghanistan, prontamente accolta dal Premier Silvio Berlusconi. Avevano auspicato una sorta di spartiacque che avesse confinato Berlusconi nell’alveo nazionale dell’acqua sporca. Insomma, una specie di “leader dimezzato” così come “profetizzato” dal baffino nazionale. In tal modo, una volta privato il Premier di una qualsiasi credibilità a livello internazionale, si sarebbe potuti passare alla fase numero due: quella del suo allontanamento dalla vita politica italiana, al punto da giustificare qualsiasi operazione, anche la più antidemocratica e antipopolare. In questo deprimente contesto si sarebbe inserita benissimo la paventata ipotesi di “Governassimo”, artatamente messa a punto da astute mosse di palazzo. Si voleva, in parole povere, affibbiare l’etichetta (sempre valida) di parvenu della politica ad un Leader che invece detiene ancora la maggioranza del consenso popolare. Questo sarebbe servito sicuramente ad imprimere una decisa inversione di marcia, nel senso indicato dalla stampa scandalistica, capitanata da Repubblica & Co. Avrebbero, insomma, voluto che il presidente Obama, sia pure seguendo il rigido protocollo diplomatico, avesse preso le distanze dall’uomo Berlusconi, soprattutto attraverso una buona dose di “ghiaccio istituzionale” che, viceversa, non si è ne visto ne minimamente avvertito.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
11.7.09
ecco cosa intendo per viaggio
Il a dévalé la colline
Ses pieds faisaient rouler des pierres
Là-haut entre les quatre murs
La sirène chantait sans joie
Il respirait l'odeur des arbres
Avec son corps comme une forge
La lumière l'accompagnait
Et lui faisait danser son ombre
Pourvu qu'ils me laissent le temps
Il sautait a travers les herbes
Il a cueilli deux feuilles jaunes
Gorgées de sève et de soleil
Les canons d'acier bleu crachaient
Des courtes flammes de feu sec
Pourvu qu'ils me laissent le temps
Il est arrivé près de l'eau
Il y a plongé son visage
Il riait de joie il a bu
Pourvu qu'ils me laissent le temps
Il s'est relevé pour sauter
Pourvu qu'ils me laissent le temps
Une abeille de cuivre chaud
L'a foudroyé sur l'autre rive
Le sang et l'eau se sont mêlés
Il avait eu le temps de voir
Le temps de boire à ce ruisseau
Le temps de porter à sa bouche
Deux feuilles gorgées de soleil
Le temps de rire aux assassins
Le temps d'atteindre l'autre rive
Le temps de courir vers la femme
Il avait eu le temps de vivre
trduzione della rivista http://www.sguardomobile.it/spip.php?article102
L’EVASO
Ha oltrepassato la collina
i suoi piedi facevano rotolare le pietre.
Lassù, chiusa fra quattro mura
una sirena cantava senz’allegria.
Respirava l’odore degli alberi.
Respirava con tutto il corpo.
La luce lo accompagnava
e faceva danzare la sua ombra.
Purché mi lascino il tempo.
Saltava fra l’erba
ha colto due foglie gialle sorsi di linfa e di sole.
Le canne d’acciaio blu sputavano
corte fiamme di fuoco secco.
Purché mi lascino il tempo.
E’ arrivato in riva all’acqua
vi ha immerso il viso
rideva di gioia; ha bevuto.
Purché mi lascino il tempo.
Si è rimesso in piedi per saltare.
Purché mi lascino il tempo.
Un ape di bronzo caldo
l’ha folgorato sull’altra riva
e mischiato sangue e acqua.
Aveva avuto il tempo di vedere.
Il tempo di bere al ruscello.
Il tempo di portare alla bocca
due foglie, sorsi di sole.
Il tempo di ridere agli assassini.
Il tempo di raggiungere l’altra riva.
Il tempo di andare verso la sua donna.
Aveva avuto il tempo di vivere.
distrazioni musicali ascolto del cd Sophisticated lady di Nicky Nicolai
Incantato dala sensualissima e soave voce della cantante e dall'ottimo e accattivante accompagnamento al sax e non solo di Stefano di Battista uno dei musicisti più importanti a livello europeo . Sono queste le gioie d'essere italiano e che ci tirano su oil morale quando andiamo all'estero o vengono gli stranieri da noi e rimangono soorpresi del nostro ciarpame politico ed in parte culturale .Inoltre ascoltando questo disco , confermo sempre più , quello che per alcuni\e è un luogo comune , le donne riescono nelel loro creazioni e nell'opera d'arte che è la vita di tutti i giorni ad esprimere i loro sentimenti e la loro anima più profonda coem testimonia questa canzone di Eduardo Bennato .
Con questo è tutto ora è meglio che mi metta a studiare questo cavolo di letteratura francese e specialemnte il teatro dell'assurdo o de la derisione ( 1 2 ) come viene chiamato dai criticie e dagli sudiosi con le sue opere più importanti da me citate nei precedenti post sotto forma di " collegamenti " con altre opere ( film , fumetti , roamnzi ) che trattano le stesse tematiche
Per approfondimenti sugli autori del Cd in questione
http://www.myspace.com/nickynicolaiofficial
http://www.stefanodibattista.eu/
10.7.09
L'ultima frontiera dell'onore, i sardi a Salò incontro con l'autore il 2\7\2009
.
Il libro presentato è "L'ultima frontiera dell'onore, i sardi a Salò" edizioni Doramarkus pagine 181, euro 15 del ricercatore cagliaritano Angelo Abis
Inizialmente , quando massimo mi aveva mandato l'invito non volevo andare sia perchè avevo un esame vicino ( non passato lo ritento il 17 di questo mese ) sia perchè credevo fosse solo ed esclusivamente uan riunione di nostalgici di quel periodo . Ma poi ha prevalso : 1) la mia passione per la storia ., 3) il rimpiantoi , ero troppo piccolo quando mio nonno e mio prozio fascistissimi morirono per chiederli il perchè dela loro scelta ., 4 ) il mio volere conoscere la storia ( lo stesso vale per la cultura ) a 360 gradi .. 5) la mia passione per i vinti ., 6) non volere accettare che la storia sia fatta solo avenimenti e non anche storie umane , e perchè la storia siamo noi comeil titolo di ua famosa canzone
Esso è un pezzo di storia ignorato o considerato secondario da non essere messo in encicolopedia dela storia dela sardegna o in altri saggi e studi su storia della sardegna che ignora come
“Questo libro – si legge nel retro di copertina – si immerge nel fascismo, si appassiona alle ragioni di chi è stato sconfitto. Il libro di Abis fa riconoscere uomini e donne che con ogni mezzo hanno tentato di non far crollare i pilastri sui quali la loro vita poggiava e mostra quale straordinario contributo di sangue e di intelligenza la Sardegna ha dato alla storia d’Italia”.
Molto curata la presentazione fatta dall'appassioanto ricercatore di storia sarda Guido rombi ( il proimo da sinistra nella foto sopra al centro ) sul libro e sull'esclusione fatta dai curatori dell'enciclopedia della sardegna sui sardi a salo .
Dopo la parola è passata all'autore ( al centro dela foto ) che ha spiegato , tematica poi ripresa dall'editore ( a sinistra nella foto ) sul perchè ( interpretazione a mio avviso più o meno condivisibile ) del perchè del tabu su tale argomento , nonostante il fascismo e la rsi facciano parte dela stroria d'italia e siano stati accettati dalle istituzioni repubblicane ( infattoi la fondazione del Msi erede del fascismo fu fatta nel 1946 ) prima della promulgazione della legge scelba 1852 che vieta la ricostituzione del partito fascista .
L'esitore , ed è queto un altro ei motivi che mi ha spinto ad andare alla presentazione , è che << Dare voce a chi è stata negata» sostiene l'editore sassarese Paolo Buzzanca, ex consigliere regionale ed esponente del partito radicale. Che l'editore sia dichiaratamente di sinistra, ma altrettanto "libero" da vincoli di partito, è un fatto significativo. Forse ora anche le università sarde dovranno cominciare rompere tabù ormai superati dalla cronaca. >> ( unione sarda il 27\4\2009 recensione del libro ) , ha giustamente fatto notare coem in Italia , non ci sia una ricerca storiografia autonoma e indipendente , kma che è legata a gruppi politici e culturali e chi sconfina da entrambre le parti viene aml visto , isolato , o censurato oppure peggio ( secondo me un'altra forma , la peggiore di censura , relegato un secondo piano ) .
Unico dela presentazione è che è mancato un dibattito vcompleto ( a 360 gradi ) e stimolante forse perchè : si è iniziato in ritardo , visto la concomitante nelgli stessi locali di una mostra di ricami ., 2 ) perchè sono state troppe lunghe i singoli interventi ( moderatore , autore , editore ) ma soprattutot , nonostante la buona voonta di Massimo e del suo staff ci sonos tati interventi e botta e risposta fra pubblico e autore solo di una detterminata parte politica \ culturale .Comunque libro interessante e su un argomento a me appassionato di storia quasi completamente ignoto
per chi volese approfondire
- l'articolo dell'unione sarda ( che nonostantre sia un giornale berlusconiano come libero e il giornale ) ha eccellenti pagine culturali http://tinyurl.com/n4wkmc oppure qui ma in sintesi http://www.girodivite.it/Diecimila-sardi-a-Salo.html
- www.librando.net/content/view/4601/49/
- casa editrice del libro Edizioni doramarkus Via Salvemini 6 Sassari tel. 079236501 doramarkus.editrice@gmail.com
P.s le mie altre foto le trovate ho sul mi o account di facebook quelo configurato sul blog ( sulla destra fra le icone ) o sulla mia pagina di flick qui l'url
The end
Immagine Francesco al lavoro
"Franca il suo film"
Una stanza al centro di Roma, anno 2038. Squilla il telefono. C'è una radio accesa. E' appena giorno. Francesco solleva il telefono e dall'altro capo la voce del suo amico Claudio: "Non mi dire che anche tu sei già sveglio!" Francesco risponde: "Non da molto, Claudio, dimmi!" Il suo amico, con la voce ancora un po' rauca per la nottata, precisa: "Ho fatto mattina e ho letto il manoscritto". "Dimmi, Claudio, si può fare?" Una piccola pausa di silenzio. "Si, il copione di tua madre mi è piaciuto molto, ho solo bisogno di chiarimenti, vorrei capire tante cose di tua madre prima di sviluppare la sceneggiatura e tu mi dovresti parlare di lei. Per fare un bel lavoro devo entrare dentro la sua anima". "Claudio, vediamoci domani a casa mia". In quale casa Francesco? Adesso mi si confondono le idee, in questi ultimi tempi non ricordo più dove abiti, ma tu sai quanti indirizzi hai cambiato?" Francesco ridendo: "Per adesso sono a piazza Margana, una piccola piazzetta vicino al Campidoglio". "Quando finirai di girare? Ti sei fatto tutte le piazze e i vicoli di Roma". "Sai Claudio, a forza di girare film, cambiare alberghi e città, mi viene di cambiare anche la casa, non so perché, ma è così". "Mi sembri una trottola Francesco, fermati una buona volta!". La telefonata durò ancora un bel po', i due amici si scambiano opinioni e idee sul manoscritto. "Senti Francesco, visto che in questi giorni non giriamo possiamo lavorarci se ti sta bene". "Allora Claudio, stasera ci vediamo da mia madre tu conosci il posto, sai dov'è, qualche volta ci sei stato e domani vieni nella mia nuova casa. Desidero prendere e darti altro materiale e poi sul suo PC, c'è molto di lei. Nella ripresa sono bravo, ma non mi parlare di PC, non ci capisco nulla, preferisco che sia tu ad aprirlo e a controllarlo, non vorrei cancellare i suoi scritti" Francesco il primo pomeriggio dello stesso giorno arriva al quartiere Salario, parcheggia la sua moto, apre lo studio, accende la luce. La stanza dal buio pesto passa alla penombra, grazie alla luce soffusa di una vecchia lampada "Liberty".Le altre stanze sono chiuse. Ovunque un profumo di erbe secche, (sua madre aveva l'abitudine di riempire vasi e ciotole con erbe fragranti) odore di alloro, di finocchio, d'incenso, le pareti e gli antichi mobili di noce ormai erano impregnati come una vecchia fumeria di erbe! Si sentiva ancora la sua presenza, sembrava che lei fosse ancora lì. Francesco si siede su una poltrona sotto la finestra e lì può guardare ancora il posto dove sua madre era sempre seduta. Non ne avvertiva la mancanza, non la vedeva spesso. Ogni volta che Francesco partiva per lavoro era lei che con la sua fantasia lo raggiungeva per andare a girare il suo film. Nessuno aveva compreso questa sua grande passione. Le bastava vedere un panorama e lei ci costruiva una storia, erano i suoi film e sempre, fino alla fine, aveva continuato a sognare e ad amare il mondo della celluloide. Anche sua madre non lo cercava mai. Aveva sempre paura di disturbarlo sul set e aspettava che lui, resosi libero, la chiamasse. Appena Claudio arriva si mette al PC e per diverse ore la stampante macina pagine, copia su una penna le immagini che scorrono veloci sullo schermo.Francesco chiede all'amico cosa stia facendo. "Tua madre ha tanto di quel materiale da poter girare cento film, immagini, racconti, poesie, era un vulcano, conosceva la sua città e altre con l'occhio segreto della macchina da presa. Guarda! guarda Francesco, queste immagini stupende, le ha classificate tutte! la sua città, l'ha immortalata in ogni angolo, era molto precisa e ordinata, qui c'è il lavoro di regia, di fotografo di scena, di costumista, di scenografo, ci sono sceneggiature complete. Francesco, mi chiedo dove trovava il tempo tua madre! Tutto classificato, sembra che abbia sempre fatto questi mestieri."Francesco resta ammutolito e le iniziano a venire in mente frasi che sua madre le diceva: "Prima o poi io farò il mio film" - "Il Principe dei gabbiani" ci sono riprese eseguite di nascosto guarda...guarda questi gabbiani! Lui è un barbone, ma guarda il particolare delle riprese, guarda le sue mani curate, un gabbiano sul cappello e uno che si fa imbeccare. Quanto amore in queste immagini! Quanto materiale, quante idee, guarda questo vicolo di "piazza Navona", questa fotografia di "Campo di Fiori" e questi scritti in vernacolo, bella questa sua semplice ironia. Simpatica questa poesia, fa parlare le fontane di Roma, ma era romana tua madre?- "Si, Claudio, era nata al centro di Roma, ma le sue origini erano Umbre, la mia bisnonna e la mia nonna materna erano di Orvieto. Ricordo che mi raccontava, che suo padre la portava sempre a "Borgo Pio", al cinema 'Castello' e quando la lasciava, lei per ore s'incantava a guardare il telo bianco. Mi ricordo una frase che il direttore del cinema disse a mio nonno Emilio: "Amico mio 'sta regazzina invece de giocà, sta sempre drénto er cinema, prima o poi farà quarche firme!"."Adesso capisco Francesco, la tua bravura nel lavoro. Di certo l'hai ereditata da tua madre". Passano alcuni giorni Claudio continua a sfogliare la vita di Franca per diverse sere, prova brividi, anche qualche lacrima sul suo volto ormai indurito dalla vita. Anche questa volta Claudio, stanco si addormenta dopo aver letto per ore senza sosta, appuntando con la matita sul bordo bianco le modifiche al copione, ancora una volta i fogli silenziosi scivolano sul pavimento di legno.Pronto? Ciao Francesco ieri sera mi sono addormentato tardi e ho terminato la sceneggiatura,-Grazie Claudio, sono contentissimo che hai portato a termine il sogno di mia madre. Sai in questi giorni ho pensato molto a lei, solo oggi mi rendo conto quanto ci ha donato nella sua vita! Per lei tutto è volato in fretta! Claudio quanti sbagli commettono i figli? Corriamo corriamo, per poi lasciare dietro di noi i valori migliori. Ci metterò tutto il mio amore nelle riprese, devo renderle almeno questo è ben poco per quello che lei ha fatto per me, era il suo grande desiderio, e lei si è spenta proprio quando la punta delle sue dita aveva raggiunto il suo sogno.-Francesco volevo parlarti: ho cambiato l'inizio del film: preferisco iniziarlo con un bambino che trova il libro dentro uno scaffale impolverato di una scuola primaria di periferia; il bambino accarezza, spolvera la copertina e appare il suo sorriso di tua madre e incuriosito dal titolo inizia a leggere: “Principessa orchidea Cegliese” e dopo alcuni attimi di lettura, si vede tua madre che cammina di spalle, nei suoi boschi, tutto in penombra e la voce narrante del bambino che s'interrompe quando lei inizia a ballare a piedi nudi nel bosco, vicino alla sua sorgente. Tua madre ha una veste di lino bianco, accarezza con la punta delle dita la superficie dell'acqua, raggi di sole filtrano tra gli alberi e il “Rio Torbido” continua a scorrere e il rumore dell'acqua accompagna la voce del bambino che torna e si fonde con il canto della natura Qui inizia il film. Torniamo agli anni della seconda guerra mondiale, quando lei ancora bambina con i suoi fratelli e sua nonna Elisabetta si sono nascosti nella casetta di pietra nella valle di Bagnoregio, qui la natura(sono boschi di castagni) provoca un effetto sogno.-Mi sembra buona la tua idea a mia madre piacevano sempre i “flash-back”. Claudio! quando ci vediamo?-Domani Francesco, al solito posto lo trovo più tranquillo per parlare, a piazza Navona non siamo tranquilli, vediamoci al nostro piccolo bar, c'è più quiete.-Va bene Claudio porto anche un piccolo manoscritto di due pagine, l'ho trovato in una vecchia scatola di ottone, mi sembra ottimo! poi tu deciderai se possiamo inserirlo. Il tepore della primavera è tornato a scaldare i vicoli antichi, il ripetersi di quel vocio, i profumi della vecchia Roma, gli stornelli in lontananza, questa era la Roma che lei amava. Francesco arriva, si siede al piccolo bar di piazza Farnese, Claudio giunge con qualche minuto di ritardo, un gran bel sorriso e i due amici si abbracciano e iniziano a parlare.Claudio ha appena terminato di leggere il racconto che Francesco ha portato, "ti prego" dice, se continuiamo a leggere nuovi racconti, devo cominciare daccapo, questa storia è troppo bella, ancora non comprendo bene perché tua madre con tutte queste storie si spostava sempre nel futuro, qui per esempio ci porta nel 2218, è una storia delicata, romantica, piena di calore. Questa la metto in un piccolo spazio, ma ti prego anche se trovi altro materiale, non farmelo vedere, altrimenti non riesco a completare la sceneggiatura e tu? sei già in ritardo per i provini, hai deciso per il cast? -Per i provini li faccio fra dieci giorni, il cast devo avere delle risposte in settimana, poi partiamo Per i luoghi ho deciso di tornare al suo trullo fatato a Ceglie, poi sul Gran Sasso, nel finale si vede lei che torna alle sue radici a Civita, e qui mettiamo la sua poesia; una voce dolce, femminile entra:”A Civita, qui dimorano, le mie Fate Supreme; un giorno ci sarò anch'io. All'alba mi troverete all' ingresso di Civita, lo sguardo rivolto a Bagnoregio. Al tramonto, le spalle a Civita, e lo sguardo verso i calanchi, guarderò la Cattedrale illuminata dai raggi del sole. Nei giorni di vento, aiuterò la nebbia a sollevare il borgo, per riposare l'erosione. Quando la neve imbiancherà, troverete le mie impronte per i vicoli e nei giardini. Qui un giorno mi troverete." Per la voce ho pensato la doppiatrice:"Annalisa Rossi", a tua madre piaceva molto, ho trovato tanti suoi CD, con gli anni la sua voce ha migliorato molto, si sente che la sua interpretazione è in sintonia con gli scritti di tua madre.Seguirono altri incontri, finalmente ogni tassello al suo posto, come un mosaico policromato scoperto da sotto uno strato di terra antica. Il film è terminato! il suo titolo “Franca e il suo film”. Domani al cinema daranno la prima, ci saranno tutti i figli di Franca, i suoi nipoti e i suoi fratelli, anche se lei è assente, ci sarà la sua poltrona, il suo spirito, la sua anima sarà lì per vedere finalmente il suo film. The end (franca bassi)
Franca
9.7.09
9 luglio 2006
felice anniversario italiani!
qualche giorno fa ho cambiato nome.
Mi trovate su www.lucyakajlu.splinder.com il resto è invariato!
fanatismo o sincerità ?
che sia stato un bravo o pessimo cantate , o rinnegato la sua identià " sbiancandosi il colore dela pelle " e ha scritto canzoni stupende
o brutte
ancora da provare dal punto di vista giuridico e secondo me molto labili o dubbie per il fatto che si sia presentato soo adesso e non dopo il dico
dopo il necrologio sull'unione sarda di qualche tempo fa anche per le vie di un piccolo paesello ( bidda come diciamo in dialetto locale ) ecco questa news
dall'unione sarda cronaca Gallura di Giovedì 09 luglio 2009
Tempio
Necrologio a Nuchis per Michael Jackson
8.7.09
La luna che è in noi [ 20 luglio 1969-20 luglio 2009 parte 1 ]
Cari amici\che
Lo so che questo post sara uno dei tanti rigagnoli nell fiume mediatico ( e che aumenterà mano mano che ci avviciniamo al 20 luglio ) compresi i fumetti . Ma trovo nostante non sia portato le scienze questo genere di cose affascinate visto l'ispirazione che ha e continua a creare nella cultura e nelel emozioni ( ne troverete sotto alcuni esempi ) . Per descrivere le sensazioni che mi provoca vedere quelle immagini ormai passate alla storia sia che siano vere
o false
"rubo " in quanto riece a descrive meglio di me le sensazioni che provo ogni volta che dal mio terazzo o sdraito sulle panchine del viale estivo in solitudine rifletto non avendo voglia di tornare a casa dopo bidoni avuti da amici che ti dicono usciamo e poi per una cosa o l'altra ti chiamano e ti dicono che non possono questa frase dal libro dal Bing Bang ai buchi neri breve storia del tempo di Stephen Hawking ( foto a destra ) : << Perchè l'unviverso si da la pena d'esistere >> ? Perchè .... la risposta ancora non c'è almeno scientificamente , ma moralemnte si . Per me è ....... a voi , soprattuttoa quelli che mi conosco dall'inizio di questo blog , dal vivo ( o tramite cell e telefono ) o via facebook indovinate la risposta o almeno provateci . La risposta sarà data dopo il 20 luglio . Ma voglioi darvi un indizio . Leggete queste due storie 1) Archimede e l'amica della luna topolino n 2795 storia 3 2) Pillole di Pico la luna topolino n 2798 storia 3
alla prossima Beppe
ed ecco le mie fonti d'ispirazioni o approffondimenti
Storia
cultura e citazioni
- http://it.wikipedia.org
- /wiki/Luna#La_Luna_nel_mito_e_nella_cultura_popolare
- http://it.wikiquote.org/wiki/Luna
- www.ilcerchiodellaluna.it/
musica
- http://www.ondarock.it/pietremiliari/pinkfloyd_thedark.htm ( di cui ne trovate uno stralcio sopra coem colonna sonora
- v.youku.com/v_show/id_XMzcxODQyNjg=.html uno speciale di quialche tempo fa con tìinterviste ai componenti sul disco
- it.wikipedia.org/wiki/Sonata_per_pianoforte_n._14_(Beethoven)
homepage
fumetti , letteratura , nel cinema
- www.ibs.it/code/9788806174194/pavese-cesare/luna-falo di Cesare Pavese
- it.wikipedia.org/wiki/La_luna_di_carta di Cammileri
- " la luna e il lago " manga dell'autrice ( non riescoa scrivere il nome ) de la clessidra
- it.wikipedia.org/wiki/La_Luna_nella_fantascienza con bibliografia e filmografia
- stregata dalla luna 1987 diretto da Norman Jewison.
- it.wikipedia.org/wiki/La_Luna_nella_fantascienza
- "it.wikipedia.org/wiki/La_voce_della_luna "1990 di Federico Fellini
- topolino e l'imperatore della luna e topolino il guardiano dell luna in edicola la prossima settimana
- Dylan Dog n. 275, mensile Il tredicesimo uomo che uscira a fine mese SPOLLER tinyurl.com/kwndqf SPOLLER
Sinistra Sessuofobica
Adesso che anche i Vescovi hanno – sia pure senza far nomi – condannato apertamente il comportamento del Primo ministro, la sinistra può finalmente esultare. Così accade che il Mons. Massimiliano Crociata (il cognome è tutto un programma!), in un’omelia fatta in occasione di una celebrazione in favore di Maria Goretti, abbia colto la palla al balzo e si sia unito al coro delle prefiche moraliste, affermando a chiare lettere: “...nessuno deve pensare che non ci sia gravità di comportamenti e che si tratti di affari privati”. Eppure, dopo tante lotte in favore della liberalizzazione della morale sessuale, appare veramente miserevole il comportamento dell’opposizione. Un’opposizione che, evidentemente, non conosce la sua storia. Passi per la Bindi e la Binetti che sono l’espressione vivace e fanatica di un certo ambiente retrograde e sessuofobico, ma che certe posizioni siano condivise persino da chi ha fatto della libera scelta di fare del proprio corpo ciò che si vuole, è qualcosa che non accetto. Qualcuno obietterà immediatamente che non è la vita privata ad intessere le polemiche cucite addosso al Premier. Ciò che avviene privatamente sotto le lenzuola di casa (anche se poi è proprio questo che si contesta) non interessa alla sinistra, ma la sua funzione pubblica, le bugie, l’incoerenza fra il dire e il fare, ecc.. Sull’incoerenza giudichino gli italiani e sulle bugie pure, visto che il Premier, in una nota trasmissione televisiva, ha affermato che le uniche bugie che ha detto sono quelle riferite proprio in quel “campo”… E a quanto pare, stando agli ultimi risultati, tale giudizio non sposta di una virgola ciò che pensano gli italiani del premier. Quindi, pretendere che il Premier si dimetta in funzione delle sue scappatelle, oltre che ridicolo, appare una cosa stucchevole e priva di qualsiasi efficacia.
7.7.09
Er firme drènto 'na stanza
Una stanza al centro di Roma anno 2038, squilla il telefono, una radio accesa è appena giorno. Francesco solleva il telefono e all'altro capo la voce del suo amico Claudio. "Non mi dire che anche tu sei già sveglio?" Francesco risponde: "Non da molto, Claudio dimmi!" Il suo amico aveva ancora la voce un po' rauca per la nottata e precisa: "Ho fatto mattina e ho letto il manoscritto". Dimmi Claudio, si può fare? Una piccola pausa di silenzio. "Si, il copione di tua madre, mi è piaciuto molto, ho solo bisogno di chiarimenti, devo capire tante cose di tua madre, prima di sviluppare la sceneggiatura, la devo conoscere e tu mi devi parlare di lei, per fare un bel lavoro devo entrare dentro la sua anima". Claudio, vediamoci domani a casa mia. A quale casa Francesco? Adesso mi si confondono le idee, in questi ultimi tempi non ricordo, ma dove abiti, ma tu sai quanti indirizzi hai cambiato? Francesco ridendo, per adesso sono a p.zza Margana, una piccola piazzetta vicino al Campidoglio. Quando finirai di girare? Ti sei fatto tutte le piazze e i vicoli di Roma.
Sai Claudio, a forza di girare film, cambiare alberghi, città, mi viene di cambiare anche la casa, non so perché, ma è così. Mi sembri una trottola Francesco fermati! una buona volta.
La telefonata durò ancora un bel po', i due amici si scambiarono delle opinioni e idee sul manoscritto. Senti Francesco, visto che in questi giorni non giriamo possiamo lavorarci ti sta bene? Allora Claudio, stasera ci vediamo da mia madre tu conosci dov'è, qualche volta sei stato da lei, e domani vieni alla mia nuova casa. Desidero prendere e darti altro materiale che si trova allo studio di mia madre, e poi sul PC, c'è molto di lei, sai che io nella ripresa sono bravo, ma, non mi parlare di PC, non ci capisco nulla, preferisco che lo apri te e controlli, non vorrei cancellare i suoi scritti.
Francesco il primo pomeriggio dello stesso giorno arriva al quartiere Salario, parcheggia la sua moto, apre lo studio, accende la luce, la stanza dal buio pesto, entra in penombra, illuminata da una vecchia lampada "Liberty".
Le altre stanze sono chiuse, un profumo di erbe secche, (sua madre aveva l'abitudine di riempire ogni vaso, ogni ciotola le poneva un po' in giro), odore di alloro, di finocchio, d'incenso, le pareti e i vecchi mobili di noce ormai erano impregnati come una vecchia fumeria di erbe! Si sentiva ancora la sua presenza, sembrava che lei fosse ancora lì. Francesco si siede su una poltrona sotto la finestra, e lì poteva vedere, ancora dove sua madre era sempre seduta. Francesco non sentiva la sua mancanza, non era abituato a vederla spesso, era sempre fuori per lavoro, ogni volta che Francesco partiva era lei che con la sua fantasia partiva per andare a girare il suo film. Nessuno aveva compreso questa sua grande passione, le bastava vedere un panorama e lei ci costruiva una storia, erano i suoi film e sempre fino alla fine ha continuato a fantasticare il mondo della celluloide. Anche sua madre, non lo cercava mai! sapeva che quando era libero lui la chiamava, aveva sempre paura di disturbare sul set.
Appena Claudio arriva si mette al PC e per diverse ore la stampante macina pagine, copia, poi su una penna le immagini, che scorrono veloci sullo schermo, Francesco chiede all'amico cosa stesse facendo? Tua madre ha tanto di quel materiale da poter girare cento film, immagini, racconti, poesie, tua madre era un vulcano, conosceva la sua città e altre con l'occhio segreto della macchina da presa. Guarda! guarda Francesco, queste immagini stupende, la sua città, l'ha immortalata in ogni angolo, guarda le ha tutte classificate, era molto precisa e ordinata qui c'è il lavoro di regia, di fotografo di scena, di costumista, di scenografo, sono sceneggiature complete. Francesco, mi chiedo dove trovava il tempo tua madre! Tutto classificato, sembra che abbia sempre fatto questi mestieri.
Francesco resta ammutolito e le iniziano a venire in mente frasi che sua madre le diceva: "prima o poi, io farò il mio film". Guarda queste immagini, sono stupende, sono classificate: "Il Principe dei gabbiani" le ha riprese di nascosto, guarda...guarda questi gabbiani! Lui è un barbone, ma guarda i particolare delle riprese, guarda le sue mani curate, un gabbiano sul cappello e uno che si fa imbeccare quanto amore in queste immagini stupende! Quanto materiale, quante idee, guarda questo vicolo di "piazza Navona", questa immagine su "Campo di Fiori" e questi scritti in vernacolo, bella questa sua semplice ironia. Simpatica questa poesia, fa parlare le fontane di Roma, ma era romana tua madre? Si Claudio, era nata al centro di Roma, ma le sue origini erano Umbre, la mia bisnonna e la mia nonna materna erano di Orvieto. Ricordo che mi raccontava, che suo padre la portava sempre a "Borgo Pio", al cinema 'Castello' e quando la lasciava lei per ore s'incantava a guardare il telo bianco. Mi ricordo una frase che il direttore del cinema disse a mio nonno Emilio: "Amico mio 'sta regazzina invece de giocà, sta sempre drénto er cinema, prima o poi farà quarche firme!".
Adesso capisco Francesco la tua bravura nel tuo lavoro, sicuro che l'hai ereditata da tua madre. Franca Bassi
Immagini di franca bassi "Alloro" vero e di ferro battuto
Gambe assassine.
legge un manga, uno dei migliori in
commercio, il treno ritarda di un'ora. Dopo le
solite bestemmie, coglie tra la gente, quasi
occultate dalla folla in partenza, al binario
quattro, un paio di gambe femminee, roba da
urlo! Lui che era seduto al bar lascia perdere il
manga, il cappuccino, i bagagli e si alza
piano, come ipnotizzato, e si tuffa
all’inseguimento di quell’opera d’arte scolpita
da madre natura per la sofferenza dei poveri
sensi maschili. Lunghe e slanciate, agili, non
perfette, ma assolutamente ubriacanti con il
loro fascino al gusto di cioccolato al latte. Ale
ne sente addirittura il sapore. Cristo! Leccare
due gambe così sarebbe come l’illuminazione,
come l’annunciazione dell’angelo Gabriele alla
madonna, sarebbe di più, follia! Gli occhi
iniettati gli annebbiavano la vista, unico
piacere concessogli da quelle due gemme di
luna. Agili, le due leve sublimi s’apprestano al
treno in arrivo. Ale scatta, deve leccare quelle
gambe altrimenti ne avrà il rimpianto per
tutta la sua fottuta vita! Non vede altro che
quelle gambe folli, feline, seducenti,
assassine. Ale si infila nel binario numero
quattro, il treno sta per arrivare e lei se ne
andrà, anzi quelle due stupende gambe se ne
andranno, saliranno su quel treno e faranno
morire qualche altro maledetto fortunato figlio
di puttana! Ale si fa prenderprendere dal
panico solo a pensarci, deve averle, deve!
Corre ai bordi della banchina, la gente
l’intralcia, le gambe ormai non sono più molto
distanti, ma anche il treno si avvicina
velocemente, in fretta! Ale inciampa, le
gambe sono lì di fronte a lui, ma le sue di
gambe si ribellano e perdono l’equilibrio
aiutate dal borsone di una vecchia troia. Ale
cade dentro il binario, proprio mentre il treno
entra in stazione!
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
i i i i i i i i i i i i i i i ii i i i i i Troppo tardi, il
treno frena ma non c’è più niente da fare,
pochi si sono accorti di quel che è accaduto, le
gambe, ignorando il tragico evento, salgono
sul treno e vengono inghiottite dai vagoni
sporchi vecchi e arrugginiti. Gambe assassine.
Il più grande rimpianto di Ale in vita. Ale si
rialza aiutato da un capostazione e guarda
l’altro binario, quello di fronte, vede il treno
prendere velocità e lasciarlo li, solo con il suo
rimpianto. Torna sconfitto al suo tavolo, nel
bar della stazione. Ma i bagagli?! Niente più
bagagli, spariti, gli hanno anche bevuto il
cappuccino. Il manga, quello c’è ancora, sul
tavolo, lo hanno sfogliato ma poi lo hanno
lasciato.
- Testa di cazzo di un ladro! Di fumetti non
capisci un cazzo! –
Ale prende il suo manga, paga il cappuccino
al ladro ed esce dal bar senza più bagagli, va
al tabellone per vedere gli orari d’arrivo, tre
ore di ritardo.
Ale ripensa a quelle gambe, fonte di tutti i
suoi guai e conclude malinconicamente di
essere caduto nel binario sbagliato.
6.7.09
rigurgito interiore
non è tanto il maschilismo in se' che combatto e odio , ma quello che è stato ( ed in parte ho ancora ) in me
2012 E IL CALENDARIO MAYA
2012 E IL CALENDARIO MAYA
Miei cari amati amici blogger, su questo argomento ne sono state dette di tutti i colori. Chi mi segue da tempo sa bene come la penso, e per chi mi legge per la prima volta, replico in poche parole. Non abbiamo nulla da temere, perchè la fine del mondo è intesa come cambiamento positivo. Il sole dopo più di 25mila anni si troverà al centro della via lattea in quell'anno. I pianeti si allineranno in un modo mai visto prima, sicuramente alcuni sconvolgimenti geofisici avranno luogo, ma non è che adesso non ci siano, alluvioni, trombe d'aria o clicloni in giro per il mondo e quindi niente di nuovo sotto al sole. Gli antichi Egizi consideravano quest'anno (2012) come l'inizio della sesta era, adesso stiamo nella quinta, marcando la sesta era come quella della sconfitta del Dio del male. Nostradamus ne parla nelle sue quartine profetiche, illustrandola come l'era dell'ultimo Papa. E, andando ad approfondire si capisce che non si riferisce alla fine della Chiesa sulla terra e del suo papato, ma alla fine della chiesa che conosciamo. Cambiamento in toto, questa è la verità per me. Si entra nell'era dell'Acquario, dove gli unici beni, nell'animo dell'uomo saranno quelli spirituali. Io ci credo a questo cambiamento, come credo che accadrà qualcosa di veramente importante attorno alla fine di dicembre di quell'anno. Qualcosa che cambierà per sempre le nostre conoscenze, vite e credo. Qualcosa che arriverà dall'alto per spingerci più avanti come tanti secoli fa. Nella conoscenza, in una nuova vita. Non sono l'unica a pensarla così, come sono in molti a pensarne il contrario. Ma in troppe antiche civiltà si parla di questo, tra popoli ormai scomparsi che mai si erano incontrati in vita, è un fatto come la si trovi in tutte le religioni esistenti. In molti oggi si stanno preparando all'evento. Ognuno a suo modo, dai nuovi sciamani alle comunità più svariate. Tra queste ne ho scoperta una, in puglia a Ceglie di Massapica, lì c'è un villaggio costituito da trulli, dove un gruppo di Olandesi si è posizionato per aspettare l'evento. Non vado avanti, il discorso è lungo, però lascio un link e un video per sentire anche l'altra parte e per chi vuole saperne di più. Per quanto mi riguarda non vedo l'ora di dare il benvuto a chi di dovere il 21 dicembre del 2012. Conosco la storia del calendario da quando ero bambina e ancora non se ne parlava così tanto, oggi ci sono tante trasmissioni tv che se ne occupano, tra queste Voiager da cui ho tratto uno dei video. In casa ho la riproduzione esatta di quel calendario da sempre, dono di famiglia.
Un bacio grande dalla sempre vostra Rossella.
IN ESCLUSIVA PER VOI!
Carissimi amici, in esclusiva per voi il PRIMO video di ETNOMONDI, guardatelo perché né vale davvero la pena. Siete i primi a vederlo. Beppe aspettiamo un tuo commento:
http://www.youtube.com/watch?v=wQhMzUmWpto
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