11.7.09

Delusioni di Bronzo

"Re Obama I", incoronato dai media di tutto il mondo come il monarca assoluto della giustizia e della non belligeranza, come l’artefice di una nuova rivoluzione culturale che avrebbe portato in primo piano i diritti dei “diversi”  e le innumerevoli  istanze progressiste, ha deluso non pochi suoi sostenitori della prima ora. I sinistri non hanno mandato giù, né sono ancora riusciti a digerire, le strette di mano e le pacche sulle spalle (non solo formali) fra il leader “abbronzato” e il presidente del consiglio italiano. Avrebbero auspicato, viceversa, un comportamento più risoluto, un “redde rationem”  che avesse ridato alla sinistra il ruolo di guida morale per un Paese percosso dalle catastrofi naturali. Fra queste “catastrofi”, i progressisti nostrani annoverano la perseveranza del Presidente del consiglio a rimanere in carica, nonostante tutto e tutti, quasi si trattasse di un terremoto a cui non si può fornire il debito rimedio. Infatti, nemmeno sul clima si può rimanere soddisfatti. L’accordo sulle politiche per la non emissione di gas inquinanti, raggiunti all’Aquila, si limitano a dichiarazioni di intenti totalmente surrettizie. Per non parlare poi della richiesta di “truppe fresche” da destinare in Afghanistan, prontamente accolta dal Premier Silvio Berlusconi. Avevano auspicato una sorta di spartiacque che avesse confinato Berlusconi nell’alveo nazionale dell’acqua sporca. Insomma, una specie di “leader dimezzato” così come “profetizzato” dal baffino nazionale. In tal modo, una volta privato il Premier di una qualsiasi credibilità a livello internazionale, si sarebbe potuti passare alla fase numero due: quella del suo allontanamento dalla vita politica italiana, al punto da giustificare qualsiasi operazione, anche la più antidemocratica e antipopolare. In questo deprimente contesto si sarebbe inserita benissimo la paventata ipotesi di “Governassimo”, artatamente messa a punto da astute mosse di palazzo.  Si voleva, in parole povere, affibbiare l’etichetta (sempre valida) di parvenu della politica ad un Leader che invece detiene ancora la maggioranza del consenso popolare. Questo sarebbe servito sicuramente ad imprimere una decisa inversione di marcia, nel senso indicato dalla stampa scandalistica, capitanata da Repubblica & Co.  Avrebbero, insomma, voluto che il presidente Obama, sia pure seguendo il rigido protocollo diplomatico, avesse preso le distanze dall’uomo Berlusconi, soprattutto attraverso una buona dose di “ghiaccio istituzionale” che, viceversa, non si è ne visto ne minimamente avvertito.

40.000 Grazie!



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ecco cosa intendo per viaggio



L'évadé  Boris  vian  1954


Il a dévalé la colline
Ses pieds faisaient rouler des pierres
Là-haut entre les quatre murs
 La sirène chantait sans joie

 Il respirait l'odeur des arbres
 Avec son corps comme une forge
 La lumière l'accompagnait
 Et lui faisait danser son ombre

 Pourvu qu'ils me laissent le temps
 Il sautait a travers les herbes
 Il a cueilli deux feuilles jaunes
 Gorgées de sève et de soleil
Les canons d'acier bleu crachaient
 Des courtes flammes de feu sec
 Pourvu qu'ils me laissent le temps
 Il est arrivé près de l'eau

 Il y a plongé son visage
 Il riait de joie il a bu
 Pourvu qu'ils me laissent le temps
 Il s'est relevé pour sauter

 Pourvu qu'ils me laissent le temps
 Une abeille de cuivre chaud
 L'a foudroyé sur l'autre rive
 Le sang et l'eau se sont mêlés

Il avait eu le temps de voir
 Le temps de boire à ce ruisseau
 Le temps de porter à sa bouche
 Deux feuilles gorgées de soleil

Le temps de rire aux assassins
 Le temps d'atteindre l'autre rive
 Le temps de courir vers la femme
 Il avait eu le temps de vivre

   trduzione   della  rivista  http://www.sguardomobile.it/spip.php?article102



L’EVASO


Ha oltrepassato la collina
i suoi piedi facevano rotolare le pietre.
Lassù, chiusa fra quattro mura
una sirena cantava senz’allegria.


Respirava l’odore degli alberi.
Respirava con tutto il corpo.
La luce lo accompagnava
e faceva danzare la sua ombra.


Purché mi lascino il tempo.
Saltava fra l’erba
ha colto due foglie gialle sorsi di linfa e di sole.


Le canne d’acciaio blu sputavano
corte fiamme di fuoco secco.
Purché mi lascino il tempo.
E’ arrivato in riva all’acqua


vi ha immerso il viso
rideva di gioia; ha bevuto.
Purché mi lascino il tempo.
Si è rimesso in piedi per saltare.


Purché mi lascino il tempo.
Un ape di bronzo caldo
l’ha folgorato sull’altra riva
e mischiato sangue e acqua.


Aveva avuto il tempo di vedere.
Il tempo di bere al ruscello.
Il tempo di portare alla bocca
due foglie, sorsi di sole.


Il tempo di ridere agli assassini.
Il tempo di raggiungere l’altra riva.
Il tempo di andare verso la sua donna.


Aveva avuto il tempo di vivere.



distrazioni musicali ascolto del cd Sophisticated lady di Nicky Nicolai

Lo so che dovrei studiare  ,   avendo l'esame  il 17   c.m visto a  quello del  2  luglio  non sono passato  ,  di letteratura  franxcese l'ultimo esame  priam  della tesi , ma vengo distrato e  attratto   come se  fosse un canto delle sirene  dal  cd "Sophisticated Lady", di  Nicky Nicolai  he vede la straordinaria partecipazione di Stefano Di Battista al sax. Un disco in cui la voce suadente di Nicky spazia dal jazz al pop regalandoci brani straordinari, tra i quali una intensa versione acustica di " Più sole" una rilettura del pezzo di Duke Ellington che dà il titolo all'album (   di cui trovate  sotto il  video  )   brano presentato al'ultimo Festival di Sanremo,  è purtroppo una delle poche  cose  belle  e  di qualità  passate  in un sistema  mediatico  che impone  al 90 %spazzatura snobbando a volte, la qualita' che il pubblico vorrebbe sentire .Infatti  << la definirei la canzone piu' snobbata dalle radio italiane.è stata mandata le prime 2-3 settimane dalla sua uscita poi è scomparsa.L'unica radio che l'ha programmata piu' a lungo è stata radio2 o 3. >> -- come dice  nel commento  al video riportato  da youtube  l'utente  migueldemontada -- << è una canzone bellissima ma assolutamente non capita anche dal pubblico giovane.adesso le radio ci stanno abituando a continue canzoni sdolcinate oppure a musica pop americana.si ha la sensazione di sentire sempre le stesse canzoni... >> .Un altro gioello è il  capolavoro di Mina "E se domani".





Incantato dala sensualissima  e  soave  voce  della  cantante  e dall'ottimo e  accattivante  accompagnamento al  sax e non solo   di  Stefano di Battista  uno  dei musicisti   più importanti a  livello europeo  . Sono queste  le  gioie  d'essere italiano  e  che  ci  tirano su oil morale  quando andiamo all'estero o vengono gli stranieri da noi  e  rimangono soorpresi  del nostro ciarpame  politico  ed in parte  culturale  .Inoltre  ascoltando  questo disco  , confermo  sempre più  , quello  che per  alcuni\e è  un  luogo comune  , le  donne riescono nelel loro creazioni e  nell'opera  d'arte  che  è la vita  di tutti i  giorni ad esprimere  i  loro sentimenti  e la loro anima  più profonda  coem testimonia  questa  canzone  di Eduardo Bennato .
Con questo  è tutto  ora è meglio che mi metta  a studiare    questo cavolo di letteratura  francese  e  specialemnte il teatro  dell'assurdo  o de la  derisione  ( 1   2 )  come  viene  chiamato  dai  criticie  e dagli sudiosi   con le  sue  opere  più importanti  da me   citate  nei precedenti post  sotto forma  di  " collegamenti  " con altre opere     ( film , fumetti  , roamnzi  )    che  trattano le stesse tematiche 





Per  approfondimenti  sugli autori del Cd  in questione 

http://www.myspace.com/nickynicolaiofficial
http://www.stefanodibattista.eu/

juve 2009/10


a me piace sta maglia! ^_^

10.7.09

L'ultima frontiera dell'onore, i sardi a Salò incontro con l'autore il 2\7\2009

   a  Causa  di studio e  problemi vari         solo ora  riesco   a parlare  dell'incontro con l'autore  organizzato   a tempio il 2\7\2009    dala libreria massimo dessena www.libreriamax88.com
 .
Il libro presentato  è    "L'ultima frontiera dell'onore, i sardi a Salò"  edizioni Doramarkus  pagine 181, euro 15  del  ricercatore cagliaritano Angelo Abis


 
Inizialmente  , quando massimo mi aveva mandato l'invito  non volevo andare  sia perchè  avevo un esame  vicino  ( non passato  lo ritento il  17  di  questo mese  )   sia perchè   credevo  fosse  solo ed esclusivamente  uan riunione di nostalgici  di quel periodo . Ma poi  ha prevalso  : 1) la mia passione per  la  storia ., 3) il  rimpiantoi  , ero troppo piccolo    quando  mio nonno e mio prozio   fascistissimi   morirono per  chiederli il perchè dela loro scelta  .,  4 )  il mio volere  conoscere     la  storia  (  lo stesso vale  per la cultura  )  a  360  gradi  ..  5) la  mia passione  per i vinti ., 6)  non volere  accettare     che la storia   sia fatta solo  avenimenti    e non anche storie  umane   ,  e perchè la storia   siamo noi   comeil titolo di ua  famosa  canzone 





Esso è un pezzo  di storia  ignorato   o considerato secondario  da non essere messo    in encicolopedia dela storia dela  sardegna   o  in altri saggi e studi  su storia della sardegna che  ignora  come 
“Questo libro – si legge nel retro di copertina – si immerge nel fascismo, si appassiona alle ragioni di chi è stato sconfitto. Il libro di Abis fa riconoscere uomini e donne che con ogni mezzo hanno tentato di non far crollare i pilastri sui quali la loro vita poggiava e mostra quale straordinario contributo di sangue e di intelligenza la Sardegna ha dato alla storia d’Italia”.
Molto curata  la presentazione  fatta  dall'appassioanto ricercatore  di storia  sarda   Guido rombi  ( il proimo da  sinistra     nella  foto  sopra   al centro )   sul libro  e  sull'esclusione   fatta   dai curatori  dell'enciclopedia  della  sardegna   sui sardi  a  salo  .
Dopo la parola  è passata  all'autore  (   al centro dela  foto )  che ha  spiegato , tematica poi ripresa dall'editore (  a sinistra  nella foto )  sul perchè ( interpretazione   a mio avviso  più o meno  condivisibile )  del  perchè  del tabu  su tale  argomento  , nonostante  il fascismo e  la rsi facciano parte  dela stroria  d'italia  e siano  stati accettati   dalle  istituzioni  repubblicane    ( infattoi la  fondazione del Msi erede   del fascismo    fu fatta  nel  1946 )  prima  della  promulgazione della  legge  scelba   1852  che vieta  la   ricostituzione del partito  fascista  .
L'esitore  , ed  è queto un altro   ei motivi che  mi ha spinto ad  andare  alla presentazione , è  che  << Dare voce a chi è stata negata» sostiene l'editore sassarese Paolo Buzzanca, ex consigliere regionale ed esponente del partito radicale. Che l'editore sia dichiaratamente di sinistra, ma altrettanto "libero" da vincoli di partito, è un fatto significativo. Forse ora anche le università sarde dovranno cominciare rompere tabù ormai superati dalla cronaca. >> (  unione  sarda  il  27\4\2009  recensione del libro ) , ha   giustamente fatto notare   coem in Italia   ,  non ci sia  una  ricerca storiografia   autonoma e indipendente  , kma   che  è legata  a gruppi politici  e  culturali  e chi  sconfina da entrambre le parti  viene aml  visto  , isolato  ,  o  censurato oppure peggio (  secondo me  un'altra  forma  , la peggiore  di censura  , relegato  un secondo piano  )   .
Unico  dela presentazione  è che  è  mancato un dibattito vcompleto (  a  360  gradi ) e stimolante   forse perchè : si  è iniziato  in ritardo  , visto la concomitante    nelgli stessi locali   di una mostra     di ricami ., 2 ) perchè  sono  state  troppe lunghe  i singoli interventi (  moderatore , autore  , editore )  ma  soprattutot  , nonostante la  buona voonta  di Massimo e del suo staff  ci  sonos tati interventi  e botta  e  risposta  fra pubblico e  autore    solo  di una detterminata  parte politica  \  culturale  .Comunque  libro interessante    e  su un argomento  a me  appassionato di storia   quasi completamente ignoto

per  chi volese  approfondire 



 P.s  le  mie altre  foto   le  trovate  ho  sul mi o account   di facebook  quelo configurato  sul blog  ( sulla  destra   fra le icone  ) o  sulla mia pagina  di  flick  qui  l'url

The end

Francesco lavoro 5


                                                          Immagine Francesco al lavoro


                                                                    "Franca il suo film"


Una stanza al centro di Roma, anno 2038. Squilla il telefono. C'è una radio accesa. E' appena giorno. Francesco solleva il telefono e dall'altro capo la voce del suo amico Claudio: "Non mi dire che anche tu sei già sveglio!" Francesco risponde: "Non da molto, Claudio, dimmi!" Il suo amico, con la voce ancora un po' rauca per la nottata, precisa: "Ho fatto mattina e ho letto il manoscritto". "Dimmi, Claudio, si può fare?" Una piccola pausa di silenzio. "Si, il copione di tua madre mi è piaciuto molto, ho solo bisogno di chiarimenti, vorrei capire tante cose di tua madre prima di sviluppare la sceneggiatura e tu mi dovresti parlare di lei. Per fare un bel lavoro devo entrare dentro la sua anima". "Claudio, vediamoci domani a casa mia". In quale casa Francesco? Adesso mi si confondono le idee, in questi ultimi tempi non ricordo più dove abiti, ma tu sai quanti indirizzi hai cambiato?" Francesco ridendo: "Per adesso sono a piazza Margana, una piccola piazzetta vicino al Campidoglio". "Quando finirai di girare? Ti sei fatto tutte le piazze e i vicoli di Roma". "Sai Claudio, a forza di girare film, cambiare alberghi e città, mi viene di cambiare anche la casa, non so perché, ma è così". "Mi sembri una trottola Francesco, fermati una buona volta!". La telefonata durò ancora un bel po', i due amici si scambiano opinioni e idee sul manoscritto. "Senti Francesco, visto che in questi giorni non giriamo possiamo lavorarci se ti sta bene". "Allora Claudio, stasera ci vediamo da mia madre tu conosci il posto, sai dov'è, qualche volta ci sei stato e domani vieni nella mia nuova casa. Desidero prendere e darti altro materiale e poi sul suo PC, c'è molto di lei. Nella ripresa sono bravo, ma non mi parlare di PC, non ci capisco nulla, preferisco che sia tu ad aprirlo e a controllarlo, non vorrei cancellare i suoi scritti" Francesco il primo pomeriggio dello stesso giorno arriva al quartiere Salario, parcheggia la sua moto, apre lo studio, accende la luce. La stanza dal buio pesto passa alla penombra, grazie alla luce soffusa di una vecchia lampada "Liberty".Le altre stanze sono chiuse. Ovunque un profumo di erbe secche, (sua madre aveva l'abitudine di riempire vasi e ciotole con erbe fragranti) odore di alloro, di finocchio, d'incenso, le pareti e gli antichi mobili di noce ormai erano impregnati come una vecchia fumeria di erbe! Si sentiva ancora la sua presenza, sembrava che lei fosse ancora lì. Francesco si siede su una poltrona sotto la finestra e lì può guardare ancora il posto dove sua madre era sempre seduta. Non ne avvertiva la mancanza, non la vedeva spesso. Ogni volta che Francesco partiva per lavoro era lei che con la sua fantasia lo raggiungeva per andare a girare il suo film. Nessuno aveva compreso questa sua grande passione. Le bastava vedere un panorama e lei ci costruiva una storia, erano i suoi film e sempre, fino alla fine, aveva continuato a sognare e ad amare il mondo della celluloide. Anche sua madre non lo cercava mai. Aveva sempre paura di disturbarlo sul set e aspettava che lui, resosi libero, la chiamasse. Appena Claudio arriva si mette al PC e per diverse ore la stampante macina pagine, copia su una penna le immagini che scorrono veloci sullo schermo.Francesco chiede all'amico cosa stia facendo. "Tua madre ha tanto di quel materiale da poter girare cento film, immagini, racconti, poesie,  era un vulcano, conosceva la sua città e altre con l'occhio segreto della macchina da presa. Guarda! guarda Francesco, queste immagini stupende, le ha classificate tutte! la sua città, l'ha immortalata in ogni angolo, era molto precisa e ordinata, qui c'è il lavoro di regia, di fotografo di scena, di costumista, di scenografo,  ci sono sceneggiature complete. Francesco, mi chiedo dove trovava il tempo tua madre! Tutto classificato, sembra che abbia sempre fatto questi mestieri."Francesco resta ammutolito e le iniziano a venire in mente frasi che sua madre le diceva: "Prima o poi io farò il mio film" - "Il Principe dei gabbiani" ci sono riprese eseguite di nascosto guarda...guarda questi gabbiani! Lui è un barbone, ma guarda il particolare delle riprese, guarda le sue mani curate, un gabbiano sul cappello e uno che si fa imbeccare. Quanto amore in queste immagini! Quanto materiale, quante idee, guarda questo vicolo di "piazza Navona", questa fotografia di "Campo di Fiori" e questi scritti in vernacolo, bella questa sua semplice ironia. Simpatica questa poesia, fa parlare le fontane di Roma, ma era romana tua madre?- "Si, Claudio, era nata al centro di Roma, ma le sue origini erano Umbre, la mia bisnonna e la mia nonna materna erano di Orvieto. Ricordo che mi raccontava, che suo padre la portava sempre a "Borgo Pio", al cinema 'Castello' e quando la lasciava, lei per ore s'incantava a guardare il telo bianco. Mi ricordo una frase che il direttore del cinema disse a mio nonno Emilio: "Amico mio 'sta regazzina invece de giocà, sta sempre drénto er cinema, prima o poi farà quarche firme!"."Adesso capisco Francesco, la tua bravura nel lavoro. Di certo l'hai ereditata da tua madre". Passano alcuni giorni Claudio continua a sfogliare la vita di Franca per diverse sere, prova brividi, anche qualche lacrima sul suo volto ormai indurito dalla vita. Anche questa volta Claudio, stanco si addormenta dopo aver letto per ore senza sosta, appuntando con la matita sul bordo bianco le modifiche al copione, ancora una volta i fogli silenziosi scivolano sul pavimento di legno.Pronto? Ciao Francesco ieri sera mi sono addormentato tardi e ho terminato la sceneggiatura,-Grazie Claudio, sono contentissimo che hai portato a termine il sogno di mia madre. Sai in questi giorni ho pensato molto a lei, solo oggi mi rendo conto quanto ci ha donato nella sua vita! Per lei tutto è volato in fretta! Claudio quanti sbagli commettono i figli? Corriamo corriamo, per poi lasciare dietro di noi i valori migliori. Ci metterò tutto il mio amore nelle riprese, devo renderle almeno questo è ben poco per quello che lei ha fatto per me, era il suo grande desiderio, e lei si è spenta proprio quando la punta delle sue dita aveva raggiunto il suo sogno.-Francesco volevo parlarti: ho cambiato l'inizio del film: preferisco iniziarlo con un bambino che trova il libro dentro uno scaffale impolverato di una scuola primaria di periferia; il bambino accarezza, spolvera la copertina e appare il suo sorriso di tua madre e incuriosito dal titolo inizia a leggere: “Principessa orchidea Cegliese” e dopo alcuni attimi di lettura, si vede tua madre che cammina di spalle, nei suoi boschi, tutto in penombra e la voce narrante del bambino che s'interrompe quando lei inizia a ballare a piedi nudi nel bosco, vicino  alla sua sorgente. Tua madre ha una veste di lino bianco, accarezza con la punta delle dita la superficie dell'acqua, raggi di sole filtrano tra gli alberi e il “Rio Torbido” continua a scorrere e il rumore dell'acqua accompagna la voce del bambino che torna e si fonde con il canto della natura Qui inizia il film. Torniamo agli anni della seconda guerra mondiale, quando lei ancora bambina con i suoi fratelli e sua nonna Elisabetta si sono nascosti nella casetta di pietra nella valle di Bagnoregio, qui la natura(sono boschi di castagni) provoca un effetto sogno.-Mi sembra buona la tua idea a mia madre piacevano sempre i “flash-back”. Claudio! quando ci vediamo?-Domani Francesco, al solito posto lo trovo più tranquillo per parlare, a piazza Navona non siamo tranquilli, vediamoci al nostro piccolo bar, c'è più quiete.-Va bene Claudio porto anche un piccolo manoscritto di due pagine, l'ho trovato in una vecchia scatola di ottone, mi sembra ottimo! poi tu deciderai se possiamo inserirlo. Il tepore della primavera è tornato a scaldare i vicoli antichi, il ripetersi di quel vocio, i profumi della vecchia Roma, gli stornelli in lontananza, questa era la Roma che lei amava. Francesco arriva, si siede al piccolo bar di piazza Farnese, Claudio giunge con qualche minuto di ritardo, un gran bel sorriso e i due amici si abbracciano e iniziano a parlare.Claudio ha appena terminato di leggere il racconto che Francesco ha portato, "ti prego" dice, se continuiamo a leggere nuovi racconti, devo cominciare daccapo, questa storia è troppo bella, ancora non comprendo bene perché tua madre con tutte queste storie si spostava sempre nel futuro, qui per esempio ci porta nel 2218, è una storia delicata, romantica, piena di calore. Questa la metto in un piccolo spazio, ma ti prego anche se trovi altro materiale, non farmelo vedere, altrimenti non riesco a completare la sceneggiatura e tu? sei già in ritardo per i provini, hai deciso per il cast? -Per i provini li faccio fra dieci giorni, il cast devo avere delle risposte in settimana, poi partiamo Per i luoghi ho deciso di tornare al suo trullo fatato a Ceglie, poi sul Gran Sasso, nel finale si vede lei che torna alle sue radici a Civita, e qui mettiamo la sua poesia; una voce dolce, femminile entra:A Civita, qui dimorano, le mie Fate Supreme; un giorno ci sarò anch'io. All'alba mi troverete all' ingresso di Civita, lo sguardo rivolto a Bagnoregio. Al tramonto, le spalle a Civita, e lo sguardo verso i calanchi, guarderò la Cattedrale illuminata dai raggi del sole. Nei giorni di vento, aiuterò la nebbia a sollevare il borgo, per riposare l'erosione. Quando la neve imbiancherà, troverete le mie impronte per i vicoli e nei giardini. Qui un giorno mi troverete." Per la voce ho pensato la doppiatrice:"Annalisa Rossi", a tua madre piaceva molto, ho trovato tanti suoi CD,  con gli anni la sua voce ha migliorato molto, si sente che la sua interpretazione è in sintonia con gli scritti di tua madre.Seguirono altri incontri, finalmente ogni tassello al suo posto, come un mosaico policromato scoperto da sotto uno strato di terra antica. Il film è terminato! il suo titolo “Franca e il suo film”. Domani al cinema daranno la prima, ci saranno tutti i figli di Franca, i suoi nipoti e i suoi fratelli, anche se lei è assente, ci sarà la sua poltrona, il suo spirito, la sua anima sarà lì per vedere finalmente il suo film. The end (franca bassi)


                                                              Immagine 013


                                                                                        Franca

9.7.09

9 luglio 2006


 


felice anniversario italiani!


qualche giorno fa ho cambiato nome.


Mi trovate su www.lucyakajlu.splinder.com il resto è invariato!

fanatismo o sincerità ?

posso capire  che possa essere  un idolo   ed uun grande  della  musica  anche se  secondo alcune news (  dala pagina estiva  dello stesso giornale  da cui ho preso l'articolo locale   che  trovate  sotto  )

<<    Prendete un accordo (rivoltato) di do diesis minore , uno di mi maggiore , uno di fa diesis maggiore  e chiudete il cerchio tornando al do diesis minore aggiungendoci però una settima. Metteteci molta energia, non importa con quale strumento: otterrete uno dei capolavori della musica pop. Anzi, il  capolavoro, inarrivabile, per la bellezza della sua armonia ma anche per come, tra audio e video, era stato abilmente confezionato: Thriller . La canzone ormai quasi trentenne (è del 1982) che ha trainato l'omonimo album oltre il muro delle cento milioni di copie: nessuno era mai arrivato a tanto, nessuno arriverà a tanto. Il brano di Michael Jackson… alt, è qui l'errore: quella canzone non l'ha scritta il grande Jacko  appena scomparso, l'ha scritta un certo Rodney Lynn Temperton (poi Michael Jackson l'ha controfirmata e Quincy Jones l'ha divinamente arrangiata), ma l'idea e la traccia originali sono di questo signore non più giovanissimo, nato in Inghilterra, a Cleethorpes, nel Lincolnshire, nel 1947. Poco conosciuto dal grande pubblico, molto amato invece dalle grandi star: ha scritto, tra gli altri, per Donna Summer ( Love is in control ), Manhattan Transfer ( Mystery ), George Benson ( Give me the night ), Mariah Carey ( I'm that chick ), Aretha Franklin ( Livin' in the streets ). ( ...)  >>
 che sia  stato un bravo  o pessimo cantate  ,  o rinnegato la   sua identià  "  sbiancandosi il colore  dela pelle  "  e  ha scritto  canzoni stupende



  o brutte 



 ancora da provare  dal punto di vista giuridico  e secondo me  molto  labili  o  dubbie  per il  fatto  che  si  sia presentato soo adesso   e  non  dopo  il dico 

dopo il necrologio sull'unione sarda  di  qualche  tempo  fa   anche per le vie di un piccolo paesello (   bidda  come  diciamo in dialetto locale  )    ecco questa news


dall'unione sarda cronaca Gallura di Giovedì 09 luglio 2009

Tempio
Necrologio a Nuchis per Michael Jackson


A nche in Gallura ha fatto la sua comparsa un annuncio mortuario dedicato a Michael Jackson. Le condoglianze per la famiglia sono contenute in un necrologio affisso ieri nella piccola frazione di Nuchis ( foto Pala ). Così com'è già successo per i fan cagliaritani, un gruppo di persone che si definiscono amici di Michael Jackson, ha firmato l'annuncio. (a. b.)

Senza titolo 1562

  L'AVETE VISTO IL FILM FERDINANDO E CAROLINA ?  :-)


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8.7.09

La luna che è in noi [ 20 luglio 1969-20 luglio 2009 parte 1 ]








Cari amici\che
Lo  so  che   questo post  sara uno dei tanti rigagnoli nell  fiume  mediatico  (  e che aumenterà mano mano che  ci avviciniamo al  20 luglio )   compresi i fumetti  . Ma  trovo  nostante  non   sia portato le  scienze   questo genere  di cose  affascinate  visto  l'ispirazione che  ha  e continua  a creare  nella  cultura  e nelel  emozioni   ( ne troverete  sotto  alcuni esempi ) . Per  descrivere  le  sensazioni   che  mi provoca   vedere  quelle immagini  ormai  passate alla storia   sia   che siano  vere 




o false




"rubo " in quanto riece a descrive meglio di me  le sensazioni che provo ogni volta che dal mio terazzo o sdraito sulle panchine del viale estivo  in solitudine
rifletto non avendo voglia di tornare a casa dopo bidoni avuti da amici che ti dicono usciamo e poi per una cosa o l'altra ti chiamano e ti dicono che non possono    questa frase dal libro dal Bing Bang ai buchi neri breve storia del tempo di Stephen Hawking  ( foto a destra )  : << Perchè l'unviverso si da la pena d'esistere >> ? Perchè .... la risposta ancora non c'è almeno scientificamente , ma moralemnte si . Per me è ....... a voi , soprattuttoa quelli che mi conosco dall'inizio di questo blog , dal vivo ( o tramite cell e telefono ) o via facebook indovinate la risposta o almeno provateci . La risposta sarà data dopo il 20 luglio . Ma voglioi darvi un indizio . Leggete queste due storie 1) Archimede e l'amica della luna topolino n 2795 storia 3 2) Pillole di Pico la luna topolino n 2798 storia 3


 alla prossima Beppe

ed  ecco le  mie  fonti d'ispirazioni   o approffondimenti

Storia 




 cultura   e  citazioni






  musica 




  homepage


fumetti  , letteratura  , nel cinema





Senza titolo 1561

  VE LA RICORDATE QUESTA TARGA PUBBLICITARIA DEI GELATI BINDI ?  :-)


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Senza titolo 1560

Sinistra Sessuofobica

Adesso che anche i Vescovi hanno – sia pure senza far nomi – condannato apertamente il comportamento del Primo ministro, la sinistra può finalmente esultare.  Così accade che il Mons. Massimiliano Crociata (il cognome è tutto un programma!), in un’omelia fatta in occasione di una celebrazione in favore di Maria Goretti, abbia colto la palla al balzo e si sia unito al coro delle prefiche moraliste, affermando a chiare lettere: “...nessuno deve pensare che non ci sia gravità di comportamenti e che si tratti di affari privati”. Eppure, dopo tante lotte in favore della liberalizzazione della morale sessuale, appare veramente miserevole il comportamento dell’opposizione.  Un’opposizione che, evidentemente, non conosce la sua storia. Passi per la Bindi e la Binetti che sono l’espressione vivace e fanatica di un certo ambiente retrograde e sessuofobico, ma che certe posizioni siano condivise persino da chi ha fatto della libera scelta di fare del proprio corpo ciò che si vuole, è qualcosa che non accetto. Qualcuno obietterà immediatamente che non è la vita privata ad intessere le polemiche cucite addosso al Premier. Ciò che avviene privatamente sotto le lenzuola  di casa (anche se poi è proprio questo che si contesta) non interessa alla sinistra, ma la sua funzione pubblica, le bugie, l’incoerenza fra il dire e il fare, ecc.. Sull’incoerenza giudichino gli italiani e sulle bugie pure, visto che il Premier, in una nota trasmissione televisiva, ha affermato che le uniche bugie che ha detto sono quelle riferite proprio in quel “campo”… E a quanto pare, stando agli ultimi risultati, tale giudizio  non sposta di una virgola ciò che pensano gli italiani del premier. Quindi, pretendere che il Premier si dimetta in funzione delle sue scappatelle, oltre che ridicolo, appare una cosa stucchevole e priva di qualsiasi efficacia.

7.7.09

Er firme drènto 'na stanza



Francesco lavoro


Una stanza al centro di Roma anno 2038, squilla il telefono, una radio accesa è appena giorno. Francesco solleva il telefono e all'altro capo la voce del suo amico Claudio. "Non mi dire che anche tu sei già sveglio?" Francesco risponde: "Non da molto, Claudio dimmi!" Il suo amico aveva ancora la voce un po' rauca per la nottata e precisa: "Ho fatto mattina e ho letto il manoscritto". Dimmi Claudio, si può fare? Una piccola pausa di silenzio. "Si, il copione di tua madre, mi  è piaciuto molto, ho solo  bisogno di chiarimenti, devo capire tante cose di tua madre, prima di sviluppare la sceneggiatura, la devo conoscere e tu mi devi parlare di lei, per fare un bel lavoro  devo entrare dentro la sua anima". Claudio, vediamoci domani a casa mia. A quale casa Francesco? Adesso mi si confondono le idee, in questi ultimi tempi non ricordo, ma  dove abiti, ma  tu sai quanti indirizzi hai cambiato? Francesco ridendo, per adesso sono a p.zza Margana, una piccola piazzetta vicino al Campidoglio. Quando finirai di girare?  Ti sei fatto tutte le piazze e i vicoli di Roma.
Sai Claudio, a forza di girare film, cambiare alberghi, città, mi viene di cambiare anche la casa, non so perché, ma è così. Mi sembri una trottola Francesco fermati! una buona volta.
La telefonata durò ancora un bel po', i due amici si scambiarono delle opinioni e idee sul manoscritto. Senti Francesco, visto che in questi giorni non giriamo possiamo lavorarci ti sta bene? Allora Claudio, stasera ci vediamo da mia madre tu conosci dov'è, qualche volta sei stato da lei, e domani vieni alla mia nuova casa. Desidero prendere e darti altro materiale che si trova allo studio di mia madre, e poi sul PC, c'è molto di lei, sai che io nella ripresa sono bravo, ma, non mi parlare di PC, non ci capisco
nulla, preferisco che lo apri  te e controlli, non vorrei cancellare i suoi scritti.
Francesco il primo pomeriggio dello stesso giorno arriva al quartiere Salario, parcheggia la sua moto, apre lo studio, accende la luce, la stanza dal buio pesto, entra in penombra, illuminata da una vecchia lampada "Liberty".
Le altre stanze sono chiuse, un profumo di erbe secche, (sua madre aveva l'abitudine di riempire ogni vaso, ogni ciotola le poneva un po' in giro), odore di alloro, di finocchio, d'incenso, le pareti e i vecchi mobili di noce ormai  erano impregnati come una vecchia fumeria di erbe! Si sentiva ancora la sua presenza, sembrava che lei fosse ancora lì. Francesco si siede su una poltrona sotto la finestra, e lì poteva vedere, ancora dove sua madre era sempre seduta. Francesco non sentiva la sua mancanza, non era abituato a vederla spesso, era sempre fuori per lavoro, ogni volta che Francesco partiva era lei che con la sua fantasia partiva per andare a girare il suo film. Nessuno aveva compreso questa sua grande passione, le bastava vedere un panorama e lei ci costruiva una storia, erano i suoi film e sempre fino alla fine ha continuato a fantasticare il mondo della celluloide. Anche sua madre, non lo cercava mai! sapeva che quando era libero lui la chiamava, aveva sempre paura di disturbare sul set.
Appena Claudio arriva si mette al PC e per diverse ore la stampante macina pagine, copia, poi  su una penna le immagini, che scorrono veloci sullo schermo, Francesco chiede all'amico cosa stesse facendo? Tua madre ha tanto di quel materiale da poter girare cento film, immagini, racconti, poesie, tua madre era un vulcano, conosceva la sua città e altre con l'occhio segreto della macchina da presa. Guarda! guarda Francesco, queste immagini stupende, la sua città, l'ha immortalata in ogni angolo, guarda le ha tutte classificate, era molto precisa e ordinata qui c'è il lavoro di regia, di fotografo di scena, di  costumista, di scenografo, sono sceneggiature complete. Francesco, mi chiedo dove trovava il tempo tua madre! Tutto classificato, sembra che abbia sempre fatto questi mestieri.
Francesco resta ammutolito e le iniziano a venire in mente frasi che sua madre le diceva: "prima o poi, io farò il mio film". Guarda  queste immagini, sono stupende, sono classificate:  "Il Principe dei gabbiani" le ha riprese di nascosto, guarda...guarda questi gabbiani! Lui è un barbone, ma guarda i particolare delle riprese, guarda le sue mani curate, un gabbiano sul cappello e uno che si fa imbeccare quanto amore in queste immagini stupende! Quanto materiale,  quante idee, guarda questo vicolo di "piazza Navona",  questa immagine su "Campo di Fiori" e questi scritti in vernacolo, bella questa sua semplice ironia. Simpatica questa poesia, fa parlare le fontane di Roma, ma era romana tua madre? Si Claudio, era nata al centro di Roma, ma le sue origini erano Umbre, la mia bisnonna e la mia nonna materna erano di Orvieto. Ricordo che  mi raccontava, che suo padre la portava sempre a "Borgo Pio", al cinema 'Castello' e quando la lasciava lei per ore s'incantava a guardare il telo bianco. Mi ricordo una  frase che il direttore del cinema disse  a mio nonno Emilio: "Amico mio 'sta regazzina invece de giocà, sta sempre drénto er cinema, prima o poi farà quarche firme!".
Adesso capisco Francesco la tua bravura nel tuo lavoro, sicuro che l'hai ereditata da tua madre. Franca Bassi
  Alloro                                               Immagini di franca bassi "Alloro" vero e di ferro battuto
         



Senza titolo 1559

  L'AVETE LETTA LA FIABA IL PESCATORE DI CEFALU' ?  :-)


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Senza titolo 1558

  L'AVETE LETTO IL LIBRO I GUERRIERI DEL RAMO ROSSO ?  :-)


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Gambe assassine.

gambe10Alla stazione aspettando il proprio treno, Ale

legge un manga, uno dei migliori in

commercio, il treno ritarda di un'ora. Dopo le

solite bestemmie, coglie tra la gente, quasi

occultate dalla folla in partenza, al binario

quattro, un paio di gambe femminee, roba da

urlo! Lui che era seduto al bar lascia perdere il

manga, il cappuccino, i bagagli e si alza

piano, come ipnotizzato, e si tuffa

all’inseguimento di quell’opera d’arte scolpita

da madre natura per la sofferenza dei poveri

sensi maschili. Lunghe e slanciate, agili, non

perfette, ma assolutamente ubriacanti con il

loro fascino al gusto di cioccolato al latte. Ale

ne sente addirittura il sapore. Cristo! Leccare

due gambe così sarebbe come l’illuminazione,

come l’annunciazione dell’angelo Gabriele alla

madonna, sarebbe di più, follia! Gli occhi

iniettati gli annebbiavano la vista, unico

piacere concessogli da quelle due gemme di

luna. Agili, le due leve sublimi s’apprestano al

treno in arrivo. Ale scatta, deve leccare quelle

gambe altrimenti ne avrà il rimpianto per

tutta la sua fottuta vita! Non vede altro che

quelle gambe folli, feline, seducenti,

assassine. Ale si infila nel binario numero

quattro, il treno sta per arrivare e lei se ne

andrà, anzi quelle due stupende gambe se ne

andranno, saliranno su quel treno e faranno

morire qualche altro maledetto fortunato figlio

di puttana! Ale si fa prenderprendere dal

panico solo a pensarci, deve averle, deve!

Corre ai bordi della banchina, la gente

l’intralcia, le gambe ormai non sono più molto

distanti, ma anche il treno si avvicina

velocemente, in fretta! Ale inciampa, le

gambe sono lì di fronte a lui, ma le sue di

gambe si ribellano e perdono l’equilibrio

aiutate dal borsone di una vecchia troia. Ale

cade dentro il binario, proprio mentre il treno

entra in stazione!

IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
i i i i i i i i i i i i i i i ii i i i i i Troppo tardi, il

treno frena ma non c’è più niente da fare,

pochi si sono accorti di quel che è accaduto, le

gambe, ignorando il tragico evento, salgono

sul treno e vengono inghiottite dai vagoni

sporchi vecchi e arrugginiti. Gambe assassine.

Il più grande rimpianto di Ale in vita. Ale si

rialza aiutato da un capostazione e guarda

l’altro binario, quello di fronte, vede il treno

prendere velocità e lasciarlo li, solo con il suo

rimpianto. Torna sconfitto al suo tavolo, nel

bar della stazione. Ma i bagagli?! Niente più

bagagli, spariti, gli hanno anche bevuto il

cappuccino. Il manga, quello c’è ancora, sul

tavolo, lo hanno sfogliato ma poi lo hanno

lasciato.

- Testa di cazzo di un  ladro! Di fumetti non

capisci un cazzo! –

Ale  prende il suo manga, paga il cappuccino

al ladro ed esce dal bar senza più bagagli, va

al tabellone per vedere gli orari d’arrivo, tre

ore di ritardo.
Ale ripensa a quelle gambe, fonte di tutti i

suoi guai e conclude malinconicamente di

essere caduto nel binario sbagliato.





ESTRATTO DA: "ALLEGORIE AL TERZO GIORNO DI TRAPASSO" DI GIANLUCA SACCONE 0111 EDIZIONI                                                                   AAA, aiutaci Ad Aiutare…Grazie per aver acquistato questo libro, che partecipa all’iniziativa  UN AIUTO A COLPI DI PENNA lanciatadall’Associazione Srvizi Culturali.I fondi raccolti nel 2009 dalla vendita di questo libro saranno devoluti a favore diASSOCIAZIONE DYNAMO CAMP ONLUS Terapia ricreativa per bambini con patologie  gravi e croniche  www.dynamocamp.org





6.7.09

rigurgito interiore

non è tanto il maschilismo in se' che combatto e odio , ma quello che è stato ( ed in parte ho ancora ) in me

2012 E IL CALENDARIO MAYA

lunedì, 06 luglio 2009


2012 E IL CALENDARIO MAYA





Miei cari amati amici blogger, su questo argomento ne sono state dette di tutti i colori. Chi mi segue da tempo sa bene come la penso, e per chi mi legge per la prima volta, replico in poche parole. Non abbiamo nulla da temere, perchè la fine del mondo è intesa come cambiamento positivo. Il sole dopo più di 25mila anni si troverà al centro della via lattea in quell'anno. I pianeti si allineranno in un modo mai visto prima, sicuramente alcuni sconvolgimenti geofisici avranno luogo, ma non è che adesso non ci siano, alluvioni, trombe d'aria o clicloni in giro per il mondo e quindi niente di nuovo sotto al sole. Gli antichi Egizi consideravano quest'anno (2012) come l'inizio della sesta era, adesso stiamo nella quinta, marcando la sesta era come quella della sconfitta del Dio del male. Nostradamus ne parla nelle sue quartine profetiche, illustrandola come l'era dell'ultimo Papa. E, andando ad approfondire si capisce che non si riferisce alla fine della Chiesa sulla terra e del suo papato, ma alla fine della chiesa che conosciamo. Cambiamento in toto, questa è la verità per me. Si entra nell'era dell'Acquario, dove gli unici beni, nell'animo dell'uomo saranno quelli spirituali. Io ci credo a questo cambiamento, come credo che accadrà qualcosa di veramente importante attorno alla fine di dicembre di quell'anno. Qualcosa che cambierà per sempre le nostre conoscenze, vite e credo. Qualcosa che arriverà dall'alto per spingerci più avanti come tanti secoli fa. Nella conoscenza, in una nuova vita. Non sono l'unica a pensarla così, come sono in molti a pensarne il contrario. Ma  in troppe antiche civiltà si parla di questo, tra popoli ormai scomparsi che mai si erano incontrati in vita, è un fatto come la si trovi in tutte le religioni esistenti. In molti oggi si stanno preparando all'evento. Ognuno a suo modo, dai nuovi sciamani alle comunità più svariate. Tra queste ne ho scoperta una, in puglia a Ceglie di Massapica, lì c'è un villaggio costituito da trulli, dove un gruppo di Olandesi si è posizionato per aspettare l'evento. Non vado avanti, il discorso è lungo, però lascio un link e un video per sentire anche l'altra parte e per chi vuole saperne di più. Per quanto mi riguarda non vedo l'ora di dare il benvuto a chi di dovere il 21 dicembre del 2012. Conosco la storia del calendario da quando ero bambina e ancora non se ne parlava così tanto, oggi ci sono tante trasmissioni tv che se ne occupano, tra queste Voiager da cui ho tratto uno dei video. In casa ho la riproduzione esatta di quel calendario da sempre, dono di famiglia.





Un bacio grande dalla sempre vostra Rossella.Image Hosted by ImageShack.us











 





Senza titolo 1557

  VE LO RICORDATE IL DISCO IL PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA DEI DIK DIK ?  :-)


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IN ESCLUSIVA PER VOI!








Carissimi amici, in esclusiva per voi il PRIMO video di ETNOMONDI, guardatelo perché né vale davvero la pena. Siete i primi a vederlo. Beppe aspettiamo un tuo commento:


 


http://www.youtube.com/watch?v=wQhMzUmWpto


 

Decostruire la mascolinità non significa demolire l’uomo. È reinventarlo, liberarlo dalle catene degli stereotipi affinché possa essere se stesso,

Ultimo  post  per  questa  settimana   sulla violenza  di genere o  femminicido    La nostra  mascolinità, spesso definita da stereotipi cul...